Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Kate Bush: π
[2005]
Lyrics and Music: Kate Bush
Testo e musica: Kate Bush
Paroles et musique: Kate Bush
Album: Aerial
(CD 1: A Sea of Honey)
Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
He's gone in the Pi-day, Stephen. Searching for infinite. A song for him, and a glass of Anything!
Il est parti dans la Journée du Pi Grec, Stephen. À la recherche de l'infini. Une chanson pour lui, et un verre de N'Importe Quoi!
Lyrics and Music: Kate Bush
Testo e musica: Kate Bush
Paroles et musique: Kate Bush
Album: Aerial
(CD 1: A Sea of Honey)
Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
He's gone in the Pi-day, Stephen. Searching for infinite. A song for him, and a glass of Anything!
Il est parti dans la Journée du Pi Grec, Stephen. À la recherche de l'infini. Une chanson pour lui, et un verre de N'Importe Quoi!
Sweet and gentle and sensitive man
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 14/3/2018 - 09:55
Tanto per cambiare
[1975]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" E' anche possibile che la Fonit Cetra avesse ripubblicato nel 1976 un disco Folkstudio dell'anno precedente, che originariamente aveva una diversa selezione ed ordine di canzoni.
Testo trovato qui
Una canzone di molti anni fa e che purtroppo è di grande attualità, tanto per cambiare...
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" E' anche possibile che la Fonit Cetra avesse ripubblicato nel 1976 un disco Folkstudio dell'anno precedente, che originariamente aveva una diversa selezione ed ordine di canzoni.
Testo trovato qui
Una canzone di molti anni fa e che purtroppo è di grande attualità, tanto per cambiare...
E allora torna a casa e la famiglia è un fatto
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2018 - 21:26
La macchina in seconda fila
[1976]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" (a meno che la Fonit Cetra non avesse ripubblicato l'anno seguente un disco Folkstudio del 1975 con quel titolo)
Testo trovato qui
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" (a meno che la Fonit Cetra non avesse ripubblicato l'anno seguente un disco Folkstudio del 1975 con quel titolo)
Testo trovato qui
- Entri, la prego, presto, io son così preoccupata
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2018 - 20:58
La canalha
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics:
Poesia di / Poème de / A poem by Josèp Sarraire [1897]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Sam De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina
Anche in / Aussi dans / Also in :
Lo Còr de la Plana, "Marcha!" (2012)
Come ha giustamente osservato qualcuno, “questi versi non provengono da un rap postato in Rete : sono stati scritti più d'un secolo fa da Josèp Sarraire”. Peccato non saperne praticamente nulla, di Josèp Sarraire: uno dei “poeti popolari” della Marsiglia della fine del XIX secolo dai quali i Dupain hanno attinto. Il tema della “canaglia” è ricorrente nelle composizioni di lotta popolari: si veda ad esempio L'inno della canaglia di Pietro Gori. Da notare, e far notare, che il termine “canaglia”, in tali composizioni, non è quasi mai adoperato in senso personale come adesso (“sei una canaglia!”), ma in senso collettivo: la “canaglia” è... (continua)
Testo / Paroles / Lyrics:
Poesia di / Poème de / A poem by Josèp Sarraire [1897]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Sam De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina
Anche in / Aussi dans / Also in :
Lo Còr de la Plana, "Marcha!" (2012)
Come ha giustamente osservato qualcuno, “questi versi non provengono da un rap postato in Rete : sono stati scritti più d'un secolo fa da Josèp Sarraire”. Peccato non saperne praticamente nulla, di Josèp Sarraire: uno dei “poeti popolari” della Marsiglia della fine del XIX secolo dai quali i Dupain hanno attinto. Il tema della “canaglia” è ricorrente nelle composizioni di lotta popolari: si veda ad esempio L'inno della canaglia di Pietro Gori. Da notare, e far notare, che il termine “canaglia”, in tali composizioni, non è quasi mai adoperato in senso personale come adesso (“sei una canaglia!”), ma in senso collettivo: la “canaglia” è... (continua)
Dedins la vila de Marselha,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2018 - 20:33
Fèm ren
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica : Samuel Karpiénia / Samuel De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina
Dai e dai, ci si accorge che i testi de L'usina alla fine sono penetrati nella Rete; con pazienza e ostinazione li si va a scovare. Così anche per Fèm ren, il cui testo è stato reperito in un primo momento da questa pagina (ancora una poesia del 1895 di Felip Mabili, si veda Uech oras) addirittura munita di una provvidenziale traduzione inglese. Ma il testo occitano presentava errori che sono stati corretti in base al più esatto Paraules en òc. Il testo, per quel che segue, si commenta da solo. [RV]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica : Samuel Karpiénia / Samuel De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina
Dai e dai, ci si accorge che i testi de L'usina alla fine sono penetrati nella Rete; con pazienza e ostinazione li si va a scovare. Così anche per Fèm ren, il cui testo è stato reperito in un primo momento da questa pagina (ancora una poesia del 1895 di Felip Mabili, si veda Uech oras) addirittura munita di una provvidenziale traduzione inglese. Ma il testo occitano presentava errori che sono stati corretti in base al più esatto Paraules en òc. Il testo, per quel che segue, si commenta da solo. [RV]
Fèm Ren, nos fan pausar l'usina
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2018 - 11:11
Uech oras
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A Poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Pierre Carles / Samuel De Agostini (Dupain)
Album: L'Usina
L'album di esordio dei Dupain, L'usina (2000) è una nostra vecchia conoscenza (L'usina, Lei presoniers, la stupefacente Feniant). Composto interamente di testi in provenzale marsigliese, di differenti poeti popolari (Joan Lo Rebéca, Jorgi Riboul...), che parlano delle grandi agitazioni operaie della Marsiglia degli ultimi anni del XIX secolo (scioperi a più riprese, specialmente nei cantieri navali, rivolte, sommosse, repressione). Un album capolavoro, mai più uguagliato dai Dupain che si erano allora appena formati; un album per il quale, in tutti questi anni, è stato difficile reperire i testi e interpretarli da un linguaggio non semplice, che nella Marsiglia del... (continua)
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A Poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Pierre Carles / Samuel De Agostini (Dupain)
Album: L'Usina
L'album di esordio dei Dupain, L'usina (2000) è una nostra vecchia conoscenza (L'usina, Lei presoniers, la stupefacente Feniant). Composto interamente di testi in provenzale marsigliese, di differenti poeti popolari (Joan Lo Rebéca, Jorgi Riboul...), che parlano delle grandi agitazioni operaie della Marsiglia degli ultimi anni del XIX secolo (scioperi a più riprese, specialmente nei cantieri navali, rivolte, sommosse, repressione). Un album capolavoro, mai più uguagliato dai Dupain che si erano allora appena formati; un album per il quale, in tutti questi anni, è stato difficile reperire i testi e interpretarli da un linguaggio non semplice, che nella Marsiglia del... (continua)
N’avèm pas pron de la misèria
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2018 - 22:18
Il maggio di Esperia
2010
Terra di fuoco
Il 14 maggio 1944 i goumier del Corpo di spedizione francese in Italia, attraversando un terreno apparentemente insuperabile nei monti Aurunci, aggirarono le linee difensive tedesche nell'adiacente Valle del Liri, consentendo al XIII Corpo britannico di sfondare la linea Gustav e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe germaniche, la linea Adolf Hitler. In seguito a questa battaglia si ritiene che il generale Alphonse Juin abbia dato ai suoi soldati cinquanta ore di "libertà", durante le quali si verificarono i saccheggi dei paesi e le violenze sulla popolazione denominate appunto marocchinate.
A seguito delle violenze sessuali molte persone furono contagiate da sifilide, gonorrea ed altre malattie a trasmissione sessuale, e solo l'uso della penicillina statunitense salvaguardò quelle zone da una vasta epidemia. Molte donne rimasero... (continua)
Terra di fuoco
Il 14 maggio 1944 i goumier del Corpo di spedizione francese in Italia, attraversando un terreno apparentemente insuperabile nei monti Aurunci, aggirarono le linee difensive tedesche nell'adiacente Valle del Liri, consentendo al XIII Corpo britannico di sfondare la linea Gustav e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe germaniche, la linea Adolf Hitler. In seguito a questa battaglia si ritiene che il generale Alphonse Juin abbia dato ai suoi soldati cinquanta ore di "libertà", durante le quali si verificarono i saccheggi dei paesi e le violenze sulla popolazione denominate appunto marocchinate.
A seguito delle violenze sessuali molte persone furono contagiate da sifilide, gonorrea ed altre malattie a trasmissione sessuale, e solo l'uso della penicillina statunitense salvaguardò quelle zone da una vasta epidemia. Molte donne rimasero... (continua)
Quanto tempo ch'è passato dallu '44
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 12/3/2018 - 19:03
Mino Macrò: Prima che ai patri bordelli
[Primi anni 60]
Canzone composta da Beniamino Ricotta, in arte Mino Macrò (Palombara Sabina 1933 – Milano 1965).
Testo trovato in un articolo di Edmondo Salvemini su di un sito che non posso linkare perché parrebbe infetto. Comunque Salvemini fa riferimento ad un libro intitolato “Milano morta”, di cui è autore Piero Mainardi, come ispirazione per i suo scritto e fonte di ogni informazione su Mino Macrò.
Ho intitolato il brano dal primo verso, ma potrebbe anche intitolarsi “Il protettore iperprotettivo”, quale fu per breve tempo proprio Mino Macrò.
Beniamino Ricotta arrivò a Milano alla fine dei 50 in cerca di lavoro, come tanti. Visse di espedienti e nel 1958, quando i bordelli furono chiusi in forza della “Legge Merlin”, si inventò come protettore, ma secondo una filosofia molto particolare: il suo obiettivo non era infatti il lucro ma quello di proteggere qualche ragazza finita sulla... (continua)
Canzone composta da Beniamino Ricotta, in arte Mino Macrò (Palombara Sabina 1933 – Milano 1965).
Testo trovato in un articolo di Edmondo Salvemini su di un sito che non posso linkare perché parrebbe infetto. Comunque Salvemini fa riferimento ad un libro intitolato “Milano morta”, di cui è autore Piero Mainardi, come ispirazione per i suo scritto e fonte di ogni informazione su Mino Macrò.
Ho intitolato il brano dal primo verso, ma potrebbe anche intitolarsi “Il protettore iperprotettivo”, quale fu per breve tempo proprio Mino Macrò.
Beniamino Ricotta arrivò a Milano alla fine dei 50 in cerca di lavoro, come tanti. Visse di espedienti e nel 1958, quando i bordelli furono chiusi in forza della “Legge Merlin”, si inventò come protettore, ma secondo una filosofia molto particolare: il suo obiettivo non era infatti il lucro ma quello di proteggere qualche ragazza finita sulla... (continua)
Prima che ai patri bordelli
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2018 - 13:08
What if There's War in America
Album: The Crew (1984)
A street with bodies, filled with guts
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 23:49
Nadàr solo: Le case senza le porte
Secondo singolo estratto dall'album "Diversamente come?" (2013) dei Nadàr solo
Parole: Matteo De Simone
Musica: Nadàr Solo
Secondo me non è un caso che Le case senza le porte faccia eco a Ma chi ha detto che non c'è. Questa bella canzone riprende in chiave più individuale e romantica il grido contro i ruoli preconfezionati della società borghese.
Parole: Matteo De Simone
Musica: Nadàr Solo
Secondo me non è un caso che Le case senza le porte faccia eco a Ma chi ha detto che non c'è. Questa bella canzone riprende in chiave più individuale e romantica il grido contro i ruoli preconfezionati della società borghese.
L’idea di “Le case senza porte” era quella di provare a descrivere con parole semplici l’amore, anche come moto puro, lontano dai ruoli tipici della società borghese. Ci siamo chiesti quale fosse il suo significato, e cioè se fosse qualcosa che pensa o no a proteggerti. In effetti l’amore ti può proteggere, ma una casa che si isola è anche una casa che ha paura di quello che c’è fuori, mentre invece una casa dove ciascuno può entrare, una casa senza porte, è un riparo sicuro per chiunque, è il ritorno verso di qualcosa di puro, e questo ritorno è ancora un’esigenza.
Intervista
Intervista
Chi nella vita ha capito
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 11/3/2018 - 22:44
Survivor Guilt
Album: Endgame (2011)
I dialoghi sono tratti dal film Catch-22 (Comma 22), adattamento dal libro di Joseph Heller interpretato da Art Garfunkel che discute con un soldato italiano sfacciatamente opportunista sull'importanza militare degli Stati Uniti.
I dialoghi sono tratti dal film Catch-22 (Comma 22), adattamento dal libro di Joseph Heller interpretato da Art Garfunkel che discute con un soldato italiano sfacciatamente opportunista sull'importanza militare degli Stati Uniti.
"What are you talking about? America is not going to be destroyed."
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 18:23
Sweet Televised Destruction
2006
Album: The Restoration of Chaos & Order
Un bel pezzo punk con un finale ska, con fiati. Un bel testo sulla propaganda e sulla falsa informazione. Purtroppo non si trova su Youtube, l'ho ascoltato da Spotify ma non metto il link perché serve un account.
Album: The Restoration of Chaos & Order
Un bel pezzo punk con un finale ska, con fiati. Un bel testo sulla propaganda e sulla falsa informazione. Purtroppo non si trova su Youtube, l'ho ascoltato da Spotify ma non metto il link perché serve un account.
Sit back and watch the world crumble
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 11/3/2018 - 18:09
Sacrifice
Album: Gone Fishin'
Dal secondo album di questa punk-noise band di San Francisco che ha avuto un'influenza fondamentale su alcune band più famose, prime fra tutte i Nirvana. Un testo molto diretto su una base punk rallentata ma non meno rumorosa. Ripresa in una cover ancora più noise dai Melvins, importante gruppo proto-grunge.
Dal secondo album di questa punk-noise band di San Francisco che ha avuto un'influenza fondamentale su alcune band più famose, prime fra tutte i Nirvana. Un testo molto diretto su una base punk rallentata ma non meno rumorosa. Ripresa in una cover ancora più noise dai Melvins, importante gruppo proto-grunge.
Can you hear the war cry?
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 18:00
Apucaliss adess
2003
Il Momento È Catartico...E Ci Chiamano Poeti
Il Momento È Catartico...E Ci Chiamano Poeti
Siamo nati da una valigia
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/3/2018 - 17:44
Farinei dla Brigna: La canzone impegnata
[1994]
Parole e musica dei Farinei dla Brigna, storico gruppo astigiano che si esprime prevalentemente in piemontese.
Nell'album intitolato "Sort a fora" (Esci fuori, ndr)
Dedicata alle CCG/AWS, enorme databeis di canzoni che, per via del tema, sono perlopiù impegnative, dolorose, difficili, faticose, estenuanti (ma qualche d'una anche no)... E spesso, quando si arriva alla fine, è un gran sollievo, nonostante tutto lo sforzo e il sudore...
Devo dire che, personalmente, gli ascolti più difficili hanno quasi sempre riguardato proprio il Francesco Guccini qui irriso...
Parole e musica dei Farinei dla Brigna, storico gruppo astigiano che si esprime prevalentemente in piemontese.
Nell'album intitolato "Sort a fora" (Esci fuori, ndr)
Dedicata alle CCG/AWS, enorme databeis di canzoni che, per via del tema, sono perlopiù impegnative, dolorose, difficili, faticose, estenuanti (ma qualche d'una anche no)... E spesso, quando si arriva alla fine, è un gran sollievo, nonostante tutto lo sforzo e il sudore...
Devo dire che, personalmente, gli ascolti più difficili hanno quasi sempre riguardato proprio il Francesco Guccini qui irriso...
Una canzone impegnata non nasce per caso
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2018 - 16:55
Percorsi:
Nostra sorella la merda
Rock for Light
title track del secondo album dei Bad Brains, gruppo punk con evidenti influenze reggae, soprattutto nell'abbigliamento!
So you say you gonna live the truth
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 16:03
The Point of Agony
Album Bonecrusher (1986)
USSR and USA, they fight their wars from far away
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 15:58
No Limbs
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Children still alive and screaming
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 15:45
Modest Proposal
Sound & Fury - 1983
I don't know them they don't know me
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 15:32
Massacre of Innocence (Air Attack)
Album: Why - 1981
Men women and children
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 15:27
Mania for Conquest
Album: Why - 1981
In order to satisfy their mania for conquest
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 15:23
Io vi parlo di Milano
[1972]
Parole e musica di Diego De Palma
La traccia che dà il titolo al suo unico disco, realizzato in collaborazione con Giovanna Marini e Franco Coggiola e prodotta dalla I Dischi del Sole.
Nell'aprile di quello stesso anno Diego De Palma morì in un incidente motociclistico
Testo trovato su YouTube
Parole e musica di Diego De Palma
La traccia che dà il titolo al suo unico disco, realizzato in collaborazione con Giovanna Marini e Franco Coggiola e prodotta dalla I Dischi del Sole.
Nell'aprile di quello stesso anno Diego De Palma morì in un incidente motociclistico
Testo trovato su YouTube
Io vi parlo di Milano
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2018 - 15:22
The Last Goodbye
dall'album "Living in Darkness" del 1981
Some day, somewhere, someone, somehow
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 15:14
Generals
1982
Album: Strawberries
Album: Strawberries
Big city all crapped out revenge is not so sweet
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 14:54
Death Is Imminent
1986
Album: Bonecrusher
Album: Bonecrusher
There's going to be a war, rejoice rejoice
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 14:46
Cries of Help
1982
Album Hear Nothing See Nothing Say Nothing
Album Hear Nothing See Nothing Say Nothing
Napalm tumbles
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 14:41
Blank Stare (Sharp Shot)
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Somewhere in the jungle lies a soldier, known to God
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 12:01
Black Eye
2006
It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.
Song Meanings
It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.
Song Meanings
Take a look at the man,
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 11:57
Back to the World
Album: Back to the World - 2004
I got to go back to the world
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 11:50
America
Album Living in Darkness
Released November 1981
This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
Released November 1981
This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
I'm so bored of education
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 11:19
Allegiance to No-One
Album: Jonestown Aloha!
L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
Nevada desert
(continua)
(continua)
10/3/2018 - 23:31
You're Wrong
2006
Album: Never Trust a Hippy
Album: Never Trust a Hippy
You're wrong about virtues of Christianity
(continua)
(continua)
10/3/2018 - 23:05
Il cucciolo Alfredo
[1977]
Parole e musica dfi Lucio Dalla
Nell'album "Com'è profondo il mare"
Parole e musica dfi Lucio Dalla
Nell'album "Com'è profondo il mare"
Tra le case e i palazzi
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2018 - 17:55
Gente per bene e gente per male
[1972]
Parole di Mogol
Musica di Lucio Battisti e Gian Piero Reverberi
Nell'album "Il mio canto libero"
Parole di Mogol
Musica di Lucio Battisti e Gian Piero Reverberi
Nell'album "Il mio canto libero"
Ah, fatemi entrare
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2018 - 17:13
L’uomo dell’ombrello – elegia per Idy Diene
Poesia di Alessio Lega
accompagnamento musicale di Guido Baldoni
Il testo è stato ripreso da Altracittà
accompagnamento musicale di Guido Baldoni
Il testo è stato ripreso da Altracittà
Son passato a ripa d’Arno questa sera
(continua)
(continua)
inviata da Silva 10/3/2018 - 13:24
Peter Norman
2018
Breve danzò il Novecento
Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (continua)
Breve danzò il Novecento
Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (continua)
Io lo sapevo che non era il vento
(continua)
(continua)
9/3/2018 - 23:45
Iraq
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
I was an Army mechanic
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 15:03
Rifles and Rosary Beads
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 14:36
Il pensionato 2.0
[Firenze, 7 marzo 2018]
Sull'aria del "Pensionato" di Francesco Guccini
Da un'idea involontaria di Luca Monducci
Ex capostazione e cofondatore del newsgroup it.fan.guccini (1996)
Sull'aria del "Pensionato" di Francesco Guccini
Da un'idea involontaria di Luca Monducci
Ex capostazione e cofondatore del newsgroup it.fan.guccini (1996)
Lo sento da oltre il muro che ogni suono fa passare,
(continua)
(continua)
7/3/2018 - 12:54
Soldiering On
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
I was bound to something bigger
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 09:59
Come on Over to Your Own Side
[1968]
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968
“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968
“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Come on over to your own side!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/3/2018 - 04:10
Percorsi:
Disertori, Guerra in Vietnam: vista dagli USA
The War After the War
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Who's gonna care for the ones who care for the ones who went to war?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2018 - 14:34
Dim e didom e didom e didera
anonimo
[1972]
Canzone d’osteria milanese, molto terrena, anticlericale e pure antibellicista. E’ noto che il vino rende riflessivi, metafisici ma insieme anche più concreti...
Trovo il testo nel volume di Nanni Svampa intitolato “La mia morosa cara – Canti popolari milanesi e lombardi”, prima edizione 1977, dove l’autore individua il luogo in cui la canzone fu creata nell’Osteria della Briosca, un’osteria ai Navigli che ancora esiste. Svampa dice pure di un disco dal titolo “La Briosca di Milano” inciso proprio da un gruppo di clienti del locale.
Per la precisione, il disco in questione s’intitola “Osteria n°1. La Briosca di Milano. Quando c’erano i Navigli”, realizzato dalla casa discografica Fonit Cetra nel 1972 e interpretato da El Pinza, La Vanda, Rinone, Alberto e il coro della Briosca, tutti personaggi localissimi, con la consulenza musicale del Maestro Ettore De Carolis.
Canzone d’osteria milanese, molto terrena, anticlericale e pure antibellicista. E’ noto che il vino rende riflessivi, metafisici ma insieme anche più concreti...
Trovo il testo nel volume di Nanni Svampa intitolato “La mia morosa cara – Canti popolari milanesi e lombardi”, prima edizione 1977, dove l’autore individua il luogo in cui la canzone fu creata nell’Osteria della Briosca, un’osteria ai Navigli che ancora esiste. Svampa dice pure di un disco dal titolo “La Briosca di Milano” inciso proprio da un gruppo di clienti del locale.
Per la precisione, il disco in questione s’intitola “Osteria n°1. La Briosca di Milano. Quando c’erano i Navigli”, realizzato dalla casa discografica Fonit Cetra nel 1972 e interpretato da El Pinza, La Vanda, Rinone, Alberto e il coro della Briosca, tutti personaggi localissimi, con la consulenza musicale del Maestro Ettore De Carolis.
Dim e didom e didom e didera
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2018 - 13:35
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
USA for Italy
[1985]
Bigazzi/Cerruti/Savio
Album: Tocca l'albicocca
Bigazzi/Cerruti/Savio
Album: Tocca l'albicocca
Caro Michael Jackson, tu che mandi i soldi in Africa,
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 6/3/2018 - 00:01
E ce l'ho tremila lire
Canto popolare dell'Isola d'Elba
A folksong from the Island of Elba
Volkslied aus der Insel Elba
Interpretazione / Performed by Daniela Soria
Album: Lo Scoglio Verde - Musica Popolare dell'Isola d'Elba
Questo “extra” promana da due insopprimibili motivazioni, anzi tre. La prima è che il sottoscritto è un incallito girellone nelle tradizioni popolari di mezzo mondo, e che quindi -ogni tanto- ha bisogno di tornare un po' a quelle della sua terra materna, l'Isola d'Elba. La seconda è una particolare dedica a Marco Valdo M.I. e a Lucien Lâne: l'unico video esistente di questa canzone è il più cospicuo campionario di asini elbani che esista in rete. C'è poi anche la terza, che è presentare a quest'ìnclito sito la grande Daniela Soria, di Sant'Ilario in Campo, pianista e compositrice, considerata la “voce nera” del jazz italiano, ma anche esecutrice del “Pietro Gori” (e ci credo: a Sant'Ilario... (continua)
A folksong from the Island of Elba
Volkslied aus der Insel Elba
Interpretazione / Performed by Daniela Soria
Album: Lo Scoglio Verde - Musica Popolare dell'Isola d'Elba
Questo “extra” promana da due insopprimibili motivazioni, anzi tre. La prima è che il sottoscritto è un incallito girellone nelle tradizioni popolari di mezzo mondo, e che quindi -ogni tanto- ha bisogno di tornare un po' a quelle della sua terra materna, l'Isola d'Elba. La seconda è una particolare dedica a Marco Valdo M.I. e a Lucien Lâne: l'unico video esistente di questa canzone è il più cospicuo campionario di asini elbani che esista in rete. C'è poi anche la terza, che è presentare a quest'ìnclito sito la grande Daniela Soria, di Sant'Ilario in Campo, pianista e compositrice, considerata la “voce nera” del jazz italiano, ma anche esecutrice del “Pietro Gori” (e ci credo: a Sant'Ilario... (continua)
E ce l'ho tremila lire
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/3/2018 - 20:11
Un an e mez
[1968]
Nel disco "Milano Canta N°3", pubblicato nel 1968
Una canzone sulla naja, il servizio militare quando era obbligatorio. Il testo è ben reperibile in Rete ma purtroppo senza un audio che lo accompagni per verificarlo. Mi sà che il milanese lascia un po' a desiderare, ma tant'è... Se qualcuno avesse il disco o fosse milanese verace...
Nel disco "Milano Canta N°3", pubblicato nel 1968
Una canzone sulla naja, il servizio militare quando era obbligatorio. Il testo è ben reperibile in Rete ma purtroppo senza un audio che lo accompagni per verificarlo. Mi sà che il milanese lascia un po' a desiderare, ma tant'è... Se qualcuno avesse il disco o fosse milanese verace...
Faccio servizi ad ore,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2018 - 18:29
The Great Correction
(2008)
dall'album Beautiful World
Un inno a tutti quelli che continuano a combattere per un mondo migliore contro quelli che hanno il loro dio, le loro pistole e loro eserciti. Ma siamo in tanti a voler cambiare le cose e a voler far cadere tutti i muri.
La canzone è stata interpretata da Joan Baez nel suo album "Whistle Down The Wind" del 2018.
dall'album Beautiful World
Un inno a tutti quelli che continuano a combattere per un mondo migliore contro quelli che hanno il loro dio, le loro pistole e loro eserciti. Ma siamo in tanti a voler cambiare le cose e a voler far cadere tutti i muri.
La canzone è stata interpretata da Joan Baez nel suo album "Whistle Down The Wind" del 2018.
Down on the corner of ruin and grace
(continua)
(continua)
4/3/2018 - 21:08
Born This Way
(2011)
Title track del secondo album della popstar newyorchese.
Scritta da Stefani Germanotta in arte Lady Gaga con Jeppe Laursen
Un pezzo dance/electropop o come volete chiamarlo, il cui testo è un'esplicita presa di posizione a favore della comunità LGBT, e contro il razzismo. Più in generale la canzone è un inno all'"essere se stessi" e all'emancipazione individuale. Notevole anche la "country road version" con chitarra e armonica, reinterpretata anche per il decennale del disco con Orville Peck.
I want to write my this-is-who-the-fuck-I-am anthem, but I don't want it to be hidden in poetic wizardry and metaphors. I want it to be an attack, an assault on the issue because I think, especially in today's music, everything gets kind of washy sometimes and the message gets hidden in the lyrical play. Harkening back to the early '90s, when Madonna, En Vogue, Whitney Houston and TLC were... (continua)
Title track del secondo album della popstar newyorchese.
Scritta da Stefani Germanotta in arte Lady Gaga con Jeppe Laursen
Un pezzo dance/electropop o come volete chiamarlo, il cui testo è un'esplicita presa di posizione a favore della comunità LGBT, e contro il razzismo. Più in generale la canzone è un inno all'"essere se stessi" e all'emancipazione individuale. Notevole anche la "country road version" con chitarra e armonica, reinterpretata anche per il decennale del disco con Orville Peck.
I want to write my this-is-who-the-fuck-I-am anthem, but I don't want it to be hidden in poetic wizardry and metaphors. I want it to be an attack, an assault on the issue because I think, especially in today's music, everything gets kind of washy sometimes and the message gets hidden in the lyrical play. Harkening back to the early '90s, when Madonna, En Vogue, Whitney Houston and TLC were... (continua)
It doesn't matter if you love him, or capital "H-I-M" (M, M, M)
(continua)
(continua)
4/3/2018 - 20:43
נולדתי לשלום
You can't sing to it.
It's just translated
It's just translated
ICH WURDE FÜR DEN FRIEDEN GEBOREN.
(continua)
(continua)
inviata da K 4/3/2018 - 15:07
Georges Brassens: Le petit joueur de flûteau
Oh, moi qui ai toujours pensé que Landerneau était une sorte de bled perdu quelque part à la pointe de la Bretagne, autant dire que ce Landerneau n’est rien d’autre que la Pologne de Jarry : « En Pologne, c’est-à-dire nulle part » ou enfin, presque. Historiquement, la Pologne est un pays à éclipses ; parfois, il existe ; parfois, il est envahi et dépecé – c’était le cas au temps de Jarry, lequel était breton, étant né à Laval et aimait la bicyclette.
Landerneau s’est aussi acquis une certaine célébrité par son épicerie.
Ainsi Parlait Lucien Lane
Landerneau s’est aussi acquis une certaine célébrité par son épicerie.
Ainsi Parlait Lucien Lane
Lucien Lane 4/3/2018 - 11:13
I Wish That The Wars Were All Over
anonimo
La versione cantata da Joan Baez in chiusura del suo nuovo e ultimo album "Whistle Down The Wind" del 2018
La voce non è più quella di una volta - 77 anni d'altra parte non sono pochi - ma il sentimento, la passione e l'impegno politico ci sono ancora.
I WISH THE WARS WERE ALL OVER
(continua)
(continua)
3/3/2018 - 23:46
Coachella - Woodstock in My Mind
(2017)
Scritta da Elizabeth Grant (Lana Del Rey), Rick Nowels, Rakim Mayers
Singolo estratto dall'album Lust For Life
In questa canzone Lana Del Rey racconta di aver passato il weekend al festival di Coachella in California proprio nei giorni in cui la tensione tra gli USA e la Corea del Nord raggiungevano il culmine. Di ritorno verso casa si ferma presso un bosco di sequoie e scrive questa canzone. "Volevo condividerla semplicemente augurandomi che un'individuale speranza e preghiera per la pace possa contribuire al suo raggiungimento nel lungo termine. Spero che tutti voi passiate una buona giornata, dalla California con amore.".
Scritta da Elizabeth Grant (Lana Del Rey), Rick Nowels, Rakim Mayers
Singolo estratto dall'album Lust For Life
In questa canzone Lana Del Rey racconta di aver passato il weekend al festival di Coachella in California proprio nei giorni in cui la tensione tra gli USA e la Corea del Nord raggiungevano il culmine. Di ritorno verso casa si ferma presso un bosco di sequoie e scrive questa canzone. "Volevo condividerla semplicemente augurandomi che un'individuale speranza e preghiera per la pace possa contribuire al suo raggiungimento nel lungo termine. Spero che tutti voi passiate una buona giornata, dalla California con amore.".
I was at Coachella, leanin' on your shoulder
(continua)
(continua)
3/3/2018 - 23:19
El Tano
MARTINO MASTINU
Dal '76 all'83, l'Argentina è stata oggetto di una fra le più feroci dittature che il continente sudamericano ricordi. Una dittatura che molti storici oggi ritengono una specie di prosecuzione degli orrori del nazismo
Ma è stata anche una dittatura che ha riguardato in modo particolare gli italiani e i sardi. Non si deve infatti dimenticare che Il 40% della popolazione argentina ha parenti di origine italiana, per questo molte centinaia di desaparecido sono risultati di origine italiana.
Ma lo sono anche molti dei loro persecutori e ormai ex ufficiali e sottufficiali: a cominciare da Juan Carlos Girardi, Julio Roberto Rossin e Josè Luis Porchetto, l’ammiraglio Emilio Massera, i generali Leopoldo Galtieri, Roberto Viola, Reynaldo Bignone e Armando Lambruschini, che insieme a personaggi anche loro militari quali Carlos Guillermo Suarez Mason, Santiago Omar Riverso, Alejandro... (continua)
Bernart Bartleby 3/3/2018 - 22:54
Addio padre e madre addio
anonimo
Da Antologia (2009) di cui era uno dei 5 inediti.
Nella versione di Pietrangeli a salutare i genitori è un figlio che lascia la sua terra e famiglia per emigrare.
Nella versione di Pietrangeli a salutare i genitori è un figlio che lascia la sua terra e famiglia per emigrare.
ADDIO PADRE E MADRE ADDIO (IL CLANDESTINO)
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2018 - 10:54
Aremu rindineddha
Salve,
sono Vincenzo Capezzuto ( l'interprete insieme a Katerina Papadopulu di uno dei video che avete inserito nell'articolo)
volevo semplicemente fare i miei complimenti per quest'articolo.
Io stesso quando ho cominciato lo studio dei brani (che fanno parte del CD MEDITERRANEO),in cui canto diversi brani in Griko, non conoscevo nulla sul maestro Giuseppe Aprile.
Bellissimo articolo e grazie.
Vincenzo Capezzuto
sono Vincenzo Capezzuto ( l'interprete insieme a Katerina Papadopulu di uno dei video che avete inserito nell'articolo)
volevo semplicemente fare i miei complimenti per quest'articolo.
Io stesso quando ho cominciato lo studio dei brani (che fanno parte del CD MEDITERRANEO),in cui canto diversi brani in Griko, non conoscevo nulla sul maestro Giuseppe Aprile.
Bellissimo articolo e grazie.
Vincenzo Capezzuto
3/3/2018 - 10:49
E quando muoio io (Nuovi stornelli socialisti)
La strofa che normalmente viene riportata ( e ricantata)
E la rigi’, la rigi’, la rigira
la rigira e mai la sbaglia
evviva i socialisti
abbasso la sbirraglia!
da un attento ascolto della incisione di Giuseppe Milano risulta invece
La rigi’, la rigi’, la rigiri
Biagini che mai la sbaglia
evviva i socialisti
abbasso la sbirraglia!
Mi pare evidente che nel Biagini in questione sia da individuarsi l’allora ben noto Gustavo Biagini, il diligente ed inflessibile funzionario del ministero del tesoro che Giolitti mandò a spulciare i bilanci ed a ricontare i soldi alla Banca Romana.
Fu lui a scoprire un ammanco di venticinque milioni di lire di cui nove milioni di banconote emesse abusivamente duplicando numeri di serie di biglietti già ritirati.
L’operato di Biagini fu osteggiato ma la relazione Alvisi – Biagini portò infine al famoso scandalo della Banca Romana.
Questo confermerebbe la retrodatazione presunta rispetto al 1908
E la rigi’, la rigi’, la rigira
la rigira e mai la sbaglia
evviva i socialisti
abbasso la sbirraglia!
da un attento ascolto della incisione di Giuseppe Milano risulta invece
La rigi’, la rigi’, la rigiri
Biagini che mai la sbaglia
evviva i socialisti
abbasso la sbirraglia!
Mi pare evidente che nel Biagini in questione sia da individuarsi l’allora ben noto Gustavo Biagini, il diligente ed inflessibile funzionario del ministero del tesoro che Giolitti mandò a spulciare i bilanci ed a ricontare i soldi alla Banca Romana.
Fu lui a scoprire un ammanco di venticinque milioni di lire di cui nove milioni di banconote emesse abusivamente duplicando numeri di serie di biglietti già ritirati.
L’operato di Biagini fu osteggiato ma la relazione Alvisi – Biagini portò infine al famoso scandalo della Banca Romana.
Questo confermerebbe la retrodatazione presunta rispetto al 1908
Giovanni Bartolomei da Prato 2/3/2018 - 20:25
La pignata
Caro Roberto Ardizzone, ho appena comprato il tuo libro su Giuseppe Schiera. Stasera comincio a leggerlo ma ho già visto che tante poesie di Peppe Schiera - come già sapevamo - sono davvero giuste per questo sito. Mi dai il permesso di contribuirne qualcuna, con le tue traduzioni?
Grazie
Un caro saluto dal lontano Piemonte
Grazie
Un caro saluto dal lontano Piemonte
Bernart Bartleby 2/3/2018 - 19:57
Ho parlato con la gente, e tutti mi hanno detto...
"Ho parlato con la gente, e tutti mi hanno detto..." è un flusso di coscienza e una riflessione dei Casa del Fico sull'uomo e sulla società.
Ho la dannata percezione della degenerazione
(continua)
(continua)
inviata da chicosbligo 2/3/2018 - 18:23
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