Bless the Bold Future
I want to give you everything
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 7/7/2025 - 23:36
Ballade de celui qui chanta dans les supplices
Ho trovato questa versione dallo spettacolo Résistances" col coro Foyers Ruraux du Biterrois, musica di Jean-Paul Finck (2010).
Lara 7/7/2025 - 19:52
Chveik repart au Combat
Chveik repart au Combat
Chanson française – Chveik repart au Combat – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 259
Dialogue maïeutique
Oh, dit Lucien l’âne, on dirait bien que Chveik est de retour. Je me souviens d’une chanson qu’on lui avait consacrée, il y a des années en 2009. C’était La chanson de Chveik le soldat.
Oui, dit Marco Valdo M.I., j’en ai d’ailleurs repris le leitmotiv :
« Je... (continua)
Chanson française – Chveik repart au Combat – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 259
Dialogue maïeutique
Oh, dit Lucien l’âne, on dirait bien que Chveik est de retour. Je me souviens d’une chanson qu’on lui avait consacrée, il y a des années en 2009. C’était La chanson de Chveik le soldat.
Oui, dit Marco Valdo M.I., j’en ai d’ailleurs repris le leitmotiv :
« Je... (continua)
Je suis le soldat Chveik,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/7/2025 - 17:32
La madre del partigiano
⏳ Questa canzone non nasce da un’idea, ma da un incontro.
Un incontro con una poesia di Gianni Rodari, riletta in un momento preciso:
aprile 2020, io e la mia compagna chiusi in casa, lei al sesto mese di gravidanza.
Fu allora che La madre del partigiano mi parlò davvero.
Una voce di donna, di dolore e coraggio, che ho provato a mettere in musica.
Il 5 luglio, sabato, uscirà questa canzone.
E sarà qualcosa di più:
integrata nei sentieri partigiani del Parco del Monte Fuso (tramite QR code sulla nuova cartellonistica)
e cantata dal vivo, nel mio concerto “Giglio Tigrato”, alle 19:00 a Tegge di Lodrignano, per il Festival del Monte Fuso.
Una madre, un figlio, un fiore rosso sulla neve.
Una canzone che ricorda.
Un incontro con una poesia di Gianni Rodari, riletta in un momento preciso:
aprile 2020, io e la mia compagna chiusi in casa, lei al sesto mese di gravidanza.
Fu allora che La madre del partigiano mi parlò davvero.
Una voce di donna, di dolore e coraggio, che ho provato a mettere in musica.
Il 5 luglio, sabato, uscirà questa canzone.
E sarà qualcosa di più:
integrata nei sentieri partigiani del Parco del Monte Fuso (tramite QR code sulla nuova cartellonistica)
e cantata dal vivo, nel mio concerto “Giglio Tigrato”, alle 19:00 a Tegge di Lodrignano, per il Festival del Monte Fuso.
Una madre, un figlio, un fiore rosso sulla neve.
Una canzone che ricorda.
Rocco Rosignoli
7/7/2025 - 12:39
Lunghe cicatrici nere
2021
Brano tratto dallo spettacolo Io (non) ricordo.
Brano tratto dallo spettacolo Io (non) ricordo.
Non so perché ma il nonno non vuole prendere il treno, o meglio non lo ama; se si deve spostare preferisce la macchina, se tragitto è breve addirittura lo fa a piedi, la sua malattia potrebbe essere una delle cause di questa mania.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2025 - 16:39
Tito (partigiano Italo Z.)
2021
testo P. Gaido / musica D. Baroli.
Italo Zanotti
Nato a Invorio (Novara) il 27 luglio 1919, deceduto a Invorio il 13 luglio 1978.
Cresciuto in una famiglia di origini contadine, allo scoppio della Seconda guerra mondiale è richiamato e mandato sul fronte greco. Dopo l'8 settembre 1943 si trova casualmente in licenza in Italia e si affretta a raggiungere Invorio. Nella zona si vanno costituendo le prime formazioni partigiane come quella dei fratelli Zané di Arona e Italo, col nome di battaglia di "Tito", organizza con Vittorio Zanotti, un distaccamento a Invorio, del quale assumerà il comando.
Diventa in seguito comandante del battaglione "Emilio" (della X brigata "Rocco", inquadrata nella II Divisione Garibaldi "Redi"), alla testa del quale si batte, il 13 marzo 1945, nella vittoriosa battaglia di Oleggio Castello contro i nazifascisti.
La morte prematura lo ha colto nel suo paese natale, dove è stato sepolto. Sulla sua tomba è scritto: "Comandante Tito".
testo P. Gaido / musica D. Baroli.
Italo Zanotti
Nato a Invorio (Novara) il 27 luglio 1919, deceduto a Invorio il 13 luglio 1978.
Cresciuto in una famiglia di origini contadine, allo scoppio della Seconda guerra mondiale è richiamato e mandato sul fronte greco. Dopo l'8 settembre 1943 si trova casualmente in licenza in Italia e si affretta a raggiungere Invorio. Nella zona si vanno costituendo le prime formazioni partigiane come quella dei fratelli Zané di Arona e Italo, col nome di battaglia di "Tito", organizza con Vittorio Zanotti, un distaccamento a Invorio, del quale assumerà il comando.
Diventa in seguito comandante del battaglione "Emilio" (della X brigata "Rocco", inquadrata nella II Divisione Garibaldi "Redi"), alla testa del quale si batte, il 13 marzo 1945, nella vittoriosa battaglia di Oleggio Castello contro i nazifascisti.
La morte prematura lo ha colto nel suo paese natale, dove è stato sepolto. Sulla sua tomba è scritto: "Comandante Tito".
C'è nell'aria il profumo di casa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2025 - 16:19
Luna d'aprile
25 aprile 2025
Luna d'aprile
Luna d’aprile, in cui protagonista è la fisarmonica di Roberto Nassini, musicista nella His Band, vuole essere un esplicito omaggio a questo strumento, nato nel 1829 a Vienna da Cyrill Demian, costruttore di organi armeno. Il suono della fisarmonica rievoca quello dei cantastorie nelle piazze, i canti degli alpini della prima guerra mondiale e quelli partigiani della Resistenza, ma anche le orchestrine klezmer e le orchestre di ballo liscio, così come la musica tradizionale di Francia, Irlanda, America e dei paesi balcanici, insieme al sound di molte band folk-rock.
L’ispirazione per la composizione del brano è nata dal sincero e caloroso apprezzamento rivolto da uno spettatore, dopo un concerto di Renato Franchi & His Band, nei confronti del suono nostalgico e insieme gioioso, magico e affascinante della fisarmonica, che lo stesso Renato ama definire “una... (continua)
Luna d'aprile
Luna d’aprile, in cui protagonista è la fisarmonica di Roberto Nassini, musicista nella His Band, vuole essere un esplicito omaggio a questo strumento, nato nel 1829 a Vienna da Cyrill Demian, costruttore di organi armeno. Il suono della fisarmonica rievoca quello dei cantastorie nelle piazze, i canti degli alpini della prima guerra mondiale e quelli partigiani della Resistenza, ma anche le orchestrine klezmer e le orchestre di ballo liscio, così come la musica tradizionale di Francia, Irlanda, America e dei paesi balcanici, insieme al sound di molte band folk-rock.
L’ispirazione per la composizione del brano è nata dal sincero e caloroso apprezzamento rivolto da uno spettatore, dopo un concerto di Renato Franchi & His Band, nei confronti del suono nostalgico e insieme gioioso, magico e affascinante della fisarmonica, che lo stesso Renato ama definire “una... (continua)
Quando suona una fisarmonica
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2025 - 13:05
Quegli anni
2025
Sulle tracce di Alex
Sulle tracce di Alex
Belli quegli anni che mi passano ancora davanti,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2025 - 12:45
The Love Song
DonQuijote82, 2-7-2025 23:15
Beh, vorrei poter vivere i giorni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/7/2025 - 23:16
Jugonostalgia
2015
Luoghi non luoghi
2025
Sulle tracce di Alex
Luoghi non luoghi
2025
Sulle tracce di Alex
Le parole cadevano nei piatti vuoti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/7/2025 - 10:37
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Stranamore (pure questo è amore)
A proposito della strofa dei pugni in testa, credo che Vecchioni voglia riferirsi all'amor proprio, infatti anche quello è AMORE!
2/7/2025 - 00:43
Sarajevo
[2022]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Sabaton
Album: The War To End All Wars
Attentato di Sarajevo: 111 anni fa, il 28 Giugno 1914
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Sabaton
Album: The War To End All Wars
Attentato di Sarajevo: 111 anni fa, il 28 Giugno 1914
For decades, the Austro-Hungarian Empire had been
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 1/7/2025 - 05:10
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Jeux de Guide
Jeux de Guide
Chanson française – Jeux de Guide – Marco Valdo M.I. - 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 258
Dialogue Maïeutique
Tout d’abord, Lucien l’âne mon ami, il me faut éclairer un point que j’avais laissé dans l’ombre depuis longtemps.
Ah, dit Lucien l’âne, de quoi s’agit-il ?
Eh bien, du pourquoi du comment de cette longue série de canzones qui racontent la Zinovie. La raison en est... (continua)
Chanson française – Jeux de Guide – Marco Valdo M.I. - 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 258
Dialogue Maïeutique
Tout d’abord, Lucien l’âne mon ami, il me faut éclairer un point que j’avais laissé dans l’ombre depuis longtemps.
Ah, dit Lucien l’âne, de quoi s’agit-il ?
Eh bien, du pourquoi du comment de cette longue série de canzones qui racontent la Zinovie. La raison en est... (continua)
Jeux de mains,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/6/2025 - 12:36
Ленинградская блокада
Riccardo Venturi, 30-6-2025 10:07
Dicevo recentemente che era un po’ di tempo che non traducevo Vysotskij, e che mi ero forse un po’ scordato a chi si è di fronte e con chi si ha a che fare. E anche che va coltivato e tenuto caro, cosa che ho intenzione di fare, per quanto mi è attualmente possibile, in questa estate rovente. Il moscovita Vysotskij, nato nel 1938, non ha vissuto l’assedio di Leningrado; quando iniziò, aveva tre anni. Questa non può essere una canzone seppur minimamente “autobiografica”. Eppure, come in buona parte delle sue canzoni che parlano del periodo della guerra, sembra di stare lì, con quella caratteristica tutta russa di far proprie, ed in prima persona, le esperienze, le sofferenze, gli slanci e le miserie della propria gente. Ho fatto una traduzione il più fedele possibile al testo originale; altrove si leggeranno (e si canteranno) versioni e traduzioni d’arte. Così ho ritenuto opportuno spiegare anche qualche cosa non immediata. [RV]
Dicevo recentemente che era un po’ di tempo che non traducevo Vysotskij, e che mi ero forse un po’ scordato a chi si è di fronte e con chi si ha a che fare. E anche che va coltivato e tenuto caro, cosa che ho intenzione di fare, per quanto mi è attualmente possibile, in questa estate rovente. Il moscovita Vysotskij, nato nel 1938, non ha vissuto l’assedio di Leningrado; quando iniziò, aveva tre anni. Questa non può essere una canzone seppur minimamente “autobiografica”. Eppure, come in buona parte delle sue canzoni che parlano del periodo della guerra, sembra di stare lì, con quella caratteristica tutta russa di far proprie, ed in prima persona, le esperienze, le sofferenze, gli slanci e le miserie della propria gente. Ho fatto una traduzione il più fedele possibile al testo originale; altrove si leggeranno (e si canteranno) versioni e traduzioni d’arte. Così ho ritenuto opportuno spiegare anche qualche cosa non immediata. [RV]
L’assedio di Leningrado
(continua)
(continua)
30/6/2025 - 10:08
Der Kanonen Song
Dall'album del 1972 "D'amore e di libertà"
John era insieme a noi come Jim
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 30/6/2025 - 01:43
Abuna Paolo
2013
Paolo Dall'Oglio (Roma, 17 novembre 1954 – scomparso il 29 luglio 2013) è stato un presbitero e attivista italiano.
È noto per aver rifondato in Siria, negli anni Ottanta, la comunità monastica cattolico-siriaca "Al-Khalil" del Deir Mar Musa al-Habashi (Monastero di san Mosè l'Abissino), erede di una tradizione cenobitica ed eremitica risalente al VI secolo. Il monastero, ubicato nel deserto a nord di Damasco, accoglie anche aderenti di religione ortodossa.
Gesuita impegnato nel dialogo interreligioso con il mondo islamico, il suo attivismo politico gli ha causato l'ostracismo del governo siriano, che minacciò la sua espulsione durante la repressione delle proteste popolari deflagrate nel 2011. Il decreto d'espulsione non fu inizialmente attuato a seguito di un accordo raggiunto con le autorità siriane, in base al quale il gesuita doveva tenere un "profilo basso", astenendosi dall'esprimersi... (continua)
Paolo Dall'Oglio (Roma, 17 novembre 1954 – scomparso il 29 luglio 2013) è stato un presbitero e attivista italiano.
È noto per aver rifondato in Siria, negli anni Ottanta, la comunità monastica cattolico-siriaca "Al-Khalil" del Deir Mar Musa al-Habashi (Monastero di san Mosè l'Abissino), erede di una tradizione cenobitica ed eremitica risalente al VI secolo. Il monastero, ubicato nel deserto a nord di Damasco, accoglie anche aderenti di religione ortodossa.
Gesuita impegnato nel dialogo interreligioso con il mondo islamico, il suo attivismo politico gli ha causato l'ostracismo del governo siriano, che minacciò la sua espulsione durante la repressione delle proteste popolari deflagrate nel 2011. Il decreto d'espulsione non fu inizialmente attuato a seguito di un accordo raggiunto con le autorità siriane, in base al quale il gesuita doveva tenere un "profilo basso", astenendosi dall'esprimersi... (continua)
Abuna Paolo, abuna eh
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/6/2025 - 23:05
Memorie di una libertà
Ci fu un tempo in cui vivevo tra la gente
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/6/2025 - 14:02
Estate Magggica
Per molte persone l'estate significa lavoro sottopagato, ferie contingentate (ci si mette d'accordo con non pochi litigi), seccature in ogni caso grazie alla reperibilità ufficiosa ed altre piacevoli esperienze corroborate da un clima e da una temperatura che sarebbe facile ignorare, se le lamentele in materia fossero confinate ai vecchi rancorosi. Ma che tanto facile da ignorare non è perché non sono pochi i ventenni che si esprimono negli stessi termini. Il tutto in un contesto dove il clima inteso in senso sociale sociale è quello che è da moltissimi anni, al punto che sono senz'altro inutili digressioni in materia.
I Righeira scrivevano di una spiaggia post nucleare di bombe esplose e di acqua fluorescente per la radioattività, che aveva almeno il vantaggio di essere rimasta senza fastidiosi pesci putridi. "Vamos a la playa" è a tutt'oggi ricordata perché fu probabilmente una delle... (continua)
I Righeira scrivevano di una spiaggia post nucleare di bombe esplose e di acqua fluorescente per la radioattività, che aveva almeno il vantaggio di essere rimasta senza fastidiosi pesci putridi. "Vamos a la playa" è a tutt'oggi ricordata perché fu probabilmente una delle... (continua)
Ibiza Formentera e un mojito tra le mani,
(continua)
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 29/6/2025 - 11:24
Percorsi:
Ahi serva Italia, di dolore ostello
Sciacalli e uomini (il sogno del marine)
Ciao Aristide. Che bei tempi quelli della condivisione degli scritti... E' sempre un piacere ritrovarti nel web. Rosa Discanno (Ortensia)
28/6/2025 - 19:09
Sentieri partigiani
15 frasi del libro I sentieri dei nidi di ragno.La Resistenza e l' uscita dall' infanzia
https://share.google/LlfDLLExnJ9qtpLBV
https://share.google/LlfDLLExnJ9qtpLBV
P.r. 27/6/2025 - 12:18
Gaza On My Mind
La roulette russa di Gaza ha due nomi: GHF, Gaza Humanitarian Foundation,organizzazione statunitense incaricata della distribuzione alimentare; IDF, Israeli Defense Forces.
Il tiro al piccione senza ali é tollerato dal Consiglio Europeo che deplora ma non sospende l'accordo UE-Israele.
La presidente del Consiglio italiano: "Convinta che una sospensione dell'Accordo d'associazione con Israele da parte dell'Ue sarebbe un errore". E' il governo italiano l'errore: prende le distanze soltanto a parole. La mattanza delle escrescenze biologiche può continuare indisturbata a salvaguardia dei valori dell'Occidente.
Hunger games, la trappola di Israele contro gli affamati | il manifesto Palestina (Internazionale) Pubblichiamo un’inchiesta della rivista israeliano-palestinese 972mag, per gentile concessione dell’agenzia L’11 giugno, prima dell’alba, Hatem Shaldan, 19 anni, e suo fratello Hamza,... (continua)
Il tiro al piccione senza ali é tollerato dal Consiglio Europeo che deplora ma non sospende l'accordo UE-Israele.
La presidente del Consiglio italiano: "Convinta che una sospensione dell'Accordo d'associazione con Israele da parte dell'Ue sarebbe un errore". E' il governo italiano l'errore: prende le distanze soltanto a parole. La mattanza delle escrescenze biologiche può continuare indisturbata a salvaguardia dei valori dell'Occidente.
Hunger games, la trappola di Israele contro gli affamati | il manifesto Palestina (Internazionale) Pubblichiamo un’inchiesta della rivista israeliano-palestinese 972mag, per gentile concessione dell’agenzia L’11 giugno, prima dell’alba, Hatem Shaldan, 19 anni, e suo fratello Hamza,... (continua)
Riccardo Gullotta 27/6/2025 - 11:14
Ciudad Juarez
2025
Tracks II: The Lost Albums
Tracks II: The Lost Albums
I have a daughter as beautiful as the evening sun
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/6/2025 - 09:59
Time Is Up
Riccardo Gullotta
TEMPO SCADUTO (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 27/6/2025 - 06:28
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Album: Self Titled
La peggior paura che mai possa essere scagliata, cantava Dylan in Masters Of War è la paura di mettere al mondo dei figli.
Un dubbio che torna anche in questa Bless The Bold Future di Kae Tempest, dove l’artista si chiede se sia ancora giusto mettere al mondo dei bambini in un tempo segnato da emergenze ambientali, disuguaglianze e smarrimento umano.