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La mezza stella

La mezza stella
Una canzone del grande Enzo Gragnaniello
Quante corse e quante pietre hanno lanciato nelle strade
(continua)
inviata da Nicola Gelo 4/3/2024 - 21:47
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זונענשטראַלן

זונענשטראַלן
Zunenshtraln
[1943]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Joseph Wulf
United States Holocaust Memorial Museum, gift of Henryk M. Broder
From the Joseph Wulf phonograph records collection that Henryk M. Broder
donated to the United States Holocaust Memorial Museum in 2002.
Piano: Friedrich Scholz (1926-2008)
Disques Pyral, ca. 1950

Nel 1943, Joseph Wulf, ebreo germano-polacco nato a Chemnitz nel 1912, è prigioniero a Auschwitz III (il sottocampo di Buna-Monowitz). Lui e la sua famiglia erano stati deportati dal ghetto di Cracovia, dove erano diventati amici di Mordechai Gebirtig e del pittore Abraham Neumann. Joseph Wulf era un perito agrario ed un esperto in studi ebraici (tanto che la famiglia voleva farne un rabbino). Joseph Wulf si unì al movimento partigiano ebraico; una volta deportato, decise di dedicare la vita alla rivelazione e alla denuncia,... (continua)
Text von Joseph Wulf. Geschrieben 1943 in Oświęcim / Auschwitz III

(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/3/2024 - 13:44
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La pace è la risposta

La pace è la risposta
(Febbraio 2024)

L'idea de “La pace è la Risposta” nasce inizialmente come risposta alle rime contro di me su 64 bars a dicembre 2023. In quel rap a un certo punto sento queste parole: “La guerra è il mio habitat” e si accende in me una luce. Da dieci anni ormai alcuni miei amici e amiche sono attivi con il progetto @gazafreestylefestival e in quei giorni la guerra in Palestina stava devastando tutto il loro duro lavoro. Ho pensato di chiedere a loro di raccontarmi delle storie per poterle mettere giù in rap. E li ringrazio per tutti gli audio che ho ricevuto grazie ai quali sono riuscito a scrivere questa canzone. Era il periodo di Natale e non me la sono sentita di pubblicarlo in quei giorni. Oggi la guerra si è trasformata in un genocidio e non è più accettabile per l'essere umano. NON SI PUÒ PIÙ FARE FINTA DI NIENTE! Nel mio cuore ha iniziato a crescere l'idea che l'unica risposta... (continua)
Vogliono la guerra, vogliono tutti la guerra, la guerra è il loro habitat, vogliono la violenza, vogliono il dissing
(continua)
3/3/2024 - 23:58
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Lord of the Flies Theme (Kyrie Eleison)

Lord of the Flies Theme (Kyrie Eleison)
[1963]
Tema originale dal film "Lord Of The Flies", diretto nel 1963 da Peter Brook.
Kyrie, kyrie, kyrie Eleison
(continua)
3/3/2024 - 23:21
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Sikiliza kwa wahenga

Sikiliza kwa wahenga
[2017]
Brano scritto dal compositore afroamericano Michael Abels per la colonna sonora del film "Get Out", diretto dal regista afroamericano Jordan Peele.

Un brano in lingua swahili, musica e parole molto sinistre ("Fratello scappa! Ascolta gli antenati, ascolta la verità, salvati!"), come assai sinistro è il film di Jordan Peele "Get Out", dove si narra di una congrega di vecchi e ricchi bianchi che rapisce giovani e aitanti neri per usarne i corpi, per farli abitare dai loro cervelli, in un'attitudine suprematista estrema in cui il padrone bianco si appropria dello schiavo nero per eternarsi e contemporaneamente annientarne identità e coscienza. Echi de "La notte dei morti viventi", "L'invasione degli ultracorpi" e "Rosemary's Baby".
Brother
(continua)
3/3/2024 - 17:56
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La solita storia

La solita storia
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
il sole che nasce, il rumore del fiume (continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:18
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Tema dell'indifferenza

Tema dell'indifferenza
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
Esprimo la mia più sincera solidarietà
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:16
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Rifiuto il potere arbitrario

Rifiuto il potere arbitrario
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
mettiti lì e fai quello che dico
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:11
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Lettera di un condannato

Lettera di un condannato
2024
RIFIUTO IL POTERE ARBITRARIO
sto pensando a mille cose
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2024 - 11:07
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Il racconto di noi

Il racconto di noi
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Tu che sei sceso tra noi da un cielo lontano (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:55
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Memoria limpida

Memoria limpida
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Se lo vuoi, sussurralo (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:48
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Scarpe pesanti

Scarpe pesanti
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Sento le scarpe pesanti. Non sono affaticato, mi piace avere le scarpe pesanti, sento il cammino di mio padre nelle mie scarpe. Camminava verso il lavoro per dieci giorni e superava la frontiera. Al di là del muro sgobbava come un mulo, poi ripartiva per tornare a casa, in tasca il frutto del suo lavoro e nelle scarpe il suo cammino. Quando arrivava si toglieva le scarpe e le lasciava riposare.
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:41
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Siamo arrivati

Siamo arrivati
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Siamo arrivati, siamo sbarcati (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:30
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Il pozzo più profondo

Il pozzo più profondo
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Giù nel fondo del pozzo più profondo (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:26
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Dove sei?

Dove sei?
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Tell me where are you? Where are you?
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:19
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La ballata del Leviatano

La ballata del Leviatano
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
L'ho visto arrivare sulle onde del mare (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:15
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Sant'Elmo

Sant'Elmo
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Elmo è morto, Elmo è morto (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:11
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Amaro mare

Amaro mare
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Alba di stelle, alba di vento (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:08
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Nebbia sospesa

Nebbia sospesa
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Nebbia sospesa sul porto
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:05
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Signor Khaled

Signor Khaled
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Signor Khaled, (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 17:02
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Mors tua, bella vita mia

Mors tua, bella vita mia
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Chiuso nella stanza dei bottoni (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 14:37
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Nel deserto

Nel deserto
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Viaggiano i pastori nel deserto (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 14:32
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Polvere e cenere

Polvere e cenere
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Voglio andar via da questa guerra che ha portato carestia (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 13:53
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Canto di chi parte

Canto di chi parte
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Acqua che porta mare, (continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 13:50
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Io non c’ero ma ero lì

Io non c’ero ma ero lì
2024
Io non c’ero ma ero lì


Nel 2019, in un periodo non molto diverso da questo, in cui il problema dei migranti invadeva le nostre tv e smartphone con attori politici impegnati a spiegarci cosa fare, senza trovare una reale soluzione, ha cominciato a girare tra le nostre mani e davanti al nostri occhi il libro “naufraghi senza volto” di Cristina Cattaneo.
È in questo libro che si parla del famoso bambino con la pagella, che è diventato un simbolo, suscitando pietà collettiva, nonostante la patologa abbia affrontato il tema dei migranti attraverso le autopsie sui corpi recuperati in mare, senza giudizi, solo fatti.

Ci siamo resi conto che osservare i naufragi con metodo scientifico, come se i naufraghi fossero numeri da catalogare, rendeva quei numeri storie.

Forse questa è la giusta modalità per raccontare una tragedia come quella di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e tutte le successive.... (continua)
Il fumo sui tetti di slesia, storie portate dal vento
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2024 - 13:18
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Oddychaj

Oddychaj
[2017]
in circa

Parole e musica di Paweł Gura Górecki

Paweł Gura Górecki è morto 26 febbraio 2024 (in circa) a Breslavia. Aveva 39 anni.
Miej w deszczu dreszcze, oddychaj, (continua)
2/3/2024 - 12:30

Les saintes Guerres

Les saintes Guerres
Les saintes Guerres

Chanson française – Les saintes Guerres – Marco Valdo M.I. – 2024

LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.

Épisode 192



Dialogue Maïeutique

Ah, dit Lucien l’âne, il y aurait des saintes guerres et des guerres saintes et dans le fond, pourquoi pas ?, à condition d’en connaître la différence. Peux-tu me l’expliquer ?

Évidemment, Lucien l’âne mon ami, rien de plus simple. Sûrement que je peux... (continua)
Comme en Iran, le Guide se prend
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/3/2024 - 19:33
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Portugal

Portugal
[1974]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franz-Josef Degenhardt
Musica / Music / Musique / Sävel: Chico Buarque de Hollanda
Album / Albumi: Mit aufrechtem Gang

La canzone fa parte del medesimo (e storico) album di Franz-Josef Degenhardt, Mit aufrechtem Gang (“A passo dritto”), che contiene anche la sua versione di Grândola vila morena. Album militante del 1975 (ricordiamo che Franz-Josef Degenhardt, avvocato di professione, fece parte anche del collegio di difesa di Andreas Baader e Ulrike Meinhof), è pressoché naturale che gli avvenimenti portoghesi del 1974 vi trovassero uno spazio privilegiato. La musica della canzone è accreditata a Chico Buarque de Hollanda, autore di un’altra canzone fondamentale sulla rivoluzione dei Garofani: Tanto mar. [RV]
Wir haben dich geseh'n
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/3/2024 - 11:49
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The Urgent Call of Palestine

The Urgent Call of Palestine
[1972]

From the EP The Urgent Call of Palestine
Music by Zeinab Shaath
Lyrics by Lalita Panjabi

"More than 50 years ago in Beirut, teenager Zeinab Shaath recorded a set of revolutionary folk music — the first English-language songs to lift up the Palestinian cause to the wider world. Inspired by Vietnam-era protest music from Bob Dylan and Joan Baez, “The Urgent Call of Palestine’’ record was intended to share the stories and messages of Palestinian resistance to an international audience."
in: Bandcamp: The Urgent Call of Palestine, by Zeinab Shaath

*

Più di 50 anni fa a Beirut, l’adolescente Zeinab Shaath registrò un album di musica folk rivoluzionaria — le prime canzoni in lingua inglese a sostenere la causa palestinese di fronte al mondo. Ispirato alla musica di protesta dell’era del Vietnam di Bob Dylan e Joan Baez, il disco intitolato “The Urgent Call of Palestine” aveva lo scopo di condividere le storie e i messaggi della resistenza palestinese con un pubblico internazionale.
Can't you hear the urgent call of Palestine?
(continua)
inviata da Pierre Andre Lienhard 28/2/2024 - 23:48
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Canto contro la guerra

Canto contro la guerra
(2024)

Musica e Testo: Anna Maria Iorio (Sorgente in Arte e Spirito)
Arrangiamenti audio e mixaggio: Druga Andrea Franchi
Questo è un canto
(continua)
28/2/2024 - 23:01
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Angola Bound

anonimo
ANGOLA BOUND - Traditional prison song

Testo trascritto da Azizi Powell

Angola Prison, officially known as the Louisiana State Penitentiary, is one of the largest maximum security prisons in the country. In the 1950s, LSU English professor Dr. Harry Oster recorded a series of music performances by African American prisoners at the infamous facility. The performances, many by prisoners serving life sentences, are full of despair and raw emotion.
Oh so many mornings I got to wake up soon
(continua)
inviata da Pluck 28/2/2024 - 22:45
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سنرجع - Sanarjaou

سنرجع - Sanarjaou
Sanarjaou yawmane - Nous reviendrons un jour

[1966]

Paru au Liban, 45 RPM, Face A
Paroles et musique: les frères Rahbani

"Si Fairouz trône en reine de la chanson arabe, c'est aussi parce qu'elle a chanté la cause palestinienne, avec surtout "Sa Narjeou Yawmane" ("Nous reviendrons un jour"), une élégie interpellant les réfugiés palestiniens."

Liban : Fairouz, icône de la chanson arabe et rare symbole d'unité du pays
سنرجع يوماً إلى حيّنا، ونغرق في دافئات المنى
(continua)
inviata da Pierre Andre Lienhard 28/2/2024 - 18:56
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Noi possiamo, con piccoli gesti

Noi possiamo, con piccoli gesti
2020
"Noi possiamo, con piccoli gesti”

È il racconto di un’intimità d’amore che diventa “sentimento civile”; una sfida etica, un vero esercizio di libertà, intimo e collettivo, che può migliorare il mondo e di fatto lo migliora

A otto anni dalla loro ultima pubblicazione, ritornano con un nuovo singolo e un video gli ACUSTIMANTICO, sofisticata band di culto romana, e lo fanno in occasione del ventennale dell’uscita del loro primo album. Il brano, disponibile da oggi, 7 dicembre, in tutti gli store digitali, si intitola “NOI POSSIAMO, CON PICCOLI GESTI” (Mbc Music/Pirames International) ed è il racconto di un’intimità d’amore che diventa “sentimento civile”.

E’ possibile trovare una strada di comprensione del mondo, in un mondo così complicato e così grande? Un mondo nel quale facciamo fatica a trovare – e conservare – un significato?

Sì, è possibile, a partire dall’attenzione ai nostri... (continua)
Noi possiamo con piccoli gesti
(continua)
inviata da Dq82 28/2/2024 - 17:43
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Mid-East Peace Process

Mid-East Peace Process
[2013]
Parole e musica di Jello Biafra, con The Guantanamo School Of Medicine
Nell'album "White People And The Damage Done", Alternative Tentacles Records.
Testo trovato su Genius
Where can I run (continua)
28/2/2024 - 14:44

Ballata dei manganelli

Ballata dei manganelli
[28 febbraio 2024]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo e Coro Stazione Rossa
Musica / Music / Musique / Sävel: La ballata di Franco Serantini di Piero Nissim
(A sua volta basata sulla "Decapitazione di Sante Caserio")
Piazza dei Cavalieri, il ventitré febbraio
(continua)
28/2/2024 - 12:40
Downloadable! Video!

Mediterraneo

Mediterraneo
2015
Quello che resta
n mezzo al mare ora sono nessuno, (continua)
inviata da Dq82 28/2/2024 - 09:46
Downloadable! Video!

Male Mediterraneo

Male Mediterraneo
2023
Carico Residuale
Andare a morire
(continua)
inviata da Dq82 28/2/2024 - 09:35
Downloadable!

Mediterraneo

Mediterraneo
2017
Hienas
Mediterráneo.
(continua)
inviata da Dq82 28/2/2024 - 09:22
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Eighteen Hammers

Eighteen Hammers
EIGHTEEN HAMMERS
by Johnny Lee Moore with 12 Mississippi Convicts

Prison song recorded in the field and edited by Alan Lomax at State Penitentiary, Parchman, Mississippi, 1958
Well, there's eighteen hammers standing in a line
(continua)
inviata da Pluck 27/2/2024 - 22:15

Les Pissenlits

Les Pissenlits
Les Pissenlits
Chanson française – Les Pissenlits – Marco Valdo M.I. – 2024

LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.

Épisode 191


Dialogue Maïeutique

Comme sans doute, Lucien l’âne mon ami, tu le sais, le pissenlit est une plante, originaire d’Eurasie, qui pousse à peu près partout et jusque dans le grand Nord. À sa vie, on connaît trois époques : la verte, c’est son enfance et sa jeunesse ; la jaune, c’est l’âge... (continua)
Comptez-vous cinq, par cinq de front.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/2/2024 - 18:38
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Old Alabama

anonimo
Old Alabama / Dan "B.B." Barnes and Group (Axe Song)
Da / From : Alan Lomax – Negro Prison Blues And Songs - 1947
Recorded live at the Mississippi and Louisiana State Penitentiaries
by Alan Lomax
Old Alabama joins the state of Florida
(continua)
inviata da Pluck 27/2/2024 - 13:26

How Long, Brethren ?

anonimo
Lawrence Gellert - Negro Songs of Protest.
Published by the American Music League - New York - 1936
How long, brethren, how long,
(continua)
inviata da Pluck 27/2/2024 - 09:27

Sistren an’ Brethren

anonimo
Lawrence Gellert -"Negro Songs of Protest"
Published by the American Music League - New York 1936
Stop foolin’ wid pray
(continua)
inviata da Pluck 27/2/2024 - 00:17
Video!

Charla-Town

Charla-Town
[2003]

Tiré de l'album
Souk System
Paroles de Kateb Amazigh
Musique de Gwana Diffusion

«J’attends la Palestine depuis cinquante ans. L’Intifada appelle le monde, mais ça sonne occupé…». Le titre de la chanson joue sue le mot "charlatan" (ciarlatano).

" [...] l’engagement des artistes occidentaux en faveur de la Palestine [...] émane souvent, mais pas toujours, d’artistes qui se sentent concernés par cette situation parce que leur propre histoire est liée au Moyen-Orient ou à d’autres expériences coloniales, racistes ou impérialistes qu’ils identifient à la Palestine. On remarque alors que la plupart des chanteurs de Zebda, Gnawa Diffusion, Sniper et La Caution sont originaires du Maghreb ou d’Afrique, qu’Invincible est une israélo-américaine anti-sioniste, que Narcicyst est un canadien d’origine irakienne, que Sikh Knowledge est un canadien d’origine indienne, ou que Maher Zain est un suédois d’origine libanaise."
in: 70 ans de chanson pour la Palestine – Les Utopiques
Well welcome welcome well
(continua)
inviata da Pierre Andre Lienhard 27/2/2024 - 00:11
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The Olive Branch

The Olive Branch
[2015]
Tiré de l'album Rallumeurs d'étoiles

La chanson "The Olive Branch" est en anglais, car elle s'inspire du discours historique de Yasser Arafat à la tribune de l'ONU, le 13 novembre 1974 et en reprend les principaux éléments de language.

La canzone “The Olive Branch” è in inglese, perché trae ispirazione dal discorso storico di Yasser Arafat alla assemblea delle Nazioni Unite il 13 novembre 1974, riprendendone i principali elementi.
I am a rebel, and freedom is my cause
(continua)
inviata da Pierre Andre Lienhard 26/2/2024 - 22:44
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Shades of Anger

Shades of Anger
[2009]

Her performance of poems like ‘We Teach Life, Sir’ and ‘Shades of Anger’ went viral within days of its release. Her live readings offer a moving blend of poetry and music. Since releasing her first album, Rafeef has headlined prestigious performance venues across several countries with powerful readings on war, exile, gender and racism.

Rafeef’s debut ablum Hadeel is dedicated to Palestinian youth, who still fly kites in the face of F16 bombers, who still remember the names of their villages in Palestine and still hear the sound of Hadeel over Gaza.

About - Rafeef Ziadah

Although Ziadah began writing at a very early age, her first public performance was not until 2004, while studying at York University, Toronto, in reaction to an incident during a creative action demonstration. During the demonstration, students recreated a checkpoint with Israeli soldiers and Palestinian civilians.
“I... (continua)
Allow me to speak my Arab tongue
(continua)
inviata da Pierre Andre Lienhard 26/2/2024 - 21:43
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Tell the People

Tell the People
(2016)

Album: Be Stronger
(I. Bisori/C. Pisanelli)


Si tratta di un brano di denuncia verso la precaria situazione dei rifugiati e dei migranti ai confini con l’Europa, bloccati tra la guerra dei loro paesi d’origine e le istituzioni di quelli che cercano di raggiungere.

I tre personaggi presenti nel videoclip sono collegati da un “filo rosso” e rappresentano il “non vedo”, il “non sento” e il “non parlo”, intesi come l’indifferenza che alberga in molti. Per questo gli Earth Beat Movement vogliono parlare alle persone (Tell The People) di questo problema e dare ad ognuno la prospettiva di chi questa indifferenza la vive ogni giorno. “Cominciare ad ascoltare, a vedere e quindi far sentire la propria voce è l’unico modo per far cadere tutte le barriere sia fisiche che morali” ha detto Irene Mistilla Bisori, cantante e autrice delle lyrics del brano.

Tell The People: nuovo singolo per gli Earth Beat Movement
From the east to the west
(continua)
26/2/2024 - 20:09
Video!

Ivan

Ivan
Lyrics: Tenore Fi (Simone Beni) , Mistilla (Irene Bisori)
Beat: Sakatena
Guitar: Amilcar Mora Henriquez
Bassline : Marco Orunesu
Cover art : Tommaso Staccioli
Mix e master : Michele Garau (Tes)
Executive Production : Simone Monni (Sakatena)

"Ivan" la nuova traccia di Tenore Fi nasce dentro allo stabilimento della #gkn che dal 9 luglio vede i suoi lavoratori e le sue lavoratrici in presidio permanente all'interno della fabbrica di Campi Bisenzio.

Ivan, esprime un agglomerato di sentimenti che non necessariamente fa riferimento ad un singolo individuo ma ad una rabbia collettiva che con caparbietà e voglia di riscatto, mette a nudo gioie e dolori di chi, da un momento all'altro, si è trovato senza un lavoro.
Ivan è la classe operaia.
Siamo tutti e tutte ivan.
Ivan non usciva più di casa dal '99,
(continua)
26/2/2024 - 20:00

'Cause I'm a Nigger

anonimo
da
Lawrence Gellert, “Negro Songs of Protest”
Published by the American Music League - New York - 1936
You take mah labor
(continua)
inviata da Pluck 26/2/2024 - 17:15

Anonimo Toscano del XXI Secolo: Martirrèno

Anonimo Toscano del XXI Secolo: Martirrèno
[2024]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo
Musica / Music / Musique / Sävel: Joan Manuel Serrat, Mediterráneo

Scrive l’anonimo toscano del XXI secolo: In un primo momento avevo pensato, in occasione della totale ristrutturazione della relativa pagina, di inserirvi anche questa sentitissima versione dell’immortale capolavoro di Joan Manuel Serrat. Poi mi sono detto che, forse, sarebbe stato un po’ irriverente nonostante la versione riproduca fedelmente l’anima mediterrànea côté Livourne, con uguale afflato poëtico. A tale riguardo, la canzone è più opportunamente intitolata Martirrèno, e qui urge una precisazione di carattere geografico. Ultimamente ci sono venuti a dire che tutta la costa toscana fino alle rive meridionali dell’isola d’Elba (e, quindi, Livorno compresa) dovrebbe trovarsi sul “mar Ligure”, quando per secoli siamo stati sul Tirreno, tant’è vero... (continua)
Sarà perché da bimbetto
(continua)
26/2/2024 - 06:25
Video!

Naufragio a Cutro

Naufragio a Cutro
Testo di Giovanna Balestreri
Musica da Deportees di Woody Guthrie
Arrangiamento e interpretazione di Marina Corti e Bruno Podestà

Un nostro canto a ricordo del naufragio avvenuto a Cutro un anno fa. Morirono quasi cento persone e un numero mai precisato di dispersi, tutto sotto gli occhi della guardia costiera.
Li han visti nel buio aggrappati alle sponde,
(continua)
25/2/2024 - 20:29
Video!

Every Nigger Is a Star

Every Nigger Is a Star
[1973]
Parole e musica di Boris Gardiner (1943- ), cantautore e chitarrista di Kingston, Giamaica.
Testo trovato su Genius
Title track del film del 1974, diretto da Calvin Lockhart e con diverse reggae bands giamaicane di quel momento.

Ritrovo il brano anche nella colonna sonora di "Moonlight", bel fil diretto nel 2016 da Barry Jenkins, con un grandissimo Mahershala Ali.
Every nigger is a star
(continua)
25/2/2024 - 17:33

Work Ox

anonimo
da:
Me and My Captain: Chain Gang Negro Songs of Protest
by Lawrence Gellert, 1939
I ain’t gonna be your old work ox no more,
(continua)
inviata da Pluck 25/2/2024 - 15:28
Video!

Work All the Summer

anonimo
Work All the Summer
da :
Negro Songs Of Protest
Collected by Lawrence Gellert
American Music League – New York - 1932

Interpretata da:
- Paul Robeson
Work All The Summer
(continua)
inviata da Pluck 25/2/2024 - 11:00
Video!

Sin papeles

Sin papeles
Trippie Town
¡Y échale! (continua)
inviata da Dq82 24/2/2024 - 19:41

La Boulimie universelle

La Boulimie universelle
La Boulimie universelle

Chanson française – La Boulimie universelle – Marco Valdo M.I. – 2024

LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.

Épisode 190


Dialogue Maïeutique

D’abord, Lucien l’âne mon ami, commençons par une mise au point à propos du titre qui, je le vois à ton regard perdu et à tes oreilles en points d’interrogation, t’intrigue. J’admets d’ailleurs qu’il y a de quoi.

Eh oui, répond Lucien l’âne, tu... (continua)
Moi, dit l’inconnu, je rentre d’exil.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/2/2024 - 17:09
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Lampedusa blues

Lampedusa blues
2016
Canzoni abusive
Voglio dire a te giornalista (continua)
inviata da Dq82 24/2/2024 - 16:48
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The Beaches of Lampedusa

The Beaches of Lampedusa
2020
Crashing waves over the rail onto your feet but nothing to drink
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2024 - 12:33
Downloadable! Video!

Lampedusa

Lampedusa
2021
Eitilt
From the port of Tripoli (continua)
inviata da Dq82 24/2/2024 - 12:16
Downloadable! Video!

Lampedusa

Lampedusa
2017
Itzulika
Ama, oi ama, ez naiz galdua, ez naiz galdua (continua)
inviata da Dq82 24/2/2024 - 12:10
Video!

In Italia 2024

In Italia 2024
(2024)

feat. Emma e Baby Gang

Il remake di In Italia, storico brano di Fabri Fibra del 2008, annunciato all’improvviso dal rapper pochi giorni fa, è uscito venerdì 23 febbraio su tutte le piattaforme.

Il brano è un featuring con Emma Marrone, che nel ritornello sostituisce la voce di Gianna Nannini nella versione originale, e Baby Gang, a cui è affidata la seconda strofa.
Fabri Fibra e i feat a sorpresa nel remake 'In Italia 2024': "Brano attuale anche 17 anni dopo"


Inseriamo qui solo la nuova versione che è molto più politica dell'originale.
In Italia, in Italia
(continua)
24/2/2024 - 00:36
Downloadable! Video!

24 de febrièr de 2022

24 de febrièr de 2022
2024
Cast​è​ls dins la luna

Tout commence avec « 24 de Febrièr de 2022 », le 24 février 2022, début de l’invasion de l’Ukraine par la Russie. On ressent distinctement le bruit des bottes dans cette chanson, grâce à la frappe puissante de la batterie de Dimitri. Le chant joue avec les blessures de l’âme slave en occitan. “Ce jour-là, je me suis dit, s’il y avait la guerre, je n’irais pas, et pourtant mon cœur me demande de défendre la démocratie – que se passe-t-il le jour où tu te réveilles en guerre ?” explique Paulin.
Al fons de ieu aquesta colèra (continua)
inviata da Dq82 23/2/2024 - 20:35

Ferragnez

Ferragnez
[2024]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Vaccini
Mi han detto che in un cantiere di Firenzez
(continua)
23/2/2024 - 20:33
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La guerra è iniziata

La guerra è iniziata
2022
Canzoni per adulti

“La guerra è iniziata” descrive l’Oscurantismo attuale politico e sociale scoperchiato dalla pandemia, la fertilità
delle destre e altro con cui fare i conti perché è in questo clima che invecchieremo nei prossimi anni.
Non vi siete persi niente (continua)
inviata da Dq82 23/2/2024 - 19:41
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Idontwannapaymytaxes

Idontwannapaymytaxes
NONVOGLIOPAGARELETASSE
(continua)
22/2/2024 - 22:35
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
Bella Ciao: Quota 100 (lingue)

Con la versione in lingua Aymara, le traduzioni e versioni di Bella Ciao raggiungono le 100 lingue. Dopo quella sull’ Internazionale, questa è la seconda pagina di questo sito che raggiunge questo traguardo. A costo di essere ridondanti, ciò significa che Bella Ciao è nota (e, nella maggior parte dei casi, cantata) in almeno 100 idiomi differenti. Mi sembra che debba essere sottolineato.

In realtà, la versione che ci ha fatto raggiungere questo traguardo è stata inviata già il 28 gennaio scorso. A tale riguardo, vorrei scusarmi con Giuseppe Peretti, che la ha inviata, per non aver sottolineato a dovere tale cosa (chiedendogli, se legge, anche qualche delucidazione ulteriore: da dove proviene esattamente la traduzione? L’ha fatta lui? In rete non se ne trova traccia alcuna). Ad ogni modo, rimediamo oggi dando il giusto risalto alla cosa, con un ringraziamento a Giuseppe Peretti.
Riccardo Venturi 22/2/2024 - 19:58




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