Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ז. “La Varsovienne” (Versione napoletana anonima)
1ז. “La Varsovienne” (Anonymous Neapolitan version)
1ז. “La Varsovienne” (Anonymous Neapolitan version)
Anonima versione in lingua napoletana fattaci pervenire il 18.10.2024. Reca il titolo francese de “La Varsovienne”. Naturalmente chiediamo all’anonimo contributore, se possibile, di farci sapere qualcosa di più, ringraziandolo in anticipo. [RV]
La Varsovienne
(continua)
(continua)
18/10/2024 - 07:33
がんばろう [Ganbarō]
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 18-10-2024 01:09
Facciamo del nostro meglio (continua)
18/10/2024 - 01:09
L'anno, il posto, l'ora
Io ritengo che non ci sia assolutamente nulla di pretestuoso in PARSIFAL, cosi come personalmente ho apprezzato da sempre anche l'LP che lo ha seguito, UN PO' DEL NOSTRO TEMPO MIGLIORE, in cui riconosco il vero valore sei Pooh, che a mio modestissimo avviso avrebbero potuto tranquillamente proseguire su tale linea compositiva perché vi riuscivano benissimo. Ancora oggi stimo immensamente quel periodo di produzione musicale dei Pooh e non solo. Sarò un nostalgico, ma a me non importa nulla.
Giuseppe 17/10/2024 - 18:08
Land of Mercs and Dollar$
2007
The Verbal Hand Grenade
The Verbal Hand Grenade
All violence was ugly, all property was theft
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/10/2024 - 11:42
Come Hell or High Water
2024
Come Hell or High Water
Come Hell or High Water
The tears drowned your bloodshot eyes and the docks started shaking
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/10/2024 - 15:54
Le chant des ouvriers [Buvons à l'indépendance du monde]
Nous dont la lampe le matin, (continua)
inviata da Dq82 16/10/2024 - 15:49
Giorni senza memoria
Cuore Meridiano (2024)
Chiude il disco, l’inedito “Giorni senza memoria” in cui spicca la partecipazione di Massimo Zamboni alla chitarra elettrica e nel cui testo si susseguono le immagini di Hiroshima e Nagasaki dopo la bomba atomica, lo sterminio degli armeni, le repressioni dei khmer rossi in Cambogia e l’occupazione della Palestina da parte degli israeliani. Sebbene di breve durata, “Cuore Meridiano” è un disco di bruciante attualità, un raggio di luce e di bellezza che fende questi giorni bui in cui lo spettro della guerra si aggira con insistenza nel mondo.
blogfoolk
Chiude il disco, l’inedito “Giorni senza memoria” in cui spicca la partecipazione di Massimo Zamboni alla chitarra elettrica e nel cui testo si susseguono le immagini di Hiroshima e Nagasaki dopo la bomba atomica, lo sterminio degli armeni, le repressioni dei khmer rossi in Cambogia e l’occupazione della Palestina da parte degli israeliani. Sebbene di breve durata, “Cuore Meridiano” è un disco di bruciante attualità, un raggio di luce e di bellezza che fende questi giorni bui in cui lo spettro della guerra si aggira con insistenza nel mondo.
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Dq82 16/10/2024 - 13:51
Pourquoi cette pluie
Versione dei Radiodervish
Cuore Meridiano (2024)
Dal songbook di Idir, cantautore berbero scomparso nel 2020, arriva “Porquoi cette pluie” con il testo di Jean-Jacques Goldman che racconta le vicende della guerra civile algerina degli anni Novanta che portò con sé tanto dolore, ma anche la speranza in un futuro migliore. L’arrangiamento dei Radiodervish esalta l’incontro tra la tradizione nordafricana e la chanson française arricchendo il tutto con echi di sonorità mediterranee con la toccante interpretazione di Nabil che coglie il senso profondo del brano che culmina nel verso “Pourquoi cette pluie, pourquoi est-ce un message, est-ce un cri du ciel” (“Perché questa pioggia, perché è un messaggio, è un grido dal cielo”).
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Cuore Meridiano (2024)
Dal songbook di Idir, cantautore berbero scomparso nel 2020, arriva “Porquoi cette pluie” con il testo di Jean-Jacques Goldman che racconta le vicende della guerra civile algerina degli anni Novanta che portò con sé tanto dolore, ma anche la speranza in un futuro migliore. L’arrangiamento dei Radiodervish esalta l’incontro tra la tradizione nordafricana e la chanson française arricchendo il tutto con echi di sonorità mediterranee con la toccante interpretazione di Nabil che coglie il senso profondo del brano che culmina nel verso “Pourquoi cette pluie, pourquoi est-ce un message, est-ce un cri du ciel” (“Perché questa pioggia, perché è un messaggio, è un grido dal cielo”).
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Dq82 16/10/2024 - 13:50
Le temps de vivre
Versione dei Radiodervish
Cuore Meridiano (2024)
Si prosegue con il lirismo di “Le temps de vivre” di Georges Moustaki, tratta dalla colonna sonora dell’omonimo film francese e interpretata originariamente da Henia Ziv. L’interpretazione vocale di Nabil è coinvolgente e arriva a toccare il cuore con il verso “Nous prendrons le temps de vivre/D’être libres, mon amour” (“Ci prenderemo il tempo per vivere/per essere liberi, amore mio”).
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Cuore Meridiano (2024)
Si prosegue con il lirismo di “Le temps de vivre” di Georges Moustaki, tratta dalla colonna sonora dell’omonimo film francese e interpretata originariamente da Henia Ziv. L’interpretazione vocale di Nabil è coinvolgente e arriva a toccare il cuore con il verso “Nous prendrons le temps de vivre/D’être libres, mon amour” (“Ci prenderemo il tempo per vivere/per essere liberi, amore mio”).
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Dq82 16/10/2024 - 13:48
Luglio, agosto, settembre (nero)
Versione dei Radiodervish
Cuore Meridiano (2024)
Ad aprire il disco è “Luglio agosto settembre nero” degli Area tratta dal disco “Arbeit macht frei” del 1973, ricontestualizzata in chiave world con un nuovo inciso in arabo in cui viene raccontato il genocidio in corso a Gaza e in Palestina. La voce di Nabil è intensa ed evocativa, mentre la chitarra elettrica guida la linea melodica sostenuta da una architettura ritmica che interseca batteria, percussioni ed elettronica. Struggente sul finale il corso di voci bianche che intona quasi fosse un ritornello il verso “giocare col mondo facendolo a pezzi”.
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Cuore Meridiano (2024)
Ad aprire il disco è “Luglio agosto settembre nero” degli Area tratta dal disco “Arbeit macht frei” del 1973, ricontestualizzata in chiave world con un nuovo inciso in arabo in cui viene raccontato il genocidio in corso a Gaza e in Palestina. La voce di Nabil è intensa ed evocativa, mentre la chitarra elettrica guida la linea melodica sostenuta da una architettura ritmica che interseca batteria, percussioni ed elettronica. Struggente sul finale il corso di voci bianche che intona quasi fosse un ritornello il verso “giocare col mondo facendolo a pezzi”.
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Dq82 16/10/2024 - 13:46
Un contadino che ammazza il padrone [Il fatto di San Lorenzo]
Guerrino Cittadini
[ca. 1900 ?]
La si potrebbe chiamare la bisnonna di Mio caro padrone, domani ti sparo; solo che questo, pare, fu un fatto vero, accaduto nei primissimi anni del ‘900 a San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro-Urbino. Il componimento fu scritto da un cantastorie locale, Guerrino Cittadini, che, come d’uso allora, lo fece stampare su un foglio volante (un broadside, direbbero nella Perfida Albione) dalla famosa e storica tipografia Campi di Foligno. Come regolare alla radice certi problemi nell’idilliaca società rurale: il contadino è ridotto alla fame, non ha più nulla da mangiare, ha una caterva di figli e gliene sta arrivando un altro, la moglie sta male e va dal padrone a chiedergli un po’ d’aiuto. Solo che il padrone (dalla ballata si scopre che è persino un conte) è un’autentica merda secca: non solo non gli dà un bel nulla, ma anzi lo caccia via dai suoi terreni, da vero servo della... (continua)
La si potrebbe chiamare la bisnonna di Mio caro padrone, domani ti sparo; solo che questo, pare, fu un fatto vero, accaduto nei primissimi anni del ‘900 a San Lorenzo in Campo, in provincia di Pesaro-Urbino. Il componimento fu scritto da un cantastorie locale, Guerrino Cittadini, che, come d’uso allora, lo fece stampare su un foglio volante (un broadside, direbbero nella Perfida Albione) dalla famosa e storica tipografia Campi di Foligno. Come regolare alla radice certi problemi nell’idilliaca società rurale: il contadino è ridotto alla fame, non ha più nulla da mangiare, ha una caterva di figli e gliene sta arrivando un altro, la moglie sta male e va dal padrone a chiedergli un po’ d’aiuto. Solo che il padrone (dalla ballata si scopre che è persino un conte) è un’autentica merda secca: non solo non gli dà un bel nulla, ma anzi lo caccia via dai suoi terreni, da vero servo della... (continua)
In quel paese detto San Lorenzo
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 16/10/2024 - 13:04
Where Have all the Flowers Gone
CINESE CLASSICO/CLASSICAL CHINESE/CHINOIS CLASSIQUE
马列托主义者 (L. Trans.)
马列托主义者 (L. Trans.)
芳花何所去 (continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/10/2024 - 10:55
La recensione di antiwarsongs.org mandata in onda da RSI-Rete Due (Radiotelevisione Svizzera Italiana) il 3.5.2024.
Riccardo Venturi 16/10/2024 - 06:43
A Song For Gaza
Jewish Voice For Peace blocca per due ore la Borsa di New York
Gianni Sartori
Il 14 ottobre oltre 500 attivisti di Jewish Voice For Peace (Voci ebraiche per la pace) hanno “preso d'assalto” (per lo meno simbolicamente) la Borsa di New-York nei pressi di Wall Street, zona sud di Manhattan. Abbattendo alcune transenne (in Broad Street) e incatenandosi a una cancellata all'entrata dell'edificio. Anche se nessun manifestante è riuscito a entrarvi, per oltre due ore l'ingresso della Borsa è rimasto bloccato. La protesta si è conclusa con l'arresto di 206 manifestanti.
Una atto altamente simbolico per protestare contro le operazioni militari di Israele contro i civili e soprattutto per fermare la fornitura di armamenti.
Tra i maggiori responsabili della vendita di armi a Israele, la protesta aveva individuato soprattutto RTX (Raytheon Technologies Corporation, multinazionale del Massachusetts... (continua)
Gianni Sartori
Il 14 ottobre oltre 500 attivisti di Jewish Voice For Peace (Voci ebraiche per la pace) hanno “preso d'assalto” (per lo meno simbolicamente) la Borsa di New-York nei pressi di Wall Street, zona sud di Manhattan. Abbattendo alcune transenne (in Broad Street) e incatenandosi a una cancellata all'entrata dell'edificio. Anche se nessun manifestante è riuscito a entrarvi, per oltre due ore l'ingresso della Borsa è rimasto bloccato. La protesta si è conclusa con l'arresto di 206 manifestanti.
Una atto altamente simbolico per protestare contro le operazioni militari di Israele contro i civili e soprattutto per fermare la fornitura di armamenti.
Tra i maggiori responsabili della vendita di armi a Israele, la protesta aveva individuato soprattutto RTX (Raytheon Technologies Corporation, multinazionale del Massachusetts... (continua)
Gianni Sartori 15/10/2024 - 19:09
Il sentimento delle cose
Il sentimento delle cose · Paolo Benvegnù · Giovanni Truppi
da Piccoli fragilissimi film - Reloaded
L'album è una riedizione del primo album del cantautore e celebra il ventennale della sua pubblicazione. Include l'intera tracklist reinterpretata con la partecipazione di vari ospiti, insieme a tre brani inediti.
da Piccoli fragilissimi film - Reloaded
L'album è una riedizione del primo album del cantautore e celebra il ventennale della sua pubblicazione. Include l'intera tracklist reinterpretata con la partecipazione di vari ospiti, insieme a tre brani inediti.
15/10/2024 - 18:20
Bandiera
(2023)
Giulia, quanto di personale c’è nel brano e quanto rappresenta, invece, la voce corale della tua generazione e delle donne?
Come tutti i miei brani, "Bandiera" parte molto da me, io riesco a scrivere solo partendo dalle mie esperienze di vita, e questo brano nasce banalmente dall’ennesima esperienza di paura e ansia provate nel tornare a casa la sera da sola, cosa che faccio sempre. In me è sorta la necessità di raccontarlo attraverso la musica, per esprimere tutte la mia frustrazione nel non sentirmi libera, e la riflessione che ne è nata è che non mi ci sento e probabilmente non lo sono, da molti punti di vista. Mi sono allargata alla mancanza di libertà di scelta, analizzando la mia percezione di essere donna anche al di fuori di me. Da qui i versi sul desiderio di essere libera di fare un figlio a 40 anni, di sposarmi, divorziare e risposarmi, di non depilarmi per mesi, di amare... (continua)
Giulia, quanto di personale c’è nel brano e quanto rappresenta, invece, la voce corale della tua generazione e delle donne?
Come tutti i miei brani, "Bandiera" parte molto da me, io riesco a scrivere solo partendo dalle mie esperienze di vita, e questo brano nasce banalmente dall’ennesima esperienza di paura e ansia provate nel tornare a casa la sera da sola, cosa che faccio sempre. In me è sorta la necessità di raccontarlo attraverso la musica, per esprimere tutte la mia frustrazione nel non sentirmi libera, e la riflessione che ne è nata è che non mi ci sento e probabilmente non lo sono, da molti punti di vista. Mi sono allargata alla mancanza di libertà di scelta, analizzando la mia percezione di essere donna anche al di fuori di me. Da qui i versi sul desiderio di essere libera di fare un figlio a 40 anni, di sposarmi, divorziare e risposarmi, di non depilarmi per mesi, di amare... (continua)
14/10/2024 - 22:27
Disarmo Totale
(2024)
Nota di Alessandro Monti:
Tutto era iniziato con una visione: un uomo si accinge a lavarsi le mani e dal rubinetto sgorga sangue… ero io o eravamo tutti?
Per anni ho cercato di pubblicare un brano che spiegasse le mie idee sulle armi e l’allucinante economia della guerra. Volevo che potesse essere condiviso da tutti in rete, attraverso gli smartphones per renderli finalmente strumenti UTILI e non solo mezzi di controllo e omologazione… volevo che potesse essere ascoltato durante le manifestazioni, che potesse essere divulgato dagli insegnanti nelle scuole, discusso nelle assemblee ecc. Considero “Disarmo Totale” il mio pezzo definitivo non solo per il messaggio ma anche perchè unisce alcuni generi che ho amato: folk/hip hop/rock/pop… Se dovesse essere l’ultimo sarebbe un buon testamento. Ringrazio Sergio Renier & Roberto Noè per il loro grande contributo: questo imminente singolo... (continua)
Nota di Alessandro Monti:
Tutto era iniziato con una visione: un uomo si accinge a lavarsi le mani e dal rubinetto sgorga sangue… ero io o eravamo tutti?
Per anni ho cercato di pubblicare un brano che spiegasse le mie idee sulle armi e l’allucinante economia della guerra. Volevo che potesse essere condiviso da tutti in rete, attraverso gli smartphones per renderli finalmente strumenti UTILI e non solo mezzi di controllo e omologazione… volevo che potesse essere ascoltato durante le manifestazioni, che potesse essere divulgato dagli insegnanti nelle scuole, discusso nelle assemblee ecc. Considero “Disarmo Totale” il mio pezzo definitivo non solo per il messaggio ma anche perchè unisce alcuni generi che ho amato: folk/hip hop/rock/pop… Se dovesse essere l’ultimo sarebbe un buon testamento. Ringrazio Sergio Renier & Roberto Noè per il loro grande contributo: questo imminente singolo... (continua)
Come faccio ad accettare
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro Monti 13/10/2024 - 23:09
L’Avenir pieux
L’Avenir pieux
Chanson française – L’Avenir pieux – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 222
Dialogue Maïeutique
Jusqu’ici, en Zinovie, dit Lucien l’âne, j’avais souvent entendu parler de l’avenir radieux. Tous les Guides l’annonçaient comme d’autres en d’autres temps annonçaient la fin du monde, la résurrection, le Jugement dernier et le Paradis.
Cette fois, Lucien l’âne... (continua)
Chanson française – L’Avenir pieux – Marco Valdo M.I. – 2024
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 222
Dialogue Maïeutique
Jusqu’ici, en Zinovie, dit Lucien l’âne, j’avais souvent entendu parler de l’avenir radieux. Tous les Guides l’annonçaient comme d’autres en d’autres temps annonçaient la fin du monde, la résurrection, le Jugement dernier et le Paradis.
Cette fois, Lucien l’âne... (continua)
Écoutez, dit le Revenant :
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/10/2024 - 19:20
Lê Yarê
anonimo
CARCERI IRANIANE: MENTRE VIENE ANNULLATA LA CONDANNA A MORTE PER SHARIFEH MOHAMMADI, UN’ALTRAPRIGIONIERA POLITICA CURDA ENTRA IN SCIOPERO DELLA FAME ILLIMITATO
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (continua)
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (continua)
Gianni Sartori 13/10/2024 - 12:01
Siamo moltitudine
(2024)
“Siamo Moltitudine è la nostra storia, gli eventi che ci hanno segnato: le carezze delle madri ed anche gli schiaffi dei padri, la musica, i libri, il cinema, l’arte, le persone di cui ci siamo innamorati e anche quelle che ci hanno fatto arrabbiare. Le tragedie che abbiamo vissuto come persone ma anche come società, ecco quindi il riferimento alle stragi, alla nostra storia tribolata di Paese.
Siamo fatti di moltitudine, una moltitudine che si lega l’uno con l’altro e dà vita a un progetto meraviglioso come Riportando tutto a casa trent’anni dopo che diventa un disco, di cui questa canzone fa parte come inedito”.
Siamo fatti di moltitudine, una moltitudine che si lega l’uno con l’altro e dà vita a un progetto meraviglioso come Riportando tutto a casa trent’anni dopo che diventa un disco, di cui questa canzone fa parte come inedito”.
Siamo una moltitudine,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 & Lorenzo 12/10/2024 - 22:14
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
Nestor Makhno
IN MORTE DELLE PRIGIONIERE POLITICHE Viktoria Roshchyna e Elena Chesakova.
GIANNI SARTORI
Si può stare “dalla parte delle vittime” sempre e comunque? E soprattutto: si può farlo senza cadere nel patetico (nel “buonismo” qualunquista)?
Quien sabe, hermanos... Comunque ci provo.
Due notizie, due tragedie. La morte in carcere di due donne coraggiose.
Schierate su fronti opposti, ma ugualmente integre, degne, in piedi. Tragicamente unite nel medesimo destino:
Viktoria Roshchyna e Elena Chesakova.
Della prima in questi giorni la stampa mainstream ne ha parlato abbastanza (doverosamente e giustamente, sia chiaro). Della seconda molto meno, quasi niente.
Giornalista freelance, già collaboratrice della web-tv ucraina Hromadske, si trovava a Shchastya e Lugansk all'inizio della guerra, poi a Huliaipole (Guljajpole, Makhnograd) e a Zaporizhzhia. Da 14 mesi Viktoria Roshchyna (27 anni) era incarcerata... (continua)
GIANNI SARTORI
Si può stare “dalla parte delle vittime” sempre e comunque? E soprattutto: si può farlo senza cadere nel patetico (nel “buonismo” qualunquista)?
Quien sabe, hermanos... Comunque ci provo.
Due notizie, due tragedie. La morte in carcere di due donne coraggiose.
Schierate su fronti opposti, ma ugualmente integre, degne, in piedi. Tragicamente unite nel medesimo destino:
Viktoria Roshchyna e Elena Chesakova.
Della prima in questi giorni la stampa mainstream ne ha parlato abbastanza (doverosamente e giustamente, sia chiaro). Della seconda molto meno, quasi niente.
Giornalista freelance, già collaboratrice della web-tv ucraina Hromadske, si trovava a Shchastya e Lugansk all'inizio della guerra, poi a Huliaipole (Guljajpole, Makhnograd) e a Zaporizhzhia. Da 14 mesi Viktoria Roshchyna (27 anni) era incarcerata... (continua)
Gianni Sartori 12/10/2024 - 17:43
Un atto di rivoluzione
Ciao immagino stiate per pubblicare la nuova canzone di Diodato corredata da una bella presentazione come siete soliti fare.
Vi mando questo bel video che la commenta e ne traccia il racconto.
Un ringraziamento a Paolo per averci suggerito questa splendida canzone, che – anche se al primo ascolto potrebbe non sembrare evidente – si inserisce perfettamente nel tema del nostro sito. Il brano affronta una questione attuale, perché 'in tempi come questi' – un’espressione ormai divenuta comune, poiché caos, indifferenza, guerre e incertezze del futuro ci accompagnano da tempo – esplorare le nostre emozioni, fragilità e paure, e cercare di condividerle con qualcuno, rimane un atto rivoluzionario. Un gesto che ci aiuta a riscoprire quel senso di umanità che rischiamo di perdere.
Vi mando questo bel video che la commenta e ne traccia il racconto.
Un ringraziamento a Paolo per averci suggerito questa splendida canzone, che – anche se al primo ascolto potrebbe non sembrare evidente – si inserisce perfettamente nel tema del nostro sito. Il brano affronta una questione attuale, perché 'in tempi come questi' – un’espressione ormai divenuta comune, poiché caos, indifferenza, guerre e incertezze del futuro ci accompagnano da tempo – esplorare le nostre emozioni, fragilità e paure, e cercare di condividerle con qualcuno, rimane un atto rivoluzionario. Un gesto che ci aiuta a riscoprire quel senso di umanità che rischiamo di perdere.
Che fine ha fatto Dio
(continua)
(continua)
inviata da Paolo Rizzi 12/10/2024 - 09:11
Borghesia
Claudio Lolli documentario in omaggio al poeta/musicista.
Il primo brano è la sua Borghesia, non sono i Pfm ad eseguirla come desiderava ma degli amici bravi musicisti che gli hanno voluto bene.
Il primo brano è la sua Borghesia, non sono i Pfm ad eseguirla come desiderava ma degli amici bravi musicisti che gli hanno voluto bene.
Paolo Rizzi 11/10/2024 - 15:49
We Teach Life Sir
Noi insegnamo la vita signore
dal minuto 27 al 31.35 il brano recitato in italiano in uno spettacolo di poesie sulla e contro la guerra.
Buon ascolto
Il brano è recitato da Tania de Lorenzo
Bravissima
dal minuto 27 al 31.35 il brano recitato in italiano in uno spettacolo di poesie sulla e contro la guerra.
Buon ascolto
Il brano è recitato da Tania de Lorenzo
Bravissima
Paolo Rizzi 11/10/2024 - 15:16
Chi m’insunnai (Viaggiu o ‘nfernu)
Ho fatto circa una dozzina di traduzioni delle canzoni di Balistreri in polacco.
PODRÓŻ DO PIEKŁA
(continua)
(continua)
inviata da Tomasz Polak 10/10/2024 - 22:40
Canción sin miedo
Kadın cinayetleri politiktir
(I femminicidi sono politici)
Gianni Sartori
In Turchia l'uccisione di sei donne in quattro giorni ha riportato nelle piazze il movimento contro i femminicidi.
"I femminicidi sono politici", hanno ribadito ad alta voce e a più riprese le donne turche e curde scese in strada per chiedere l'applicazione della Convenzione di Istanbul. Un trattato del Consiglio d'Europa per prevenire la violenza sulle donne (e quella domestica in particolare), ma da cui la Turchia si è ritirata nel 2021.
Ricordando che il concetto non vale – ovviamente - solo per la Turchia.
Se ne parliamo è anche per sottolineare come l'esempio delle femministe curde (sia nel Rojava che con l'insorgenza iniziata nel Rojhilat "Jin, Jiyan, Azadî") abbia saputo influenzare parte della società civile turca e mediorientale.
Uno sguardo ai fatti recenti. Sono ben sei (quelle accertate) le donne... (continua)
(I femminicidi sono politici)
Gianni Sartori
In Turchia l'uccisione di sei donne in quattro giorni ha riportato nelle piazze il movimento contro i femminicidi.
"I femminicidi sono politici", hanno ribadito ad alta voce e a più riprese le donne turche e curde scese in strada per chiedere l'applicazione della Convenzione di Istanbul. Un trattato del Consiglio d'Europa per prevenire la violenza sulle donne (e quella domestica in particolare), ma da cui la Turchia si è ritirata nel 2021.
Ricordando che il concetto non vale – ovviamente - solo per la Turchia.
Se ne parliamo è anche per sottolineare come l'esempio delle femministe curde (sia nel Rojava che con l'insorgenza iniziata nel Rojhilat "Jin, Jiyan, Azadî") abbia saputo influenzare parte della società civile turca e mediorientale.
Uno sguardo ai fatti recenti. Sono ben sei (quelle accertate) le donne... (continua)
Gianni Sartori 9/10/2024 - 18:10
Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro
anonimo
--> Lyrhub
Пятьсот золотых цепочек [1]
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 9/10/2024 - 18:10
Я объявляю свой дом [безъядерной зоной!]
40 years ago Victor Tsoy composed a song abnormal for his country. Soviet Union felt cold war, the World youth festivals left in 1960s, no people-to-people diplomacy was practiced. And then the young rocker speaks as a minister: "I declare nuclear-free zone". Next spring Perestroyka began; and only several years after, the nuclear disarmament was declared by Gorbachov, new Soviet leader. Now with NATO nuclear weapons set near our towns, may this song initiate the new disarmament !.."
Sure, false note presents in this motif. [1]
(continua)
(continua)
inviata da Bert Mariën 9/10/2024 - 18:00
Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro
anonimo
Cinq cents chaînes d’or
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 9/10/2024 - 17:38
Bob Dylan: All Along the Watchtower
Note a “ All Along the Watchtower”
da : Alessandro Carrera – La Voce di Bob Dylan - Feltrinelli Ed. 2011 - p.215,216,217
[….]
A proposito del primo verso di “All Along the Watchtower” : “There must be some way out of here” [“Ci deve essere un modo per uscire di qui”], Landau osserva che acquista la sua forza non per quello che dice ma per la duttilita’ della voce che lo canta . Vero, perché la voce di “All Along the Watchtower” porta a perfezione metafisica quel rifiuto della interpretazione che Dylan ha imparato da Guthrie e da Jack Elliot [….]
Ma il potere subliminale di quel primo verso va al di la’ della voce che lo rivela. Nel 1968 era impossibile ascoltarlo senza pensare che ci doveva pur essere un modo per uscire dalla trappola del Vietnam, e nella discussione fra il “joker” e il “thief”, tra il buffone e il ladro, delle prime due strofe, si rispecchiano le infinite discussioni... (continua)
da : Alessandro Carrera – La Voce di Bob Dylan - Feltrinelli Ed. 2011 - p.215,216,217
[….]
A proposito del primo verso di “All Along the Watchtower” : “There must be some way out of here” [“Ci deve essere un modo per uscire di qui”], Landau osserva che acquista la sua forza non per quello che dice ma per la duttilita’ della voce che lo canta . Vero, perché la voce di “All Along the Watchtower” porta a perfezione metafisica quel rifiuto della interpretazione che Dylan ha imparato da Guthrie e da Jack Elliot [….]
Ma il potere subliminale di quel primo verso va al di la’ della voce che lo rivela. Nel 1968 era impossibile ascoltarlo senza pensare che ci doveva pur essere un modo per uscire dalla trappola del Vietnam, e nella discussione fra il “joker” e il “thief”, tra il buffone e il ladro, delle prime due strofe, si rispecchiano le infinite discussioni... (continua)
Pluck 9/10/2024 - 12:35
Kissing the Ring of POTUS
Ho segnalato il "mio" significato proprio perché non escludo che abbia un senso nella canzone, o almeno un "doppio senso"
Dq82 8/10/2024 - 23:54
Luca Marano
Luca Marano è un personaggio del romanzo di Francesco Jovine "Le terre del sacramento"
Andrea Scaioli 8/10/2024 - 23:16
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Gianni Sartori (18 0ttobre 2024)
Ancora in gennaio i prigionieri palestinesi lanciavano l'allarme sul rischio non certo ipotetico della propagazione di malattie, infezioni, contagi e di vere e proprie epidemie all'interno delle carceri israeliane. Tra le più diffuse quelle della pelle (scabbia, rogna...). Una conseguenza delle procedure, definite “autentici abusi” nel comunicato, applicate sistematicamente dall'amministrazione penitenziaria.
Tra cui il sovraffollamento (mediamente oltre una decine di reclusi, almeno quattro in più, per cella), scarsa disponibilità d'acqua, riduzione al minimo delle docce (con effetti drammatici sull'igiene), l'isolamento, la privazione del movimento...
Tenendo presente che se prima del 7 ottobre 2023 i detenuti palestinesi erano circa 5250,... (continua)