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Nuit et brouillard
Traduzione spagnola/ Traducción Española: José Luis Ramírez Esparza
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"Nuit et brouillard" (Noche y niebla, 1963) es una canción de Jean Ferrat (1930-2010), en la que describe el destino de las víctimas de los campos de concentración alemanes durante la Segunda Guerra Mundial. El título se refiere a la instrucción "Nacht und Nebel" (Richtlinien für die Verfolgung von Straftaten gegen das Reich oder die Besatzungsmacht in den besetzten Gebieten), firmada por Adolfo Hitler en 1941. Instruyó a todos en los Territorios Ocupados a la amenaza que era transportar al Tercer Reich o al ejército (la Wehrmacht) a Alemania para hacerlos desaparecer allí en absoluto secreto. En la década de 1960, la deportación de los combatientes de la resistencia francesa ya estaba bien documentada, pero este aún no era el caso con la deportación y el exterminio de judíos franceses y otras poblaciones. Con esta canción, conmemora a todas las víctimas de los campos de concentración, especialmente... (continua)
NOCHE Y NIEBLA
(continua)
(continua)
inviata da José Luis Ramírez Esparza 15/5/2023 - 05:16
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O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
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Salve mi chiamo Fabio Vetro e ho un canale dedicato al flauto dolce.
Per merito del vostro meraviglioso sito, nell'arco degli anni, ho scoperto e suonato tantissime meravigliose canzoni. Stasera ho preparato O GORIZIA TU SEI MALEDETTA che Giovanna Marini propose al pubblico con conseguenze di tumulti veri e propri. Si tratta di un dolente e meravigliosa canzone antimilitarista della Prima Guerra Modiale.
Non so se sul vostro sito c'e' l'eventuale spazio per la condivisione di questo genere di video ma, nella speranza che cio' sia possibile, ecco a voi la versione per flauto dolce. Se la cosa fosse dovesse interessarvi vi mandero' a poco a poco tutti i video di canzoni che proporro' su quest'argomento.
Per merito del vostro meraviglioso sito, nell'arco degli anni, ho scoperto e suonato tantissime meravigliose canzoni. Stasera ho preparato O GORIZIA TU SEI MALEDETTA che Giovanna Marini propose al pubblico con conseguenze di tumulti veri e propri. Si tratta di un dolente e meravigliosa canzone antimilitarista della Prima Guerra Modiale.
Non so se sul vostro sito c'e' l'eventuale spazio per la condivisione di questo genere di video ma, nella speranza che cio' sia possibile, ecco a voi la versione per flauto dolce. Se la cosa fosse dovesse interessarvi vi mandero' a poco a poco tutti i video di canzoni che proporro' su quest'argomento.
14/5/2023 - 19:14
I centomila di Redipuglia
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Non si tratta di una testo anonimo; è di Leonardo Zanier, e risale alla metà degli anni '70. La seconda strofa originale è quella qui indicata come “altra versione”, e l'ultima strofa è leggermente diversa:
Si canta sulla musica di “Non ne parliamo di questa guerra”.
Vino del nostro sangue
sangue del nostro vino
in onore bevemone un goto
del Milite Ignoto.
sangue del nostro vino
in onore bevemone un goto
del Milite Ignoto.
Si canta sulla musica di “Non ne parliamo di questa guerra”.
Alessandra Kersevan 14/5/2023 - 18:44
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Troglodyte
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Chanson suédoise en langue anglaise — Troglodyte — Viagra Boys — 2022
Dialogue maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, j’ai longuement hésité à faire une version française de cette chanson suédoise en anglais.
Ah, dit Lucien l’âne, et pourquoi ?
Tout simplement, répond Marco Valdo M.I., parce que je n’ai pas l’habitude de faire des versions françaises de chansons en langue anglaise.
Ah, dit Lucien l’âne, et pourquoi ?
Tout simplement, dit Marco Valdo M.I., pour deux raisons : la première, c’est qu’il paraît que tout le monde connaît l’anglais et la seconde (ou l’inverse), c’est que moi, je ne connais pas l’anglais. Heureusement qu’il y a Lorenzo Masetti pour traduire en italien. Ça simplifie les choses.
Oui, dit Lucien l’âne, là, tu racontes n’importe quoi, car je te connais assez pour savoir que durant tes loisirs, tu te traduis des pièces de Shakespeare.
Oui, Lucien l’âne mon ami,... (continua)
Dialogue maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, j’ai longuement hésité à faire une version française de cette chanson suédoise en anglais.
Ah, dit Lucien l’âne, et pourquoi ?
Tout simplement, répond Marco Valdo M.I., parce que je n’ai pas l’habitude de faire des versions françaises de chansons en langue anglaise.
Ah, dit Lucien l’âne, et pourquoi ?
Tout simplement, dit Marco Valdo M.I., pour deux raisons : la première, c’est qu’il paraît que tout le monde connaît l’anglais et la seconde (ou l’inverse), c’est que moi, je ne connais pas l’anglais. Heureusement qu’il y a Lorenzo Masetti pour traduire en italien. Ça simplifie les choses.
Oui, dit Lucien l’âne, là, tu racontes n’importe quoi, car je te connais assez pour savoir que durant tes loisirs, tu te traduis des pièces de Shakespeare.
Oui, Lucien l’âne mon ami,... (continua)
TROGLODYTES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/5/2023 - 17:27
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Good Kurds, Bad Kurds
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UN PRIGIONIERO POLITICO CURDO CHE AVEVA TRASCORSO 30 IN PRIGIONE MUORE A 51 GIORNI DALLA SUA SCARCERAZIONE
ABDULHALIM KIRTAY LIBERO ALLA FINE
Gianni Sartori
Marzo 2023
A 51 giorni dalla sua “liberazione” (il 22 marzo, dopo trent’anni di carcere e quando ormai da tempo era da considerare un malato in fase terminale) Abdulhalim Kırtay è deceduto a causa delle numerose patologie contratte in prigione (nel corso degli anni aveva subito anche numerosi interventi operatori).
Arrestato a Silvan nel 1993 per “attività separatista”, veniva rinchiuso nella prigione Farqîn di Amed (Diyarbakır). Giudicato dalla Corte di sicurezza dello Stato per aver “minacciato l’unità e l’integrità dello Stato” e in quanto esponente del PKK, era stato condannato all’ergastolo aggravato, ossia senza prospettiva di liberazione. Una forma di punizione in contrasto con le convenzioni internazionali sui diritti umani... (continua)
ABDULHALIM KIRTAY LIBERO ALLA FINE
Gianni Sartori
Marzo 2023
A 51 giorni dalla sua “liberazione” (il 22 marzo, dopo trent’anni di carcere e quando ormai da tempo era da considerare un malato in fase terminale) Abdulhalim Kırtay è deceduto a causa delle numerose patologie contratte in prigione (nel corso degli anni aveva subito anche numerosi interventi operatori).
Arrestato a Silvan nel 1993 per “attività separatista”, veniva rinchiuso nella prigione Farqîn di Amed (Diyarbakır). Giudicato dalla Corte di sicurezza dello Stato per aver “minacciato l’unità e l’integrità dello Stato” e in quanto esponente del PKK, era stato condannato all’ergastolo aggravato, ossia senza prospettiva di liberazione. Una forma di punizione in contrasto con le convenzioni internazionali sui diritti umani... (continua)
Gianni Sartori 14/5/2023 - 11:00
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My Lord What a Morning
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Segnalo dall'articolo gia' citato ( History of Hymns: 'My Lord, What a Morning' BY C. MICHAEL HAWN ) alcuni evidenti riferimenti biblici di immagini apocalittiche del testo oltre alle 2 possibili trascrizioni del titolo.
“MORNING” OR “MOURNING”
The accepted spelling of these homonyms in most hymnals today is “morning.” A case can be made either way, however. Matthew 24:29-31, an apparent scriptural source for the spiritual, offers a defense for “mourning”:
Immediately after the tribulation of those days shall the sun be darkened, and the moon shall not give her light, and the stars shall fall from heaven, and the powers of the heavens shall be shaken: And then shall appear the sign of the Son of man in heaven: and then shall all the tribes of the earth mourn, and they shall see the Son of man coming in the clouds of heaven with power and great glory. And he shall send his angels with... (continua)
“MORNING” OR “MOURNING”
The accepted spelling of these homonyms in most hymnals today is “morning.” A case can be made either way, however. Matthew 24:29-31, an apparent scriptural source for the spiritual, offers a defense for “mourning”:
Immediately after the tribulation of those days shall the sun be darkened, and the moon shall not give her light, and the stars shall fall from heaven, and the powers of the heavens shall be shaken: And then shall appear the sign of the Son of man in heaven: and then shall all the tribes of the earth mourn, and they shall see the Son of man coming in the clouds of heaven with power and great glory. And he shall send his angels with... (continua)
Pluck 13/5/2023 - 22:57
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La Locomotiva
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Addio Cavez...plong plong…
Se n’è andato il Cavez. Massimo Cavezzali, fumettista ravennate trapiantato a Firenze, è scomparso ieri all’età di 73 anni.
Massimo Cavezzali è stato il creatore della famosa Ava, la papera supersexy. Ma è stato anche il fumettista dei cantautori italiani (sua la biografia a fumetti di Vasco Rossi) nell’irripetibile stagione dei concertoni negli stadi, a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso. Suo è anche Piglia e Dalla in concerto, dedicato appunto al famoso tour Dalla-De Gregori. Un libriccino che avevo rigorosamente, e che altrettanto rigorosamente se n’è andato a finire chissà dove. Ci comparivano non solo Dalla e De Gregori, ma anche De André, Paolo Conte, Guccini…
Con il suo tratto grafico (lo standard dell’omino col nasone), il Cavez ha caratterizzato a fumetti un’intera stagione del più importante cantautorato italiano, quello che non tornerà... (continua)
Se n’è andato il Cavez. Massimo Cavezzali, fumettista ravennate trapiantato a Firenze, è scomparso ieri all’età di 73 anni.
Massimo Cavezzali è stato il creatore della famosa Ava, la papera supersexy. Ma è stato anche il fumettista dei cantautori italiani (sua la biografia a fumetti di Vasco Rossi) nell’irripetibile stagione dei concertoni negli stadi, a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso. Suo è anche Piglia e Dalla in concerto, dedicato appunto al famoso tour Dalla-De Gregori. Un libriccino che avevo rigorosamente, e che altrettanto rigorosamente se n’è andato a finire chissà dove. Ci comparivano non solo Dalla e De Gregori, ma anche De André, Paolo Conte, Guccini…
Con il suo tratto grafico (lo standard dell’omino col nasone), il Cavez ha caratterizzato a fumetti un’intera stagione del più importante cantautorato italiano, quello che non tornerà... (continua)
Riccardo Venturi 12/5/2023 - 14:54
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Azadî bo Kurdistan
CADE OGGI, 12 MAGGIO, IL 49° ANNIVERSARIO DEL MARTIRO DELLE FEMMINISTA CURDA LEYLA QASIM, condannata alla pena capitale dal regime di Saddam Hussein
IN MEMORIA DELLA “SPOSA DEL KURDISTAN”
Gianni Sartori
Ovviamente sappiamo tutti che Saddam Hussein non venne abbattuto (e che l’Iraq non venne invaso) per aver impiccato o sterminato con gas letali i curdi.
Tantomeno per la guerra con l’Iran durante la quale godeva del sostegno statunitense.
Tuttavia si rimane perplessi quando altri popoli oppressi talvolta lo ricordano ancora - questo macellaio - un campione dell’antimperialismo.
“Contraddizioni in seno ai popoli” verrebbe da dire.
Oggi 12 maggio, cade il 49° anniversario dell’impiccagione di Leyla Qasim e di altri quattro compagni curdi: Jawad Hamawandi, Nariman Fuad Masti, Hassan Hama Rashid e Azad Sleman Miran.
Nella memoria della Resistenza curda il nome della giovane militante... (continua)
IN MEMORIA DELLA “SPOSA DEL KURDISTAN”
Gianni Sartori
Ovviamente sappiamo tutti che Saddam Hussein non venne abbattuto (e che l’Iraq non venne invaso) per aver impiccato o sterminato con gas letali i curdi.
Tantomeno per la guerra con l’Iran durante la quale godeva del sostegno statunitense.
Tuttavia si rimane perplessi quando altri popoli oppressi talvolta lo ricordano ancora - questo macellaio - un campione dell’antimperialismo.
“Contraddizioni in seno ai popoli” verrebbe da dire.
Oggi 12 maggio, cade il 49° anniversario dell’impiccagione di Leyla Qasim e di altri quattro compagni curdi: Jawad Hamawandi, Nariman Fuad Masti, Hassan Hama Rashid e Azad Sleman Miran.
Nella memoria della Resistenza curda il nome della giovane militante... (continua)
Gianni Sartori 12/5/2023 - 11:04
Attorno a quella sedia
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In difficile equilibrio tra Occidente e Russia, l’Uzbekistan compie un passo importante in difesa dei diritti umani
CON LA NUOVA COSTITUZIONE L’UZBEKISTAN ABOLISCE LA PENA DI MORTE
Gianni Sartori
Non conosco abbastanza la vera Storia dell’Uzbekistan (intendo dire: oltre alle versioni contrapposte - all’apparenza alquanto strumentali, propagandistiche -che circolano) per prendere posizione sulla recente polemica in merito alla mancata esposizione - già programmata -del dipinto a olio “Quando (le truppe dell’Armata Rossa nda) bombardarono Bukhara”. L’’opera di Vjačeslav Akhunov (sette metri per due, appena arrivata dagli USA, ma rimasta impacchetta) si riferisce agli eventi del 1920. Secondo un’altra versione era stato bombardato più che altro l’Ark di Bukhara, il palazzo-fortezza dell’emiro Mohammed Alim Khan. Secondo altre ancora, sarebbe stato egli stesso (prima di fuggire in Afghanistan... (continua)
CON LA NUOVA COSTITUZIONE L’UZBEKISTAN ABOLISCE LA PENA DI MORTE
Gianni Sartori
Non conosco abbastanza la vera Storia dell’Uzbekistan (intendo dire: oltre alle versioni contrapposte - all’apparenza alquanto strumentali, propagandistiche -che circolano) per prendere posizione sulla recente polemica in merito alla mancata esposizione - già programmata -del dipinto a olio “Quando (le truppe dell’Armata Rossa nda) bombardarono Bukhara”. L’’opera di Vjačeslav Akhunov (sette metri per due, appena arrivata dagli USA, ma rimasta impacchetta) si riferisce agli eventi del 1920. Secondo un’altra versione era stato bombardato più che altro l’Ark di Bukhara, il palazzo-fortezza dell’emiro Mohammed Alim Khan. Secondo altre ancora, sarebbe stato egli stesso (prima di fuggire in Afghanistan... (continua)
Gianni Sartori 11/5/2023 - 21:36
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O cara moglie
![O cara moglie](img/thumb/c7019_130x140.jpeg?1328530442)
Ciao, quella che si sente non è la versione originale. Ivan Della Mea la pubblicò in origine su un 45 giri nel 1966; il testo è identico ma l'arrangiamento è diverso. Mi sono riversato il 45 giri su mp3, ma no so come allegarvelo, se mi mandate una mail potrei spedirvelo
Vito Vita 11/5/2023 - 02:11
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Perra
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P*ttana e fiera | Giulia Zollino | TEDxFerrara
Giulia Zollino. Veneta, ha studiato Antropologia a Bologna, cui è seguito un Master sui Fenomeni migratori. Ed è stata, a suo tempo, operatrice di strada – ovvero un servizio di riduzione del danno rivolto alle lavoratrici sessuali che lavorano outdoor e indoor. Ora, invece, è una sex worker occasionale e fa divulgazione sui social: i suoi Putitalks – e non solo, contano quasi 13 mila follower.
Giulia Zollino. Veneta, ha studiato Antropologia a Bologna, cui è seguito un Master sui Fenomeni migratori. Ed è stata, a suo tempo, operatrice di strada – ovvero un servizio di riduzione del danno rivolto alle lavoratrici sessuali che lavorano outdoor e indoor. Ora, invece, è una sex worker occasionale e fa divulgazione sui social: i suoi Putitalks – e non solo, contano quasi 13 mila follower.
10/5/2023 - 22:39
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Preghiera
![Preghiera](img/thumb/c58556_130x140.jpeg?1541256549)
Va sottolineato che Франсуа Вийон (Молитва) che Okudžava compose in omaggio a François Villon nel 1963 “ispirò” (senza che venisse mai riconosciuto) a Stefano Rosso questa “Preghiera" interpretata nel 1977 da Mia Martini.
Flavio Poltronieri 10/5/2023 - 15:03
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ژماردن
![ژماردن](img/thumb/c59207_130x140.jpeg?1553113957)
In nemmeno cinque mesi (126 giorni) il regime iraniano ha giustiziato circa 200 prigionieri. In prevalenza curdi (51) e beluci (42).
L’8 maggio altri due impiccati per “blasfemia”.
IRAN: IL BOIA NON VA IN FERIE
Gianni Sartori
Secondo i dati forniti dall’Ong Hengaw sarebbero circa 200 (199 quelli finora accertati e identificati) le persone giustiziate quest’anno in Iran. Con una netta prevalenza di curdi (51) e beluci (42). Ossia il 55% del totale.
Tenendo conto che di altri 31 impiccati dal regime nel 2023 finora non è stato possibile accertare l’identità e la provenienza (5 sarebbero stranieri).
L’incremento delle condanne a morte e delle esecuzioni ha coinciso con le proteste dilagate nel paese per l’assassinio il 16 settembre 2022 di Jina Amin (che i media si ostinano a chiamare solo con il nome imposto dall’anagrafe iraniana - Mahsa - cancellandone di fatto l’identità curda).
Complessivamente... (continua)
L’8 maggio altri due impiccati per “blasfemia”.
IRAN: IL BOIA NON VA IN FERIE
Gianni Sartori
Secondo i dati forniti dall’Ong Hengaw sarebbero circa 200 (199 quelli finora accertati e identificati) le persone giustiziate quest’anno in Iran. Con una netta prevalenza di curdi (51) e beluci (42). Ossia il 55% del totale.
Tenendo conto che di altri 31 impiccati dal regime nel 2023 finora non è stato possibile accertare l’identità e la provenienza (5 sarebbero stranieri).
L’incremento delle condanne a morte e delle esecuzioni ha coinciso con le proteste dilagate nel paese per l’assassinio il 16 settembre 2022 di Jina Amin (che i media si ostinano a chiamare solo con il nome imposto dall’anagrafe iraniana - Mahsa - cancellandone di fatto l’identità curda).
Complessivamente... (continua)
Gianni Sartori 10/5/2023 - 13:09
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Song for the YPJ
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Qual’è dopo cinque anni la situazione di Afrin?
Violenze, sequestri, stupri da parte delle milizie jihadiste sono all’ordine del giorno. Mentre prosegue la colonizzazione (e sostituzione etnica) nei territori occupati militarmente dalla Turchia. Nella sostanziale indifferenza dell’opinione pubblica e delle organizzazioni internazionali.
AFRIN CINQUE ANNI DOPO
Gianni Sartori
Afrin nel 2018 veniva sottoposta all’occupazione dei militari turchi e degli ascari jihadisti.
Da allora subisce ininterrottamente repressione, violazioni dei diritti umani e pulizia etnica.
E’ di questi giorni la notizia (diffusa dall’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo - OSDH) dell’ennesimo scempio alla dignità umana. E, come spesso accade, anche stavolta la vittima è una donna. O meglio, una bambina di dieci anni violentata da Ehmed Memdûh (Ebû Deham), un comandante diAl-Sultan Suleiman Shah “Al-Amshat”,... (continua)
Violenze, sequestri, stupri da parte delle milizie jihadiste sono all’ordine del giorno. Mentre prosegue la colonizzazione (e sostituzione etnica) nei territori occupati militarmente dalla Turchia. Nella sostanziale indifferenza dell’opinione pubblica e delle organizzazioni internazionali.
AFRIN CINQUE ANNI DOPO
Gianni Sartori
Afrin nel 2018 veniva sottoposta all’occupazione dei militari turchi e degli ascari jihadisti.
Da allora subisce ininterrottamente repressione, violazioni dei diritti umani e pulizia etnica.
E’ di questi giorni la notizia (diffusa dall’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo - OSDH) dell’ennesimo scempio alla dignità umana. E, come spesso accade, anche stavolta la vittima è una donna. O meglio, una bambina di dieci anni violentata da Ehmed Memdûh (Ebû Deham), un comandante diAl-Sultan Suleiman Shah “Al-Amshat”,... (continua)
Gianni Sartori 8/5/2023 - 22:59
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Complainte de la blanche biche
anonimo
![Complainte de la blanche biche](img/upl/corbineau.jpg)
L'interpretazione del gruppo Morenica (2023) e un omaggio postumo a Jean-Paul Corbineau
Jean-Paul Corbineau, fondatore e membro dei Tri Yann, è morto il 16 dicembre 2022 a Nantes, dove era nato il 26 agosto 1948.
Purtroppo non ne ero venuto a conoscenza immediatamente, e me ne dispiace davvero tanto (anche perché Jean-Paul Corbineau, ed anche questo lo ho appreso ora, era malato di leucemia e la cosa, per motivi miei, mi colpisce ancora di più). Con Jean-Paul Corbineau (e Jean-Louis Jossic) ho anche scambiato qualche parola durante un antico concerto (mi sembra fosse il 2004 o 2005) tenuto assai improbabilmente a Busto Arsizio. Solo qualche parola e nulla più. Un saluto e un abbraccio comunque. E così i "Tre Giovanni di Nantes" sono rimasti in due. Daou Yann an Naoned.
Da ricordare che sono stati proprio i Tri Yann a ritirare fuori dai secoli la Blanche Biche, presentata nella loro "Suite Gallaise" del 1974. E' cantata, credo, proprio da Jean-Paul Corbineau.
Jean-Paul Corbineau, fondatore e membro dei Tri Yann, è morto il 16 dicembre 2022 a Nantes, dove era nato il 26 agosto 1948.
Purtroppo non ne ero venuto a conoscenza immediatamente, e me ne dispiace davvero tanto (anche perché Jean-Paul Corbineau, ed anche questo lo ho appreso ora, era malato di leucemia e la cosa, per motivi miei, mi colpisce ancora di più). Con Jean-Paul Corbineau (e Jean-Louis Jossic) ho anche scambiato qualche parola durante un antico concerto (mi sembra fosse il 2004 o 2005) tenuto assai improbabilmente a Busto Arsizio. Solo qualche parola e nulla più. Un saluto e un abbraccio comunque. E così i "Tre Giovanni di Nantes" sono rimasti in due. Daou Yann an Naoned.
Da ricordare che sono stati proprio i Tri Yann a ritirare fuori dai secoli la Blanche Biche, presentata nella loro "Suite Gallaise" del 1974. E' cantata, credo, proprio da Jean-Paul Corbineau.
Riccardo Venturi 8/5/2023 - 21:04
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Makes a Long Time Man Feel Bad
![Makes a Long Time Man Feel Bad](img/thumb/c51900_130x140.jpeg?1461058925)
Buongiorno, mi permetto di consigliare una traduzione del titolo piu' aderente all'originale :" Questo fa soffrire un uomo che sia detenuto da molto tempo "
intendendo " a long time " come un aggettivo di "man " e non come avverbio .
Distinti saluti
Pluck
intendendo " a long time " come un aggettivo di "man " e non come avverbio .
Distinti saluti
Pluck
Pluck 8/5/2023 - 19:05
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Anima latina
![Anima latina](img/thumb/c55438_130x140.jpeg?1488973736)
Potremmo considerare questa canzone come un vero e proprio inno pasoliniano no global. Paradossalmente più forte, viva, urgente adesso di quando è stata scritta.
Alberto Scotti 7/5/2023 - 17:51
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Reigns
![Reigns](img/links/t_64569529_6b63f6ad.jpeg)
Odifreddi: “Re Carlo e la famiglia reale inglese sono parassiti. Un giorno la monarchia collasserà”
Odifreddi: “Re Carlo e la famiglia reale inglese sono parassiti. Un giorno la monarchia collasserà”
Piergiorgio Odifreddi: “Nel Regno Unito la monarchia è identica a se stessa da secoli ed è composta da parassiti
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/5/2023 - 19:58
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الوداع
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Tra matrimoni di minori, stupri praticamente impuniti, aborti clandestini, matrimoni "riparatori"…la situazione delle donne in Marocco ha ben poco di “roseo”…
IL MAROCCO NON E’ UN PAESE PER DONNE ?
Gianni Sartori
Soltanto un paio di mesi fa (marzo 2023) il Consiglio nazionale dei diritti dell’Uomo (CNDH) presentava a Rabat un rapporto rivelatore sulla reale portata delle violenze subite dalle donne e dalle ragazze in Marocco. E sulla sostanziale impunità per aggressori e violentatori. Nel suo intervento Amina Bouayach, presidente di CNDH, si era appellata, oltre che al ruolo e ai doveri della giustizia, anche a quelli dei media. Raccomandando l’adesione alla legislazione internazionale, in particolare alla Convenzione n° 190 (per la prevenzione delle violenza sulle donne nei posti di lavoro) adottata dall’organizzazione internazionale del lavoro e alla Convenzione del Consiglio d’Europa... (continua)
IL MAROCCO NON E’ UN PAESE PER DONNE ?
Gianni Sartori
Soltanto un paio di mesi fa (marzo 2023) il Consiglio nazionale dei diritti dell’Uomo (CNDH) presentava a Rabat un rapporto rivelatore sulla reale portata delle violenze subite dalle donne e dalle ragazze in Marocco. E sulla sostanziale impunità per aggressori e violentatori. Nel suo intervento Amina Bouayach, presidente di CNDH, si era appellata, oltre che al ruolo e ai doveri della giustizia, anche a quelli dei media. Raccomandando l’adesione alla legislazione internazionale, in particolare alla Convenzione n° 190 (per la prevenzione delle violenza sulle donne nei posti di lavoro) adottata dall’organizzazione internazionale del lavoro e alla Convenzione del Consiglio d’Europa... (continua)
Gianni Sartori 6/5/2023 - 14:23
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Über allen Gipfeln (Wandrers Nachtlied II)
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NINNA NANNA DEL VIANDANTE
(continua)
(continua)
inviata da Claudio Ambrosi 5/5/2023 - 20:21
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Guarda giù dalla pianura
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Guarda giù dalla pianura
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e chitarra
Paolo Ricolfi: voce e bouzouki irlandese
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e chitarra
Paolo Ricolfi: voce e bouzouki irlandese
Elio Acquaviva e Paolo Ricolfi 5/5/2023 - 18:05
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Un capretto [Dona, dona]
![Un capretto [Dona, dona]](img/thumb/c5848_130x140.jpeg?1328626605)
Un capretto (dona dona) - versione del brano di Herbert Pagani
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi: voce e chitarra
Duo Rückert Unterwert
Elio Acquaviva: voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi: voce e chitarra
Elio Acquaviva e Paolo Ricolfi 5/5/2023 - 17:50
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I, Too, Sing America
![I, Too, Sing America](img/thumb/c37468_130x140.jpeg?1328486349)
@Pluck I, Too, Sing America era già presente. Per favore, fai attenzione che i contributi che proponi non siano già nel sito.
CCG Staff 5/5/2023 - 09:26
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Walaho
![Walaho](img/thumb/c66403_130x140.jpeg?1683236686)
dall'accostamento di frammenti in rete [RG]
PER FAVORE (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 4/5/2023 - 22:33
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Get Your Filthy Hands Off My Desert
![Get Your Filthy Hands Off My Desert](img/thumb/c1953_130x140.jpeg?1328394243)
Dunque, per Mongolo Anonimo:
1) Sarà forse stato dichiarato lo stato di guerra tra i contendenti ma non c'è stata nessuna dichiarazione di guerra tra i due paesi.
2) Dichiari una zona di esclusione e affondi un incrociatore in acque subartiche al di fuori e in allontanamento dalla stessa. Si possono trovare tutti gli appigli legali di questo mondo ma, viste le capacità operative di un sommergibile nucleare di classe Churchill e le limitate capacità antisom dell'ARA, l'affondamento poteva essere rimandato quando le intenzioni del Belgrano fossero state palesi, quando cioè il Belgrano fosse entrato nella zona di esclusione puntando la prua verso la zona dove stazionava la flotta inglese.
3) per quanto riguarda il fatto che i Pink Floyd debbano fare solo i musicisti, ricordo che una canzone è completa solo se ci aggiungi un testo, se poi questo testo non parla di banalità, tanto meglio.
1) Sarà forse stato dichiarato lo stato di guerra tra i contendenti ma non c'è stata nessuna dichiarazione di guerra tra i due paesi.
2) Dichiari una zona di esclusione e affondi un incrociatore in acque subartiche al di fuori e in allontanamento dalla stessa. Si possono trovare tutti gli appigli legali di questo mondo ma, viste le capacità operative di un sommergibile nucleare di classe Churchill e le limitate capacità antisom dell'ARA, l'affondamento poteva essere rimandato quando le intenzioni del Belgrano fossero state palesi, quando cioè il Belgrano fosse entrato nella zona di esclusione puntando la prua verso la zona dove stazionava la flotta inglese.
3) per quanto riguarda il fatto che i Pink Floyd debbano fare solo i musicisti, ricordo che una canzone è completa solo se ci aggiungi un testo, se poi questo testo non parla di banalità, tanto meglio.
mirobaldo 4/5/2023 - 16:25
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Il testamento del parroco Meslier
![Il testamento del parroco Meslier](img/thumb/c5393_130x140.jpeg?1328620171)
Il testamento del parroco Meslier
Elio Acquaviva voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi voce e chitarra
Elio Acquaviva voce e flauto traverso
Paolo Ricolfi voce e chitarra
Elio Acquaviva e Paolo Ricolfi 3/5/2023 - 20:16
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