Felona e Sorona
gli strani giri della vita.
Son diventata aglianese 1 anno preciso (quasi: 30 aprile 2022) fa, sapevo a malapena dell'esistenza di Agliana (al massimo mi ero spinta fin Prato, e da fiorentina mi pareva già fin troppo), poi succedon tante cose, punto belle, e si valica pure il Bisenzio per trovarsi accanto alla Bure. (Capalle non si vede, si è offuscato, Pensare che stasera dovrei andare a Prato). Di Agliana ho scoperto qualche cosa carina: un paio di pasticcerie, un teatro, un laghetto di pesca, qualche ristorante e pizzeria molto gradevoli, e verso Pistoia (capirai, son 10 minuti) un circolo ARCI con un bel programma musicale. Santomato Live Club. Ecco, scorrendo il progrmma del Santomato, scopro che il prossimo 5 maggio ci sono proprio Le Orme per il 50° di Felona e Sorona. Saranno 35 anni che non ascolto quel disco...cerco i testi ed arrivo qui. Che abisso del tempo e di ricordi di cartelli stradali di paesini delle montagne pistoiesi su una scassata panda rossa....
Un saluto, Riccardo.
Son diventata aglianese 1 anno preciso (quasi: 30 aprile 2022) fa, sapevo a malapena dell'esistenza di Agliana (al massimo mi ero spinta fin Prato, e da fiorentina mi pareva già fin troppo), poi succedon tante cose, punto belle, e si valica pure il Bisenzio per trovarsi accanto alla Bure. (Capalle non si vede, si è offuscato, Pensare che stasera dovrei andare a Prato). Di Agliana ho scoperto qualche cosa carina: un paio di pasticcerie, un teatro, un laghetto di pesca, qualche ristorante e pizzeria molto gradevoli, e verso Pistoia (capirai, son 10 minuti) un circolo ARCI con un bel programma musicale. Santomato Live Club. Ecco, scorrendo il progrmma del Santomato, scopro che il prossimo 5 maggio ci sono proprio Le Orme per il 50° di Felona e Sorona. Saranno 35 anni che non ascolto quel disco...cerco i testi ed arrivo qui. Che abisso del tempo e di ricordi di cartelli stradali di paesini delle montagne pistoiesi su una scassata panda rossa....
Un saluto, Riccardo.
Iside65 25/4/2023 - 23:51
Yisra’el
(2006)
Album: Volk
Questo rifacimento stile Laibach dell'inno nazionale israeliano allude - naturalmente - alle guerre di Israele e alla questione palestinese.
Album: Volk
Questo rifacimento stile Laibach dell'inno nazionale israeliano allude - naturalmente - alle guerre di Israele e alla questione palestinese.
As long as deep in the heart
(continua)
(continua)
25/4/2023 - 23:23
Percorsi:
Inni e Controinni, L'Olocausto Palestinese
America
(2006)
Album: Volk
Dall'album Volk del 2006, interamente composto di pezzi ispirati agli inni nazionali di diversi paesi. Il titolo dell'album può essere ovviamente "Popolo" in tedesco ma in sloveno significa "Lupo" (mentre sulla copertina sono raffigurate delle pecore). La band slovena potrebbe voler intendere quindi di essere un "lupo travestito da pecora" e di costruire un brano critico di ogni nazione basato sul rispettivo inno nazionale.
Album: Volk
Dall'album Volk del 2006, interamente composto di pezzi ispirati agli inni nazionali di diversi paesi. Il titolo dell'album può essere ovviamente "Popolo" in tedesco ma in sloveno significa "Lupo" (mentre sulla copertina sono raffigurate delle pecore). La band slovena potrebbe voler intendere quindi di essere un "lupo travestito da pecora" e di costruire un brano critico di ogni nazione basato sul rispettivo inno nazionale.
[harsh noises]
(continua)
(continua)
25/4/2023 - 23:06
Percorsi:
Inni e Controinni
Il mondo alla rovescia
2023
Il mondo alla rovescia
“Il Mondo alla Rovescia”, E’ la canzone che da il titolo all’intero album e vuole essere una riflessione e una critica al nuovo modello di società, dove il potere, il denaro e la furbizia hanno sempre la meglio, a discapito dei popoli e del pianeta, dove gli ultimi e i puri di cuore, passano per pazzi. Un mondo sottosopra, un mondo alla rovescia appunto.
Il mondo alla rovescia
“Il Mondo alla Rovescia”, E’ la canzone che da il titolo all’intero album e vuole essere una riflessione e una critica al nuovo modello di società, dove il potere, il denaro e la furbizia hanno sempre la meglio, a discapito dei popoli e del pianeta, dove gli ultimi e i puri di cuore, passano per pazzi. Un mondo sottosopra, un mondo alla rovescia appunto.
Un vecchio pazzo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/4/2023 - 19:46
Percorsi:
Il mondo alla rovescia
Capitano
1943/4
Questo testo, che chiaramente si rifà a La Sagra di Giarabub, fu inciso sul muro della cella d'isolamento al 3o piano del carcere di Via Tasso a Roma.
Al secondo e al terzo piano, nei locali che in un normale appartamento fungono da ripostigli, c’è un vano stretto, senza finestre, che era utilizzato come cella di segregazione. Vi era rinchiuso in isolamento e tenuto senza cibo per fiaccarne la capacità di resistenza, un prigioniero ritenuto particolarmente importante per le informazioni che avrebbe potuto rivelare, se avesse ceduto alle feroci torture alle quali era sottoposto durante gli interrogatori.
Sui muri, che non erano ricoperti da carta da parati, sono incise frasi e calendari che i prigionieri scrivevano per tenere conto del passare del tempo e mantenere un contatto con la realtà, oltre che per lasciare una testimonianza del proprio passaggio. Il prigioniero scriveva con... (continua)
Questo testo, che chiaramente si rifà a La Sagra di Giarabub, fu inciso sul muro della cella d'isolamento al 3o piano del carcere di Via Tasso a Roma.
Al secondo e al terzo piano, nei locali che in un normale appartamento fungono da ripostigli, c’è un vano stretto, senza finestre, che era utilizzato come cella di segregazione. Vi era rinchiuso in isolamento e tenuto senza cibo per fiaccarne la capacità di resistenza, un prigioniero ritenuto particolarmente importante per le informazioni che avrebbe potuto rivelare, se avesse ceduto alle feroci torture alle quali era sottoposto durante gli interrogatori.
Sui muri, che non erano ricoperti da carta da parati, sono incise frasi e calendari che i prigionieri scrivevano per tenere conto del passare del tempo e mantenere un contatto con la realtà, oltre che per lasciare una testimonianza del proprio passaggio. Il prigioniero scriveva con... (continua)
Laggiù sull'orizzonte
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/4/2023 - 18:40
Staffette in bicicletta
[2023]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Tredici Canzoni Urgenti
con Mara Redeghieri
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Tredici Canzoni Urgenti
con Mara Redeghieri
«Su un muro di cemento lungo la pista ciclabile di Scandiano, nella biciclettata del 25 aprile scorso, vidi dipinti una trentina di nomi di donne. Nomi che oggi non si usano più, soppiantati da altri più alla moda. Quei nomi ci parlano di un’altra Italia, l’Italia della Resistenza e del Dopoguerra. Sul muro era scritto “omaggio alle staffette partigiane”. Fra le azioni che svolsero c’è soprattutto quella di conservare e tenere vivo ciò per cui la vita vale la pena di essere vissuta: il valore stesso della vita».
Vinicio Capossela: “Il mio concerto per le staffette partigiane”
Vinicio Capossela: “Il mio concerto per le staffette partigiane”
Vanda, Gina
(continua)
(continua)
25/4/2023 - 17:39
Azadî bo Kurdistan
COSI’ GLI EZIDI PRESERVANO LE PROPRIE TRADIZIONI E IL DIRITTO IRRINUNCIABILE ALL’AUTODETERMINAZIONE
Nonostante il persistente rischio di genocidio e le continue persecuzioni provenienti da vari fronti ostili (oltre a Daesh, Ankara…) anche quest’anno i curdi ezidi celebrano il “Mercoledì Rosso”. Fieri di una identità che non si è mai omologata o fatta omologare.
Gianni Sartori
I Curdi ezidi attualmente non sarebbero più di milione (per altre fonti solo 700mila).
Vivono principalmente nel Kurdistan del Sud (Bashur) oltre che in Siria, Turchia, Armenia, Russia Georgia e - nella diaspora - in Europa (soprattutto in Germania).
Come è noto nel 2014 hanno subito un autentico genocidio da parte dello Stato islamico (Daesh) a Shengal (Irak). E qui, come ricordava in uno dei suoi ultimi lavori Zero Calcare “si è stabilita dal 2017 l'autonomia basata sui principi della rivoluzione curda”. Ossia... (continua)
Nonostante il persistente rischio di genocidio e le continue persecuzioni provenienti da vari fronti ostili (oltre a Daesh, Ankara…) anche quest’anno i curdi ezidi celebrano il “Mercoledì Rosso”. Fieri di una identità che non si è mai omologata o fatta omologare.
Gianni Sartori
I Curdi ezidi attualmente non sarebbero più di milione (per altre fonti solo 700mila).
Vivono principalmente nel Kurdistan del Sud (Bashur) oltre che in Siria, Turchia, Armenia, Russia Georgia e - nella diaspora - in Europa (soprattutto in Germania).
Come è noto nel 2014 hanno subito un autentico genocidio da parte dello Stato islamico (Daesh) a Shengal (Irak). E qui, come ricordava in uno dei suoi ultimi lavori Zero Calcare “si è stabilita dal 2017 l'autonomia basata sui principi della rivoluzione curda”. Ossia... (continua)
Gianni Sartori 25/4/2023 - 15:22
25 Aprile
[1945]
Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Alfonso Gatto
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Sergio Carlacchiani
Questi versi non furono pubblicati da Alfonso Gatto. Li lesse nel 1963 in tv Giancarlo Sbragia dopo che furono scoperti da Massimo Castoldi al Centro Manoscritti di Pavia.
E’ poesia di commossa e rara efficacia espressiva. Parlano i morti come vivi: Liberate l’Italia…..Il partigiano ebreo Curiel fu compagno di lotta di Alfonso Gatto, nella lirica è il simbolo sofferto della Resistenza.
In un‘altra bellissima lirica dedicata a Giorgio Curiel Alfonso scriverà : In un giorno della vita /ho camminato con Giorgio / a capo scoperto nel cielo […] Lui che c’indicava / la grande strada della primavera.
[Riccardo Gullotta]
Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Alfonso Gatto
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Sergio Carlacchiani
Questi versi non furono pubblicati da Alfonso Gatto. Li lesse nel 1963 in tv Giancarlo Sbragia dopo che furono scoperti da Massimo Castoldi al Centro Manoscritti di Pavia.
E’ poesia di commossa e rara efficacia espressiva. Parlano i morti come vivi: Liberate l’Italia…..Il partigiano ebreo Curiel fu compagno di lotta di Alfonso Gatto, nella lirica è il simbolo sofferto della Resistenza.
In un‘altra bellissima lirica dedicata a Giorgio Curiel Alfonso scriverà : In un giorno della vita /ho camminato con Giorgio / a capo scoperto nel cielo […] Lui che c’indicava / la grande strada della primavera.
[Riccardo Gullotta]
La chiusa angoscia delle notti, il pianto
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 25/4/2023 - 15:18
Os vampiros
Sono padroni dell'universo intero,
Dominatori a forza, signori senza legge,
Riempion granai, bevono vino nuovo,
Danzano in tondo nella pineta del re.
Il testo sembra proprio descrivere degli usurpatori delle prerogative del sovrano, dei sovvertitori violenti che si mettono contro la legge sacra e l'ordine tradizionale.
Un testo che sarebbe piaciuto a Guénon!
Dominatori a forza, signori senza legge,
Riempion granai, bevono vino nuovo,
Danzano in tondo nella pineta del re.
Il testo sembra proprio descrivere degli usurpatori delle prerogative del sovrano, dei sovvertitori violenti che si mettono contro la legge sacra e l'ordine tradizionale.
Un testo che sarebbe piaciuto a Guénon!
Io non sto con Oriana 25/4/2023 - 12:06
Lettera Di Un Condannato A Morte Della Resistenza Europea
salve, vedo adesso questi messaggi. Somno Luigi Murialdo, dal 2003 "detto Louis Lunari". Louis perché tutti mi chiamano Louis, e Lunari è il cognome della povera mamma. Nella Lettera io sono alla voce e mio fratello Massy Mad Max Murialdo al basso, e la registrazione della stessa è nel cd omonimo nel 1997 dei Lavori In Corso fondati da me e Massy. Semplicemente i Lavori In Corso non ci sono più, io ho fonìdato nel 2003 i Sunset Boys dove ha militato anche Massy, e insieme abbiamo deciso di rendere la Lettera un link per tutti. grazie di tutto. L'Internazionale futura umanità
luigi murialdo 25/4/2023 - 11:45
Nel ricordo della madre
Musicato da Andrea Talmelli in "MORIRONO TIRANDO DADI D'AMORE NEL SILENZIO"
Brano realizzato nel 2004 su testi di Quasimodo, Borghesi e Calamandrei dedicati al sacrificio dei Sette Fratelli Cervi
Brano realizzato nel 2004 su testi di Quasimodo, Borghesi e Calamandrei dedicati al sacrificio dei Sette Fratelli Cervi
Quando la sera tornavano dai campi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/4/2023 - 11:29
The Slave Mother
The Slave Mother – by FRANCES ELLEN WATKINS HARPER ( 1825 – 1911 )
Track 2 on Poems on Miscellaneous Subjects (1854)
Track 2 on Poems on Miscellaneous Subjects (1854)
Heard you that shriek? It rose
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 25/4/2023 - 11:23
Fucilazione
La poesia fu pubblicata sulla rivista Il caffè e in seguito edita postuma nel 1990 in un libretto dal titolo Il cavallo saggio. Poesie Epigrafi Esercizi (Editori Riuniti, Roma, 1990) con prefazione a cura di Edoardo Sanguineti.
Il testo è il ventiseiesimo della raccolta, contenuto nella seconda sezione dal titolo Materia prima.
Musicata da Silvano Staffolani in "...sulla luna e sulla terra fate largo ai sognatori"
Il testo è il ventiseiesimo della raccolta, contenuto nella seconda sezione dal titolo Materia prima.
Musicata da Silvano Staffolani in "...sulla luna e sulla terra fate largo ai sognatori"
Un bambino faceva le bolle di sapone (continua)
inviata da Dq82 25/4/2023 - 11:10
Percorsi:
Pena di morte: omicidio del potere
Se io fossi San Gennaro
2009
Fare il napoletano...stanca!
Tutto iniziò nel 2001 con il brano autoprodotto "Se io fossi San Gennaro" ballata in stile De Andrè che nasce però da una ispirazione ricevuta ascoltando "Io se fossi Dio" di Giorgio Gaber e che racconta la realtà di Napoli in tutte le sue facce più nascoste dall'opinione pubblica. Questa canzone fu cantata, a sorpresa, in prima serata in una seguitissima edizione del Festival di Napoli trasmessa delle reti Mediaset avendo come risultato una standing ovation del pubblico e un "mi dissocio" dalla conduttrice che, dopo aver repentinamente lanciato la pubblicità, lo eliminò dal programma, nel quale era co-conduttore, e dalla tv che conta.
Fare il napoletano...stanca!
Tutto iniziò nel 2001 con il brano autoprodotto "Se io fossi San Gennaro" ballata in stile De Andrè che nasce però da una ispirazione ricevuta ascoltando "Io se fossi Dio" di Giorgio Gaber e che racconta la realtà di Napoli in tutte le sue facce più nascoste dall'opinione pubblica. Questa canzone fu cantata, a sorpresa, in prima serata in una seguitissima edizione del Festival di Napoli trasmessa delle reti Mediaset avendo come risultato una standing ovation del pubblico e un "mi dissocio" dalla conduttrice che, dopo aver repentinamente lanciato la pubblicità, lo eliminò dal programma, nel quale era co-conduttore, e dalla tv che conta.
Se io fossi san Gennaro non sarei così leggero
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/4/2023 - 10:47
Sentieri partigiani
Non ha più senso celebrare quella Resistenza, non coi fascisti di nuovo al potere .. Bisogna farne un'altra!
Gasparino 25/4/2023 - 09:19
Minorità
[2023]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Tredici Canzoni Urgenti
Il titolo della canzone è ispirato all’incipit del saggio di Kant sotto riportato.
italiano
deutsch
Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo? 5 dicembre 1783
di Immanuel Kant
L'illuminismo è l'uscita dell'essere umano dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l'incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo dunque è il motto dell’illuminismo. [Traduzione di Francesca Di Donato]
Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung?... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Tredici Canzoni Urgenti
Il titolo della canzone è ispirato all’incipit del saggio di Kant sotto riportato.
italiano
deutsch
Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo? 5 dicembre 1783
di Immanuel Kant
L'illuminismo è l'uscita dell'essere umano dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l'incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, se la sua causa non dipende da un difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi di essa senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! Questo dunque è il motto dell’illuminismo. [Traduzione di Francesca Di Donato]
Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung?... (continua)
Ho chiesto la penna al secondino
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 25/4/2023 - 00:10
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Il singolare Maggio di Tressa
anonimo
Buongiorno a tutti, scrivo a nome delle Dé Soda Sisters, perché siamo venute a conoscenza, grazie alla segnalazione di Lorenzo Masetti, di questa discussione scatenata dal fatto che questo brano sia stato inserito in questo sito, cosa che non abbiamo richiesto in prima persona, ma di cui ringraziamo i curatori del sito.
Abbiamo aspettato un po’ perché non sapevamo se fosse stato meglio rispondere oppure no, ma poi ci siamo dette che anche noi volevamo dire la nostra, visto che venivamo incolpate di leggerezza e di altro.
Siamo rimaste colpite da ciò che una semplice esecuzione e inserimento in un disco di un brano come lo abbiamo appreso, abbia scatenato questo malcontento. Ci teniamo però a precisare alcune cose.
Nonostante possa essere stato pensato da qualcuno, non sappiamo in base a quali elementi, noi non siamo etnomusicologhe, musicologhe, esperte e studiose di musica antica. Lasciamo... (continua)
Abbiamo aspettato un po’ perché non sapevamo se fosse stato meglio rispondere oppure no, ma poi ci siamo dette che anche noi volevamo dire la nostra, visto che venivamo incolpate di leggerezza e di altro.
Siamo rimaste colpite da ciò che una semplice esecuzione e inserimento in un disco di un brano come lo abbiamo appreso, abbia scatenato questo malcontento. Ci teniamo però a precisare alcune cose.
Nonostante possa essere stato pensato da qualcuno, non sappiamo in base a quali elementi, noi non siamo etnomusicologhe, musicologhe, esperte e studiose di musica antica. Lasciamo... (continua)
Dé Soda Sisters 24/4/2023 - 17:34
L’Explorateur
L’Explorateur
Chanson française — L’Explorateur — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 124
Dialogue Maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, la voix ne sera pas tout à fait anonyme.
Ah, dit Lucien l’âne, comme l’était Le Veilleur de Nuit.
C’est un peu ça, en effet, répond Marco Valdo M.I. ; d’ailleurs, elle se désigne elle-même sous le nom d’explorateur et qui plus est,... (continua)
Chanson française — L’Explorateur — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 124
Dialogue Maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, la voix ne sera pas tout à fait anonyme.
Ah, dit Lucien l’âne, comme l’était Le Veilleur de Nuit.
C’est un peu ça, en effet, répond Marco Valdo M.I. ; d’ailleurs, elle se désigne elle-même sous le nom d’explorateur et qui plus est,... (continua)
Zinovien, j’ai passé toute ma vie
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/4/2023 - 12:48
Pau
(2023)
Amb la col·laboració de Noa i Ravi Ramoneda
Album: Lar
Manca la trascrizione della parte in ebraico.
Amb la col·laboració de Noa i Ravi Ramoneda
Album: Lar
Manca la trascrizione della parte in ebraico.
Pau, pau, pau, pau.
(continua)
(continua)
23/4/2023 - 23:12
Retrouvailles
time is running out, I feel like kneeling down
(continua)
(continua)
inviata da Reinhard Grinschgl 23/4/2023 - 21:42
Protect the Earth
Sì Paolo, ma qualcosa è Ineffabile.
https://paulettewright.bandcamp.com/tr...
https://paulettewright.bandcamp.com/tr...
Reinhard Grinschgl 23/4/2023 - 21:13
Armenian Persecution
ISTANBUL NON VUOLE CHE SI CELEBRI LA RICORRENZA DEL GENOCIDIO ARMENO
La politica turca non si smentisce. Quando si tratta di affrontare la questione del genocidio armeno del 1915 in Turchia prevale l’indifferenza o l’amnesia. Anche quest’anno, com’era prevedibile.
Gianni Sartori
Per il secondo anno consecutivo (senza contare i due precedenti sottoposti alla pandemia) l’ufficio del governatore di Istanbul ha, come previsto, deciso di proibire le commemorazioni del genocidio armeno nel distretto di Kadıköy. In quanto sarebbero “inappropriate”.
Tale decisione à stata prontamente criticata come antidemocratica dalla piattaforma della commemorazione.
Il 24 aprile per il popolo armeno non è una data qualsiasi. Quel giorno nel 1915 vennero arrestati oltre 200 intellettuali, un fatto che costituì preludio del genocidio.
La piattaforma della commemorazione ha ricordato che in anni passati (dal... (continua)
La politica turca non si smentisce. Quando si tratta di affrontare la questione del genocidio armeno del 1915 in Turchia prevale l’indifferenza o l’amnesia. Anche quest’anno, com’era prevedibile.
Gianni Sartori
Per il secondo anno consecutivo (senza contare i due precedenti sottoposti alla pandemia) l’ufficio del governatore di Istanbul ha, come previsto, deciso di proibire le commemorazioni del genocidio armeno nel distretto di Kadıköy. In quanto sarebbero “inappropriate”.
Tale decisione à stata prontamente criticata come antidemocratica dalla piattaforma della commemorazione.
Il 24 aprile per il popolo armeno non è una data qualsiasi. Quel giorno nel 1915 vennero arrestati oltre 200 intellettuali, un fatto che costituì preludio del genocidio.
La piattaforma della commemorazione ha ricordato che in anni passati (dal... (continua)
Gianni Sartori 23/4/2023 - 21:08
Il bene rifugio
[2023]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Tredici Canzoni Urgenti
Un valzerino tutto apprensione chiaroscurale in punta di pianoforte, tastiere (organo, Fender Rhodes) e fiati (trombone, clarinetto, flicorno) che ipotizza una rivincita del cuore sulla finanziarizzazione della vita, anche se il tono intimo e dimesso fa pensare a una guerra già perduta [Stefano Solventi]
Dovremmo individuare Il bene rifugio vero, come canta Capossela in questa “ninna nanna romantico-finanziaria”, non nei beni economici ma nell’amore, che è rifugio ma anche rivoluzione perché trasforma la fragilità in forza e oppone l’unione alla disgregazione generata dalla guerra. “Nella convinzione che le sole cose che contano sono quelle che non hanno prezzo, quelle che vengono donate” è necessario infine comprendere qual è stato, nelle nostre vite, Il... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Tredici Canzoni Urgenti
Un valzerino tutto apprensione chiaroscurale in punta di pianoforte, tastiere (organo, Fender Rhodes) e fiati (trombone, clarinetto, flicorno) che ipotizza una rivincita del cuore sulla finanziarizzazione della vita, anche se il tono intimo e dimesso fa pensare a una guerra già perduta [Stefano Solventi]
Dovremmo individuare Il bene rifugio vero, come canta Capossela in questa “ninna nanna romantico-finanziaria”, non nei beni economici ma nell’amore, che è rifugio ma anche rivoluzione perché trasforma la fragilità in forza e oppone l’unione alla disgregazione generata dalla guerra. “Nella convinzione che le sole cose che contano sono quelle che non hanno prezzo, quelle che vengono donate” è necessario infine comprendere qual è stato, nelle nostre vite, Il... (continua)
Il mondo cade a pezzi
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/4/2023 - 23:38
Obligé
(2021)
Featuring Axell
Featuring Axell
“Obligé” è un pezzo che volevo scrivere da molto. Sentivo l'esigenza di scrivere una storia che gravitasse attorno al movimento Black Lives Matter ma volevo farlo senza cadere nei soliti cliché e sono molto contenta del risultato. Il testo, in alcuni momenti, è molto esplicito e anche questa cosa mi piace. Sono felice, inoltre, di aver ospitato Axell su questo brano: anche lui è di Torino come me, ma soprattutto è dello stesso quartiere dove la mia famiglia vive tuttora. Anche lui è un ragazzo afroitaliano e, come me, ha delle storie da raccontare in questi termini. Mi piace il fatto che sia una collaborazione autentica, nata dal rispetto del talento reciproco. Infine per questo singolo c'è ancora più connessione con Parigi perché “Obligé” è stata scritta proprio tra le due città che in questo momento mi rappresentano di più.
– Epoque, ESSE MAGAZINE
– Epoque, ESSE MAGAZINE
C'était lundi, lundi
(continua)
(continua)
22/4/2023 - 22:45
Ewell T. Otis
FILIPPINE: confermate le uccisioni di Benito e Wilma Tiamzon
Nelle Filippine continua una tragica “guerra a bassa intensità” costata ormai oltre 43mila vittime. Tra le ultime, una coppia di dirigenti comunisti
Gianni Sartori
Quello che si svolge nelle Filippine è sicuramente ascrivibile ai “conflitti a bassa intensità”, soprattutto perché se ne parla poco.
Tra le ultime notizie, quella della morte di un sotto-ufficiale del secondo battaglione di fanteria durante uno scontro con guerriglieri comunisti (presumibilmente del Nuovo esercito popolare) nella provincia di Masbate City (isola di Masbate).
In precedenza tra i soldati e i guerriglieri si era registrato un nutrito scambio di colpi a Barangay Villahermosa.
Inoltre il 21 febbraio, tre membri del Nuovo Esercito Popolare avevano ucciso due soldati del 31° battaglione di fanteria a Barangay Cotmon (regione di Albay)
In un comunicato... (continua)
Nelle Filippine continua una tragica “guerra a bassa intensità” costata ormai oltre 43mila vittime. Tra le ultime, una coppia di dirigenti comunisti
Gianni Sartori
Quello che si svolge nelle Filippine è sicuramente ascrivibile ai “conflitti a bassa intensità”, soprattutto perché se ne parla poco.
Tra le ultime notizie, quella della morte di un sotto-ufficiale del secondo battaglione di fanteria durante uno scontro con guerriglieri comunisti (presumibilmente del Nuovo esercito popolare) nella provincia di Masbate City (isola di Masbate).
In precedenza tra i soldati e i guerriglieri si era registrato un nutrito scambio di colpi a Barangay Villahermosa.
Inoltre il 21 febbraio, tre membri del Nuovo Esercito Popolare avevano ucciso due soldati del 31° battaglione di fanteria a Barangay Cotmon (regione di Albay)
In un comunicato... (continua)
Gianni Sartori 22/4/2023 - 18:37
Lasciando la sua casa e la sua mamma [Bel partigian]
anonimo
[1944]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Corale Puccini di Sassuolo
Album: Canti della Resistenza Italiana
Memoria sempre viva della Liberazione antifascista
L’origine del canto è nella primavera 1944. Ebbe vasta diffusione nel Modenese e nel Reggiano. La melodia si ispira a quella di una vecchia aria popolaresca emiliana “Bel soldatin che passi per la via”.
Dal discorso di Piero Calamandrei "Passato e avvenire della Resistenza" per il decennale, Milano 28 Febbraio 1954
Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Corale Puccini di Sassuolo
Album: Canti della Resistenza Italiana
Memoria sempre viva della Liberazione antifascista
L’origine del canto è nella primavera 1944. Ebbe vasta diffusione nel Modenese e nel Reggiano. La melodia si ispira a quella di una vecchia aria popolaresca emiliana “Bel soldatin che passi per la via”.
Dal discorso di Piero Calamandrei "Passato e avvenire della Resistenza" per il decennale, Milano 28 Febbraio 1954
Quando io considero questo misterioso e miracoloso moto di popolo, questo volontario accorrere di gente umile, fino a quel giorno inerme e pacifica, che in una improvvisa illuminazione sentì che era giunto il momento di darsi alla macchia, di prendere il fucile, di ritrovarsi in montagna per combattere contro... (continua)
Lasciando la sua casa e la sua mamma
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/4/2023 - 14:34
Sul divano occidentale
(2023)
dall'album Tredici canzoni urgenti
dall'album Tredici canzoni urgenti
Vinicio Capossela: farfisa, voce
FiloQ: synth, drum machine, programmazioni
Andrea Lamacchia: basso elettrico, Moog Taurus, chitarra elettrica, sintetizzatori virtuali
Giancarlo Bianchetti: chitarra elettrica
Alessandro “Asso” Stefana: chitarra elettrica
Cesare Malfatti: intonarumori
Raiz: cori
Bunna: cori
Sir Oliver Skardy: cori
FiloQ: synth, drum machine, programmazioni
Andrea Lamacchia: basso elettrico, Moog Taurus, chitarra elettrica, sintetizzatori virtuali
Giancarlo Bianchetti: chitarra elettrica
Alessandro “Asso” Stefana: chitarra elettrica
Cesare Malfatti: intonarumori
Raiz: cori
Bunna: cori
Sir Oliver Skardy: cori
Sul divano occidentale
(continua)
(continua)
21/4/2023 - 21:59
La cattiva educazione
(2023)
con Margherita Vicario
dall'album Tredici canzoni urgenti
con Margherita Vicario
dall'album Tredici canzoni urgenti
Vinicio Capossela: pianoforte, voce
Cesare Malfatti: intonarumori
Enrico Gabrielli: flauto, synth bass, celesta
Margherita Vicario: voce
Raffaele Tiseo: violini, viole
Daniela Savoldi: violoncelli
Andrea Lamacchia: contrabbasso
Mauro Ottolini: tromba bassa, trombone, tuba
Cesare Malfatti: intonarumori
Enrico Gabrielli: flauto, synth bass, celesta
Margherita Vicario: voce
Raffaele Tiseo: violini, viole
Daniela Savoldi: violoncelli
Andrea Lamacchia: contrabbasso
Mauro Ottolini: tromba bassa, trombone, tuba
21/4/2023 - 21:36
L’Invincible Armée
L’Invincible Armée
Chanson française — L’Invincible Armée — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 123
Dialogue Maïeutique
Une invincible armée, dit Lucien l’âne, voilà un titre qui me dit quelque chose. N’y a-t-il pas eu déjà une Invincible Armada que le vent démonta ?
Oh, Lucien l’âne mon ami, tu as de la mémoire. Elle a bien existé cette armada énorme qui s’apprêtait à envahir... (continua)
Chanson française — L’Invincible Armée — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 123
Dialogue Maïeutique
Une invincible armée, dit Lucien l’âne, voilà un titre qui me dit quelque chose. N’y a-t-il pas eu déjà une Invincible Armada que le vent démonta ?
Oh, Lucien l’âne mon ami, tu as de la mémoire. Elle a bien existé cette armada énorme qui s’apprêtait à envahir... (continua)
Grand-mère disait : chacun chez soi.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/4/2023 - 19:20
Su e giù per le montagne
anonimo
[1944]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Roberto Jattoni
Album: Canti della Resistenza Italiana
Dedicata ai Partigiani caduti e alla festa della Liberazione antifascista
La canzone è stata riscoperta grazie a Roberto Jattoni, partigiano nella brigata garibaldina Costrignano, divisione Modena Armando, nell'Appennino modenese. La melodia è quella della canzone folcloristica Lo spazzacamino.
18 Marzo 1944. Strage di Monchio, Susano e Costrignano
La strage di Monchio, Susano e Costrignano fu una rappresaglia compiuta dalle truppe naziste in Italia il 18 marzo 1944, contro la costituzione delle prime brigate partigiane sull'appennino modenese. Tutti i fatti sono avvenuti in frazioni del comune di Palagano. 136 persone inermi vengono trucidate e i paesi saccheggiati e distrutti.
I... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Roberto Jattoni
Album: Canti della Resistenza Italiana
Dedicata ai Partigiani caduti e alla festa della Liberazione antifascista
La canzone è stata riscoperta grazie a Roberto Jattoni, partigiano nella brigata garibaldina Costrignano, divisione Modena Armando, nell'Appennino modenese. La melodia è quella della canzone folcloristica Lo spazzacamino.
18 Marzo 1944. Strage di Monchio, Susano e Costrignano
La strage di Monchio, Susano e Costrignano fu una rappresaglia compiuta dalle truppe naziste in Italia il 18 marzo 1944, contro la costituzione delle prime brigate partigiane sull'appennino modenese. Tutti i fatti sono avvenuti in frazioni del comune di Palagano. 136 persone inermi vengono trucidate e i paesi saccheggiati e distrutti.
I... (continua)
Su e giù per le montagne
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 21/4/2023 - 14:59
Viva la nostra cricca
anonimo
Viva la nostra cricca
[1944]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Carlo Rameri / Nearco
Album: Pietà l'è morta / fischia il vento
In memoria di Nearco
Carlo Rameri, nato a Viguzzolo nel 1923, nome di battaglia Nearco, fu un partigiano della Brigata Arzani , divisione garibaldina Pinan-Chichero, che combattè nell’Appennino ligure-piemontese. Partecipò come comandante del distaccamento Repetti a tutte le battaglie nelle valli tortonesi e Borbera, tra cui quelle di Pertuso, Garbagna e Cantalupo.
Nearco ci ha lasciati nel 2013.
[1944]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Carlo Rameri / Nearco
Album: Pietà l'è morta / fischia il vento
In memoria di Nearco
Carlo Rameri, nato a Viguzzolo nel 1923, nome di battaglia Nearco, fu un partigiano della Brigata Arzani , divisione garibaldina Pinan-Chichero, che combattè nell’Appennino ligure-piemontese. Partecipò come comandante del distaccamento Repetti a tutte le battaglie nelle valli tortonesi e Borbera, tra cui quelle di Pertuso, Garbagna e Cantalupo.
Nearco ci ha lasciati nel 2013.
Viva la nostra cricca
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 20/4/2023 - 17:46
La parte del torto
@Riccardo Gullotta. La canzone c'era già. Abbiamo riportato qui la tua introduzione
CCG Staff 20/4/2023 - 15:57
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Canto di lavoro tradizionale in patois giamaicano, nel genere musicale mento e calypso, portato a successo universale da Harry Belafonte nel 1955-56.
Da prima nell'album "Calypso", 1956
Un lavoro faticosissimo e molto pericoloso, a causa del ragno vagabondo tropicale, o "ragno delle banane" (Phoneutria nigriventer), uno degli aracnidi più velenosi al mondo, cacciatore notturno che privilegia i caschi di banane come nascondiglio...