Ballata dell’articolo 18
2021
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
La penultima canzone, “Ballata dell’articolo 18”, affronta , partendo da una intervista ad un operaio emiliano, gli effetti derivati dallo smantellamento dell’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (ad ogni denuncia di questi effetti alla fine “non dico il nome, scrivi “un operaio”); musicalmente sembra quasi un valzer con le denunce di tali effetti evidenziate dalla chitarra ritmata.
estatica.it
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
La penultima canzone, “Ballata dell’articolo 18”, affronta , partendo da una intervista ad un operaio emiliano, gli effetti derivati dallo smantellamento dell’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (ad ogni denuncia di questi effetti alla fine “non dico il nome, scrivi “un operaio”); musicalmente sembra quasi un valzer con le denunce di tali effetti evidenziate dalla chitarra ritmata.
estatica.it
Fino al 2008 un proprietario (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 17:16
Ballata per Cuba
2021
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
“Ballata per Cuba” indaga i tradimenti della rivoluzione socialista castrista da parte dei vari apparati burocratici e chiude sul finale con la speranza che tali ideali vengano restituiti alle masse per fare una nuova rivoluzione (“Compagno, è la tua radio che ti parla di nuovo. Nuova la risoluzione: perché l’hai fatta, ora sai rifarla. Questo resta della rivoluzione”). Musicalmente parlando è una ballata dal sapore guthriano/dylaniano/springsteeniano con la chitarra e l’armonica che danno ritmo e velocità al brano.
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Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
“Ballata per Cuba” indaga i tradimenti della rivoluzione socialista castrista da parte dei vari apparati burocratici e chiude sul finale con la speranza che tali ideali vengano restituiti alle masse per fare una nuova rivoluzione (“Compagno, è la tua radio che ti parla di nuovo. Nuova la risoluzione: perché l’hai fatta, ora sai rifarla. Questo resta della rivoluzione”). Musicalmente parlando è una ballata dal sapore guthriano/dylaniano/springsteeniano con la chitarra e l’armonica che danno ritmo e velocità al brano.
estatica.it
La radio clandestina di battaglia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 16:58
Ballata della vecchia antropofaga
2021
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
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Si arriva a metà album con la “Ballata della vecchia antropofaga”, che sta a simboleggiare la società capitalistica che non hai mai smesso di fare degli uomini carne per altri uomini; qui la voce e la chitarra del cantautore marchigiano hanno quasi un andamento psichedelico, quasi a voler sottolineare il potere ‘cannibalesco’ della vecchia antropofaga.
estatica.it
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Si arriva a metà album con la “Ballata della vecchia antropofaga”, che sta a simboleggiare la società capitalistica che non hai mai smesso di fare degli uomini carne per altri uomini; qui la voce e la chitarra del cantautore marchigiano hanno quasi un andamento psichedelico, quasi a voler sottolineare il potere ‘cannibalesco’ della vecchia antropofaga.
estatica.it
Bardato con il ferro il cuore hai?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 16:44
Ballata per Sacko
2021
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Si va verso il trittico finale con “Ballata per Sacko” dedicata al sindacalista Sacko Soumaila, ucciso a soli 29 anni con una arma da fuoco il 2 giugno 2018 mentre cercava di aiutare i suoi compagni di sfruttamento a costruire un giaciglio di fortuna con delle lamiere (“E’ che lo Stato è il primo che ti spolpa!/Gli sembra sangue il mio finché sono vivo?”); la canzone inizia con una chitarra ritmata che ricorda la Tracy Chapman degli inizi (a me l’inizio ha ricordato “Mountains of things”) e successivamente è un crescendo dolente fino alla fine, dove la tragedia di Sacko esplode in tutta la sua crudeltà fino agli ultimi istanti della sua vita.
estatica.it
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Si va verso il trittico finale con “Ballata per Sacko” dedicata al sindacalista Sacko Soumaila, ucciso a soli 29 anni con una arma da fuoco il 2 giugno 2018 mentre cercava di aiutare i suoi compagni di sfruttamento a costruire un giaciglio di fortuna con delle lamiere (“E’ che lo Stato è il primo che ti spolpa!/Gli sembra sangue il mio finché sono vivo?”); la canzone inizia con una chitarra ritmata che ricorda la Tracy Chapman degli inizi (a me l’inizio ha ricordato “Mountains of things”) e successivamente è un crescendo dolente fino alla fine, dove la tragedia di Sacko esplode in tutta la sua crudeltà fino agli ultimi istanti della sua vita.
estatica.it
Guardi, i proverbi han sempre ragione!
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 16:41
Mala la terra
2019
Cummeddia
Cummeddia
Mala la terra ca è patria (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 14:23
E Sugnu Talianu
2019
Cummeddia
Cummeddia
Non sacciu comu non mi parti a testa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 14:18
Love Me in Jerusalem
2019
Café Jerusalem
Café Jerusalem
سهرتنا ام كلثوم صوت القاهرة يذيع (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 14:05
Breve Ninnananna Dal Fronte
Tu raccontami ancora (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 10:55
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Echoes of War
2016
1974 & The Echoes Of War
1974 & The Echoes Of War
I see the battlefronts are falling (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 10:07
Cry of the Exiled
2016
1974 & The Echoes Of War
1974 & The Echoes Of War
Brothers of the Earthlands (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 10:04
Percorsi:
Esili e esiliati
What Mean Ye?
anonimo
The Anti-Slavery Harp
Compiled by William W. Brown
Boston: Bela Marsh, 1848 p. 46
AIR — Ortonville
Compiled by William W. Brown
Boston: Bela Marsh, 1848 p. 46
AIR — Ortonville
What mean ye that ye bruise and bind
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 13/11/2023 - 08:19
Girotondo
«Girotondo della guerra e dei bambini superstiti e alienati, i sopravvissuti a una guerra atomica che giocando e cantando sono convinti che prima un soldato li salverà, il soldato che la guerra rifiuterà, poi il buon Dio, poi l'aviatore, poi la gente e i fiori, finché le parole si intersecano e sovrappongono diventando illogiche .»
Manca l'ultima strofa:
Manca l'ultima strofa:
Abbiam tutta la guerra, Marcondirondera
Giocheremo a far la terra, Marcondirondà
Abbiam la terra nostra, Marcondirondera
Per far la guerra giostra, Marcondirondà
Abbiam la terra nostra, Marcondirondera
Giocheremo a far la terra, Marcondirondà
Abbiam la terra nostra, Marcondirondera
Per far la guerra giostra, Marcondirondà
Abbiam la terra nostra, Marcondirondera
Dq82 12/11/2023 - 21:20
Canto della Russia Bianca
Se la cantavate in xii leopardi soete del vexchio millennio,sicuramente era prima del 99 perche poì c'ero io e la canzone della compagnai era bagnando il basco,poi sono passato in xix e cantavamo con la morte a paro x 13 anni,
12/11/2023 - 17:06
New World Order
con un bel dubbio nel verso segnato con il punto di domanda
UN NUOVO ORDINE MODNIALE
(continua)
(continua)
12/11/2023 - 13:14
Disastro aereo sul canale di Sicilia
Secondo me non fa riferimento a nessun fatto preciso, è solo una riflessioni se certi incidenti sono un caso o un caso voluto.
Giusepoe 12/11/2023 - 12:03
C'è acqua per tutti
Aggiungo alla canzone questo bell articolo di Stefano Lorusso pubblicato da altreconomia
La siccità e le politiche israeliane assetano i contadini palestinesi
La crisi idrica ha stravolto l’economia del villaggio di Furush Beit Dajan, in Cisgiordania: la tradizionale coltivazione di limoni ha lasciato spazio a serre di pomodori. E lo sfruttamento intensivo rischia di impoverire ulteriormente la terra
Paolo 12/11/2023 - 10:59
Μυρτιά
Σας ευχαριστώ πολύ που μπόρεσα επί τέλους να συμπληρώσω το θαυμάσιο αυτό ποίημα με τις λέξεις που μου έλειπαν.Βασιλικη
12/11/2023 - 10:18
Ye Heralds of Freedom
anonimo
The Anti-Slavery Harp
Compiled by William W. Brown
Boston: Bela Marsh, 1848 pag. 31,32
Compiled by William W. Brown
Boston: Bela Marsh, 1848 pag. 31,32
Ye heralds of freedom, ye noble and brave,
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 12/11/2023 - 08:40
Bangladesh
BANGLADESH: SCIOPERI E MANIFESTAZIONI PER AUMENTI SALARIALI NELLE AZIENDE DELL’ABBIGLIAMENTO
Gianni Sartori
Le proteste dei lavoratori del tessile in Bangladesh sono ricorrenti per cui non è il caso di stabilire quale sia stato l’inizio dell’ultima fase, abbastanza radicale da forare il muro dell’informazione.
Considerando soltanto gli ultimi quindici giorni va ricordato che nella mattinata del 30 ottobre gli operai di alcune aziende di Gazipur, Ashulia e Savar (ma le lotte si erano presto estese ad altre località) avevano protestato vigorosamente con manifestazioni, picchetti e anche bloccando l’autostrada.
Da tempo i lavoratori (in maggioranza donne) chiedono un aumento: il triplo dell’attuale salario mensile minimo di 8300 takas (70 euro). Con la richiesta di arrivare a 23mila takas (190 euro) indispensabili per affrontare l’aumento del costo della vita.
Fatalmente erano... (continua)
Gianni Sartori
Le proteste dei lavoratori del tessile in Bangladesh sono ricorrenti per cui non è il caso di stabilire quale sia stato l’inizio dell’ultima fase, abbastanza radicale da forare il muro dell’informazione.
Considerando soltanto gli ultimi quindici giorni va ricordato che nella mattinata del 30 ottobre gli operai di alcune aziende di Gazipur, Ashulia e Savar (ma le lotte si erano presto estese ad altre località) avevano protestato vigorosamente con manifestazioni, picchetti e anche bloccando l’autostrada.
Da tempo i lavoratori (in maggioranza donne) chiedono un aumento: il triplo dell’attuale salario mensile minimo di 8300 takas (70 euro). Con la richiesta di arrivare a 23mila takas (190 euro) indispensabili per affrontare l’aumento del costo della vita.
Fatalmente erano... (continua)
Gianni Sartori 11/11/2023 - 11:06
La vera storia
2013
Natante volante
Questa è "la vera storia" della prima festa della birra della storia.
In Francia, a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, si diffonde l'ordine monastico dei Frati Cistercensi della Stretta Osservanza, detti anche Monaci Trappisti.
Alcuni dei loro monasteri sono rinomati per la produzione di birra, queste preziose bevande vengono appunto chiamate birre trappiste.
Ma la regola vieta ai frati di assaggiare qualunque bevanda alcolica, quindi i monaci non possono assaporare le bionde che producono con il loro duro lavoro.
Finché un giorno i trappisti si ribellano... rovesciano l'ordine costituito e danno vita alla prima festa della birra della storia.
Nel gruppo di monaci ribelli troviamo anche Martino, frate sagrestano addetto a suonare le campane, in modo da mandare messaggi al vicino villaggio.
Solo che quando Martino dorme è molto difficile svegliarlo...
Fino ad oggi questa storia era andata perduta, solo una piccola parte è sopravvissuta, arrivando fino ai nostri giorni sotto forma di canzone per bambini.
Natante volante
Questa è "la vera storia" della prima festa della birra della storia.
In Francia, a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, si diffonde l'ordine monastico dei Frati Cistercensi della Stretta Osservanza, detti anche Monaci Trappisti.
Alcuni dei loro monasteri sono rinomati per la produzione di birra, queste preziose bevande vengono appunto chiamate birre trappiste.
Ma la regola vieta ai frati di assaggiare qualunque bevanda alcolica, quindi i monaci non possono assaporare le bionde che producono con il loro duro lavoro.
Finché un giorno i trappisti si ribellano... rovesciano l'ordine costituito e danno vita alla prima festa della birra della storia.
Nel gruppo di monaci ribelli troviamo anche Martino, frate sagrestano addetto a suonare le campane, in modo da mandare messaggi al vicino villaggio.
Solo che quando Martino dorme è molto difficile svegliarlo...
Fino ad oggi questa storia era andata perduta, solo una piccola parte è sopravvissuta, arrivando fino ai nostri giorni sotto forma di canzone per bambini.
Siamo trappisti, monaci birrai (continua)
inviata da Dq82 10/11/2023 - 16:38
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Sidùn
Segnalo il bel video uscito oggi della versione siciliana di Beatrice Campisi & Francesca Incudine.
Lorenzo 10/11/2023 - 15:25
Pueblos
2021
Somos
feat. Lila Downs
Dignificamos y honramos la existencia y las luchas de todos los pueblos indígenas del mundo, las ancestralidades y los caminos plurales que el tiempo nos convoca a transitar.
Somos
feat. Lila Downs
Dignificamos y honramos la existencia y las luchas de todos los pueblos indígenas del mundo, las ancestralidades y los caminos plurales que el tiempo nos convoca a transitar.
Chike k’a konojel ri tinamït
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/11/2023 - 13:46
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
La mia bandiera
2015
Vite abusive
Vite abusive
La mia bandiera è un calzino sporco (continua)
inviata da Dq82 10/11/2023 - 13:03
Omissioni di pace
2014
Figli di Nessuno
Figli di Nessuno
Aeri volano sulla città. (continua)
inviata da Dq82 10/11/2023 - 12:58
Riga per terra
2014
Figli di Nessuno
Figli di Nessuno
Una volta l’uomo viveva tranquillo (continua)
10/11/2023 - 12:51
Gaetano Bresci o Rino Gaetano
TANTI AUGURI, PAINO!*
*Nel vernacolo pratese. "paìno" (accento sulla "i") significa qualcosa come "giovane elegantone, azzimato". Gaetano Bresci era noto per la sua passione per il ben vestire e per l'essere sempre in ordine. Termine noto anche a Roma, almeno dicono. L'etimo è dibattuto: chi lo vuole derivato da "Patavinus", cioè "padovano", in riferimento all'eleganza ostentata di certi giovani provinciali; chi da "*paginus", "campagnolo", con riferimento molto simile.
GAETANO BRESCI
Coiano di Prato, 10 novembre 1869
Coiano di Prato, 10 novembre 1869
*Nel vernacolo pratese. "paìno" (accento sulla "i") significa qualcosa come "giovane elegantone, azzimato". Gaetano Bresci era noto per la sua passione per il ben vestire e per l'essere sempre in ordine. Termine noto anche a Roma, almeno dicono. L'etimo è dibattuto: chi lo vuole derivato da "Patavinus", cioè "padovano", in riferimento all'eleganza ostentata di certi giovani provinciali; chi da "*paginus", "campagnolo", con riferimento molto simile.
Riccardo Venturi 10/11/2023 - 11:38
London Calling
Berlin Calling !
Trent’anni di interdizione bastano: nonostante i divieti la comunita’ curda intende manifestare il 18 novembre a Berlino
Gianni Sartori
La comunità curda presente in Germania non intende lasciarsi intimidire dalla proibizione della manifestazione indetta a Berlino (e prevista da tempo) del 18 novembre. Indetta sulla base di una precisa richiesta: “Togliere la proibizione per il PKK e rafforzare la democrazia”.
Una protesta contro la trentennale criminalizzazione delle attività politiche e propagandistiche del PKK, una interdizione risalente al 26 novembre 1993 su esplicita richiesta della Turchia.
Coincidenza, più o meno negli stessi giorni il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan avrebbe l’intenzione di visitare Berlino. E quindi, fatalmente, l’evento implicherà anche una protesta contro la perniciosa influenza, i condizionamenti del nazionalismo e dell’islamismo turco... (continua)
Trent’anni di interdizione bastano: nonostante i divieti la comunita’ curda intende manifestare il 18 novembre a Berlino
Gianni Sartori
La comunità curda presente in Germania non intende lasciarsi intimidire dalla proibizione della manifestazione indetta a Berlino (e prevista da tempo) del 18 novembre. Indetta sulla base di una precisa richiesta: “Togliere la proibizione per il PKK e rafforzare la democrazia”.
Una protesta contro la trentennale criminalizzazione delle attività politiche e propagandistiche del PKK, una interdizione risalente al 26 novembre 1993 su esplicita richiesta della Turchia.
Coincidenza, più o meno negli stessi giorni il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan avrebbe l’intenzione di visitare Berlino. E quindi, fatalmente, l’evento implicherà anche una protesta contro la perniciosa influenza, i condizionamenti del nazionalismo e dell’islamismo turco... (continua)
Gianni Sartori 10/11/2023 - 11:13
La guerra ai suoni della natura
non è una canzone che vi mando ma un articolo, un libro, un film, una performance sonora.
tutti insieme per denunciare la guerra dichiarata al mondo dei suoni naturali, violentati dai rumori creati dall'uomno, dalle esplosioni alle perforazioni.
L'autore è un omonimo del nostro Riccardo Venturi
Un oceano di suoni - Riccardo Venturi
Il libro
David George Haskell in Suoni fragili e selvaggi. Meraviglie acustiche, evoluzione creativa e crisi sensoriale
il film
Le monde du silence: mai titolo fu più approssimativo. Imperdonabile considerato il regista (Louis Malle), il protagonista nonché co-regista (Jacques-Yves Cousteau)
La performance
Nell'ambito della mostra "Thus waves come in pairs", curata da Barbara Casavecchia, gli artisti Petrit Halilaj e Álvaro Urbano presentano una nuova installazione e performance intitolata "Lunar Ensemble for Uprising Seas" ("Ensemble lunare per mari... (continua)
tutti insieme per denunciare la guerra dichiarata al mondo dei suoni naturali, violentati dai rumori creati dall'uomno, dalle esplosioni alle perforazioni.
L'autore è un omonimo del nostro Riccardo Venturi
Un oceano di suoni - Riccardo Venturi
Il libro
David George Haskell in Suoni fragili e selvaggi. Meraviglie acustiche, evoluzione creativa e crisi sensoriale
il film
Le monde du silence: mai titolo fu più approssimativo. Imperdonabile considerato il regista (Louis Malle), il protagonista nonché co-regista (Jacques-Yves Cousteau)
La performance
Nell'ambito della mostra "Thus waves come in pairs", curata da Barbara Casavecchia, gli artisti Petrit Halilaj e Álvaro Urbano presentano una nuova installazione e performance intitolata "Lunar Ensemble for Uprising Seas" ("Ensemble lunare per mari... (continua)
David George Haskell in Suoni fragili e selvaggi. Meraviglie acustiche, evoluzione creativa e crisi sensoriale
(continua)
(continua)
inviata da Paolo Rizzi 10/11/2023 - 10:00
Puritanical Punishment Beating
Automations strayed from their flock (continua)
10/11/2023 - 01:34
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Now
(1963)
All'epoca delle lotte dei diritti civili, la canzone si domanda cosa direbbero Jefferson, Washington e Lincoln se fossero tornati per partecipare a un programma televisivo.
La canzone fu ripresa negli anni '70 da Omara Portuondo che l'ha anche reinterpretata a 93 anni nel suo ultimo disco intitolato Vida e pubblicato nel 2023.
All'epoca delle lotte dei diritti civili, la canzone si domanda cosa direbbero Jefferson, Washington e Lincoln se fossero tornati per partecipare a un programma televisivo.
La canzone fu ripresa negli anni '70 da Omara Portuondo che l'ha anche reinterpretata a 93 anni nel suo ultimo disco intitolato Vida e pubblicato nel 2023.
If those historic gentlemen came back today
(continua)
(continua)
9/11/2023 - 22:14
La Régurgitation
La Régurgitation
Chanson française — La Régurgitation — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 170
Dialogue Maïeutique
Parfois, Lucien l’âne mon ami, il est difficile de voir et de comprendre en quoi une chanson est une chanson contre la guerre. Par exemple, les chansons patriotiques ou celles qui magnifient la résistance à un envahisseur. En fait, on pourrait résumer la position... (continua)
Chanson française — La Régurgitation — Marco Valdo M.I. — 2023
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 170
Dialogue Maïeutique
Parfois, Lucien l’âne mon ami, il est difficile de voir et de comprendre en quoi une chanson est une chanson contre la guerre. Par exemple, les chansons patriotiques ou celles qui magnifient la résistance à un envahisseur. En fait, on pourrait résumer la position... (continua)
Là-bas, dit mon amie, dit la Grand-Mère,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/11/2023 - 17:30
Il voto scolastico: ascesa e declino di un’arma di distinzione di massa
Con questo nuovo brano intitolato “Il voto scolastico” Francesco Camattini entra, con ironia, nel dibattito sul voto che da qualche tempo anima la scuola Pubblica italiana. Il voto va abolito o va mantenuto? Certo la questione è più complessa di così! E l’autore, grazie alla sua esperienza di docente, lo sa bene. In effetti da qualche anno assistiamo a difficoltà sempre crescenti dei nostri adolescenti, stressati, angosciati o peggio, a causa della scuola. Il voto in certi casi è diventato, per come lo si utilizza al presente, uno strumento di “tortura”: ma per migliorare la situazione basta “abolirlo” o ci vuole altro?
Voto e valutazione sono due cose ben diverse, ma non tutti lo sanno: ormai i tempi sono maturi per eliminare dalla scuola il primo e introdurre una “buona” e “sana” valutazione che abbia lo scopo di migliorare, che non umili nessuno, che rafforzi le capacità di ciascuno... (continua)
Voto e valutazione sono due cose ben diverse, ma non tutti lo sanno: ormai i tempi sono maturi per eliminare dalla scuola il primo e introdurre una “buona” e “sana” valutazione che abbia lo scopo di migliorare, che non umili nessuno, che rafforzi le capacità di ciascuno... (continua)
Il voto è un vuoto
(continua)
(continua)
inviata da Noemi Falla 9/11/2023 - 13:11
Sueños de libertad
(2022)
Album: Mabanzo
“This one is gonna make me cry”, Juanita says. A way of healing through music, the song is a dream of freedom. Freedom dreamt from precolonial times, when Congo and Latin-America were untouched by European colonial violence. It is Juanita’s way of confronting this traumatic history and saying “you destroyed my kingdom”.
“This song is my heart. I poured all of it into it – my struggle, the painful history of Africa and the painful history of Latin America.”
“I am trying to bring peace. This thing, the past, that has created so much pain that we still have today. On the song I am dreaming of a better future, even if I am not part of it anymore”. Sueño translates to dream in English and captures the vision and the utopia that Juanita is singing about. But even though they can seem distant, dreams are powerful. You need to dream it to make it happen. “We are still... (continua)
Album: Mabanzo
“This one is gonna make me cry”, Juanita says. A way of healing through music, the song is a dream of freedom. Freedom dreamt from precolonial times, when Congo and Latin-America were untouched by European colonial violence. It is Juanita’s way of confronting this traumatic history and saying “you destroyed my kingdom”.
“This song is my heart. I poured all of it into it – my struggle, the painful history of Africa and the painful history of Latin America.”
“I am trying to bring peace. This thing, the past, that has created so much pain that we still have today. On the song I am dreaming of a better future, even if I am not part of it anymore”. Sueño translates to dream in English and captures the vision and the utopia that Juanita is singing about. But even though they can seem distant, dreams are powerful. You need to dream it to make it happen. “We are still... (continua)
La lucha sigue
(continua)
(continua)
8/11/2023 - 22:54
L'aiva e la Grigna
(2020)
Pihinì, tornando al monte
Le inconfondibili note folk del collettivo guidato da Canossi dettano i tempi di queste nuove passeggiate fra i monti, aprendo il racconto sulle rive del torrente Grigna con L’aiva la Grigna, cantando di quelle acque che hanno visto scorrere e rincorrersi le stagioni, le persone e gli
antichi mestieri che si svolgevano in quella piccola civiltà alpina quando i mulini erano ancora tutti in funzione
Pihinì, tornando al monte
Le inconfondibili note folk del collettivo guidato da Canossi dettano i tempi di queste nuove passeggiate fra i monti, aprendo il racconto sulle rive del torrente Grigna con L’aiva la Grigna, cantando di quelle acque che hanno visto scorrere e rincorrersi le stagioni, le persone e gli
antichi mestieri che si svolgevano in quella piccola civiltà alpina quando i mulini erano ancora tutti in funzione
L'aiva la rua l'aiva la ala
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/11/2023 - 17:25
Percorsi:
Guerra alla Terra
Il ragazzo selvatico
(2020)
Pihinì, tornando al monte
testo di Paolo Cognetti e Dario Canossi
A Paolo Cognetti e al suo omonimo romanzo si rifà senza tanti giri di parole Il ragazzo selvatico, il cui testo è arrivato in dono nella tana dei Luf direttamente dall’autore de Le otto montagne; tra riferimenti a Into the wild di John Krakauer e all’Eddie Vedder di Society (“Stai pure senza me, cantavi società, chiedevi se da solo fosse felicità…” fa il paio proprio con “Society, you’re a crazy breed, I hope you’re not lonely without me…” cantato da Vedder), i Luf incidono un altro brano-capolavoro, un inno alla solitudine e alla libertà più pura.
A volte i nostri inserimenti prendono strade tortuose, potremmo definirli salti del cavallo, per le canzoni di per sé non sono direttamente e chiaramente delle CCG. Questa probabilmente è una di queste.
L'idea di questo inserimento mi è venuta da un articolo di Paolo... (continua)
Pihinì, tornando al monte
testo di Paolo Cognetti e Dario Canossi
A Paolo Cognetti e al suo omonimo romanzo si rifà senza tanti giri di parole Il ragazzo selvatico, il cui testo è arrivato in dono nella tana dei Luf direttamente dall’autore de Le otto montagne; tra riferimenti a Into the wild di John Krakauer e all’Eddie Vedder di Society (“Stai pure senza me, cantavi società, chiedevi se da solo fosse felicità…” fa il paio proprio con “Society, you’re a crazy breed, I hope you’re not lonely without me…” cantato da Vedder), i Luf incidono un altro brano-capolavoro, un inno alla solitudine e alla libertà più pura.
A volte i nostri inserimenti prendono strade tortuose, potremmo definirli salti del cavallo, per le canzoni di per sé non sono direttamente e chiaramente delle CCG. Questa probabilmente è una di queste.
L'idea di questo inserimento mi è venuta da un articolo di Paolo... (continua)
Ricordi quell'estate
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/11/2023 - 17:10
Percorsi:
Guerra alla Terra
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Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
L’album si chiude con “La mia classe”, che è una vera e propria riflessione sugli ideali smarriti di una certa sinistra, di un certo sindacato e del movimento operaio, ideali che tuttavia rifioriranno in un futuro forse non troppo lontano (“La mia classe riavrà tutto quando Classe riavrà nome, quando l’altra classe, come classe, avrà odiato e distrutto, e da niente, sarà tutto”); potrebbe sembrare una chiusura senza speranza ma proprio l’ultimo verso ci indica il futuro…e da niente, sarà tutto. Anche qui la voce e la chitarra sono i padroni della scena e grazie al loro ritmo incalzante forniscono ancora più vigore e più significato alle parole di Lo Galbo.
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