In the last few weeks, this poem by Yevgeny Yevtushenko has crossed my mind time and again. I keep asking myself what Yevtushenko might have to say about it to Putin right now and vice versa. Deep down, I'd like to believe that the message of the poem is still all about words of wisdom to a vast majority of the Russian people misled by the insanity of their leaders.
Nemmeno il tempo di celebrare la conclusione dell'Akitu che nella serata del 3 aprile un drone turco colpiva un veicolo siriaco a Tell Tamer (Rojava, nord della Siria). All'interno del mezzo si trovava quello che presumibilmente era l'obiettivo principale, Orom Maruki, membro del comando generale del Consiglio militare siriaco (Syriac Military Council – MFS). Fortunosamente rimasto solo ferito così come un traduttore che viaggiava con lui. In quel momento stavano scortando un convoglio russo verso la centrale elettrica della città.
Il MFS è parte integrante delle Forze Democratiche Siriane (FDS), la coalizione politico-militare costituita da curdi, arabi, armeni, siriaci...
Quanto alla festa dell'Akitu, le origini in Mesopotamia risalgono almeno al quarto millennio avanti Cristo (con i Sumeri che i Curdi considerano i loro... (continua)
Ormai sono passate due settimane dal decesso dell'indipendentista Yvan Colonna, ma l'indignazione del popolo corso per questa morte ingiusta non sembra attenuarsi.
Anche la manifestazione organizzata ad Ajaccio nel pomeriggio di domenica 3 aprile si è conclusa con scontri e feriti (oltre una dozzina di manifestanti, alcuni gravemente).
Alla testa del corteo, composto da varie migliaia di persone (4mila secondo le autorità, 14Mila per gli organizzatori), anche Stéphane Colonna, il fratello di Yvan. I manifestanti inalberavano un grande striscione bianco con il volto del militante scomparso e le scritte “Ci stiamo per risvegliare” e “Ho fiducia”. Frasi che Yvan avrebbe pronunciato in gennaio durante una conversazione con un altro detenuto, un indipendentista basco, nella convinzione che un giorno la Corsica avrebbe conquistato la libertà... (continua)
Katyn è un luogo attualmente al confine fra Russia e Bielorussia, dove, fra aprile e maggio del 1940, circa 22.000 prigionieri di guerra polacchi furono massacrati. Per decenni le autorità sovietiche scaricarono la responsabilità di questo crimine di guerra sui nazisti. Il testo che leggete è del cantautore polacco Jazek Kaczmarski. Sulla vicenda esiste un film di Wajda, che nell’eccidio perse il padre.
Una versione in trio ad opera della cantante irlandese Niamh Parsons in stile tradizionale è ascoltabile nel cd "Heart's Desire" (2002). Precedentemente anche altri due cantanti in Irlanda l'avevano eseguita a cappella: Jerry O'Reilly e Terry Moylan. Niamh pensa che l'aria della canzone ricalchi "Valentia Island" nell'esecuzione di Seamus Ennis.