Frontiera
2021
Marghesarà
Giro di boa del disco è “Frontiera” (“Tutti stretti su questo battello, che solo a guardarlo fa paura. Hanno il coraggio o l’incoscienza di scappare via dalla tortura”), che, anche in questo caso, mette in primissimo piano un interessante intreccio di chitarre, con gli arpeggi dell’acustica contrappuntati dai fraseggi dell’elettrica. In sottofondo, il tappeto sonoro creato da fisarmonica ed elettronica regala al pezzo un’andatura instabile e liquida
blogfoolk.com
Marghesarà
Giro di boa del disco è “Frontiera” (“Tutti stretti su questo battello, che solo a guardarlo fa paura. Hanno il coraggio o l’incoscienza di scappare via dalla tortura”), che, anche in questo caso, mette in primissimo piano un interessante intreccio di chitarre, con gli arpeggi dell’acustica contrappuntati dai fraseggi dell’elettrica. In sottofondo, il tappeto sonoro creato da fisarmonica ed elettronica regala al pezzo un’andatura instabile e liquida
blogfoolk.com
Mi so na storia che xe vera
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 12:32
Melissa
“Melissa”, scritta da Otello Ermanno Profazio, mi ricorda il modo di “raccontare” di Ignazio Buttitta. La canzone parla dell’occupazione del fondo Fragalà a Melissa, in Calabria, e la repressione della polizia di Scelba (ministro dell’Interno). Ci furono tre morti e quindici feriti.
I morti furono Francesco Nigro, Angelina Mauro e Giovanni Zito. Era il 29 ottobre del 1949 (lu vintinovi ottobri di lu quarantanovi). Tragedia passata alla storia come la strage di Melissa.
Massimo Ferrante su blogfoolk
Interpretata da:
Francesca Prestia in Donne del Sud (Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio) (2019)
Massimo Ferrante in Canzuni (2022)
I morti furono Francesco Nigro, Angelina Mauro e Giovanni Zito. Era il 29 ottobre del 1949 (lu vintinovi ottobri di lu quarantanovi). Tragedia passata alla storia come la strage di Melissa.
Massimo Ferrante su blogfoolk
Interpretata da:
Francesca Prestia in Donne del Sud (Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio) (2019)
Massimo Ferrante in Canzuni (2022)
Pueta impegnatu tu si lu nostru eroi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 12:11
Pagella di scolaro in fondo al mare
2022
Canzuni
Poesia di Aldo Masullo
Musica di Massimo Ferrante
Per concludere, e ricondurre lo sguardo dell’artista alla contemporaneità, vorrei che ci parlassi di “Pagella di scolaro in fondo al mare”, poesia di Masullo che tu hai musicato per questo album.
Come già detto, non mi sento molto portato alla composizione, ma questa è stata una vera e propria richiesta di Angelo De Falco ‘o professore dei Zezi, con cui suono e canto ormai da tredici anni. Doveva essere inserita nel repertorio “Zezesco”, ma per ora esiste solo la versione fatta in “Canzuni”. La poesia del rimpianto Aldo Masullo mi piacque subito, principalmente per la immediatezza della scrittura, senza fronzoli, quasi una non-poesia. Scritta di getto dopo quell’immane tragedia dell’immigrazione avvenuta nel Canale di Sicilia-Mare Mediterraneo - il Nostro mare nel 2015, dove persero la vita 1000 persone: donne, bambini, uomini... (continua)
Canzuni
Poesia di Aldo Masullo
Musica di Massimo Ferrante
Per concludere, e ricondurre lo sguardo dell’artista alla contemporaneità, vorrei che ci parlassi di “Pagella di scolaro in fondo al mare”, poesia di Masullo che tu hai musicato per questo album.
Come già detto, non mi sento molto portato alla composizione, ma questa è stata una vera e propria richiesta di Angelo De Falco ‘o professore dei Zezi, con cui suono e canto ormai da tredici anni. Doveva essere inserita nel repertorio “Zezesco”, ma per ora esiste solo la versione fatta in “Canzuni”. La poesia del rimpianto Aldo Masullo mi piacque subito, principalmente per la immediatezza della scrittura, senza fronzoli, quasi una non-poesia. Scritta di getto dopo quell’immane tragedia dell’immigrazione avvenuta nel Canale di Sicilia-Mare Mediterraneo - il Nostro mare nel 2015, dove persero la vita 1000 persone: donne, bambini, uomini... (continua)
La portavi cucita sul petto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 12:01
Song for Julian
2021
I wrote this song dedicated to JULIAN ASSANGE.
I would have liked to release it on the disc scheduled for the end of 2022, but it is necessary to pay everyone's attention so that as many voices as possible are raised to defend a man who fought for our freedom.
It is a battle for human dignity for the defense of rights.
It's about us all. We cannot look away.
This song is for Julian Assange.
I wrote this song dedicated to JULIAN ASSANGE.
I would have liked to release it on the disc scheduled for the end of 2022, but it is necessary to pay everyone's attention so that as many voices as possible are raised to defend a man who fought for our freedom.
It is a battle for human dignity for the defense of rights.
It's about us all. We cannot look away.
This song is for Julian Assange.
Don't walk through that secret door,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 11:23
Percorsi:
#freeAssange
Decolonize
1995
Decolonize
Decolonize
Aug's on the scene with a vengeance
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 11:04
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
January 26
2016
January 26
Described by The Guardian as being a ‘mic drop on the nation’, ‘January 26’ is a protest anthem unlike any other.
Penned by Indigenous MCs Briggs and Trials and featuring a hook from Dan Sultan, ‘January 26’ sees A.B. Original tear into the celebration of Australia Day on January 26 when James Cook first docked in Botany Bay: a date which many Aboriginal Australians associate with the ongoing persecution and systematic genocide of their people.
Although the date is set to be changed, ‘January 26’ undeniably flung the conversation into the conscience of the mainstream, and acted as a history lesson for many a young Australian raised in an educational system that tends to glance over such details.
January 26
Described by The Guardian as being a ‘mic drop on the nation’, ‘January 26’ is a protest anthem unlike any other.
Penned by Indigenous MCs Briggs and Trials and featuring a hook from Dan Sultan, ‘January 26’ sees A.B. Original tear into the celebration of Australia Day on January 26 when James Cook first docked in Botany Bay: a date which many Aboriginal Australians associate with the ongoing persecution and systematic genocide of their people.
Although the date is set to be changed, ‘January 26’ undeniably flung the conversation into the conscience of the mainstream, and acted as a history lesson for many a young Australian raised in an educational system that tends to glance over such details.
You can call it what you want
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2022 - 10:46
Katyń, albo Ballada katyńska
Versione italiana di Alessio Lega
Katyn è un luogo attualmente al confine fra Russia e Bielorussia, dove, fra aprile e maggio del 1940, circa 22.000 prigionieri di guerra polacchi furono massacrati. Per decenni le autorità sovietiche scaricarono la responsabilità di questo crimine di guerra sui nazisti. Il testo che leggete è del cantautore polacco Jazek Kaczmarski. Sulla vicenda esiste un film di Wajda, che nell’eccidio perse il padre.
Katyn è un luogo attualmente al confine fra Russia e Bielorussia, dove, fra aprile e maggio del 1940, circa 22.000 prigionieri di guerra polacchi furono massacrati. Per decenni le autorità sovietiche scaricarono la responsabilità di questo crimine di guerra sui nazisti. Il testo che leggete è del cantautore polacco Jazek Kaczmarski. Sulla vicenda esiste un film di Wajda, che nell’eccidio perse il padre.
KATYŃ
(continua)
(continua)
4/4/2022 - 10:40
E noi qui
Si riferisce alla guerra del Golfo del 1991 e fu presentata al Sanremo dello stesso anno.
Girano i tuoi capelli
(continua)
(continua)
inviata da Alessandra 3/4/2022 - 20:51
Done With Bonaparte
Una versione in trio ad opera della cantante irlandese Niamh Parsons in stile tradizionale è ascoltabile nel cd "Heart's Desire" (2002). Precedentemente anche altri due cantanti in Irlanda l'avevano eseguita a cappella: Jerry O'Reilly e Terry Moylan. Niamh pensa che l'aria della canzone ricalchi "Valentia Island" nell'esecuzione di Seamus Ennis.
Flavio Poltronieri 3/4/2022 - 20:22
Девочка летом
Kalinov Most, who are known for «Родная» (“Dear”) is fronted by profound poet Dmitry Revyakin, and have been making phenomenal music since 1984.
“Devushka letom” (“Girl in Summer”) is one of the greatest Russian rock songs ever, and while it may not initially strike you as an anti-war song, it nevertheless tells the story of a woman whose man is sent away to fight. «Страшно подумать — Придет — не придет? Девочка любит. Девочка ждет» (“It’s scary to think. — Will he come — not come? The girl loves. The girl waits”).
Нет Войне: 10 of the Greatest Russian Anti-War Songs - MetalSucks
“Devushka letom” (“Girl in Summer”) is one of the greatest Russian rock songs ever, and while it may not initially strike you as an anti-war song, it nevertheless tells the story of a woman whose man is sent away to fight. «Страшно подумать — Придет — не придет? Девочка любит. Девочка ждет» (“It’s scary to think. — Will he come — not come? The girl loves. The girl waits”).
Нет Войне: 10 of the Greatest Russian Anti-War Songs - MetalSucks
Девочка летом
(continua)
(continua)
3/4/2022 - 19:36
Военная тревога
2019
Album: Интернет И Боеголовки (Internet And Warheads)
Tarakany! (which means ‘Cockroaches!’) are simply out-of-this-world. The group are marked by their empathy — and, it should be noted, their decision to showcase dancing phalluses in one of their videos. In 2019, Tarakany! dropped the catchy single «Военная тревога» (“War Alert”), which is punctuated with lyrics like, «Каждый день крепче паранойя… Как смогло стать нам полем боя. Место то, где жила любовь… Сложно поверить, но это не сон! Знаешь я тоже чувствую запах пороха» (“Every day, the paranoia becomes stronger…How could it have become a battlefield for us. The place where love lived…It’s hard to believe, but it’s not a dream! You know, I also feel the smell of gunpowder”).
In 2015, Tarakany!’s vocalist, Dmitry Spirin, proclaimed that weapons can never be a cause for pride while performing at the huge annual festival Nashestvie.... (continua)
Album: Интернет И Боеголовки (Internet And Warheads)
Tarakany! (which means ‘Cockroaches!’) are simply out-of-this-world. The group are marked by their empathy — and, it should be noted, their decision to showcase dancing phalluses in one of their videos. In 2019, Tarakany! dropped the catchy single «Военная тревога» (“War Alert”), which is punctuated with lyrics like, «Каждый день крепче паранойя… Как смогло стать нам полем боя. Место то, где жила любовь… Сложно поверить, но это не сон! Знаешь я тоже чувствую запах пороха» (“Every day, the paranoia becomes stronger…How could it have become a battlefield for us. The place where love lived…It’s hard to believe, but it’s not a dream! You know, I also feel the smell of gunpowder”).
In 2015, Tarakany!’s vocalist, Dmitry Spirin, proclaimed that weapons can never be a cause for pride while performing at the huge annual festival Nashestvie.... (continua)
Каждый день крепче паранойя,
(continua)
(continua)
3/4/2022 - 19:20
Forty-one Bullets
2021
Forty-one Bullets è un brano scritto in questi giorni, ispirato all’omicidio di Amadou Diallo, studente liberiano residente a New York.
Ucciso nel febbraio 1999 da 4 poliziotti, sulla porta di casa, con 41 colpi di pistola, in 32 secondi.
Gli autori furono tutti assolti.
Vogliamo esprimere tutta la nostra amarezza e disgusto rispetto a episodi intollerabili, purtroppo sempre più’ frequenti, in cui arroganza, ignoranza e odio razziale possono spingere un uomo ad uccidere un altro essere umano.
Dal Ku Klux Klan ad Amadou Diallo a George Floyd ai recenti fatti di cronaca italiana e mondiale, la storia continua a ripetersi dimostrando che l'uomo persevera nel non imparare nulla dal suo passato.
RIFLETTIAMO
Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad... (continua)
Forty-one Bullets è un brano scritto in questi giorni, ispirato all’omicidio di Amadou Diallo, studente liberiano residente a New York.
Ucciso nel febbraio 1999 da 4 poliziotti, sulla porta di casa, con 41 colpi di pistola, in 32 secondi.
Gli autori furono tutti assolti.
Vogliamo esprimere tutta la nostra amarezza e disgusto rispetto a episodi intollerabili, purtroppo sempre più’ frequenti, in cui arroganza, ignoranza e odio razziale possono spingere un uomo ad uccidere un altro essere umano.
Dal Ku Klux Klan ad Amadou Diallo a George Floyd ai recenti fatti di cronaca italiana e mondiale, la storia continua a ripetersi dimostrando che l'uomo persevera nel non imparare nulla dal suo passato.
RIFLETTIAMO
Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad... (continua)
Only one bullets no way
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2022 - 20:18
Drones in the City
PER L'EUROPA DUE PESI E DUE MISURE: ACCOGLIENZA PER LE DONNE E I BAMBINI UCRAINI, MA ESPULSIONE E DEPORTAZIONE PER QUELLI CURDI
Gianni Sartori
Al mondo, appare evidente, ci sono profughi e profughi, rifugiati e rifugiati. Di serie A e di serie B (o anche C e via-via per tutte le lettere dell'alfabeto, gerarchicamente).
Se poi come Ghadamkheir Haghanizadeh sei anche una donna curda, peggio per te.
Qualche giorno fa, il 29 marzo, un video documentava in maniera inconfutabile la brutale violenza subita da una richiedente asilo curda (proveniente dal Rojhilat, di cittadinanza iraniana) in Danimarca, dopo che la sua domanda di asilo politico era stata rifiutata. Stando a quanto dichiarato da un responsabile della Rete per i diritti umani del Kurdistan (KHRN), la donna veniva ammanettata da una decina di poliziotti in borghese, malmenata e prelevata con la forza dal campo profughi di Avnstrup,... (continua)
Gianni Sartori 2/4/2022 - 20:07
Black & Deadly
2008
Nutches
'Lucky country for some but for others it isn't.'
For Reconciliation Week 2021, we explore some of the most enduring, anthemic songs by Indigenous artists that have showed paths towards reconciliation.
Today, The Last Kinection's 2008 anthem 'Black & Deadly'.
In 2008, Newcastle-via-Cairns trio The Last Kinection burst onto the scene with their debut album Nutches.
Kabbi Kabbi brother and sister Joel and Nay Wenitong and DJ Jaytee, used music to talk about the everyday experiences of Indigenous people.
The Last Kinection
Hear the story of Black & Deadly above:
The song 'Black & Deadly' was inspired by a racist encounter Nay had at Brisbane Airport.
"This guy comes up and he said, ‘Hey, where are you from?’" she says.
"I said, Cairns, and he goes ‘Oh, don't buy a house in any of the suburbs starting with M because all the blah, blah, blah.’ And he's talking... (continua)
Nutches
'Lucky country for some but for others it isn't.'
For Reconciliation Week 2021, we explore some of the most enduring, anthemic songs by Indigenous artists that have showed paths towards reconciliation.
Today, The Last Kinection's 2008 anthem 'Black & Deadly'.
In 2008, Newcastle-via-Cairns trio The Last Kinection burst onto the scene with their debut album Nutches.
Kabbi Kabbi brother and sister Joel and Nay Wenitong and DJ Jaytee, used music to talk about the everyday experiences of Indigenous people.
The Last Kinection
Hear the story of Black & Deadly above:
The song 'Black & Deadly' was inspired by a racist encounter Nay had at Brisbane Airport.
"This guy comes up and he said, ‘Hey, where are you from?’" she says.
"I said, Cairns, and he goes ‘Oh, don't buy a house in any of the suburbs starting with M because all the blah, blah, blah.’ And he's talking... (continua)
"I'm black and deadly"
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2022 - 19:41
I Still Call Australia Home
The track “Still Call Australia Home” has never been released on any album. The Last Kinection used the track for live shows.
La canzone è un rifacimento di una canzone patriottica di Peter Allen
La canzone è un rifacimento di una canzone patriottica di Peter Allen
They invaded, degraded, and polluted our land
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2022 - 19:32
Brisbane Blacks
1982
Mop Conlon wrote 'Brisbane Blacks' so Aboriginal rights wouldn't become yesterday's news
In September 1982, Brisbane hosted the 12th Commonwealth Games. With the world’s eyes on Australia, First Nations people from around the country converged on the Queensland capital to march for Aboriginal rights.
The protests – and the mass arrests that followed – gained international attention. They also got the attention of a local musician by the name of Dennis 'Mop' Conlon.
Aboriginal dot artwork with the text Songs of ReconciliationPlaySpace to play or pause, M to mute, left and right arrows to seek, up and down arrows for volume.
Hear the story of 'Brisbane Blacks' above:
Conlon had grown up in Cherbourg, playing music with his uncles and with his band Dennis Conlon and the Magpies, who would later become known as Mop & the Dropouts.
As he watched the protests on the news that night,... (continua)
Mop Conlon wrote 'Brisbane Blacks' so Aboriginal rights wouldn't become yesterday's news
In September 1982, Brisbane hosted the 12th Commonwealth Games. With the world’s eyes on Australia, First Nations people from around the country converged on the Queensland capital to march for Aboriginal rights.
The protests – and the mass arrests that followed – gained international attention. They also got the attention of a local musician by the name of Dennis 'Mop' Conlon.
Aboriginal dot artwork with the text Songs of ReconciliationPlaySpace to play or pause, M to mute, left and right arrows to seek, up and down arrows for volume.
Hear the story of 'Brisbane Blacks' above:
Conlon had grown up in Cherbourg, playing music with his uncles and with his band Dennis Conlon and the Magpies, who would later become known as Mop & the Dropouts.
As he watched the protests on the news that night,... (continua)
On TV I saw a story, of the Brisbane Blacks
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2022 - 19:15
Alba meticcia
1995
Un sole che brucia
Un sole che brucia
Non si tratta di togliere, aggiungere alcunché
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2022 - 18:28
Lunario di Settembre [Il processo di Nogaredo]
Versione dei Ciroma
1994
I disertori
1994
I disertori
Dq82 2/4/2022 - 18:01
Lei balla sola
[2022]
Scritta da Fabio Ilacqua (1975), autore, cantautore, pittore e contadino.
Interpretata dalla splendida voce di Simona Molinari e inclusa nel suo prossimo album "Petali"
Scritta da Fabio Ilacqua (1975), autore, cantautore, pittore e contadino.
Interpretata dalla splendida voce di Simona Molinari e inclusa nel suo prossimo album "Petali"
Tout le ciel est ma grand chambre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/4/2022 - 12:40
L'uomo solo
Ferrè l'ha musicata e interpretata come lato B di un 45 giri uscito nel giugno del 1969 (il lato A comprende un altro testo di Pavese: "Verrà La Morte"). Ad integrazione sarebbe importante aggiungere che la poesia originale di Pavese non si intitolava "L'uomo solo" bensì "Semplicità". Si trova originariamente contenuta nella raccolta epico-narrativa "Lavorare Stanca" (1936).
Flavio Poltronieri 1/4/2022 - 10:58
Italia Combatte
anonimo
L'autore del testo è tale "Gigino", come riportato sullo spartito edito dalla casa editrice Maurri.
Francesco Cusumano 31/3/2022 - 19:53
Filles d’ouvriers
Macquart était un etablissement d'équarrissage pour chevaux.
Stéphanie 31/3/2022 - 10:36
La guerra di Piero
TURCO / TURKISH - Lyricstranslate
Piero'nun savaşı
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/3/2022 - 19:17
La Maza
Grazie Marcia! Della traduzione, e la ruflessione ! Buona primavera malgrado la morosità e le prove del mondo.
Enrico
Io ringraziare desidero...
Enrico
Io ringraziare desidero...
Enrico Alberti 30/3/2022 - 18:00
La parte sbagliata
2018
“La parte sbagliata”: si tratta di un brano quasi inedito (l’abbiamo già suonato qualche volta dal vivo) nato nel gennaio 2018 in risposta alla recrudescenza di gruppi neofascisti nel nostro Paese e alla loro legittimazione politica da parte di partiti (ai tempi) di governo.
“La parte sbagliata”: si tratta di un brano quasi inedito (l’abbiamo già suonato qualche volta dal vivo) nato nel gennaio 2018 in risposta alla recrudescenza di gruppi neofascisti nel nostro Paese e alla loro legittimazione politica da parte di partiti (ai tempi) di governo.
Il problema siete voi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/3/2022 - 17:17
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
La Musica dei Poveri
(in Italian "music" is a feminine noun, so every time the lyrics says "she" it refers to music)
MUSIC BELONGS TO THE POORS
(continua)
(continua)
inviata da leoharrison 30/3/2022 - 15:36
Io lo so (ma non ho prove)
2020
Ispirata al libro "Un atomo di verità" di Marco Damilano sulla vicenda Aldo Moro
(e sicuramente anche dall'omonimo discorso di Pier Paolo Pasolini)
Ispirata al libro "Un atomo di verità" di Marco Damilano sulla vicenda Aldo Moro
(e sicuramente anche dall'omonimo discorso di Pier Paolo Pasolini)
Io lo so,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/3/2022 - 14:37
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
La guerra di Piero
VENETO / VENETIAN - Viola Ortes (L. Trans.)
Ea guèra de Piero
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/3/2022 - 14:03
4-15-13
2017
11 Short Stories of Pain & Glory
“4-15-13” pays homage to the victims of the Boston Marathon Bombing, most of whom the band grew to know personally after visits to their hospital rooms in the aftermath. “Since that day, we felt like not taking the challenge to write a song about what we all went through would be taking the coward’s way out. We put more importance on writing that piece of music than anything we’ve ever done, because if you’re going to touch that day, it has to be done right. We went through so many emotions with that whole experience, as did everyone in Boston. It changed the city forever,” singer Ken Casey said.
11 Short Stories of Pain & Glory
“4-15-13” pays homage to the victims of the Boston Marathon Bombing, most of whom the band grew to know personally after visits to their hospital rooms in the aftermath. “Since that day, we felt like not taking the challenge to write a song about what we all went through would be taking the coward’s way out. We put more importance on writing that piece of music than anything we’ve ever done, because if you’re going to touch that day, it has to be done right. We went through so many emotions with that whole experience, as did everyone in Boston. It changed the city forever,” singer Ken Casey said.
We’re all just people trying to get along
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/3/2022 - 11:27
Soldato
2020
Cara Elena,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/3/2022 - 09:57
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
The Band Played Waltzing Matilda
AND THE BAND PLAYED WALTZING MATILDA
(continua)
(continua)
inviata da ALBERTO CAGNIN 30/3/2022 - 08:48
Deutschland
DiabolusCaleb (L. Trans.)
Translator's Note: This is an very rough/literal translation, so take it with a grain of salt. If anyone wants to come and fix it, be my guest. - Contibutor's note: A number of spelling mistakes have been fixed and a transcription added. Some Verbesserungen in the grammar have been included. [RV]
Translator's Note: This is an very rough/literal translation, so take it with a grain of salt. If anyone wants to come and fix it, be my guest. - Contibutor's note: A number of spelling mistakes have been fixed and a transcription added. Some Verbesserungen in the grammar have been included. [RV]
דײַטשלאַנד [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/3/2022 - 00:43
I cadetti di Guascogna
Cara Silvia, io adoro Clara Jaione con tutte le canzoni che ha interpretato perché voce, parole e musica sono proprio quelle che ci volevano dopo la guerra. Boccate d'aria fresca. La guerrra di Piero sarebbe venuta a suo tempo, chi l'avrebbe ascoltata allora?
Davide
Davide
Davide Milanesi 29/3/2022 - 17:06
'Cross the Green Mountain
'Cross the Green Mountain Bob Dylan's Cover
Traduzione-adattamento di A. Cagnin
Una traduzione in italiano del brano di Bob Dylan che fa da colonna sonora al film "Gods and Generals"
DALLA VERDE MONTAGNA
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Cagnin BrentaBlues 28/3/2022 - 22:25
It Ain't Necessarily So
Molto interessante. Conoscevo solo la versione dei Bronski Beat. Grazie mille.
Vorrei segnalare solo qualcosa che secondo me dovrebbe essere cambiato nella traduzione della penultima strofa, dove si legge:
"Matusalemme visse novecento anni,
Matusalemme visse novecento anni -
E la chiameresti vita
se nessuna ragazza andrebbe
con uno che ha novecento anni?"
Da un punto di vista formale dovrebbe essere:
"Matusalemme visse novecento anni,
Matusalemme visse novecento anni -
E la chiameresti vita
se nessuna ragazza andasse
con uno che ha novecento anni?"
Presumo si sia tentato di riprodurre il linguaggio del testo originale, che è invece altamente informale e colloquiale, ma per rispettarlo maggiormente si dovrebbero eliminare sia il condizionale (già presente nella vostra traduzione) sia il congiuntivo imperfetto, da me suggerito, che dovrebbero caratterizzare una traduzione in italiano... (continua)
Vorrei segnalare solo qualcosa che secondo me dovrebbe essere cambiato nella traduzione della penultima strofa, dove si legge:
"Matusalemme visse novecento anni,
Matusalemme visse novecento anni -
E la chiameresti vita
se nessuna ragazza andrebbe
con uno che ha novecento anni?"
Da un punto di vista formale dovrebbe essere:
"Matusalemme visse novecento anni,
Matusalemme visse novecento anni -
E la chiameresti vita
se nessuna ragazza andasse
con uno che ha novecento anni?"
Presumo si sia tentato di riprodurre il linguaggio del testo originale, che è invece altamente informale e colloquiale, ma per rispettarlo maggiormente si dovrebbero eliminare sia il condizionale (già presente nella vostra traduzione) sia il congiuntivo imperfetto, da me suggerito, che dovrebbero caratterizzare una traduzione in italiano... (continua)
P. M. 28/3/2022 - 13:03
La semaine sanglante
la seconda strofa che ho scritto ma che non abbiamo cantato
La stampa dell’ex-prefettura,
(continua)
(continua)
inviata da Giovanni Bartolomei 28/3/2022 - 01:29
Lady In Black
Caterina Caselli
Album / Albumi: “Caterina Caselli”, 1972
A conferma del fatto che questo sito è (da tempo) completamente “fuori controllo” da parte anche di chi lo redige e gestisce, un piccolo episodio. Oggi pomeriggio, in macchina, io e la Daniela -k.d.- stavamo ascoltando una trasmissione di Radio Popolare, “Bollicine”. Parentesi: da un mesetto circa, per motivi facilmente immaginabili, Radio Popolare brulica di canzoni contro la guerra; e abbiamo come l'impressione che i redattori e i bravi conduttori della storica radio milanese diano spesso delle occhiate a questo sito, anche se -privi come siamo, e come intendiamo restare, di collegamenti “social” e quant'altro, non possiamo averne la certezza. Fatto sta che “Bollicine” di oggi era dedicata alle cover italiane degli anni '70, e quando è stata mandata in onda quest' “Uomo del Paradiso” di Caterina Caselli, i conduttori hanno mandato... (continua)
Album / Albumi: “Caterina Caselli”, 1972
A conferma del fatto che questo sito è (da tempo) completamente “fuori controllo” da parte anche di chi lo redige e gestisce, un piccolo episodio. Oggi pomeriggio, in macchina, io e la Daniela -k.d.- stavamo ascoltando una trasmissione di Radio Popolare, “Bollicine”. Parentesi: da un mesetto circa, per motivi facilmente immaginabili, Radio Popolare brulica di canzoni contro la guerra; e abbiamo come l'impressione che i redattori e i bravi conduttori della storica radio milanese diano spesso delle occhiate a questo sito, anche se -privi come siamo, e come intendiamo restare, di collegamenti “social” e quant'altro, non possiamo averne la certezza. Fatto sta che “Bollicine” di oggi era dedicata alle cover italiane degli anni '70, e quando è stata mandata in onda quest' “Uomo del Paradiso” di Caterina Caselli, i conduttori hanno mandato... (continua)
L'uomo del paradiso
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 27/3/2022 - 19:08
Domani
2018
L'amore mio non more
L'amore mio non more
E da quanno che 'r monno s' é fatto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/3/2022 - 18:02
Le Rêve et le Réel
Le Rêve et le Réel
Chanson française – Le Rêve et le Réel – Marco Valdo M.I. – 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 31
Dialogue Maïeutique
En Zinovie, dit Marco Valdo M.I., on peut toujours rêver.
Oui, dit Lucien l’âne, pour ce que j’en sais, on doit même rêver, sinon comment verrait-on l’avenir radieux dont parle le Guide ?
C’est juste, reprend Marco Valdo M.I., le rêve est le visage de... (continua)
Chanson française – Le Rêve et le Réel – Marco Valdo M.I. – 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 31
Dialogue Maïeutique
En Zinovie, dit Marco Valdo M.I., on peut toujours rêver.
Oui, dit Lucien l’âne, pour ce que j’en sais, on doit même rêver, sinon comment verrait-on l’avenir radieux dont parle le Guide ?
C’est juste, reprend Marco Valdo M.I., le rêve est le visage de... (continua)
Sans mot dire, je pense assis ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/3/2022 - 17:13
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Marghesarà
La title- track, sicuramente uno dei momenti più alti dell’album, è impreziosita dalla voce di Gualtiero Bertelli, vero e proprio pezzo di storia del folk veneto. “Marghesarà” (“Sarà che non vogliono far niente per paura di cambiare, sarà che la regata è lunga e nessuno vuol vogare, sarà che anche il Leone si è rotto i coglioni di aspettare”) cammina lungo un paludoso incastro fra chitarra acustica e bandoneon, mentre una acquosa linea di basso ed un pattern di batteria viscoso sostengono la sezione ritmica. Geniale il gioco di parole del titolo, che declina letteralmente Marghera (vale a dire “Mare che c’era”) nel suo futuro, “Marghesarà”, appunto, cioè “Mare che ci sarà”, piccolo gioiellino di inventiva poetica che si va a piazzare all’interno di un testo ruvido, che mette in luco in modo dolentemente appassionato tutte le antinomie, soprattutto gestionali e strutturali, del territorio veneto.
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