Il partigiano di Oliveto
Il Partigiano di Oliveto è un canto "recuperato" da Otello Palmieri (Grizzana, Bologna, 1927), ex partigiano comunista originario del borgo di Oliveto, frazione del comune di Monteveglio (Bologna). È stato composto fra il 1944 e il 1945 da Corrado Degli Esposti e Marziano Sorzini, anche loro partigiani, insieme ad altre persone inquadrate o vicine ai battaglioni «Angelo Artioli» e «Gastone Sozzi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero». Le due formazioni furono attive fra i torrenti Lavino e Samoggia, in parte spostatesi a supporto della 5^ armata statunitense oltre la linea Gotica nel dicembre 1944.
La trascrizione qui presentata è tratta, con alcuni lievissimi interventi a correggerne l'ortografia, da una trascrizione conservata nelle carte private di Otello Palmieri, aggiustata con la versione cantata e registrata a Stiore (Monteveglio) il 28 aprile 2019 da Enrico Pontieri e Alfredo Mignini.
Informazioni tratta da Il Deposito.org
La trascrizione qui presentata è tratta, con alcuni lievissimi interventi a correggerne l'ortografia, da una trascrizione conservata nelle carte private di Otello Palmieri, aggiustata con la versione cantata e registrata a Stiore (Monteveglio) il 28 aprile 2019 da Enrico Pontieri e Alfredo Mignini.
Informazioni tratta da Il Deposito.org
Il partigiano questo l'è il mio nome
(continua)
(continua)
25/4/2022 - 12:08
Quel giorno d'aprile
Ancora con la locomotiva..
Guccini ha scritto capolavori in musica ben più profondi e ispirati della Locomotiva ma pazienza.
Ascoltiamoci Autunno, Canzone delle domande consuete, Vite, Lettera, Vorrei, Van Loon, Che ne sai, Inutile, Scirocco, Incontro, Canzone per Anna, Tango per due, Canzone quasi d'amore, Odysseus, Culodritto, Autogrill, Ballando con una sconosciuta, Farewell, Mercoledì delle ceneri, Amerigo e altre tra le più belle parole in musica che siano mai state scritte.
Guccini ha scritto capolavori in musica ben più profondi e ispirati della Locomotiva ma pazienza.
Ascoltiamoci Autunno, Canzone delle domande consuete, Vite, Lettera, Vorrei, Van Loon, Che ne sai, Inutile, Scirocco, Incontro, Canzone per Anna, Tango per due, Canzone quasi d'amore, Odysseus, Culodritto, Autogrill, Ballando con una sconosciuta, Farewell, Mercoledì delle ceneri, Amerigo e altre tra le più belle parole in musica che siano mai state scritte.
Alberto 25/4/2022 - 11:17
Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
Due parole sull'autore della musica: il partigiano Lanfranco, alias Angelo Rossi, alla fine della guerra completerà gli studi e diventerà uno dei più importanti compositori di canzoni del dopoguerra, firmandosi Matanzas e scrivendo, tra gli altri, per Natalino Otto, Bruno Martino, Peppino di Capri e soprattutto don Marino Barreto, di cui sarà anche spesso arrangiatore. Potete trovare alcune delle canzoni da lui composte in questa pagina:
Discografia Nazionale della canzone italiana
Buon 25 aprile!
Discografia Nazionale della canzone italiana
Buon 25 aprile!
Vito Vita 25/4/2022 - 11:11
Le basi americane (Rossa provvidenza)
MAURITIUS: PROTESTE PER L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA NEL “PARADISO TURISTICO”
Gianni Sartori
Di sicuro, tra manifestazioni, scontri e arresti, non si può certo dire che l'ultima settimana nella Repubblica di Maurizio (Republic of Mauritius, République de Maurice, in lingua creola mauriziana Moris) sia trascorsa tranquillamente.
Colonizzata successivamente da Olanda, Francia e Gran Bretagna, è indipendente dal 1968. Ma con l'esclusione del conteso arcipelago di Chagos (vedi il caso emblematico di Diego Garcia, base militare statunitense) e della piccola Isola Tromelin sotto amministrazione francese.
Oggetto comunque di sfruttamento neo-coloniale sotto varie forme (deforestazione, riduzione a “paradiso” turistico per gli occidentali...) con conseguente riduzione della biodiversità. Del resto era l'isola dell'estinto Dodo, massacrato dalle fameliche ciurme in transito.
In questi ultimi... (continua)
Gianni Sartori
Di sicuro, tra manifestazioni, scontri e arresti, non si può certo dire che l'ultima settimana nella Repubblica di Maurizio (Republic of Mauritius, République de Maurice, in lingua creola mauriziana Moris) sia trascorsa tranquillamente.
Colonizzata successivamente da Olanda, Francia e Gran Bretagna, è indipendente dal 1968. Ma con l'esclusione del conteso arcipelago di Chagos (vedi il caso emblematico di Diego Garcia, base militare statunitense) e della piccola Isola Tromelin sotto amministrazione francese.
Oggetto comunque di sfruttamento neo-coloniale sotto varie forme (deforestazione, riduzione a “paradiso” turistico per gli occidentali...) con conseguente riduzione della biodiversità. Del resto era l'isola dell'estinto Dodo, massacrato dalle fameliche ciurme in transito.
In questi ultimi... (continua)
Gianni Sartori 25/4/2022 - 09:46
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
3γ. Versione francese anti-Russa, pro-Ucraina
3γ. Anti-Russian, pro-Ukraine French version
"Cette version des paroles est destinée à s'opposer à l'invasion militaire de l'est de l'Ukraine par les forces russes.
Fondamentalement, il n'y a pas de différences majeures avec la version française, mais les paroles ont été réécrites pour soutenir l'Ukraine."
3γ. Anti-Russian, pro-Ukraine French version
"Cette version des paroles est destinée à s'opposer à l'invasion militaire de l'est de l'Ukraine par les forces russes.
Fondamentalement, il n'y a pas de différences majeures avec la version française, mais les paroles ont été réécrites pour soutenir l'Ukraine."
La varsovienne (version anti-Russie)
(continua)
(continua)
inviata da Boreč 25/4/2022 - 00:54
Noi non vogliamo più fare il militare
anonimo
(1917?)
Dalla raccolta di Gian Luigi Beccaria nelle Langhe proviene un altro testo inedito, assai interessante. Noi non vogliamo più fare il militare è un canto registrato a Dogliani da un certo Andrea Borra, di cui non si conoscono i dati biografici, ma che probabilmente era un militante dell'idea socialista o anarchica.
Un testo collocabile negli ultimi anni di guerra, certamente dopo la Rivoluzione d'Ottobre.
Da Castelli-Jona-Lovatto, Al rombo del cannon. Grande Guerra e canto popolare, Neri Pozza, 2018, pag. 745.
Dalla raccolta di Gian Luigi Beccaria nelle Langhe proviene un altro testo inedito, assai interessante. Noi non vogliamo più fare il militare è un canto registrato a Dogliani da un certo Andrea Borra, di cui non si conoscono i dati biografici, ma che probabilmente era un militante dell'idea socialista o anarchica.
Un testo collocabile negli ultimi anni di guerra, certamente dopo la Rivoluzione d'Ottobre.
Da Castelli-Jona-Lovatto, Al rombo del cannon. Grande Guerra e canto popolare, Neri Pozza, 2018, pag. 745.
Noi non vogliamo più fare il militare
(continua)
(continua)
24/4/2022 - 22:52
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
La Porte fermée
La Porte fermée
Chanson française – La Porte fermée – Marco Valdo M.I. – 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 37
Dialogue Maïeutique
La Porte fermée, dit Lucien l’âne ; on ne sait jamais ce que cache un titre.
Bien entendu, dit Marco Valdo M.I., car le titre est une étiquette ; à la rigueur, une accroche et même peut-être parfois, un accroche-cœur.
Et comme on le sait, insiste Lucien l’âne,... (continua)
Chanson française – La Porte fermée – Marco Valdo M.I. – 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 37
Dialogue Maïeutique
La Porte fermée, dit Lucien l’âne ; on ne sait jamais ce que cache un titre.
Bien entendu, dit Marco Valdo M.I., car le titre est une étiquette ; à la rigueur, une accroche et même peut-être parfois, un accroche-cœur.
Et comme on le sait, insiste Lucien l’âne,... (continua)
Les poux envahiront les rats,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/4/2022 - 19:42
Adagietto [Wenn der Krieg beginnt]
[1901]
Music / Musica / Musique / Sävel:
Gustav Mahler 5. Sinfonie III. Abteilung
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
New York Philharmonic, Conductor: Leonard Bernstein
Dedicato alle persone che stanno di qua e di la del Dneper
La poesia di Bertolt Brecht che segue fa parte della collezione Svendborger Gedichte , capitolo I Deutsche Kriegsfibel / Abbecedario tedesco di guerra
Music / Musica / Musique / Sävel:
Gustav Mahler 5. Sinfonie III. Abteilung
Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
New York Philharmonic, Conductor: Leonard Bernstein
Dedicato alle persone che stanno di qua e di la del Dneper
La poesia di Bertolt Brecht che segue fa parte della collezione Svendborger Gedichte , capitolo I Deutsche Kriegsfibel / Abbecedario tedesco di guerra
QUANDO LA GUERRA COMINCIA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 24/4/2022 - 18:34
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Non vorrei fare la guerra
2022
Les Jeux Sont Faits
feat: Dr Ring Ding
Les Jeux Sont Faits
feat: Dr Ring Ding
«Chi ci conosce e ci segue lo sa, siamo un collettivo musicale. Nelle canzoni mettiamo le nostre storie, i nostri percorsi, le suggestioni che raccogliamo in giro. Nessuno però s’immaginava una guerra di queste dimensioni, con i carrarmati, i bombardamenti. La canzone l’ha scritta Franco, io ho aggiunto e tolto, come si fa quando si lavora in gruppo. È una visione sulla guerra in generale, sulle verità che vengono nascoste per giustificare atti di violenza. Noi non siamo geopolitici, politici, esperti di questo o di quell’altro, però abbiamo sempre vissuto le guerre per suggestioni, seppur da lontano. La verità è che le guerre mettono sempre di fronte a un’enormità di dubbi, d’insicurezze interpretative, lasciando sullo sfondo il dramma umano. Nella canzone “Non vorrei fare la guerra” c’è un invito a guadagnare delle consapevolezze. Anche per comprendere meglio la natura umana, ancor prima che politica».
Arpioni, nuovo disco premonitore: «Non vorrei fare la guerra»
Arpioni, nuovo disco premonitore: «Non vorrei fare la guerra»
Non vorrei fare la guerra ma è un mondo che non mi va
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2022 - 18:17
Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Antiwar Songs Blog
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00
Storia della Resistenza (43-45)
Dall'album "Storia della RAPubblica 1943-1953: i veri anni di piombo".
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 24/4/2022 - 11:29
La mela di Odessa (1920)
[1975]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja saevel: Demetrio Stratos
Album / Albumit:
1. Crac! (1975)
2. Are(A)zione, live 1975
Le notizie sono (e sono rimaste) parecchio incerte. Secondo Demetrio Stratos, al quale fu chiesto che cosa significasse questo brano poi divenuto un classico degli AreA, il testo si baserebbe su un fatto realmente avvenuto nel 1920, e che potrebbe essere uno dei primi dirottamenti marini della storia. Un pittore dadaista tedesco, tale Apple, che intendeva assistere ad una mostra d'arte a Odessa, vi dirottò una nave passeggeri con l'intenzione di regalarla ai russi che avevano da poco fatto la rivoluzione. Una volta a Odessa, Apple venne salutato con feste enormi, che comportarono anche far saltare in aria la nave con tutti i suoi passeggeri tedeschi. Per essere precisi, ecco anche la trascrizione che il blogger Ennio Carota ha fatto... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja saevel: Demetrio Stratos
Album / Albumit:
1. Crac! (1975)
2. Are(A)zione, live 1975
Le notizie sono (e sono rimaste) parecchio incerte. Secondo Demetrio Stratos, al quale fu chiesto che cosa significasse questo brano poi divenuto un classico degli AreA, il testo si baserebbe su un fatto realmente avvenuto nel 1920, e che potrebbe essere uno dei primi dirottamenti marini della storia. Un pittore dadaista tedesco, tale Apple, che intendeva assistere ad una mostra d'arte a Odessa, vi dirottò una nave passeggeri con l'intenzione di regalarla ai russi che avevano da poco fatto la rivoluzione. Una volta a Odessa, Apple venne salutato con feste enormi, che comportarono anche far saltare in aria la nave con tutti i suoi passeggeri tedeschi. Per essere precisi, ecco anche la trascrizione che il blogger Ennio Carota ha fatto... (continua)
C'era una volta una mela a cavallo di una foglia
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/4/2022 - 20:32
Eusko gudariak
L'ESTATE SI PREANNUNCIA CALDA IN IPAR EUSKAL HERRIA
Gianni Sartori
Sono previste entro un mese le udienze dei baschi Ion Parot e Jakes Esnal, entrambi con più di 70 anni di età. Detenuti da oltre 32 anni (così come un altro prigioniero basco, Unai) dovrebbero già essere in libertà, ma nei loro riguardi sono scattate misure restrittive ulteriori e particolari ("d'eccezione”) così da mantenerli ancora dietro le sbarre.
Anche per questo, qualora non venisse loro concessa la libertà condizionale, ma rimanessero ancora in carcere, le organizzazioni che esprimono solidarietà ai prigionieri baschi (in particolare Bake Bidea e gli “Artigiani della Pace”) preannunciano di voler bloccare (letteralmente) tutto il Paese basco Nord (Ipar Euskal Herria, sotto amministrazione francese). Il comunicato risale al 19 aprile (a pochi giorni di distanza dal giorno 8 aprile, quinto anniversario del disarmo... (continua)
Gianni Sartori 23/4/2022 - 20:04
Sans la nommer
LEI - La nuova versione italiana di Banda POPolare dell'Emilia Rossa e Modena City Ramblers
Un piccolo omaggio al grande Georges Moustaki
Un piccolo omaggio al grande Georges Moustaki
LEI
(continua)
(continua)
23/4/2022 - 12:49
Bella Ciao
anonimo
2e. La versione al femminile cantata ad Alba, riportata da Floriana Putaturo Diena
2e. The feminine version as sung in Alba, reported by Floriana Putaturo Diena
La preziosa testimonianza di Floriana Putaturo Diena, figlia di un antifascista e vedova di un partigiano, da anni abitante a Torino, ha lasciato tutti sorpresi e comunque rappresenta un altro tassello importante nell’incredibile ma “verosimile” storia mai finita di questo canto emblematico e ancora sorprendente. Alla fine le ho chiesto di firmarmi il libro. Lo sto chiedendo a tutti coloro che in questi giorni me lo presentano. Nell’ultima pagina ha scritto: “Grazie all’autore che mi ha consentito di far conoscere una canzone a me tanto cara. Floriana”.
2e. The feminine version as sung in Alba, reported by Floriana Putaturo Diena
La preziosa testimonianza di Floriana Putaturo Diena, figlia di un antifascista e vedova di un partigiano, da anni abitante a Torino, ha lasciato tutti sorpresi e comunque rappresenta un altro tassello importante nell’incredibile ma “verosimile” storia mai finita di questo canto emblematico e ancora sorprendente. Alla fine le ho chiesto di firmarmi il libro. Lo sto chiedendo a tutti coloro che in questi giorni me lo presentano. Nell’ultima pagina ha scritto: “Grazie all’autore che mi ha consentito di far conoscere una canzone a me tanto cara. Floriana”.
Ero sfollata ad Alba con la famiglia. Mio papà era di “Giustizia e libertà” e portava la stampa clandestina da Torino ad Alba. Nell’ottobre 1944 ho assistito all’ingresso dei partigiani in piazza del Duomo ad Alba. Ero una bambina curiosa e attenta, e ricordo benissimo che si cantava Fischia il vento, ma anche una versione di Bella ciao al femminile, che faceva:
(continua)
(continua)
inviata da dq82 22/4/2022 - 22:53
La regola dello Scambia Bare
Una delle migliori canzoni che siano mai uscite nella recente storia italiana. Un talento canoro inarrivabile affiancato ad un testo dal significato profondo e sempre attuale. Una capacita' di spingere alla riflessione che solo il virtuoso Zeb e' in grado di incarnare.
Se il mondo fosse giusto, questo brano avrebbe vinto il festival di Sanremo e non le solite canzonette. Lacrime agli occhi e brividi ad ogni ascolto.
Grazie di aver condiviso tanta bellezza con tutti noi.
Se il mondo fosse giusto, questo brano avrebbe vinto il festival di Sanremo e non le solite canzonette. Lacrime agli occhi e brividi ad ogni ascolto.
Grazie di aver condiviso tanta bellezza con tutti noi.
Pietro Smusi 22/4/2022 - 17:38
Şengal
MENTRE ESPRIME CONTRARIETA' PER LE OPERAZIONI TURCHE (approvate dal PDK di Barzani) NEL NORD DEL PAESE, IL GOVERNO IRACHENO NON LESINA LE PROVOCAZIONI CONTRO L'AUTONOMIA DI SHENGAL
Gianni Sartori
Approfittando dell'interessata “distrazione” dell'opinione pubblica, in particolare di quella occidentale, tutta concentrata sull'Ucraina, l'aspirante “pacificatore” Erdogan va intensificando gli attacchi militari contro la resistenza curda.
E – purtroppo – col sostegno di un partito curdo, il PDK (Partito Democratico Curdo).
Infatti gli attacchi nel Kurdistan del Sud (con un massiccio utilizzo di elicotteri, in particolare nella zona di Kurojahro), godrebbero non solo dell'approvazione, ma anche della collaborazione del partito di Barzani.
In un comunicato dell'Ufficio stampa delle HPG (Forze di Difesa del Popolo, braccio armato del PKK) si può leggere che “alle 22h36, nella notte del 21 aprile,... (continua)
Gianni Sartori 22/4/2022 - 16:31
Реве та стогне Днiпр широкий
anonimo
Riccardo Venturi, 22-4-2022
Geme e ruggisce il vasto Nipro
(continua)
(continua)
22/4/2022 - 15:40
Махновщина [La Makhnovtchina]
anonimo
DIVAGAZIONI INTEMPESTIVE TRA UCRAINA E DINTORNI
Gianni Sartori
COM'ERA PREVEDIBILE, QUOTIDIANAMENTE SOTTOPOSTO AL “BOMBARDAMENTO” MEDIATICO SU QUANTO AVVIENE - O SI RACCONTA – IN UCRAINA (MAI VISTI COSI' TANTI INVIATI IN KURDISTAN, YEMEN, PALESTINA...), VENGO NUOVAMENTE MENO AL PROPOSITO DI EVITARE DI OCCUPARMENE.
FINORA AVEVO SGARRATO SOLTANTO PER CELEBRARE L'AUDACE ANTIMILITARISTA RUSSO FUGGITO DOPO L'ARRESTO (SALTANDO DA UNA FINESTRA E SCAVALCANDO UN MURO ALTO OLTRE TRE METRI) E PER RICORDARE EDY ONGARO, IL COMPAGNO VENETO CADUTO COMBATTENDO PER L'AUTODETERMINAZIONE DEL DONBASS (apparentemente su fronti contrapposti, ma solo apparentemente. O almeno da un certo punto di vista).
Ci ricasco per colpa di Staino, l'ideatore di “Bobo”.
Umanamente simpatico, generoso, ma talvolta – mi sembra – altalenante e confuso.
Qualche anno fa, inaspettatamente, me lo ero ritrovato tra i collaboratori... (continua)
Gianni Sartori 22/4/2022 - 14:37
Anti-War Song
6 marzo 2022
Let’s all now pray for peace
(continua)
(continua)
22/4/2022 - 00:00
Percorsi:
Guerre in Ucraina
Bandiere da bruciare
Chanson italienne – Bandiere da bruciare – Kalashnikov collective – 2001
Album : Chansons romantiques de la dissidence
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne, a tout l’air d’être intemporelle et de convenir de ce fait à touts les temps. C’est la chanson d’aucun camp ; elle évoque les répercussions d’une guerre lointaine, de n’importe quelle guerre. C’est la chanson du vent qui est passé au-dessus des lieux des grands massacres et qui s’en vient porter au loin les effluves.
Pour qui sait écouter, dit Lucien l’âne, pour qui veut bien entendre, dans La Guerre de Cent mille ans, le vent apporte souvent de telles rumeurs.
À vrai dire, presque tout le temps, répond Marco Valdo M.I. ; mais elles peuvent provenir de zones plus ou moins lointaines et être portées par des vents de sens différents. Pour l’instant, sur notre continent, c’est un vent d’Est et du Nord-Est qui charrie des... (continua)
Album : Chansons romantiques de la dissidence
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne, a tout l’air d’être intemporelle et de convenir de ce fait à touts les temps. C’est la chanson d’aucun camp ; elle évoque les répercussions d’une guerre lointaine, de n’importe quelle guerre. C’est la chanson du vent qui est passé au-dessus des lieux des grands massacres et qui s’en vient porter au loin les effluves.
Pour qui sait écouter, dit Lucien l’âne, pour qui veut bien entendre, dans La Guerre de Cent mille ans, le vent apporte souvent de telles rumeurs.
À vrai dire, presque tout le temps, répond Marco Valdo M.I. ; mais elles peuvent provenir de zones plus ou moins lointaines et être portées par des vents de sens différents. Pour l’instant, sur notre continent, c’est un vent d’Est et du Nord-Est qui charrie des... (continua)
LES DRAPEAUX À BRÛLER
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/4/2022 - 17:00
In Memoriam Bertolt Brecht
[1975]
Musik / Musica / Music / Musique / Sävel:
Paul Dessau
italiano
deutsch
La guerra che verrà
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
[Bertolt Brecht]
Der Krieg, der kommen wird
Der Krieg, der kommen wird
Ist nicht der erste. Vor ihm
Waren andere Kriege.
Als der letzte vorüber war
Gab es Sieger und Besiegte.
Bei den Besiegten das niedere Volk
Hungerte. Bei den Siegern
Hungerte das niedere Volk auch.
[Bertolt Brecht]
La composizione
Paul Dessau, compositore tedesco ebreo fu insieme a Hanns Eisler tra le figure più rappresentative del panorama musicale del Novecento nella Germania dell’Est. Collaborò a lungo e proficuamente con Bertolt Brecht. Compose la musica “La condanna... (continua)
Musik / Musica / Music / Musique / Sävel:
Paul Dessau
italiano
deutsch
La guerra che verrà
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
[Bertolt Brecht]
Der Krieg, der kommen wird
Der Krieg, der kommen wird
Ist nicht der erste. Vor ihm
Waren andere Kriege.
Als der letzte vorüber war
Gab es Sieger und Besiegte.
Bei den Besiegten das niedere Volk
Hungerte. Bei den Siegern
Hungerte das niedere Volk auch.
[Bertolt Brecht]
La composizione
Paul Dessau, compositore tedesco ebreo fu insieme a Hanns Eisler tra le figure più rappresentative del panorama musicale del Novecento nella Germania dell’Est. Collaborò a lungo e proficuamente con Bertolt Brecht. Compose la musica “La condanna... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 20/4/2022 - 19:43
Otto minuti
[2021]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi: Dietro la porta [2022]
"Si intitola Otto minuti il nuovo singolo dei Caravane De Ville, storica formazione emiliana capitanata da Sara Piolanti e Giovanni Rubbiani (ex Modena City Ramblers). Il brano segue il primo singolo Sabrina, pubblicato lo scorso luglio. Quest’ultimo ha segnato il ritorno della band sulle scene dopo 15 anni di assenza.
Otto minuti è uscito venerdì 24 settembre [2021] su tutte le maggiori piattaforme streaming e in digital download per Rivertale Productions. È estratto dal nuovo progetto discografico, su cui la band è attualmente a lavoro. Un lavoro atteso per la prima parte del 2022.
Un brano impattante e attuale, dalla forte connotazione sociopolitica. Con Otto minuti i Caravane De Ville rendono omaggio a uno dei fatti storici più rilevanti del 2020, che ha smosso anime... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Album / Albumi: Dietro la porta [2022]
"Si intitola Otto minuti il nuovo singolo dei Caravane De Ville, storica formazione emiliana capitanata da Sara Piolanti e Giovanni Rubbiani (ex Modena City Ramblers). Il brano segue il primo singolo Sabrina, pubblicato lo scorso luglio. Quest’ultimo ha segnato il ritorno della band sulle scene dopo 15 anni di assenza.
Otto minuti è uscito venerdì 24 settembre [2021] su tutte le maggiori piattaforme streaming e in digital download per Rivertale Productions. È estratto dal nuovo progetto discografico, su cui la band è attualmente a lavoro. Un lavoro atteso per la prima parte del 2022.
Un brano impattante e attuale, dalla forte connotazione sociopolitica. Con Otto minuti i Caravane De Ville rendono omaggio a uno dei fatti storici più rilevanti del 2020, che ha smosso anime... (continua)
Sera di fine maggio,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 20/4/2022 - 15:40
Macchinista
anonimo
Buonasera
Anch'io ero alla colonia di Cesenatico e alla partenza cantavamo la canzone del macchinista.
Quanti canti abbiamo imparato della Grande Guerra!!
Come giustamente Lei scrive è stato molto formativo, dall'alza bandiera al mattino alla ritirata alla sera.
Ma in quanti eravamo.. Bambini dal Trentino alla Sicilia. Che bei ricordi! Luisa Tirelli da Piacenza
Anch'io ero alla colonia di Cesenatico e alla partenza cantavamo la canzone del macchinista.
Quanti canti abbiamo imparato della Grande Guerra!!
Come giustamente Lei scrive è stato molto formativo, dall'alza bandiera al mattino alla ritirata alla sera.
Ma in quanti eravamo.. Bambini dal Trentino alla Sicilia. Che bei ricordi! Luisa Tirelli da Piacenza
luisatirelli64@libero.it 19/4/2022 - 23:08
Истребитель
Riccardo Venturi, 18/19-4-2022
La nostra misteriosissima Donatella Leoni, cultrice del rock russo, torna a spedirci un brano degli Akvarium, lo storico gruppo di Boris Grebenšćikov. Ce lo presenta come una canzone “eseguita dal vivo per chi si oppone alla guerra in Ucraina”, e la cosa può essere comprensibile; ma il brano, facente poi parte dell'album Снежный лев (“Il leone di neve”) ha in realtà quasi trent'anni, essendo del 1995. Come dire: siamo già quattro anni dopo la fine dell'Unione Sovietica, una fine senz'altro accelerata anche dalla rovinosa guerra nel fatale Afghanistan, ma le atmosfere sono ancora quelle e riportano a quegli avvenimenti che hanno segnato tutta una generazione. Avvenimenti che, probabilmente, si stanno ripetendo in Ucraina, e per questo l'adattamento della canzone può risultare naturale. Certo è che essa si situa da un'angolazione discretamente particolare; scrive... (continua)
La nostra misteriosissima Donatella Leoni, cultrice del rock russo, torna a spedirci un brano degli Akvarium, lo storico gruppo di Boris Grebenšćikov. Ce lo presenta come una canzone “eseguita dal vivo per chi si oppone alla guerra in Ucraina”, e la cosa può essere comprensibile; ma il brano, facente poi parte dell'album Снежный лев (“Il leone di neve”) ha in realtà quasi trent'anni, essendo del 1995. Come dire: siamo già quattro anni dopo la fine dell'Unione Sovietica, una fine senz'altro accelerata anche dalla rovinosa guerra nel fatale Afghanistan, ma le atmosfere sono ancora quelle e riportano a quegli avvenimenti che hanno segnato tutta una generazione. Avvenimenti che, probabilmente, si stanno ripetendo in Ucraina, e per questo l'adattamento della canzone può risultare naturale. Certo è che essa si situa da un'angolazione discretamente particolare; scrive... (continua)
Lo sterminatore
(continua)
(continua)
19/4/2022 - 20:36
L'operaio Gerolamo
L'operaio Gerolamo
di Gioacchino Bona
Carmilla Online, 2 aprile 2022
Il treno per Torino è in arrivo sul binario cinque. Dal 1978 percorro questa linea che dal mio capoluogo di provincia, per ragioni di lavoro, mi porta al capoluogo di regione.
Salgo e come tutti i pendolari, con gli occhi increspati dal sonno, mi metto a dormire. Paesi e paesi si succedono prima della metropoli. Dal 1978 ad oggi, i cambiamenti sono molteplici e, per dirla in breve, le grandi trasformazioni non sono sempre positive.
Salgo e chissà perché, passati quarant’anni, mi viene in mente “l’operaio Gerolamo”, una canzone di Lucio Dalla dai testi di Roberto Roversi, grandissimo poeta bolognese legato al Gruppo 63.
Mi viene in mente quella canzone del 1973, l’ho ancora in testa nonostante il tempo, perché dentro c’è un linguaggio che è narrazione, realtà, che ha riscontri veri con il sociale, dove l’individuo non... (continua)
di Gioacchino Bona
Carmilla Online, 2 aprile 2022
Il treno per Torino è in arrivo sul binario cinque. Dal 1978 percorro questa linea che dal mio capoluogo di provincia, per ragioni di lavoro, mi porta al capoluogo di regione.
Salgo e come tutti i pendolari, con gli occhi increspati dal sonno, mi metto a dormire. Paesi e paesi si succedono prima della metropoli. Dal 1978 ad oggi, i cambiamenti sono molteplici e, per dirla in breve, le grandi trasformazioni non sono sempre positive.
Salgo e chissà perché, passati quarant’anni, mi viene in mente “l’operaio Gerolamo”, una canzone di Lucio Dalla dai testi di Roberto Roversi, grandissimo poeta bolognese legato al Gruppo 63.
Mi viene in mente quella canzone del 1973, l’ho ancora in testa nonostante il tempo, perché dentro c’è un linguaggio che è narrazione, realtà, che ha riscontri veri con il sociale, dove l’individuo non... (continua)
Riccardo Venturi 19/4/2022 - 09:39
Stop the War
2022
This song details the Russo-Ukraine War. Russia invaded Ukraine on February 24th 2022 and in the night started bombarding and shelling major Ukraine cities. The first verse details this first night of the war.
The song asks the question “Haven’t we learned anything?”. This is the same way that previous wars have started and Kanonenfieber asks why, despite seeing what has happened in the past, humanity still resorts to war and violence.
Genius
The song asks the question “Haven’t we learned anything?”. This is the same way that previous wars have started and Kanonenfieber asks why, despite seeing what has happened in the past, humanity still resorts to war and violence.
Genius
Torn from a peaceful dream
(continua)
(continua)
18/4/2022 - 12:28
Percorsi:
Guerre in Ucraina
Ernst Friedrich: Krieg dem Kriege
GUERRA ALLA GUERRA
di Adolfo Santoro
Elbareport, Quotidiano Online di Informazione dall'Isola d'Elba, 16 aprile 2022
La Prima guerra mondiale del 1914-1918 anticipò molti aspetti delle atrocità della guerra moderna. Clemente Rebora espresse il suo orrore di soldato, congedato a seguito delle ferite causate dallo scoppio di una granata, nella poesia “Voce di vedetta morta”:
C'è un corpo in poltiglia
Con crespe di faccia, affiorante
Sul lezzo dell'aria sbranata.
Frode la terra.
Forsennato non piango:
Affar di chi può, e del fango.
Però se ritorni
Tu uomo, di guerra
A chi ignora non dire;
Non dire la cosa, ove l'uomo
E la vita s'intendono ancora.
Ma afferra la donna
Una notte, dopo un gorgo di baci,
Se tornare potrai;
Sòffiale che nulla del mondo
Redimerà ciò ch'è perso
Di noi, i putrefatti di qui;
Stringile il cuore a strozzarla:
E se t'ama, lo capirai nella vita
Più... (continua)
di Adolfo Santoro
Elbareport, Quotidiano Online di Informazione dall'Isola d'Elba, 16 aprile 2022
La Prima guerra mondiale del 1914-1918 anticipò molti aspetti delle atrocità della guerra moderna. Clemente Rebora espresse il suo orrore di soldato, congedato a seguito delle ferite causate dallo scoppio di una granata, nella poesia “Voce di vedetta morta”:
C'è un corpo in poltiglia
Con crespe di faccia, affiorante
Sul lezzo dell'aria sbranata.
Frode la terra.
Forsennato non piango:
Affar di chi può, e del fango.
Però se ritorni
Tu uomo, di guerra
A chi ignora non dire;
Non dire la cosa, ove l'uomo
E la vita s'intendono ancora.
Ma afferra la donna
Una notte, dopo un gorgo di baci,
Se tornare potrai;
Sòffiale che nulla del mondo
Redimerà ciò ch'è perso
Di noi, i putrefatti di qui;
Stringile il cuore a strozzarla:
E se t'ama, lo capirai nella vita
Più... (continua)
Riccardo Venturi 18/4/2022 - 12:10
Canto della Russia Bianca
La cosa più interessante di questa pagina è scoprire cosa si canta e cantava nei corpi dell'esercito della Repubblica Italiana.
CCG Staff 18/4/2022 - 10:30
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Ti sia lieve la terra, abbi la pace