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Era il tempo...

Era il tempo...
Soffiano ancora venti di guerra e non mi pare il caso di aggiornare la mia biografia per questo vecchio (e prezioso) sito.
E' forse il caso di precisare però che la "bio" risale a quindici anni fa. Oggi, nel 2022, ho 36 anni e nella vita non ho fatto il cantantautore, anche se qualcosa si trova ancora su youtube e sul sito www.lattadelbardo.it

Canto ancora canzoni contro la guerra.
Michele Mari 4/3/2022 - 23:56
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E io ero Sandokan

E io ero Sandokan
ARLO BIGAZZI & LORENZO BOSCUCCI con CLIO CICOGNI : E io ero Sandokan

4/3/2022 - 12:36
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La luna di Kiev

La luna di Kiev
Chanson italienne – La Luna di Kiev – Gianni Rodari – 1960
De Filastrocche in cielo e in terra (Einaudi, 1960).

Musique de Mario Fontana pour le Coro Calicantus (Chœur Calicantus)


Dialogue maïeutique

Quand il y a quelques jours, commence Marco Valdo M.I., j’avais parcouru en italien le texte de La Luna di Kiev, j’avais bien perçu qu’il avait un rapport certain avec l’actualité terrestre, dont l’histoire de fureur et de bruit et carrément insensée est faite par un idiot (« A tale told by un idiot, full of song and fury, signifying nothing » – Shakespeare, Macbeth, Acte V, scène V – 26-28), alors qu’il s’agissait d’une chansonnette du début des années soixante du siècle dernier.

Oui, dit Lucien l’âne, c’était, je m’en souviens de ce moment où j’avais entendu ce bip bip bip que serinait le premier satellite en orbite. Il s’appelait Spoutnik, il était russe et soviétique. Il a tétanisé le... (continua)
LA LUNE DE KYIV
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/3/2022 - 18:25

Das Gesetz

Das Gesetz
Ricorda molto quel che anni prima Rosa Luxemburg scriveva in «Die rote Fahne» (la bandiera rossa) del 18 novembre 1918, e che, a poche settimane dal suo assassinio, pare quasi un testamento morale:


Un dovere morale

Per le vittime politiche del vecchio dominio reazionario noi non volemmo alcuna «amnistia», alcuna grazia. Pretendemmo il nostro diritto a libertà, lotta e rivoluzione per quelle centinaia di persone leali e coraggiose, che languivano in penitenziari e carceri, perché sotto la dittatura della sciabola della banda di delinquenti imperialista lottavano per libertà del popolo, pace, socialismo. Ora esse sono tutte libere. Noi siamo nuovamente schierati, pronti alla lotta. Non gli arbitri coi loro complici borghesi ed il principe Max in testa ci hanno liberato, la rivoluzione proletaria ha fatto saltare le porte delle nostre casematte.
Ma un’altra categoria di tristi abitanti di... (continua)
LA LEGGE
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 3/3/2022 - 12:59
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Corsica mea

Corsica mea

RIMANE IN COMA IL MILITANTE INDIPENDENTISTA CORSO YVAN COLONNA

Gianni Sartori

Nonostante ieri wikipedia l’avesse già tumulato (riportando la presunta data - 2 marzo 2022 - di morte, oggi tolta) Yvan Colonna, se pur in coma post atossico, è ancora vivo.

Le condizioni del militante indipendentista (un DPS: “détenu particulièrement signalé”) comunque restano gravissime e si dispera per la sua sopravvivenza. Ieri, 2 marzo, è stato aggredito (nel tentativo di strangolarlo a mani nude) dentro al carcere di Arles (Bouche-du-Rhone) dove scontava l’ergastolo per l’assassinio del prefetto Claude Erignac (delitto di cui si è sempre professato innocente). L’aggressore avrebbe agito mentre Colonna si esercitava da solo in palestra e sarebbe, condizionale d’obbligo, un altro detenuto condannato per terrorismo jihadista.

Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha dichiarato che “verrà fatto tutto... (continua)
Gianni Sartori 3/3/2022 - 10:48
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Galleria Del[l]e Armi

Galleria Del[l]e Armi
3 marzo ‘44 / A Balvano nella Galleria della memoria e dell’orrore
di Vincenzo Esposito
Salerno Sera online, 2 marzo 2019

Il 3 marzo 1944 nella galleria “Delle Armi”, nei pressi della stazione Balvano-Ricigliano, in provincia di Potenza, si verificò il più grave incidente ferroviario per numero di vittime mai accaduto in Italia. La tragedia di 75 anni fa, nota come “Sciagura del treno 8017”, è tra i più gravi disastri ferroviari della storia: 517 i morti benché le stime siano tuttora oggetto di discussione e il numero potrebbe essere maggiore, arrivando a oltre 600 vittime. L’evento è evocato nell’articolo che segue dall’antropologo culturale Vincenzo Esposito, docente presso l’Università di Salerno.

Il 3 marzo 1944 nella galleria “Delle Armi”, nei pressi della stazione Balvano-Ricigliano, in provincia di Potenza, si verificò il più grave incidente ferroviario per numero di vittime mai... (continua)
Riccardo Venturi 3/3/2022 - 08:55




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