Il tappeto volante
(2021)
"Il tappeto volante" è un brano dedicato ai piccoli che vivono nei luoghi devastati dalle guerre, a quelli che scappano, a quelli che si rifugiano.
A quelli che non ce la fanno... Nonostante l'argomento sia triste e complesso, la canzone è allegra e festosa, come richiamo alla fantasia dei bambini, al loro saper sognare, al loro modo di giocare: queste sono le sole "armi" a loro disposizione grazie alle quali possono "volare via" dalla paura.
Testo, musiche, voce e grafiche di Giuseppe Roberto Atzori.
Voce narrante: Riccardo
Cori ed illustrazione: Luisa Zedda
Mixaggio: Marco Ciuch
Voce narrante: Riccardo
Cori ed illustrazione: Luisa Zedda
Mixaggio: Marco Ciuch
"Il tappeto volante" è un brano dedicato ai piccoli che vivono nei luoghi devastati dalle guerre, a quelli che scappano, a quelli che si rifugiano.
A quelli che non ce la fanno... Nonostante l'argomento sia triste e complesso, la canzone è allegra e festosa, come richiamo alla fantasia dei bambini, al loro saper sognare, al loro modo di giocare: queste sono le sole "armi" a loro disposizione grazie alle quali possono "volare via" dalla paura.
Il mio tappeto è un’isola
(continua)
(continua)
16/12/2022 - 23:48
Elogio dei guerrafondai
Testo di Anna Spissu
Musica di Michele D'Auria
Non è vero che tutti odiano la guerra. C'è chi la ama, chi la cerca, chi la desidera. Chi bestemmiando finge di pregare mentre abbraccia l'angelo oscuro. La Poetessa Anna Spissu su questo argomento ha scritto parole bellissime e terribili, che appena lette ho voluto vestire di musica, trasformandole in canzone. Ringrazio la Poetessa che ha accettato di farmi mettere mano alla sua opera e questo è il risultato, che vi presento. Devo ringraziare tante persone che mi hanno dato una mano, sono tutti amici, che volentieri hanno suonato con me, condividendo il messaggio lanciato dalla canzone; e il messaggio è che l'unica guerra buona, è la guerra che non si fa.
Nel video ci sono disegni che mi hanno spezzato il cuore, realizzati da bambini in zone di guerra di tutto il mondo. Guardateli, mentre ascoltate la canzone, e vedrete come il mondo dell'innocenza infantile può essere deturpato dall'esperienza orribile della guerra. Grazie a tutti quelli che vorranno vedere, ascoltare e lasciare un commento.
Musica di Michele D'Auria
Non è vero che tutti odiano la guerra. C'è chi la ama, chi la cerca, chi la desidera. Chi bestemmiando finge di pregare mentre abbraccia l'angelo oscuro. La Poetessa Anna Spissu su questo argomento ha scritto parole bellissime e terribili, che appena lette ho voluto vestire di musica, trasformandole in canzone. Ringrazio la Poetessa che ha accettato di farmi mettere mano alla sua opera e questo è il risultato, che vi presento. Devo ringraziare tante persone che mi hanno dato una mano, sono tutti amici, che volentieri hanno suonato con me, condividendo il messaggio lanciato dalla canzone; e il messaggio è che l'unica guerra buona, è la guerra che non si fa.
Nel video ci sono disegni che mi hanno spezzato il cuore, realizzati da bambini in zone di guerra di tutto il mondo. Guardateli, mentre ascoltate la canzone, e vedrete come il mondo dell'innocenza infantile può essere deturpato dall'esperienza orribile della guerra. Grazie a tutti quelli che vorranno vedere, ascoltare e lasciare un commento.
Onore a voi
(continua)
(continua)
16/12/2022 - 15:16
Christmas With The Yours
Cari amici, è tempo di sfoggiare i vostri maglioni con le renne e di scoprirvi tutti più buoni! Ecco che i nostri The Pax side of the Moon, che amano moltissimo il Natale, hanno deciso di riproporre e aggiornare un grande classico natalizio, il tutto, e ancora una volta, con la straordinaria partecipazione del Complesso Misterioso e del Cantante Misterioso!
Ecco a voi "Christmas with the yours (Aggiornated!)!
Ecco a voi "Christmas with the yours (Aggiornated!)!
CHRISTMAS WITH THE YOURS (AGGIORNATED!)
(continua)
(continua)
16/12/2022 - 12:07
الوداع
OMBRE SCURE SUL FRONTE POLISARIO
Gianni Sartori
Sicuramente Hadj Ahmed Barrikallah, ex dirigente del Polisario divenuto ormai un oppositore (in quanto dirigente del Movimento Sahrawi per la Pace, da lui fondato nel 2020), avrà le sue ragioni. Non si può restare eternamente sulla breccia mentre intorno mutano gli scenari mondiali. E probabilmente, dato che vive attualmente in Spagna, quando propone un’analogia con l’Irlanda (“il Polisario finirà come l’IRA”) magari sta pensando ai Paesi Baschi. Conoscendo sicuramente il profondo, pluridecennale rapporto tra la sinistra basca abertzale e la resistenza della popolazione dell’ex Sahara spagnolo. Era infatti abituale incontrare, magari sulla spiaggia di Donosti, gruppi numerosi, intere scolaresche di bambini saharawi ospiti da qualche organizzazione basca come espressione di solidarietà internazionalista. Per non parlare dell’impegno di alcuni... (continua)
Gianni Sartori
Sicuramente Hadj Ahmed Barrikallah, ex dirigente del Polisario divenuto ormai un oppositore (in quanto dirigente del Movimento Sahrawi per la Pace, da lui fondato nel 2020), avrà le sue ragioni. Non si può restare eternamente sulla breccia mentre intorno mutano gli scenari mondiali. E probabilmente, dato che vive attualmente in Spagna, quando propone un’analogia con l’Irlanda (“il Polisario finirà come l’IRA”) magari sta pensando ai Paesi Baschi. Conoscendo sicuramente il profondo, pluridecennale rapporto tra la sinistra basca abertzale e la resistenza della popolazione dell’ex Sahara spagnolo. Era infatti abituale incontrare, magari sulla spiaggia di Donosti, gruppi numerosi, intere scolaresche di bambini saharawi ospiti da qualche organizzazione basca come espressione di solidarietà internazionalista. Per non parlare dell’impegno di alcuni... (continua)
Gianni Sartori 15/12/2022 - 19:14
Zombie
“Nightmare in Nigeria” secondo l’agenzia Reuters
Gianni Sartori
Dal 2013 sarebbero almeno diecimila, stando al recente reportage (basato su interviste e testimonianze) dell’agenzia londinese Reuters, le donne nigeriane ex prigioniere di Boko Haram (in gran parte minorenni, adolescenti) costrette ad abortire (con iniezioni o pillole abortive) dopo essere riuscite a fuggire o essere state liberate dai militari. Quelle che si rifiutavano sarebbero state minacciate e picchiate. In qualche caso anche drogate o legate. Si tratterebbe quindi, almeno nella maggioranza dei casi, di aborti effettuati senza il consenso della donna, talvolta spacciando pillole e iniezioni somministrate come farmaci per curare presunte malattie.
I responsabili avrebbero dichiarato di aver agito sia “per disinfettare la società”, sia “per il loro bene, per evitare problemi al rientro nella comunità”. Dove sarebbero... (continua)
Gianni Sartori
Dal 2013 sarebbero almeno diecimila, stando al recente reportage (basato su interviste e testimonianze) dell’agenzia londinese Reuters, le donne nigeriane ex prigioniere di Boko Haram (in gran parte minorenni, adolescenti) costrette ad abortire (con iniezioni o pillole abortive) dopo essere riuscite a fuggire o essere state liberate dai militari. Quelle che si rifiutavano sarebbero state minacciate e picchiate. In qualche caso anche drogate o legate. Si tratterebbe quindi, almeno nella maggioranza dei casi, di aborti effettuati senza il consenso della donna, talvolta spacciando pillole e iniezioni somministrate come farmaci per curare presunte malattie.
I responsabili avrebbero dichiarato di aver agito sia “per disinfettare la società”, sia “per il loro bene, per evitare problemi al rientro nella comunità”. Dove sarebbero... (continua)
Gianni Sartori 15/12/2022 - 11:29
Non son brividi d’amore
(2019)
Le guerre, o meglio l'istinto bellicoso dell'uomo, pronto a distruggere tutti e tutto per il suo rendiconto personale, per la sua sete di potere, sembrano ancora molto lontane dall'esser superate.
Per la malvagità di uomini senza scrupoli muoiono uomini, donne e bambini innocenti colpevoli solo di essere nati in zone calde e "di nessuno".
La cosa che mi inquieta di più è la quasi indifferenza dei paesi occidentali, dei cittadini i quali, troppi presi a fare post sui social ed a mettere in risalto le loro vite massificate, dedicano a queste tragedie inumane qualche riga da post, qualche secondo del loro tempo per mettersi a posto la coscienza."Mentre il mondo digita" sta proprio a significare che la società odierna crede che basti un "post" a cambiare il mondo...ipocrisia!!
Neanche una canzone può fare nulla se non smuovere un pochino le coscienze assopite attraverso musica e soprattutto immagini!!
Le guerre, o meglio l'istinto bellicoso dell'uomo, pronto a distruggere tutti e tutto per il suo rendiconto personale, per la sua sete di potere, sembrano ancora molto lontane dall'esser superate.
Per la malvagità di uomini senza scrupoli muoiono uomini, donne e bambini innocenti colpevoli solo di essere nati in zone calde e "di nessuno".
La cosa che mi inquieta di più è la quasi indifferenza dei paesi occidentali, dei cittadini i quali, troppi presi a fare post sui social ed a mettere in risalto le loro vite massificate, dedicano a queste tragedie inumane qualche riga da post, qualche secondo del loro tempo per mettersi a posto la coscienza."Mentre il mondo digita" sta proprio a significare che la società odierna crede che basti un "post" a cambiare il mondo...ipocrisia!!
Neanche una canzone può fare nulla se non smuovere un pochino le coscienze assopite attraverso musica e soprattutto immagini!!
Mi risveglio in questo mare ieri è stato un temporale
(continua)
(continua)
14/12/2022 - 22:11
Rosa e Fuoco
(2019)
Feat.: MC SHARK
Feat.: MC SHARK
Purtroppo sono sempre più attuali le parole e le immagini contenute nel nostro videoclip animato del brano "Rosa e Fuoco",
Dedicato a tutte le persone che sono coinvolte in un conflitto in qualche parte del mondo, basti pensare che oltre all'Ucraina, sono attualmente in corso numerosi conflitti nello Yemen, in Africa, in Afghanistan, in Siria, Libia e in Palestina, solo per citarne alcuni, dove migliaia di civili stanno vivendo una situazione di paura, sofferenza e morte in balia di uomini di potere ipnotizzati da una forza "demoniaca" e illusoria come la guerra!
Nuove Tribù Zulu, marzo 2022
Dedicato a tutte le persone che sono coinvolte in un conflitto in qualche parte del mondo, basti pensare che oltre all'Ucraina, sono attualmente in corso numerosi conflitti nello Yemen, in Africa, in Afghanistan, in Siria, Libia e in Palestina, solo per citarne alcuni, dove migliaia di civili stanno vivendo una situazione di paura, sofferenza e morte in balia di uomini di potere ipnotizzati da una forza "demoniaca" e illusoria come la guerra!
Nuove Tribù Zulu, marzo 2022
Troppi sono stati gli errori
(continua)
(continua)
14/12/2022 - 22:02
12 anni
Parole: Lorenzo Semprini
Musica: Lorenzo Semprini/Gianluca Morelli
12 anni è la visione di un ragazzino che si trova all'improvviso in mezzo ad una guerra.
Le preoccupazioni possono sembrare leggere, ma il finale poi riporta alla cruda realtà.
La guerra viene "definita" in maniera diretta nel testo della canzone.
Lorenzo Semprini
Musica: Lorenzo Semprini/Gianluca Morelli
Lorenzo Semprini: voce, armonica
Omar Bologna: chitarra elettrica ed acustica
Alessio Raffaelli: organo
Gianluca Morelli: cori
Francesco Pesaresi: basso
Mario Ingrassia: batteria, percussioni
Omar Bologna: chitarra elettrica ed acustica
Alessio Raffaelli: organo
Gianluca Morelli: cori
Francesco Pesaresi: basso
Mario Ingrassia: batteria, percussioni
12 anni è la visione di un ragazzino che si trova all'improvviso in mezzo ad una guerra.
Le preoccupazioni possono sembrare leggere, ma il finale poi riporta alla cruda realtà.
La guerra viene "definita" in maniera diretta nel testo della canzone.
Lorenzo Semprini
Che fine hanno fatto tutti i miei giochi
(continua)
(continua)
14/12/2022 - 21:50
La miniera del 54
Un anno di tanti centenari, si diceva qualche giorno fa. Magari anche persino troppi; e ne aggiungo uno. Oggi 14 dicembre, è il centesimo anniversario della nascita di Luciano Bianciardi, nato a Grosseto il 14 dicembre 1922. Se n'è andato, invece, a meno di cinquant'anni; e non s'è perso niente. Nulla di quanto non avesse già intuito o visto. Ciao Lucianone, Maremma maiala!
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 14/12/2022 - 13:48
Canto per Lorenzo Orsetti
TURCHIA: damnatio memoriae per i ribelli curdi
Gianni Sartori
Perfino dittatori sanguinari come Francisco Franco (o in Italia, terroristi e stragisti) hanno avuto l’estremo conforto (o meglio: lo hanno avuto i loro familiari) di funerali religiosi.
Ma anche per i ribelli di sinistra (nonostante la scomunica vaticana del dopoguerra per chi votava PCI) in genere si è chiuso un occhio.
Ma in Turchia evidente vogliono strafare.
Per Bahoz Mijînî (Mücahit Tok), frettolosamente sepolto in questi giorni nel cimitero di Silopi, nemmeno la concessione di una preghiera recitata dall’iman sulla tomba.
Una conferma che lo stato turco non lascia in pace nemmeno i morti. Perlomeno quando si tratta di curdi ribelli. Così come non perde occasione per umiliarne i familiari.
Caduto da guerrigliero il 4 luglio 2022 nella regione di Kato Jîrka, a Sirnak, in una regione del Nord-Kurdistan (Bakur, entro... (continua)
Gianni Sartori
Perfino dittatori sanguinari come Francisco Franco (o in Italia, terroristi e stragisti) hanno avuto l’estremo conforto (o meglio: lo hanno avuto i loro familiari) di funerali religiosi.
Ma anche per i ribelli di sinistra (nonostante la scomunica vaticana del dopoguerra per chi votava PCI) in genere si è chiuso un occhio.
Ma in Turchia evidente vogliono strafare.
Per Bahoz Mijînî (Mücahit Tok), frettolosamente sepolto in questi giorni nel cimitero di Silopi, nemmeno la concessione di una preghiera recitata dall’iman sulla tomba.
Una conferma che lo stato turco non lascia in pace nemmeno i morti. Perlomeno quando si tratta di curdi ribelli. Così come non perde occasione per umiliarne i familiari.
Caduto da guerrigliero il 4 luglio 2022 nella regione di Kato Jîrka, a Sirnak, in una regione del Nord-Kurdistan (Bakur, entro... (continua)
Gianni Sartori 14/12/2022 - 11:54
Feeling Good
Stavo studiando la vita e le canzoni di Nina Simone per un progetto a cui stavo lavorando, quando ho ricevuto una telefonata in cui mi si proponeva di interpretare “Feeling Good” per la serie TV Lea, un nuovo giorno.
La musica di Nina Simone è trascendentale, non riconducibile all’esperienza, al passato, ma neanche all’immaginazione: è imprevedibile in ogni sua nota, eppure, una volta ascoltata dalla sua Anima, diventava per l’ascoltatore possibile, credibile, come se fosse esistita da sempre, ma non fosse mai stata rivelata.
Dolcenera
La musica di Nina Simone è trascendentale, non riconducibile all’esperienza, al passato, ma neanche all’immaginazione: è imprevedibile in ogni sua nota, eppure, una volta ascoltata dalla sua Anima, diventava per l’ascoltatore possibile, credibile, come se fosse esistita da sempre, ma non fosse mai stata rivelata.
Dolcenera
NUOVO GIORNO NUOVA LUCE
(continua)
(continua)
13/12/2022 - 23:33
Gangsters Are Running This World
Traduzione italiana da OptiMagazine un po' rivista
QUESTO MONDO È GESTITO DA CRIMINALI
(continua)
(continua)
12/12/2022 - 23:44
No More War but Peace and Love
“NO MORE WAR BUT PEACE AND LOVE”
(per coro di Voci bianche, Violino, Violoncello e Pianoforte)
testo e musica di Monica Nasti
Oggi, 20 novembre, Giornata internazionale dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza, vi presentiamo il primo videoclip del progetto ‘LA LUNA DI KIEV’ (“Per un Futuro senza disuguaglianze”), “NO MORE WAR BUT PEACE AND LOVE” di Monica Nasti (referente e coordinatrice del progetto), prodotto dal Conservatorio Nino Rota di Monopoli e dedicato ai bambini Ucraini che in questo periodo stanno affrontando le atrocità di questa guerra, in cui di riflesso si esprime un messaggio di Pace al mondo intero, con l’ obiettivo di sensibilizzarlo sui DIRITTI DELL’INFANZIA, diritti spesso violati in modo brutale.
(per coro di Voci bianche, Violino, Violoncello e Pianoforte)
testo e musica di Monica Nasti
Oggi, 20 novembre, Giornata internazionale dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza, vi presentiamo il primo videoclip del progetto ‘LA LUNA DI KIEV’ (“Per un Futuro senza disuguaglianze”), “NO MORE WAR BUT PEACE AND LOVE” di Monica Nasti (referente e coordinatrice del progetto), prodotto dal Conservatorio Nino Rota di Monopoli e dedicato ai bambini Ucraini che in questo periodo stanno affrontando le atrocità di questa guerra, in cui di riflesso si esprime un messaggio di Pace al mondo intero, con l’ obiettivo di sensibilizzarlo sui DIRITTI DELL’INFANZIA, diritti spesso violati in modo brutale.
C’è un mondo fortunato senza tristezza e dolore
(continua)
(continua)
12/12/2022 - 18:31
A Zero's Welcome
L’evidente e sistematica violazione dei diritti dei popoli operata sia da Ankara che da Teheran solleva proteste anche in Europa.
SEGNALI DI SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE VERSO IL POPOLO CURDO DALLA FRANCIA E DAI PAESI BASCHI
Gianni Sartori
Il 2 dicembre, dalla sala municipale dedicata all’illustre concittadino Romain Rolland (scrittore premio Nobel 1915) il consiglio comunale di Clamecy (dipartimento della Nièvre, regione di Bourgogne-Franche-Comté) ha inviato un chiaro messaggio di solidarietà ad un popolo oppresso e perseguitato .
Conferendo la cittadinanza onoraria alla musicista curda Nudem Durak, in carcere ormai da otto anni (condannata a 19, dovrebbe rimanervi fino al 1934) per aver cantato e insegnato nella propria lingua materna.
Non potendo - ovviamente - l’interessata ritirare l’onoreficenza di persona, questa è stata simbolicamente consegnata a Sylvie Jan (presidente diFrance-Kurdistan)... (continua)
SEGNALI DI SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE VERSO IL POPOLO CURDO DALLA FRANCIA E DAI PAESI BASCHI
Gianni Sartori
Il 2 dicembre, dalla sala municipale dedicata all’illustre concittadino Romain Rolland (scrittore premio Nobel 1915) il consiglio comunale di Clamecy (dipartimento della Nièvre, regione di Bourgogne-Franche-Comté) ha inviato un chiaro messaggio di solidarietà ad un popolo oppresso e perseguitato .
Conferendo la cittadinanza onoraria alla musicista curda Nudem Durak, in carcere ormai da otto anni (condannata a 19, dovrebbe rimanervi fino al 1934) per aver cantato e insegnato nella propria lingua materna.
Non potendo - ovviamente - l’interessata ritirare l’onoreficenza di persona, questa è stata simbolicamente consegnata a Sylvie Jan (presidente diFrance-Kurdistan)... (continua)
Gianni Sartori 12/12/2022 - 10:29
Inneres Auge
Lyricstranslate (Traduzione anonima / Anonymous translator)
Olho interior
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2022 - 10:05
Inneres Auge
Petrus A. Pectinidae (L. Trans.)
Ojo interior
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2022 - 09:38
Stranizza d'amuri
Antomanu (L. Trans.)
Stranezza d'ammore
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2022 - 01:30
Il prezzo da pagare
(2022)
La canzone è stata scritta con la collaborazione di Giovanni Rubbiani e ha come produttore artistico, arrangiatore ed "esecutore musicale" Massimiliano Frignani
Racconta della strage di Marzabotto avvenuta tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1944 ed è un omaggio a Pierpaolo Pasolini.
La canzone è stata scritta con la collaborazione di Giovanni Rubbiani e ha come produttore artistico, arrangiatore ed "esecutore musicale" Massimiliano Frignani
Racconta della strage di Marzabotto avvenuta tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1944 ed è un omaggio a Pierpaolo Pasolini.
Oltre che a Pasolini ci sembra che questo pezzo sia un chiarissimo omaggio ai C.S.I. tanto da sembrare quasi una cover...
In ogni caso un pezzo bello e toccante.
In ogni caso un pezzo bello e toccante.
Gira la ruota, cigola la bici
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 11/12/2022 - 23:25
Halabja
Ieri Halabja, oggi (dicembre 2022) Çemço: nel Kurdistan iracheno (e nell’indifferenza universale) ancora guerra chimica contro i curdi
Passato alla storia come il “massacro di Halabja”, l’attacco con armi chimiche proibite dalla Convenzione di Ginevra avvenne tra il 16 e il 19 marzo 1988. Halabja (città della provincia di as-Sulaymaniya) era caduta il giorno prima, 15 marzo 1988, in mano alla formazione curda dell’UPK (Unione Patriottica Curda) guidata da Jalal Talabani.
Eravamo in piena guerra Iran-Iraq (avviata nel 1980) e, come è noto (vedi l’abbattimento da parte dell’Incrociatore USS Vincennes dell’Airbus A300 iraniano - 290 vittime tra cui 66 bambini - solo qualche mese dopo, in luglio) l’Occidente (o meglio: gli Stati Uniti) era all’epoca sostanzialmente schierato con Bagdad.
Il massacro di Halabja fu il risultato dell’impiego di gas chimici (gas mostarda) per ordine di Ali Hassan... (continua)
Passato alla storia come il “massacro di Halabja”, l’attacco con armi chimiche proibite dalla Convenzione di Ginevra avvenne tra il 16 e il 19 marzo 1988. Halabja (città della provincia di as-Sulaymaniya) era caduta il giorno prima, 15 marzo 1988, in mano alla formazione curda dell’UPK (Unione Patriottica Curda) guidata da Jalal Talabani.
Eravamo in piena guerra Iran-Iraq (avviata nel 1980) e, come è noto (vedi l’abbattimento da parte dell’Incrociatore USS Vincennes dell’Airbus A300 iraniano - 290 vittime tra cui 66 bambini - solo qualche mese dopo, in luglio) l’Occidente (o meglio: gli Stati Uniti) era all’epoca sostanzialmente schierato con Bagdad.
Il massacro di Halabja fu il risultato dell’impiego di gas chimici (gas mostarda) per ordine di Ali Hassan... (continua)
Gianni Sartori 11/12/2022 - 11:50
Na oknu glej obrazek bled
anonimo
Sulla finestra guarda c'è un visino pallido,
(continua)
(continua)
inviata da Aleksander M. 10/12/2022 - 22:18
Le Vase vide
Le Vase vide
Chanson française — Le Vase vide — Marco Valdo M.I. — 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 87
Dialogue Maïeutique
Assurément, Marco Valdo M.I. mon ami, ce titre doit être une sorte de symbole, une objectivation du réel.
C’est le cas, en effet, répond Marco Valdo M.I., et ce qu’il symbolise tel un totem, ce qu’il incarne à vrai dire, c’est la vie morne, terne et vide qui — à l’exception... (continua)
Chanson française — Le Vase vide — Marco Valdo M.I. — 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 87
Dialogue Maïeutique
Assurément, Marco Valdo M.I. mon ami, ce titre doit être une sorte de symbole, une objectivation du réel.
C’est le cas, en effet, répond Marco Valdo M.I., et ce qu’il symbolise tel un totem, ce qu’il incarne à vrai dire, c’est la vie morne, terne et vide qui — à l’exception... (continua)
La profonde salle est immense
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/12/2022 - 18:12
Grito de guerra
Come nel secolo scorso, l'America latina si conferma terra violata e saccheggiata dalla voracità neoliberista. Con ripetute, sistematiche violazioni dei diritti umani ai danni di indigeni ed esponenti della società civile
DIRITTI UMANI VIOLATI IN AMERICA LATINA: non ci resta che piangere
Gianni Sartori
Quando si parla di diritti umani, democrazia o - magari alquanto genericamente - di libertà in America Latina prevale sui media la messa in discussione di regimi, veri o presunti, come Venezuela, Cuba e magari Nicaragua.
In realtà, lo hanno imparato a proprie spese attivisti per i diritti umani, sindacalisti, giornalisti non asserviti, donne, indigeni, migranti, ambientalisti…sono altri i Paesi maggiormente pericolosi. E guarda caso alcuni gravitano nell’orbita del Grande Fratello a stelle e strisce.
Fermo restando che - a parere di un gran numero di Ong - sarebbe proprio l’America Latina... (continua)
DIRITTI UMANI VIOLATI IN AMERICA LATINA: non ci resta che piangere
Gianni Sartori
Quando si parla di diritti umani, democrazia o - magari alquanto genericamente - di libertà in America Latina prevale sui media la messa in discussione di regimi, veri o presunti, come Venezuela, Cuba e magari Nicaragua.
In realtà, lo hanno imparato a proprie spese attivisti per i diritti umani, sindacalisti, giornalisti non asserviti, donne, indigeni, migranti, ambientalisti…sono altri i Paesi maggiormente pericolosi. E guarda caso alcuni gravitano nell’orbita del Grande Fratello a stelle e strisce.
Fermo restando che - a parere di un gran numero di Ong - sarebbe proprio l’America Latina... (continua)
Gianni Sartori 10/12/2022 - 13:32
Finché il fiato tiene
La pandemia ha segnato tutti noi, bisognava mettere un "punto e a capo", ma... quando pensavamo di avercela fatta, di esserne usciti un poco cambiati, la Guerra ha presentato di nuovo il suo sporco conto.
Sanno certi tramonti - scompigliare i pensieri
(continua)
(continua)
inviata da Giorgio Prada 10/12/2022 - 07:33
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
Palestina
USQUE TANDEM, PALESTINA?
Gianni Sartori
Si calcola che siano 216 i palestinesi uccisi dall’inizio del 2022. Tra questi 164 in Cisgiordania.
E l’anno sembra doversi concludersi con ulteriori lutti.
Il 29 novembre a Beit Ommar (nei pressi di Hébron in Cisgiordania) veniva ucciso dai militari israeliani Mufid Mahmud Khalil di 44 anni.
Nel corso della stessa giornata nella località di Kafr Ein
perdevano la vita due fratelli ventenni, Jawad e Dhafer Abdul Rahman Rimawi, mentre partecipavano ad una manifestazione contro la colonizzazione.
Sempre martedì 29 novembre, un altro palestinese rimaneva ucciso nell’attacco a una colonia denominata Kokhav Yaakov (sempre in Cisgiordania).
L’ultima vittima palestinese nel mese di novembre, il giorno 30.
Le forze di sicurezza israeliane, nel corso di un’operazione a Yabed (località non lontana da Jenin) per arrestare Abdul Ghani Herzallah, avevano... (continua)
Gianni Sartori
Si calcola che siano 216 i palestinesi uccisi dall’inizio del 2022. Tra questi 164 in Cisgiordania.
E l’anno sembra doversi concludersi con ulteriori lutti.
Il 29 novembre a Beit Ommar (nei pressi di Hébron in Cisgiordania) veniva ucciso dai militari israeliani Mufid Mahmud Khalil di 44 anni.
Nel corso della stessa giornata nella località di Kafr Ein
perdevano la vita due fratelli ventenni, Jawad e Dhafer Abdul Rahman Rimawi, mentre partecipavano ad una manifestazione contro la colonizzazione.
Sempre martedì 29 novembre, un altro palestinese rimaneva ucciso nell’attacco a una colonia denominata Kokhav Yaakov (sempre in Cisgiordania).
L’ultima vittima palestinese nel mese di novembre, il giorno 30.
Le forze di sicurezza israeliane, nel corso di un’operazione a Yabed (località non lontana da Jenin) per arrestare Abdul Ghani Herzallah, avevano... (continua)
Gianni Sartori 10/12/2022 - 06:08
Dhib iyo qaxar
ETIOPIA: CESSATE IL FUOCO CON LA RIBELLIONE DEL TIGRAY, MA BOMBARDAMENTI SUGLI OROMO
Gianni Sartori
Divisa in 12 stati federali, con la sua popolazione di circa 120 milioni di abitanti, l’Etiopia costituisce un vasto mosaico di gruppi etnici (un’ottantina), situazione che periodicamente ha portato a contenziosi e conflitti con il governo di Addis Abeba.
Risale a circa un mese fa il cessate il fuoco concordato tra il governo di Addis Abeba e gli insorti del Tigray.
Rimane invece irrisolta la questione dell’altra regione ribelle, l’Oromia.
Abitata dagli Oromo (presenti anche nel Kenya e un tempo conosciuti come Galla, termine caduto in disuso in quanto ritenuto dispregiativo) e che sarebbe opportuno coinvolgere nei colloqui peraccordi di pace.
Invece, sempre circa un mese fa (la notizia risaliva al 28 ottobre 2022), il Fronte di Liberazione Oromo (Olf) e l’Oromo Liberation Army (Ola)... (continua)
Gianni Sartori
Divisa in 12 stati federali, con la sua popolazione di circa 120 milioni di abitanti, l’Etiopia costituisce un vasto mosaico di gruppi etnici (un’ottantina), situazione che periodicamente ha portato a contenziosi e conflitti con il governo di Addis Abeba.
Risale a circa un mese fa il cessate il fuoco concordato tra il governo di Addis Abeba e gli insorti del Tigray.
Rimane invece irrisolta la questione dell’altra regione ribelle, l’Oromia.
Abitata dagli Oromo (presenti anche nel Kenya e un tempo conosciuti come Galla, termine caduto in disuso in quanto ritenuto dispregiativo) e che sarebbe opportuno coinvolgere nei colloqui peraccordi di pace.
Invece, sempre circa un mese fa (la notizia risaliva al 28 ottobre 2022), il Fronte di Liberazione Oromo (Olf) e l’Oromo Liberation Army (Ola)... (continua)
Gianni Sartori 9/12/2022 - 18:32
Ruanda
ANCHE WASHINGTON TIRA LE ORECCHIE A KIGALI, MENTRE IL COMMERCIO DEL COLTAN NON CONOSCE CRISI
Gianni Sartori
Soltanto venti giorni fa, in occasione del 18° vertice della francofonia (Oif, in rappresentanza di una novantina di Stati) nell’isola tunisina di Djerba, Louise Mushikiwabo (ministro degli esteri Ruandese dal 2009 al 2018 e segretaria generale dell’Oil, appena rieletta per i prossimi quattro anni) lanciava accuse (se non proprio del tutto infondate, perlomeno non documentate) secondo cui ci sarebbero “elementi nella Repubblica democratica del Congo, proprio alla frontiera con il Rwanda, che sono una minaccia per la sicurezza del mio paese”.
Quando in realtà - stando ai rapporti onusiani - quello che sta avvenendo sarebbe esattamente il contrario. Basti pensare al sostegno anche di natura militare dato dal governodi Kigali (e dal presidente Kagame di etnia tutsi,quella che subì il... (continua)
Gianni Sartori
Soltanto venti giorni fa, in occasione del 18° vertice della francofonia (Oif, in rappresentanza di una novantina di Stati) nell’isola tunisina di Djerba, Louise Mushikiwabo (ministro degli esteri Ruandese dal 2009 al 2018 e segretaria generale dell’Oil, appena rieletta per i prossimi quattro anni) lanciava accuse (se non proprio del tutto infondate, perlomeno non documentate) secondo cui ci sarebbero “elementi nella Repubblica democratica del Congo, proprio alla frontiera con il Rwanda, che sono una minaccia per la sicurezza del mio paese”.
Quando in realtà - stando ai rapporti onusiani - quello che sta avvenendo sarebbe esattamente il contrario. Basti pensare al sostegno anche di natura militare dato dal governodi Kigali (e dal presidente Kagame di etnia tutsi,quella che subì il... (continua)
Gianni Sartori 9/12/2022 - 14:05
'O pagamento
[Dicembre 2022]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: 99 POS
Musica / Music / Musique / Sävel: 'O documento
Album / Albumi : Nuje pagamm' elettrònico [2022]
Un'interessante adattamento di un vecchio brano a più recenti avvenimenti che hanno a che fare con la possibilità o meno di utilizzare la carta di pagamento elettronica per le spese comuni. Particolarmente sensibili a questa tematica, i 99 POS hanno pubblicato di recente il loro primo album, intitolato significativamente: Nuje pagamm' elettrònico. I 99 POS sono una “reunion” di noti artisti partenopei (anzi, partenopeìssimi), tra i quali segnaliamo: L'Anonimo dei Quartieri Spagnoli del XXI Secolo, Lorenz' o' Uebbmàster, 'O Donchisciott' Ottantaruje, Daniela Accappaddì, Stanislav' 'a Praghes', Riccard' 'o Sicilian', Marcovald' 'O Ciuccio, Bernard' 'o Bartlebbì e altri.
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: 99 POS
Musica / Music / Musique / Sävel: 'O documento
Album / Albumi : Nuje pagamm' elettrònico [2022]
Un'interessante adattamento di un vecchio brano a più recenti avvenimenti che hanno a che fare con la possibilità o meno di utilizzare la carta di pagamento elettronica per le spese comuni. Particolarmente sensibili a questa tematica, i 99 POS hanno pubblicato di recente il loro primo album, intitolato significativamente: Nuje pagamm' elettrònico. I 99 POS sono una “reunion” di noti artisti partenopei (anzi, partenopeìssimi), tra i quali segnaliamo: L'Anonimo dei Quartieri Spagnoli del XXI Secolo, Lorenz' o' Uebbmàster, 'O Donchisciott' Ottantaruje, Daniela Accappaddì, Stanislav' 'a Praghes', Riccard' 'o Sicilian', Marcovald' 'O Ciuccio, Bernard' 'o Bartlebbì e altri.
Famm' 'o pagamento ca si no poi t'allamiente,
(continua)
(continua)
9/12/2022 - 10:02
Figli dell'officina
Riccardo Venturi 8/12/2022 - 19:30
Barricate in ogni paese
A las barricadas / El ejército del Ebro
Francesco Pelosi - Simone Baroni, Cantata per Guido Picelli [2022]
Francesco Pelosi - Simone Baroni, Cantata per Guido Picelli [2022]
Riccardo Venturi 8/12/2022 - 19:20
R.N.C. 2020
2020
R.N.C. 2020
Un pezzo più che mai attuale. La cantante esprime un dolore per la perdita di tre suoi amici portati via dalla pandemia globale. L’artista si lamenta della disorganizzazione della sanità americana, oltre delle mancate raccomandazioni di sicurezza da parte di Donald Trump.
R.N.C. 2020
Un pezzo più che mai attuale. La cantante esprime un dolore per la perdita di tre suoi amici portati via dalla pandemia globale. L’artista si lamenta della disorganizzazione della sanità americana, oltre delle mancate raccomandazioni di sicurezza da parte di Donald Trump.
You've really said it now (continua)
inviata da Dq82 8/12/2022 - 18:58
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19, Donald Trump
По долинам и по взгорьям
Марш Дроздовского полка [1918/19]
Marcia del Reggimento di Drozdovskij / Drozdovsky's Regiment March
Dmitrij Jakovlevič Pokrass [1899-1978]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: П. Баторин / P. Batorin
Le unità del colonnello Michail Gordeevič Drozdovskij (1881-1919) erano un distaccamento di volontari controrivoluzionari sul fronte rumeno. L'11 marzo 1918, il distaccamento intraprese una campagna per riunirsi all'Armata Bianca (l' “Esercito Volontario”). Il 25 maggio 1918, il distaccamento fu finalmente incluso nell'Armata Bianca, di cui in seguito costituì la 3a Divisione di Fanteria. Il testo della marcia che ricorda questo episodio fu scritto da un ufficiale del distaccamento, il colonnello P. Batorin; fu invece il comandante del reggimento, il moldavo Anton Turkul (1892-1957), a ordinare al compositore Dmitrij Pokrass, il 27 giugno 1919, di scrivere una melodia per la marcia. Pokrass non... (continua)
Marcia del Reggimento di Drozdovskij / Drozdovsky's Regiment March
Dmitrij Jakovlevič Pokrass [1899-1978]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: П. Баторин / P. Batorin
Le unità del colonnello Michail Gordeevič Drozdovskij (1881-1919) erano un distaccamento di volontari controrivoluzionari sul fronte rumeno. L'11 marzo 1918, il distaccamento intraprese una campagna per riunirsi all'Armata Bianca (l' “Esercito Volontario”). Il 25 maggio 1918, il distaccamento fu finalmente incluso nell'Armata Bianca, di cui in seguito costituì la 3a Divisione di Fanteria. Il testo della marcia che ricorda questo episodio fu scritto da un ufficiale del distaccamento, il colonnello P. Batorin; fu invece il comandante del reggimento, il moldavo Anton Turkul (1892-1957), a ordinare al compositore Dmitrij Pokrass, il 27 giugno 1919, di scrivere una melodia per la marcia. Pokrass non... (continua)
Марш Дроздовского полка [1] [2]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/12/2022 - 12:28
Colonialismo
GERMANIA: PIAZZE E STRADE DEDICATE ALLE VITTIME DEL COLONIALISMO TEDESCO
Gianni Sartori
Fa sempre piacere che una nazione abbia l’onestà intellettuale e si senta in dovere di rimediare, se pur tardivamente e simbolicamente, ai misfatti compiuti comunque in suo nome. Anche quando tali eventi risalgano ad un lontano passato (e l’Italia in questo - detto per inciso - non è certo una fonte di esempio, vedi il mausoleo per Graziani).
Tuttavia andrebbe anche precisato che oltre a denunciare le ingiustizie passate sarebbe cosa buona giusta evitare di compierne altre nel presente. Altrimenti, magari tra qualche anno, si dovrà chiedere ulteriormente scusa.
Ma andiamo con ordine.
Ai primi di novembre a Berlino una piazza e una via hanno subito un radicale cambio di denominazione.
Quella che finora era conosciuta come Nachtigalplatz (dedicata a un esponente del colonialismo tedesco) è diventata... (continua)
Gianni Sartori
Fa sempre piacere che una nazione abbia l’onestà intellettuale e si senta in dovere di rimediare, se pur tardivamente e simbolicamente, ai misfatti compiuti comunque in suo nome. Anche quando tali eventi risalgano ad un lontano passato (e l’Italia in questo - detto per inciso - non è certo una fonte di esempio, vedi il mausoleo per Graziani).
Tuttavia andrebbe anche precisato che oltre a denunciare le ingiustizie passate sarebbe cosa buona giusta evitare di compierne altre nel presente. Altrimenti, magari tra qualche anno, si dovrà chiedere ulteriormente scusa.
Ma andiamo con ordine.
Ai primi di novembre a Berlino una piazza e una via hanno subito un radicale cambio di denominazione.
Quella che finora era conosciuta come Nachtigalplatz (dedicata a un esponente del colonialismo tedesco) è diventata... (continua)
Gianni Sartori 7/12/2022 - 13:12
Alice's Restaurant Massacree
57 e 17 anni dopo...
E per festeggiare la Reunion tra Arlo, Alice e Rick per il Thanksgiving Day di 57 anni dopo, ho pensato bene di riprendere un po' in mano la mia traduzione in italiano, che di anni ne ha “solo” diciassette. E' ancora una “teen”, anche se -sembra- continua a essere non solo l'unica traduzione integrale di Alice's Restaurant Massacree in italiano, ma anche in una qualsiasi lingua diversa dall'inglese (almeno a giudicare da quanto reperibile in rete; ma poi, vattelappesca). Una “teen” diciassettenne, ma che comunque aveva bisogno di qualche leggero aggiustamento, a cominciare dal titolo. In effetti, quel “Massacree” del titolo mi aveva sempre dato da pensare: un “massacro”, una “strage”? (Con “strage” avevo tradotto, tra l'altro, quando la parola si presentava nel corso dello sproloquione di Arlo Guthrie). Ok, ma che ci azzeccava? La risposta è venuta durante la revisione.... (continua)
E per festeggiare la Reunion tra Arlo, Alice e Rick per il Thanksgiving Day di 57 anni dopo, ho pensato bene di riprendere un po' in mano la mia traduzione in italiano, che di anni ne ha “solo” diciassette. E' ancora una “teen”, anche se -sembra- continua a essere non solo l'unica traduzione integrale di Alice's Restaurant Massacree in italiano, ma anche in una qualsiasi lingua diversa dall'inglese (almeno a giudicare da quanto reperibile in rete; ma poi, vattelappesca). Una “teen” diciassettenne, ma che comunque aveva bisogno di qualche leggero aggiustamento, a cominciare dal titolo. In effetti, quel “Massacree” del titolo mi aveva sempre dato da pensare: un “massacro”, una “strage”? (Con “strage” avevo tradotto, tra l'altro, quando la parola si presentava nel corso dello sproloquione di Arlo Guthrie). Ok, ma che ci azzeccava? La risposta è venuta durante la revisione.... (continua)
Riccardo Venturi 6/12/2022 - 23:33
Мясо
Di estrema attualità, la canzone prende le parti dell'Ucraina e della popolazione di Mariupol
Fresca d'annata questa canzone. L'autrice ha lasciato la Russia
Fresca d'annata questa canzone. L'autrice ha lasciato la Russia
Donatella Leoni 6/12/2022 - 20:18
We Want Peace
IL SUD SUDAN MARTORIATO CONFIDA NELL’INTERVENTO DELLE CHIESE MENTRE IL SUDAN AFFRONTA FATICOSAMENTE UNA SOLUZIONE POLITICA
Gianni Sartori
Per capirci qualcosa di quel che sta accadendo in Sud Sudan (“a volte l’indipendenza non basta”…ricordate?) bisogna proprio chiedere a quelle organizzazioni a vocazione umanitaria, religiose come i Comboniani (quelli di “Nigrizia” a Verona) o laiche come Medici con l’Africa (a Padova). O magari ai valdesi della Val Pellice.
Restando sempre in ambito cristiano, ricordo che a breve (dal 3 al 5 febbraio) sono attesi nella capitale, Juba, sia l'arcivescovo anglicano di Canterbury Justin Welby (maggior esponente della Comunione anglicana mondiale) cheil pastore Iain Greenshields (moderatore dell'Assemblea generale della Chiesa di Scozia). Oltre naturalmente, ma questo già si sapeva, a Papa Francesco.
Un’iniziativa comunitaria, ecumenica per “la Pace nel... (continua)
Gianni Sartori
Per capirci qualcosa di quel che sta accadendo in Sud Sudan (“a volte l’indipendenza non basta”…ricordate?) bisogna proprio chiedere a quelle organizzazioni a vocazione umanitaria, religiose come i Comboniani (quelli di “Nigrizia” a Verona) o laiche come Medici con l’Africa (a Padova). O magari ai valdesi della Val Pellice.
Restando sempre in ambito cristiano, ricordo che a breve (dal 3 al 5 febbraio) sono attesi nella capitale, Juba, sia l'arcivescovo anglicano di Canterbury Justin Welby (maggior esponente della Comunione anglicana mondiale) cheil pastore Iain Greenshields (moderatore dell'Assemblea generale della Chiesa di Scozia). Oltre naturalmente, ma questo già si sapeva, a Papa Francesco.
Un’iniziativa comunitaria, ecumenica per “la Pace nel... (continua)
Gianni Sartori 6/12/2022 - 15:27
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L'insegnante ci raccontò il fatto, accaduto un decennio prima, dicendoci che la morte di quel ragazzo fu causata da una ragazza, mietitrice anche lei, che involontariamente tirò la falche che quel poveretto aveva appoggiata sulla propria nuca. Non ho mai saputo, però, come andò a finire penalmente la faccenda. Grazie dell'attenzione.