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La miniera del 54
![La miniera del 54](img/upl/lucbianc.jpg)
Un anno di tanti centenari, si diceva qualche giorno fa. Magari anche persino troppi; e ne aggiungo uno. Oggi 14 dicembre, è il centesimo anniversario della nascita di Luciano Bianciardi, nato a Grosseto il 14 dicembre 1922. Se n'è andato, invece, a meno di cinquant'anni; e non s'è perso niente. Nulla di quanto non avesse già intuito o visto. Ciao Lucianone, Maremma maiala!
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 14/12/2022 - 13:48
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Canto per Lorenzo Orsetti
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TURCHIA: damnatio memoriae per i ribelli curdi
Gianni Sartori
Perfino dittatori sanguinari come Francisco Franco (o in Italia, terroristi e stragisti) hanno avuto l’estremo conforto (o meglio: lo hanno avuto i loro familiari) di funerali religiosi.
Ma anche per i ribelli di sinistra (nonostante la scomunica vaticana del dopoguerra per chi votava PCI) in genere si è chiuso un occhio.
Ma in Turchia evidente vogliono strafare.
Per Bahoz Mijînî (Mücahit Tok), frettolosamente sepolto in questi giorni nel cimitero di Silopi, nemmeno la concessione di una preghiera recitata dall’iman sulla tomba.
Una conferma che lo stato turco non lascia in pace nemmeno i morti. Perlomeno quando si tratta di curdi ribelli. Così come non perde occasione per umiliarne i familiari.
Caduto da guerrigliero il 4 luglio 2022 nella regione di Kato Jîrka, a Sirnak, in una regione del Nord-Kurdistan (Bakur, entro... (continua)
Gianni Sartori
Perfino dittatori sanguinari come Francisco Franco (o in Italia, terroristi e stragisti) hanno avuto l’estremo conforto (o meglio: lo hanno avuto i loro familiari) di funerali religiosi.
Ma anche per i ribelli di sinistra (nonostante la scomunica vaticana del dopoguerra per chi votava PCI) in genere si è chiuso un occhio.
Ma in Turchia evidente vogliono strafare.
Per Bahoz Mijînî (Mücahit Tok), frettolosamente sepolto in questi giorni nel cimitero di Silopi, nemmeno la concessione di una preghiera recitata dall’iman sulla tomba.
Una conferma che lo stato turco non lascia in pace nemmeno i morti. Perlomeno quando si tratta di curdi ribelli. Così come non perde occasione per umiliarne i familiari.
Caduto da guerrigliero il 4 luglio 2022 nella regione di Kato Jîrka, a Sirnak, in una regione del Nord-Kurdistan (Bakur, entro... (continua)
Gianni Sartori 14/12/2022 - 11:54
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Feeling Good
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Stavo studiando la vita e le canzoni di Nina Simone per un progetto a cui stavo lavorando, quando ho ricevuto una telefonata in cui mi si proponeva di interpretare “Feeling Good” per la serie TV Lea, un nuovo giorno.
La musica di Nina Simone è trascendentale, non riconducibile all’esperienza, al passato, ma neanche all’immaginazione: è imprevedibile in ogni sua nota, eppure, una volta ascoltata dalla sua Anima, diventava per l’ascoltatore possibile, credibile, come se fosse esistita da sempre, ma non fosse mai stata rivelata.
Dolcenera
La musica di Nina Simone è trascendentale, non riconducibile all’esperienza, al passato, ma neanche all’immaginazione: è imprevedibile in ogni sua nota, eppure, una volta ascoltata dalla sua Anima, diventava per l’ascoltatore possibile, credibile, come se fosse esistita da sempre, ma non fosse mai stata rivelata.
Dolcenera
NUOVO GIORNO NUOVA LUCE
(continua)
(continua)
13/12/2022 - 23:33
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Gangsters Are Running This World
Traduzione italiana da OptiMagazine un po' rivista
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QUESTO MONDO È GESTITO DA CRIMINALI
(continua)
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12/12/2022 - 23:44
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A Zero's Welcome
![A Zero's Welcome](img/thumb/c62641_130x140.jpeg?1607421944)
L’evidente e sistematica violazione dei diritti dei popoli operata sia da Ankara che da Teheran solleva proteste anche in Europa.
SEGNALI DI SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE VERSO IL POPOLO CURDO DALLA FRANCIA E DAI PAESI BASCHI
Gianni Sartori
Il 2 dicembre, dalla sala municipale dedicata all’illustre concittadino Romain Rolland (scrittore premio Nobel 1915) il consiglio comunale di Clamecy (dipartimento della Nièvre, regione di Bourgogne-Franche-Comté) ha inviato un chiaro messaggio di solidarietà ad un popolo oppresso e perseguitato .
Conferendo la cittadinanza onoraria alla musicista curda Nudem Durak, in carcere ormai da otto anni (condannata a 19, dovrebbe rimanervi fino al 1934) per aver cantato e insegnato nella propria lingua materna.
Non potendo - ovviamente - l’interessata ritirare l’onoreficenza di persona, questa è stata simbolicamente consegnata a Sylvie Jan (presidente diFrance-Kurdistan)... (continua)
SEGNALI DI SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE VERSO IL POPOLO CURDO DALLA FRANCIA E DAI PAESI BASCHI
Gianni Sartori
Il 2 dicembre, dalla sala municipale dedicata all’illustre concittadino Romain Rolland (scrittore premio Nobel 1915) il consiglio comunale di Clamecy (dipartimento della Nièvre, regione di Bourgogne-Franche-Comté) ha inviato un chiaro messaggio di solidarietà ad un popolo oppresso e perseguitato .
Conferendo la cittadinanza onoraria alla musicista curda Nudem Durak, in carcere ormai da otto anni (condannata a 19, dovrebbe rimanervi fino al 1934) per aver cantato e insegnato nella propria lingua materna.
Non potendo - ovviamente - l’interessata ritirare l’onoreficenza di persona, questa è stata simbolicamente consegnata a Sylvie Jan (presidente diFrance-Kurdistan)... (continua)
Gianni Sartori 12/12/2022 - 10:29
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Inneres Auge
![Inneres Auge](img/thumb/c39420_130x140.jpeg?1330188281)
Lyricstranslate (Traduzione anonima / Anonymous translator)
Olho interior
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2022 - 10:05
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Inneres Auge
Petrus A. Pectinidae (L. Trans.)
Ojo interior
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2022 - 09:38
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Stranizza d'amuri
![Stranizza d'amuri](img/thumb/c384_130x140.jpeg?1328381479)
Antomanu (L. Trans.)
Stranezza d'ammore
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2022 - 01:30
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Halabja
![Halabja](img/thumb/c48926_130x140.jpeg?1422829410)
Ieri Halabja, oggi (dicembre 2022) Çemço: nel Kurdistan iracheno (e nell’indifferenza universale) ancora guerra chimica contro i curdi
Passato alla storia come il “massacro di Halabja”, l’attacco con armi chimiche proibite dalla Convenzione di Ginevra avvenne tra il 16 e il 19 marzo 1988. Halabja (città della provincia di as-Sulaymaniya) era caduta il giorno prima, 15 marzo 1988, in mano alla formazione curda dell’UPK (Unione Patriottica Curda) guidata da Jalal Talabani.
Eravamo in piena guerra Iran-Iraq (avviata nel 1980) e, come è noto (vedi l’abbattimento da parte dell’Incrociatore USS Vincennes dell’Airbus A300 iraniano - 290 vittime tra cui 66 bambini - solo qualche mese dopo, in luglio) l’Occidente (o meglio: gli Stati Uniti) era all’epoca sostanzialmente schierato con Bagdad.
Il massacro di Halabja fu il risultato dell’impiego di gas chimici (gas mostarda) per ordine di Ali Hassan... (continua)
Passato alla storia come il “massacro di Halabja”, l’attacco con armi chimiche proibite dalla Convenzione di Ginevra avvenne tra il 16 e il 19 marzo 1988. Halabja (città della provincia di as-Sulaymaniya) era caduta il giorno prima, 15 marzo 1988, in mano alla formazione curda dell’UPK (Unione Patriottica Curda) guidata da Jalal Talabani.
Eravamo in piena guerra Iran-Iraq (avviata nel 1980) e, come è noto (vedi l’abbattimento da parte dell’Incrociatore USS Vincennes dell’Airbus A300 iraniano - 290 vittime tra cui 66 bambini - solo qualche mese dopo, in luglio) l’Occidente (o meglio: gli Stati Uniti) era all’epoca sostanzialmente schierato con Bagdad.
Il massacro di Halabja fu il risultato dell’impiego di gas chimici (gas mostarda) per ordine di Ali Hassan... (continua)
Gianni Sartori 11/12/2022 - 11:50
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Na oknu glej obrazek bled
anonimo
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Sulla finestra guarda c'è un visino pallido,
(continua)
(continua)
inviata da Aleksander M. 10/12/2022 - 22:18
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Grito de guerra
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Come nel secolo scorso, l'America latina si conferma terra violata e saccheggiata dalla voracità neoliberista. Con ripetute, sistematiche violazioni dei diritti umani ai danni di indigeni ed esponenti della società civile
DIRITTI UMANI VIOLATI IN AMERICA LATINA: non ci resta che piangere
Gianni Sartori
Quando si parla di diritti umani, democrazia o - magari alquanto genericamente - di libertà in America Latina prevale sui media la messa in discussione di regimi, veri o presunti, come Venezuela, Cuba e magari Nicaragua.
In realtà, lo hanno imparato a proprie spese attivisti per i diritti umani, sindacalisti, giornalisti non asserviti, donne, indigeni, migranti, ambientalisti…sono altri i Paesi maggiormente pericolosi. E guarda caso alcuni gravitano nell’orbita del Grande Fratello a stelle e strisce.
Fermo restando che - a parere di un gran numero di Ong - sarebbe proprio l’America Latina... (continua)
DIRITTI UMANI VIOLATI IN AMERICA LATINA: non ci resta che piangere
Gianni Sartori
Quando si parla di diritti umani, democrazia o - magari alquanto genericamente - di libertà in America Latina prevale sui media la messa in discussione di regimi, veri o presunti, come Venezuela, Cuba e magari Nicaragua.
In realtà, lo hanno imparato a proprie spese attivisti per i diritti umani, sindacalisti, giornalisti non asserviti, donne, indigeni, migranti, ambientalisti…sono altri i Paesi maggiormente pericolosi. E guarda caso alcuni gravitano nell’orbita del Grande Fratello a stelle e strisce.
Fermo restando che - a parere di un gran numero di Ong - sarebbe proprio l’America Latina... (continua)
Gianni Sartori 10/12/2022 - 13:32
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Palestina
![Palestina](img/thumb/c59197_130x140.jpeg?1553013494)
USQUE TANDEM, PALESTINA?
Gianni Sartori
Si calcola che siano 216 i palestinesi uccisi dall’inizio del 2022. Tra questi 164 in Cisgiordania.
E l’anno sembra doversi concludersi con ulteriori lutti.
Il 29 novembre a Beit Ommar (nei pressi di Hébron in Cisgiordania) veniva ucciso dai militari israeliani Mufid Mahmud Khalil di 44 anni.
Nel corso della stessa giornata nella località di Kafr Ein
perdevano la vita due fratelli ventenni, Jawad e Dhafer Abdul Rahman Rimawi, mentre partecipavano ad una manifestazione contro la colonizzazione.
Sempre martedì 29 novembre, un altro palestinese rimaneva ucciso nell’attacco a una colonia denominata Kokhav Yaakov (sempre in Cisgiordania).
L’ultima vittima palestinese nel mese di novembre, il giorno 30.
Le forze di sicurezza israeliane, nel corso di un’operazione a Yabed (località non lontana da Jenin) per arrestare Abdul Ghani Herzallah, avevano... (continua)
Gianni Sartori
Si calcola che siano 216 i palestinesi uccisi dall’inizio del 2022. Tra questi 164 in Cisgiordania.
E l’anno sembra doversi concludersi con ulteriori lutti.
Il 29 novembre a Beit Ommar (nei pressi di Hébron in Cisgiordania) veniva ucciso dai militari israeliani Mufid Mahmud Khalil di 44 anni.
Nel corso della stessa giornata nella località di Kafr Ein
perdevano la vita due fratelli ventenni, Jawad e Dhafer Abdul Rahman Rimawi, mentre partecipavano ad una manifestazione contro la colonizzazione.
Sempre martedì 29 novembre, un altro palestinese rimaneva ucciso nell’attacco a una colonia denominata Kokhav Yaakov (sempre in Cisgiordania).
L’ultima vittima palestinese nel mese di novembre, il giorno 30.
Le forze di sicurezza israeliane, nel corso di un’operazione a Yabed (località non lontana da Jenin) per arrestare Abdul Ghani Herzallah, avevano... (continua)
Gianni Sartori 10/12/2022 - 06:08
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Dhib iyo qaxar
![Dhib iyo qaxar](img/thumb/c6336_130x140.jpeg?1330346839)
ETIOPIA: CESSATE IL FUOCO CON LA RIBELLIONE DEL TIGRAY, MA BOMBARDAMENTI SUGLI OROMO
Gianni Sartori
Divisa in 12 stati federali, con la sua popolazione di circa 120 milioni di abitanti, l’Etiopia costituisce un vasto mosaico di gruppi etnici (un’ottantina), situazione che periodicamente ha portato a contenziosi e conflitti con il governo di Addis Abeba.
Risale a circa un mese fa il cessate il fuoco concordato tra il governo di Addis Abeba e gli insorti del Tigray.
Rimane invece irrisolta la questione dell’altra regione ribelle, l’Oromia.
Abitata dagli Oromo (presenti anche nel Kenya e un tempo conosciuti come Galla, termine caduto in disuso in quanto ritenuto dispregiativo) e che sarebbe opportuno coinvolgere nei colloqui peraccordi di pace.
Invece, sempre circa un mese fa (la notizia risaliva al 28 ottobre 2022), il Fronte di Liberazione Oromo (Olf) e l’Oromo Liberation Army (Ola)... (continua)
Gianni Sartori
Divisa in 12 stati federali, con la sua popolazione di circa 120 milioni di abitanti, l’Etiopia costituisce un vasto mosaico di gruppi etnici (un’ottantina), situazione che periodicamente ha portato a contenziosi e conflitti con il governo di Addis Abeba.
Risale a circa un mese fa il cessate il fuoco concordato tra il governo di Addis Abeba e gli insorti del Tigray.
Rimane invece irrisolta la questione dell’altra regione ribelle, l’Oromia.
Abitata dagli Oromo (presenti anche nel Kenya e un tempo conosciuti come Galla, termine caduto in disuso in quanto ritenuto dispregiativo) e che sarebbe opportuno coinvolgere nei colloqui peraccordi di pace.
Invece, sempre circa un mese fa (la notizia risaliva al 28 ottobre 2022), il Fronte di Liberazione Oromo (Olf) e l’Oromo Liberation Army (Ola)... (continua)
Gianni Sartori 9/12/2022 - 18:32
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Ruanda
![Ruanda](img/thumb/c47452_130x140.jpeg?1401385031)
ANCHE WASHINGTON TIRA LE ORECCHIE A KIGALI, MENTRE IL COMMERCIO DEL COLTAN NON CONOSCE CRISI
Gianni Sartori
Soltanto venti giorni fa, in occasione del 18° vertice della francofonia (Oif, in rappresentanza di una novantina di Stati) nell’isola tunisina di Djerba, Louise Mushikiwabo (ministro degli esteri Ruandese dal 2009 al 2018 e segretaria generale dell’Oil, appena rieletta per i prossimi quattro anni) lanciava accuse (se non proprio del tutto infondate, perlomeno non documentate) secondo cui ci sarebbero “elementi nella Repubblica democratica del Congo, proprio alla frontiera con il Rwanda, che sono una minaccia per la sicurezza del mio paese”.
Quando in realtà - stando ai rapporti onusiani - quello che sta avvenendo sarebbe esattamente il contrario. Basti pensare al sostegno anche di natura militare dato dal governodi Kigali (e dal presidente Kagame di etnia tutsi,quella che subì il... (continua)
Gianni Sartori
Soltanto venti giorni fa, in occasione del 18° vertice della francofonia (Oif, in rappresentanza di una novantina di Stati) nell’isola tunisina di Djerba, Louise Mushikiwabo (ministro degli esteri Ruandese dal 2009 al 2018 e segretaria generale dell’Oil, appena rieletta per i prossimi quattro anni) lanciava accuse (se non proprio del tutto infondate, perlomeno non documentate) secondo cui ci sarebbero “elementi nella Repubblica democratica del Congo, proprio alla frontiera con il Rwanda, che sono una minaccia per la sicurezza del mio paese”.
Quando in realtà - stando ai rapporti onusiani - quello che sta avvenendo sarebbe esattamente il contrario. Basti pensare al sostegno anche di natura militare dato dal governodi Kigali (e dal presidente Kagame di etnia tutsi,quella che subì il... (continua)
Gianni Sartori 9/12/2022 - 14:05
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Figli dell'officina
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Riccardo Venturi 8/12/2022 - 19:30
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Barricate in ogni paese
![Barricate in ogni paese](img/links/t_63922add_12acdc82.jpeg)
A las barricadas / El ejército del Ebro
Francesco Pelosi - Simone Baroni, Cantata per Guido Picelli [2022]
Francesco Pelosi - Simone Baroni, Cantata per Guido Picelli [2022]
Riccardo Venturi 8/12/2022 - 19:20
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По долинам и по взгорьям
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Марш Дроздовского полка [1918/19]
Marcia del Reggimento di Drozdovskij / Drozdovsky's Regiment March
Dmitrij Jakovlevič Pokrass [1899-1978]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: П. Баторин / P. Batorin
Le unità del colonnello Michail Gordeevič Drozdovskij (1881-1919) erano un distaccamento di volontari controrivoluzionari sul fronte rumeno. L'11 marzo 1918, il distaccamento intraprese una campagna per riunirsi all'Armata Bianca (l' “Esercito Volontario”). Il 25 maggio 1918, il distaccamento fu finalmente incluso nell'Armata Bianca, di cui in seguito costituì la 3a Divisione di Fanteria. Il testo della marcia che ricorda questo episodio fu scritto da un ufficiale del distaccamento, il colonnello P. Batorin; fu invece il comandante del reggimento, il moldavo Anton Turkul (1892-1957), a ordinare al compositore Dmitrij Pokrass, il 27 giugno 1919, di scrivere una melodia per la marcia. Pokrass non... (continua)
Marcia del Reggimento di Drozdovskij / Drozdovsky's Regiment March
Dmitrij Jakovlevič Pokrass [1899-1978]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: П. Баторин / P. Batorin
Le unità del colonnello Michail Gordeevič Drozdovskij (1881-1919) erano un distaccamento di volontari controrivoluzionari sul fronte rumeno. L'11 marzo 1918, il distaccamento intraprese una campagna per riunirsi all'Armata Bianca (l' “Esercito Volontario”). Il 25 maggio 1918, il distaccamento fu finalmente incluso nell'Armata Bianca, di cui in seguito costituì la 3a Divisione di Fanteria. Il testo della marcia che ricorda questo episodio fu scritto da un ufficiale del distaccamento, il colonnello P. Batorin; fu invece il comandante del reggimento, il moldavo Anton Turkul (1892-1957), a ordinare al compositore Dmitrij Pokrass, il 27 giugno 1919, di scrivere una melodia per la marcia. Pokrass non... (continua)
Марш Дроздовского полка [1] [2]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/12/2022 - 12:28
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Ο πόνος του πρεζάκια
![Ο πόνος του πρεζάκια](img/upl/OTktNTk2OC5qcGVn.jpeg)
LA PENA DELL'EROINOMANE (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 8/12/2022 - 08:00
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