Марш Сибирских стрелков [1915]
Marcia dei fucilieri siberiani / March of Siberian Riflemen
Юрий Чернявский / Jurij Černjavskij
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Владимир Алексеевич Гиляровский / Vladimir Alekseevič Giljarovskij
La Marcia dei fucilieri siberiani (Марш Сибирских стрелков [Marš Sibirskix strełkov]) è la prima forma del canto, sia musicalmente che dal punto di vista testuale. E' un canto originariamente destinato all'Armata Imperiale russa: i versi furono scritti dal poeta e scrittore Vladimir Alekseevič Giljarovskij (1855-1935) per le reclute dei Cosacchi del Bajkal che stavano per andare in guerra. Sulla melodia composta dal pressoché misterioso Jurij Černjavskij si rimanda all'introduzione generale: il compositore è comunque così indicato nella prima fonte a stampa del canto, che fu pubblicato in un'edizione annuale di un canzoniere militare compilato fin dal 1913 da da... (continua)
Carissimo Riccardo, έκδοση in greco significa “edizione” (di un libro, di un giornale ecc.); il plurale εκδόσεις vale proprio “casa editrice, edizioni” (tipo Εκδόσεις Αθήνα). Per “versione” si usa solo nel caso dell'inglese “release”: versione di un software, di un videogioco e roba del genere. Per curiosità: έκδοση significa anche “estradizione”, nel linguaggio giuridico. Non esiste in greco la “versione” nel senso di “traduzione” (d'arte o meno): si usa solo μετάφραση, e μεταφράζω come verbo (che, del resto, vuole dire di per sé “riscrivere”, “fraseggiare seguendo un altro testo”). La tournure che uso io di solito (“μετέφρασε στα ιταλικά” ecc.) è abbastanza e volutamente “solenne” (si potrebbe dire anche “μετάφρασε” senza aumento interno), ma si può usare solo se si conosce l'autore della traduzione/versione, perché è una forma personale all'aoristo: “tradusse in italiano”.... (continua)
Det unge sejrende proletariat / Vi vandrer sol i møde
Versione danese di Frederik Dalgaard
Danish version by Frederik Dalgaard
Version danoise de Frederik Dalgaard
Frederik Dalgaardin tanskankielinen versio
Recorded by / Incisa da DKU-Noder
Scarsissime le fonti per il testo di questa versione (solo due: questa e questa (da “prendere con le molle” perché infarcita di errori). Unanimemente è attribuita al giurista e politico socialdemocratico Frederik Marinus Dalgaard (1893-1972). L'anno di composizione non è indicato, ma è presumibile che Dalgaard la abbia redatta in giovane età, quindi attorno agli anni '20 del XX secolo; in quegli anni Dalgaard era già un importante membro del movimento operaio danese e nel 1926, all'età di soli 33 anni, era già membro del Folketing, il parlamento danese. Le notizie biografiche sono complicate dalla riforma dell'ortografia danese (1948): in diverse fonti,... (continua)
Della versione ceca del poeta e bibliotecario Vilém Zaváda si trova soltanto una versione di due sole strofe proveniente dal sito Budovatel (la cui intestazione è, curiosamente, in alfabeto cirillico: Будовател). Non sapremmo dire se la versione consistesse nelle quattro strofe dell'originale tedesco, o se fosse stata originariamente redatta con sole due strofe (propendiamo però per la prima ipotesi: era prassi comune “abbreviare” i canti, indicando solo le strofe effettivamente cantate. [RV]
Noor kaardivägi Versione estone
Estonian version
Version estonienne
Vironkielinen versio
Nulla si sa -almeno in Rete- dell'autore della qui presente versione estone, il cui testo è stato ricavato ricopiando certosinamente i sottotitoli (trilingui: estone-russo-inglese) del video sopra -in cui, verso la fine, compare pure Giuseppe Stalin. Quel poco che si può dire, è che ne è stata constatata la presenza in alcuni canzonieri giovanili degli anni '50 e '60 (tipo il Pioneeride laulik “Canzoniere dei Pionieri” curato da Laanepõld Blumberg nel 1961), e che si tratta di una versione pedissequa non tanto dell'originale tedesco, quanto della versione russa di Aleksandr Bezymenskij (che in estone si scrive Besõmenski), con tanto di “operai e contadini” (töölis-talupoegade) al posto del proletariato. [RV]
די יונגע גװאַרדיע / דעם מאָרגנרױט אַנטקעגן [Di yunge gvardye / Dem morgnroyt antkegn]
Versione yiddish
Yiddish version
Version en yiddish
Jiddiškielinen versio
La versione yiddish è anonima. Proviene da un'estesa fonte in lingua ebraica, un articolo proveniente dal blog di David Esof, intitolato עונג שבת (“Il piacere dello shabbàth”) e sottotitolato: “Ebraismo – Israelità – Umanità: Non prendiamoci troppo sul serio”. L'articolo, scritto nel 2014, si intitola: מהרי טירול ועד הקומסומול: מסע מן הכורסא בעקבות המנון 'בני עקיבא'
(“Dalle montagne del Tirolo al Komsomol: un viaggio in poltrona seguendo l'inno degli 'Bnei Akiva' “) e, ebbene sì, è dedicato proprio -e interamente- alla storia della melodia dell'Andreas-Hofer-Lied e dei suoi particolari sviluppi ebraici (un canto scritto negli anni '30, intitolato Yad Akhim, che col tempo è diventato l'inno della maggiore organizzazione giovanile... (continua)
STRAGE DI ISTANBUL: L’AANES RICHIEDE UN’INCHIESTA INTERNAZIONALE
Gianni Sartori
La strage del 13 novembre 2022, con il suo tragico bilancio di civili massacrati, ha suscitato oltre che sacrosanta indignazione, una ridda di ipotesi. Da quelle improbabili (come la “pista armena, dopo un presunta rivendicazione dell’ASALA, un’organizzazione di cui non si sentiva parlare da circa 30 anni…) ad altre più realistiche (vedi chi ha creduto di riconoscervi i metodi dell’Isis). Altra ipotesi, una deriva terroristica interna al movimento curdo, opera di qualche gruppo “incontrollato”.
O magari potrebbe essere collegata alle recenti difficoltà incontrate da Ankara nel gestire i suoi ascari (a scelta: l’Esercito Nazionale Siriano, l’ex al-Nusra ora Hayat Tahrir al-Sham, Jabhat al-Shamiya, Jaish al-Islam…con episodi di insubordinazione da parte di che teme di essere scaricato).
Dall'album Folk Theme (1969, Fonit-Cetra LPQ 09051). Il testo italiano della “cover” è dello stesso Tony Cucchiara; l'album fa parte ancora di quelli accreditati a Tony & Nelly, in quanto interpretato assieme alla moglie Nelly Fioramonti. [RV]
Marcia dei fucilieri siberiani / March of Siberian Riflemen
Юрий Чернявский / Jurij Černjavskij
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Владимир Алексеевич Гиляровский / Vladimir Alekseevič Giljarovskij
La Marcia dei fucilieri siberiani (Марш Сибирских стрелков [Marš Sibirskix strełkov]) è la prima forma del canto, sia musicalmente che dal punto di vista testuale. E' un canto originariamente destinato all'Armata Imperiale russa: i versi furono scritti dal poeta e scrittore Vladimir Alekseevič Giljarovskij (1855-1935) per le reclute dei Cosacchi del Bajkal che stavano per andare in guerra. Sulla melodia composta dal pressoché misterioso Jurij Černjavskij si rimanda all'introduzione generale: il compositore è comunque così indicato nella prima fonte a stampa del canto, che fu pubblicato in un'edizione annuale di un canzoniere militare compilato fin dal 1913 da da... (continua)