Ciclo "Mauthausen"
Compositor: Activista griego Mikis Theodorakis
Voces: Costa Palamides y Tanya Lomnitz
Concierto en homenaje a sus 90 años presentado por la Embajada de la República Helénica en México con Aedos-Colectivo de Canto Popular y MúsicaLatitutes.
En el marco del 150 aniversario del Conservatorio Nacional de Música 1866-2016.
Auditorio Silvestre Revueltas el 27 de febrero de 2016
La anciana Bonika Kassoutou Nahmias, una de las pocas griegas judías que sobrevivió a Auschwitz. La larga y melancólica presentación, una poesía de gran belleza, anuncia una canción que fue presentada en 1965 como parte del ciclo de canciones tituladas La Balada de Mauthausen. El ciclo de canciones elevó la conciencia de todos los griegos. Sus líneas melódicas sublimes, harmonías extendidas y ritmos, forzaron a los oyentes a preguntar, “¿Qué pasó con nuestros... (continua)
A DIECI ANNI DALLE PROTESTE DI GEZI PARK, UN ALTRO PARTECIPANTE RISCHIA LA DETENZIONE IN TURCHIA
Gianni Sartori
La rivolta di Gezi Park brucia ancora. E periodicamente si torna a parlarne. Vuoi per l’uccisione di qualche esponente della storica protesta del 2013, vuoi per la cattura o l’estradizione di qualche militante che vi aveva preso parte.
Probabilmente in molti si sono scordati dei drammatici, lividi, funerali di Berkin Elvan nel quartiere di Okmeydani (Istanbul). Il quindicenne era rimasto ferito alla testa dalla polizia nei giorni delle proteste (giugno 2013) mentre andava a comprare il pane. Rimanendo in coma per ben 269 giorni e senza che nessuno venisse incriminato per la sua morte.
Mentre la folla scandiva: “La polizia dell’AKP (il partito di Erdogan nda) ha assassinato Berkin” e alcuni lanciavano pietre sui veicoli delle forze dell’ordine, la polizia rispondeva con un fitto... (continua)
Gianni Sartori 8/10/2022 - 23:05
E TE PAREVA!?!
ANCHE IN POLONIA SI E’ APERTA LA STAGIONE DI CACCIA AL CURDO
Gianni Sartori
Nessun stupore. I precedenti non mancano (rileggersi “MAUS”…). E poi da tempo la classe dirigente locale e una parte della popolazione (la “Polonia profonda” diciamo) sembra volersi rappresentare nei suoi aspetti peggiori: bigotta, conservatrice, reazionaria, ostile ai diritti delle donne, agli immigrati (a meno che non siano ucraini), filo-Nato, educatamente allineata con Washington…
Niente di strano quindi se a farne le spese stavolta sono i curdi.
Una serie di arresti (circa una cinquantina) ha recentemente colpito la diaspora curda in Polonia. Stando a quanto dichiarato da uno degli arrestati (Harûn Jirkî, per ora l’unico in grado di informare l’opinione pubblica) la polizia che lo aveva prelevato avrebbe agito in collaborazione con agenti che tra loro parlavano in turco. Per cui è lecito... (continua)