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Prima del 2021-9-7

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Dottor Schweitzer

Dottor Schweitzer
1969

Chi era dunque Guido Bolzoni?

Nativo di Termoli, si trasferisce presto a Lecco, pur studiando e soggiornando spesso a Pavia dove conseguirà dopo diversi anni fuori corso una laurea in medicina, non essendo inizialmente molto interessato a intraprendere la professione di medico. Lo farà solo molto più tardi una volta terminata la sua carriera artistica.
Personaggio magnetico ed estremamente conviviale al punto di trasformare la sua abitazione in ritrovo per artisti e poeti, intraprende nel 1968 una tournée svedese a fianco Dario Fo da dove pare fosse tornato con una pregiata chitarra acustica Gibson Dove, quella che per intenderci, usò anche Elvis Presley.

Raffinato letterato (conosceva profondamente Tolkien, Potocki, Cordwainer Smith e Dick, Borges), politicamente consapevole delle trasformazioni politiche del suo tempo ed eternamente combattuto tra la musica d’autore e le visioni... (continua)
Salute a te, dottor Schweitzer, salute a tutti quelli come te
(continua)
inviata da Alberto Scotti 6/9/2021 - 23:49
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Sundancer

Sundancer
Poems by / Poesie / Poèmes / Runoja :
Leonard Peltier

Music / Musica / Musique / Sävel:
Oliver Shanti

Album: Various – 15 Years [2001]

A seguito della recente mobilitazione per la liberazione di Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dei nativi americani, vittima di un processo-farsa e trattenuto ingiustamente dal 1977 nel penitenziario di Coleman, Florida, il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha preso l’impegno di chiedere formalmente al presidente degli Stati Uniti Biden la grazia (già rifiutata da Obama nel 2017).
Siamo fiduciosi che questa volta la richiesta avrà successo a differenza delle risoluzioni del Parlamento Europeo del 1994 e del 1999.

I versi di questa canzone sono tratti da tre poesie presenti nel libro di Leonard Peltier Prison Writings- My life is my Sun Dance, pubblicato in italiano da Fazi .

In CCG sono presenti le seguenti canzoni dedicate a Peltier : Song For Leonard Peltier , Leonard Peltier Free! Leonard Peltier

[Riccardo Gullotta]
IN THE SHADOWED NIGHT [1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 5/9/2021 - 00:01
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The F-111

The F-111
Words: Lyell Sayer
Tune: Traditional (Johnny Lad)

The song was a reference to the US-made F-111c fighter bomber. The Australian government ordered a number, for the Royal Australian Air Force (RAAF) in 1963. However, the final version of the aircraft were not delivered until 1973, because of technical problems, which included unexplained loses during its use in the Vietnam War in the late 60s and early 70s - or as said in the chorus of this song: "it is a lovely plane... it's a pity that it isn't safe to take it off the ground".

The narrator started with the Australian Prime Minister, Robert Menzies, pondering that "our Canberra bombers are...old as hell". He called up "Uncle Sammy" to purchase planes, to "scare some Asians".

The narrator noted that the government "sent some off to Vietnam" to "wipe out all the Viet Cong" - a reference to the "VC" - the National Liberation Front of... (continua)
Now, Sir Robert Menzies was walking down the street
(continua)
4/9/2021 - 19:04
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Kalashnikov

Kalashnikov
(2005)
album: Acetylene

Later on, the distorted, detuned 'Kalishnikov' portrays the "closed circuit silence" and horror world of two Third World refugees, who are herded from one transit camp into the next ("They're bulldozing the suburbs down/Putting up a razor fence"), but whose guards are also trapped and imprisoned ("The commando squad/is bored and poorly fed/Surveillance is their dog/And it's hounding us to death").
Walkabouts - Acetylene review by John Clarkson
Kalashnikov
(continua)
4/9/2021 - 12:13
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Fuck Your Fear

Fuck Your Fear
(2005)
album: Acetylene

A scathing, furious attack on the Bush government and its foreign policy, it opens up with 'Fuck Your Fear', a slow grinding barrage of distorted, hazy guitars and pounding, tolling-bell drums. Eckman and Torgerson's joint vocals describe a world teetering on the abyss in which the 60's hippy dream has long gone rotten ("Dead folksingers lie in state/Acolytes scrape off their plates/The message falls onto deaf ears") and death comes quickly and in abundance ("New gravediggers born each day").
Walkabouts - Acetylene review by John Clarkson
A rumble in my bones
(continua)
4/9/2021 - 12:06
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Камерный вальс

Камерный вальс
(Cell Waltz)

Автор слов: Геннадий Молчанов Автор музыки: Виктор Гагин
(Auteur du texte : Gennady Molchanov, Auteur de la musique : Victor Gagin)

(d’après : Камерный вальс (сл.Г.Молчанов, муз.В.Гагин) - Bard.ru.com)
В этой камере, брат,
(continua)
inviata da Ed 3/9/2021 - 13:16
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Όμορφη πόλη

Όμορφη πόλη
[1962]
Ómorfi poli

Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Yannis Theodorakis

Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis

Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Νένα Βενετσάνου
'Αλμπουμ / Album: Η Νένα Βενετσάνου Τραγουδά Χατζιδάκι - Θεοδωράκη - Μαμαγκάκη – Βενετσάνου

2. Βασίλης Παπακωνσταντίνου
'Αλμπουμ / Album : Θάνος Μικρούτσικος* - Βασίλης Παπακωνσταντίνου ‎– Σφεντόνα Live

3. Margarita Zorbala [Μαργαρίτα Ζορμπαλά]

4. Mαρία Φαραντούρη
'Αλμπουμ / Album : Way Home


Αν δεν είχα βιώσει αυτά που βίωσα, δεν θα είχα γράψει αυτή τη μουσική. Η μουσική για μένα ποτέ δεν υπήρξε αυτοσκοπός, είναι κάτι το βιωματικό

Se non avessi fatto esperienza di ciò che ho vissuto, non avrei scritto questa musica. La musica non è stata mai per me fine a sé stessa, è qualcosa che attiene alla vita
[Mikis Theodorakis]

Mikis, un altro pezzo

Un... (continua)
Όμορφη πόλη φωνές μουσικές
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 3/9/2021 - 11:08
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Love Crisis

Love Crisis
[1977]
Don Carlos e Black Uhuru
This world is in a crisis for love
(continua)
inviata da k 3/9/2021 - 01:52
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Le Bon Dieu est une femme

Le Bon Dieu est une femme
(2005)
Les marchands de rêves
La Terre saigne depuis la nuit des temps
(continua)
3/9/2021 - 00:04
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Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης: Χορός του Ζορμπά [Συρτάκι]

Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης: Χορός του Ζορμπά [Συρτάκι]
Horόs tou Zorbά [Syrtáki]
Danza di Zorba [Syrtaki]
Zorba's Dance [Syrtaki]
[1964]
Musica / Music / Musique / Sävel / Μουσική : Mikis Theodorakis / Μίκης Θεοδωράκης

E sia. Sì, lo so, D'accordo. Oggi, quando è arrivata la notizia della morte di Mikis Theodorakis, i giornali italiani -noti depositi di fetenzìa- hanno dovuto fare il “coccodrillo”; e un coccodrillo di Theodorakis non poteva che essere regolarmente pieno di Syrtaki. Theodorakis è “quello del Syrtaki”, della danza di Zorba che accompagnò il film del '64 del cipriota Michael Cacoyannis e, soprattutto, l'indimenticabile scena dove è danzata sulla spiaggia da Anthony Quinn e Alan Bates. Già, Anthony Quinn, con quella sua faccia da greco -anzi, da cretese, come cretese era l'autore del romanzo, Nikos Kazantzakis-; eppure era messicano, si chiamava Antonio Rodolfo Quinn-Oaxaca ed era nato a Chihuaua in piena Revolución da una madre... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2021 - 18:32
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Child of Vietnam

Child of Vietnam
1970

Roger Thwaites, Australian contemporary folk artist, composed and released the song "Child of Vietnam" (Columbia (EMI) # SOEX-9698), which started off with gunfire sound-effects, and took an anti-war perspective. The back of the LP said: "Child of Vietnam is the story of a little girl and a soldier in the land of tears, your land, child of Vietnam". Narrated from the perspective of the soldier, who said "how can I help her", as the child rests "on the bloody ground", and the "streets full of pain". It concluded by calling on people to "help...around the world" to stop the war and suffering, for the "helpless children of Vietnam".
Vietnam War Song Project
How can I tell her with fear in her eyes
(continua)
1/9/2021 - 23:15
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Cantaré

Cantaré
[2021]
Nell'album "V"
In principio era la voce
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/8/2021 - 16:08
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Şengal

Şengal
[2015]
Peyvan û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Söz ve müzik / النص والموسيقى / Sanat ja sävel:
Adir Jan

Şanovan / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Tarafından gerçekleştirilen / لعبت من قبل / Laulavat:
Adir Jan : voce, tamburo
Conny Kreuter: chitarra
Dva Sills: violoncello
Halid Pestil: basso
Hogir Göregen: percussioni

Il genocidio degli Ezidi. Le stragi di Şengal

Şengal , in arabo Sinjar [سنجار ], è una cittadina del Nordovest dell'Iraq, nel Governatorato di Ninive, a una cinquantina di km dal confine siriano e ad un centinaio da quello turco. Il territorio circostante conta 81 villaggi sparsi alla base della omonima catena montuosa di Sinjar. E’ abitato in prevalenza da Ezidi, una minoranza etnica curda che si distingue per la religione monoteista intrisa di elementi gnostici ed esoterici, convenzionalmente annoverata tra le correnti... (continua)
Ay Şengal
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/8/2021 - 23:33
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Simon & Garfunkel: The Boxer

Simon & Garfunkel: The Boxer
[1969]
Parole e musica di Paul Simon
dall'ultimo album di Simon & Garfunkel, Bridge Over Troubled Water (1970)

La guerra, come ben sapete, non è solo bombe,carri armati e missili ma nella quotidianità operano nemici meno eclatanti,stranieri che convincono ,con bugie e prese in giro, un povero ragazzo di provincia a lasciare la sua casa con l'illusione di una carriera sportiva. La realtà della vita in una metropoli è ben diversa : solitudine ,freddo , mancanza di mezzi economici,nostalgia per la sua famiglia . Un pugile che conosce la sconfitta sul ring ,ferite sul viso e nell'animo e vuole arrendersi anche se si illude di essere ancora un combattente contro un nemico che potrebbe essere identificato , fra l'altro, nella nostra società basata esclusivamente sul profitto e sul successo..

G.E.
I am just a poor boy, though my story's seldom told
(continua)
inviata da Pluck 29/8/2021 - 21:22
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Santi ed eroi

Santi ed eroi
1979
Abbiamo visto stampelle lanciate
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/8/2021 - 15:53
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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?)

Gianni Parmiani & Nicola Nieddu
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?)
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it


Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

Il 20 ottobre 1944, nella zona tra Lugo e Cotignola, truppe nazifasciste organizzarono un rastrellamento per colpire un gruppo di giovani partigiani delle frazioni... (continua)
L’è un dè amanê d’barten
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 19:09
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Caduti di Alfonsine

Caduti di Alfonsine
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

Dedicata a Maria Bartolotti.
In memoria di: Terzo Lori, Amos Calderoni, Domenico Camillini, Pasquale Fattini, Flavio Foschi, Orsano Grassi, Rolando Murras, Angelo... (continua)
Bella mia che corri in bicicletta
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 19:05
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Per sempre amanti

Per sempre amanti
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per sempre amanti - Riccardo Lolli
Terra di nessuno - Moder & Francesco Giampaoli
Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

"Tra i fatti e le storie terribili che hanno avuto corso lungo il Senio c'è quella - forse meno nota e meno raccontata - di due giovani, una coppia di amanti;... (continua)
Se guardo la finestra ti vedo da lontano
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 19:01
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Regali mai scartati

Regali mai scartati
2020
Canzoni sul Senio
senio

1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

L'arrivo degli alleati, lo sfollamento forzato di Masiera il 24 dicembre 1944, Renato che saltò su una mina, Francesco che sotto tortura non fece nomi.
Era dicembre del ’44
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:56
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Il ponte Bailey

Il ponte Bailey
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

"Un bambino di tre anni, mio figlio, che si innamora di un ponte, il ponte Bailey, e del rumore che fanno le assi di legno al suo passaggio, quasi volessero parlare... (continua)
Le assi sul ponte Bailey sono ancora lì
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:53
Percorsi: Ponti
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A cuore freddo

A cuore freddo
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

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il libretto con i testi

22 aprile 1944, Cascina del Palazzone, anche detta Casa Zalambani, di cui Ettore Zalambani era il capofamiglia. Alle ore 22 i fascisti tedeschi assediano i partigiani... (continua)
Grande casa sguardo aperto
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:49
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La città di carta

La città di carta
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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A cuore freddo - Mara Luzietti
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Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

"Sono nato e cresciuto a Ravenna, e il mio eroe resistente è sempre stato Bulow. Poi ho iniziato fare delle ricerche, e mi sono reso conto che la nostra terra... (continua)
La mia città è di carta, e la puoi ritagliare
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:39
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Un giovedì

Un giovedì
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

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il libretto con i testi

"Rosalia Fantoni mi ha subito affascinata per la sua voglia di comunicare in forma poetica. Il ricordo d'infanzia con il quale esordisce nel suo libro "Fiordalisi... (continua)
Pensavo che non partissi mai
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:31
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Terra di nessuno

Terra di nessuno
2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
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Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
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Caduti di Alfonsine - Giacomo Toni
Ai martiri del Senio (Esiste libertà senza memoria?) - Gianni Parmiani


il libretto con i testi

"Questo pezzo racconta due storie. La prima è quella dell'eccidio di Borgo Pignatta del 23 dicembre 1944. I tedeschi fecero saltare una casa provocando 28 morti,... (continua)
Qui non c’è guerra, è la terra di nessuno…
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 18:20
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Strade di coraggio

2014

Canzone ufficiale della route nazionale 2014
Sento nel profondo un desiderio nascere
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 17:34
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La gente è stupida

La gente è stupida
2020
La gente è stupida, la gente è stupida
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 12:42
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Mafia

Mafia
2016
Reggae Caravan
Libera, libera dalla mafia
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2021 - 12:38
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Wer erschoss Bruno Schulz?

Wer erschoss Bruno Schulz?
Song about the murder of the artist and writer Bruno Schulz, who was shot and killed by a German Nazi, a Gestapo officer, in 1942 while walking back home toward Drohobycz Ghetto with a loaf of bread.
Wer erschoss Bruno Schulz?
(continua)
inviata da maluca 27/8/2021 - 17:30
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Ballata dello zero

Ballata dello zero
2021
Ballate dalla grande recessione


Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia


Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe


Con “Ballata dello zero” ritorniamo ai giorni nostri, ossia alla figura dell’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano, in particolar modo ad un episodio del giugno 2018 quando l’allora Ministro degli Interni Salvini diede dello “zero” all’allora Sindaco di Riace. Con questo brano, oltre a prendere le parti di Lucano, si rivendica con orgoglio un modo rivoluzionario di concepire l’intera comunità/umanità in contrapposizione al potere costituito da politici senza umanità e senza cuore (“quando non ci sarà un primo e un secondo e, tutti zeri, faremo uno zero, un cerchio solo, un girotondo:... (continua)
Mimmo Lucano è uno zero zero
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 10:32
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Ballata a una ballerina

Ballata a una ballerina
2021
Ballate dalla grande recessione


Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia


Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe


Si continua con “Ballata a una ballerina”, canzone struggente dedicata agli ultimi istanti dell’esistenza della ballerina polacca ebrea Lola Horovitz (nome d’arte di Franceska Mann), morta a soli 26 anni nel campo di concentramento di Auschwitz dopo aver combattuto strenuamente (“ballata per chi sa che andrà a morire e nell’esempio sceglierà di vivere”); questo è un altro brano che ci insegna come conoscere il passato è fondamentale per evitare di fare gli errori in futuro (come direbbero i Nomadi, altro gruppo a cui Sonaglia si ispira, “ieri impegna l’oggi nel domani”). La drammaticità... (continua)
Mi avrebbero affrancate ma bellocce
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 10:18
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Controvento

Controvento
2021
Controvento

2022
Maestrale
Io me penso che le stelle
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 09:38
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Terra di nessuno

Terra di nessuno
Album: Città di frontiera (1993)
Non si può, cambiare tutto non si può
(continua)
inviata da Alberto Scotti 25/8/2021 - 17:03
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Eritrea’s

Eritrea’s
[1982]
Musica / Music / Musique / Sävel:
Giusto Pio, Franco Battiato

Album: Legione Straniera
strum
inviata da Riccardo Gullotta 23/8/2021 - 23:25
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Leone

Leone
2017
Il pugile del duce O.S.T.

Leone Jacovacci (Sanza Pombo, 19 aprile 1902 – Milano, 16 novembre 1983) è stato un pugile italiano, campione italiano ed europeo dei pesi medi nel 1928.

Leone Jacovacci nasce in Congo, figlio dell’italiano Umberto e dell’indigena Zibu; nel 1902 torna in Italia con padre e viene registrato all’anagrafe come cittadino italiano. Scappato di casa, allo scoppio della prima guerra mondiale riesce a cambiare identità e ad arruolarsi nella marina inglese col nome di John Douglas Walcker. Impara a tirare di boxe, ha stoffa e così – negli anni 20 – combatte in Francia sotto le mentite spoglie dell’afroamericano Jack Walker. Pian piano però riaffiora in lui il desiderio di rivendicare le proprie origini italiane e, con determinazione, farà di tutto per farsi riconoscere italiano da un’Italia mussoliniana e non ancora espressamente razzista che, imbarazzata da questo... (continua)
Giù in Africa a Pombo nel Congo
(continua)
inviata da dq82 23/8/2021 - 09:58
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Pizza Kebab

Pizza Kebab
Album (2017)

genius

Sono delle pillole in cui io racconto un po' quello che è per me la Pizza Kebab. Per me è una sorta di droga allucinogena […] Grazie a questa unione tra il kebab e la pizza, queste due culture, mondi, riesco a vedere la realtà delle cose in un modo molto allucinogeno e simpatico, genuino, come lo vedrebbe un bambino, quindi facendo anche delle metafore simpatiche, divertenti e allucinogene.

– Ghali, Radio Kiss Kiss

Il brano è molto divertente, ma stimola anche a riflettere. D'altronde Ghali è così, nelle sue canzoni c'è sempre un duplice significato.

– Charlie Charles, La Stampa
Yaah...
(continua)
inviata da Cristina Maccarrone 22/8/2021 - 07:17
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Romanzo epistolare

Romanzo epistolare
2021
Storie vere tra alberi e gatti
.
con "I Musici" di Francesco Guccini: Juan Carlos "Flaco“ Biondini, Vince Tempera, Antonio Marangolo, Pierluigi Mingotti
Dai treni fazzoletti e mani alzate coi cappelli,
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 20:26
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Finale all'Italiana

Finale all'Italiana
2021
Storie vere tra alberi e gatti

feat. Roy Paci

Questo brano dal sapore folk trasmette divertimento e voglia di ballare anche se il testo non è corollario, anzi. Wilson si diverte incastrando parole dalla vena ironica e facendo trapelare una sottile critica al nostro paese, con un filo di provocazione, ma riuscendo sempre a non essere scontato nei messaggi che si celano in questa canzone e più in generale dietro le sue canzoni. La tromba di Roy Paci è coinvolgente, spostando il brano verso sonorità quasi latine.
Si disse Garibaldi fu ferito
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 20:18
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Budapest

Budapest
storia vera del gelataio Tirelli

2021
Storie vere tra alberi e gatti

Un’altra storia del disco realmente accaduta, raccontata tramite questa toccante canzone dall’arrangiamento sobrio e sospeso, con cambi di scena dettati da violoncelli, viole, violini, glockenspiel e fisarmonica. Francesco Tirelli era un gelataio italiano, originario di Campagnola Emilia, che abbandonò l’Italia negli anni della guerra per trasferirsi a Budapest. Una storia rimasta sconosciuta sino al 2014 quando un testimone ha portato alla luce la sua straordinaria opera di salvataggio e protezione ai perseguitati. Tirelli riuscì a nascondere e a salvare nello scantinato della sua gelateria intere famiglie ebree, che riuscirono così a evitare le deportazioni naziste verso i campi di concentramento. Oggi Francesco Tirelli è racchiuso dentro questa canzone, ma anche dentro un rinomato libro per bambini nonché onorato da Yad Vashem nel “Giardino dei Giusti a Gerusalemme”.

rainews.it
Tredici Febbraio del quarantacinque
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 20:12
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Fido

Fido
Storia vera del cane di Borgo San Lorenzo

2021
Storie vere tra alberi e gatti

Una storia tutta italiana, musicata sotto il battere di una cassa in 4/4 e una chitarra che arpeggia in “fingerpicking”. Nell’inverno 1941 l’Italia era in guerra da alcuni mesi e la situazione economica era difficile.
Eppure avvenne qualcosa di importante, un piccolo fatto di cronaca destinato a diventare storia. Carlo Soriani, operaio di Luco (frazione di Borgo San Lorenzo) trovò in un fosso un cane ferito. Senza pensarci due volte, l’uomo si prese cura dell’animale. Fido, così fu chiamato il cane, guarì e stabilì un legame così forte con il suo nuovo compagno che, non solo tutte le mattine lo svegliava alle 5.30 e lo accompagnava alla fermata del bus che lo portava al lavoro, ma lo aspettava ogni sera al suo rientro. Il 30 dicembre 1943 un terribile bombardamento alleato su Borgo San Lorenzo causò oltre 100... (continua)
Ho saputo della storia di quel cane,
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 20:04
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Il mondo non cambia mai

Il mondo non cambia mai
2020
Il coraggio di una vita estrema o la lotta di chi ancora trema
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 18:10
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Zinda

Zinda
2021

Testo e musica: Francesca Incudine
traduzione in urdu: Muhammad Haroon Khan

Arrangiamenti: Raffaele Pullara e Manfredi Tumminello
Francesca Incudine, voce
Manfredi Tumminello, chitarra
Raffaele Pullara, violino
Salvo Compagno, percussioni
Simal Nafees, cori
Nafees Ahmad, sitar
Registrato, mixato e masterizzato da Raffaele Pullara presso “Recraft Studio” di Palermo
La voce di Francesca Incudine è stata registrata ad Enna presso “Audio Studio Project” di Andrea Ensabella
La voce di Simal Nafees e il sitar di Nafees Ahmad sono stati registrati a Karachi presso lo studio di Sir Arshad Mehmood.

Questa storia parte da un muro. Il muro del T2F (The Second Floor) a Karachi, in Pakistan, un centro culturale fondato da Sabeen Mahmud, attivista per i diritti umani. “Un muro che a solo guardarlo puoi sentirci le voci di tutti quelli che da lì sono passati per lasciare un messaggio,... (continua)
Sono nata come nasce un pensiero
(continua)
inviata da Dq82 21/8/2021 - 18:02
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Gdy zostanę bogiem

Gdy zostanę bogiem
[2020]
inedito
Parole e musica di GURA Paweł Górecki
da YT
A gdy zostanę bogiem, zarządzę potop świat zaleje
(continua)
inviata da Krzysiek 21/8/2021 - 03:05
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Cymbał

Cymbał
[2021]
Inedito
Parole e musica di Paweł "Gura" Górecki
Trascitto all'orecchio da sottoscritto.
Ciau
Właśnie się sczaiłem,
(continua)
inviata da Krzysiek 20/8/2021 - 23:48
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Bambolina

Bambolina
dall'album "Quante volte...ho contato le stelle" (1982)
Scritta da Mia Martini con Shel Shapiro

È uno dei testi più belli ed il più inquietante tra tutti quelli scritti da Mimì. Su una melodia sottile ed interiore, si articola un testo dedicato all'umanità, ad una pazza chiusa in un manicomio, la follia rivolta al passato.
La gente qui dentro è sempre gentile
(continua)
inviata da Alberto Scotti 20/8/2021 - 02:12
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Lacrime per Vergarolla

Lacrime per Vergarolla
[2018]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Autori Vari

Musica / Music / Musique / Sävel:
Autori Vari

Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Coro "La Stagione Armonica" diretto da Sergio Balestracci

La strage di Vergarolla

18 Agosto 1946, Pola. Un attentato dinamitardo fa strage di un centinaio di civili con 211 feriti sulla spiaggia di Vergarolla dove una folla di bagnanti era riunita per assistere alla gare di nuoto.
I morti identificati furono 65, di cui 22 bambini. I resti degli altri erano polverizzati o ridotti in condizioni tali da non consentirne il riconoscimento.
Esplosero una trentina di mine. Secondo il rapporto d’inchiesta inglese, eseguito dal comando inglese che amministrava la zona di Pola per conto degli Alleati, si trattò invece di tre testate di siluri e quattro cariche di tritolo. La stessa relazione escluse l’incidente perché gli ordigni... (continua)
PSALMUS 5 [1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/8/2021 - 20:05
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Vive La Guerre

Vive La Guerre
1997

La musique cache les paroles pacifiques car cela représente la violence de la machine de guerre / militaire.
Les paroles sont presque inaudibles.
Le titre de la chanson est ironique vu que le vrai message est noyé par le son violent
NO WAR NO WAR NO WAR NO WAR NO WAR NO WAR
(continua)
inviata da Josiane 19/8/2021 - 18:56
Downloadable!

Phurde, bajval, phurde

Phurde, bajval, phurde
"Phurde, Bajval, Phurde" by Ruža Nikolić-Lakatos is dedicated to the victims of the attack in Oberwart, Austria. Peter Sárközi, Josef Simon and Karl and Erwin Horvath, four Roma men, were killed by a pipe bomb by the nationalist right-wing terrorist Franz Fuchs on the night of February 4th to 5th, 1995 - they should not be forgotten.
Phurde, bajval, phurde
(continua)
inviata da maluca 19/8/2021 - 16:21
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Frammentaria rivolta

Frammentaria rivolta
[1975]
Gli Apoteosi sono stati un gruppo rock prog italiano formato nel 1974 da Federico Idà (basso, flauto), Franco Vinci (chitarra, voce), Marcello Surace (batteria), Massimo Idà (tastiere, voce), Silvana Idà (voce). Nel 1975 pubblicarono il loro unico LP, un lavoro considerato ancora oggi dagli appassionati del genere una delle opere musicali rock progressive tra le più rappresentative di sempre.
Recentemente una copia originale di “Apoteosi” è stata venduta su Discogs alla cifra record di 2.950,00 euro.
Povera gente in cerca di pane
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/8/2021 - 14:06
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Prima realtà

Prima realtà
[1975]
Gli Apoteosi sono stati un gruppo rock prog italiano formato nel 1974 da Federico Idà (basso, flauto), Franco Vinci (chitarra, voce), Marcello Surace (batteria), Massimo Idà (tastiere, voce), Silvana Idà (voce). Nel 1975 pubblicarono il loro unico LP, un lavoro considerato ancora oggi dagli appassionati del genere una delle opere musicali rock progressive tra le più rappresentative di sempre.
Recentemente una copia originale di “Apoteosi” è stata venduta su Discogs alla cifra record di 2.950,00 euro.
Girandole al vento
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/8/2021 - 14:04
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La mè prijera

La mè prijera
Canti & Incanti
Junciu li manu 'nta mé prijera
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/8/2021 - 04:18
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Move on Over

Move on Over
(1965)
Lyrics by Len Chandler
Tune: Battle Hymn of the Republic (or John Brown's Body)

See: Black Nationalism and Militancy :: 20th Century History Song Book

According to 'Everybody Says Freedom: A History of the Civil Rights Movement in Songs and Pictures' by Pete Seeger this was created by Len Chandler for a 1965 commemoration in NYC of the failed raid on the military arsenal Harpers Ferry in 1859. The song mentions leader of the attack John Brown, who picked up arms in order to defend fugitive slaves. He was arrested, convicted of treason and hanged.
comment by Protest Songs on youtube
Mine eyes have seen injustice in each city, town and state
(continua)
18/8/2021 - 23:56
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Justin

Justin
Parole e musica di Riccardo Tesi
dal bellissimo album Thapsos del 2000

dedicata a Justin Vali, musicista malgascio, una storia di emigrazione per una volta con un lieto fine.
Un piatto di riso faceva la festa
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/8/2021 - 22:27
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Confessione

Confessione
2018

Album: Il vento è forte qui... si vola meglio
Sono come te
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/8/2021 - 17:14
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Blu

Blu
[2013]
La vita di domenica ha un sapore suo
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/8/2021 - 15:31
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Black friday

Black friday
COSMOilLOGICO - 2019
Un uccello è solo un modo
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/8/2021 - 13:43
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Мы уходим

Мы уходим
My uhodim

[1989]
Текст / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Igor Nikolaević Morozov [И́горь Николaевич Морoзов]

Музыка / Musica / Music / Musique / Sävel
Alexandr Khalilov [Александр Халилов]

в исполнении / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat
Kaskad [Каскад]


[…] When you're wounded and left on Afghanistan's plains,
And the women come out to cut up what remains,
Jest roll to your rifle and blow out your brains
An' go to your Gawd like a soldier.
Go, go, go like a soldier,
So-oldier of the Queen!

[…] Quando sei ferito e abbandonato nelle pianure dell'Afghanistan,
E le donne vengono per fare a pezzi ciò che resta,
non devi fare altro che rotolare sul tuo fucile e farti saltare le cervella
E andare dal tuo Dio come un soldato.
Vai, vai, vai come un soldato,
Vecchio soldato della Corona!

[ A Young British Soldier by Rudyard Kipling, 1895]

Dai... (continua)
С покоренных однажды небесных вершин
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/8/2021 - 22:43
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Waiting for My Child

Waiting for My Child
Waiting for my child – Versione Pops Staples dal video Live colori caricato da LWJHFan (1993 ) - durata 4:30
(continua)
inviata da Pluck 5/8/2021 - 09:04
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ζ. Варшав'янка (Varšav'janka) - Versione ucraina (anonima?)
1ζ. Варшав'янка (Varšav'janka) (Anonymous?) Ukrainian version



Пісня є російським перекладом «Варшав’янки» Вацлава Свєнціцького (пол. Wacław Święcicki (1848-1900), відомої у Польщі як «Варшав’янка 1905 року» (для відмінності від «Варшав’янки 1831» — гімну Листопадового повстання).
Свєнціцький написав текст, відбуваючи у Варшавській цитаделі термін за соціалістичну діяльність, в 1879. Після повернення Свєнціцького із сибірського заслання текст був опублікований в нелегальному польському журналі «Proletariat» (1883). Назва «Warszawianka» закріпилося за нею після першотравневої демонстрації 1905. В мелодії частково використаний «Марш зуави» з текстом варшавського поета Влодзімежа Вольського (пол. Włodzimierz Wolski, (1824-1882), який став популярним маршем повстання 1863 року. Автор музики «Маршу зуави» невідомий, іноді припускають,... (continua)
Варшав'янка
(continua)
inviata da Борец(╹◡╹) 4/8/2021 - 13:32
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S'envolent les colombes

S'envolent les colombes
النص الأصلي / Texte original / Testo originale / Original text / טקסט מקורי / Akuperäinen teksti :
يطيرُ الحمامُ
يطيرُ الحمامُ
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 3/8/2021 - 22:27
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Canzone d'Albania

Canzone d'Albania
Buonasera. Scoperta la rivolta di Ancona solo di recente e non riesco a trovare un audio del canto originale del 1920.
Emanuele 3/8/2021 - 19:49
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Eppure da un poco di tempo

Eppure da un poco di tempo
Ricordo questo testo, da una raccolta di Canti Popolari curata da Dario Fo.
Eppure da un poco di tempo
(continua)
inviata da stefano 3/8/2021 - 16:57
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Quan pes qui suy fuy si que·m franh

Quan pes qui suy fuy si que·m franh
Dario Mantovani
QUANDO PENSO A CHI SONO, SONO L’INSIEME DEI MIEI PEZZI INFRANTI
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 3/8/2021 - 14:22
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Dietro il portone

Dietro il portone
Chanson italienne (Lombardo mantovano) – Dietro il portone – Sine Frontera – 2013

Il s’agit d’une ballade douce-amère à consonance irlandaise, l’histoire d’un déporté au camp de la mort d’Auschwitz ; « Et si c’est un homme, un parmi cent mille, je ne me souviens pas qui je suis, je ne me souviens pas de mon nom, dans le camp derrière la porte » et cite le tristement célèbre livre « Si c’est un homme » de Primo Levi au début du couplet, le reste des strophes sont chantées en dialecte mantouan. Un hommage à toutes les victimes de l’holocauste.


Dialogue maïeutique

Réglons tout de suite, Lucien l’âne mon ami, une petite question de mot, car elle apparaît dès le titre. Comme tu peux le voir, le titre en italien est « Dietro il portone », ce qui devrait se traduire par un titre comme « Derrière la grande porte » ou « Derrière le portail », mais comme tu peux le voir également, j’ai intitulé... (continua)
DERRIÈRE LA GRANDE GRILLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/8/2021 - 10:55

Ist das alles schon wieder vergessen?

Ist das alles schon wieder vergessen?
Chanson allemande – Ist das alles schon wieder vergessen ? – Lin Jaldati – 1946

Poème de Walter Dehmel (1903-1960), poète allemand.
Dans son recueil posthume intitulé “Großstadtperipherie”, publié en 1963.
Musique de Siegfried Matthus (1934-), compositeur allemand
Interprété par Lin Jaldati, pseudonyme de Rebekka Rebling-Brilleslijper, dite Lientje (1912-1988), chanteuse néerlandaise naturalisée allemande, dans son album de 1966 intitulé simplement « Lin Jaldati singt ».

Lin Jaldati est née à Amsterdam en 1912 dans une famille juive. Pendant la deuxième guerre, elle et sa sœur Janny œuvrèrent dans la Résistance et cachèrent des Juifs. Durant l’été 1944, elles ont été arrêtées et déportées d’abord au camp de transit de Westerbork, puis à Auschwitz-Birkenau et enfin à Bergen-Belsen. Elles y ont rencontré Anne Frank et sa sœur Margot et ont été parmi les dernières personnes à les voir vues... (continua)
TOUT ÇA EST-IL DÉJÀ À NOUVEAU OUBLIÉ ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2021 - 15:32
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A Cold Coming

A Cold Coming
Massimo Bacigalupo, Docente di letteratura inglese e americana
UN FREDDO VENIRE
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 1/8/2021 - 17:48
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1z1. Varsjá-söngurinn - Versione alternativa islandese (1931)
1z1. Varsjá-söngurinn - Icelandic alternative version (1931)




L'autore della versione è sconosciuto. Fu pubblicata (assieme a una versione dell'Internazionale) sul n° 36 del 1° maggio 1931 della rivista Verkamaðurinn (“Il lavoratore”) sotto la dicitura: Nokkrir alþjóðlegir söngvar verkalýðsins (“Alcune canzoni popolari operaie”).

The author of the version is unknown. It was published (along with a version of the Internationale) in number 36 (May 1, 1931) of the magazine n° 36 del 1° maggio 1931 della rivista Verkamaðurinn (“The Worker”), under the title: Nokkrir alþjóðlegir söngvar verkalýðsins (“Some Folksongs of the Workers' Movement”). [RV]
Varsjá-söngurinn
(continua)
inviata da Борец(╹◡╹) 1/8/2021 - 16:04
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Inno del primo maggio

Inno del primo maggio
Non so se sia già stato notato, ma credo che Gori stia citando il meraviglioso coro dell'atto III dell'Adelchi:

Dagli atrii muscosi, dai fori cadenti,
Dai boschi, dall’arse fucine stridenti,
Dai solchi bagnati di servo sudor,
Un volgo disperso repente si desta [...]

Precisamente quando parla di arse officine e subito dopo di sudor. La citazione di Manzoni, secondo me, è qui una specie di riscatto, di rivincita di quel volgo disperso.
Tommaso 1/8/2021 - 15:54




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