Bianco orso
Il bianco orso danza la neve che si scioglie
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 1/2/2021 - 23:56
Piccolo David
E' nata dopo aver letto il libro di Enzo Biagi "1943 e dintorni" e successivamente "Il diario di Dawid Rubinowicz" cui la canzone è dedicata.
Il nome che ti han dato bello ed importante
(continua)
(continua)
inviata da Gianni Barnini 1/2/2021 - 22:57
Percorsi:
Campi di sterminio
Manos fuera de Venezuela!
IN MORTE DI DOUGLAS BRAVO, GUERRIGLIERO VENEZUELANO
(Gianni Sartori)
Non so - almeno qui da noi - quanti ancora si ricordassero di Douglas Bravo, il rivoluzionario venezuelano scomparso a 88 anni il 31 gennaio. Eppure era stato uno dei più noti comandanti guerriglieri degli anni sessanta. Conosciuto (perlomeno da quelli della mia generazione, da chi aveva 15-16 anni nel 68) anche per essere stato citato da Che Guevara (vedi a pag. 24 di “Creare due, tre...molti Vietnam è la consegna dei popoli”, un opuscolo pubblicato dalla Lega della Gioventù Comunista (m-l) ancora nel 1967, poco prima della morte del CHE in Bolivia)*.
Si parva licet, anche da Saverio Tutino in qualche suo articolo dei primi anni settanta (vedi a pag. 10 di “Da Kennedy a Moro” edizioni Studio Tesi).
Douglas Bravo era nato nel 1932 a Cabure nello stato del Falcon e fin da giovanissimo si impegnò nelle lotte della sinistra... (continua)
(Gianni Sartori)
Non so - almeno qui da noi - quanti ancora si ricordassero di Douglas Bravo, il rivoluzionario venezuelano scomparso a 88 anni il 31 gennaio. Eppure era stato uno dei più noti comandanti guerriglieri degli anni sessanta. Conosciuto (perlomeno da quelli della mia generazione, da chi aveva 15-16 anni nel 68) anche per essere stato citato da Che Guevara (vedi a pag. 24 di “Creare due, tre...molti Vietnam è la consegna dei popoli”, un opuscolo pubblicato dalla Lega della Gioventù Comunista (m-l) ancora nel 1967, poco prima della morte del CHE in Bolivia)*.
Si parva licet, anche da Saverio Tutino in qualche suo articolo dei primi anni settanta (vedi a pag. 10 di “Da Kennedy a Moro” edizioni Studio Tesi).
Douglas Bravo era nato nel 1932 a Cabure nello stato del Falcon e fin da giovanissimo si impegnò nelle lotte della sinistra... (continua)
Gianni Sartori 1/2/2021 - 20:34
Non in mio nome
[2020]
Album / Albumi: Selfie Ergo Sum
(rel. 30-9-2020)
"IL 30 SETTEMBRE ESCE [è uscito, ndr] “SELFIE ERGO SUM” E A BREVE QUI SUL SITO TUTTI I DETTAGLI PER PRENOTARE LA VOSTRA COPIA. NEL FRATTEMPO GODETEVI IL VIDEO DI “NON IN MIO NOME” UN INNO ALLA PACE QUANTO MAI ATTUALE PERCHÉ IL COVID NON HA FERMATO LE GUERRE" - Altare Thotemico
Eccoci di nuovo qui dopo un po’ di tempo, e quale ritorno migliore se non annunciare l’imminente uscita del nostro nuovo album. Ci troverete molto diversi, del resto diversa è la band, ma diversa è anche la situazione sociale intorno a noi.
Pur non essendo prog in senso classico, questo disco sarà progressivo, musica in progressione, io (Gianni Venturi) ho 60 anni, il batterista Filippo Lambertucci 23, stiamo costruendo il futuro con elementi del passato. Come poeta non posso non vedere cosa stiamo facendo di questo magnifico pianeta, non posso chiudere gli... (continua)
Album / Albumi: Selfie Ergo Sum
(rel. 30-9-2020)
"IL 30 SETTEMBRE ESCE [è uscito, ndr] “SELFIE ERGO SUM” E A BREVE QUI SUL SITO TUTTI I DETTAGLI PER PRENOTARE LA VOSTRA COPIA. NEL FRATTEMPO GODETEVI IL VIDEO DI “NON IN MIO NOME” UN INNO ALLA PACE QUANTO MAI ATTUALE PERCHÉ IL COVID NON HA FERMATO LE GUERRE" - Altare Thotemico
Eccoci di nuovo qui dopo un po’ di tempo, e quale ritorno migliore se non annunciare l’imminente uscita del nostro nuovo album. Ci troverete molto diversi, del resto diversa è la band, ma diversa è anche la situazione sociale intorno a noi.
Pur non essendo prog in senso classico, questo disco sarà progressivo, musica in progressione, io (Gianni Venturi) ho 60 anni, il batterista Filippo Lambertucci 23, stiamo costruendo il futuro con elementi del passato. Come poeta non posso non vedere cosa stiamo facendo di questo magnifico pianeta, non posso chiudere gli... (continua)
I soldati vanno, marciano e non pensano
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 1/2/2021 - 18:16
Mutterns Hände
Chanson allemande – Mutterns Hände – Kurt Tucholsky – 1929
Texte de Kurt Tucholsky
Musique de Hanns Eisler
Interprétée par Gisela May (1924-), actrice et chanteuse allemande, sur son disque « Gisela May Singt Tucholsky » (1967), avec une musique de Henry Krtschil.
Plus tard, interprétée par la chanteuse allemande Dagmar Krause (sur la musique originale d’Eisler) sur son album intitulé « Panzerschlacht : Die Lieder Von Hanns Eisler » (« Batailles de chars : les chansons de Hanns Eisler ») en 1988.
Dialogue maïeutique
Comme tu le sais, Lucien l’âne mon ami, tout humain (comme tout être vivant sexué) a une mère. Chez les humains, comme tu le sais aussi, le rejeton comme la rejetonne ne peut se débrouiller seul pendant une période assez longue et même, avec l’évolution, ce temps a tendance à s’allonger, plus encore avec les années d’études. Et durant ce délai, il faut pourvoir aux besoins... (continua)
Texte de Kurt Tucholsky
Musique de Hanns Eisler
Interprétée par Gisela May (1924-), actrice et chanteuse allemande, sur son disque « Gisela May Singt Tucholsky » (1967), avec une musique de Henry Krtschil.
Plus tard, interprétée par la chanteuse allemande Dagmar Krause (sur la musique originale d’Eisler) sur son album intitulé « Panzerschlacht : Die Lieder Von Hanns Eisler » (« Batailles de chars : les chansons de Hanns Eisler ») en 1988.
Dialogue maïeutique
Comme tu le sais, Lucien l’âne mon ami, tout humain (comme tout être vivant sexué) a une mère. Chez les humains, comme tu le sais aussi, le rejeton comme la rejetonne ne peut se débrouiller seul pendant une période assez longue et même, avec l’évolution, ce temps a tendance à s’allonger, plus encore avec les années d’études. Et durant ce délai, il faut pourvoir aux besoins... (continua)
LES MAINS DE MÈRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/2/2021 - 16:44
Misty Eyed
Misty Eyed
© Tony Smith 2017
Although politicians have little respect in Australia, this does not prevent them lecturing other people about their behaviour. This song is in response to a warning that we should not become 'misty eyed' about asylum seekers.
Gene joins me in the chorus.
© Tony Smith 2017
Although politicians have little respect in Australia, this does not prevent them lecturing other people about their behaviour. This song is in response to a warning that we should not become 'misty eyed' about asylum seekers.
Gene joins me in the chorus.
You claim compassion for refugees
(continua)
(continua)
inviata da Tony Smith 1/2/2021 - 04:32
Percorsi:
Esili e esiliati
Giovà
2006
dall'album "Maschere felici"
Dopo il primo cd i Famelika sono stati definiti il gruppo "Antimafia Rock" per via dei testi di alcune vostre canzoni, è una definizione che vi va stretta? Come potresti definire in una parola il vostro genere?
Sì, effettivamente ci va un po’ stretta visto e considerato che erano soltanto tre i pezzi in cui parlavamo di mafia. E’ vero, lo facevamo in maniera diretta, adesso invece è celata dietro una storia, la storia di "Giova'", la storia vera di un cantastorie siciliano ucciso dalla mafia nel 1962. Non c’è una sola parola per definire il nostro genere, ti potrei dire indie-rock/folk/cantautorale.
I protagonisti delle vostre storie, si ribellano al potere, ai soprusi, alle ingiustizie ma finiscono sempre per soccombere. Sono dei vinti, ma perdono da persone libere, morendo per i loro ideali. Giova’ poco prima di morire pensa "alla fortuna dei pesci... (continua)
dall'album "Maschere felici"
Dopo il primo cd i Famelika sono stati definiti il gruppo "Antimafia Rock" per via dei testi di alcune vostre canzoni, è una definizione che vi va stretta? Come potresti definire in una parola il vostro genere?
Sì, effettivamente ci va un po’ stretta visto e considerato che erano soltanto tre i pezzi in cui parlavamo di mafia. E’ vero, lo facevamo in maniera diretta, adesso invece è celata dietro una storia, la storia di "Giova'", la storia vera di un cantastorie siciliano ucciso dalla mafia nel 1962. Non c’è una sola parola per definire il nostro genere, ti potrei dire indie-rock/folk/cantautorale.
I protagonisti delle vostre storie, si ribellano al potere, ai soprusi, alle ingiustizie ma finiscono sempre per soccombere. Sono dei vinti, ma perdono da persone libere, morendo per i loro ideali. Giova’ poco prima di morire pensa "alla fortuna dei pesci... (continua)
Quanti sul fiume stannotte
(continua)
(continua)
31/1/2021 - 23:13
Percorsi:
Mafia e mafie
Invisibilmente
2015
Album: Bu Bu Sad
“Invisibilmente” è una caduta, uno scivolo che finisce in mare, l'ultimo tramonto che arriva durante il viaggio di una bambina. Un unico viaggio le basta per crescere e morire, il mondo da scoprire si limita a un barcone in mezzo al mare. Le onde la cullano e la spezzano fino a consumarla. Lei affonda e così quelli che erano con lei, fino ad arrivare sul fondo del mare, senza nome, senza faccia, senza possibilità alcuna di replica per lei. Un atto unico che ha costituito un popolo sottomarino, un cimitero senza lapidi.
– La Rappresentante di Lista, comunicato stampa
*
“Invisibilmente” è la storia di una bambina che fa un viaggio, il viaggio della sua vita. Praticamente un solo viaggio le serve per nascere, crescere e morire. È un po' una storia dedicata a una traversata, magari sul Mediterraneo. Questa bambina, durante questo viaggio, spera di arrivare a... (continua)
Album: Bu Bu Sad
“Invisibilmente” è una caduta, uno scivolo che finisce in mare, l'ultimo tramonto che arriva durante il viaggio di una bambina. Un unico viaggio le basta per crescere e morire, il mondo da scoprire si limita a un barcone in mezzo al mare. Le onde la cullano e la spezzano fino a consumarla. Lei affonda e così quelli che erano con lei, fino ad arrivare sul fondo del mare, senza nome, senza faccia, senza possibilità alcuna di replica per lei. Un atto unico che ha costituito un popolo sottomarino, un cimitero senza lapidi.
– La Rappresentante di Lista, comunicato stampa
*
“Invisibilmente” è la storia di una bambina che fa un viaggio, il viaggio della sua vita. Praticamente un solo viaggio le serve per nascere, crescere e morire. È un po' una storia dedicata a una traversata, magari sul Mediterraneo. Questa bambina, durante questo viaggio, spera di arrivare a... (continua)
Oggi sono in ballo, devo sciogliermi
(continua)
(continua)
31/1/2021 - 20:36
La mia storia
anonimo
2021
Canzone scritta e cantata in occasione della giornata della memoria da una ragazza della scuola secondaria Francesco Baracca di Roma.
Dalla trasmissione di Radio Pisacane, più semo mejo radio
Canzone scritta e cantata in occasione della giornata della memoria da una ragazza della scuola secondaria Francesco Baracca di Roma.
Dalla trasmissione di Radio Pisacane, più semo mejo radio
La mia storia è complicata
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2021 - 18:03
Percorsi:
Campi di sterminio
Maria una vita a metà
2018
Maria era la figlia maggiore di Silvestro Lanzi.
Pare che scrivesse storie e canzoni, ma nell'estate del '44 dovette assistere, insieme alla madre e agli 8 fratelli, alla fucilazione del padre da parte dei nazisti in ritirata la Notte di San Severo. Maria non si riprese più dallo shock e morì 34enne in manicomio... il dolore le spense la mente e le fermò il cuore.
Maria era la figlia maggiore di Silvestro Lanzi.
Pare che scrivesse storie e canzoni, ma nell'estate del '44 dovette assistere, insieme alla madre e agli 8 fratelli, alla fucilazione del padre da parte dei nazisti in ritirata la Notte di San Severo. Maria non si riprese più dallo shock e morì 34enne in manicomio... il dolore le spense la mente e le fermò il cuore.
Maria poco più che ventenne
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2021 - 17:27
Il silenzio che si sente
2021
La rivoluzione del battito di ciglia
La rivoluzione del battito di ciglia
Senti che silenzio che si sente
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2021 - 17:11
Bella Ciao
anonimo
Versione degli Yo Yo Mundi & friends (2020)
Bella Ciao 2020
Paolo E. Archetti Maestri - voce, chitarra
Eugenio Merico - percussioni
Andrea Cavalieri - basso, voce
Chiara Giacobbe - violino
Fabio Martino - fisarmonica
Fabrizio Barale - chitarra
featuring
Paolo Bonfanti chitarra
Simone Lombardo flauto
Daniela Tusa voce
Andrea Calvo (Grand Drifter) pianoforte
Daniela Caschetto violoncello
Cristina Nico voce
Sabrina Napoleone voce e sinth
Leonardo Laviano (Lastanzadigreta) voce
Andrea Camerini (Nuove Tribù Zulu) voce
Ludovica Valori (Nuove Tribù Zulu) trombone, voce
Paolo Camerini (Nuove Tribù Zulu) contrabbasso
Laura Gualtieri voce
Michele Anelli voce
Chiara Venturini ukulele
Francesco Grillenzoni (Tupamaros) voce
Gianluca Magnani (Flexus) theremin
Simona Spinoglio voce
Cristian Crì Soldi chitarra
Frank Schilbach voce
Alessandro Hellmann voce
Bianca Locura Roagna hand clapping
Samuele Baglioni coro
Rossella Bisazza pittrice
Bella Ciao 2020
Paolo E. Archetti Maestri - voce, chitarra
Eugenio Merico - percussioni
Andrea Cavalieri - basso, voce
Chiara Giacobbe - violino
Fabio Martino - fisarmonica
Fabrizio Barale - chitarra
featuring
Paolo Bonfanti chitarra
Simone Lombardo flauto
Daniela Tusa voce
Andrea Calvo (Grand Drifter) pianoforte
Daniela Caschetto violoncello
Cristina Nico voce
Sabrina Napoleone voce e sinth
Leonardo Laviano (Lastanzadigreta) voce
Andrea Camerini (Nuove Tribù Zulu) voce
Ludovica Valori (Nuove Tribù Zulu) trombone, voce
Paolo Camerini (Nuove Tribù Zulu) contrabbasso
Laura Gualtieri voce
Michele Anelli voce
Chiara Venturini ukulele
Francesco Grillenzoni (Tupamaros) voce
Gianluca Magnani (Flexus) theremin
Simona Spinoglio voce
Cristian Crì Soldi chitarra
Frank Schilbach voce
Alessandro Hellmann voce
Bianca Locura Roagna hand clapping
Samuele Baglioni coro
Rossella Bisazza pittrice
Dq82 31/1/2021 - 16:50
Tutte le memorie scritte del mondo
2016
Evidenti Tracce Di Felicità
‘Tutte le memorie scritte del mondo’ è una canzone d’amore che in qualche modo, con dolcezza, ma con determinazione, tratta il tema delle violenze che uomini, convenzioni, leggi, giudizi, pregiudizi e società provocano alle donne.
Evidenti Tracce Di Felicità
‘Tutte le memorie scritte del mondo’ è una canzone d’amore che in qualche modo, con dolcezza, ma con determinazione, tratta il tema delle violenze che uomini, convenzioni, leggi, giudizi, pregiudizi e società provocano alle donne.
Ci sono tutte le memorie scritte del mondo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2021 - 16:42
Amerikhastan
Album: United Abominations
This song is about how both the US government and the religious extremists from the Middle-East used propaganda to get both sides to want to go to war against each other (“God versus God, the undoing of man”). The title is a combination of America and the suffix -stan, which is Persian for country and is part of the name many Central Asian countries (Afghanistan, Pakistan).
genius
genius
Recruiting the ill-fated for “The War”
(continua)
(continua)
31/1/2021 - 00:27
Veramente
dall'album BRIGATABIANCA, pubblicato il 22 gennaio 2021
Questo brano nasce da un'esperienza autobiografica. L'estate scorsa, mentre parlavo di ecologia con un pescatore, mi sono accorto che aveva appena gettato il mozzicone di una sigaretta tra le onde. Allora ho pensato di scrivere un testo dove elencare alcune delle ipocrisie degli esseri umani. Quelle in cui scivolano ogni volta che predicando il bene, si comportano al contrario. Perché le persone spesso pensano in modo autenticamente positivo per poi smentirsi un attimo dopo con le loro azioni concrete. Non solo nelle grandi scelte etiche ma anche in quelle quotidiane. E io non faccio eccezione. Ché in fondo molte delle contraddizioni che denuncio nella canzone, sono le medesime in cui io stesso inciampo nella vita di tutti i giorni.
Samuel, il track by track del nuovo album "Bandiera Bianca"
Samuel, il track by track del nuovo album "Bandiera Bianca"
Strade che si sciolgono mentre cammini
(continua)
(continua)
30/1/2021 - 22:49
Loves Me Like a Rock
Grazie per IL commentario su questa canzone. Non l'avevo mai capito; adesso è chiarissimo!
Victoria Byrne 30/1/2021 - 17:58
Les pays n'existent pas
L'amico Morice Benin è purtroppo scomparso undici giorni fa.
Era nato Moïse Ben-Haïm a Casablanca (Marocco) nel 1947. Ha sempre cantato per la fraternità, i rifugiati, l'ecologia, la pace. Contro intolleranze e razzismi.
"Non sento una preghiera
l'oratorio non è che un sussurro
nessuna notizia sensazionale, nessuna rivelazione
solo la sensazione d'essere nudo
solo una lucciola davanti alla porta..."
Poco tempo fa avevo ricevuto una sua e-mail dal titolo "Message d’un chanteur de fond" che si concludeva con una recente poesia inedita sulla bontà e in questa occasione mi piacerebbe condividerla in suo omaggio:
Sur la bonté
J’écris sur la bonté
Petite flamme vacillante
S’enracinant dans le secret
De l’être depuis sa naissance
Anonyme, discrète
Fuyant les apparences
Elle n’a d’autre conquête
Qu’une douceur insolente
Malgré le froid, la peur
La haine, loin des honneurs
Elle... (continua)
Era nato Moïse Ben-Haïm a Casablanca (Marocco) nel 1947. Ha sempre cantato per la fraternità, i rifugiati, l'ecologia, la pace. Contro intolleranze e razzismi.
"Non sento una preghiera
l'oratorio non è che un sussurro
nessuna notizia sensazionale, nessuna rivelazione
solo la sensazione d'essere nudo
solo una lucciola davanti alla porta..."
Poco tempo fa avevo ricevuto una sua e-mail dal titolo "Message d’un chanteur de fond" che si concludeva con una recente poesia inedita sulla bontà e in questa occasione mi piacerebbe condividerla in suo omaggio:
Sur la bonté
J’écris sur la bonté
Petite flamme vacillante
S’enracinant dans le secret
De l’être depuis sa naissance
Anonyme, discrète
Fuyant les apparences
Elle n’a d’autre conquête
Qu’une douceur insolente
Malgré le froid, la peur
La haine, loin des honneurs
Elle... (continua)
Flavio Poltronieri 30/1/2021 - 10:16
Contro
Francesco Guccini piange la morte di Odoardo Veroli: "Fu lui a lanciarmi"Il produttore e scopritore di talenti è morto a 78 anni. Il ricordo del cantautore: "È stato Dodo a convincere i Nomadi ad ascoltare ’Dio è morto’ e altri brani"
di VINCENZO MALARA
Il Resto del Carlino
Bologna, 29 gennaio 2021 - Quando Francesco Guccini ci risponde al telefono fisso della sua casa tra le colline di Pavana ("Aspetti che vado ad abbassare un attimo la tv", esordisce), basta pronunciargli il nome di Odoardo Veroli, per tutti Dodo, per ricevere la sua attenzione. Modenese doc e scopritore di innumerevoli talenti, Dodo Veroli è scomparso pochi giorni fa all’età di 78 anni. Ideatore di brani storici dei Nomadi come Noi non ci saremo e Dio è morto, Veroli è stato uno degli artefici della Modena Beat degli anni ’60, celebre produttore di studio, nonché scopritore proprio del giovane Guccini.
La prima cosa... (continua)
Dq82 29/1/2021 - 21:44
The Price of Freedom
(1991)
1991 EP "A Taste of SPAM"
Flood originally penned Freedom as an anti-war song, after the first Iraq War broke out in the Middle East. "The lyrics are meant as gospel for keeping things glued together as opposed to ripping everything apart," he explained.
"When I wrote those lyrics 30 years ago, I was fearful that America was headed in the wrong direction —I was against the war in Iraq. Now, 30 years later, we are facing an even larger crisis, a power struggle over the soul of America, with threats of a looming Civil War."
Eurekepiphany Records to release 30th Anniversary Remastered Version of "The Price of Freedom" by SPAMPARIS
1991 EP "A Taste of SPAM"
Flood originally penned Freedom as an anti-war song, after the first Iraq War broke out in the Middle East. "The lyrics are meant as gospel for keeping things glued together as opposed to ripping everything apart," he explained.
"When I wrote those lyrics 30 years ago, I was fearful that America was headed in the wrong direction —I was against the war in Iraq. Now, 30 years later, we are facing an even larger crisis, a power struggle over the soul of America, with threats of a looming Civil War."
Eurekepiphany Records to release 30th Anniversary Remastered Version of "The Price of Freedom" by SPAMPARIS
Heard it on the radio, say it isn't so,
(continua)
(continua)
29/1/2021 - 18:03
Omkring tiggarn från Luossa
d’après la version italienne de Riccardo Venturi ATTORNO AL MENDICO DI LUOSSA et un peu les autres,
d’une chanson suédoise – Omkring tiggarn från Luossa – Dan Andersson – 1917
Musique : Gunde Johansson (1922 – 1995)
Paroles : Dan Andersson (1888 – 1920) dans son anthologie Svarta ballader (Ballades noires)
Dan Andersson
Plus d’un siècle après sa mort tragique à l’âge de 32 ans, Dan Andersson jouit toujours d’une grande popularité, non seulement auprès du peuple suédois, mais aussi auprès de leurs voisins finlandais. Ses poèmes, qui traitent souvent de la dure vie des petites gens, ont touché et inspiré de nombreux musiciens et paroliers dans les deux pays, comme le montre le nombre de traductions et d’interprétations disponibles de cette triste et compatissante histoire du mendiant de Luossa.
Le mot Luossa fait référence à une localité de Skattlösberg, le village natal de Dan Andersson,... (continua)
d’une chanson suédoise – Omkring tiggarn från Luossa – Dan Andersson – 1917
Musique : Gunde Johansson (1922 – 1995)
Paroles : Dan Andersson (1888 – 1920) dans son anthologie Svarta ballader (Ballades noires)
Dan Andersson
Plus d’un siècle après sa mort tragique à l’âge de 32 ans, Dan Andersson jouit toujours d’une grande popularité, non seulement auprès du peuple suédois, mais aussi auprès de leurs voisins finlandais. Ses poèmes, qui traitent souvent de la dure vie des petites gens, ont touché et inspiré de nombreux musiciens et paroliers dans les deux pays, comme le montre le nombre de traductions et d’interprétations disponibles de cette triste et compatissante histoire du mendiant de Luossa.
Le mot Luossa fait référence à une localité de Skattlösberg, le village natal de Dan Andersson,... (continua)
EN ROND AUTOUR DU MENDIANT DE LUOSSA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/1/2021 - 09:45
Lassù in cima al Monte Nero (Caramba)
anonimo
Bellissima anche se un po' triste....ma noi scout la facevamo diventare allegra tra un bicchierino e l"altro attorno al fuoco nelle sere d'estate in campeggio!
Alessandro 29/1/2021 - 08:29
Boats Have No Rights
Boats Have No Rights
Copyright Tony Smith 2015
When the Australian Government decided on its cruel policy towards asylum seekers, its slogan was that it was stopping the boats. Boats are impersonal and have no rights. It could not be honest and describe its policy as stopping the people in distress, could it?
Copyright Tony Smith 2015
When the Australian Government decided on its cruel policy towards asylum seekers, its slogan was that it was stopping the boats. Boats are impersonal and have no rights. It could not be honest and describe its policy as stopping the people in distress, could it?
As I sailed out in the Indian Ocean
(continua)
(continua)
inviata da Tony Smith 29/1/2021 - 02:37
Uomo bianco
2012
Album: Uomo bianco
Album: Uomo bianco
Sembro sbiadito, sembro malato
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/1/2021 - 02:32
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
anonimo
3a. Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 29-1-2021 00:56
Con qualche nota
Nota. Vi presento le “Broadside Ballads”: salti mortali per seguire la vicenda (oramai “stilizzata”, anche se può avere avuto basi reali), salti di persona, cambi improvvisi di prospettiva, costruzioni grammaticali e sintattiche spesso sconcertanti e popolaresche (dell'epoca) cui fanno sovente da contraltare un linguaggio pomposo e arcaico e interventi "mitologici" (qui, le Parche): ha funzionato così in tutte le epoche e in tutti i paesi finché le ballate su foglio volante sono state diffuse (anche quelle italiane sono piene di strafalcioni uniti però a bordate di èglino, indarno, speme, ahi me lasso, fia mai) ecc. Quando le ballate da foglio volante sono entrate nella tradizione orale, che le ha abbreviate e ha mantenuto solo le parti necessarie... (continua)
Riccardo Venturi, 29-1-2021 00:56
Con qualche nota
Nota. Vi presento le “Broadside Ballads”: salti mortali per seguire la vicenda (oramai “stilizzata”, anche se può avere avuto basi reali), salti di persona, cambi improvvisi di prospettiva, costruzioni grammaticali e sintattiche spesso sconcertanti e popolaresche (dell'epoca) cui fanno sovente da contraltare un linguaggio pomposo e arcaico e interventi "mitologici" (qui, le Parche): ha funzionato così in tutte le epoche e in tutti i paesi finché le ballate su foglio volante sono state diffuse (anche quelle italiane sono piene di strafalcioni uniti però a bordate di èglino, indarno, speme, ahi me lasso, fia mai) ecc. Quando le ballate da foglio volante sono entrate nella tradizione orale, che le ha abbreviate e ha mantenuto solo le parti necessarie... (continua)
Vita e Morte
(continua)
(continua)
29/1/2021 - 00:56
The Lee Shore
complimenti, testo spiegato perfettamente. Una canzone che mi emoziona, mio papà me l’ha fatta sentire qualche settimana fa. Grazie!
simone 29/1/2021 - 00:20
Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
anonimo
3. THE LIFE AND DEATH OF GEORGE OF OXFORD (1672/1696)
Come accennato nella ”Saga dei Geordie”, la più antica testimonianza scritta di una ballata di Geordie in una forma già molto simile a quelle più tarde e limate dalla tradizione orale, è questa Life and Death of George of Oxford risalente a un broadside (foglio volante) stampato senza data da P. Brooksley in West Smithfield. Siamo dunque nella parte nordoccidentale di Londra, nel quartiere di Farringdon Without; West Smithfield era, fra le altre cose, un quartiere deputato, nella Londra medievale, all'esecuzione di eretici, ribelli, criminali e dissidenti politici (vi furono giustiziati, tra gli altri, l'eroe scozzese William Wallace nel 1305, il capo della rivolta contadina Wat Tyler nel 1381 e i 200 protestanti messi al rogo durante il regno di Maria I d'Inghilterra).
Il broadside, come detto, non è datato; lo si fa comunque risalire... (continua)
Come accennato nella ”Saga dei Geordie”, la più antica testimonianza scritta di una ballata di Geordie in una forma già molto simile a quelle più tarde e limate dalla tradizione orale, è questa Life and Death of George of Oxford risalente a un broadside (foglio volante) stampato senza data da P. Brooksley in West Smithfield. Siamo dunque nella parte nordoccidentale di Londra, nel quartiere di Farringdon Without; West Smithfield era, fra le altre cose, un quartiere deputato, nella Londra medievale, all'esecuzione di eretici, ribelli, criminali e dissidenti politici (vi furono giustiziati, tra gli altri, l'eroe scozzese William Wallace nel 1305, il capo della rivolta contadina Wat Tyler nel 1381 e i 200 protestanti messi al rogo durante il regno di Maria I d'Inghilterra).
Il broadside, come detto, non è datato; lo si fa comunque risalire... (continua)
The Life and Death of
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/1/2021 - 00:15
Van Loon
Guccini: «Mio padre deportato perché disse no al nazifascismo»
Si chiamava Ferruccio, era soldato. Oggi la medaglia d’onore a trent’anni dalla morte
Mi rifiuto però di credere che Guccini chiami il suo babbo "papà". Deve essere un errore del giornalista.
Lorenzo 29/1/2021 - 00:06
Rap para las Madres
Album: Miau (2013)
Si bien “Tomate el palo” se cortó como el single publicitario de Miau, el corazón del último disco de Miss Bolivia es otro. Hablamos del “Rap para las Madres”: una canción dedicada tanto a la asociación presidida por Hebe De Bonafini como a las propias Abuelas de Plaza de Mayo que recientemente fue incluida en Focus, la película protagonizada por Will Smith y rodada en nuestro país.
Unas horas atrás, Miss Bolivia cerró parte del círculo visitando la Casa de las Madres de Plaza de Mayo para escuchar junto a ellas su canción. “Ellas estaban en asamblea y nos estaban esperando –contó en su Facebook-. Me presenté y nos sentamos enseguida. Estaba ansiosa porque esperaba ese momento hacía mucho tiempo”.
Luego, con un celular y dos parlantes para computadora, comenzaron a escuchar el “Rap para las Madres”. “Empezó a sonar y se me puso la piel de gallina -dijo la artista-.... (continua)
Si bien “Tomate el palo” se cortó como el single publicitario de Miau, el corazón del último disco de Miss Bolivia es otro. Hablamos del “Rap para las Madres”: una canción dedicada tanto a la asociación presidida por Hebe De Bonafini como a las propias Abuelas de Plaza de Mayo que recientemente fue incluida en Focus, la película protagonizada por Will Smith y rodada en nuestro país.
Unas horas atrás, Miss Bolivia cerró parte del círculo visitando la Casa de las Madres de Plaza de Mayo para escuchar junto a ellas su canción. “Ellas estaban en asamblea y nos estaban esperando –contó en su Facebook-. Me presenté y nos sentamos enseguida. Estaba ansiosa porque esperaba ese momento hacía mucho tiempo”.
Luego, con un celular y dos parlantes para computadora, comenzaron a escuchar el “Rap para las Madres”. “Empezó a sonar y se me puso la piel de gallina -dijo la artista-.... (continua)
Nací el 1 de Abril de 1976
(continua)
(continua)
28/1/2021 - 23:45
Giorgio Gaber: Qualcuno era comunista
Qualcuno, al telefono, mi ha fatto notare quel che avevo scritto, nel 2003 (vale a dire diciotto anni fa; l'anno della morte di Gaber) in Qualcuno era camionista, la mia "versione" del famoso monologo di Gaber:
Come dire: a volte mi faccio un po' paura da solo. Solo un po', senza esagerare.
["Qualcuno era camionista...]
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita, e questo pensava volando di sotto dal viadotto del Polcevera."
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita, e questo pensava volando di sotto dal viadotto del Polcevera."
Come dire: a volte mi faccio un po' paura da solo. Solo un po', senza esagerare.
Riccardo Venturi 28/1/2021 - 13:44
Giorgio Gaber: I reduci
"E allora è venuto il momento dei lunghi discorsi
ripartire da zero e occuparsi un momento di noi
affrontare la crisi, parlare, parlare e sfogarsi
e guardarsi di dentro per sapere chi sei.
E c'era l'orgoglio di capire
e poi la certezza di una svolta
come se capir la crisi voglia dire
che la crisi è risolta."
Sentitamente dedicato a Matteo e Giuseppi, giocolieri di quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
ripartire da zero e occuparsi un momento di noi
affrontare la crisi, parlare, parlare e sfogarsi
e guardarsi di dentro per sapere chi sei.
E c'era l'orgoglio di capire
e poi la certezza di una svolta
come se capir la crisi voglia dire
che la crisi è risolta."
Sentitamente dedicato a Matteo e Giuseppi, giocolieri di quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
daniela -k.d.- 27/1/2021 - 20:33
Canto sociale
2017
Colpiscimi felicità
Colpiscimi felicità
Scusate, scusate se questo è un canto sociale
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/1/2021 - 17:52
Ovunque si nasconda
2021
La rivoluzione del battito di ciglia
La rivoluzione del battito di ciglia
Al suono che mi conquista, al sogno in una notte di tempesta.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/1/2021 - 13:52
Guardie e ladri
2011
La Carovana
La Carovana
Restan segni e ferite per le strade
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/1/2021 - 12:09
Requiem For The Masses
i love this song and i only hope and pray that the radio stations do not bow to the pressures of the censors it is fantastic and i never knew what it meant untill some one told me that it was a in protesr t to rhe viet nam war is that true? regardles, irs a great song and it s a LOT bbetter than all the crap they put out today Kudos to you Terry!!!
michael bohdan tymkiw 27/1/2021 - 08:22
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Album / Albumi: Selfie Ergo Sum
(rel. 30-9-2020)
"IL 30 SETTEMBRE ESCE [è uscito, ndr] “SELFIE ERGO SUM” E A BREVE QUI SUL SITO TUTTI I DETTAGLI PER PRENOTARE LA VOSTRA COPIA. NEL FRATTEMPO GODETEVI IL VIDEO DI “NON IN MIO NOME” UN INNO ALLA PACE QUANTO MAI ATTUALE PERCHÉ IL COVID NON HA FERMATO LE GUERRE" - Altare Thotemico
Eccoci di nuovo qui dopo un po’ di tempo, e quale ritorno migliore se non annunciare l’imminente uscita del nostro nuovo album. Ci troverete molto diversi, del resto diversa è la band, ma diversa è anche la situazione sociale intorno a noi.
Pur non essendo prog in senso classico, questo disco sarà progressivo, musica in progressione, io (Gianni Venturi) ho 60 anni, il batterista Filippo Lambertucci 23, stiamo costruendo il futuro con elementi del passato. Come poeta non posso non vedere cosa stiamo facendo di questo magnifico pianeta, non posso chiudere gli... (continua)