d’après la version italienne – IL BIG BANG – Riccardo Venturi,- 2021
d’une chanson polonaise – Wielki wybuch – Grzegorz Dąbrowski – 2020
Paroles et musique : Grzegorz « Dr Grzechu » Dąbrowski
interprétée par l’auteur sur un luth de la Renaissance en octobre 2020.
Inédit – Transcrit à l’oreille par YT.
Dialogue maïeutique
Aujourd’hui, Lucien l’âne mon ami, nous avons droit à une chanson qui traite du Big Bang.
Une chanson qui traite du Big Bang, dit Lucien l’âne, mais nous en avons déjà eu une, si je me souviens bien et même, si je ne me trompe pas, elle était de ta composition.
En effet, Lucien l’âne mon ami, tu as raison et nous en avions longuement conversé. C’était Le Big Bang : En avant ! Elle relatait une conférence faite par deux scientifiques à ce sujet. Cette fois-ci, la circonstance est différente. Si la première décrivait le phénomène du Big Bang et en esquissait les implications... (continua)
Geordie (Child 209A) performed by the Silly Sisters (Maddy Prior and June Tabor)
23/1/2021 - 09:38
LANGEBRO: La cover danese dei Gasolin' [1971]
LANGEBRO: Gasolin's Danish cover [1971]
LANGEBRO: Le cover danois de Gasolin' [1971]
LANGEBRO: Gasolin'in tanskankielinen versio
Si è preferito non inserire Langebro, la versione o “cover” danese dei Gasolin' (dall'album eponimo del 1971, il primo in studio della rock band di Copenaghen e con la copertina disegnata da Hergé, il disegnatore di Tintin), nella normale successione delle versioni della ballata inglese, in quanto si tratta di un testo autonomo, con ambientazione contemporanea e totalmente slegato dall'originale, che usa la melodia della ballata e solo alcuni echi del testo originale (non ultimo lo stesso Langebro del titolo, che è un ponte di Copenaghen, “Ponte Lungo”, ma che presenta una certa assonanza con il London Bridge). Il testo danese fu scritto da Kim Larsen, Wili Jønsson e Franz Beckerlee. [RV]
Il seguente piccolo studio integra, ma non sostituisce del tutto, l'introduzione generale alla canzone, redatta originariamente nel 2001. In buona parte non è opera mia, in quanto “ruba” parecchio dalle Terre Celtiche di Cattia Salto (con la speranza che tali frequenti furti che faccio non mi portino, prima o poi, ad essere impiccato come il Geordie del “filone inglese” (q.v.).
LA SAGA DEI GEORDIE
di Riccardo Venturi, 23-1-2020
In generale, Geordie è una ballata, o meglio una serie di ballate angloscozzesi di varie epoche accomunate da un fatto centrale: il protagonista eponimo deve subire un processo, e la sua amante (moglie, fidanzata) cerca di salvarlo implorando per la sua vita. Nel canone Childiano è la ballata n° 209; è invece la n° 90 nel Roud Folk Song Index.
Si tratta di una ballata cantata tradizionalmente in tutto il dominio di lingua inglese, e particolarmente in Inghilterra,... (continua)
1. LA “VERSIONE DI ROBERT BURNS” - 1792, Scottish Musical Museum [Child #209A]
1. “ROBERT BURNS' VERSION” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
1. LA “VERSION DE ROBERT BURNS” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
1. “ROBERT BURNSIN VERSIO” - 1792, Scottish National Museum [Child #209A]
Alistair Hulett, Robert Burns, The Complete Songs, Vol. 7, 1999
La “versione di Robert Burns”, comunicata nel 1792 allo Scottish Musical Museum di James Johnson (di cui Burns era però l'anima), è la versione 209A nel canone Childiano e rappresenta quella che da molti è considerata la vicenda storica originale, avvenuta alla fine del XVI secolo sullo Scottish Border. La versione, probabilmente rimaneggiata da Burns stesso, è in lingua scozzese; nel video allegato, Alistair Hulett la canta integralmente seguendo il testo di Burns. [RV]
George Gordon, sesto conte di Huntly (e diventato... (continua)
Personalmente non credo che nonno Biden, l'ex vice presidente del premio nobel per le guerre condotte con i droni (strategia da cui Biden non si è mai dissociato), porterà gli Stati Uniti a essere una terra di speranza e di sogni.
Però - dopo Lady Gaga, terrorizzata dal cadere dalla scala con i tacchi neanche fosse a Sanremo che ha cantato l'inno (brava ma meglio Jimi Hendrix!) - anche il boss si è esibito in una Washington fredda e semideserta causa covid per l'inaugurazione della nuova presidenza. A Biden bisogna riconoscere di avere cancellato nel primo giorno alcune delle peggiori ignominie decretate dal suo predecessore. Vedremo il seguito, senza sognare o sperare troppo.