Beh, un remo che si immerge/ va sotto / affonda [βύθιζε] in acque scure lascia pochi dubbi. Improbabile un’escursione , da un taxi a una barca. Altro simbolo a conferma il lago, non il mare.
Prescindendo per un momento dalla mitopoiesi si direbbe che siamo alla classica rappresentazione di un trauma. Freud: “esperienza che in un tempo breve agisce sulla vita psichica con un incremento di stimoli talmente forte che la solita liquidazione o riduzione non riesce”.
Lo psicoterapeuta, il commissario, il biografo si chiederanno se la figurazione è la descrizione di uno stupro che è avvenuto nel senso che si attribuisce alla realtà fisica oppure se è una elaborazione mentale ( non chiamiamola fantasia o delirio! ) introiettata come un fatto. In questo secondo caso assurge a ipostatizzazione della violenza maschile.
Quale che sia il caso, ritengo che di violenza di genere si tratta. Consideriamo peraltro che la condizione della donna è un tema centrale per Cloe.
Non è della guerra civile spagnola. Apel·les Mestres ha scritto questa poesia per i volontari catalani che hanno combattuto per la libertà con gli alleati nel 1914,era popolare in Catalogna. In Spagna divenne nota tra la morte de Mestres, nel 1936.Guardati i dissegni accanto la poesia.
Nel ringraziare l'autore di questo sito per le preziose e documentate informazioni, volevo segnalare la versione di Madeleine Peiroux, cantante canadese dalla quale ho conosciuto il brano per la prima volta e di cui ignoravo il vero autore.
La si può ascoltare qui:
As far as I know, this song has never been published on one of Biermann's records. I have transcribed it from a radio transmission I recorded many years ago (during the 80s, if I remember correctly).
DER DESERTEUR AUS LIEBE (continua)
inviata da Klaus Bailly 2/1/2021 - 13:31
I must correct myself: The version translated by Wolf Biermann is the version sung by Yves Montand in the linked YouTibe video.
Riccardo, ευτυχισμένο το νέο έτος 2021, grazie per la meditativa poesia greca di Cloe alla pace e alle donne!
Le note biografiche di Cloe in greco sfuggono ai più, me compreso. Ho trovato le poche righe che seguono in un testo inglese:
Chloe Koutsoumbeli [Χλόη Κουτσουμπέλη] ,nata a Salonicco nel 1962, ha mantenuto viva la tradizione dei forti poeti delle province settentrionali (Mihalis Ghanas, Markos Meskos) per tutta la sua carriera, dandole un tocco femminista. Il suo lavoro mette in risalto, allo stesso modo, il ricco materiale del mito antico; in queste poesie, storie e figure familiari come Penelope vengono rielaborate finché ci appaiono sotto una luce nuova e contemporanea.
Chloe Koutsoumbeli ha studiato giurisprudenza presso l'Università Aristotele e ha lavorato in una banca negli ultimi diciotto anni[rectius: ventitré nel 2021]. Ciò la pone in un'altra tradizione: quella della... (continua)
Riccardo Gullotta 2/1/2021 - 11:26
Caro Riccardo, Alfredo Maria (Bonànno) a te, bon dumilaventuno (e si noti che come anno della traduzione ho fatto un grande balzo in avanti, avendoci messo il 2121...) e tutto il bene che si possa augurare.
Della Chloe Koutsoumbeli ho trovato praticamente una vasta antologia su questa pagina, che ovviamente mi dovrò leggere. Tanto, per quello che c'è da fare fra zone rosse, gialle e a pallini, mi ci metterò a passar la domenica...
Obrigado António por apontar o seu blog, onde vemos muitas canções que merecem ser incluídas em nosso site, uma coisa que vamos fazer imediatamente com traducções também.