Giorni difficili
1967
Intorno a noi c'è gente che
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/7/2020 - 17:10
La protesta
1966
Tu che sei già uomo ripeti a me
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/7/2020 - 16:29
Il mondo siamo noi
1966
La gente non comprende la nostra gioventù
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 14/7/2020 - 16:27
بشرة خير
Avevamo parlato di Mohamed Mounir.
Era un giornalista che rifiutava di accettare la fine della libertà di pensiero e di stampa.
E' un'altra persona che si aggiunge alla lista delle persone morte a causa della sospensione dei diritti civili in Egitto.
Era un giornalista che rifiutava di accettare la fine della libertà di pensiero e di stampa.
E' un'altra persona che si aggiunge alla lista delle persone morte a causa della sospensione dei diritti civili in Egitto.
Egitto, muore di coronavirus un giornalista detenuto nello stesso carcere di Zaky
Mohamed Monir era detenuto nella prigione di Tora insieme allo studente 29enne dell'Università di Bologna. Ha contratto il virus in cella ed
Riccardo Gullotta 14/7/2020 - 15:48
Only the Young
(January 2020)
It was hard to see so many people feel like they had canvassed and done everything and tried so hard. I saw a lot of young people's hopes dashed. And I found that to be particularly tragic, because young people are the people who feel the worst effects of gun violence, and student loans and trying to figure out how to start their lives and how to pay their bills, and climate change, and are we going to war — all these horrific situations that we find ourselves facing right now.
How Midterm Elections Inspired Taylor Swift’s New Song, ‘Only the Young’
It was hard to see so many people feel like they had canvassed and done everything and tried so hard. I saw a lot of young people's hopes dashed. And I found that to be particularly tragic, because young people are the people who feel the worst effects of gun violence, and student loans and trying to figure out how to start their lives and how to pay their bills, and climate change, and are we going to war — all these horrific situations that we find ourselves facing right now.
How Midterm Elections Inspired Taylor Swift’s New Song, ‘Only the Young’
It keeps me awake, the look on your face
(continua)
(continua)
13/7/2020 - 23:02
Percorsi:
Armi, la guerra in casa tutti i giorni
Collina
[1972]
Singolo: Collina
Singolo: Collina
Il cemento, gli ipocriti affari
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/7/2020 - 17:11
Civiltà dei fumi
[1973]
Singolo : Civiltà Dei Fumi
Solo un bellissimo 45 giri per questo gruppo di Genova, attivo tra il 1968 ed il 1973.
La formazione originale, comprendente, oltre a Carbone e Fognani, il chitarrista Piero Morielli, il tastierista Stefano Maragliano e il batterista Gino Delfino, venne modificata nel 1971 con l'ingresso di Barabino e Fantacchiotti, e il gruppo suonò soprattutto a Genova e Torino.
Il 45 giri ha uno stile che ricorda i Metamorfosi, con voce vagamente lirica ed ottime tastiere, e il testo di Civiltà dei fumi è tra i primi esempi di brani dedicati alla tutela dell'ambiente.
Il gruppo continuò con una nuova formazione fino al 1973, con Carbone e Fantacchiotti coadiuvati da Massimo Gori (chitarra, poi con Latte e Miele), Marco "Picchio" Piccardo (basso) e Luciano Puppo (tastiere). Questa formazione registrò dei demo ma senza arrivare alla produzione di altri dischi.
Italian Prog
Singolo : Civiltà Dei Fumi
Solo un bellissimo 45 giri per questo gruppo di Genova, attivo tra il 1968 ed il 1973.
La formazione originale, comprendente, oltre a Carbone e Fognani, il chitarrista Piero Morielli, il tastierista Stefano Maragliano e il batterista Gino Delfino, venne modificata nel 1971 con l'ingresso di Barabino e Fantacchiotti, e il gruppo suonò soprattutto a Genova e Torino.
Il 45 giri ha uno stile che ricorda i Metamorfosi, con voce vagamente lirica ed ottime tastiere, e il testo di Civiltà dei fumi è tra i primi esempi di brani dedicati alla tutela dell'ambiente.
Il gruppo continuò con una nuova formazione fino al 1973, con Carbone e Fantacchiotti coadiuvati da Massimo Gori (chitarra, poi con Latte e Miele), Marco "Picchio" Piccardo (basso) e Luciano Puppo (tastiere). Questa formazione registrò dei demo ma senza arrivare alla produzione di altri dischi.
Italian Prog
Questa foresta di ferro e cemento armato
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/7/2020 - 15:30
Genova Antifascista
[2020]
Testo e Musica Andrea Sigona
2022
Klandestino
Testo e Musica Andrea Sigona
2022
Klandestino
Un Grazie davvero di cuore di esistere. Genova Antifascista si è dimostrata un apparato solido, coerente, unito, compatto. Il giorno del 30 giugno ha dimostrato ( senza averne bisogno) cosa vuol dire senso di appartenenza dei valori Antifascisti. Un boato di Mani e Voci pronti alla Lotta, un testimone che arriva dal quel Giugno 1960 che continua verso nuovi orizzonti. Verso la difesa della Costituzione, verso la solida e umana contrapposizione al fascismo. Purtroppo io non ero presente perché chiamato a suonare ai giardini Luzzati, ma il mio senso di appartenenza mi ha portato ad eseguire la vostra canzone come un mio atto di riconoscenza e abbraccio a tutti voi. E qui il testo. GRAZIE ANCORA COMPANEROS!!
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Se avete guardato i nostri passi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 13/7/2020 - 15:24
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Bora
Oggi Mattarella e Pahor, mano nella mano, hanno deposto una corona ad un monumento che celebra un falso storico. Gli infoibati di cui tanto si parla sicuramente non furono infoibati a Basovizza.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA SLOVENIA BORUT PAHOR
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA SLOVENIA BORUT PAHOR
CCG Staff 13/7/2020 - 14:01
Ogni giorno alle 18
(Marzo 2020)
Come sempre, quella di Willie è un’analisi lucida e a tratti spietata, che non solo ci mette di fronte alla realtà senza indorare nessuna pillola, ma ci spiattella causticamente in faccia tutte le nostre contraddizioni e ipocrisie, dall’essere noi per una volta quelli dall’altra parte del porto, all’erigerci a fieri paladini di un tronfio e impavido giustizialismo privato a colpi di secchiate d’acqua dalla finestra e video-denuncia dal balcone pronti per essere caricati su Internet così da alimentare l’insaziabile macchina della gogna mediatica sempre alla ricerca di un nuovo colpevole per sentirci meglio con noi stessi:
Ogni giorno alle 18 vorremmo un freestyle di Willie Peyote - Rapologia.it
Come sempre, quella di Willie è un’analisi lucida e a tratti spietata, che non solo ci mette di fronte alla realtà senza indorare nessuna pillola, ma ci spiattella causticamente in faccia tutte le nostre contraddizioni e ipocrisie, dall’essere noi per una volta quelli dall’altra parte del porto, all’erigerci a fieri paladini di un tronfio e impavido giustizialismo privato a colpi di secchiate d’acqua dalla finestra e video-denuncia dal balcone pronti per essere caricati su Internet così da alimentare l’insaziabile macchina della gogna mediatica sempre alla ricerca di un nuovo colpevole per sentirci meglio con noi stessi:
Ogni giorno alle 18 vorremmo un freestyle di Willie Peyote - Rapologia.it
Ogni giorno alle 18 qua rifanno il conto
(continua)
(continua)
13/7/2020 - 10:56
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
You're the voice
Lyrics by Keith Reid
Music by Andy Qunta, Maggie Ryder and Chris Thompson
Music by Andy Qunta, Maggie Ryder and Chris Thompson
giorgio 13/7/2020 - 08:15
Looking for America
(2019)
“Looking for America” is a song Lana wrote on August 5th, 2019 regarding the mass shootings throughout the US, once she got back to L.A. The message of the song relies upon Lana dreaming of a better situation for American people, a topic she has sung before in tracks like “Coachella – Woodstock in My Mind” and “When the World Was at War We Kept Dancing.” Del Rey released the song via streaming platforms on August 9th, 2019 as a single.
Genius
“Looking for America” is a song Lana wrote on August 5th, 2019 regarding the mass shootings throughout the US, once she got back to L.A. The message of the song relies upon Lana dreaming of a better situation for American people, a topic she has sung before in tracks like “Coachella – Woodstock in My Mind” and “When the World Was at War We Kept Dancing.” Del Rey released the song via streaming platforms on August 9th, 2019 as a single.
Genius
Dopo le sparatorie di massa di El Paso e Dayton, Lana Del Rey ha deciso di usare il potere della musica. Per esprimere i suoi pensieri.
La cantautrice è andata su Instagram ieri, lunedì 5 agosto, e ha lanciato una nuova canzone intitolata Looking For America. Mentre Jack Antonoff suona la chitarra, LDR canta dolcemente. «Sto ancora cercando la mia versione dell’America / Senza le pistole la bandiera può volare liberamente / Niente bombe nel cielo, solo fuochi d’artificio e io e te», canta.
"Looking for America": il brano di Lana Del Rey dopo le stragi in USA
La cantautrice è andata su Instagram ieri, lunedì 5 agosto, e ha lanciato una nuova canzone intitolata Looking For America. Mentre Jack Antonoff suona la chitarra, LDR canta dolcemente. «Sto ancora cercando la mia versione dell’America / Senza le pistole la bandiera può volare liberamente / Niente bombe nel cielo, solo fuochi d’artificio e io e te», canta.
"Looking for America": il brano di Lana Del Rey dopo le stragi in USA
Took a trip to San Francisco
(continua)
(continua)
12/7/2020 - 23:31
When the World Was at War We Kept Dancing
(2017)
Album: Lust for Life
Una canzone che si domanda quale sarà il destino degli Stati Uniti dopo la vittoria di Trump, e ricorda che anche nei periodi più bui della storia recente, durante la Guerra del Vietnam e la Guerra Fredda, ci fosse un'importante controcultura protagonista dei movimenti pacifisti e hippie e del movimento per i diritti civili. E anche oggi non bisogna farsi da parte, ma continuare a ballare e a lottare.
Album: Lust for Life
Una canzone che si domanda quale sarà il destino degli Stati Uniti dopo la vittoria di Trump, e ricorda che anche nei periodi più bui della storia recente, durante la Guerra del Vietnam e la Guerra Fredda, ci fosse un'importante controcultura protagonista dei movimenti pacifisti e hippie e del movimento per i diritti civili. E anche oggi non bisogna farsi da parte, ma continuare a ballare e a lottare.
Girls, don't forget your pearls and all of your horses
(continua)
(continua)
12/7/2020 - 23:18
Heartbreak House
[2008]
Music by Michael Saxell
Lyrics by Keith Reid, outside Procol Harum
Album: The Common Thread (The Keith Reid Project)
As lyricist for Procol Harum, Keith Reid wrote the words to their hit "A Whiter Shade Of Pale" and many other nice songs. He moved to America in 1986, and in the mid-'00s started writing songs for what would become The Common Thread, the new multi-artist album which was issued in August 2008 under The Keith Reid Project banner.
He wrote this song with the Swedish songwriter Michael Saxell, who handles the vocals.
The song is about a woman whose husband is killed when he is sent overseas to fight a war.
Says Keith: “That song I wrote in Sweden. But it felt American to me. The military guy, to me it was an American. I think the characters, although I actually wrote it somewhere else, it felt like an American situation. The idea for that was, 'even the floorboards... (continua)
Music by Michael Saxell
Lyrics by Keith Reid, outside Procol Harum
Album: The Common Thread (The Keith Reid Project)
As lyricist for Procol Harum, Keith Reid wrote the words to their hit "A Whiter Shade Of Pale" and many other nice songs. He moved to America in 1986, and in the mid-'00s started writing songs for what would become The Common Thread, the new multi-artist album which was issued in August 2008 under The Keith Reid Project banner.
He wrote this song with the Swedish songwriter Michael Saxell, who handles the vocals.
The song is about a woman whose husband is killed when he is sent overseas to fight a war.
Says Keith: “That song I wrote in Sweden. But it felt American to me. The military guy, to me it was an American. I think the characters, although I actually wrote it somewhere else, it felt like an American situation. The idea for that was, 'even the floorboards... (continua)
She always did the best she could,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 12/7/2020 - 18:35
Violenza
(1975)
Quando fuori guidiamo, guardati intorno
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/7/2020 - 13:48
Smog
1974
Smog / Chissà chi, chissà che
Smog / Chissà chi, chissà che
No, non vedo più la luce
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/7/2020 - 13:44
Percorsi:
Guerra alla Terra
Pioggia nera
Big Band
Band veramente valida e dotata di un ottimo cantante, forse il pezzo migliore dell'intera collection.
Verso la Stratosfera - Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 20 (Christmas Gift Special n. 2)
Verso la Stratosfera - Collection 45 Giri Rari Prog Rock Italiano - Vol 20 (Christmas Gift Special n. 2)
Abbozzare un sorriso
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/7/2020 - 13:40
Percorsi:
Guerra alla Terra
I Ghjuvannali
Sono Umbero della Rocca nipote di Guglielmo della rocca nella villa di gragnano ci sono raffigurazioni di crociati e sarcofagi vedi you tube adriana della rocca
studiolegaledellarocca@gmail.com 12/7/2020 - 10:54
War Is Not Healthy
[2003]
Lyrics by Keith Reid
Music by Gary Brooker
Lorriane Schneider (1925-1972), a doctor’s wife, mother of four and printmaker, created one of the most emotionally charged posters of the Vietnam War era out of concern that her eldest son would be drafted into the army. At the time, given Lyndon Johnson and General William Westmoreland’s increased troop build-up, one need not be a fortune-teller to predict the inevitable consequence. But when the poster was issued in 1967, few could foresee that Schneider’s petition for peace would become the ubiquitous anti-war icon it was then or is today, almost 40 years later.
In 1967, Schneider entered a small print titled “Primer” to a miniature print show at Pratt Institute in New York. The only entry criterion was each submitted work could not exceed four square inches. With the war uppermost on her mind, Schneider made what she called her own... (continua)
Lyrics by Keith Reid
Music by Gary Brooker
Lorriane Schneider (1925-1972), a doctor’s wife, mother of four and printmaker, created one of the most emotionally charged posters of the Vietnam War era out of concern that her eldest son would be drafted into the army. At the time, given Lyndon Johnson and General William Westmoreland’s increased troop build-up, one need not be a fortune-teller to predict the inevitable consequence. But when the poster was issued in 1967, few could foresee that Schneider’s petition for peace would become the ubiquitous anti-war icon it was then or is today, almost 40 years later.
In 1967, Schneider entered a small print titled “Primer” to a miniature print show at Pratt Institute in New York. The only entry criterion was each submitted work could not exceed four square inches. With the war uppermost on her mind, Schneider made what she called her own... (continua)
War is not healthy
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 12/7/2020 - 09:41
Un mare di tranquillità
[1972]
Singolo : Il Corpo Di Una Madre
Singolo : Il Corpo Di Una Madre
Case deserte, villaggi distrutti
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/7/2020 - 01:41
È il mio mondo
[1971]
Singolo : È il mio mondo/Ragazzi che scappano
Singolo : È il mio mondo/Ragazzi che scappano
Non ci son patrie da salvare
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/7/2020 - 01:34
Stranamore (pure questo è amore)
Buonasera, ho letto con interesse tutta l’anima discussione e mi permetto di dare il mio parere.
Secondo me la versione del semplice pestaggio fascista è veramente voler semplificare al massimo un testo che è volontariamente ricchissimo di riferimenti culturali. Ciò non toglie che possa essere una interpretazione possibile.
Secondo me, tuttavia, la scena descritta è davvero quella di un gruppo di attivisti di sinistra che malmena un malcapitato. Ma l’osservatore, cioè Vecchioni, ha l’impulso di dire “sono anche io fascista” come ad accusare i ragazzi di sinistra che usando gli stessi mezzi della destra anni ‘20 si rendevano -per l’appunto- fascisti.
Questa spiegazione mi convince di più perché l’osservatore in quella frase esprime un giudizio e non una frase dettata dalla violenza degli eventi.
Infatti, come qualcuno ha fatto notare, si parla di paura. La paura di esprimere una valida opinione, che però gli sarebbe costato un pestaggio.
Secondo me la versione del semplice pestaggio fascista è veramente voler semplificare al massimo un testo che è volontariamente ricchissimo di riferimenti culturali. Ciò non toglie che possa essere una interpretazione possibile.
Secondo me, tuttavia, la scena descritta è davvero quella di un gruppo di attivisti di sinistra che malmena un malcapitato. Ma l’osservatore, cioè Vecchioni, ha l’impulso di dire “sono anche io fascista” come ad accusare i ragazzi di sinistra che usando gli stessi mezzi della destra anni ‘20 si rendevano -per l’appunto- fascisti.
Questa spiegazione mi convince di più perché l’osservatore in quella frase esprime un giudizio e non una frase dettata dalla violenza degli eventi.
Infatti, come qualcuno ha fatto notare, si parla di paura. La paura di esprimere una valida opinione, che però gli sarebbe costato un pestaggio.
Danilo 12/7/2020 - 01:30
Stop the War in Vietnam
1969
Reco and Laurel Aitken
dall'album Scandal In A Brixton Market - Girlie And Laurel Aitken
Reco and Laurel Aitken
dall'album Scandal In A Brixton Market - Girlie And Laurel Aitken
Laurel Aitken, born in Cuba in 1927, moved to Brixton, London in 1960. He released the ska / reggae track "Stop the War in Vietnam" - obviously a protest song from the title, which is repeated over and over, on the obscure and hard to find album Scandal in a Brixton Market (Economy # ECO-8).
Vietnam War Songs Project
Vietnam War Songs Project
Stop the War in Vietnam
(continua)
(continua)
11/7/2020 - 23:50
Army Man in Vietnam
(1969)
Testo incompleto
dall'album Thinking Of What They Did To Me
Testo incompleto
dall'album Thinking Of What They Did To Me
Big Joe Williams (1903-1982), delta blues guitar player, born Joseph Lee Williams, in Crawford Mississippi, used a nine-string acoustic guitar, giving his delta style an interesting, unique sound. In the track "Army Man in Vietnam" (Arhoolie Records # 1053) he expressed a desire to "stop the war in Vietnam" because he feared that the government might "drop that atom bomb", a reflection of Cold War tensions. The song also showed concern for young men, at the age of eighteen, drafted into the army and given a gun. Note the minor reference to Christmas: "some will be home for Christmas, some will hurt real bad". Chris Strachwitz (founder of Arhoolie) recorded the song on 14 December 1969 at Arhoolie House in Berkeley, California. It featured Charlie Musselwhite on harmonica.
Vietnam War Songs Project
Vietnam War Songs Project
Well I heard a voice one morning
(continua)
(continua)
11/7/2020 - 23:39
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
La Suffragette
La Suffragette
Chanson française – La Suffragette – Marco Valdo M.I. – 2020
Scènes de la vie quotidienne au temps de La Guerre de Cent mille ans.
Histoire tirée du roman « Johnny et les Morts » – du moins de la traduction française de Patrick Couton de « Johnny and the Dead » de Terry Pratchett. (1995)
Dialogue Maïeutique
Par le grand Onos, dit Lucien l’âne, une suffragette.
Oui, dit Marco Valdo M.I., une suffragette. Ce n’est pas tous les jours qu’il y a une chanson pour vanter les mérites d’une suffragette.
Pourtant, dit Lucien l’âne, souvent, elles les méritent ces mérites.
Surtout, continue Marco Valdo M.I., quand ce sont des suffragettes émérites comme Sylvia Liberty, une fille carrément célèbre qu’on célèbre ici dans cette chanson. Comme on le sait, une suffragette est une femme, une demoiselle, une dame qui, en sus de sa vie ordinaire, se consacre à la revendication de droits... (continua)
Chanson française – La Suffragette – Marco Valdo M.I. – 2020
Scènes de la vie quotidienne au temps de La Guerre de Cent mille ans.
Histoire tirée du roman « Johnny et les Morts » – du moins de la traduction française de Patrick Couton de « Johnny and the Dead » de Terry Pratchett. (1995)
Dialogue Maïeutique
Par le grand Onos, dit Lucien l’âne, une suffragette.
Oui, dit Marco Valdo M.I., une suffragette. Ce n’est pas tous les jours qu’il y a une chanson pour vanter les mérites d’une suffragette.
Pourtant, dit Lucien l’âne, souvent, elles les méritent ces mérites.
Surtout, continue Marco Valdo M.I., quand ce sont des suffragettes émérites comme Sylvia Liberty, une fille carrément célèbre qu’on célèbre ici dans cette chanson. Comme on le sait, une suffragette est une femme, une demoiselle, une dame qui, en sus de sa vie ordinaire, se consacre à la revendication de droits... (continua)
Liberty, championne des droits de la femme
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/7/2020 - 21:30
Divided (We All Fall)
[2015]
Lyrics & music by Lee Shapiro
Album:
A plea to stop the gun violence, bombings and wars around the world. Hatred, religious and cultural bigotry, power and money drive the violence and divide us all. And divided we shall fall...
Lyrics & music by Lee Shapiro
Album:
A plea to stop the gun violence, bombings and wars around the world. Hatred, religious and cultural bigotry, power and money drive the violence and divide us all. And divided we shall fall...
Every single day
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 11/7/2020 - 20:26
Platoon [ Adagio for Strings ]
Platoon [ Adagio for Strings ]
[ 1986 ]
Film / Movie / Elokuva:
Oliver Stone
Platoon
Music / Musica / Musique / Sävel:
Samuel Barber
Chris Taylor voice-over
I think now, looking back, we did not fight the enemy; we fought ourselves. And the enemy was in us. The war is over for me now, but it will always be there, the rest of my days, as I'm sure Elias will be, fighting with Barnes for what Rhah called possession of my soul. There are times since, I've felt like the child born of those two fathers. But, be that as it may, those of us who did make it have an obligation to build again, to teach to others what we know, and to try with what's left of our lives to find a goodness and a meaning to this life.
Voce fuori campo di Chris Taylor
«Io ora credo, guardandomi indietro, che non abbiamo combattuto contro il nemico... abbiamo combattuto contro noi stessi. E il nemico era dentro... (continua)
[ 1986 ]
Film / Movie / Elokuva:
Oliver Stone
Platoon
Music / Musica / Musique / Sävel:
Samuel Barber
Chris Taylor voice-over
I think now, looking back, we did not fight the enemy; we fought ourselves. And the enemy was in us. The war is over for me now, but it will always be there, the rest of my days, as I'm sure Elias will be, fighting with Barnes for what Rhah called possession of my soul. There are times since, I've felt like the child born of those two fathers. But, be that as it may, those of us who did make it have an obligation to build again, to teach to others what we know, and to try with what's left of our lives to find a goodness and a meaning to this life.
Voce fuori campo di Chris Taylor
«Io ora credo, guardandomi indietro, che non abbiamo combattuto contro il nemico... abbiamo combattuto contro noi stessi. E il nemico era dentro... (continua)
strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 11/7/2020 - 13:37
Percorsi:
Colonne Sonore di film contro la guerra
پژمان مصلح
Lyrics of the song is meaningful and peaceful. I think it's a beautiful music for remembering Mandela.
Paula 11/7/2020 - 12:08
Afghanistan
[2003]
Songwriters: Ebben/Birchmeier/Linsmeier
Album: Kill The White Man Dead
The War in Afghanistan followed the United States invasion of Afghanistan of 7 October 2001, when the United States of America and its allies successfully drove the Taliban from power in order to deny al-Qaeda a safe base of operations in Afghanistan.
The war in Afghanistan continues destroying lives, due to the direct consequences of violence and the war-induced breakdown of public health, security, and infrastructure. Civilians have been killed by crossfire, improvised explosive devices (IEDs), assassinations, bombings, and night raids into houses of suspected insurgents. Even in the absence of fighting, unexploded ordinance from previous wars and United States cluster bombs continue to kill.
Hospitals in Afghanistan are treating large numbers of war wounded, including amputees and burn victims. The war... (continua)
Songwriters: Ebben/Birchmeier/Linsmeier
Album: Kill The White Man Dead
The War in Afghanistan followed the United States invasion of Afghanistan of 7 October 2001, when the United States of America and its allies successfully drove the Taliban from power in order to deny al-Qaeda a safe base of operations in Afghanistan.
The war in Afghanistan continues destroying lives, due to the direct consequences of violence and the war-induced breakdown of public health, security, and infrastructure. Civilians have been killed by crossfire, improvised explosive devices (IEDs), assassinations, bombings, and night raids into houses of suspected insurgents. Even in the absence of fighting, unexploded ordinance from previous wars and United States cluster bombs continue to kill.
Hospitals in Afghanistan are treating large numbers of war wounded, including amputees and burn victims. The war... (continua)
Fires burning bright light
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 11/7/2020 - 10:20
Love Makes the World Go Round
1986
Written By Patrick Leonard & Madonna
Album: True Blue
Written By Patrick Leonard & Madonna
Album: True Blue
"Make love, not war," we say
(continua)
(continua)
10/7/2020 - 11:23
We Are Still Here
2016
feat. Anders Sunna
Album: Orda - This Is My Land
WE ARE STILL HERE! Collab with singer Sofia Jannok and artist Anders Sunna, both residing in Sápmi, resisting the ongoing colonization, persisting to remain.
"Swedish State calls us "Lapps", questions us as a people, claiming: You have not been here historically, you have no rights.
We say: We are still here. We have every right to be. We ARE Sápmi!"
Intro (Excerpts from the State Attorney’s intervention during the hearing in the court case between the Sámi reindeer herding community Girjas - from whence Sofia Jannok’s grandmother came - and the Swedish State. Gällivare Lapland District Court, June, 2015.):
“From the onset on, it is of importance to state that:
The Sámi have not been subjected to discrimination by the State.”
”The question then is what is meant by the concept of ethnicity, if it is to be claimed that the... (continua)
feat. Anders Sunna
Album: Orda - This Is My Land
WE ARE STILL HERE! Collab with singer Sofia Jannok and artist Anders Sunna, both residing in Sápmi, resisting the ongoing colonization, persisting to remain.
"Swedish State calls us "Lapps", questions us as a people, claiming: You have not been here historically, you have no rights.
We say: We are still here. We have every right to be. We ARE Sápmi!"
Intro (Excerpts from the State Attorney’s intervention during the hearing in the court case between the Sámi reindeer herding community Girjas - from whence Sofia Jannok’s grandmother came - and the Swedish State. Gällivare Lapland District Court, June, 2015.):
“From the onset on, it is of importance to state that:
The Sámi have not been subjected to discrimination by the State.”
”The question then is what is meant by the concept of ethnicity, if it is to be claimed that the... (continua)
Kill the bison,
(continua)
(continua)
10/7/2020 - 10:36
In 2020 (Part 2)
[2020]
Lyrics & music by Lee Shapiro
In 2020 (Part 2) is about the year of a CoronaVirus pandemic, systemic police racism, the BLM movement, riots, face masks, politics, and, of course, Trump making everything worse..
“When I wrote "In 2020 (Part 1)", back in February, it was basically a personal story about my medical issues and my continued anger and frustration of Trump. When it was written and posted online, none of the major issues that were facing this year had even begun. No pandemic, no riots, no protesting, no confederate flag protests, no Wall Street crashes, no face masks, no self-quarantining and no Trump making all of this much worse. So I had to write a second part of this song, to include everything that happened since I wrote the first part. The music is similar (with a faster tempo and some changes), but different enough to make it an entirely new song”.
Lyrics & music by Lee Shapiro
In 2020 (Part 2) is about the year of a CoronaVirus pandemic, systemic police racism, the BLM movement, riots, face masks, politics, and, of course, Trump making everything worse..
“When I wrote "In 2020 (Part 1)", back in February, it was basically a personal story about my medical issues and my continued anger and frustration of Trump. When it was written and posted online, none of the major issues that were facing this year had even begun. No pandemic, no riots, no protesting, no confederate flag protests, no Wall Street crashes, no face masks, no self-quarantining and no Trump making all of this much worse. So I had to write a second part of this song, to include everything that happened since I wrote the first part. The music is similar (with a faster tempo and some changes), but different enough to make it an entirely new song”.
So here it is the second part
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 10/7/2020 - 09:00
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
Love Not War
2017
Album: Kingdom Coming
Album: Kingdom Coming
The politics, the politics be crazy
(continua)
(continua)
10/7/2020 - 08:33
Aquile Bianche
1982
Nell'aria colori di fuoco
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 10/7/2020 - 04:11
Hoping Machine
[1944]
Lyrics by Woody Guthrie
Music by Jay Farrar
Album: New Multitudes [2012]
“Don’t let any earthy calamity knock your dreamer and your hoping machine …”
New Multitudes is a Woody Guthrie tribute album performed by Jay Farrar, Will Johnson, Anders Parker, and Jim James to commemorate the 100th anniversary of Guthrie's birth, released through Rounder Records on February 28, 2012. The project was initiated by Woody's daughter Nora Guthrie to have Farrar add music to her father's lyrics – specifically, his earliest songwriting years in Los Angeles. Over the course of several years, he invited the others to collaborate and recorded at a variety of locations across the United States. Each artist wrote music to lyrics that inspired him and presented it to the collaborators for recording. The result is an album with diverse musical genres that has garnered positive reviews from critics... (continua)
Lyrics by Woody Guthrie
Music by Jay Farrar
Album: New Multitudes [2012]
“Don’t let any earthy calamity knock your dreamer and your hoping machine …”
New Multitudes is a Woody Guthrie tribute album performed by Jay Farrar, Will Johnson, Anders Parker, and Jim James to commemorate the 100th anniversary of Guthrie's birth, released through Rounder Records on February 28, 2012. The project was initiated by Woody's daughter Nora Guthrie to have Farrar add music to her father's lyrics – specifically, his earliest songwriting years in Los Angeles. Over the course of several years, he invited the others to collaborate and recorded at a variety of locations across the United States. Each artist wrote music to lyrics that inspired him and presented it to the collaborators for recording. The result is an album with diverse musical genres that has garnered positive reviews from critics... (continua)
Don’t let anything knock your props out from under you
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 9/7/2020 - 14:55
La battaglia di Algeri [ Rue de Thèbes ]
La battaglia di Algeri [ Rue de Thèbes ]
[ 1966 ]
Film / فيلم / Movie / Elokuva:
Gillo Pontecorvo
La battaglia di Algeri / معركة الجزائر / The Battle of Algiers / La Bataille d'Alger / Taistelu Algeriasta
Musica / موسيقى / Music / Musique / Sävel:
Ennio Morricone
Al maestro Ennio Morricone
Al regista Gillo Pontecorvo
Ai 450.000 algerini morti della Rivoluzione algerina
La musica Rue de Thèbes
La Colonna Sonora è tra le prime musiche di Ennio Morricone, composta dopo le colonne sonore dei primi film di Sergio Leone. Non sono tra le più note o le più eseguite, probabilmente perché indissolubilmente legate ad un film che non concede evasioni di nessun tipo.
Il brano che proponiamo si chiama Rue de Thèbes : era il nome della strada, nella Casbah di Algeri, teatro del massacro del 10 agosto 1956. Il nome era stato dato dai Francesi dopo la colonizzazione iniziata nel 1830.... (continua)
[ 1966 ]
Film / فيلم / Movie / Elokuva:
Gillo Pontecorvo
La battaglia di Algeri / معركة الجزائر / The Battle of Algiers / La Bataille d'Alger / Taistelu Algeriasta
Musica / موسيقى / Music / Musique / Sävel:
Ennio Morricone
Al maestro Ennio Morricone
Al regista Gillo Pontecorvo
Ai 450.000 algerini morti della Rivoluzione algerina
La musica Rue de Thèbes
La Colonna Sonora è tra le prime musiche di Ennio Morricone, composta dopo le colonne sonore dei primi film di Sergio Leone. Non sono tra le più note o le più eseguite, probabilmente perché indissolubilmente legate ad un film che non concede evasioni di nessun tipo.
Il brano che proponiamo si chiama Rue de Thèbes : era il nome della strada, nella Casbah di Algeri, teatro del massacro del 10 agosto 1956. Il nome era stato dato dai Francesi dopo la colonizzazione iniziata nel 1830.... (continua)
strumentale
inviata da Riccardo Gullotta 9/7/2020 - 13:13
L’Illusionniste
L’Illusionniste
Chanson française – L’Illusionniste – Marco Valdo M.I. – 2020
Scènes de la vie quotidienne au temps de La Guerre de Cent mille ans.
Histoire tirée du roman « Johnny et les Morts » – du moins de la traduction française de Patrick Couton de « Johnny and the Dead » de Terry Pratchett. (1995)
Dialogue Maïeutique
L’illusionniste
d’après Hieronymus Bosch, vers 1500
Par le grand Onos, dit Lucien l’âne, un illusionniste.
Oui, dit Marco Valdo M.I., un illusionniste. Ce n’est pas tous les jours qu’il y a une chanson pour vanter les mérites d’un illusionniste.
Pourtant, dit Lucien l’âne, souvent, ils les méritent ces mérites.
Surtout, continue Marco Valdo M.I., quand ce sont des illusionnistes émérites comme Stefano Vicenzi, un gars presque célèbre qu’on célèbre ici dans cette chanson. Comme on le sait, un illusionniste, au sens propre, est quelqu’un qui fait des tours de... (continua)
Chanson française – L’Illusionniste – Marco Valdo M.I. – 2020
Scènes de la vie quotidienne au temps de La Guerre de Cent mille ans.
Histoire tirée du roman « Johnny et les Morts » – du moins de la traduction française de Patrick Couton de « Johnny and the Dead » de Terry Pratchett. (1995)
Dialogue Maïeutique
L’illusionniste
d’après Hieronymus Bosch, vers 1500
Par le grand Onos, dit Lucien l’âne, un illusionniste.
Oui, dit Marco Valdo M.I., un illusionniste. Ce n’est pas tous les jours qu’il y a une chanson pour vanter les mérites d’un illusionniste.
Pourtant, dit Lucien l’âne, souvent, ils les méritent ces mérites.
Surtout, continue Marco Valdo M.I., quand ce sont des illusionnistes émérites comme Stefano Vicenzi, un gars presque célèbre qu’on célèbre ici dans cette chanson. Comme on le sait, un illusionniste, au sens propre, est quelqu’un qui fait des tours de... (continua)
À bord d’une arche immense, de marbre et d’or,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/7/2020 - 13:08
Make Love Not War
Abadabukileyo, worldmusic-choir of the Saint-Gertrude College Wetteren, Flanders, Belgium.
Abadabukileyo was founded on the 13th of November 1997 by conductor Reinout Bracke. Twice a week he guides a group of young people through a musical journey all around the world.Tuesdays and Thursday afternoons, from 12.40h till 13.20h these pupils sing out their belief in a better world, a world where solidarity and respect still have meaning. These young people dare to dream that we can do better, through their journey they also learn to enjoy the beautiful things our world has to offer today. Dazzeling rhythms and a rainbow of sounds, without discriminating anyone.
Abadabukileyo was founded on the 13th of November 1997 by conductor Reinout Bracke. Twice a week he guides a group of young people through a musical journey all around the world.Tuesdays and Thursday afternoons, from 12.40h till 13.20h these pupils sing out their belief in a better world, a world where solidarity and respect still have meaning. These young people dare to dream that we can do better, through their journey they also learn to enjoy the beautiful things our world has to offer today. Dazzeling rhythms and a rainbow of sounds, without discriminating anyone.
Whatever you do
(continua)
(continua)
9/7/2020 - 12:01
Imagine
Forrest Gump: In the land of China, people hardly got nothing at all.
John Lennon: No possessions?
Forrest Gump: And in China, they never go to church.
John Lennon: No religion too?
Dick Cavett: Hard to imagine.
John Lennon: Well, it's easy if you try, Dick.
Forrest Gump, Robert Zemeckis, 1994
John Lennon: No possessions?
Forrest Gump: And in China, they never go to church.
John Lennon: No religion too?
Dick Cavett: Hard to imagine.
John Lennon: Well, it's easy if you try, Dick.
Forrest Gump, Robert Zemeckis, 1994
9/7/2020 - 11:28
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La ballata è stata trovata ancora recentemente nella tradizione popolare di emigrazione francese quali Québec e Acadia.
Nel “Le Romancero populaire de la France”, (Parigi, 1904) George Doncieux scrive un’analisi critica del testo poetico comparando varie versioni (pg 215-232 cf) facendo risalire la ballata al XVI secolo.
Il tema della ballata rientra in una narrazione diffusa anche nella novellistica medievale e si basa sul triangolo moglie-marito-seduttore. Il... (continua)