Le pays va mal
Riccardo Gullotta dal francese ; Kimberly Jansma dal Dyoula
IL PAESE STA MALE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 2/6/2020 - 21:54
A morte la casa Savoia
anonimo
Versione di Rocco Rosignoli e Davide Giromini
Il due giugno in Italia è la Festa della Repubblica. Un giorno che è solitamente pieno della retorica patriottica che stomaca gli internazionalisti. Ma in fin dei conti, un motivo per festeggiare questo giorno ce l'abbiamo anche noi: è pur sempre il giorno in cui la nostra gente ha deciso di salutare per sempre la feccia regnante. Troppo tardi e troppo educatamente, ma l'ha fatto. Io e Davide oggi non festeggiamo la Repubblica, il nostro tricolore acido è una parodia: festeggiamo la cacciata di un Re.
Sophionki 2/6/2020 - 20:46
Una storia senza onore né gloria
Assassini Savoia ...Siate stramaledetti in eterno.
Bruno 2/6/2020 - 14:08
Bir ceza istiyorum
Riccardo Venturi, 02-06-2020 10:15
Nota. Si tratta della traduzione, per quanto possibile letterale, della canzone in lingua turca. Per la poesia originale di Pablo Neruda e per la sua traduzione turca si rimanda qui.
Nota. Si tratta della traduzione, per quanto possibile letterale, della canzone in lingua turca. Per la poesia originale di Pablo Neruda e per la sua traduzione turca si rimanda qui.
VOGLIO UN CASTIGO
(continua)
(continua)
2/6/2020 - 10:16
Two Good Men
SACCO & VANZETTI
[1998]
[1998]
Oh say there, did you hear the news?
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 2/6/2020 - 09:27
Some Humans Ain’t Human
John Prine - Some Humans Ain't Human – 2005 – mia traduzione
ALCUNI UMANI NON SONO UMANI
(continua)
(continua)
inviata da L. E. 2/6/2020 - 00:40
Our Generation
[2010]
Album “Wake Up!”
Questa era la versione originariamente inserita da Bartleby prima di trovare il testo originale di Ernie Hayes
Album “Wake Up!”
Questa era la versione originariamente inserita da Bartleby prima di trovare il testo originale di Ernie Hayes
OUR GENERATION (THE HOPE OF THE WORLD)
(continua)
(continua)
1/6/2020 - 22:00
L'uomo di Monaco
Questo cantante avrebbe potuto starsene in Italia e guardare i vecchi del bar sotto casa sua e tra loro certamente avrebbe potuto vedere più di uno che calpestò l'Europa. Ma ormai ci siamo raffigurati nei buoni e ci siamo scordato che in 3 anni e tre mesi abbiamo fatto porcate in mezza Europa.......
Giovanni 1/6/2020 - 20:51
Bella Ciao
anonimo
Giovanni Ruffino, musico, 1967-2020
"Bella Ciao", dal repertorio tradizionale, eseguita da Giovanni Ruffino (chitarra e voce), Pascal D'Ougy (fisarmonica), Pier Renzo Ponzo (clarinetto).
29 luglio 2019, L'Argentière-la-Bessée, France.
"Bella Ciao", dal repertorio tradizionale, eseguita da Giovanni Ruffino (chitarra e voce), Pascal D'Ougy (fisarmonica), Pier Renzo Ponzo (clarinetto).
29 luglio 2019, L'Argentière-la-Bessée, France.
B.B. 1/6/2020 - 19:10
Georges Brassens: Le Testament
Interpretata da Alberto Del Monte
Il testamento di Giovanni Ruffino
Questa versione di Salvo Lo Galbo, noto cultore di Brassens, è dedicata ad un grande interprete del cantautore francese, Giovanni Ruffino, musicista, polistrumentista e autore del pinerolese, nonchè cultore della montagna, morto qualche giorno fa cadendo sulla cresta tra Français Pelouxe e Pelvo, sullo spartiacque tra Val Chisone e Valle di Susa.
Ho conosciuto Giovanni Ruffino qualche anno fa prima di un concerto al circolo Stranamore di Pinerolo. Non l'ho mai reincontrato dopo di allora. Ricordo una persona curiosa, ruvida, che non provava nemmeno a metterti a tuo agio. Non era accomodante. Voleva conoscerti e sapere che tipo di persona eri, se avevi qualcosa da dirgli oppure no. Non era un tipo facile, forse per questo amava tanto Brassens. E poi era uno straordinario musicista. Io, sicuramente, non avevo molto da dirgli,... (continua)
Il testamento di Giovanni Ruffino
Questa versione di Salvo Lo Galbo, noto cultore di Brassens, è dedicata ad un grande interprete del cantautore francese, Giovanni Ruffino, musicista, polistrumentista e autore del pinerolese, nonchè cultore della montagna, morto qualche giorno fa cadendo sulla cresta tra Français Pelouxe e Pelvo, sullo spartiacque tra Val Chisone e Valle di Susa.
Ho conosciuto Giovanni Ruffino qualche anno fa prima di un concerto al circolo Stranamore di Pinerolo. Non l'ho mai reincontrato dopo di allora. Ricordo una persona curiosa, ruvida, che non provava nemmeno a metterti a tuo agio. Non era accomodante. Voleva conoscerti e sapere che tipo di persona eri, se avevi qualcosa da dirgli oppure no. Non era un tipo facile, forse per questo amava tanto Brassens. E poi era uno straordinario musicista. Io, sicuramente, non avevo molto da dirgli,... (continua)
IL TESTAMENTO DI GIOVANNI RUFFINO
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 1/6/2020 - 16:41
Mr Custer
Infatti mi pare che Mr. Custer di Pippo Franco l'avesse mandata Alberto Scotti...
Ma si sa, i nostri Admins, oltre che perfidimagiusti, sono anche imperfettimacelamettonotutta...
Ma si sa, i nostri Admins, oltre che perfidimagiusti, sono anche imperfettimacelamettonotutta...
B.B. 1/6/2020 - 11:54
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Credo che Faber volesse proprio descrivere quell'evidente clima di connivenza tra Stato e mafia proprio degli anni 70 e 80, poi rotto dagli assassinii di Falcone e Borsellino e dall'estensione del carcere duro ai detenuti mafiosi.
E ci riuscì bene. "Don Raffaè" è un autentico capolavoro.
Quello che però un po' mi disturba in una canzone del genere - ma non è che in pochi versi uno possa sempre dire tutto, e Faber fece le sue legittime scelte - è per me la "banalizzazione del Male", il fatto di incentrarsi sulla descrizione della tranquilla quotidianità dei carnefici, per quanto ingabbiati, senza nemmeno suggerire quanto sangue innocente sia stato versato a causa delle loro condotte.
Il problema è sempre quello delle vittime, che sovente hanno... (continua)