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Retrograde

Retrograde
(2020)
Parole di Eddie Vedder
Musica di Mike McCready
dall'album "Gigaton"

Il video di Retrograde diretto dal regista australiano Josh Wakely esplicita il significato di questa bella canzone dall'ultimo dei Pearl Jam.

Un uomo guida attraverso la pioggia e arriva ad un centro commerciale, dove si trova lo studio di un sensitivo. Guardando in una sfera di cristallo, l'uomo vede la devastazione della Terra: i ghiacciai si sciolgono e le inondazioni investono città e monumenti in tutto il mondo, tra cui la Torre Eiffel e lo Space Needle a Seattle. I membri della band escono dalle carte dei tarocchi e iniziano a marciare. Mentre le acque continuano ad alzarsi si scopre che la chiromante è Greta Thunberg.
Comes the summer rain
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 21/5/2020 - 19:47
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Le grand Avion

Le grand Avion
Le grand Avion

Chanson française – Le grand Avion – Marco Valdo M.I. – 2020

Quelques histoires albanaises, tirées de nouvelles d’Ismaïl Kadaré, traduites par Christian GUT et publiées en langue française en 1985 sous le titre La Ville du Sud.(4)


Dialogue Maïeutique

Lucien l’âne mon ami, la chanson a comme acteur, comme protagoniste, un avion, un grand avion ; un grand avion qui se tient parmi d’autres plus petits sur le terrain d’atterrissage de Girokastër, petite ville d’Albanie du Sud, quelque part dans les montagnes, quasiment à la frontière avec la Grèce. La situation est la suivante:la ville autour du château est bâtie sur le bord rocheux d’une rivière, le long de laquelle passe la route et sur l’autre rive, on trouve une plaine alluviale où est installé l’aérodrome. Cette disposition est toujours celle en usage aujourd’hui.

Oh, dit Lucien l’âne, une nouvelle chanson albanaise.... (continua)
Du second étage, on peut voir
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/5/2020 - 19:08
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Ich will

Ich will
Ich will
[2001]

Text und Musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Rammstein

Album:
Mutter

Ich will , la volontà assoluta, evoca subito il Wille zur Macht , la “volontà di potenza” nietzschiana che si esplica attraverso lo Übermensch, il superuomo. Gli attraversamenti storici successivi non erano scontati ma di ingredienti per la ricetta finale ce n’erano già abbastanza. E la pietanza non si fece attendere: “Ein Volk, ein Reich, ein Führer”, un popolo, una nazione, una guida. Alcuni studiosi di filosofia storcerebbero il naso obiettando che Nietzsche sarebbe estraneo a questo processo, il che potrebbe pure avere qualche fondamento, ma le ricadute del Wille zur Macht, dell’ Ewige Wiederkunfts / eterno ritorno e dell’Io, già espressione della Razionalità hegeliana, deformata e traslata a Volontà assoluta, a Übermensch, furono tragicamente... (continua)
Ich will
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 21/5/2020 - 18:00
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Pensiero

Pensiero
[1971]

Singolo : Pensiero/A un minuto dall'amore

Da ipooh.it

Commenti sulla canzone

Roby Facchinetti

“La musica la scrissi un pomeriggio nella mia casa di Mozzo, vicino a Bergamo. Mi ero sposato da poco con Mirella Costa ed eravamo andati a vivere lì. In quei giorni Valerio era mio ospite: dovevamo incidere il primo album per la CBS e lavoravamo sodo. La casa di Mozzo era diventato un po’ il nostro quartier generale, ci avevo portato ancheil piano verticale che avevo nella casa di Astino. Quel pomeriggio io stavo suonando e Valerio buttava giù delle strofe quasi in diretta. Fu la sua intuizione delle prime note da cui parte Pensiero. A un certo punto ci mettemmo a cantare insieme la parte di testo già scritta: mezz’ora dopo il pezzo era praticamente finito, anche se in realtà in una fase successiva il testo ha subito qualche aggiustamento. Comunque riascoltando il nastro ci veniva da... (continua)
Non restare chiuso qui, pensiero
(continua)
inviata da adriana 21/5/2020 - 11:03
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Margherita Baldacci

Margherita Baldacci
[1992]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Baccini
Album / Albumi: Nomi e Cognomi

Margherita Baldacci (Francesco Baccini, Nomi e Cognomi, pubblicato il 25 settembre 1992, giorno del mio 29° compleanno) è, in sé ed anche come struttura, una perfetta tragicommedia di stile classico. Lo dico fin da subito e senza mezzi termini: è una canzone autenticamente memorabile. Ed è memorabile perché, dopo quasi trent'anni, non si sa ancora esattamente come prenderla. C'è l'evidente angolazione satirica: in un album quasi interamente e fortemente satirico come Nomi e Cognomi (ma c'è la terribile e sanguinante Renato Curcio...), e come del resto confermato dallo stesso Francesco Baccini, c'è la superlativa presa per i fondelli di cantautori professionisti della depressione (Marco Masini, Luca Carboni, Paolo Vallesi, Luca Barbarossa...), ed ha quindi una... (continua)
1.

(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/5/2020 - 10:31
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Autocertificazione

Autocertificazione
Maggio 2020

Beh dal canzoniere del coronavirus non potevano certo mancare loro, con questa canzone ironica scritta nei giorni del lockdown.
Un giorno pesto e un giorno raffreddore
(continua)
20/5/2020 - 21:49
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That’s How Every Empire Falls

That’s How Every Empire Falls
The song is That’s How Every Empire Falls. It was written by a hitherto unknown Knoxville singer-songwriter, R.B. Morris (website), and appears on his Spies, Lies and Burning Eyes. John Prine recorded a masterful, haunting (as only John can do) cover in 2008 on his Fair and Square EP.

da :

Tikun Olam תיקון עולם

The lyrics are a haunting allegory in which the frailties of the human heart are woven into the decline of an empire. It seems, at least for me, that the best songs are the ones that somehow connect the heart with the deeper truths of human society. First, listen to the song and as you hear the last words (the last 8 lines), read these words and think of the 9/11 attacks, all those miserable years under George Bush, and all the lost opportunities we’ve had as a great nation humbled by our own hubris.

da :

Tikun Olam תיקון עולם

Promoting Israeli democracy, exposing secrets of the national security state
‘That’s How Every Empire Falls’

August 17, 2011 by Richard Silverstein
Caught a train from Alexandria
(continua)
inviata da L. E. 20/5/2020 - 10:50
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Paradise

Paradise
Album John Prine

Notable covers: Jackie DeShannon, John Denver, Johnny Cash

"Paradise" is a song written by John Prine for his father, and recorded for his 1971 debut album, John Prine. Prine also re-recorded the song for his 1986 album, German Afternoons.

The song is about the devastating impact of strip mining for coal, whereby the top layers of soil are blasted off with dynamite or dug away with steam shovels to reach the coal seam below. The song is also about what happened to the area around the Green River in Kentucky because of strip mining. The song references the Peabody Coal Company, and a town called Paradise in Muhlenberg County, Kentucky, where the Tennessee Valley Authority operated the Paradise Fossil Plant, a coal-fired electric generating station.

The area has suffered serious economic downturn because of the decline of coal mining, caused mainly by the abundance of natural... (continua)
When I was a child my family would travel
(continua)
inviata da L. E. 19/5/2020 - 23:31
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L’amore è una dittatura

L’amore è una dittatura
2019
Vivi si muore

Il brano è stato presentato in gara al 69º Festival di Sanremo, dove si è piazzato al 17º posto in classifica. Nella serata dei duetti fu interpretata con Brunori Sas.

Una canzone forse un po' confusa...
Innanzitutto la inserisco per un motivo strettamente personale: essendo una canzone d'amore la inserisco per dedicarla ad una persona speciale...
E poi per i tanti accenni che fa: ai migranti e alla politica dell'invasione e dei porti chiusi (pregandole di non mescolare Il nostro sangue a quello dei topi arrivati in massa con le maree Le porte aperte, i porti chiusi,), all'amore omosessuale (sorrisi agli sconosciuti Che ci guardano attoniti mentre ci baciamo, Da uomo a uomo, mano nella mano), alla violenza di genere (Cerchiamo la donna della vita o l’uomo della morte)
Ci hanno visti nuotare in acque alte fino alle ginocchia
(continua)
inviata da Dq82 19/5/2020 - 23:10
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Some Humans Ain’t Human

Some Humans Ain’t Human
(2005)
Album: Fair & Square

This is political commentary from Prine on George W. Bush. Prine said in song notes at his website that he didn’t want to die with people not being sure where he stood on Bush.
Some humans ain't human
(continua)
inviata da L. E. 19/5/2020 - 22:56
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Diaspora

Diaspora
Diaspora
Testo di Yann-Bêr Piriou
Musica di Norbert Periault
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco "Bonedoù Ruz!" 1975
(trascrizione all'ascolto di Flavio Poltronieri)
Tec’het o deus kuit pell diouzh ar fank hag ar glav
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/5/2020 - 19:48
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Pace

Pace
PACE ...E il titolo della canzone di JEB
contro ogni forma di violenza e di guerra !
Siamo in tanti
(continua)
inviata da JEB 19/5/2020 - 11:30
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Humain à l'eau

Humain à l'eau
(2013)
Album: Racine Carrée
Testo e note da Genius (su genius note più estese)

Canzone anti-colonialista e ambientalista in cui Stromae dà la parola a una persona appartenente a una società cosiddetta primitiva, mettendo in evidenza le contraddizioni, l'ipocrisia e i crimini della società occidentale.
Moi humain Papou [1], primaire et pas vous ? [2]
(continua)
18/5/2020 - 22:51
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Bâtard

Bâtard
(2013)
Album: Racine Carrée

Bastardo. Né bianco, né nero, ma semplicemente se stesso. Una canzone contro le facili categorizzazioni, prima tra tutte il razzismo, che ci vogliono troppo facilmente incasellare con etichette predefinite.
Ni l'un ni l'autre, je suis, j'étais et resterai moi
(continua)
inviata da Lorenzo 18/5/2020 - 22:36
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Trooper's Lament

Trooper's Lament
[1966]
Lyrics & music by Barry Sadler
Album: Ballads of the Green Berets

Ballads of the Green Berets topped the album charts in 1966 and the title track reached number one and number two, respectively, on the pop and country charts. Despite the Hollywood heroism of the hit single, the album offered an occasionally gritty portrait of the war and, unlike Johnny Seay's American Reflections album from the same year, focused on the dedication and hardships of American men and women in Vietnam rather than explicitly political or patriotic concerns. Sadler wrote all of the material himself, and his sentimental vignettes struck a chord with Americans who were desperate for a less-contentious perspective on the war. Mostly a historical artifact today, Ballads of the Green Berets is a nostalgic trip back to a tumultuous time. The 1997 CD reissue offers "The 'A' Team,"Sadler's only other hit... (continua)
Come all ye young maidens
(continua)
inviata da giorgio 18/5/2020 - 20:00
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I ponti di Giorgiana Masi

I ponti di Giorgiana Masi
2014
Prossime aperture
Nel mio piccolo, anche io ho sentito l'urgenza di dedicarle un pensiero in musica.)
(continua)
inviata da Dq82 18/5/2020 - 18:42
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La valigia

La valigia
testo di Tullio Bugari,
musica di Silvano Staffolani
Si veda anche Prendete quella canaglia

Dedicato a Vittorio Veronesi, partigiano e sindacalista dei braccianti, ucciso a Bancole (Porto Mantovano) il 17 maggio 1950. Nel video, Gianni Veronesi ricorda suo zio Vittorio con le parole di Sandro Pertini.

Alcuni mesi dopo l’uccisione di Vittorio, suo fratello Adelchi raccolse i vestiti insaguinati che Vittorio indossava quella notte per consegnarli al magistrato che si stava occupando del processo, che si stava svolgendo secondo il vecchio ordinamento di allora, soltanto in istruttoria, senza dibattimento e quindi intervento di avvocati, utilizzando solo la prima ricostruzione “a caldo”. Secondo Adelchi quei vestiti erano la prova di come realmente s’erano svolti i fatti, per ristabilire la verità perché tra indagini e processo la realtà sembrava capovolta, gli aggressori erano diventati... (continua)
Dottore egregio non mi scappi
(continua)
inviata da Dq82 + Tullio Bugari 18/5/2020 - 17:22

Digter [Poems / Poesie / Poèmes / Runot]

Digter [Poems / Poesie / Poèmes / Runot]
Yahya Hassan é morto a 24 anni a fine aprile 2020. Le cause della morte non sono state accertate. Poeta palestinese, figlio di apolidi palestinesi, cittadino danese, attivo nella politica danese, ha avuto una vita tormentata, anche con trascorsi criminali. Sempre avversario coerente delle convenzioni e delle ipocrisie fu inviso alle destre danesi e a gran parte dei connazionali, da lui accusati di ipocrisia senza mezzi termini. E’ stato raggiunto più volte da minacce da parte degli integralisti islamici che lo hanno accusato di blasfemia.

Su youtube ci sono un paio di sue interpretazioni rap, ma Yahya Hassan rimane una pietra miliare nel panorama culturale per la sua poesia. Le sue raccolte hanno avuto un enorme successo in Danimarca, da qualche tempo anche nel mondo anglosassone e in Italia.

Sono trascritte di seguito alcune poesie, testo originale e traduzione italiana, reperite con... (continua)
1.MØLLEN
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/5/2020 - 16:53
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Antologia di Spoon Rivera

Antologia di Spoon Rivera
2013
Verranno Giorni Migliori

A Stefano Cucchi, Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi e l'ultimo Giuseppe...
M'hanno beccato con Io spinello in mano
(continua)
inviata da Dq82 18/5/2020 - 12:07
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La sedia di lillà

La sedia di lillà
[1979]
Album : Alberto Fortis

Da soproxi.it:

Alberto Fortis ha 24 anni quando viene pubblicato il suo primo album, che contiene almeno tre canzoni memorabili: nello spazio dei ricordi di chiunque avesse l’età della ragione nel 1979, un angolo è certamente occupato da Milano e Vincenzo, A voi romani e La sedia di lillà.
Alberto è rimasto orfano di madre a diciotto anni, e lo zio materno, Ugo De Gasperis, è una figura molto presente nella sua giovinezza. Lo zio è un uomo intelligente, sportivo, creativo, vitale, intraprendente; e un giorno il destino, col suo consueto cinismo, lo priva dell’uso degli arti in seguito a una caduta da una scala in giardino, dov’era salito per raccogliere albicocche da un albero.

Zio Ugo smette di muoversi e di parlare. Qualche volta, in preda allo scoramento, chiede a Dio di portarselo via. Ma per il resto del tempo, l’uomo combatte invece la sua paralisi,... (continua)
Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti
(continua)
inviata da adriana 18/5/2020 - 07:00
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War games

War games
1985
Dall'album "Dove c'è il mare"
War games tra noi
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/5/2020 - 19:48
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Nuclear Blues

Nuclear Blues
[1982]
Lyrics & music by William Aylesworth
Album: Organic Plante [2004] by Frances Plante-Scott (1)

This is a political protest song against nuclear weapons and nuclear power. Originally recorded by Malibu, CA band Flashback in 1982. This is a reboot recorded for Frances Plante-Scott's 2004 album 'Organic Plante' on Orchard Records.
Nuclear-Bomb.jpg

"I wrote this song when Ronald Reagan was president of the US and there was a large cold war arms race going on and the Three Mile Island meltdown disaster had just happened. The movies The China Syndrome and Silkwood all came out around this time as well.

Duet with Frances Plante-Scott(1) and Bill Aylesworth on vocals. All instruments performed by Bill Aylesworth.
Well my hair is falling out
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2020 - 14:20
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Cappotto di legno

Cappotto di legno
2008

Testo e voce di Lucariello
Musica di Ezio Bosso

Cappotto di legno è una canzone del 2008 scritta dal rapper Scampia Lucariello, nome d’arte di Luca Caiazzo (Napoli, 9 giugno 1977), e dal contrabbassista, direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971). L’ispiratore? Roberto Saviano. Tutto inizia quando lo scrittore napoletano, autore del best-seller Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra (2006), lancia un accorato appello: «qualcuno scriva una canzone per raccontare come sono costretto a vivere». Lucariello raccoglie la sfida. Il testo descrive l’ipotetica uccisione di Saviano e vuole essere una denuncia delle sue attuali condizioni di vita così mutate dopo la pubblicazione del romanzo rivelatore dei segreti più scomodi dei boss della camorra, tanto da riuscire ad attirarsi un’accanita persecuzione da parte degli stessi... (continua)
Casal di Principe, 20mila abitanti
(continua)
inviata da Dq82 17/5/2020 - 12:16
Percorsi: Mafia e mafie
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You Need to Calm Down

You Need to Calm Down
Oggi è la giornata mondiale contro l'omofobia e per l'occasione ho preparato una versione del video di questo grande successo di Taylor Swift sottotitolato con la mia traduzione alquanto libera. Si trova qui:








Taylor Swift - Sta' Calmino
Lorenzo 17/5/2020 - 12:16
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Preghiera in gennaio

Preghiera in gennaio
[1967]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André
Basata sulla poesia Prière pour aller au Paradis avec les ânes di Francis Jammes
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Giampiero Reverberi
Single: Preghiera in gennaio - Si chiamava Gesù, Bluebell Records BB 3177, 1967
Album / Albumi: Volume 1

“L’ho dedicata a Tenco. Scritta, o meglio pensata nel ritorno da Sanremo dove c’eravamo precipitati io, la mia ex moglie Enrica Rignon e la Anna Paoli. Dopo aver visto Luigi disteso in quell’obitorio (fuori Sanremo peraltro, perché non ce l’avevano voluto) tornando poi a Genova in attesa del funerale che si sarebbe svolto due giorni dopo a Cassine, mi pare, m’era venuta questa composizione. Sai, ad un certo punto non sai cosa fare per una persona che è morta, ti sembra quindi quasi di gratificarla andando al suo funerale, scrivendo – se sei capace di scrivere e se ne hai... (continua)
Lascia che sia fiorito,
(continua)
inviata da adriana 17/5/2020 - 11:21
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Frankie Teardrop

Frankie Teardrop
Questa andrebbe inserita nel percorso La guerra del lavoro ma anche, forse, nel nuovo Non Dio: decido io, e non per il nome del duo che la compose nell'ormai lontano 1977...
B.B. 17/5/2020 - 09:50
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Hymn to the Voiceless

Hymn to the Voiceless
[2010]
Lyrics & music by Maria Daines
Album: Scars In Soft Places [2016]

A hymn for all living beings, human and non-human, for those who have their liberty taken from them and who remain at the mercy of others-chained when they should be free.
I'm full up with tears
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2020 - 09:35
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Everybody Hurts

Everybody Hurts
Finisce nel nuovo percorso sull'eutanasia e sul suicidio anche questa celeberrima (e bellissima) canzone dei R.E.M. col suo incredibile video. Potrà forse sembrare “fuori tema” in un discorso sulla libertà di decisione; ma come è e deve essere libero interrompersi, lo deve essere anche continuare, cercando autonomamente le ragioni per vivere. Questa canzone, tra le altre cose, è veramente un inno all'empatia e alla vicinanza; il grande ingorgo del video, dove tutti sono pigiati nelle loro scatolette a motore, eppure distanziati, senza sapere niente l'uno dell'altro. Già, distanziati; forse ce ne sarebbe di che metterla anche nel “Canzoniere del Coronavirus”, dove peraltro non sarà affatto messa per evitare che il virus si pappi pure Everybody Hurts. Ma consiglio di (ri)ascoltare attentamente questa canzone, che fu scritta per il problema dei suicidi tra gli adolescenti. Consiglio di (ri)ascoltarla... (continua)
Riccardo Venturi 17/5/2020 - 08:25
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Milano chiama

Milano chiama
2020

La quarantena, non c’è dubbio, è stata una fonte di ispirazione per tanti musicisti e poeti, che anziché restare inermi hanno trovato nella canzone la possibilità di esorcizzare le paure e superare la noia. Di qualche brano retorico avremo fatto forse anche a meno (va benissimo la partecipazione, un po’ meno la svendita totale), ma qualcuno ha riportato alla luce una musica di cui si sentiva una certa nostalgia. A confermare questa bella sorpresa c’è un rock potentissimo con cui Eugenio Finardi dedica una canzone alle incertezze e alle difficoltà di questo ultimo periodo: Milano chiama. Il singolo è disponibile da oggi.

Il cantautore milanese lancia un rock per nulla retorico, ma incalzante e decisamente orecchiabile, con una ritmica talmente coinvolgente da essere già ballabile al primo ascolto. Provare per credere: se riuscirete ad ascoltare il brano senza muovere il piede o battere... (continua)
Milano Chiama e Pechino risponde
(continua)
inviata da Dq82 + adriana 17/5/2020 - 00:36
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Gramsci è morto in prigione

Gramsci è morto in prigione
Ho sentito tutta "La Vivazione", cantata dal vivo da Giovanna Marini, a casa del grande antropologo culturale A.M Cirese, a Roma. Era il 1968. Avevo 14 anni



Alfredo Tutino
Alfredo Tutino 16/5/2020 - 22:55
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Saurier, erwache!

Saurier, erwache!
[1933]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sulla rivista illustrata satirica Der Kuckuck, 25 giugno 1933.
Musica di Christoph Holzhöfer

Il Cuculo (1929-1934) è stata una rivista austriaca di avanguardia, rivolta alla classe lavoratrice, articoli brevi ed incisivi, fortemente satirici ed antifascisti, con un fitto apparato iconografico fatto di fotografie ed illustrazioni significative, in uno stile già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929).

"Saurier, erwache!" fa ovviamente il verso al motto nazionalsocialista "Deutschland erwache!", coniato da Dietrich Eckart nel 1919...
Guten Morgen, Knirpse! Habe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2020 - 20:42
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Havsel'in Hawarı

Havsel'in Hawarı
AAA Anonimo cercasi. Obiettivo: Nota 7

Cosa rappresenti l’acqua in una zona desertica e in villaggi non dotati di condutture idriche si può immaginare. Cerco di aggiungere qualche indicazione dopo alcune necessarie premesse, sperando che siano utili per comprendere il riferimento a Kerbala e all’acqua piuttosto che grevi a discapito dell’ascolto e della partecipazione.

Nel 2015 le tensioni tra stato turco e curdi subirono una torsione. La svolta decisiva ebbe luogo il 28 novembre a seguito dell’omicidio di Tahir Elci raggiunto da un proiettile alla nuca. Tahir Elci , presidente dell’Ordine degli Avvocati, era stato già arrestato nel 1993 con 15 colleghi con l’accusa di fiancheggiamento di terroristi per avere rappresentato la difesa nelle aule del tribunale. Furono torturati. Il 19 ottobre 2015 le autorità turche lo arrestarono di nuovo, questa volta con l’accusa di diffusione di propaganda... (continua)
Riccardo Gullotta 16/5/2020 - 19:45
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Il Testamento

Il Testamento
Chanson italienne – Il Testamento – Appino – 2013

29 novembre 2010. Il y a dix ans. Le réalisateur de Viareggio Mario Monicelli est hospitalisé à l’hôpital San Giovanni de Rome pour un cancer de la prostate en phase terminale. Il a 95 ans et a presque complètement perdu la vue. Laissé seul dans la pièce, il se traîne à la fenêtre et se jette dans le vide.

« Je ne sais pas ce qui sera dit demain sur ce qui s’est passé – c’est le commentaire brûlant du réalisateur Giovanni Veronesi – mais une chose doit être dite : je n’ai jamais entendu de quelqu’un qui se serait suicidé à l’âge de nonante-cinq ans. C’était vraiment spécial. »

Tomaso Monicelli, le père de Mario, journaliste et dramaturge, s’est également suicidé en 1946. À propos de la mort de son père, Monicelli avait dit : « J’ai compris son geste. La vie ne vaut pas toujours d’être vécue ; si elle cesse d’être vraie et digne, elle n’en... (continua)
LE TESTAMENT DE MARIO
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/5/2020 - 19:27
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Ghetto

Ghetto
La canzone "Ghetto" degli Statuto non è del 1992.
E' un singolo del 1987 poi inserito nel loro album d'esordio, "Vacanze", 1988.

All'epoca nella skaband di Torino suonava il basso un tal Xico, nome d'arte di Ezio Bosso, in seguito celebrato direttore d'orchestra, compositore e pianista, che è mancato proprio ieri...
B.B. 16/5/2020 - 18:42
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Rainbowland

Rainbowland
(2017)

featuring Dolly Parton
Album: Younger Now

Una ballata country cantata con una star del genere della vecchia guardia, sull'accettare le differenze, mettere da parte l'odio e vivere in pace.
[Intro: Dolly Parton]
(continua)
16/5/2020 - 16:41
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Lume, lume

anonimo
Lume, lume
È un canto che proviene dalla Transilvania.Herta Muller ne dà una versione diversa nel suo libro La paura non può dormire
16/5/2020 - 16:38
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Holy War

Holy War
[2010]
Songwriters: John Wetton and Geoff Downes
Album: Omega
You take the Saracen
(continua)
inviata da giorgio 16/5/2020 - 08:42
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Dövüşene

Dövüşene
Anonimo Toscano del XXI Secolo: 16-05-2020 04:56

Due parole del traduttore. Ho inteso Dövüşene semplicemente come participio presente del verbo dövüşmak / döğüşmak (entrambi le varianti sono in uso): “combattente”. -e è il dativo singolare. Una traduzione forse più calzante sarebbe: “A chi combatte”.
AL COMBATTENTE
(continua)
16/5/2020 - 04:58
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Kinder (Sind so kleine Hände)

Kinder (Sind so kleine Hände)
Grazie per questa ottima traduzione. Sono tedesco e fra un anno e mezzo traslocato in Sardegna. Come Hobby-cantautore mi serve per nostra communication in quei tempi del virus. Mille grazie Ecki
Eckhard Voortman 15/5/2020 - 23:00

Prima gli Italiani [Nuovo inno nazionale]

Prima gli Italiani [Nuovo inno nazionale]
Il campionato di calcio riparte al 99%, dice il boss Malagò... o forse no...
B.B. 15/5/2020 - 20:59
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Der Schuss Von Hinten

Der Schuss Von Hinten
[1977]
Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff"
Testo trovato su Lyric Wiki

Il grande massacro della Grande Guerra, la rivoluzione di novembre e la sollevazione spartachista, la feroce repressione scatenata dai socialdemocratici in combutta con gli ultranazionalisti, l'assassinio di Karl Liebknecht e Rosa... (continua)
Da lagen wir im großen Krieg der Räuber
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2020 - 20:45
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Kapitalistischer Segensspruch

Kapitalistischer Segensspruch
[1932]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sull'Arbeiter-Zeitung, quotidiano socialdemocratico.
Musica degli Schmetterlinge, nel loro album "Verdrängte Jahre" del 1980, interamente dedicato a Jura Soyfer.

Gli effetti della recessione mondiale iniziata nel 1929 furono molto sentiti anche in Austria, dove nel 1932 si registravano centinaia di migliaia di disoccupati...
Le formazioni politiche della destra fascista - che di lì a un anno avrebbero prevalso con un vero e proprio golpe ordito dal cancelliere Engelbert Dollfuss - pagavano 5 scellini ad ogni disoccupato che partecipasse alle loro manifestazioni e parate...
Il verso "Sei gesegnet ohne Ende / Heimaterde, wunderhold!" ("Sii benedetta all'infinito, meravigliosa patria amata", o qualcosa del genere) allude all'inno nazionale austriaco adottato nel periodo fra le due guerre.
In Leoben fror man heuer,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2020 - 18:17
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Partigia

Partigia
PARTIGIA di Primo Levi è una lirica combattente che richiama i vecchi partigiani ad una nuova Resistenza, perchè per loro non vi è congedo in una guerra che non è mai finita.

Segue una struggente Bella Ciao a cappella ...

Il video è inserito in un più ampio progetto:
RESISTENZE di DOPOLAVORO STADERA
Dove siete, partigia di tutte le valli,
(continua)
inviata da Salvino LiberaMente Sagone 15/5/2020 - 17:46
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No Tears for Johnnie

No Tears for Johnnie
(1964)
Scritta da Tom Springfield
Album: Yesterday's Gone

Incisa anche da Ian Whitcomb
Album: You Turn Me On (1965)
No tears for Johnnie
(continua)
15/5/2020 - 12:27
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The Highwayman

The Highwayman
@Riccardo Venturi
Grazie, una traduzione letterale ma che mantiene la forza espressiva dell'originale
Cattia Salto 15/5/2020 - 09:19




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