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Vége a világnak

Vége a világnak
[Fine anni 30, inizio 40]
Parole e musica di Seress Rezső (1899-1968), pianista e compositore ungherese.



Tristissima la vita di Seress Rezső.

Nato a Budapest in una famiglia ebrea (Spitzer era il vero cognome), trapezista in gioventù, sempre in lotta contro la povertà, la consolazione di Seress Rezső era il pianoforte, che suonava da autodidatta dietro le quinte del circo. Se ne accorse il direttore, che cominciò a farlo suonare tra un numero e l'altro. Il "kis Seress" – il piccolo Seress, data la sua bassa statura – divenne subito molto noto e amato ma, a causa delle restrizioni imposte all'Ungheria nel primo dopoguerra, non potè incidere la sua musica, e quindi guadagnarne, se non a partire dalla metà degli anni 20. Il suo periodo d'oro fu infatti il decennio tra il 1923 ed il 1933, durante il quale scrisse decine di composizioni per sè e per altri interpreti, alcune delle quali ebbero... (continua)
Ősz van és peregnek a sárgult levelek
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2020 - 14:31
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Nuclear Blues

Nuclear Blues
[1982]
Lyrics & music by William Aylesworth
Album: Organic Plante [2004] by Frances Plante-Scott (1)

This is a political protest song against nuclear weapons and nuclear power. Originally recorded by Malibu, CA band Flashback in 1982. This is a reboot recorded for Frances Plante-Scott's 2004 album 'Organic Plante' on Orchard Records.
Nuclear-Bomb.jpg

"I wrote this song when Ronald Reagan was president of the US and there was a large cold war arms race going on and the Three Mile Island meltdown disaster had just happened. The movies The China Syndrome and Silkwood all came out around this time as well.

Duet with Frances Plante-Scott(1) and Bill Aylesworth on vocals. All instruments performed by Bill Aylesworth.
Well my hair is falling out
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2020 - 14:20
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The End

The End
[1991]
Album: Swain's First Bike Ride

Canzone pacifista dei Fifteen, un inno all'umanità.
Sfiderei chiunque a dire di essere contrario al mondo ideale creato dal gruppo in questa canzone, se ti è rimasta anche solo un minimo di umanità non potrai che essere d'accordo con il messaggio passato da Jeff Ott e gli altri componenti del gruppo.
When we're done cleaning the rubble
(continua)
inviata da Matteo Borgnis 17/5/2020 - 14:00
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Subdivision

Subdivision
[1991]
Album: Swain's First Bike Ride

Canzone pacifista dei Fifteen, un inno contro la guerra e contro le divisioni tra essere umani, il gruppo sogna un mondo in pace e armonia, senza né vincitori né vinti, ma solo cooperazione e fratellanza
Johnny won the war today, he found out that no one wins
(continua)
inviata da Matteo Borgnis 17/5/2020 - 13:44
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Cappotto di legno

Cappotto di legno
2008

Testo e voce di Lucariello
Musica di Ezio Bosso

Cappotto di legno è una canzone del 2008 scritta dal rapper Scampia Lucariello, nome d’arte di Luca Caiazzo (Napoli, 9 giugno 1977), e dal contrabbassista, direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971). L’ispiratore? Roberto Saviano. Tutto inizia quando lo scrittore napoletano, autore del best-seller Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra (2006), lancia un accorato appello: «qualcuno scriva una canzone per raccontare come sono costretto a vivere». Lucariello raccoglie la sfida. Il testo descrive l’ipotetica uccisione di Saviano e vuole essere una denuncia delle sue attuali condizioni di vita così mutate dopo la pubblicazione del romanzo rivelatore dei segreti più scomodi dei boss della camorra, tanto da riuscire ad attirarsi un’accanita persecuzione da parte degli stessi... (continua)
Casal di Principe, 20mila abitanti
(continua)
inviata da Dq82 17/5/2020 - 12:16
Percorsi: Mafia e mafie
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Preghiera in gennaio

Preghiera in gennaio
[1967]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André
Basata sulla poesia Prière pour aller au Paradis avec les ânes di Francis Jammes
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Giampiero Reverberi
Single: Preghiera in gennaio - Si chiamava Gesù, Bluebell Records BB 3177, 1967
Album / Albumi: Volume 1

“L’ho dedicata a Tenco. Scritta, o meglio pensata nel ritorno da Sanremo dove c’eravamo precipitati io, la mia ex moglie Enrica Rignon e la Anna Paoli. Dopo aver visto Luigi disteso in quell’obitorio (fuori Sanremo peraltro, perché non ce l’avevano voluto) tornando poi a Genova in attesa del funerale che si sarebbe svolto due giorni dopo a Cassine, mi pare, m’era venuta questa composizione. Sai, ad un certo punto non sai cosa fare per una persona che è morta, ti sembra quindi quasi di gratificarla andando al suo funerale, scrivendo – se sei capace di scrivere e se ne hai... (continua)
Lascia che sia fiorito,
(continua)
inviata da adriana 17/5/2020 - 11:21
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Hymn to the Voiceless

Hymn to the Voiceless
[2010]
Lyrics & music by Maria Daines
Album: Scars In Soft Places [2016]

A hymn for all living beings, human and non-human, for those who have their liberty taken from them and who remain at the mercy of others-chained when they should be free.
I'm full up with tears
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2020 - 09:35
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Milano chiama

Milano chiama
2020

La quarantena, non c’è dubbio, è stata una fonte di ispirazione per tanti musicisti e poeti, che anziché restare inermi hanno trovato nella canzone la possibilità di esorcizzare le paure e superare la noia. Di qualche brano retorico avremo fatto forse anche a meno (va benissimo la partecipazione, un po’ meno la svendita totale), ma qualcuno ha riportato alla luce una musica di cui si sentiva una certa nostalgia. A confermare questa bella sorpresa c’è un rock potentissimo con cui Eugenio Finardi dedica una canzone alle incertezze e alle difficoltà di questo ultimo periodo: Milano chiama. Il singolo è disponibile da oggi.

Il cantautore milanese lancia un rock per nulla retorico, ma incalzante e decisamente orecchiabile, con una ritmica talmente coinvolgente da essere già ballabile al primo ascolto. Provare per credere: se riuscirete ad ascoltare il brano senza muovere il piede o battere... (continua)
Milano Chiama e Pechino risponde
(continua)
inviata da Dq82 + adriana 17/5/2020 - 00:36
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Saurier, erwache!

Saurier, erwache!
[1933]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sulla rivista illustrata satirica Der Kuckuck, 25 giugno 1933.
Musica di Christoph Holzhöfer

Il Cuculo (1929-1934) è stata una rivista austriaca di avanguardia, rivolta alla classe lavoratrice, articoli brevi ed incisivi, fortemente satirici ed antifascisti, con un fitto apparato iconografico fatto di fotografie ed illustrazioni significative, in uno stile già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929).

"Saurier, erwache!" fa ovviamente il verso al motto nazionalsocialista "Deutschland erwache!", coniato da Dietrich Eckart nel 1919...
Guten Morgen, Knirpse! Habe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2020 - 20:42
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Rainbowland

Rainbowland
(2017)

featuring Dolly Parton
Album: Younger Now

Una ballata country cantata con una star del genere della vecchia guardia, sull'accettare le differenze, mettere da parte l'odio e vivere in pace.
[Intro: Dolly Parton]
(continua)
16/5/2020 - 16:41
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Moskau

Moskau
Moskau
[2004]

Text / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Rammstein , Viktoria Fersh

Musik / Musica / Music / Musique / Sävel:
Rammstein

Album:
Reise, Reise

A qualcuno, segnalando il video di questa canzone su youtube, è venuto in mente un detto del generale Kutuzov , l’artefice della vittoria dei russi nel 1812. Quando l’armée napoleonica sembrava inarrestabile, Kutuzov concordò con i francesi l’evacuazione dei soldati russi da Mosca fingendo di volersi ritirare ormai battuto. Napoleone abboccò. I russi fecero terra bruciata cominciando ad appiccare incendi in tutta la città. Si sa come andò a finire. La frase di Kutuzov, annotata nei manuali di strategia militare, fu: “Чтобы спасти Россию, надо сжечь Москву” , “Per salvare la Russia occorre bruciare Mosca”.
Non siamo d’accordo con i furori millenaristi dell’ignoto commentatore che ha spostato il senso dell’espressione, così come,... (continua)
Это песня о самом красивом
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/5/2020 - 12:21
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Holy War

Holy War
[2010]
Songwriters: John Wetton and Geoff Downes
Album: Omega
You take the Saracen
(continua)
inviata da giorgio 16/5/2020 - 08:42
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Der Schuss Von Hinten

Der Schuss Von Hinten
[1977]
Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff"
Testo trovato su Lyric Wiki

Il grande massacro della Grande Guerra, la rivoluzione di novembre e la sollevazione spartachista, la feroce repressione scatenata dai socialdemocratici in combutta con gli ultranazionalisti, l'assassinio di Karl Liebknecht e Rosa... (continua)
Da lagen wir im großen Krieg der Räuber
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2020 - 20:45
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Kapitalistischer Segensspruch

Kapitalistischer Segensspruch
[1932]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sull'Arbeiter-Zeitung, quotidiano socialdemocratico.
Musica degli Schmetterlinge, nel loro album "Verdrängte Jahre" del 1980, interamente dedicato a Jura Soyfer.

Gli effetti della recessione mondiale iniziata nel 1929 furono molto sentiti anche in Austria, dove nel 1932 si registravano centinaia di migliaia di disoccupati...
Le formazioni politiche della destra fascista - che di lì a un anno avrebbero prevalso con un vero e proprio golpe ordito dal cancelliere Engelbert Dollfuss - pagavano 5 scellini ad ogni disoccupato che partecipasse alle loro manifestazioni e parate...
Il verso "Sei gesegnet ohne Ende / Heimaterde, wunderhold!" ("Sii benedetta all'infinito, meravigliosa patria amata", o qualcosa del genere) allude all'inno nazionale austriaco adottato nel periodo fra le due guerre.
In Leoben fror man heuer,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2020 - 18:17
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Partigia

Partigia
PARTIGIA di Primo Levi è una lirica combattente che richiama i vecchi partigiani ad una nuova Resistenza, perchè per loro non vi è congedo in una guerra che non è mai finita.

Segue una struggente Bella Ciao a cappella ...

Il video è inserito in un più ampio progetto:
RESISTENZE di DOPOLAVORO STADERA
Dove siete, partigia di tutte le valli,
(continua)
inviata da Salvino LiberaMente Sagone 15/5/2020 - 17:46
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No Tears for Johnnie

No Tears for Johnnie
(1964)
Scritta da Tom Springfield
Album: Yesterday's Gone

Incisa anche da Ian Whitcomb
Album: You Turn Me On (1965)
No tears for Johnnie
(continua)
15/5/2020 - 12:27
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Worthless War

Worthless War
[2006]
Songwriters: 流鬼.
Album: Regret

"Regret" is a maxi-single by The GazettE. It was released as two different types: the Optical Impression and Auditory Impression, the first coming with a DVD with the music video for the song "Regret", and the second with a bonus track.
Worthless War- another song about war, but this one is more about the people who decide to start wars instead of the actual fighting (FOOL’S MATE, 11/2006)
I know last days
(continua)
inviata da giorgio 15/5/2020 - 09:00
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Deutschland

Deutschland
Deutschland
[2019]

Text und Musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Rammstein

Album:
Rammstein

A mio avviso è un brano denso con piani interpretativi intersecantisi, oltre che un’opera multimediale formalmente interessante e complessa anche per chi non predilige il genere. Perciò trascrivo la guida di SteamSaviour per l’ascolto che, sono convinto, non lascerà indifferente nessuno per un verso o per l’altro.


Guida all’ascolto

Deutschland è la canzone di apertura del settimo album dei Rammstein, che tornano dopo dieci anni dall’ultimo. Si tratta di un pezzo molto elaborato, non tanto dalla parte della canzone in sé, ma del video ufficiale, il quale ripercorre in nove minuti la storia della Germania tramite diverse scene ognuna piena di significati ed elementi che richiamano a concetti chiave.

Ma andiamo per ordine. La canzone inizia... (continua)
Du (du hast, du hast, du hast, du hast)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/5/2020 - 22:25

Euthanasiez-moi !

Euthanasiez-moi !
Euthanasiez-moi !

Chanson française – Euthanasiez-moi ! – Marco Valdo M.I. – 2020
Chanson de la vérité humaine toute nue.


Dialogue Maïeutique

Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson nue. Voici la parodie d’une chanson « Déshabillez-moi ! » écrite pour une strip-teaseuse, qui ne l’a jamais chantée ; une chanson que Juliette Gréco a interprétée à partir de 1967 en provoquant un immense scandale. J’en ai à mon tour fait une parodie au sens originel du terme : « texte composé pour être chanté sur une musique connue », comme l’entendait l’excellent Voltaire. Bien entendu, elle recèle autant que la chanson dont elle s’inspire une dose explosive d’acide ironique Cette chanson opère un dévoilement, celui de l’immense hypocrisie d’une société qui veut occulter la mort et le désir de mourir au nom d’une conviction aberrante en un être inexistant.

Oh, dit Lucien l’âne, on dirait bien que c’est... (continua)
Euthanasiez-moi !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/5/2020 - 21:46

Moritat im Paradies

Moritat im Paradies
[1936]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Una canzone dalla seconda opera teatrale di Soyfer, "Der Lechner Edi schaut ins Paradies", commedia "magica" sul dramma della disoccupazione.

Jura Soyfer venne arrestato a Vienna una prima volta nel 1937, con l'accusa di essere un simpatizzante comunista. Gli vennero sequestrati tutti i suoi manoscritti, molti dei quali ancora inediti, che non vennero mai più ritrovati. All'inizio dell'anno seguente fu rilasciato grazie ad un indulto per i prigionieri politici, ma poco dopo fu l'“Anschluss”, l'annessione dell'Austria alla Germania nazista... Jura Soyfer venne arrestato dalle guardie di frontiera mentre tentava di raggiungere la Svizzera. Fu internato a Dachau, dove insieme ad Herbert Zipper compose il Dachaulied. Nel settembre... (continua)
Greif, o Herr, nicht in den Lehm,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/5/2020 - 21:30

Sturmzeit (oder Wanderlied der Zeit)

Sturmzeit (<em>oder</em> Wanderlied der Zeit)
[1936]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Una canzone dalla seconda opera teatrale di Soyfer, "Der Lechner Edi schaut ins Paradies", commedia "magica" sul dramma della disoccupazione.
Il testo fu poi anche pubblicato il 14 febbraio 1937 su "Der Sonntag", supplemento del quotidiano "Der Wiener Tag".

"Der Wiener Tag" – non un giornale bolscevico ma liberale – fu ovviamente chiuso l'anno seguente, subito dopo l'Anschluss. Tutti i redattori furono arrestati. Il direttore Maximilian Schreier si suicidò nel 1942, per non finire in campo di concentramento; Vincenz Ludwig Ostry passò qualche mese d'inferno a Buchenwald; Rudolf Kalmar junior trascorse anni rinchiuso a Flossenbürg e poi nel 1944 fu assegnato ad un battaglione punitivo della Wermacht e quasi ci rimise le penne,... (continua)
Der Weg ist weit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/5/2020 - 20:29
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Tränen im Ozean

Tränen im Ozean
[1987]
Text von Michael Kunze
Musik von Harald Steinhauer
Album: Jenseits Der Nacht

Tolle Uptempo Popnummer und 2.Single aus dem 1987er Album "Jenseits der Nacht".
Das Thema Krieg und Leid ist auch über 20 Jahre später noch genauso aktuell wie damals.

https://lh3.googleusercontent.com/prox...
Woher kommt das Salz im Meer
(continua)
inviata da giorgio 14/5/2020 - 12:25
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Heldengrab

Heldengrab
Heldengrab
[2018]

Text und Musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Megaherz

Album:
Komet
Wir schwimmen im Strom, wir sind allein
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/5/2020 - 12:01
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Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain

anonimo
Geordie, <i>or</i> My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
NOTE INTEGRATIVE
Alla versione italiana letterale della ballata, di Riccardo Venturi, da IFMDA, 12 maggio 1999
da Terre celtiche

Impiccheranno Geordie con una corda d'oro (1)
sorge spontanea la domanda se la corda d'oro sia una leggenda o una prassi non proprio insolita per il tempo. Così F. Calza, "101 storie su Genova che non ti hanno mai raccontato", Newton Compton Ed., 2016 riporta di un'impiccagione altrettanto singolare di un ladro (e nemmeno nobile) che aveva rubato la spada con fodero e pomo d'oro donata da papa Paolo III all'ammiraglio Andrea Doria di Genova e sepolta con lui; venne accusato tale Mario Calabrese, un sotto comito delle galee della Repubblica (un sotto ufficiale addetto alla manovra delle vele e ad altri servizi) e impiccato con un cappio d'oro proprio davanti alla chiesa di San Matteo .

E fu affidato (2) a una dama virtuosa
tradotto anche come "sposato" o "innamorato"... (continua)
Cattia Salto 14/5/2020 - 10:56
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Live in Peace

Live in Peace
[1983]
Lyrics & music by Paul Bernard Rodgers
Album: Cut Loose

Cut Loose is the 1983 debut solo album by Paul Rodgers (of "Free" and "Bad Company" fame). Unlike his other work, Paul plays all the instruments on this album. It was recorded at his house in Kingstone.
This track, "Live In Peace", describing the horrors of war, will be re-recorded by his next band The Firm on their second album Mean Business (1986).
Early in the morning
(continua)
inviata da giorgio 14/5/2020 - 09:05
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Havsel'in Hawarı

Havsel'in Hawarı
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 14-05-2020 07:32
Grido d'aiuto di Havsel
(continua)
14/5/2020 - 07:33
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Lay Down Your Guns

Lay Down Your Guns
[1986]
Lyrics by Greg Lake & Steve Gould
Music by Keith Emerson
Album: Emerson, Lake & Powell
Lay down your guns
(continua)
inviata da giorgio 13/5/2020 - 16:15
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Latrine

Latrine
LATRINA
(continua)
inviata da Nino Muzzi 13/5/2020 - 14:48
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Dachaulied

Traduzione francese del pastore protestante Yves Kéler, dal sito Chants Protestants che ha curato fino alla sua morte, che ho appreso ora essere avvenuta di recente, nel 2018.
Dachaulied
BARBELÉS DE MORT, DE GLACE
(continua)
inviata da B.B. 13/5/2020 - 14:02
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Soma için

Soma için
Anonimo Toscano del XXI Secolo, 13-05-2020 12:55

Soma 13.5.2014 - 13.5.2020
Per Soma
(continua)
13/5/2020 - 12:57
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Assassin

Assassin
[1984]
Lyrics by Jeannette Sears
Music by Peter Sears
Album: Nuclear Furniture

When Community defends itself.
Something must be done about the lone man
(continua)
inviata da giorgio 13/5/2020 - 11:00
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Il bersagliere ha cento penne

anonimo
Il bersagliere ha cento penne
Dopolavoro Stadera propone la sua interpretazione della celebre canzone,con voce e chitarra di Umberto Narduzzi per la versione video del suo lavoro teatrale RESISTENZE ovvero ALDODICE26X1 in occasione dello strano 25 aprile 2020.

Vlad Scolari 13/5/2020 - 10:41
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Quaranta soldati, quaranta sorelle

Quaranta soldati, quaranta sorelle
Saludos desde México y hasta la victoria siempre!
El Desierto y su gallo giro!
CUARENTA SOLDADOS Y CUARENTA HERMANAS
(continua)
13/5/2020 - 09:08
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Changer la vie

Changer la vie
Changer la vie era originariamente il titolo di un documento politico adottato dal Partito socialista francese nel 1972, all'epoca del «Programma comune» della Gauche siglato insieme ai comunisti e ai radicali di sinistra. Al congresso di Nantes del giugno 1977 venne scelto quale titolo del nuovo inno socialista. Il testo è di Herbert Pagani, che lo cantò per la prima volta in quella stessa occasione; la musica di Mikis Theodorakis, che diresse l'orchestra. In questi nomi credo risieda principalmente il suo interesse, più che in un onesto programma riformista – quello stesso vaticinato dai versi – rimasto in gran parte lettera morta.

Si osservi che la musica all'inizio del ritornello (Prendre la parole, décider nous mêmes, etc.) riecheggia quella della Varsovienne, o ¡A las barricadas!

Nel sito dell'Institut François Mitterrand un bel documento video.
Les voix des femmes et les voix des hommes
(continua)
inviata da L.L. 12/5/2020 - 23:50

Al Sole

grazie fabio masculo per il commento da social gossip. ne costruttivo ne interessante ,pieno di giudizio e condanna aggressiva. Un vero WAR COMMENT !
Ma questo e' un sito di ANTI WAR SONGS !!
Vincenzo Granato 12/5/2020 - 22:23
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Necessary Evils

Necessary Evils
[1995]
Lyrics & music by Peter Kronowitt
Album: Phases of the Heart
Taxes, tobacco, religion and war
(continua)
inviata da giorgio 12/5/2020 - 14:29
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Qualcuno era fascista oggi

Qualcuno era fascista oggi
ispirato a Qualcuno era comunista

Questo brano è stato composto in collaborazione con Marcello Gori (musica) e Marco De Meo Elektromove (voce) Vlad Scolari (testo) per lo spettacolo teatrale RESISTENZE ovvero ALDODICE26X1 di Dopolavoro Stadera dove le vicende della divisione garibaldina Coduri, di stanza sui monti del Tigullio tra il 1943 e il 1945, si intrecciano con scene volte ad evidenziare i nuovi fascismi di oggi e le Resistenze in atto in tutto il mondo contro questi fascismi: dalla lotta del popolo curdo, alla resistenza palestinese contro l'invasione israeliana, dalla guerriglia dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale in Chiapas alle sommosse popolari contro Mubarak e le lotte per i diritti civili Lgbt+.
Qualcuno era fascista perché anche lui era di Predappio
(continua)
inviata da Vlad Scolari 12/5/2020 - 11:13
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La nostra sicurezza

La nostra sicurezza
(2020)

I Nuju tirano fuori la loro vena antimilitarista e antisovranista per dichiarare a gran voce come tutti “siamo uomini con lo stesso sguardo” e come le nostre anime fanno, in fondo, “lo stesso rumore”.

Un messaggio di umanità e speranza per tutti.
Una denuncia in musica contro i nascenti nazionalismi, contro la paura del diverso che serpeggia pericolosamente e che, in questa epoca di pandemia, sta portando alla luce meschinità e violenze più o meno esplicite. L’uomo ha cominciato a spostarsi già dalla preistoria e non si è mai fermato. Non esistono differenze ma solo nuove possibilità. Siamo uomini con lo stesso sguardo e con anime che fanno lo stesso rumore.
Militare sul varco di frontiera,
(continua)
inviata da Nuju 12/5/2020 - 10:40
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Got Guns?

Got Guns?
[2016]
Lyrics & music by Peter Kronowitt
Album: A Lone Voice

Every act of gun violence has at least one accomplice. And that organization is getting away with...murder.
The NRA (1) is here to stay
(continua)
inviata da giorgio 12/5/2020 - 09:45
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Showdown

Showdown
[1984]
Lyrics & music by Grace Slick
Album: Nuclear Furniture
They walk with their arms
(continua)
inviata da giorgio 12/5/2020 - 08:15
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Büyü

Büyü
Il testo dell’ultima lettera scritta da Ibrahim Gökçek, in turco ,in francese, in inglese,in greco


da Istanbul , 20 Aprile 2020

« Ieri ero chitarrista, oggi sono diventato terrorista ».

Dalla mia camera da letto, in una delle baraccopoli di Istanbul, guardo fuori dalla finestra il giardino. Uscendo, potevo vedere il Bosforo di Istanbul un po’ più lontano. Ma ora sono a letto e peso solo 40 chili. Le gambe non hanno più la forza di trasportare il mio corpo. Al momento, posso solo immaginare il Bosforo.
Sono sul palco, con la cinghia della chitarra attaccata al collo, quella con le stelle che mi piace di più…Di fronte a me, centinaia di migliaia di persone, con i pugni alzati, cantano “Bella Ciao”. La mia mano batte le corde della chitarra come se fosse la migliore del mondo…Le gambe sono forti… Potrei fare avanti e indietro da Istanbul.

Queste due affermazioni sono reali … Entrambe sono... (continua)
Riccardo Gullotta 11/5/2020 - 21:57
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La Poule d’Homère

La Poule d’Homère
La Poule d’Homère

Chanson française – La Poule d’Homère – Marco Valdo M.I. – 2020

Quelques histoires albanaises, tirées de nouvelles d’Ismaïl Kadaré, traduites par Christian GUT et publiées en langue française en 1985 sous le titre La Ville du Sud.(3)


Dialogue Maïeutique

Quel titre étrange, une fois encore, Marco Valdo M.I. mon ami. Que peut bien raconter une chanson qui est intitulée « La Poule d’Homère ». C’est très ambigu. Enfin, pour ce qui est d’Homère, je sais qui c’est ; je l’ai promené un jour sur mon dos, il y a très longtemps, j’en conviens, mais j’ai une mémoire d’âne. Seulement pour ce que j’en sais, et j’en sais sans doute plus que quiconque actuellement, Homère voyageait seul. C’était une sorte de vagabond, le déserteur de tant de combats. Donc, s’il est question de lui attribuer une « poule », je pense que c’est une erreur. Avec le métier qu’il avait d’aller raconter des... (continua)
Une poule dans la cour,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/5/2020 - 20:40
Video!

Little Boy in the Grass

Little Boy in the Grass
dall'EP di debutto di AURORA, Running With the Wolves del 2015

Una canzone per le vittime del massacro di Utøya. Un amico di Aurora è stato ucciso a Utøya dal nazista Anders Breivik.

This song is for the victims of the Utøya massacre in 2011 and someone important for AURORA that died that day.


"Today is the day. 22nd of July. It's been 4 years since you left us. Since all of you left us. how time flies, we even find ourselves forgetting for a moment, nearly moving on.. Not because we forget you, but because we remember to live. But know that I will always remember you, and everyone that went down with you. I will think of love, and send love to those who needs it this today. I hope no one is crying alone. Rest in peace my friend. You are free now." - AURORA
I will tell you the story
(continua)
11/5/2020 - 17:52
Downloadable! Video!

Rose Goes to Yale

Rose Goes to Yale
[1984]
Lyrics by Paul Kantner and Ronnie Gilbert
Music by Paul Kantner
Album: Nuclear Furniture



YALE'S NUCLEAR 'EMPEROR' TO GROW EVEN MORE
This is a digitized version of an article from The Times's print archive, before the start of online publication in 1996. To preserve these articles as they originally appeared, The Times does not alter, edit or update them.
Occasionally the digitization process introduces transcription errors or other problems; we are continuing to work to improve these archived versions.

TWO stories below Whitney Street in New Haven stands the world's first tandem electrostatic accelerator - a nuclear research facility that works somewhat like a huge microscope, allowing scientists to peer into the nucleus of an atom and enabling them to explore its behavior and rearrange its structure.
The accelerator, 80 feet long and 18 feet wide in the middle, is tapered... (continua)
Lalalalalalala
(continua)
inviata da giorgio 11/5/2020 - 13:45




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