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Prima del 2020-5-20

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Autocertificazione

Autocertificazione
Maggio 2020

Beh dal canzoniere del coronavirus non potevano certo mancare loro, con questa canzone ironica scritta nei giorni del lockdown.
Un giorno pesto e un giorno raffreddore
(continua)
20/5/2020 - 21:49
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That’s How Every Empire Falls

That’s How Every Empire Falls
The song is That’s How Every Empire Falls. It was written by a hitherto unknown Knoxville singer-songwriter, R.B. Morris (website), and appears on his Spies, Lies and Burning Eyes. John Prine recorded a masterful, haunting (as only John can do) cover in 2008 on his Fair and Square EP.

da :

Tikun Olam תיקון עולם

The lyrics are a haunting allegory in which the frailties of the human heart are woven into the decline of an empire. It seems, at least for me, that the best songs are the ones that somehow connect the heart with the deeper truths of human society. First, listen to the song and as you hear the last words (the last 8 lines), read these words and think of the 9/11 attacks, all those miserable years under George Bush, and all the lost opportunities we’ve had as a great nation humbled by our own hubris.

da :

Tikun Olam תיקון עולם

Promoting Israeli democracy, exposing secrets of the national security state
‘That’s How Every Empire Falls’

August 17, 2011 by Richard Silverstein
Caught a train from Alexandria
(continua)
inviata da L. E. 20/5/2020 - 10:50
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Paradise

Paradise
Album John Prine

Notable covers: Jackie DeShannon, John Denver, Johnny Cash

"Paradise" is a song written by John Prine for his father, and recorded for his 1971 debut album, John Prine. Prine also re-recorded the song for his 1986 album, German Afternoons.

The song is about the devastating impact of strip mining for coal, whereby the top layers of soil are blasted off with dynamite or dug away with steam shovels to reach the coal seam below. The song is also about what happened to the area around the Green River in Kentucky because of strip mining. The song references the Peabody Coal Company, and a town called Paradise in Muhlenberg County, Kentucky, where the Tennessee Valley Authority operated the Paradise Fossil Plant, a coal-fired electric generating station.

The area has suffered serious economic downturn because of the decline of coal mining, caused mainly by the abundance of natural... (continua)
When I was a child my family would travel
(continua)
inviata da L. E. 19/5/2020 - 23:31
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L’amore è una dittatura

L’amore è una dittatura
2019
Vivi si muore

Il brano è stato presentato in gara al 69º Festival di Sanremo, dove si è piazzato al 17º posto in classifica. Nella serata dei duetti fu interpretata con Brunori Sas.

Una canzone forse un po' confusa...
Innanzitutto la inserisco per un motivo strettamente personale: essendo una canzone d'amore la inserisco per dedicarla ad una persona speciale...
E poi per i tanti accenni che fa: ai migranti e alla politica dell'invasione e dei porti chiusi (pregandole di non mescolare Il nostro sangue a quello dei topi arrivati in massa con le maree Le porte aperte, i porti chiusi,), all'amore omosessuale (sorrisi agli sconosciuti Che ci guardano attoniti mentre ci baciamo, Da uomo a uomo, mano nella mano), alla violenza di genere (Cerchiamo la donna della vita o l’uomo della morte)
Ci hanno visti nuotare in acque alte fino alle ginocchia
(continua)
inviata da Dq82 19/5/2020 - 23:10
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Some Humans Ain’t Human

Some Humans Ain’t Human
(2005)
Album: Fair & Square

This is political commentary from Prine on George W. Bush. Prine said in song notes at his website that he didn’t want to die with people not being sure where he stood on Bush.
Some humans ain't human
(continua)
inviata da L. E. 19/5/2020 - 22:56
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Diaspora

Diaspora
Diaspora
Testo di Yann-Bêr Piriou
Musica di Norbert Periault
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco "Bonedoù Ruz!" 1975
(trascrizione all'ascolto di Flavio Poltronieri)
Tec’het o deus kuit pell diouzh ar fank hag ar glav
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/5/2020 - 19:48
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Pace

Pace
PACE ...E il titolo della canzone di JEB
contro ogni forma di violenza e di guerra !
Siamo in tanti
(continua)
inviata da JEB 19/5/2020 - 11:30
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Humain à l'eau

Humain à l'eau
(2013)
Album: Racine Carrée
Testo e note da Genius (su genius note più estese)

Canzone anti-colonialista e ambientalista in cui Stromae dà la parola a una persona appartenente a una società cosiddetta primitiva, mettendo in evidenza le contraddizioni, l'ipocrisia e i crimini della società occidentale.
Moi humain Papou [1], primaire et pas vous ? [2]
(continua)
18/5/2020 - 22:51
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Bâtard

Bâtard
(2013)
Album: Racine Carrée

Bastardo. Né bianco, né nero, ma semplicemente se stesso. Una canzone contro le facili categorizzazioni, prima tra tutte il razzismo, che ci vogliono troppo facilmente incasellare con etichette predefinite.
Ni l'un ni l'autre, je suis, j'étais et resterai moi
(continua)
inviata da Lorenzo 18/5/2020 - 22:36
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Trooper's Lament

Trooper's Lament
[1966]
Lyrics & music by Barry Sadler
Album: Ballads of the Green Berets

Ballads of the Green Berets topped the album charts in 1966 and the title track reached number one and number two, respectively, on the pop and country charts. Despite the Hollywood heroism of the hit single, the album offered an occasionally gritty portrait of the war and, unlike Johnny Seay's American Reflections album from the same year, focused on the dedication and hardships of American men and women in Vietnam rather than explicitly political or patriotic concerns. Sadler wrote all of the material himself, and his sentimental vignettes struck a chord with Americans who were desperate for a less-contentious perspective on the war. Mostly a historical artifact today, Ballads of the Green Berets is a nostalgic trip back to a tumultuous time. The 1997 CD reissue offers "The 'A' Team,"Sadler's only other hit... (continua)
Come all ye young maidens
(continua)
inviata da giorgio 18/5/2020 - 20:00
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I ponti di Giorgiana Masi

I ponti di Giorgiana Masi
2014
Prossime aperture
Nel mio piccolo, anche io ho sentito l'urgenza di dedicarle un pensiero in musica.)
(continua)
inviata da Dq82 18/5/2020 - 18:42
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La valigia

La valigia
testo di Tullio Bugari,
musica di Silvano Staffolani
Si veda anche Prendete quella canaglia

Dedicato a Vittorio Veronesi, partigiano e sindacalista dei braccianti, ucciso a Bancole (Porto Mantovano) il 17 maggio 1950. Nel video, Gianni Veronesi ricorda suo zio Vittorio con le parole di Sandro Pertini.

Alcuni mesi dopo l’uccisione di Vittorio, suo fratello Adelchi raccolse i vestiti insaguinati che Vittorio indossava quella notte per consegnarli al magistrato che si stava occupando del processo, che si stava svolgendo secondo il vecchio ordinamento di allora, soltanto in istruttoria, senza dibattimento e quindi intervento di avvocati, utilizzando solo la prima ricostruzione “a caldo”. Secondo Adelchi quei vestiti erano la prova di come realmente s’erano svolti i fatti, per ristabilire la verità perché tra indagini e processo la realtà sembrava capovolta, gli aggressori erano diventati... (continua)
Dottore egregio non mi scappi
(continua)
inviata da Dq82 + Tullio Bugari 18/5/2020 - 17:22

Digter [Poems / Poesie / Poèmes / Runot]

Digter [Poems / Poesie / Poèmes / Runot]
Yahya Hassan é morto a 24 anni a fine aprile 2020. Le cause della morte non sono state accertate. Poeta palestinese, figlio di apolidi palestinesi, cittadino danese, attivo nella politica danese, ha avuto una vita tormentata, anche con trascorsi criminali. Sempre avversario coerente delle convenzioni e delle ipocrisie fu inviso alle destre danesi e a gran parte dei connazionali, da lui accusati di ipocrisia senza mezzi termini. E’ stato raggiunto più volte da minacce da parte degli integralisti islamici che lo hanno accusato di blasfemia.

Su youtube ci sono un paio di sue interpretazioni rap, ma Yahya Hassan rimane una pietra miliare nel panorama culturale per la sua poesia. Le sue raccolte hanno avuto un enorme successo in Danimarca, da qualche tempo anche nel mondo anglosassone e in Italia.

Sono trascritte di seguito alcune poesie, testo originale e traduzione italiana, reperite con... (continua)
1.MØLLEN
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/5/2020 - 16:53
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Antologia di Spoon Rivera

Antologia di Spoon Rivera
2013
Verranno Giorni Migliori

A Stefano Cucchi, Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi e l'ultimo Giuseppe...
M'hanno beccato con Io spinello in mano
(continua)
inviata da Dq82 18/5/2020 - 12:07
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La sedia di lillà

La sedia di lillà
[1979]
Album : Alberto Fortis

Da soproxi.it:

Alberto Fortis ha 24 anni quando viene pubblicato il suo primo album, che contiene almeno tre canzoni memorabili: nello spazio dei ricordi di chiunque avesse l’età della ragione nel 1979, un angolo è certamente occupato da Milano e Vincenzo, A voi romani e La sedia di lillà.
Alberto è rimasto orfano di madre a diciotto anni, e lo zio materno, Ugo De Gasperis, è una figura molto presente nella sua giovinezza. Lo zio è un uomo intelligente, sportivo, creativo, vitale, intraprendente; e un giorno il destino, col suo consueto cinismo, lo priva dell’uso degli arti in seguito a una caduta da una scala in giardino, dov’era salito per raccogliere albicocche da un albero.

Zio Ugo smette di muoversi e di parlare. Qualche volta, in preda allo scoramento, chiede a Dio di portarselo via. Ma per il resto del tempo, l’uomo combatte invece la sua paralisi,... (continua)
Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti
(continua)
inviata da adriana 18/5/2020 - 07:00
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War games

War games
1985
Dall'album "Dove c'è il mare"
War games tra noi
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/5/2020 - 19:48
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W la libertà

W la libertà
1986
W la libertà

Mini-LP pubblicato dalla Drums Edizioni Musicali nel 1986. che raccoglie quattro brani registrati dagli Zauber insieme al trio vocale dei Mirage (prodotti dagli stessi Zauber). Il disco è il prosieguo naturale di "Profumo di Rovina ("Dieci canzoni dal Ferrante Aporti" del 1985, in questo caso dedicato però alla sezione femminile. Dalle note di copertina si legge che "Viva la libertà" così come Profumo di Rovina (1985), è un'antologia discografica di canzoni scritte da ospiti del carcere. A differenza del disco precedente, però raccoglie solo composizioni di ragazze ed è affidato all'interpretazione di un unico gruppo, i Mirage "
VERSO LA STRATOSFERA - Blog dedicato al rock progressivo (e non solo) italiano degli anni 70 e deviazioni varie
W la libertà che qualcuno vuol cancellare
(continua)
inviata da Dq82 17/5/2020 - 16:19
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Vége a világnak

Vége a világnak
[Fine anni 30, inizio 40]
Parole e musica di Seress Rezső (1899-1968), pianista e compositore ungherese.



Tristissima la vita di Seress Rezső.

Nato a Budapest in una famiglia ebrea (Spitzer era il vero cognome), trapezista in gioventù, sempre in lotta contro la povertà, la consolazione di Seress Rezső era il pianoforte, che suonava da autodidatta dietro le quinte del circo. Se ne accorse il direttore, che cominciò a farlo suonare tra un numero e l'altro. Il "kis Seress" – il piccolo Seress, data la sua bassa statura – divenne subito molto noto e amato ma, a causa delle restrizioni imposte all'Ungheria nel primo dopoguerra, non potè incidere la sua musica, e quindi guadagnarne, se non a partire dalla metà degli anni 20. Il suo periodo d'oro fu infatti il decennio tra il 1923 ed il 1933, durante il quale scrisse decine di composizioni per sè e per altri interpreti, alcune delle quali ebbero... (continua)
Ősz van és peregnek a sárgult levelek
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/5/2020 - 14:31
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Nuclear Blues

Nuclear Blues
[1982]
Lyrics & music by William Aylesworth
Album: Organic Plante [2004] by Frances Plante-Scott (1)

This is a political protest song against nuclear weapons and nuclear power. Originally recorded by Malibu, CA band Flashback in 1982. This is a reboot recorded for Frances Plante-Scott's 2004 album 'Organic Plante' on Orchard Records.
Nuclear-Bomb.jpg

"I wrote this song when Ronald Reagan was president of the US and there was a large cold war arms race going on and the Three Mile Island meltdown disaster had just happened. The movies The China Syndrome and Silkwood all came out around this time as well.

Duet with Frances Plante-Scott(1) and Bill Aylesworth on vocals. All instruments performed by Bill Aylesworth.
Well my hair is falling out
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2020 - 14:20
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The End

The End
[1991]
Album: Swain's First Bike Ride

Canzone pacifista dei Fifteen, un inno all'umanità.
Sfiderei chiunque a dire di essere contrario al mondo ideale creato dal gruppo in questa canzone, se ti è rimasta anche solo un minimo di umanità non potrai che essere d'accordo con il messaggio passato da Jeff Ott e gli altri componenti del gruppo.
When we're done cleaning the rubble
(continua)
inviata da Matteo Borgnis 17/5/2020 - 14:00
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Subdivision

Subdivision
[1991]
Album: Swain's First Bike Ride

Canzone pacifista dei Fifteen, un inno contro la guerra e contro le divisioni tra essere umani, il gruppo sogna un mondo in pace e armonia, senza né vincitori né vinti, ma solo cooperazione e fratellanza
Johnny won the war today, he found out that no one wins
(continua)
inviata da Matteo Borgnis 17/5/2020 - 13:44
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Cappotto di legno

Cappotto di legno
2008

Testo e voce di Lucariello
Musica di Ezio Bosso

Cappotto di legno è una canzone del 2008 scritta dal rapper Scampia Lucariello, nome d’arte di Luca Caiazzo (Napoli, 9 giugno 1977), e dal contrabbassista, direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971). L’ispiratore? Roberto Saviano. Tutto inizia quando lo scrittore napoletano, autore del best-seller Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra (2006), lancia un accorato appello: «qualcuno scriva una canzone per raccontare come sono costretto a vivere». Lucariello raccoglie la sfida. Il testo descrive l’ipotetica uccisione di Saviano e vuole essere una denuncia delle sue attuali condizioni di vita così mutate dopo la pubblicazione del romanzo rivelatore dei segreti più scomodi dei boss della camorra, tanto da riuscire ad attirarsi un’accanita persecuzione da parte degli stessi... (continua)
Casal di Principe, 20mila abitanti
(continua)
inviata da Dq82 17/5/2020 - 12:16
Percorsi: Mafia e mafie
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Preghiera in gennaio

Preghiera in gennaio
[1967]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André
Basata sulla poesia Prière pour aller au Paradis avec les ânes di Francis Jammes
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Giampiero Reverberi
Single: Preghiera in gennaio - Si chiamava Gesù, Bluebell Records BB 3177, 1967
Album / Albumi: Volume 1

“L’ho dedicata a Tenco. Scritta, o meglio pensata nel ritorno da Sanremo dove c’eravamo precipitati io, la mia ex moglie Enrica Rignon e la Anna Paoli. Dopo aver visto Luigi disteso in quell’obitorio (fuori Sanremo peraltro, perché non ce l’avevano voluto) tornando poi a Genova in attesa del funerale che si sarebbe svolto due giorni dopo a Cassine, mi pare, m’era venuta questa composizione. Sai, ad un certo punto non sai cosa fare per una persona che è morta, ti sembra quindi quasi di gratificarla andando al suo funerale, scrivendo – se sei capace di scrivere e se ne hai... (continua)
Lascia che sia fiorito,
(continua)
inviata da adriana 17/5/2020 - 11:21
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Frankie Teardrop

Frankie Teardrop
Questa andrebbe inserita nel percorso La guerra del lavoro ma anche, forse, nel nuovo Non Dio: decido io, e non per il nome del duo che la compose nell'ormai lontano 1977...
B.B. 17/5/2020 - 09:50
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Hymn to the Voiceless

Hymn to the Voiceless
[2010]
Lyrics & music by Maria Daines
Album: Scars In Soft Places [2016]

A hymn for all living beings, human and non-human, for those who have their liberty taken from them and who remain at the mercy of others-chained when they should be free.
I'm full up with tears
(continua)
inviata da giorgio 17/5/2020 - 09:35
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Everybody Hurts

Everybody Hurts
Finisce nel nuovo percorso sull'eutanasia e sul suicidio anche questa celeberrima (e bellissima) canzone dei R.E.M. col suo incredibile video. Potrà forse sembrare “fuori tema” in un discorso sulla libertà di decisione; ma come è e deve essere libero interrompersi, lo deve essere anche continuare, cercando autonomamente le ragioni per vivere. Questa canzone, tra le altre cose, è veramente un inno all'empatia e alla vicinanza; il grande ingorgo del video, dove tutti sono pigiati nelle loro scatolette a motore, eppure distanziati, senza sapere niente l'uno dell'altro. Già, distanziati; forse ce ne sarebbe di che metterla anche nel “Canzoniere del Coronavirus”, dove peraltro non sarà affatto messa per evitare che il virus si pappi pure Everybody Hurts. Ma consiglio di (ri)ascoltare attentamente questa canzone, che fu scritta per il problema dei suicidi tra gli adolescenti. Consiglio di (ri)ascoltarla... (continua)
Riccardo Venturi 17/5/2020 - 08:25
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Milano chiama

Milano chiama
2020

La quarantena, non c’è dubbio, è stata una fonte di ispirazione per tanti musicisti e poeti, che anziché restare inermi hanno trovato nella canzone la possibilità di esorcizzare le paure e superare la noia. Di qualche brano retorico avremo fatto forse anche a meno (va benissimo la partecipazione, un po’ meno la svendita totale), ma qualcuno ha riportato alla luce una musica di cui si sentiva una certa nostalgia. A confermare questa bella sorpresa c’è un rock potentissimo con cui Eugenio Finardi dedica una canzone alle incertezze e alle difficoltà di questo ultimo periodo: Milano chiama. Il singolo è disponibile da oggi.

Il cantautore milanese lancia un rock per nulla retorico, ma incalzante e decisamente orecchiabile, con una ritmica talmente coinvolgente da essere già ballabile al primo ascolto. Provare per credere: se riuscirete ad ascoltare il brano senza muovere il piede o battere... (continua)
Milano Chiama e Pechino risponde
(continua)
inviata da Dq82 + adriana 17/5/2020 - 00:36
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Gramsci è morto in prigione

Gramsci è morto in prigione
Ho sentito tutta "La Vivazione", cantata dal vivo da Giovanna Marini, a casa del grande antropologo culturale A.M Cirese, a Roma. Era il 1968. Avevo 14 anni



Alfredo Tutino
Alfredo Tutino 16/5/2020 - 22:55
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Saurier, erwache!

Saurier, erwache!
[1933]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sulla rivista illustrata satirica Der Kuckuck, 25 giugno 1933.
Musica di Christoph Holzhöfer

Il Cuculo (1929-1934) è stata una rivista austriaca di avanguardia, rivolta alla classe lavoratrice, articoli brevi ed incisivi, fortemente satirici ed antifascisti, con un fitto apparato iconografico fatto di fotografie ed illustrazioni significative, in uno stile già usato da Majakovskij nelle celebri Finestre della ROSTA (1920), da Karl Kraus in varie glosse della «Fackel» e da Kurt Tucholsky nell'opera Deutschland Deutschland über alles (1929).

"Saurier, erwache!" fa ovviamente il verso al motto nazionalsocialista "Deutschland erwache!", coniato da Dietrich Eckart nel 1919...
Guten Morgen, Knirpse! Habe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2020 - 20:42
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Havsel'in Hawarı

Havsel'in Hawarı
AAA Anonimo cercasi. Obiettivo: Nota 7

Cosa rappresenti l’acqua in una zona desertica e in villaggi non dotati di condutture idriche si può immaginare. Cerco di aggiungere qualche indicazione dopo alcune necessarie premesse, sperando che siano utili per comprendere il riferimento a Kerbala e all’acqua piuttosto che grevi a discapito dell’ascolto e della partecipazione.

Nel 2015 le tensioni tra stato turco e curdi subirono una torsione. La svolta decisiva ebbe luogo il 28 novembre a seguito dell’omicidio di Tahir Elci raggiunto da un proiettile alla nuca. Tahir Elci , presidente dell’Ordine degli Avvocati, era stato già arrestato nel 1993 con 15 colleghi con l’accusa di fiancheggiamento di terroristi per avere rappresentato la difesa nelle aule del tribunale. Furono torturati. Il 19 ottobre 2015 le autorità turche lo arrestarono di nuovo, questa volta con l’accusa di diffusione di propaganda... (continua)
Riccardo Gullotta 16/5/2020 - 19:45
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Il Testamento

Il Testamento
Chanson italienne – Il Testamento – Appino – 2013

29 novembre 2010. Il y a dix ans. Le réalisateur de Viareggio Mario Monicelli est hospitalisé à l’hôpital San Giovanni de Rome pour un cancer de la prostate en phase terminale. Il a 95 ans et a presque complètement perdu la vue. Laissé seul dans la pièce, il se traîne à la fenêtre et se jette dans le vide.

« Je ne sais pas ce qui sera dit demain sur ce qui s’est passé – c’est le commentaire brûlant du réalisateur Giovanni Veronesi – mais une chose doit être dite : je n’ai jamais entendu de quelqu’un qui se serait suicidé à l’âge de nonante-cinq ans. C’était vraiment spécial. »

Tomaso Monicelli, le père de Mario, journaliste et dramaturge, s’est également suicidé en 1946. À propos de la mort de son père, Monicelli avait dit : « J’ai compris son geste. La vie ne vaut pas toujours d’être vécue ; si elle cesse d’être vraie et digne, elle n’en... (continua)
LE TESTAMENT DE MARIO
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/5/2020 - 19:27
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Ghetto

Ghetto
La canzone "Ghetto" degli Statuto non è del 1992.
E' un singolo del 1987 poi inserito nel loro album d'esordio, "Vacanze", 1988.

All'epoca nella skaband di Torino suonava il basso un tal Xico, nome d'arte di Ezio Bosso, in seguito celebrato direttore d'orchestra, compositore e pianista, che è mancato proprio ieri...
B.B. 16/5/2020 - 18:42
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Rainbowland

Rainbowland
(2017)

featuring Dolly Parton
Album: Younger Now

Una ballata country cantata con una star del genere della vecchia guardia, sull'accettare le differenze, mettere da parte l'odio e vivere in pace.
[Intro: Dolly Parton]
(continua)
16/5/2020 - 16:41
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Lume, lume

anonimo
Lume, lume
È un canto che proviene dalla Transilvania.Herta Muller ne dà una versione diversa nel suo libro La paura non può dormire
16/5/2020 - 16:38
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Holy War

Holy War
[2010]
Songwriters: John Wetton and Geoff Downes
Album: Omega
You take the Saracen
(continua)
inviata da giorgio 16/5/2020 - 08:42
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Dövüşene

Dövüşene
Anonimo Toscano del XXI Secolo: 16-05-2020 04:56

Due parole del traduttore. Ho inteso Dövüşene semplicemente come participio presente del verbo dövüşmak / döğüşmak (entrambi le varianti sono in uso): “combattente”. -e è il dativo singolare. Una traduzione forse più calzante sarebbe: “A chi combatte”.
AL COMBATTENTE
(continua)
16/5/2020 - 04:58
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Kinder (Sind so kleine Hände)

Kinder (Sind so kleine Hände)
Grazie per questa ottima traduzione. Sono tedesco e fra un anno e mezzo traslocato in Sardegna. Come Hobby-cantautore mi serve per nostra communication in quei tempi del virus. Mille grazie Ecki
Eckhard Voortman 15/5/2020 - 23:00

Prima gli Italiani [Nuovo inno nazionale]

Prima gli Italiani [Nuovo inno nazionale]
Il campionato di calcio riparte al 99%, dice il boss Malagò... o forse no...
B.B. 15/5/2020 - 20:59
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Der Schuss Von Hinten

Der Schuss Von Hinten
[1977]
Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff"
Testo trovato su Lyric Wiki

Il grande massacro della Grande Guerra, la rivoluzione di novembre e la sollevazione spartachista, la feroce repressione scatenata dai socialdemocratici in combutta con gli ultranazionalisti, l'assassinio di Karl Liebknecht e Rosa... (continua)
Da lagen wir im großen Krieg der Räuber
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2020 - 20:45
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Kapitalistischer Segensspruch

Kapitalistischer Segensspruch
[1932]
Versi di di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione, assassinato a Buchenwald.
Pubblicati sull'Arbeiter-Zeitung, quotidiano socialdemocratico.
Musica degli Schmetterlinge, nel loro album "Verdrängte Jahre" del 1980, interamente dedicato a Jura Soyfer.

Gli effetti della recessione mondiale iniziata nel 1929 furono molto sentiti anche in Austria, dove nel 1932 si registravano centinaia di migliaia di disoccupati...
Le formazioni politiche della destra fascista - che di lì a un anno avrebbero prevalso con un vero e proprio golpe ordito dal cancelliere Engelbert Dollfuss - pagavano 5 scellini ad ogni disoccupato che partecipasse alle loro manifestazioni e parate...
Il verso "Sei gesegnet ohne Ende / Heimaterde, wunderhold!" ("Sii benedetta all'infinito, meravigliosa patria amata", o qualcosa del genere) allude all'inno nazionale austriaco adottato nel periodo fra le due guerre.
In Leoben fror man heuer,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2020 - 18:17
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Partigia

Partigia
PARTIGIA di Primo Levi è una lirica combattente che richiama i vecchi partigiani ad una nuova Resistenza, perchè per loro non vi è congedo in una guerra che non è mai finita.

Segue una struggente Bella Ciao a cappella ...

Il video è inserito in un più ampio progetto:
RESISTENZE di DOPOLAVORO STADERA
Dove siete, partigia di tutte le valli,
(continua)
inviata da Salvino LiberaMente Sagone 15/5/2020 - 17:46
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No Tears for Johnnie

No Tears for Johnnie
(1964)
Scritta da Tom Springfield
Album: Yesterday's Gone

Incisa anche da Ian Whitcomb
Album: You Turn Me On (1965)
No tears for Johnnie
(continua)
15/5/2020 - 12:27
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
Perché c'è scritto che è sulla musica di Drill Ye Tarriers Drill? Mi sembra completamente diversa.

Lorenzo 15/5/2020 - 08:46




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