Una poesia di Franco Loi, classe 1930, genovese di nascita ma milanese di adozione, poeta scrittore e saggista.
Ragazzino, fu testimone della strage di Piazzale Loreto il 10 agosto 1944.
Nella raccolta di poesie in dialetto milanese intitolata "Stròlegh", Einaudi, 1975, con l'introduzione di Franco Fortini
… piassa Luret, serva del Titanus
ti’, verta,
me na man da la Pell morta
i gent che passa par j a vör tuccà,
e là, a la steccada che se sterla,
sota la colla di manifest strasciâ,
l’è là che riden, là, che la gent surda
la streng i gamb, e la vurìss sigà.
Genta punciva che la se smangia ‘doss,
che la ravìscia ai pè, cume quj trémul
che, ‘rent al giüss, se sviccen vers el ciar
e sott la rùsca passa la furmiga
che l’è terrur e rabbia e sbalurdur.
E lì, bej ‘nsavunâ, dal pel rasà,
senta süj cass de legn, o, ‘m’i ganassa,
ranfiâ, ch’i sten par téndcr caressà,
o che, tra n’... (continua)
L.E., che lavorone! Grazie! Come Anonimo Romano, Maurizio Ferrara ha pubblicato anche La relazzione (er fatto de Stalin e de Krusciov) (All'insegna del pesce d'oro, 1971) e Er compromesso rivoluzzionario (Garzanti, 1975). Nel 1953, insieme alla moglie Marcella, aveva curato il volume Conversando con Togliatti (Edizioni di cultura sociale [la casa editrice «ufficiale» del PCI prima degli Editori Riuniti]). Devotissimo al «Migliore» e alla sua politica, era il tipico comunistone romanesco, «di destra» e mangiastudenti, come il suo amico Antonello Trombadori – poeta anch'egli e autore di sonetti in vernacolo.
Quando la sera tornavano dai campi
sette figli ed otto col padre
il suo sorriso attendeva sull’uscio
per annunciare che il desco era pronto.
Ma quando in un unico sparo
caddero in sette dinanzi a quel muro
la madre disse:
“Non vi rimprovero o figli
d’avermi dato tanto dolore
l’avete fatto per un’idea
perché mai più nel mondo altre madri
debban soffrire la stessa mia pena.
Ma che ci faccio qui sulla soglia
se più la sera non tornerete.
Il padre è forte e rincuora i nipoti
dopo un raccolto ne viene un altro
ma io sono soltanto una mamma
o figli cari
vengo con voi”.
sono massimo liberatori, e volevo prima di tutto ringraziarvi e complimentarmi per il grande lavoro che fate, ma vorrei anche dirvi che qui avete pubblicato "this land ..." al posto di "Sabotaggio" (ta ra ra boom de ay).Saluto cordialmente M. Liberatori
Massimo Liberatori 25/4/2020 - 17:03
Grazie della segnalazione, Massimo, abbiamo corretto il video incluso.
Resistenza e memoria. Germano Nicolini, il Diavolo dal cuore buono
Centenario, è il partigiano di Correggio cantato da Ligabue: lo chiamarono così quando lo videro seminare i tedeschi che lo inseguivano. Divenne il suo nome di battaglia. L’intervista di Gad Lerner oggi nello speciale 25 Aprile sul sito di Repubblica
di SIMONETTA FIORI
25 aprile 2020
Resistenza e memoria. Germano Nicolini, il Diavolo dal cuore buono
Lo chiamano "dièvel", diavolo, non per mirabolanti strategie militari o per l'astuzia nascosta nella coda del demonio, ma perché la mattina del 31 dicembre del 1944 lo videro fuggire tra i boschi di Correggio con la rapidità d'un furetto. Dietro la sua bicicletta che volava a zig zag, i soldati tedeschi lanciati all'inseguimento. "Ma l'è prôpi un dièvel!", è proprio un diavolo, dissero due contadine nascoste in cascina. E da allora... (continua)
Dq82 25/4/2020 - 16:08
Versione da casa Cisco, Davide "Dudu" Morandi e Massimo Giuntini
"Un ragazzo buttato a terra per essere bloccato. Una ragazza colpita con una gomitata al volto nella concitazione. Un anziano fermato da due agenti sull'asfalto e un'altra ragazza spinta via con forza. “
"Nel video si vedono chiaramente gli agenti fermare con la forza alcuni dei ragazzi e un anziano, che ha addosso una felpa gialla. In un altro momento, uno dei poliziotti spintona con violenza una donna, facendola finire a terra. Un'altra ancora viene invece portata via in manette e caricata in auto. Il tutto mentre uno dei manifestanti urla: "Stiamo andando a portare un fiore a un partigiano, ma cosa state facendo?". “
Comunque "Sul ponte di Perati" non ha nulla a che vedere con "Sul ponte di Bassano" perché sono due melodie diverse.
E' vero che iniziano entrambe con "sul punte di..." ma sono due canzoni diverse.
Se andate ad ascoltarle cantate dal coro della SAT, ad esempio, ma anche da tanti altri esecutori, vi accorgerete della differenza.
Ciao.
Lino Grasso.
Nel 75mo della Liberazione dal nazifascismo, per la prima volta niente cortei di piazza, solo manifestazioni online. Dopo le polemiche, l’Anpi unica presenza fisica alle celebrazioni ufficiali. Resistenza virale, per un nuovo inizio, anche sulla "piazzaforma" del manifesto .