Cara Cattia, intanto -visto il suo sviluppo- ho modificato l'intestazione di questa pagina. Inseriti anche i link alle tue "note bis". Sto lavorando un po' sulla seconda versione norvegese (con supplemento di introduzione) ma annuntio summo cum gaudio che ho finalmente trovato il testo del Gautakvæði, la versione islandese. Sto meditando su quale sia la versione, tra quelle norvegesi, che ti piace di più....
Riccardo Venturi 13/4/2020 - 20:00
VILLEMANN OG MAGNHILD: Traduzione italiana [B] Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 13-04-2020 20:34
Ho rifatto la versione attenendomi qui alla lettera della dizione (la versione di Daniele Benedetti è alquanto “libera”).
e ci sono da fare un paio di lievi correzioni: 1) La versione dei Myrkur è in danese modernizzato (non in svedese) e poi, ad un certo punto, Harpens kraf va corretto in "kraft" (sembra quasi che stiamo a fare la pubblicità della maionese...). Ma quello era un refuso originale mio. Proseguo con il Gautakvæði islandese.
GAUTAKVÆÐI: La versione islandese / Icelandic version
Come già accennato, il Gautakvæði [pron. 'göitha'kvaidhi ] , la cupa versione islandese della ballata, si distingue da tutte le altre per il finale tragico. Il suo testo è dovuto ancora al Grundtvig: fu pubblicato nel 1858 nel terzo volume degli Íslenzk fornkvæði (“Antichi canti islandesi”) [Copenaghen, Nordiske Literatur-Samfund; la pubblicazione era iniziata nel 1854]. L'opera fu redatta dal Grundtvig assieme al grande letterato islandese Jón Sigurðsson (1811-1879); le introduzioni, i commenti e gli apparati critici erano redatti in danese, mentre i testi islandesi dei canti e delle ballate (in una grafia arcaizzante e in diversi punti differente da quella dell'islandese attuale, che qui ho mantenuto) non erano accompagnati da alcuna traduzione.
Nel Gautakvæði, il protagonista maschile, Gauti, reca un nome non ignoto (in varie forme:... (continua)
Bellissima la versione islandese, che mi riservo di rileggere per bene (nel frattempo ho corretto le sviste segnalate); appena ho letto la tua traduzione delle versioni danese e norvegesi ho associato la vibrazione dell'arpa alla voce delle Bene Gesserit in Dune, un suono di comando, l'arpa canalizza un potere magico e credo non sia un caso che sia forgiata nell'oro ed emetta bagliori di luce altrettanto terribili.
Così anche le versioni metallare della ballata hanno in fondo un loro perchè!
Cerco una registrazione del testo islandese- ma non la trovo
ho trovato questo tassello -sempre in Balladspot.com che riconduce la saga di Didrik come fonte originaria delle versioni scandinave e anglosassoni Deor and The Saga of Didrik of Bern
Molto bella la versione di Ælfric, però devo darti una piccola delusione: Ælfric non canta una versione islandese, ma una "versione lindelauvi" in norvegese (nynorsk), solo un po' diversa da quella che è stata data qui. Gauti può essere anche tranquillamente una forma del nome in "neonorvegese". Il tuo commento sulla versione islandese mi sembra arrivato correttamente e "sto tuned" sulla tua pagina. Comunque chissà che non stiamo riscrivendo la storia dell'hard rock scoprendone le radici nel medioevo scandinavo: il magico arpista sembra un remoto avo di Jimi Hendrix...!
Quanto al ragionamento su Gauti, temo che lo farò domani; stasera mi son fatto prendere la mano dalla storia di un fuorilegge anarchico della Val Brembana. Però, chissà, fosse stato nelle Highlands o sullo Scottish Border invece che tra le montagne bergamasche, ci sarebbe stata tirata fuori una bella Child Ballad!
HARPANS KRAFT: La versione svedese / Swedish version
Mi son lasciato per ultima la versione classica svedese, Harpans Kraft, che Erik Gustaf Geijer e Arvid August Afzelius pubblicarono tra il 1814 e il 1817 nella loro grande raccolta di canti popolari, Svenska folk-visor från forntiden (“Canzoni popolari svedesi del remoto passato”). Nella raccolta originale, la ballata ha il n°91, mentre nel rifacimento della raccolta effettuato assieme a Bergström è la n° 75. Nella raccolta di Geijer e Afzelius si hanno soltanto tre versioni della ballata; questa è la versione C, la più lunga e completa (molto simile alla B, entrambe di 18 strofe; la versione A ha dieci strofe). Nella raccolta scientifica moderna delle ballate tradizionali, la monumentale Sveriges Medeltida Ballader [SMB] "Ballate medievali svedesi", pubblicata tra il 1983 e il 2001 dallo Svensk Visarkiv (“Archivio Svedese dei Canti”)... (continua)
No, non avevo notato gli mp3, che come i video non sono immediatamente percepibili se non aggiunti a "Commento"...
Allora devo constatare, oltre al ritorno, che sei sempre lo stesso indomito cacciatore di mp3... Io invece ho smesso quando sei scomparso dai radar... non avevo più le tue dritte e poi, nel frattempo, era anche morta, sia in Rete che fisicamente, la mitica miniera di Grooveshark (R.I.P. Josh Greenberg)
Sicchè ho abdicato a contribuire tracce audio e fatico non poco ad estrarre le poche da YouTube, con tutto il lavoro di post-download (tag, gain, equalizzazione e miglioramento).
Pensavo che ti fossi eclissato perchè incazzuso con noi nordici, ma vedo che semmai ti è passata... son contento.
No, Alex, rassicurati: non sono sparito per avversione indiscriminata nei confronti di voi nordici (anche se alle volte mi prende), ma a seguito di vicende e trambusti personali nient'affatto piacevoli..
Grooveshark andato? Te lo dicevo che ...
Devi andare solo su Ultime scaricabili. Ma non per visualizzarne 50, facciamo un migliaio, così ultime scaricabili
Vuoi un consiglio? Lascia perdere Youtube e da' un'occhiata: in buona parte vanno a 320 Kbps !
Tu intanto avrai inserito milioni di ottimi contributi in mia assenza... se hai mantenuto quel folle ritmo che avevi .. :-))))
Un abbraccio virtuale
Infatti è davvero strano che tu non ti sia accorto.
Ma pago la conseguenza della mia prolungata assenza dal web..
Anni fa mi sarei accorto subito della caducità dei link.
questa poesia, la penultima della Raccolta Steffin (Brecht la chiamò così per ricordare Margarete Steffin, sua preziosa collaboratrice che vi aveva raccolto le poesie da lui scritte tra il 1938 ed il 1941) comprende un’altra strofa, che riporto. Si riferisce al soggiorno di Brecht a Marlebäck, ospite di Hella Maria Wuolijoki (Helme, Estonia, 1886 - Helsinki 1954), scrittrice finlandese nota anche con lo pseudonimo Juhani Tervapää, che fu anche deputata al parlamento per il partito comunista e direttrice della radio finlandese. Dalla collaborazione con lei Brecht trasse Il signor Puntila e il suo servo Matti.
Er achtet gut der schöngehäuften Ähre
Und starker Kreatur, die sich zum Wasser neigt
Doch derer auch, die Korn und Milch nicht nährt.
Er fragt die Fähre, die mit Stämmen fähret:
Ist dies das Holz, ohn das kein Holzbein wäre?
Und sieht ein Volk, das in zwei Sprachen schweigt.
Ciao giorgio e bentornato anche da me. Volevo segnalarti che mi sembra che alcuni di questi link agli mp3 non funzionino piu dopo qualche tempo. Ad esempio questo a me non mi funziona, mentre gli ultimi che hai mandato dallo stesso sito funzionano.
Lorenzo 14/4/2020 - 16:46
Ciao Lorenzo, grande webmastro, ben trovato. Vedo che il sito ora vanta un suo database interno di tracce audio.
Ahi ahi ahi, mi sono accorto anch'io, ohimè, che gli URL di questo sito russo (come di altri) vengono automaticamente modificati onde impedire il download permanente.
Come dicevo ad Adriana di riferirti, dovresti salvare la traccia audio prima che svanisca, tutto qui. :-)
Grazie Giorgio, allora dovrò fare qualcosa per controllare automaticamente tutti questi mp3 altrimenti i link invalidi si accumuleranno inevitabilmente... bisognerà studiare qualcosa. Il database interno al quale ti riferisci è un mirror dove sono salvati gli mp3 ricavati dai video di youtube, fornito da un misterioso collaboratore. Non posso dire di più....
- i link agli mp3 sono più che temporanei, quasi momentanei;
- si accumulano sul sito indirizzi che diventano presto invalidi;
- la fonte è un mirror di mp3 ricavati da YouTube...
mi chiedo: ha un senso? Non bastano i link comunque più durevoli a YouTube, da cui ognuno, se vuole, può scaricarsi in tutta tranquillità le tracce audio?
Non per castrare Giorgio nel giorno della sua resurrezione, maperò...
Secondo me, quanto viene contribuito sul sito deve avere una sua ragionevole durevolezza e fruibilità, sennò non ha molto senso...
giorgio, non ti preoccupare, quando ho tempo escogiterò qualcosa per migliorare il modo di contribuire i link al download, magari specificando una scadenza per link temporanei...
Giorgio, tu sapessi in questo tempo quante volte sei stato evocato...davvero sono contento di risentirti da queste parti. Purtroppo non posso dirti niente per il lavoro che stai facendo con gli mp3 ...ma spero solo che Lorenzo trovi una soluzione a tutto...! Potessi darti una mano lo farei, ma per le questioni tecniche sono uno zero assoluto...un abbraccio a te!
Se non è possibile nel mirror
la soluzione che mi viene in mente è salvare gli mp3 scaricati altrove in posto sicuro. Doppio, triplo lavoro: si tratta di Gigabyte di musica !
Bella questa canzone di Antonio Flores, morto tragicamente molto giovane, che è il padre di Alba, l'attrice che interpreta Nairobi ne "La casa de papel" (e lei gli assomiglia tantissimo!)
Mi fa schiantare... quando va al supermercato e compra solo acqua, pasta e tonno, compresa la maxiconfezione!
Artista (?) di rara coerenza (??)...
PS. Bello FIGo, nel video mi sempri sciupatello e magro... sono i piercing o è la dieta?
B.B. 13/4/2020 - 19:29
Secondo me, Bello Figo è un situazionista naturale (tiè!). Magari non se ne rende conto e non gliene frega manco un cazzo, ma lo è. Raoul Vaneigem approverebbe! (ritiè! :-P)
No, no, ti sbagli davvero. Non me la sono presa affatto, figurati! E comunque, va anche detto che -oltre che situazionista naturale- Bello Figo è anche un gigantesco paraculo. E ciò aumenta il suo situazionismo! :-) [Salud]
E che cosa si rivelerebbero di ben altro, di grazia...? Basandoti su un articolo, dico uno, hai emesso un giudizio inappellabile. Il che, per carità, è un tuo diritto, puoi pensarla come ti pare e -ti ripeto- non me la prendo certo per questo. Non sono l'avvocato difensore né di Vaneigem né di nessun altro, e non mi sono mai piaciuti i processi. E nemmeno le identificazioni con questo o quel pensatore, Vaneigem compreso. Non ho quindi da "convincere" nessuno, se ti piace mandare a cagare Vaneigem e chiunque altro per me puoi farlo più che liberamente senza neppure scomodare i proverbi toscani, leggendo un articolo o l'opera omnia (a proposito: Vaneigem ha scritto usando almeno una ventina di pseudonimi diversi, ivi compresi femminili...ti ricorda qualcuno...? :-P). Così come puoi fare (o giocare a fare) con ogni diritto sacrosanto l'entusiasta di una stratosferica testa di cazzo come Bello... (continua)
Ora la ascolto prima di dare un giudizio definitivo, ma leggendo il testo devo dire che il coronavirus ha veramente tirato fuori il peggio dai parolieri della musica leggera. Praticamente tutte le canzoni dicono "andrà tutto bene ... torneremo ad abbracciarci". Non per far polemica gratuita, d'altra parte ci sono cascato anch'io scrivendo il testo di Venceremos al coronavirus, ma io sono solo un umile pifferaio e non una popstar.
Andiamo pure avanti con le canzonette e con la musica d'insieme su whatsapp per quanto questo inevitabilmente comporti dei problemi nel tenere il tempo, ma in realtà le cose stanno andando molto male e per tornare non dico ad abbracciarsi ma anche a stringersi la mano mi sa che dovrà passare ancora un bel po' di tempo.
Personalmente ho anche qualche perplessità che tutte queste canzonette debbano essere inserite nel sito (non parlo di quelle che abbozzano un tentativo... (continua)
Lorenzo 13/4/2020 - 18:19
Ok l'ho ascoltata ed è veramente peggio di quanto temessi. Per me "Andrà tutto bene" può essere solo quella degli Zen Circus:
E tutti ascoltano dovunque sempre la stessa canzone
All'unisono, alla radio e alla televisione
Ripete un ritornello e dice che andrà tutto bene ...
Quello che dalla musica la gente vuole
È sentirsi dire che andrà sempre tutto bene
E che l'amore vince ancora
Che c'è tutto da scoprire
Che la vita va vissuta nella gioia e nel dolore
Ed è tutto quanto vero
Hanno solo che ragione
Siamo noi quelli sbagliati
Che hanno sempre da ridire
Che hanno voglia di far male
Che non vogliono star bene ..
Riccardo Gullotta