Una delle canzoni Maltesi più significative. Un soggetto sempre difficile da trattare; ci piace pensare che in un'isola piccola di quattrocento mila persone, l'abuso fisico e mentale contro i bambini e i più deboli, non esiste.
Invece, eccoci qua.
Walter e` schietto nelle parole. Anche la melodia in minore, con accordi semplici, rende bene l'idea.
One of the most significant Maltese songs. A hard topic to talk about; we would like to think that in a small island of four hundred thousand people, physical and mental abuse against children and the weak in society is non-existant.
Yet, here we are.
Walter is direct with his lyrics. Even the melody, in simple minor keys, gives us a good perspective.
IL MIO AMICO NELL'ARMADIO DELLA CUCINA (continua)
inviata da Conrad Aquilina 4/2/2020 - 13:07
@ Conrad Aquilina
Prima di tutto, grazie infinite per la traduzione: un piacere doppio, sia per la canzone in sé, sia perché il mio appello di oltre due anni fa...è stato raccolto. Nella tua traduzione italiana, Conrad, ho effettuato solo qualche lievissimo aggiustamento ortografico; per il resto il tuo italiano è perfetto. Naturalmente, se vuoi e se puoi, puoi inviare anche una traduzione inglese della canzone.
Ti chiedo infine una curiosità personale: sei per caso parente del prof. Joseph Aquilina? Te lo chiedo perché, pur non avendo praticamente nessuna conoscenza pratica della lingua maltese, tra i miei libri ho da decenni il suo Teach Yourself Maltese. Sadly enough, I've never taught myself Maltese with that book....but who knows! Tanti carissimi saluti e grazie ancora!
Non ho potuto non collaborare! Trovare il testo in Maltese e` stato difficile anche per me, Maltese di nascita. Quindi, quando trovo il testo in un sito non Maltese, ho pensato di ringraziare con la traduzione :)
Allego la traduzione in Inglese.
Riguardo se sono parentato con il Prof. Aquilina, sfortunatamente non lo sono. Vedo che era anche preside della facolta` delle arti presso il mio posto di lavoro, l'Universita` di Malta.
Non e` mai tardi per imparare, dicono. Lingua bellissima, che ruba dal Arabo, dal Inglese, dal Italiano, ma che e` sempre unica nel suo genere!
AMNISTIATO DA ERDOGAN L'ISLAMISTA TURCO RESPONSABILE DELLA STRAGE DI SIVAS
(Gianni Sartori)
Quello che viene ricordato come il “pogrom di Sivas” risale al 2 luglio 1993.
A Sivas era stato organizzato un festival culturale per ricordare il poeta alauita Pir Sultan Abdal ucciso alla fine del XVI secolo all'epoca dell'Impero ottomano. Il 1 luglio numerosi artisti e intellettuali (scrittori, poeti, musicisti...in maggioranza di confessione alauita) si erano ritrovati nella città natale di Pir Sultan Abdal.
Il giorno successivo, dopo la preghiera del venerdì, migliaia di islamo-nazionalisti (circa 20mila) si radunarono davanti all'hotel Madimak dove si svolgeva l'incontro circondando l'edificio e dandolo poi alle fiamme. Risultato: 37 morti nel rogo. La maggior parte tra gli intellettuali qui riuniti. Due vittime erano impiegati dell'hotel e altri due facevano parte degli assalitori. Mentre... (continua)
Sul sito della Biblioteca Libertaria Armando Borghi di Castel Bolognese, nella collana Quaderni del Centro Studi Libertari “Camillo Di Sciullo”, si può leggere il testo de Il calvario di Erich Müsham, traduzione italiana risalente al 1959, ad opera di Aldo Battaglia, del volumetto di memorie "Der Leidensweg Erich Mühsams", scritto nel 1935 da Kreszentia Müsham, moglie di Erich.
nationality: stateless, Ivan Král si divideva tra la sua Praga dove era tornato a fare il produttore e il musicista e gli Stati Uniti che alla fine gli avevano concesso la cittadinanza. È morto ieri a 71 anni.