Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/2/2020 - 19:38
On les aura
bonjour
je pense que vous faites erreur cette chanson est résolument antimiltariste
je pense que vous faites erreur cette chanson est résolument antimiltariste
rozand 19/2/2020 - 18:48
Ho continuato la mia strada
Fu una Indelebile Esperienza alla quale partecipai con il mitico gruppo Villa 1 di Villa San Giovanni. Salimmo sul palco indossando un poncho rosso insieme ad un gruppo siciliano, formando quindi un ponte canoro ideale fra Calabria e Sicilia. Cantammo una bella versione di "Lu trenu di lu suli" di Ignazio Buttitta.
Fu incredibile e indimenticabile l'emozione di vedere un mare di gente che ti applaudiva per così poco... Subito dopo di noi suonò Angelo Branduardi presentando la sua "Re di Speranza" e dopo arrivò l'ensemble di Napoli Centrale.
Ancora oggi quando lo racconto ad un capo scout e come se raccontassi Woodstock...
Fu incredibile e indimenticabile l'emozione di vedere un mare di gente che ti applaudiva per così poco... Subito dopo di noi suonò Angelo Branduardi presentando la sua "Re di Speranza" e dopo arrivò l'ensemble di Napoli Centrale.
Ancora oggi quando lo racconto ad un capo scout e come se raccontassi Woodstock...
Pino Romeo 19/2/2020 - 17:03
Freunde, Genossen
[1979]
Parole e musica di Hannes Wader
Nell'album "Wieder unterwegs"
Una canzone scritta in reazione al cosiddetto "Radikalenerlass", una legge tedesca, introdotta nel 1972, che consentiva indagini sui dipendenti pubblici con il fine di estromettere chiunque mostrasse idee radicali od estremiste. Naturalmente l'intento non era certo di colpire l'estrema destra o i tanti ex nazisti ancora presenti nelle istituzioni, ma i movimenti di sinistra ed il terrorismo rosso. In base al Radikalenerlass furono svolte indagini su milioni di cittadini e le procedure disciplinari e le interdizioni dai pubblici uffici furono alcune migliaia...
Parole e musica di Hannes Wader
Nell'album "Wieder unterwegs"
Una canzone scritta in reazione al cosiddetto "Radikalenerlass", una legge tedesca, introdotta nel 1972, che consentiva indagini sui dipendenti pubblici con il fine di estromettere chiunque mostrasse idee radicali od estremiste. Naturalmente l'intento non era certo di colpire l'estrema destra o i tanti ex nazisti ancora presenti nelle istituzioni, ma i movimenti di sinistra ed il terrorismo rosso. In base al Radikalenerlass furono svolte indagini su milioni di cittadini e le procedure disciplinari e le interdizioni dai pubblici uffici furono alcune migliaia...
Bin auf dem Lande groß geworden
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2020 - 16:36
The Christian Thing
I have been to Bethlehem and up on Calvary
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/2/2020 - 14:55
Dino Buzzati: Aprile 1945
Chanson italienne – Aprile 1945 – Dino Buzzati – 1945
« Sans oser encore le croire, Milan s’est réveillée hier matin à la dernière journée de son interminable attente. Depuis quelques jours, la grande espérance avait acquis une merveilleuse vraisemblance. Par des voies mystérieuses, des rumeurs qui avant semblaient étranges ou folles se répandaient dans la ville, augmentant le désir impatient de la libération. Les tramways roulaient encore, mais déjà on comprenait que Milan avait cessé le travail : le souffle coupé, elle sentait son destin se mettre en mouvement et avancer à un rythme toujours plus précipité. Aujourd’hui, c’est le peuple tout entier qui se réveille. Le destin a été décidé par le peuple lui-même, unanime dans le désir et l’impatience ».
Dino Buzzati : "Cronaca di ore memorabili" – « Chronique d’heures mémorables ». Éditorial du Corriere della Sera, 26 avril 1945.
Dino Buzzati : "Cronaca di ore memorabili" – « Chronique d’heures mémorables ». Éditorial du Corriere della Sera, 26 avril 1945.
AVRIL 1945
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/2/2020 - 11:39
L’uomo senza nome
da Ferite & Feritoie (2019)
feat. Michele Gazich
Mentre di ben altro colore e differente profondità è l’acqua che inghiotte L’uomo senza nome, quello che approda migrante sulle nostre rive e a cui l’indifferenza strappa il volto.
folkbulletin.com
feat. Michele Gazich
Mentre di ben altro colore e differente profondità è l’acqua che inghiotte L’uomo senza nome, quello che approda migrante sulle nostre rive e a cui l’indifferenza strappa il volto.
folkbulletin.com
Sono quello aggrappato al tuo sguardo sfuggente
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/2/2020 - 10:13
Mare di mezzo
2020
maredimezzo.com
Dall’inizio di questo nuovo secolo il mar Mediterraneo si è andato delineando come “mare di mezzo”. Una distesa d’acqua che divide due continenti culturalmente, socialmente ed economicamente distantissimi. Le vicende di questo mare non sono più legate, come al tempo degli antichi, al commercio e allo sviluppo di civiltà mitiche. Il suo nome, oggi, si associa a una dicotomia profondissima: la bellezza delle sue sponde, del suo ambiente naturale, dei suoi porti e delle sue città da una parte e il fenomeno migratorio, con i suoi tremendi sacrifici immani, dall’altra. Troppe volte sono state date notizie di barconi affondati in mezzo a quel mare. Troppe volte uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore sono stati ripescati senza vita da quelle acque. Troppe volte se ne è sentito parlare in maniera disumana.
Tra coloro che cercano di combattere l’indifferenza... (continua)
maredimezzo.com
Dall’inizio di questo nuovo secolo il mar Mediterraneo si è andato delineando come “mare di mezzo”. Una distesa d’acqua che divide due continenti culturalmente, socialmente ed economicamente distantissimi. Le vicende di questo mare non sono più legate, come al tempo degli antichi, al commercio e allo sviluppo di civiltà mitiche. Il suo nome, oggi, si associa a una dicotomia profondissima: la bellezza delle sue sponde, del suo ambiente naturale, dei suoi porti e delle sue città da una parte e il fenomeno migratorio, con i suoi tremendi sacrifici immani, dall’altra. Troppe volte sono state date notizie di barconi affondati in mezzo a quel mare. Troppe volte uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore sono stati ripescati senza vita da quelle acque. Troppe volte se ne è sentito parlare in maniera disumana.
Tra coloro che cercano di combattere l’indifferenza... (continua)
Tutto questo fuoco su di noi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/2/2020 - 09:45
Stay Human #2
Quella vignetta di Latuff può non essere compresa se s'ignora che alla destra di Vittorio Arrigoni è Handala, personaggio creato dall'artista e cartoonist palestinese Naji al-Ali, assassinato nel 1987 a Londra.
Col suo febbrile lavoro Naji al- Ali non dava fastidio solo agli israeliani ma soprattutto ai vertici palestinesi, e infatti non si è mai saputo bene da chi sia stato ucciso...
Si legga al proposito un vecchio scritto ormai introvabile in Rete, HANDALA - IL GIORNO DELLE MATITE SPEZZATE
Col suo febbrile lavoro Naji al- Ali non dava fastidio solo agli israeliani ma soprattutto ai vertici palestinesi, e infatti non si è mai saputo bene da chi sia stato ucciso...
Si legga al proposito un vecchio scritto ormai introvabile in Rete, HANDALA - IL GIORNO DELLE MATITE SPEZZATE
B.B. 19/2/2020 - 01:45
Fabrizio De André: Amico fragile
Forse, chissà, potrà apparire strano il fatto che, proprio oggi, 18 febbraio 2020, Fabrizio De André avrebbe compiuto ottant'anni. Al di là del fatto che sia morto oramai ventuno anni fa. Ero in cucina a casa mia a Livorno, mi ricordo. Un vecchio televisorino coreano, di quelli che si tengono nelle cucine, appunto. Accendo a TG già cominciato da pochissimo, e sento le note di "Bocca di Rosa"; capii subito. Certo è che non mi riesce immaginarmelo ottantenne; ma, del resto, riesce piuttosto difficile immaginare anche me stesso, ammesso e non concesso che ci arrivi. Comunque auguri, e un bicchiere alla salute.
Riccardo Venturi 18/2/2020 - 13:04
Le Sujet
Le Sujet
Chanson française – Le Sujet – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, je suis allé – on m’avait invité – au café-citoyen. Ce n’était pas le Procope de la grande époque, mais il s’en inspirait un peu.
Marco Valdo M.I. mon ami, souviens-toi, j’y étais avec toi comme c’est souvent le cas. Et donc, un café-citoyen, pour ce que j’en ai vu, est un endroit où on cause, mais de façon, en quelque sorte, citoyenne. Et ça change tout.
Ah bon !, s’exclame Marco Valdo M.I., ça change tout ?
Oui, ça change tout, répond Lucien l’âne, car c’est une conversation de café, mais organisée, lâchement disciplinée et sérieuse ; on y cause de sujets graves et même, gravement : de sujets citoyens. Cela dit, comme j’ai pu le constater, les gens ne s’interpellent pas du nom de citoyen Machin, citoyenne Machine. Il n’y était heureusement pas plus question d’une... (continua)
Chanson française – Le Sujet – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, je suis allé – on m’avait invité – au café-citoyen. Ce n’était pas le Procope de la grande époque, mais il s’en inspirait un peu.
Marco Valdo M.I. mon ami, souviens-toi, j’y étais avec toi comme c’est souvent le cas. Et donc, un café-citoyen, pour ce que j’en ai vu, est un endroit où on cause, mais de façon, en quelque sorte, citoyenne. Et ça change tout.
Ah bon !, s’exclame Marco Valdo M.I., ça change tout ?
Oui, ça change tout, répond Lucien l’âne, car c’est une conversation de café, mais organisée, lâchement disciplinée et sérieuse ; on y cause de sujets graves et même, gravement : de sujets citoyens. Cela dit, comme j’ai pu le constater, les gens ne s’interpellent pas du nom de citoyen Machin, citoyenne Machine. Il n’y était heureusement pas plus question d’une... (continua)
L’autre soir, au café-citoyen,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/2/2020 - 22:21
Tornando al monte
(2020)
Pihinì, tornando al monte
Nuovo Album dei Luf, il ritorno al monte è il ritorno alle radici, all'innocenza, all'infanzia (non per niente il titolo è Pihinì, piccinino, piccolo in camuno). Questa canzone con l'ultima strofa entra a tutto diritto tra le CCG
Pihinì, tornando al monte
Nuovo Album dei Luf, il ritorno al monte è il ritorno alle radici, all'innocenza, all'infanzia (non per niente il titolo è Pihinì, piccinino, piccolo in camuno). Questa canzone con l'ultima strofa entra a tutto diritto tra le CCG
Cambiare tutto cambiare niente
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/2/2020 - 18:58
Falsi preoccupati
[1995]
Album / Albumi: Paranoia e potere
Album / Albumi: Paranoia e potere
Una situazione demografica al quanto preoccupante
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/2/2020 - 11:09
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Chiesa
Album / Albumi: Ci scassava la minchia trovare un titolo Vol. 1
ft. Dima
ft. Dima
"A voi l'obbligo morale di fare girare il pezzo e l'album completo con ogni mezzo disponibile." [Acque Luride Oscure]
A me non me ne fotte un cazzo, man,
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/2/2020 - 10:42
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Cazzimmao (Pesciolini & Pesci a brodo)
Tratto da “Le nuove avventure di Capitan Capitone” - 2020
Rielaborazione della canzone popolare brasiliana Peixinhos do Mar resa celebre da Milton Nascimento (e già interpretata da Daniele Sepe)
Simona Boo vox
Daniele Sepe vox
Roberto Bastos vox
Coro di voci bianche - Istituto Comprensivo Benedetto Croce di Pescasseroli
Coro dei bambini della Scalzabanda
Chi è il pesce Cazzimao?
Di Cazzimao ce ne stanno veramente troppi, da Benetton, a Marchionne, molti politici sono Cazzimmao. Siamo in un’epoca volatile senza profondità, anche per la scarsa attenzione e cura per la musica, il cinema, la letteratura. E’ anche molto difficile trovare buoni amici che non ti pugnalino alle spalle per convenienza. Oggi sarebbe impossibile fare la rivoluzione come Che Guevara perché i compagni ti potrebbero vendere in mezzo alle montagne.
intervista a Daniele Sepe su Napoli Click
Per i non napoletani... (continua)
Rielaborazione della canzone popolare brasiliana Peixinhos do Mar resa celebre da Milton Nascimento (e già interpretata da Daniele Sepe)
Simona Boo vox
Daniele Sepe vox
Roberto Bastos vox
Coro di voci bianche - Istituto Comprensivo Benedetto Croce di Pescasseroli
Coro dei bambini della Scalzabanda
Chi è il pesce Cazzimao?
Di Cazzimao ce ne stanno veramente troppi, da Benetton, a Marchionne, molti politici sono Cazzimmao. Siamo in un’epoca volatile senza profondità, anche per la scarsa attenzione e cura per la musica, il cinema, la letteratura. E’ anche molto difficile trovare buoni amici che non ti pugnalino alle spalle per convenienza. Oggi sarebbe impossibile fare la rivoluzione come Che Guevara perché i compagni ti potrebbero vendere in mezzo alle montagne.
intervista a Daniele Sepe su Napoli Click
Per i non napoletani... (continua)
Chi mi insegnò a nuotar
(continua)
(continua)
16/2/2020 - 12:24
Til It Happens to You
Prendere una canzone di Lady Gaga e trasformarla in un pezzo da cabaret anni 30 in stile Kurt Weill? È possibile e ci è riuscita la bravissima Greta Giavedoni che anni fa aveva anche scritto al nostro sito (qui).
Lorenzo 15/2/2020 - 20:09
Ricordati di Chico
Ripropongo questo articolo, scritto anche per rispondere a chi aveva contestato il mio intervento dell'anno scorso su “L'alpinismo: una prosecuzione del colonialismo con altri mezzi?”. Evidentemente chi ormai vive di Montagna (o meglio, come già detto, della sua mercificazione spettacolare) ha la coda di paglia. Ma il motivo contingente è anche un altro. Forse incautamente avevo ironizzato sulle “settimane bianche” in Pakistan. Leggo oggi su la Repubblica che un noto esponente politico (stando ai miei parametri, sostanzialmente di centro-destra) andrà appunto in Pakistan a fare dell'heliski (una delle attività meno ecocompatibili tra quelle svolte in Montagne).
Dirò solo che si chiama Matteo, indovinate voi quale dei due...
GS
MA SONO MORALMENTE ACCETTABILI LE “SETTIMANE BIANCHE” IN PAESI SOTTOPOSTI A REGIMI MILITARISTI E REPRESSIVI?
Gianni Sartori
A voler essere irriverenti, scanzonati,... (continua)
Dirò solo che si chiama Matteo, indovinate voi quale dei due...
GS
MA SONO MORALMENTE ACCETTABILI LE “SETTIMANE BIANCHE” IN PAESI SOTTOPOSTI A REGIMI MILITARISTI E REPRESSIVI?
Gianni Sartori
A voler essere irriverenti, scanzonati,... (continua)
Gianni Sartori 15/2/2020 - 18:00
Gwerz Gigi Ontanetti
Per quei pochi metri che abbiamo camminato insieme cantando Grazie Alla vita, , Sia benedetto Moreno, Sia benedetto Gigi.
"C’è una domanda che attraversa il mio sentire: quanto vale la vita di una persona per coloro che pensano ancora che una guerra possa essere giusta se considerata il male minore?
Se una persona vale tanto quanto tutto l’oro che c’è sulla terra, perché non si chiede a quella vita il permesso di bruciarla?
Se l’oro, quello giallo, quello nero o quello bianco non vale tanto quanto una persona, perché siamo così ipocriti da farne la misura con la quale la storia condanna milioni di persone a morire di fame e lascia che in pochi si godano i frutti che sono per tutti?
La mia misura è ogni essere vivente, solo questa misura conosco, le altre non mi interessano".
Gigi Ontanetti
"C’è una domanda che attraversa il mio sentire: quanto vale la vita di una persona per coloro che pensano ancora che una guerra possa essere giusta se considerata il male minore?
Se una persona vale tanto quanto tutto l’oro che c’è sulla terra, perché non si chiede a quella vita il permesso di bruciarla?
Se l’oro, quello giallo, quello nero o quello bianco non vale tanto quanto una persona, perché siamo così ipocriti da farne la misura con la quale la storia condanna milioni di persone a morire di fame e lascia che in pochi si godano i frutti che sono per tutti?
La mia misura è ogni essere vivente, solo questa misura conosco, le altre non mi interessano".
Gigi Ontanetti
15/2/2020 - 15:05
Sei forte papà, la hit dell'inverno
[febbraio 2020 / February 2020]
"Salvini - M. - Salvini"
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Gianmarco Bachi
Music / Musica / Musique / Sävel: Sei forte papà, 1976, Stefano Jurgens-Bruno Zambrini, performed by Gianni Morandi
Interpretata da / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Giampiero Kesten (Jam) - Florencia Di Stefano
Sull'aria dell'immortale e ultraquarantennale successo di Gianni Morandi, Sei forte papà, Gianmarco Bachi, art director di Radio Popolare, ci propone la hit dell'inverno dedicata al papà più forte del mondo, quello che fa fare al figlio adolescente i giri sulle moto d'acqua della Polizia, il papà che nomina sempre i suoi figli assieme ai rosari e alle madonne, quello che li nutre amorevolmente a base di sugaglia Star, di arancini bisunti e di bistecconi -preparando loro, con amore paterno, un avvenire di arterie ostruite e di colesterolo a livelli himalayani.... (continua)
"Salvini - M. - Salvini"
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Gianmarco Bachi
Music / Musica / Musique / Sävel: Sei forte papà, 1976, Stefano Jurgens-Bruno Zambrini, performed by Gianni Morandi
Interpretata da / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Giampiero Kesten (Jam) - Florencia Di Stefano
Sull'aria dell'immortale e ultraquarantennale successo di Gianni Morandi, Sei forte papà, Gianmarco Bachi, art director di Radio Popolare, ci propone la hit dell'inverno dedicata al papà più forte del mondo, quello che fa fare al figlio adolescente i giri sulle moto d'acqua della Polizia, il papà che nomina sempre i suoi figli assieme ai rosari e alle madonne, quello che li nutre amorevolmente a base di sugaglia Star, di arancini bisunti e di bistecconi -preparando loro, con amore paterno, un avvenire di arterie ostruite e di colesterolo a livelli himalayani.... (continua)
Mannaggia, possibile che che tutte le volte che andiamo al mare per le vacanze arriva un barcone.
(continua)
(continua)
inviata da Daniela -k.d.- and RV 15/2/2020 - 09:18
Leaving On A Jet Plane
I was an instructor during vietnam, also did funeral details. Took a 17 year old to the airport with his parents Friday P.M., got the telegram Monday A.M.(rocketed while landing) I "crashed" 30 years later. Still picking up the pieces.
David Manter 15/2/2020 - 01:28
Inka Lied [El Condor pasa]
Storia e versioni de "El Condor pasa"
HISTORIA | El Cóndor Pasa: la obra musical más famosa jamás escrita por un peruano
“ El Cóndor Pasa …”, es sin duda, la obra musical más famosa escrita por un peruano, se convirtió en un segundo himno del Perú, cumplió ...
Maria Cristina Costantini 14/2/2020 - 12:09
Bandiera rossa (Pankrti)
Ma sono arrivati prima gli sloveni Pankrti o gli istriani KUD Idijoti? Le due versioni mi sembrano molto simili.
Lorenzo 14/2/2020 - 11:11
Blowin' in the Wind
AZERO / AZERI
Küləkdə əsir
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2020 - 09:50
×
A COLLECTION OF ANTIFASCIST PARODIES IN DIFFERENT ITALIAN DIALECTS
Ripresa dal Deposito – Canti di lotta, lo storico “sito gemello” delle CCG. “Lilì Marlene, la canzone più nota e cantata dai combattenti di tutti i fronti, si prestò per fare il verso al potere: brano il cui primo successo, nella versione di Lale Andersen, è decretato dai soldati tedeschi che lo impongono al posto dei soliti motivi marziali graditi a Goebbels. La canzone, incisa in italiano nel ’42 da LinaTermini con l’orchestra Angelini, dà ben presto origine a numerose parodie con le quali raccontare gli ultimi anni di guerra e di fame (Filippo Colombara)” La fonte non è più raggiungibile (link inattivo).