Est-ce que la fin de cette chanson n'aurais pas un second sens, ce n'est qu'une théorie assez improbable. Mais est-ce que le fait que le sang soit au niveau du coeur ne pourrais pas donner un second sens, plus symbolique, tout simplement le fait que l'homme en question lui ai volé sont coeur?
Forse, chissà, potrà apparire strano il fatto che, proprio oggi, 18 febbraio 2020, Fabrizio De André avrebbe compiuto ottant'anni. Al di là del fatto che sia morto oramai ventuno anni fa. Ero in cucina a casa mia a Livorno, mi ricordo. Un vecchio televisorino coreano, di quelli che si tengono nelle cucine, appunto. Accendo a TG già cominciato da pochissimo, e sento le note di "Bocca di Rosa"; capii subito. Certo è che non mi riesce immaginarmelo ottantenne; ma, del resto, riesce piuttosto difficile immaginare anche me stesso, ammesso e non concesso che ci arrivi. Comunque auguri, e un bicchiere alla salute.
Ma ti pare, BB, anche se, più invecchio, e meno mi riesce di capire alcune cose. Ad esempio, il costante odio per la punteggiatura che i "siti di lyrics" esercitano.... saluzzi e monferrati a te!
In realtà, Ricardinho, molto spesso quei siti esagerano nella punteggiatura, mettendo una virgola sistematicamente dopo ogni verso... io le tolgo tutte, in nome della libertà, e continuerò a farlo.
D'accordo, ma ti consiglio di stare attento: a volte una sola virgola chiarisce meglio il senso di un testo, anzi molto meglio. Questo testo era un caso del genere... :-)
Nel caso specifico, non solo non c'era una virgola, ma persino i versi non erano scanditi...
Personalmente, ritengo che la punteggiatura al termine del verso sia pletorica, tant'è che il verso successivo è a capo... Altra cosa la punteggiatura all'interno del verso, oppure altra ma che sia significativa... la semplice virgola messa sistematicamente alla fine mi innervosisce molto, è come se sporcasse l'insieme delle scrofe, pardon, strofe...
L’opera più conosciuta ed apprezzata di questa band portoghese è sicuramente la terza della sua discografia e cioè “Baile no bosque”, pubblicata nel 1981; sarebbe comunque un grave errore sottovalutare, o addirittura ignorare, i due album che la precedono, impreziositi da slanci sinfonici più timidi e contenuti, ma dotati comunque di un proprio fascino. Non stupitevi della datazione di questo esordio: se il 1977 è considerato da molti come il momento in cui cala il sipario sul palcoscenico mondiale del Progressive Rock, in Portogallo, dove la dittatura politica si era dissolta completamente solo nel 1974, tutto il grande formicaio di artisti che fino ad allora era rimasto nascosto, pian piano è uscito allo scoperto, donandoci opere che sul piano estetico non sembrano collocarsi al termine di nessun movimento artistico, né per entusiasmo né tantomeno per la scelta dei suoni e dei modelli di... (continua)
L’opera più conosciuta ed apprezzata di questa band portoghese è sicuramente la terza della sua discografia e cioè “Baile no bosque”, pubblicata nel 1981; sarebbe comunque un grave errore sottovalutare, o addirittura ignorare, i due album che la precedono, impreziositi da slanci sinfonici più timidi e contenuti, ma dotati comunque di un proprio fascino. Non stupitevi della datazione di questo esordio: se il 1977 è considerato da molti come il momento in cui cala il sipario sul palcoscenico mondiale del Progressive Rock, in Portogallo, dove la dittatura politica si era dissolta completamente solo nel 1974, tutto il grande formicaio di artisti che fino ad allora era rimasto nascosto, pian piano è uscito allo scoperto, donandoci opere che sul piano estetico non sembrano collocarsi al termine di nessun movimento artistico, né per entusiasmo né tantomeno per la scelta dei suoni e dei modelli di... (continua)