Impossible
Impossible
Chanson française – Impossible – Marco Valdo M.I. – 2020
ARLEQUIN AMOUREUX – 36
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Bon d’accord, Lucien l’âne mon ami, encore un titre impossible. Et je t’entends déjà le dire et me demander illico des éclaircissements, que d’ailleurs, je n’ai aps la moindre intention de te refuser.
De fait, de fait, Marco Valdo M.I., tu commences à me connaître et à anticiper mes petites manies. Mais enfin, il te faut l’avouer cet « Impossible » est vraiment impossible comme titre. Je suis même assez... (continua)
Chanson française – Impossible – Marco Valdo M.I. – 2020
ARLEQUIN AMOUREUX – 36
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Bon d’accord, Lucien l’âne mon ami, encore un titre impossible. Et je t’entends déjà le dire et me demander illico des éclaircissements, que d’ailleurs, je n’ai aps la moindre intention de te refuser.
De fait, de fait, Marco Valdo M.I., tu commences à me connaître et à anticiper mes petites manies. Mais enfin, il te faut l’avouer cet « Impossible » est vraiment impossible comme titre. Je suis même assez... (continua)
Le groupe a la faim aux tripes ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/1/2020 - 21:41
Siam prigionieri
anonimo
Con un brivido che mi ha trafitto l'anima ho ritrovato questa canzone; mio papà la cantava ai miei figli ma io credevo fosse inventata. Lui ci ha lasciati tre anni fa vinto dalla SLA ma la canzone aleggia sempre nei nostri cuori. Due anni fa, grazie alle ricerche di un amico, abbiamo ritrovato sui Carpazi la tomba dello zio di papà... forse sua madre gliela cantava da piccolo in ricordo del fratello ventenne che in guerra aveva perso la vita. Non scordiamo le nostre origini e i nostri morti. Donatella
Donatella Grandi 20/1/2020 - 20:55
16 ottobre 1943
[2019]
Testo di Fabio Della Seta, Roma in valigia. Mille e anche più sonetti in Urbe et in Orbe, Antonio Stango Editore, 2001.
Musica di Gianni Nebbiosi.
Calendario Civile
Sara Modigliani: voce;
Gabriele Modigliani e Felice Zaccheo: chitarre
Testo di Fabio Della Seta, Roma in valigia. Mille e anche più sonetti in Urbe et in Orbe, Antonio Stango Editore, 2001.
Musica di Gianni Nebbiosi.
Calendario Civile
Sara Modigliani: voce;
Gabriele Modigliani e Felice Zaccheo: chitarre
Sempre ricorderò quei due vecchietti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:55
Percorsi:
Campi di sterminio, Ghetti
Napule nun t’ ‘o scurdà’
1976
Napule nun t’ ‘o scurdà’
testo di Salvatore Palomba
Le quattro giornate di Napoli furono un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 27 ed il 30 settembre 1943. Nel corso dell'insurrezione i civili, con l'apporto di militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze della Wehrmacht, coadiuvate da gruppi di fascisti locali.
L'avvenimento, che valse alla città il conferimento della medaglia d'oro al valor militare, consentì alle forze Alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943, una città già libera dall'occupazione tedesca, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati e allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere, e con successo, contro l'occupazione tedesca
Napule nun t’ ‘o scurdà’
testo di Salvatore Palomba
Le quattro giornate di Napoli furono un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 27 ed il 30 settembre 1943. Nel corso dell'insurrezione i civili, con l'apporto di militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze della Wehrmacht, coadiuvate da gruppi di fascisti locali.
L'avvenimento, che valse alla città il conferimento della medaglia d'oro al valor militare, consentì alle forze Alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943, una città già libera dall'occupazione tedesca, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati e allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere, e con successo, contro l'occupazione tedesca
O vintotto ‘e settembre d’ ‘o quarantrè
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:19
A Song of Peace
2017
A Song of Peace
All proceeds from the sale of this recording will benefit Amnesty International
Melody composed by Jean Sibelius, 1899. First two verses written in 1934 by Lloyd Stone ("This Is My Song")
A Song of Peace
All proceeds from the sale of this recording will benefit Amnesty International
Melody composed by Jean Sibelius, 1899. First two verses written in 1934 by Lloyd Stone ("This Is My Song")
This is my song, O God of all the nations,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:05
Ain’t We Brothers
2015
Ain’t We Brothers
Ain’t We Brothers
I was born here, just the same as you
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 14:01
Correvano coi carri
1978
Correvano coi carri
Correvano coi carri
Correvano coi carri
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:50
E adesso?
2001
Cantata per Pier Paolo Pasolini
Cantata per Pier Paolo Pasolini
E adesso che...
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:42
Percorsi:
Mafia e mafie
Martires in s'Ardeatina Fossa
Umberto Cocco, Sardegna nelle Ardeatine. Storie di invisibili: nove sardi trucidati dai nazisti, Comune di Sedilo/Arkadia, 2015
Poi in Calendario Civile (2019)
Interpretata da Clara Farina
«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (continua)
Poi in Calendario Civile (2019)
Interpretata da Clara Farina
«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (continua)
Sonadu no han toccos de agonia
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2020 - 13:22
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
COMMENTO ALLA VERSIONE DI ALBERTO MUSMECI
Ho trovato per caso in rete “Malarazza” che, stranamente, non conoscevo, nonostante che, essendo nato nello stesso anno del Mimmo nazionale, il 1928, avessi seguito tutti i suoi successi; sono fantastici sia il testo, ricavato dalla “Raccolta di canti popolari siciliani” di Lionardo Vigo, sia la musica di Modugno; Lionardo Vigo era un fililogo, letterato, patriota e poeta di Acireale, al quale è dedicata la piazza omonima col suo busto bronzeo; questa bella piazza, con giardino e chioschi, in centro città, è posta tra il palazzo Pennisi e il fianco della chiesa di S. Sebstiano. Anche la mia famiglia è originaria di Acireale, Jaci, come la chiamano gli acesi, (dalla denomminazione bizantina “Jachium”); mio padre era nato ad'Jaci.
(sulla vita di Vigo c'è tutto su Wikipedia. Per la struttura di governo della Sicilia pre unitaria vedi “La grande impresa”... (continua)
Ho trovato per caso in rete “Malarazza” che, stranamente, non conoscevo, nonostante che, essendo nato nello stesso anno del Mimmo nazionale, il 1928, avessi seguito tutti i suoi successi; sono fantastici sia il testo, ricavato dalla “Raccolta di canti popolari siciliani” di Lionardo Vigo, sia la musica di Modugno; Lionardo Vigo era un fililogo, letterato, patriota e poeta di Acireale, al quale è dedicata la piazza omonima col suo busto bronzeo; questa bella piazza, con giardino e chioschi, in centro città, è posta tra il palazzo Pennisi e il fianco della chiesa di S. Sebstiano. Anche la mia famiglia è originaria di Acireale, Jaci, come la chiamano gli acesi, (dalla denomminazione bizantina “Jachium”); mio padre era nato ad'Jaci.
(sulla vita di Vigo c'è tutto su Wikipedia. Per la struttura di governo della Sicilia pre unitaria vedi “La grande impresa”... (continua)
alberto musmeci 20/1/2020 - 12:12
Innuendo
A Natalozzino,
"surrender your ego" non è arrenditi al tuo ego, ma è arrendi il tuo ego, cioè rinuncia al tuo ego, perciò non è egocentrismo
"surrender your ego" non è arrenditi al tuo ego, ma è arrendi il tuo ego, cioè rinuncia al tuo ego, perciò non è egocentrismo
Daniele 20/1/2020 - 07:10
Miren cómo sonríen
Mi sono accorto che mancava la penultima strofa
Miren como gestionan / los secretarios / Las páginas amables / de cada diario
ho provato anche a integrare la traduzione. Ma controlla, Riccardo, perché non sono molto sicuro.
Miren como gestionan / los secretarios / Las páginas amables / de cada diario
ho provato anche a integrare la traduzione. Ma controlla, Riccardo, perché non sono molto sicuro.
Lorenzo 19/1/2020 - 23:57
El metro
[1981]
Scritta da Juan Höelzel
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.
Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.
La metro come metafora del regime di Pinochet, un servizio "pulito e democratico" che attraversa una Santiago sotterranea ordinata e pacifica, mentre ad ogni fermata risuonano ancora le esplosioni di quell'11 settembre di... (continua)
Scritta da Juan Höelzel
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.
Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.
La metro come metafora del regime di Pinochet, un servizio "pulito e democratico" che attraversa una Santiago sotterranea ordinata e pacifica, mentre ad ogni fermata risuonano ancora le esplosioni di quell'11 settembre di... (continua)
Y nos fuimos con el metro...
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/1/2020 - 23:30
A my nie chcemy uciekać stąd
Dal film Ostatni dzwonek (L'ultima campana) / From the motion picture Ostatni dzwonek (The Last Bell) - 1989
Qualcuno ha gentilmente messo online la scena del film.
Qualcuno ha gentilmente messo online la scena del film.
leoskini 19/1/2020 - 20:07
Die Thälmann-Kolonne
Questa canzone dei volontari tedeschi nelle Brigate Internazionali è stata cantata anche da Wolf Biermann
ALMorgan 19/1/2020 - 18:27
Nunca quedas mal con nadie
[1984]
Scritta da Jorge González
In "La voz de los '80", album d'esordio della band cilena.
González e Los Prisioneros evidentemente qui ce l'avevano con certi artisti che si professano rivoluzionari ma sono soltanto macchine da soldi la cui arte non solo non cambia nulla nella realtà ma ingrassa il sistema...
Scritta da Jorge González
In "La voz de los '80", album d'esordio della band cilena.
González e Los Prisioneros evidentemente qui ce l'avevano con certi artisti che si professano rivoluzionari ma sono soltanto macchine da soldi la cui arte non solo non cambia nulla nella realtà ma ingrassa il sistema...
Dime, ¿tú te crees que protestas?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/1/2020 - 15:08
Filastrocca di un piatto di plastica
Chanson italienne – Filastrocca di un piatto di plastica – Mimmo Mòllica – 2020
COMPTINE D’UN PLAT DE PLASTIQUE
Les déchets marins constituent un problème grave en augmentation constante. Alors que le plastique est une ressource importante pour la société moderne, son « élimination » en mer est une véritable malédiction, une guerre.
« Filastrocche Plastic Free » de Mimmo Mòllica, pour développer une mémoire de fer et rappeler que les « assiettes en papier » sont en plastique et développer la sempiternelle présence de déchets plastiques dans le milieu marin : plus de 11 mille tonnes par an sont récupérées le long des côtes et sur les plages.
« Les graves catastrophes naturelles exigent un changement de mentalité qui nous oblige à abandonner la logique du consumérisme pur et à promouvoir le respect de la création ». (Albert Einstein)
Dialogue Maïeutique
Ce n’est pas pour dire, Lucien l’âne... (continua)
COMPTINE D’UN PLAT DE PLASTIQUE
Les déchets marins constituent un problème grave en augmentation constante. Alors que le plastique est une ressource importante pour la société moderne, son « élimination » en mer est une véritable malédiction, une guerre.
« Filastrocche Plastic Free » de Mimmo Mòllica, pour développer une mémoire de fer et rappeler que les « assiettes en papier » sont en plastique et développer la sempiternelle présence de déchets plastiques dans le milieu marin : plus de 11 mille tonnes par an sont récupérées le long des côtes et sur les plages.
« Les graves catastrophes naturelles exigent un changement de mentalité qui nous oblige à abandonner la logique du consumérisme pur et à promouvoir le respect de la création ». (Albert Einstein)
Dialogue Maïeutique
Ce n’est pas pour dire, Lucien l’âne... (continua)
PLAT DE PLASTIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/1/2020 - 13:44
The Lee Shore
Grazie, grazie e di nuovo grazie a tutti voi, questa canzone mi ricorda tanto la mia giovinezza.
Maurizio Castellano 19/1/2020 - 12:13
The End of Silence
LIBERATO DOPO 42 ANNI UN ESPONENTE DEL MOVE
Gianni Sartori
Verso la metà degli anni novanta del secolo scorso (mi pare nel 1997) avevo incontrato alcuni esponenti del MOVE a Bassano nella sede del Centro sociale (poi demolito) “Stella Rossa”. Ramona Africa mi spiegò che tutti i militanti del MOVE rinunciavano al nome precedente in quanto evocava la condizione di schiavi dei loro antenati (come fece anche Malcom X) e aggiungevano al nome proprio, come rivendicazione di appartenenza comunitaria, familiare, il cognome “Africa”.
Da ex operaio rimasto intossicato da colle e vernici sul lavoro, avevo particolarmente apprezzato che prima della conferenza i militanti afro-americani avessero richiesto di non fumare durante la stessa. Anche “per rispetto dell’aria”, non solo delle vie respiratorie dei presenti. All’epoca molte riunioni di “soggetti antagonisti” si svolgevano ancora avvolte in asfissianti... (continua)
Gianni Sartori 19/1/2020 - 09:21
Piero Ciampi: Bambino mio
Bambino mio (Ciampi-Pavone-Marchetti)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973
Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (continua)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973
Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (continua)
Piano piano, per la strada,
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 19/1/2020 - 09:09
Revolution Calling
dal concept album Operation: Mindcrime
For a price, I'd do about anything
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 19/1/2020 - 03:13
Speak
dal concept Operation:Mindcrime
Nikki: Hey! Hey! Listen to me!
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 19/1/2020 - 03:10
Argon 36
Allarrembaggio, Mamma! - 1981
È diventato un fatto di creatività
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/1/2020 - 03:06
De mi barrio
Nel 1923 , anno della canzone, una forma di violenza di classe e di genere poteva essere promettere ad una ragazza povera di sposarla , portarla a vivere con se e poi abbandonarla.
In questa canzone una ragazza, la più bella del suo quartiere, viene mandata a studiare in un collegio di suore nonostante la povertà della famiglia. Questo illuse la ragazza di essere una "ragazza bene", si innamora di un uomo ricco distinto ed educato che con la promessa di matrimonio la convince ad andare a vivere con lui ma poi la abbandona.
La ragazza dopo l'abbandono è costretta a vivere vendendo sorrisi e carezze in una milonga
In questa canzone una ragazza, la più bella del suo quartiere, viene mandata a studiare in un collegio di suore nonostante la povertà della famiglia. Questo illuse la ragazza di essere una "ragazza bene", si innamora di un uomo ricco distinto ed educato che con la promessa di matrimonio la convince ad andare a vivere con lui ma poi la abbandona.
La ragazza dopo l'abbandono è costretta a vivere vendendo sorrisi e carezze in una milonga
Yo de mi barrio era la piba más bonita,
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 19/1/2020 - 03:04
Pentarazzismo
Allarrembaggio, Mamma! - 1981
Io, io sono un Dio
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 19/1/2020 - 02:50
A la huelga compañeras
Credo che andrebbe unita alla canzone "A la huelga" (già presente) essendone una rivisitazione
Lucone 19/1/2020 - 02:32
Buffalo Soldier
Il nome di “Buffalo Soldier” fu coniato dagli stessi Nativi (secondo alcuni dagli Cheyenne, ma più probabilmente dai Comanches) ed era un'appellativo spregiativo in origine. [RV]
Il bisonte era un animale sacro per i nativi americani, quindi dubito che il soprannome sia stato dato con intenti dispregiativi.
Le ragioni paiono essere i capelli crespi e neri come i peli del bisonte e/o lo spirito combattivo e il coraggio.
Il bisonte era un animale sacro per i nativi americani, quindi dubito che il soprannome sia stato dato con intenti dispregiativi.
Le ragioni paiono essere i capelli crespi e neri come i peli del bisonte e/o lo spirito combattivo e il coraggio.
Lucone 19/1/2020 - 02:20
Kinder des Krieges
[2006]
Album: So ein Theater
Album: So ein Theater
Panzerketten jede Nacht
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 18/1/2020 - 19:25
Grabschrift 1919
Versione di Rocco Rosignoli pubblicata sul suo sito e sui social il 15 gennaio 2020. Traduzione e arrangiamento dell’interprete.
EPITAFFIO, 1919
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Paoli 18/1/2020 - 15:21
Pröa
Lè sempèr chè la storia perché perdòm memoria
(continua)
(continua)
inviata da Minelli Sergio 18/1/2020 - 15:08
Arrow
Grazie della splendida traduzione.
Vorrei solo segnalare che al quarto verso della seconda strofa credo sarebbe piú appropriato tradurre "Sanctuary!" con "Asilo!", essendo questo il grido di chi implorava la possibilità di rifugiarsi in un luogo neutrale, solitamente una chiesa, ove non potesse essere perseguito dai suoi inseguitori.
Vorrei solo segnalare che al quarto verso della seconda strofa credo sarebbe piú appropriato tradurre "Sanctuary!" con "Asilo!", essendo questo il grido di chi implorava la possibilità di rifugiarsi in un luogo neutrale, solitamente una chiesa, ove non potesse essere perseguito dai suoi inseguitori.
Francesca 18/1/2020 - 14:35
Ai preât la biele stele
Segnalo una nuova versione, molto toccante, arrangiata da Ambrogio Sparagna e cantata da Anna Rita Colaianni, compresa nella colonna sonora del documentario "Scherza con i fanti", firmato da Gianfranco Pannone e dallo stesso Sparagna. Il film è stato presentato al Festival di Venezia del 2019 ed è in uscita in alcune sale italiane a gennaio 2020.
Un articolo di presentazione del film:
Un articolo di presentazione del film:
Scherza con i fanti, storia e musica di italiani in divisa - Film
Immagini di repertorio, straordinarie musiche e pagine di diari dal fronte (ANSA)
Massimo Martella 18/1/2020 - 09:30
Why? (The King of Love Is Dead)
Traduzione italiana di Lorenzo Masetti della versione estesa cantata dal vivo
PERCHÉ? (IL RE DELL'AMORE È MORTO)
(continua)
(continua)
17/1/2020 - 23:06
Canzone del demonio in mezzo al mare
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Daniele Tarantino - Giuseppe Santoro - Riccardo Notarpietro (Desueta)
Album / Albumi: C'era una svolta
I (o “la”?) Desueta sono tre ragazzi salentini: si chiamano Giuseppe Santoro (frontman e autore), Daniele Tarantino e Riccardo Notarpietro.
Il frontman e autore, Giuseppe Santoro, si è trasferito a Milano; ne parla, tra luci, ombre e nostalgie per Lecce, nell'intervista linkata e che è per me fonte di ogni notizia (ma non di eterna salvezza, tranquilli). In detta intervista si parla anche di artisti salentini; a me, però, un leccese a Milano ne ha ricordato un altro di vecchia, vecchissima conoscenza. L'album di esordio dei (o “della”) Desueta si chiama: C'era una svolta, e a mio parere è un titolo assolutamete geniale. Dall'intervista a Giuseppe Santoro estrapolo questa breve presentazione della canzone... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Daniele Tarantino - Giuseppe Santoro - Riccardo Notarpietro (Desueta)
Album / Albumi: C'era una svolta
I (o “la”?) Desueta sono tre ragazzi salentini: si chiamano Giuseppe Santoro (frontman e autore), Daniele Tarantino e Riccardo Notarpietro.
Il frontman e autore, Giuseppe Santoro, si è trasferito a Milano; ne parla, tra luci, ombre e nostalgie per Lecce, nell'intervista linkata e che è per me fonte di ogni notizia (ma non di eterna salvezza, tranquilli). In detta intervista si parla anche di artisti salentini; a me, però, un leccese a Milano ne ha ricordato un altro di vecchia, vecchissima conoscenza. L'album di esordio dei (o “della”) Desueta si chiama: C'era una svolta, e a mio parere è un titolo assolutamete geniale. Dall'intervista a Giuseppe Santoro estrapolo questa breve presentazione della canzone... (continua)
A bordo è salito un uomo con gli occhi stanchi,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/1/2020 - 20:06
Pareti
2013
Album: L'Entrata - L'Uscita
Album: L'Entrata - L'Uscita
Non riesco a capire più
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/1/2020 - 20:02
Η Σμύρνη
d’après la version italienne de Gian Piero Testa – SMIRNE (insertion 2020)
d’une chanson grecque – Η Σμύρνη – Apostolos Kaldaras / Απόστολος Καλδάρας - 1972
Paroles – Pythagoras / Πυθαγόρας
Musique – Apostolos Kaldaras / Απόστολος Καλδάρας
Interprète – Giorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας
Dès l’indépendance grecque, fleurit le projet d’étendre la souveraineté grecque sur une partie de l’ancien empire byzantin, l’Anatolie occidentale et Chypre, et d’élire Constantinople comme capitale de l’État élargi, la Megali Hellas / Μεγάλη Ἑλλάς, une Grande-Grèce du 20e siècle qui s’étend vers l’est.
De 1830 à 1914, la Grèce progresse vers le nord avec la conquête de la Thessalie, de la Macédoine, de la Thrace, de la Crète, des îles égéennes, grâce entre autres aux guerres balkaniques de 1912-13. La Grèce entra tardivement dans la Guerre Mondiale ; ensuite, les conflits se poursuivent jusqu’à la « Grande... (continua)
d’une chanson grecque – Η Σμύρνη – Apostolos Kaldaras / Απόστολος Καλδάρας - 1972
Paroles – Pythagoras / Πυθαγόρας
Musique – Apostolos Kaldaras / Απόστολος Καλδάρας
Interprète – Giorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας
Dès l’indépendance grecque, fleurit le projet d’étendre la souveraineté grecque sur une partie de l’ancien empire byzantin, l’Anatolie occidentale et Chypre, et d’élire Constantinople comme capitale de l’État élargi, la Megali Hellas / Μεγάλη Ἑλλάς, une Grande-Grèce du 20e siècle qui s’étend vers l’est.
De 1830 à 1914, la Grèce progresse vers le nord avec la conquête de la Thessalie, de la Macédoine, de la Thrace, de la Crète, des îles égéennes, grâce entre autres aux guerres balkaniques de 1912-13. La Grèce entra tardivement dans la Guerre Mondiale ; ensuite, les conflits se poursuivent jusqu’à la « Grande... (continua)
SMYRNE
(continua)
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inviata da Marco Valdo M.I. 17/1/2020 - 18:28
Stornelli d’esilio
Nederlandse versie van Wannes Van de Velde
Versione neerlandese di Wannes Van de Velde
Dutch version by Wannes Van de Velde
Version néerlandaise de Wannes Van de Velde
Wannes Van de Velden hollanninkielinen käännös
Versione neerlandese di Wannes Van de Velde
Dutch version by Wannes Van de Velde
Version néerlandaise de Wannes Van de Velde
Wannes Van de Velden hollanninkielinen käännös
LIED DER BANNELINGEN
(continua)
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17/1/2020 - 01:26
Flowers of freedom (a song for Kurdistan)
Pino Libonati
IN MORTE DELLA PRIGIONIERA POLITICA CURDA NURCAN BAKIR
(Gianni Sartori)
La prigioniera politica Nurcan Bakir (47 anni di età, in carcere da 28 anni e gravemente ammalata) si è tolta la vita in cella per protestare contro la repressione nelle carceri turche e denunciare le condizioni indegne in cui versano i detenuti. Contro la sua volontà Nurcan era stata trasferita dal carcere femminile di Gezbe a quello speciale di Burhaniye, prigione chiusa di tipo T che sorge nei pressi di Mardin (provincia Balikesir, nella regione di Marmara). Una ritorsione – tale trasferimento - per la sua partecipazione allo sciopero della fame di massa indetto l'anno scorso per protestare contro l'isolamento totale imposto al leader curdo Ocalan. Al suo rilascio definitivo mancavano ancora due anni e lei si era quindi rivolta alla Corte di Giustizia Europea per i Diritti Umani affinché, date le sue condizioni... (continua)
Gianni Sartori 16/1/2020 - 19:10
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Una canzone fatta come un pezzo teatrale, con le parti assegnati ai componenti del gruppo e una intro un po farsesca con ospite Guccini