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Prima del 2019-9-1

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Novantanove m'han chiamato

anonimo
Novantanove m'han chiamato
La guerra, immane frantoio che una dopo l'altra brucia e divora le classi dei richiamati, trova un'eco in questo CLASSE '99: inedito canto della Grande Guerra che fa riferimento alla chiamata alle armi nel 1917 della classe 1899. Andarono al fronte giovanissimi di 17 e 18 anni, molti dei quali pagarono con la vita.

Come nel ben più celebre Addio padre, il protagonista narra in prima persona la tragica esperienza della prova del fuoco, del ferimento e dell'agonia: in Addio padre sul campo di battaglia (...e fui ferito con una palla al petto / e i miei compagni li vedo fuggir / ed io per terra mi vidi costretto / mentre il nemico lo vedo a venir...), qui nell'ospedale da campo.
(Franco Castelli, da AL ROMBO DEL CANNON. Grande Guerra e canto popolare)
Novantanove mi han chiamato
(continua)
1/9/2019 - 15:41
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Tausend Mann und ein Befehl

Tausend Mann und ein Befehl
Album: Ritual - 2019

La canzone è ispirata, sia nel titolo che nel contenuto, al brano “Hundert Mann und ein Befehl” del cantante austriaco Freddy Quinn. Questa, a sua volta, era la versione tedesca di una nota ballata patriottica, The Ballad Of The Green Berets”, trasformata in canzone contro la guerra.
Seit tausend Tagen in der fremden Region
(continua)
inviata da Aria 31/8/2019 - 21:36
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Iconography

Iconography
[2008]
סרט / Film /فيلم /Movie / Film / Elokuva :
ואלס עם באשיר / Valzer con Bashir /فالس مع بشير / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Ari Folman /ארי פולמן
מוזיק /Musica /موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter

Questo brano costituisce la OST 02 Iconography di “Valzer con Bashir”. E’ uno dei pochi, se non l’unico, non elaborato espressamente da Richter per il film. E’ infatti tratto integralmente dall’album «The Blue Notebooks», in cui figura sotto il nome di Organum, traccia #9.
Per il nome del suo album Richter si ispirò all’opera postuma di Franz Kafka “The Blue Octavo Notebooks”.

[2007]
Film / סרט / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Ari Folman / ארי פולמן
ואלס עם באשיר / / فالس مع بشير / Valzer con Bashir / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Musica /מוזיק / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter



Valzer con Bashir (in inglese: Waltz with Bashir,... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 31/8/2019 - 18:24
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Haunted Ocean

Haunted Ocean
[2008]
Film / סרט / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Ari Folman / ארי פולמן
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / فالس مع بشير / / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Musica / מוזיק / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter

Quello di Max Richter era il genere di musica che Ari Folman , regista e sceneggiatore di “Valzer con Bashir”, cercava con una precisa idea in mente: un mix di musica classica ed elettronica che desse il senso dell’opposizione alla violenza della guerra in un’atmosfera di enigma e smarrimento. Max Richter aveva già pubblicato tre anni prima il suo album Blue Notebooks; ad esso attinse per elaborare gran parte della colonna sonora del film.
“Valzer con Bashir” ha avuto molti riconoscimenti in varie rassegne cinematografiche, ha vinto il Golden Globe Awards come migliore film straniero del 2008.
Il regista è nato da genitori ebrei sopravvissuti all’Olocausto... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/8/2019 - 20:46

Bruttaddìo 2.0, ovvero La "Bella Ciao" arrovesciata

Bruttaddìo 2.0, <i>ovvero</i> La
30 agosto 2019
[Sull'aria precisa, identica & spiccicata di Bella Ciao]

All'inizio, debbo dirlo, ci fu una versione leggermente differente, nata nel 2012 e da me personalmente composta; fu però inopportunamente fatta conoscere e passata ad un vago conoscente, che -naturalmente- ne approfittò furbescamente per farla passare per sua e la pubblicò sul suo velenoso blog, non senza aver vomitato fior d'insulti verso il canto originale (a dire il vero, non senza qualche ragione). Oggi, mentre questo mio vago conoscente si è dedicato a una poderosa ristrutturazione della pagina di detto canto originale, mi son detto: e perché non fare anch'io una piccola rivisitazione? E così, eccovi questa Bruttaddìo 2.0. Per chi non ne avesse sentore, spiego di che cosa si tratta esattamente. Si tratta di una ”Bella ciao” alla rovescia, vale a dire esattamente per contrari. Ogni parola del canto originale è stata capovolta. Il risultato? Un canto che, forse, risulterà leggermente, come dire, partigiano. [AT-XXI]
A notte fonda so' andato a letto,
(continua)
30/8/2019 - 00:46
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Vi estas Pino

Vi estas Pino
2019

Una canzone dedicata alla storia di Giuseppe Pinelli, pronta per essere proposta con i prossimi reading della Vi Cunto e Canto band. Ci siamo ispirati al racconto di Licia nel libro “Una storia quasi soltanto mia (la breve vita di Giuseppe Pinelli, anarchico)” (Licia Pinelli e Piero Scaramucci), sforzandoci di entrare nella storia attraverso le sue parole. Nel titolo abbiamo immaginato Licia quando incontra per la prima volta Pino al corso di esperanto, e appena lo vede lo saluta come se subito lo riconoscesse, e all’inizio della canzone Pino le risponde, e sembra anche che risponda a tutti noi.
Saluton, mi estas feliĉa mi povas paroli vin, 
(continua)
inviata da Dq82 + Tullio Bugari 29/8/2019 - 09:55
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Ich habe einen Traum

Ich habe einen Traum
[2015]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Ohne Warum
Ich hab einen Traum, wir öffnen die Grenzen
(continua)
inviata da hmmwv 28/8/2019 - 20:24
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Boaz And The Dogs

Boaz And The Dogs
[2007]
Film / סרט / فيلم /Movie / Film / Elokuva :
Ari Folman / ארי פולמן
ואלס עם באשיר / / فالس مع بشير / Valzer con Bashir / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir
Musica /מוזיק / موسيقى / Music / Musique / Sävel :
Max Richter

Boaz and the dogs

E’ la prima OST del film "Valzer con Bashir". Le scene iniziali si aprono con il racconto di Boaz Rayne-Buskila al commilitone Ari Folman del suo incubo ricorrente per i cani : una muta di 26 mastini neri che sbavano e minacciano gli uomini che vagano lungo il Boulevard Rothschild a Tel Aviv in una serata piovosa. I cani si fermano sotto la finestra dell’ufficio di Boaz a Tel Aviv e continuano a latrare minacciosi. Ad Ari che domanda come faccia Boaz ad essere certo del numero dei cani, Boaz spiega che l’incubo è collegato ad uno dei suoi ricordi della prima guerra del Libano. All'arrivo in uno dei villaggi del Libano, i soldati... (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 28/8/2019 - 00:18

Popolo e potere

Popolo e potere
[1967]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)



Il 19 luglio 1966 un movimento movimento franoso interessa parte della città di Agrigento, nella sua estremità occidentale. I primi smottamenti avvengono verso le sette del mattino, quando si creano fenditure nei primi palazzi; questo consente, fortunatamente, agli abitanti di mettersi in salvo. Nelle ore successive, comincia la frana vera e propria che si porta via una parte intera della città; durerà per circa un mese. Furono sgomberate circa cinquemila persone. E' il periodo del “boom edilizio” incontrollato in Sicilia e in tutta Italia: tutto il territorio nazionale viene lottizzato, e del suolo si fa un uso che definire criminale è un eufemismo. Eventi disastrosi del genere si verificano non soltanto a Agrigento, ma essa è comunque uno degli esempi più eclatanti della speculazione... (continua)
Leggiamo che nel cuore di Agrigento
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 22:16

Omaggio a Meredith

Omaggio a Meredith
[1966]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Giorgio Pazzini
Album / Albumi: Fra' Galdino racconta e canta

"James Meredith, nel 1962, fu il primo negro a iscriversi all'università del Mississipi. Nulla di strano in questo. Lo strano è che dovette lottare, con fierezza e costanza, per conquistarsi questo diritto che i razzisti d'ogni specie considerano un inammissibile privilegio. Sedersi sullo stesso banco sul quale si siede il Bianco è profanare il tempio innalzato alla razza superiore con i fondi di una sotoscrizione che si apre con la frma di Caino. Il 7 giugno 1966 Meredith è ferito da un bianco mentre manifesta contro la segregazione razziale. « Omaggio a Meredith » è un umile segno di solidarietà coi nostri fratelli negri che affermano, pagando... (continua)
C'è una fila che si snoda
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 21:41

Commercio internazionale

Commercio internazionale
[1966]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Laura Romani
Album / Albumi: Mai più la guerra [1967]

Nota. Il testo del brano non è completo. Non è presente in rete: le parti disponibili sono state tratte dal volume di Stefano Pivato, Bella ciao – Canto e politica nella storia d'Italia (Giuseppe Laterza & Figli, 2005, p. 239) dove sono riportate come excerptum esemplificativo dei testi di Ora Sesta. [RV]


Ora Sesta

"Il gruppo “Ora Sesta”, ispirato all’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con la Samaritana, era attivo a Roma negli anni 1966-67 e raccoglieva alcuni amici che, nel sentirsi Popolo di Dio e nei loro legami elettivi con il Movimento Operaio e Contadino, avevano riconosciuto la base comune per l’approfondimento culturale dei grandi... (continua)
Quattro negri hanno impiccato l'altro giorno a Léopoldville
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 21:11
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No Horses

No Horses
(2017)
Pubblicato come singolo
Video di Scott Stuckey


In quel brano intriso di suoni industrial si percepisce rabbia, il testo descrive un futuro distopico.
Il tema di fondo è la distruzione del pianeta. Un giorno, durante un giro per la campagna scozzese, ho incrociato dei cavalli, mi sono sembrati meravigliosi e ho cominciato a pensare a quanto, nel corso della storia, questi animali siano stati valorizzati in vari ambiti. Ma oggi? A cosa serve un cavallo oggi? Quando sono tornata a casa l’ho chiesto a mio marito (il produttore Billy Bush; ndr) e ci siamo detti che perlopiù i cavalli sono diventati animali per ricchi, chi non ha soldi non può certo permettersi di averne uno. Lì ho sentito una sensazione di panico salirmi nello stomaco che mi ha ispirato altri pensieri legati a questi tempi assurdi.

Ossia?
Nell’era di Donald Trump sembra che il valore delle persone dipenda da quanti... (continua)
They'll love you too
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 27/8/2019 - 20:58

Angelo Balzarini, minatore

Angelo Balzarini, minatore
[1966]

“Fine Luglio 1966. Nella cronaca dei giornali si legge che un uomo, per tre giorni, ha rantolato, allo stremo delle sue forze, in via Avogadro, al centro di Brescia. E' Angelo Balzarini, un uomo di cinquant'anni senza parenti ed amici, che ha fatto il minatore nelle cave micidiali della Valtellina. Nessuno dei passanti per tre giorni si è fermato. Le mamme dicevano ai loro bambini: non t'avvicinare, è un ubriaco. E i benpensanti aggiungevano: a che coca può ridurre il vizio! Finché un giovane udì il gemito del minatore Angelo Balzarini. Così per tre giorni (e per quanti altri ancora?), a Brescia (e in quante altre città?), un popolo cristiano strappò dal suo piccolo Vangelo la parabola del buon Samaritano. Noi non facciamo molto caso alle pagine che mancano dal nostro Vangelo. Ci accontentiamo delta sua rilegatura di lusso. Tanto Basta per la nostra etichetta di cristiani.” - Da viboldone.it... (continua)
Per tre giorni sei rimasto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 19:52

Senza siepi

Senza siepi
[1967]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Laura Romani
Album / Albumi: Mai più la guerra

"La discriminazione razziale, la divisione fra ricchi e poveri, fra privilegiati e coloro che non hanno diritti, non sono forse altrettante manifestazioni dell’egoismo che è alla base delle ingiustizie, delle sopraffazioni e della guerra?
Eppure il nostro essere uomini, spinti allo sviluppo e al progresso del mondo, ci accomuna in un’unica ricerca e in una comune conquista. Abbiamo perduto il gusto dell’uomo e della sua grandezza e ci siamo trovati divisi dentro di noi, proiettando questa divisione al di fuori e accettandola come normale. È lo scandalo che diamo fino a quando non riconosceremo in ogni uomo noi stessi."


Ora Sesta

"Il gruppo “Ora Sesta”, ispirato... (continua)
Gli scienziati hanno tracciato
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 19:31
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Drowning in the Sound

Drowning in the Sound
(2017)
dall'album "There Will Be No Intermission" del 2019




Cambiamenti climatici, #MeToo e il governo di Trump sono solo alcuni dei temi trattati in questa originale canzone orchestrale di Amanda Palmer.

this song was written as a two-day songwriting exercise on august 29th and 30th, 2017, using input/inspiration/comments from over 600 patrons (you can read those here). it wound up being a response to the insanity of internet politics melded with the recent total eclipse and the devastation of hurricane harvey….and, y’know…other stuff.

Amanda Palmer


It features a strong criticism of the current American government, the title a reference to global warming and the overwhelming amount of political discourse and information.
You worship the sun and you're aching for change
(continua)
27/8/2019 - 17:55

In memoria di Andrea Bergonier prete operaio

In memoria di Andrea Bergonier prete operaio
[1966]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fra' Galdino (Luisito Bianchi)
Voce e chitarra / Voice and guitar / Voix et guitare / Ääni ja kitara: Giorgio Pazzini
Album / Albumi: Fra' Galdino racconta e canta

"Andrea Bergonier era un giovanissimo prete che lavorava nel porto di Marsiglia. Un giorno del febbraio 1966, mentre scaricava delle casse, ebbe il cranio fracassato. La notizia della sua morte si confuse fra quelle che quotidianamente i giornali ci danno di lavoratori morti per incidenti di lavoro. Una notizia come tante altre alle quali, ormai, la nostra buona coscienza ha fatto il callo. Ricordandoti, fratello nostro Andrea, vogliamo ricordare tutti i lavoratori che perdono la vita mentre stanno guadagnando il pane per la testimonianza che non potrà essere cancellata; vogliamo ricordare a noi stessi, spesse volte piccoli borghesi in cerca di... (continua)
Tu sei morto stamattina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2019 - 17:38
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Farewell Shalabiye

Farewell Shalabiye
[2005]
Farewell Shalabiye
Remix /الريمكس : No Blues
Album / الألبوم : Farewell Shalabiye

In Farewell Shalabiye i No Blues rivisitano la nota melodia Al bant aš šalbya innestandola su un testo originale senza soluzione di continuità. Ne scaturisce una lettura permeata di un’ironia garbata e amara sottolineata da due voci morbide sovrapposte cui si contrappone l’elemento malinconico del motivo orientale.
Da notare che la strumentazione consiste soltanto di cordofoni e percussioni; risalta la melodia eseguita da Haytham Safia allo ‘ūd .
Farewell baby, you who looks so free
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/8/2019 - 23:47
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Caffè Fortuna

Caffè Fortuna
2017
Caffè Fortuna

Caffè Fortuna, il brano che dà il titolo all’album, è stato composto dopo un mini-tour in Lussemburgo. La visita alle miniere di Esch-Sur-Alzette, in cui lavoravano tanti italiani, ha fatto nascere una canzone che parla di migrazione, speranza e lavoro. Lungo la strada verso la miniera, l’insegna di un bar che portava questo nome ha evocato una melodia di fisarmonica, la visione di un valzer tra passato e presente, il dialogo sognato tra un figlio e un padre. Il videoclip è stato girato al Bois du Cazier, Museo della Miniera di Marcinelle, teatro di una grande tragedia avvenuta nel 1956 nella locale miniera di carbone.

Ludovica Valori: voce, fisarmonica, pianoforte
Paolo Camerini: contrabbasso, percussioni
Adriano Dragotta: violino
Franco Pietropaoli: chitarre
Mio padre scendeva nella miniera
(continua)
inviata da Dq82 26/8/2019 - 22:53
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Canto del servo pastore

Canto del servo pastore
[1981]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Fabrizio de André - Massimo Bubola
Album / Albumi: Fabrizio de André (1981) ["L'Indiano"]



Il servo pastore di De André è un uomo semplice che non conosce neppure il proprio nome e le proprie origini. In questa canzone scritta in lingua italiana viene adombrato, in traduzione, un termine sardo che pure (nella sua forma gallurese, ziraccu) aveva fatto capolino nei testi di Fabrizio De André (in Zirichiltaggia, per la precisione: ...e andaranu a cujuassi a qualche ziraccu “e sposeranno qualche servo pastore”). La denominazione sarda del “servo pastore” riflette strutture enormemente arcaiche anche nel suo stesso nome di etimologia sconosciuta e di evoluzione semantica particolare: theraku / theraccu / saraccu ecc. compare nei documenti più antichi nel significato di “minorenne di dipendenza tutelare” (come nella... (continua)
Dove fiorisce il rosmarino c'è una fontana scura
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Dq82 26/8/2019 - 20:33

Viva la libertà

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.30, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
Canto dei garibaldini di Spagna, con variazioni dei partigiani piemontesi.
Viva la libertà!
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 17:04

L'Alpino di Valle Roja

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.18, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
È la canzone della Brigata G.L. Valle Roja "S. Dalmastro". L'aria è quella d'una famosa canzone del Risorgimento, il cui motivo è stato ripreso e divulgato dal film "Piccolo mondo antico".
Quando la bella Italia è stata invasa
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:51

La banda di Valle Gesso

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.28, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
È un'altra canzone della Brigata Valle Gesso "I. Vivanti" e va cantata sull'aria di ""Monte Grappa tu sei la mia Patria"
Valle Gesso in te vive una Banda
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:49

Il Pilone della Moretta

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.37, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
Venne fuori questo canto dai partigiani della I Banda G.L. Val Maira dopo l'attacco tedesco del luglio 1944 in cui furono incendiati Cartignano e San Damiano. Si canta sull'aria della canzone alpina: "Eravamo in ventinove".
Dagli Assarti noi siamo discesi
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:46

Allegria di Scaletta

anonimo
Il testo è riportato nel libretto "Canta Partigiano", 1947, pag.32, Panfilo editore in Cuneo, (vedi la pagina "La Veglia del Partigiano" col seguente commento :
È la canzone della Banda "Monte Bram" della Brigata G.L. "P. Braccini".
Scaletta è un villaggio della Valle, sede della banda. L'aria è quella della
" Cucaracha"
Qui comincia la strofetta
(continua)
inviata da gianfranco 26/8/2019 - 16:43
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Böyle gelmiş böyle geçer

Böyle gelmiş böyle geçer
[2003]
Testo / Sözleri / Lyrics / Paroles / Sanat:
Fecri Ebcioğlu
Interpreti / Tarafından gerçekleştirilen / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Deniz Seki
Album: Aşkların En Güzeli

E’ la versione turca di “Al bant aš šalbya“. E’ la traccia #2 del CD uscito in Turchia nel 2003

Nota testuale
Anche della versione turca della canzone il testo integrale,aderente alla esecuzione di Deniz Seki, non si trova in rete. Strofe e ripetizioni dei versi sono state ricostruite a partire dai testi parziali integrandoli con i risultati dell’ascolto del videoclip.
Böyle gelmiş böyle
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/8/2019 - 11:17
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جواز السفر

جواز السفر
Riccardo Gullotta

Non sono un cantastorie, ma non posso non fare “un cuntu” della sofferenza scolpita da Maḥmūd Darwīsh, nell’attesa che uno dei cantastorie che ancora resistono si faccia attraversare dal tema e lo elabori per portarlo nelle piazze e nei villaggi.
PASSAPORTU
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 19/8/2019 - 18:08
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Zamba del Che

Zamba del Che
Invio un'altra versione della traduzione in italiano, meno "fantasiosa" ma più fedele all'originale.
ZAMBA DEL CHE
(continua)
inviata da Alice Bellesi 19/8/2019 - 00:51
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Die Kinder von Izieu

Die Kinder von Izieu
d’après la version italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson allemande – Die Kinder von Izieu – Reinhard Mey – 1994
Paroles et Musique de Reinhard Mey

Les enfants d’Izieu du plus jeune au plus vieux

* Albert Bulka, 4
* Sami Adelsheimer, 5
* Jean-Claude Benguigui, 5
* Lucienne Friedler, 5
* Claudine Halaunbrenner, 5
* Emile Zucherberg, 5
* Liane Krochmal, 6
* Richard Benguigui, 7
* Marcel Mermelstein, 7
* Jacob Benassayag, 8
* Mina Halaunbrenner, 8
* Georges Halpern, 8
* Renate Krochmal, 8
* Max Leiner, 8
* Gilles Sadowski, 8
* Sigmund Springer, 8
* Egon Gamiel, 9
* Senta Spiegel, 9
* Charles Weltner, 9
* Hans Ament, 10
* Jean-Paul Balsam, 10
* Elie Benassayag, 10
* Isidore Kargeman, 10
* Claude Levan-Reifman, 10
* Alice-Jacqueline Luzgart, 10
* Paula Mermelstein, 10
* Martha Spiegel, 10
* Herman Tetelbaum, 10
* Liliane Gerenstein, 11
* Sarah Szulldaper, 11
* Max-Marcel Balsam, 12
* Esther... (continua)
LES ENFANTS D’IZIEU
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/8/2019 - 22:30
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Woodstock

Woodstock
18/8/2019 - 17:14
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Remember Woodstock

Remember Woodstock
A few things to remember about Woodstock:

1) Three days of peace and music - a moment in time that will live on forever in our hearts and minds.

2) I'm Going Home performed by Ten Years After in the evening of August 17, 1969.

3) Woodstock by Joni Mitchell, probably the hippiest song ever written from 1970.

4) And yes, like millions of other people I wish I had been there.
Juha Rämö 18/8/2019 - 16:57
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Elvis Presley: Jailhouse Rock

Elvis Presley: Jailhouse Rock
Album : 1969-2019 - Woodstock Lombard
ROCK IN PRESON
(continua)
inviata da adriana 18/8/2019 - 13:31
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Long Time Gone

Long Time Gone
Album : 1969-2019 - Woodstock Lombard
TEMP N’È PASSAA
(continua)
inviata da adriana 18/8/2019 - 12:58
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La rue de Lilas

La rue de Lilas
LA RUE DE LILAS
(continua)
17/8/2019 - 22:41
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Columbus Stockade Blues

Columbus Stockade Blues
Riccardo Gullotta
BLUES DEL CARCERE DI COLUMBUS
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/8/2019 - 19:17
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Imagine

Imagine
IMAGINE PEACE - Il museo di Liverpool in occasione della mostra Double Fantasy: John & Yoko
17/8/2019 - 18:56
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Peace, Salaam, Shalom

Peace, Salaam, Shalom
Rather than an anti-war song, this looks more like a pro-Zionist song.

Jerusalem,
Ramallah
In Tel-Aviv,
In Hebron

Zionists are the ones bringing war to those places. They should leave the indigenous Palestinians in peace and return to Europe, Russia, the United States and anywhere else from which they've come.
Nyah 17/8/2019 - 06:54
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Baba O'Riley

Baba O'Riley
Ciao a tutti...
Forse teenage wasteland è la terra desolata/bruciata dell'adolescenza o addirittura la discarica (waste sono anche rifiuti, scarti) dell'adolescenza, quella in cui un certo modo di pensare bolla chi non segue il branco...
Keep on rocking
Luca
Luca 16/8/2019 - 23:37
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La Vandeana

Settimo Sigillo
si sa quando è stata scritta? chiedo perché molti contatti anglofoni (wikipedia inclusa) le attribuiscono origini antiche (o comunque, non recenti)
TheFlagandAnthemGuy 16/8/2019 - 21:16
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Ciamel amuur

Ciamel amuur
Un commento ai commenti: non credo che il termine collaborazionista commentando questo testo sia corretto. Nella canzone di Van de Sfroos siamo davanti ad una persona che non "collabora", si "sacrifica" per salvare qualcuno (condannando la sua vita davanti al tribunale di chi non sembra interessato al perché del suo gesto).
Marco 16/8/2019 - 15:53
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Going Up The Country

Going Up The Country
15 agosto 1969. Cinquant'anni fa a Woodstock cominciavano i tre giorni di pace, amore e musica che sarebbero rimasti nella storia

Nove giorni dopo l’approvazione in senato delle nuove norme sull’arsenale missilistico, un atto che mette la distruzione totale a disposizione dei capricci di un solo uomo, un’armata di pacifici guerriglieri mise su un accampamento più grande della cittadina di Rochester, New York, e si dimostrò pronta a voltare le spalle alla desolazione urbana e ai suoi inattuabili stili di vita, preparandosi a trasferirsi nei campi coperti di bruma e nella fresca immobilità dei boschi


Rolling Stone
15/8/2019 - 20:54
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Transamerika

Transamerika
TRANSAMERIKA
(continua)
inviata da Alice Bellesi 15/8/2019 - 20:14
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Il capitano capotato

Il capitano capotato
Su it.wikipedia è indicata l'autoria corretta del brano:
"Scritto da Marco Pretolani, Stelio Lacchini e Felice Andreasi, proveniente dal repertorio di quest'ultimo"
B.B. 15/8/2019 - 16:17
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La Salvineide

La Salvineide
Sei fantastica!!!! hai scritto un'opera d'arte!
Chiara 15/8/2019 - 14:33
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Innuendo

Innuendo
A Natalozzino.

E di nuovo si equivoca sul concetto di individualismo. L’individualismo non è egoismo, ma la giusta valorizzazione del proprio io. L’io non e’ contrapposto alla società. La società è composta da individui e siamo tutti diversi.
sergio falcone 14/8/2019 - 19:18




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