Chanson toscane (italien) – La donnina che semina il grano [No alla guerra] – Caterina Bueno – 1975
Extrait du concert avec le chœur étrusque (col Coro degli Etruschi), Florence 1975 – belle dans sa première partie de la séquence guerre / soldats / maladies / maladies / médecins / décès et dans sa deuxième partie, [on notera] le contraste entre la guerre (on mange mal on dort sur le sol) et la paix (dans un bon lit pour se reposer avec la belle brune, le champ de fleurs)
J’avoue une certaine incertitude sur le verset du champ de fleurs (bien que je sois originaire de Toscane, j’ai du mal à comprendre les mots, aussi parce que l’enregistrement n’est pas de grande qualité – les corrections sont bienvenues). Quoi qu’il en soit, le sens me paraît celui-là, et la condamnation de la guerre ne pourrait pas être plus claire
Dialogue Maïeutique
Il te souviendra certainement Lucien l’âne mon ami,... (continua)
LA SEMEUSE QUI SEMAIT LE GRAIN [NON À LA GUERRE !] (continua)
Aggiungo un paio di cose... ammesso che ce ne sia bisogno, visto la dottissima introduzione di Riccardo.
I servi pastori sardi erano una sorta di mezzadri della pastorizia: pascolavano il gregge di qualcun altro e avevano in cambio vitto alloggio e una pecora l'anno, sostanzialmente dopo una ventina d'anni riuscivano ad emanciparsi ed avere un gregge tutto loro, considerando che era un lavoro che si iniziava poco più che bambini, voleva dire che a trent'anni si possedeva un proprio gregge.
Il fatto che questa canzone andasse tra le CCG è dovuto più che al testo di per se, al titolo: fa parte a pieno titolo del percorso sul lavoro e la sua schiavitù.
E poi 2 suggestioni strettamente personali, la prima volta che sentii parlare di servi pastori ero un ragazzo, per un fatto di cronaca nera: un servo pastore che sulla Maiella uccise e violentò 2 ragazze, una terza si salvò. Ovviamente senza... (continua)
Dq82 26/8/2019 - 22:30
Ne esiste una versione in friulano, al momento introvabile sia nel testo che nella musica, de La Sedon Salvadie dal disco collettivo in tributo a Fabrizio De André intitolato "Canti randagi", 1995.
Io invece aggiungo che, per un curioso capriccio del destino di cui non mi ero reso conto nemmeno nominando il fatto nell'introduzione, questa pagina è stata costruita esattamente nel giorno del quarantennale del rapimento di Fabrizio De André e Dori Ghezzi (27 agosto 1979). Me ne sono reso conto guardando, si pensi un po', "Il giorno e la storia" su Rai Storia dove se ne parlava. Quanto al resto, e pensare che i "Canti randagi" li avevo; sono andati perduti in uno dei miei diecimila traslochi. Un solo appunto: sul fatto di inserire questa canzone nel percorso sul lavoro, ci devo un attimo pensare. Ma può darsi che, in fondo, il DQ82 abbia ragione.
Cjant dal pastor: La versione friulana di Andrea Del Favero, interpretata da La Sedon Salvadie in Canti randagi (1995)
L'introvabilità della versione friulana di Andrea Del Favero (interpretata da La Sedon Salvadie nel 1995 per l'album collettivo Canti randagi), lamentata da DQ82, è dovuta principalmente ad un errore nel titolo, presente in quasi tutte le fonti: il brano è infatti indicato come “Giant dal pastor”, e con questo titolo il testo si trova, ad esempio, in Via del Campo di Walter Pistarini (“Walter P”). Il titolo corretto in friulano è invece Cjant dal pastor (si veda la recensione di Giorgio Maimone nella Brigata Lolli; in altre fonti si trova la dizione, leggermente scorretta, di Cjiant). Da notare che la versione è cantata da Lino Straulino. Grazie a Gloria Berloso per aver ritrovato il video della canzone ed avercelo indicato. [RV]
La Sedon Salvadie
Dario Marusic (violino,... (continua)