Vendemmia
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Ecco un'altra prosaica licenza
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/3/2019 - 18:04
Differenza di idee
2010
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle
Questa è una bellissima storia. E sono contento di esserci incappato in un primo maggio di sole. Scartare un disco dalla plastica, inserirlo nel lettore e sentire dalle prime note che non è il solito prodotto. Poi iniziano le parole, il canto accorgersi che le parole che si snocciolano morbide non sono di oggi, non sono up-to-date (mano male!), ma hanno una patina di antico, una ingenuità di fondo che si di buono e di campagna e di sentimenti belli. Ma l'italiano è ricercato, per quanto antico, e peraltro si miscela a meraviglia con la musica che, a sua volta, sa di melodie già sentite, perché hanno le radici nella grande pianta della cultura popolare. E' il momento di fermarsi a guardare meglio con cosa abbiamo a che fare. Il titolo del disco sembra già un film di Lina Wertmuller: "Jacopo Bordoni: muratore, poeta, ribelle". Ma ancora meglio... (continua)
E cadono cadono le bianche faldelle
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/3/2019 - 17:45
Le braconnier
Nella pagina riguardante “Le petit roi de Sardaigne (Gironfla)” ero arrivato a proporre anche l'ascolto di Marc Robine nell'interpretazione di “Le braconnier” composta dal cantautore del Quebec, Lawrence Lepage che l'incisa nel suo primo disco del 1964.
Inspiegabilmente nel libretto del disco edito da Buda Musique “Dulcimer” non è presente il testo. Forse sarà stata una questione di diritti. Chissà. L'arrangiamento musicale e melodico originale è veramente molto differente da quello di Marc Robine, che ha cambiato completamente la canzone, rendendola, a mio parere, un capolavoro come d'altronde spesso gli succedeva.
Con immutata ammirazione e in sua memoria, mi impegno oggi a trascriverla ad orecchio dalla sua indimenticabile voce, parola per parola, con l'attenzione e l'impegno che merita come fosse un compito il classe di uno studente un po' fuori corso...
Flavio Poltronieri
Inspiegabilmente nel libretto del disco edito da Buda Musique “Dulcimer” non è presente il testo. Forse sarà stata una questione di diritti. Chissà. L'arrangiamento musicale e melodico originale è veramente molto differente da quello di Marc Robine, che ha cambiato completamente la canzone, rendendola, a mio parere, un capolavoro come d'altronde spesso gli succedeva.
Con immutata ammirazione e in sua memoria, mi impegno oggi a trascriverla ad orecchio dalla sua indimenticabile voce, parola per parola, con l'attenzione e l'impegno che merita come fosse un compito il classe di uno studente un po' fuori corso...
Flavio Poltronieri
J’vais vous parler d’un gars de chez nous, d'un braconier comm'y en a plus
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 31/3/2019 - 17:28
Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte
ammetto la mia anacronistica ignoranza, e non mi avventuro nella traduzione delle parti in inglese, le lascio alla buona volontà di altri
APPOGGIA L’ORECCHIO SULLA ROTAIA DELLA STORIA
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 31/3/2019 - 11:10
Ο Άρης κάνει πόλεμο (Του Μικρού Χωριού η μάχη ή Το τραγούδι του 'Αρη)
ARIS FAIT LA GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/3/2019 - 21:26
Le Ventriloque
Lettre de prison 17
4 mai 1934
Dialogue Maïeutique
Le ventriloque est ce monsieur qui parle du ventre ?, demande Lucien l’âne. C’est du moins ce que son nom indique. Comment fait-il ? Pour moi, c’est un mystère.
Oh, dit Marco Valdo M.I., il n’y a là rien de fort mystérieux ; c’est une question de technique et d’entraînement. Ça peut même devenir une habitude. Mais, pur ta gouverne, le ventriloque ne parle pas du ventre ; on dirait plutôt du larynx. En fait, tout comme toi ou moi, il fait vibrer ses cordes vocales. Généralement, le ventriloque exerce son art spectaculaire avec à ses côtés une marionnette, qu’il actionne et avec qui il tient la conversation. C’est un artiste de rue, de foire, de cirque ou de cabaret et par la suite, de théâtre, de cinéma ou de télévision. Mais dans le cas de notre prisonnier, c’est différent. Le Dr. Levi est seul dans sa cellule et dès lors, n’a aucun public... (continua)
4 mai 1934
Dialogue Maïeutique
Le ventriloque est ce monsieur qui parle du ventre ?, demande Lucien l’âne. C’est du moins ce que son nom indique. Comment fait-il ? Pour moi, c’est un mystère.
Oh, dit Marco Valdo M.I., il n’y a là rien de fort mystérieux ; c’est une question de technique et d’entraînement. Ça peut même devenir une habitude. Mais, pur ta gouverne, le ventriloque ne parle pas du ventre ; on dirait plutôt du larynx. En fait, tout comme toi ou moi, il fait vibrer ses cordes vocales. Généralement, le ventriloque exerce son art spectaculaire avec à ses côtés une marionnette, qu’il actionne et avec qui il tient la conversation. C’est un artiste de rue, de foire, de cirque ou de cabaret et par la suite, de théâtre, de cinéma ou de télévision. Mais dans le cas de notre prisonnier, c’est différent. Le Dr. Levi est seul dans sa cellule et dès lors, n’a aucun public... (continua)
Toujours les mêmes interrogatoires,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/3/2019 - 21:17
Auf den Tod eines Fußballspielers
SULLA MORTE DI UN CALCIATORE
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 30/3/2019 - 20:16
Ο Μπελογιάννης
d’après la version italienne de Gian-Piero Testa – 2011
d’une chanson grecque – Ο Μπελογιάννης (O Belogiannis) – Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης – 1980
Texte de Yannis Theodorakis
(Original polytonique transcrit en monotonique)
Musique de Mikis Theodorakis
Première interprétation : Margarita Zorbalà – 1980
«Πρέπει να ζήσεις. Για το παιδί, για την εκδίκηση», ήταν τα τελευταία λόγια του Νίκου Μπελογιάννη προς την αγαπημένη του Ελλη Παππά στις φυλακές Καλλιθέας.
"Il faut que tu vives. Pour l’enfant, pour me venger", ont été les dernières paroles de Nikos Beloyannis à sa chère Ellis Pappa dans les prisons de Kallithea (Athènes). Le "pedì", le fils qui porte le nom de son père et qui a confirmé ces derniers mots avec les archives de sa mère, a maintenant soixante ans.
Le 30 mars 1952, lorsque son père fut fusillé avec trois autres camarades de combat, sur ordre de l’ambassade américaine... (continua)
d’une chanson grecque – Ο Μπελογιάννης (O Belogiannis) – Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης – 1980
Texte de Yannis Theodorakis
(Original polytonique transcrit en monotonique)
Musique de Mikis Theodorakis
Première interprétation : Margarita Zorbalà – 1980
«Πρέπει να ζήσεις. Για το παιδί, για την εκδίκηση», ήταν τα τελευταία λόγια του Νίκου Μπελογιάννη προς την αγαπημένη του Ελλη Παππά στις φυλακές Καλλιθέας.
"Il faut que tu vives. Pour l’enfant, pour me venger", ont été les dernières paroles de Nikos Beloyannis à sa chère Ellis Pappa dans les prisons de Kallithea (Athènes). Le "pedì", le fils qui porte le nom de son père et qui a confirmé ces derniers mots avec les archives de sa mère, a maintenant soixante ans.
Le 30 mars 1952, lorsque son père fut fusillé avec trois autres camarades de combat, sur ordre de l’ambassade américaine... (continua)
BELOYANNIS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/3/2019 - 10:56
1st World Tragedy
[2017]
Parole e musica di Connie Constance (1995), songwriter londinese
Nell'EP "Boring Connie"
"We're all crying cause we've got mental issues.What a fucking luxury, some people have no food."
Parole e musica di Connie Constance (1995), songwriter londinese
Nell'EP "Boring Connie"
"We're all crying cause we've got mental issues.What a fucking luxury, some people have no food."
Stan Smith's cushioning my pull of gravity, Off White, scuffed up, like the world is mad at me
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/3/2019 - 23:29
Ellerinde Pankartlar
10 ottobre 2015
Ellerinde Pankartlar
Abbiamo stampate negli occhi le immagini di donne e uomini che stanno cantando e ballando ad Ankara quando all’improvviso c’è la prima esplosione di questa ennesima strage di Stato in Turchia, di cui una genalogia si può leggere qui.
I manifestanti cantavano e ballavano Ellerinde Pankartlar, del famoso autore Ruhi Su, composta per commemorare le sanguinose celebrazioni del 1 maggio 1977 a Piazza Taksim, quando cecchini appartenenti all’estrema destra turca, in collaborazione con i servizi segreti, iniziarono a sparare sulla folla raccolta nella piazza. Almeno 37 persone vennero uccise ed oltre 200 ferite. Il Primo maggio 1977 fu un bagno di sangue che preannunciava il golpe del 1980.
Leggi il racconto che ne fa Sakine Cansiz – all’epoca incarcerata – nel suo libro Tutta la mia vita è stata una lotta.
Nel video circolato sabato scorso, quando la prima bomba esplode il gruppo sta per pronunciare la famosa strofa “questa piazza, la piazza di sangue”…
Ellerinde Pankartlar
Abbiamo stampate negli occhi le immagini di donne e uomini che stanno cantando e ballando ad Ankara quando all’improvviso c’è la prima esplosione di questa ennesima strage di Stato in Turchia, di cui una genalogia si può leggere qui.
I manifestanti cantavano e ballavano Ellerinde Pankartlar, del famoso autore Ruhi Su, composta per commemorare le sanguinose celebrazioni del 1 maggio 1977 a Piazza Taksim, quando cecchini appartenenti all’estrema destra turca, in collaborazione con i servizi segreti, iniziarono a sparare sulla folla raccolta nella piazza. Almeno 37 persone vennero uccise ed oltre 200 ferite. Il Primo maggio 1977 fu un bagno di sangue che preannunciava il golpe del 1980.
Leggi il racconto che ne fa Sakine Cansiz – all’epoca incarcerata – nel suo libro Tutta la mia vita è stata una lotta.
Nel video circolato sabato scorso, quando la prima bomba esplode il gruppo sta per pronunciare la famosa strofa “questa piazza, la piazza di sangue”…
CON LE BANDIERE IN MANO
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 29/3/2019 - 22:37
Mio fratello
Canción de denuncia en contra de cualquier tipo de violencia y abuso de poder, inspirada en la historia de Stefano Cucchi.
MI HERMANO
(continua)
(continua)
inviata da Vladimir Carrión Mosucha 29/3/2019 - 13:56
Wake Up (It's 1984)
1983
Album: Good For Your Soul
Album: Good For Your Soul
Wake up! Won't you listen to me?
(continua)
(continua)
29/3/2019 - 02:10
Summer of '68
Johnny got drafted to Vietnam
(continua)
(continua)
29/3/2019 - 01:37
Percorsi:
Guerra in Vietnam: reduci e conseguenze
Sweet Love for Planet Earth
[2008]
La traccia che apre "Street Horrrsing", album d'esordio di questo duo di Bristol che produce musica "Electronica, drone, neo-psychedelia, experimental, post-rock, noise"
Testo (non comprensibile nell'esecuzione del brano, tanta è la distorsione) trovato su Genius
Il brano è stato utilizzato anche nella colonna sonora della serie televisiva britannica "Top Boy".
Lo so, lo so, sono tanti i giovani ottimisti che in questi ultimi mesi invocano il cambiamento, che la smettano gli uomini di violentare a morte il solo pianeta dove possono vivere... Io che sono vecchio e ormai scafato "sui giovani d'oggi ci scatarro su", come cantavano gli Afterhours, e insieme ai Fuck Buttons credo che ormai l'unica soluzione per favorire una rigenerazione planetaria sia l'estinzione, l'annientamento, la scomparsa del genere umano.
La traccia che apre "Street Horrrsing", album d'esordio di questo duo di Bristol che produce musica "Electronica, drone, neo-psychedelia, experimental, post-rock, noise"
Testo (non comprensibile nell'esecuzione del brano, tanta è la distorsione) trovato su Genius
Il brano è stato utilizzato anche nella colonna sonora della serie televisiva britannica "Top Boy".
Lo so, lo so, sono tanti i giovani ottimisti che in questi ultimi mesi invocano il cambiamento, che la smettano gli uomini di violentare a morte il solo pianeta dove possono vivere... Io che sono vecchio e ormai scafato "sui giovani d'oggi ci scatarro su", come cantavano gli Afterhours, e insieme ai Fuck Buttons credo che ormai l'unica soluzione per favorire una rigenerazione planetaria sia l'estinzione, l'annientamento, la scomparsa del genere umano.
We're all afflicted with a heinous curse
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2019 - 23:04
Percorsi:
Guerra alla Terra
Le Temps des Rides
Le Temps des Rides
Lettre de prison 16
1 mai 1934
Dialogue Maïeutique
Comme tu le précises si souvent, Lucien l’âne mon ami, j’espère que tu as conservé ta mémoire d’âne et que tu te souviens de la fin de la précédente chanson qui s’intitulait « Les Cartes-lettres ».
Parfaitement, Marco Valdo M.I. mon ami. Elle évoquait la Grammaire de l’Académie française dont elle disait qu’elle était un monument d’érudition et concluait « nous y reviendrons ».
Précisément, reprend Marco Valdo M.I., nous y voilà, on y revient avec un de ces petits morceaux d’humour à l’acide ironique dont le docteur Levi est coutumier. Constatant que la décision de faire cette grammaire avait été prise en avril 1634 et que sa première (et dernière encore à présent) édition datait de 1932, soit qu’il s’était écoulé à peu de chose près, trois siècles, le Dr. Levi indique la patience comme principale vertu de l’Académie... (continua)
Lettre de prison 16
1 mai 1934
Dialogue Maïeutique
Comme tu le précises si souvent, Lucien l’âne mon ami, j’espère que tu as conservé ta mémoire d’âne et que tu te souviens de la fin de la précédente chanson qui s’intitulait « Les Cartes-lettres ».
Parfaitement, Marco Valdo M.I. mon ami. Elle évoquait la Grammaire de l’Académie française dont elle disait qu’elle était un monument d’érudition et concluait « nous y reviendrons ».
Précisément, reprend Marco Valdo M.I., nous y voilà, on y revient avec un de ces petits morceaux d’humour à l’acide ironique dont le docteur Levi est coutumier. Constatant que la décision de faire cette grammaire avait été prise en avril 1634 et que sa première (et dernière encore à présent) édition datait de 1932, soit qu’il s’était écoulé à peu de chose près, trois siècles, le Dr. Levi indique la patience comme principale vertu de l’Académie... (continua)
La grammaire de l’Académie de France
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/3/2019 - 20:33
Luna tucumana
dal disco "The cat with the hat”
Dario Sansone vox
Daniele Sepe tenor sax
Roman Gomez bandoneon
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto Bastos congas
Roberto Lagoa percussion
Hamid Drake drums
Roberto Colella, Antonio De Luca, Antonello Iannotta, Roberto Trenca, Carmine D’Aniello, Luca Casbarro coro
Dario Sansone vox
Daniele Sepe tenor sax
Roman Gomez bandoneon
Franco Giacoia guitar
Tommy De Paola piano
Aldo Vigorito double bass
Roberto Bastos congas
Roberto Lagoa percussion
Hamid Drake drums
Roberto Colella, Antonio De Luca, Antonello Iannotta, Roberto Trenca, Carmine D’Aniello, Luca Casbarro coro
IO NON CANTERÒ ALLA LUNA
(continua)
(continua)
28/3/2019 - 20:27
Лёнька Королёв, или Песня про Лёньку Королёва
LENKA KOROLEV
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/3/2019 - 18:36
Eigentlich Unglaublich (daß ihnen das immer wieder gelingt...)
OIKEASTAAN USKOMATONTA (ETTÄ NE ONNISTUVAT SIINÄ KERTA TOISENSA JÄLKEEN)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/3/2019 - 14:48
Ma è un canto brasileiro
[1973]
Scritta da Mogol-Battisti
Nell'album "Il nostro caro angelo"
Una canzone geniale, secondo me, testualmente e musicalmente.
Contro il mercimonio del corpo delle donne, contro le falsità e le nefandezze della pubblicità e della propaganda, contro la distruzione dell'ambiente.
Soltanto una splendida canzone d'amore.
Scritta da Mogol-Battisti
Nell'album "Il nostro caro angelo"
Una canzone geniale, secondo me, testualmente e musicalmente.
Contro il mercimonio del corpo delle donne, contro le falsità e le nefandezze della pubblicità e della propaganda, contro la distruzione dell'ambiente.
Soltanto una splendida canzone d'amore.
Io non ti voglio più vedere
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2019 - 14:21
Canta di Roncastaldo
[2015]
Testo di Federico Berti, street artist e cantastorie e altro ancora.
Su di una melodia tradizionale dei cantastorie.
Testo trovato sul sito dell'autore
Una canzone dedicata all'eccidio di Roncastaldo di Loiano, Bologna, avvenuto il 2 ottobre del 1944.
Negli ultimi giorni del settembre 1944, mentre si stavano ritirando da Monghidoro verso Loiano, i tedeschi catturarono sette partigiani. Li fucilarono in località Roncastaldo (Loiano) il 2 ottobre 1944.
Erano Carlo Calzolari, Fortunato Caramalli, Bruno Gamberini, Ernesto Gamberini, Giuseppe Marchetti, Emidio Minarini e Pietro Minarini. (fonte: Storia e memoria di Bologna)
La cronaca e la canzone raccontano che i sette non furono fucilati ma addirittura massacrati a colpi di scure...
I versi sono un acrostico e con le iniziali formano la frase "FASCISTI ASSASSINI FUORI DALL'ITALIA DEMOCRAZIA A PAROLE NON BASTA"
Testo di Federico Berti, street artist e cantastorie e altro ancora.
Su di una melodia tradizionale dei cantastorie.
Testo trovato sul sito dell'autore
Una canzone dedicata all'eccidio di Roncastaldo di Loiano, Bologna, avvenuto il 2 ottobre del 1944.
Negli ultimi giorni del settembre 1944, mentre si stavano ritirando da Monghidoro verso Loiano, i tedeschi catturarono sette partigiani. Li fucilarono in località Roncastaldo (Loiano) il 2 ottobre 1944.
Erano Carlo Calzolari, Fortunato Caramalli, Bruno Gamberini, Ernesto Gamberini, Giuseppe Marchetti, Emidio Minarini e Pietro Minarini. (fonte: Storia e memoria di Bologna)
La cronaca e la canzone raccontano che i sette non furono fucilati ma addirittura massacrati a colpi di scure...
I versi sono un acrostico e con le iniziali formano la frase "FASCISTI ASSASSINI FUORI DALL'ITALIA DEMOCRAZIA A PAROLE NON BASTA"
Figlio mio lo voglio cantare
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2019 - 13:50
Am Fluß
Chanson allemande – Am Fluß – Franz-Josef Degenhardt – 2003
Dialogue Maïeutique
On attribue, dit Marco Valdo M.I., à bien des gens et sous bien des formes, l’idée ou la réflexion ou la pensée, c’est selon, qu’on peut résumer par : « Si tu t’assieds au bord du fleuve, il suffit d’attendre pour voir le cadavre de ton ennemi passer. »
On peut mettre le mot ennemi au pluriel, dit Lucien l’âne. Il me semble avoir entendu Xénophon lui-même, tenir pareil propos. En tout cas, il parlait d’ennemis et de fleuve. C’était déjà il y a un certain temps. Pareil pour Lao-Tseu que j’avais croisé courant la montagne sur son bœuf. Mais bref, l’idée est la même. C’est une idée fort philosophique et consolatrice. Elle est surtout pacifique. Cependant, elle suppose d’avoir des ennemis et aussi, un fleuve, sans compter qu’il faudrait en plus que les ennemis tombent dans le fleuve et qu’on soit présent lors... (continua)
Dialogue Maïeutique
On attribue, dit Marco Valdo M.I., à bien des gens et sous bien des formes, l’idée ou la réflexion ou la pensée, c’est selon, qu’on peut résumer par : « Si tu t’assieds au bord du fleuve, il suffit d’attendre pour voir le cadavre de ton ennemi passer. »
On peut mettre le mot ennemi au pluriel, dit Lucien l’âne. Il me semble avoir entendu Xénophon lui-même, tenir pareil propos. En tout cas, il parlait d’ennemis et de fleuve. C’était déjà il y a un certain temps. Pareil pour Lao-Tseu que j’avais croisé courant la montagne sur son bœuf. Mais bref, l’idée est la même. C’est une idée fort philosophique et consolatrice. Elle est surtout pacifique. Cependant, elle suppose d’avoir des ennemis et aussi, un fleuve, sans compter qu’il faudrait en plus que les ennemis tombent dans le fleuve et qu’on soit présent lors... (continua)
AU BORD DU FLEUVE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/3/2019 - 16:50
Gasparazzo
[2016]
Nell'album "Forastico"
Nell'album "Forastico"
Sistemàti il cielo e la terra
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/3/2019 - 16:49
Ja, das ist die Sprache der Mörder
SE ON MURHAAJIEN KIELTÄ
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 27/3/2019 - 16:01
2 Juni 1967 (oder Das Argument Der Straße)
[1968]
Nell'album "Wenn der Senator erzählt"
Non intendo una parola di tedesco, vado sempre ad intuito e di traduttore automatico e poi... aspetto una traduzione del Venturi, o di Marco Valdo M.I., o di Francesco Mazzocchi...
Però, quando il titolo è una data anche un ignorantone di tedesco come me può arrivare ad abbozzare un commento introduttivo...
Il 2 giugno 1967 è per molti versi una data epocale nella storia della Germania occidentale.
Quel giorno a Berlino Ovest si tenne una grande manifestazione di protesta contro la visita ufficiale dello Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi il quale, dopo il golpe realizzato nel 1953 da USA e GB contro il legittimo governo di Mohammad Mosadeq, regnava sull'Iran col pugno di ferro della sua polizia segreta, la famigerata SAVAK. Le proteste di piazza non erano soltanto contro il regime iraniano ma anche contro il suo mentore, gli USA, responsabile... (continua)
Nell'album "Wenn der Senator erzählt"
Non intendo una parola di tedesco, vado sempre ad intuito e di traduttore automatico e poi... aspetto una traduzione del Venturi, o di Marco Valdo M.I., o di Francesco Mazzocchi...
Però, quando il titolo è una data anche un ignorantone di tedesco come me può arrivare ad abbozzare un commento introduttivo...
Il 2 giugno 1967 è per molti versi una data epocale nella storia della Germania occidentale.
Quel giorno a Berlino Ovest si tenne una grande manifestazione di protesta contro la visita ufficiale dello Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi il quale, dopo il golpe realizzato nel 1953 da USA e GB contro il legittimo governo di Mohammad Mosadeq, regnava sull'Iran col pugno di ferro della sua polizia segreta, la famigerata SAVAK. Le proteste di piazza non erano soltanto contro il regime iraniano ma anche contro il suo mentore, gli USA, responsabile... (continua)
Da habt ihr es, das Argument der Straße
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/3/2019 - 11:58
'a città 'e Pulecenella
Credo che debba esserci anche questa canzone. Non si tratta di guerra in senso letterale, ma ci va molto vicino.
(Luca)
(Luca)
T'accumpagno vico vico
(continua)
(continua)
26/3/2019 - 23:59
Επέσατε θύματα
anonimo
@ Riccardo Gullotta.
Ragionando sulla mia traduzione italiana, anche alla luce di quella tedesca da te inserita, mi sono accorto di aver preso un abbaglio bello e buono sullo μνήμα: qui significa proprio "tomba", e non "monumento". Ho quindi corretto la traduzione italiana e, di rimando, ho leggermente modificato anche le tue traduzioni in inglese e francese. Naturalmente, puoi a tua volta modificarle secondo i tuoi gusti e le tue rese. Ti chiedo scusa, a volte il greco è una lingua sottilissimamente infida...
Ragionando sulla mia traduzione italiana, anche alla luce di quella tedesca da te inserita, mi sono accorto di aver preso un abbaglio bello e buono sullo μνήμα: qui significa proprio "tomba", e non "monumento". Ho quindi corretto la traduzione italiana e, di rimando, ho leggermente modificato anche le tue traduzioni in inglese e francese. Naturalmente, puoi a tua volta modificarle secondo i tuoi gusti e le tue rese. Ti chiedo scusa, a volte il greco è una lingua sottilissimamente infida...
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 26/3/2019 - 23:38
×
(Barrow, Gibbons)
Dal secondo album della band di Bristol, intitolato semplicemente Portishead
Non saprei dire se si riferisca alla Thatcher e al suo amico americano, il cowboy Ronald Reagan, o più in generale sia un atto di accusa di tutti i popoli oppressi contro l'oppressore, il conquistatore rappresentato qui dai cowboys... sicuramente è una canzone politica a favore di tutte le minoranze e contro le maggioranze che opprimono, schiacciano e riducono in schiavitù.