Queen of the Field (Patsey's Song)
[2013]
Brano da "12 Years A Slave (Music From And Inspired By)", che non è la colonna sonora del film di Steve McQueen (quella fu composta da Hans Zimmer) ma una raccolta di canzoni connesse al tema di quel film, che racconta la storia vera di Solomon Northup, un afroamericano libero del nord degli USA che nel 1841 venne sequestrato e venduto come schiavo nel Sud, rimanendo in schiavitù per 12 anni prima di riuscire a riacquistare nuovamente la libertà.
Brano da "12 Years A Slave (Music From And Inspired By)", che non è la colonna sonora del film di Steve McQueen (quella fu composta da Hans Zimmer) ma una raccolta di canzoni connesse al tema di quel film, che racconta la storia vera di Solomon Northup, un afroamericano libero del nord degli USA che nel 1841 venne sequestrato e venduto come schiavo nel Sud, rimanendo in schiavitù per 12 anni prima di riuscire a riacquistare nuovamente la libertà.
Queen of the field
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2019 - 22:20
L'Histoire du Soldat
Voilà l’histoire de l’Histoire du Soldat, confiée par deux de ses acteurs : le comédien et chanteur Jean Villard Gilles (voir notamment L’Homme et le Singe) et le musicien et chef d’orchestre, Ernest Ansermet.
Cordial
Lucien Lane
Cordial
Lucien Lane
Lucien Lane 2/3/2019 - 16:29
Penso diverso
2019
Adversus
Mai militanti, i Colle der Fomento hanno, però, sempre preso posizione e continuano a farlo. “Il rap deve raccontare quello che succede, In ‘Io penso diverso’, il pezzo più politico dell’album, parliamo di migranti, di razzismo. Non ci interessa parlare di Salvini, ma delle persone che lo hanno votato sì”, ci dice Masito. “È uno scontro di mentalità: tra chi pensa che un muro risolva i problemi e quella nuova umanità che i confini li ha già buttati giù”, chiude Danno.
Repubblica.it
Adversus
Mai militanti, i Colle der Fomento hanno, però, sempre preso posizione e continuano a farlo. “Il rap deve raccontare quello che succede, In ‘Io penso diverso’, il pezzo più politico dell’album, parliamo di migranti, di razzismo. Non ci interessa parlare di Salvini, ma delle persone che lo hanno votato sì”, ci dice Masito. “È uno scontro di mentalità: tra chi pensa che un muro risolva i problemi e quella nuova umanità che i confini li ha già buttati giù”, chiude Danno.
Repubblica.it
[Strofa 1: Danno]
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2019 - 09:51
Wo Gewalt herrscht, wird Widerstand zur Pflicht
DOVE DOMINA LA VIOLENZA, LA RESISTENZA DIVENTA UN DOVERE
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 1/3/2019 - 20:18
Nuovi schiavi
2018
Il sangre e il sal
Finalista Voci x la libertà 2019
Il sangre e il sal
Finalista Voci x la libertà 2019
C'erano un tempo schiavi orgogliosi di sognare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/3/2019 - 15:50
Wenn alle Menschen dieser Erde
SE TUTTE LE PERSONE DI QUESTA TERRA
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 1/3/2019 - 10:29
Heimweh nach Heimat
NOSTALGIA DELLA PATRIA
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 28/2/2019 - 20:36
Traurig bin ich sowieso
IN OGNI CASO SONO TRISTE
(continua)
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 28/2/2019 - 15:44
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
anonimo
SAKSAN POJAT AFRIKASSA 1)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/2/2019 - 15:29
Gabriel Fauré: Requiem, Op. 48
[1886-90]
Musica del compositore ed organista francese Gabriel Fauré (1845-1924)
Testo di Gabriel Fauré basato sulla Missa pro defunctis secondo la liturgia cattolica tridentina, con omissione del Dies irae.
Testo trovato sul sito de L'Orchestra Virtuale del Flaminio
Propongo questo brano perchè lunedì scorso, il 25 febbraio, nel Duomo di Torino, il Requiem di Fauré è stato eseguito in suffragio delle migliaia di migranti morti nel Mediterraneo
Il Requiem, nella versione per voci e pianoforte, è stato intonato da alcuni componenti dei più importanti cori italiani, del Teatro alla Scala e della Fenice, dell’Opera di Roma e del Maggio musicale fiorentino, del Comunale di Bologna e del Lirico di Cagliari, dell’Arena di Verona e dell’Accademia di Santa Cecilia. Con Valentina Escobar, voce bianca, Roberto De Candia, baritono, e Carlo Caputo al pianoforte. A dirigere il maestro Fabio Biondi.... (continua)
Musica del compositore ed organista francese Gabriel Fauré (1845-1924)
Testo di Gabriel Fauré basato sulla Missa pro defunctis secondo la liturgia cattolica tridentina, con omissione del Dies irae.
Testo trovato sul sito de L'Orchestra Virtuale del Flaminio
Propongo questo brano perchè lunedì scorso, il 25 febbraio, nel Duomo di Torino, il Requiem di Fauré è stato eseguito in suffragio delle migliaia di migranti morti nel Mediterraneo
Il Requiem, nella versione per voci e pianoforte, è stato intonato da alcuni componenti dei più importanti cori italiani, del Teatro alla Scala e della Fenice, dell’Opera di Roma e del Maggio musicale fiorentino, del Comunale di Bologna e del Lirico di Cagliari, dell’Arena di Verona e dell’Accademia di Santa Cecilia. Con Valentina Escobar, voce bianca, Roberto De Candia, baritono, e Carlo Caputo al pianoforte. A dirigere il maestro Fabio Biondi.... (continua)
I. INTROITO E KYRIE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/2/2019 - 22:54
Schachmatt
Album Return of the Mother - 2000
Das Ende der Welt, ist euch das egal
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 27/2/2019 - 22:44
Was treiben wir Deutschen in Afrika?
anonimo
d’après la version en italo-tedesque – MA KE CI SI FA A FARE NOIALTRI TETESKI IN AFRIKA? de Rikkardo Fenturi (2016)
d’une chanson allemande – Was treiben wir Deutschen in Afrika? – anonyme – 1898
Texte d'auteur anonyme à chanter sur la mélodie de la chanson romantique pour enfants "Es klappert die Mühle am rauschen Bach, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp". Texte repris dans un "Demokratisches Liederbuch", publié à Stuttgart en 1898. À chanter sur la mélodie de la chanson romantique pour enfants "Es klappert die Mühle am rauschen Bach, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp".
Deutsch-Südwestafrika, l'Afrique du Sud-Ouest allemande, ainsi fut appelée une partie du continent africain, qui correspond maintenant plus ou moins à la Namibie, que l'Empire allemand a considérée comme sa colonie entre 1884 et la fin de la Grande Guerre (1914-18). Ce que les colons et... (continua)
d’une chanson allemande – Was treiben wir Deutschen in Afrika? – anonyme – 1898
Texte d'auteur anonyme à chanter sur la mélodie de la chanson romantique pour enfants "Es klappert die Mühle am rauschen Bach, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp". Texte repris dans un "Demokratisches Liederbuch", publié à Stuttgart en 1898. À chanter sur la mélodie de la chanson romantique pour enfants "Es klappert die Mühle am rauschen Bach, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp, klipp-klapp".
Deutsch-Südwestafrika, l'Afrique du Sud-Ouest allemande, ainsi fut appelée une partie du continent africain, qui correspond maintenant plus ou moins à la Namibie, que l'Empire allemand a considérée comme sa colonie entre 1884 et la fin de la Grande Guerre (1914-18). Ce que les colons et... (continua)
QU’EST-CE QU’ON FOUT NOUS AUTRES ALLEMANDS EN AFRIQUE ?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/2/2019 - 18:49
Le bombe
1973
Ma...
Ma...
Per ogni bomba che non porti una firma
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 15:54
A Victor
1975
Moby Dick
Cercando in rete sembrerebbe che esistano due diverse edizioni dell'LP Moby Dick e la canzone sarebbe presente solo in una delle due.
Moby Dick
Cercando in rete sembrerebbe che esistano due diverse edizioni dell'LP Moby Dick e la canzone sarebbe presente solo in una delle due.
Ho sempre creduto in te e perciò che ti canto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 15:38
Percorsi:
Víctor Jara
Es saß ein klein wild Vögelein
anonimo
SE ISTUI, METSÄLINTUNEN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 27/2/2019 - 15:24
Radio Belgrado
2001
Europa Hotel
"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.
"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Europa Hotel
"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.
"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Notte chiara sopra i fiumi grandi fiumi sembra che riposino
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 13:23
I bambini di Sarajevo
2001
Europa Hotel
"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.
"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Europa Hotel
"Io sono nato a Trieste da famiglia pugliese e la mia famiglia è tutta gente di mare quindi uno dei temi fondamentali dell’album è il mare. L’altro tema fondamentale è quello dei Balcani. Essendo triestino ho risentito delle influenze prima artistiche e poi drammatiche motivate da quello che bene o male è successo ai nostri cugini jugoslavi qualche tempo fa e della qual cosa ci siamo accorti anche troppo tardi. Il terzo leit-motiv del CD è quello di non volersi arrendere mai, cioè si diventa vecchi quando si vuole invecchiare: ci sono ragazzi di 20 anni che sono vecchi mentre ci sono persone meravigliosa di 80-90 anni che sembrano dei ragazzini".
Il titolo dell'album, "Europa Hotel", deriva da un albergo di Sarajevo, città alla quale D'Eliso è molto legato.
"Ho avuto il primo approccio con Sarajevo nel 1986 quando lavoravo per la Rai. Avevamo fatto un giretto in Serbia... (continua)
Sono tuoni o son cannoni lì nei boschi quei fuochi dimmi cos'è
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 12:58
Belfast
1983
Cattivi pensieri
Cattivi pensieri
È strano come piova anche d'agosto in questa città
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/2/2019 - 12:27
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
Vernichtungsbefehl
E' vero. Anche se, devo dire, quello a cui somiglio di più resta sempre Gilles Servat, anche se ora, date le mie magagne di salute, sono dimagrito che sembro la Skeleton Coast...ad ogni modo, a me Bezuidenhout mi ricorda un cacao amaro...!
26/2/2019 - 18:35
Hunger Strike & Troubles
2016
A colpi di Machete
A colpi di Machete
Vento ribelle che accarezza l'erba,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/2/2019 - 14:56
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
I dannati della terra
Bruciano ancora quegli occhi insanguinati
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/2/2019 - 14:52
Brot und Frieden hätt' ich gern [Der Deserteur]
anonimo
MIELENI TEKEE LEIPÄÄ JA RAUHAA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 26/2/2019 - 13:45
×
Featuring BJ the Chicago Kid & The-Dream
One of the tracks is called "F.U.B.U.," which stands for "For us by us." I read that your working title for the song was "Be Very Afraid." When you talk about choosing optimism over pessimism, "For us by us" versus "Be very afraid" is a pretty stark contrast.
It is, it is. And to be honest, "F.U.B.U." was the song I had the hardest time writing in terms of conceptualizing. Before, that song specifically was about people being afraid of us and fear being at the root of so many murders from policemen, so many murders that we have constantly seen in the past few years. And it was really, really hard for me to put that in a four-minute song. And I kept trying, and I kept trying, and it hurt so much and it was so painful for me and it was so sad. And one day, I put on the track again, probably the fifth or sixth... (continua)