Di questo qui, salviamo pure The Cost of War (sulla sindrome del reduce, e vabbè...), ma questa "War Mentality" mi pare una sparata guerrafondaia... o no?
Chiedo verifica agli Admins...
B.B. 17/3/2019 - 21:10
Uhm....ci devo ancora pensare, mi dai due o tre giorni...?
Comunque sicuramente una della canzoni più "ricche" della musica nostrana,
So, che la mia è una spiegazione ben poco economica, ma intendere come "puttana" il cristianesimo a cui da Costantino in poi gli imperatori si sono sposati a doppio filo, e viceversa?
Alla fine ne sarà snaturato
18/3/2019 - 19:31
Il mondo antico e molti dei suoi valori e delle sue conoscenze.
Ridurlo soltanto alla Teodora, non so, mi sembrerebbe poco evocativo.
Ma mi rendo conto la mia sia una soprattutto una fascinazione, magari mossa dalla mia νοσταλγια.
L’analisi di Diego Carpitella incentrata su questa canzone epico-lirica parte da alcune considerazioni sul melodramma, le ragioni della cui popolarità vanno individuate non solo nella musica ma anche e spesso nei contenuti e nelle trame. Molti titoli operistici dell’Ottocento rimasero impressi nella memoria popolare per la violenza e per la drammaticità a forti tinte dei personaggi e delle situazioni che narravano. Così la Tosca di Puccini, tratta dal dramma di Victorien Sardou, si riferisce a un avvenimento verificatosi a Tolosa nel secolo XVI. Il connestabile di Montmorency ebbe l’infamia di promettere a una povera donna la grazia del marito se avesse accolto i suoi favori. Ciò avvenuto, si concesse la sadica gioia di mostrale il marito impiccato sulla piazza. La stessa situazione è all’origine della canzone narrativa nota in Italia come “La bella Cecilia”, il cui argomento può così essere... (continua)
1g. “Fior di tomba” nella versione piemontese data da Costantino Nigra (Canti Popolari Piemontesi)
1g. “Fior di tomba” in the Piedmontese version given by Costantino Nigra (Piedmontese Folksongs).
La versione piemontese (monferrina) “tipica” data da Costantino Nigra è riprodotta integralmente dal saggio di Georges Doncieux, La Pernette. Origine, histoire et restitution critique d'une chanson populaire romane, pubblicato nell'annata 1891 della rivista filologica Romania, vol. 77, pp. 86-135 (il testo piemontese si trova a pagina 122). Un intervento di M. Morelli sulla pagina della Pernette, vale a dire la “canzone francese del 1500” nominata dal Nigra come all'origine di Fior di tomba, mi ha spinto a ricontrollare a fondo il saggio del Doncieux, capitale per la storia della Pernette e delle sue derivazioni. Se si accettano le possibili influenze di Fior di tomba sulla nascita di “Bella Ciao”,... (continua)
Di là da cui boscage | na bela fia a j'è. (continua)
I pellegrini, passando,
tra lala lala lala lalala
i pellegrini, passando,
ne prenderanno un boccio,
ne prenderanno un boccio,
ne prenderanno un boccio.
Diranno: Dio abbia l'anima,
tra lala lala lala lalala
diranno: Dio abbia l'anima
di quei poveri innamorati,
di quei poveri innamorati,
di quei poveri innamorati.
E le genti che passeranno
O bella ciao ecc.
Diranno che bel fior
E questo è il fiore
Del partigiano
morto per la libertà
Morto per la libertà.
Il riferimento al passante, il ritornello che ritarda il verbo, il riferimento al fiore e, infine, alla causa nobile della morte e il compianto.
Che sia una ripresa testuale diretta sembra strano, la struttura è elementare e si può spiegare, sono queste immagini così diffuse nella canzone popolare da essere una pura coincidenza?
A intuito ci potrebbe stare, ma nel mio studio molto amatoriale e parziale sul canto popolare, non le ho mai trovate
M. Morelli 18/3/2019 - 02:29
Carissimo M. Morelli, parrebbe proprio che, col tuo intuito (e col tuo studio), tu “ci abbia dato” in pieno, come si suol dire. Spinto dal tuo intervento a ricontrollare a fondo il capitale saggio di Georges Doncieux, La Pernette. Origine, histoire et restitution critique d'une chanson populaire romane (pubblicato sulla rivista Romania nel 1891, 77, pp. 86-135 e fortunatamente disponibile in Rete), mi sono accorto che il canto, oltre a essere diffuso un po' in tutta la Francia dal sud alla Normandia, ha precise propaggini in Italia. Particolarmente in Piemonte, come fu messo in luce da Costantino Nigra nei suoi Canti popolari piemontesi, ma con addentellati fino al Veneto e a Pontelagoscuro (Ferrara).
Orbene, le versioni piemontesi sembrano afferire proprio a quella Fior di tomba che è indicata tra le principali fonti possibili di Bella Ciao. La derivazione di Fior di tomba da una “canzone... (continua)
Ravna Romanija è sia un villaggio nella regione appunto della Romanija, sia un riferimento al fatto che l'effettivo monte Romanija è praticamente un altipiano che visto dalla lunga distanza appare piatto. Spero di esser stato d'aiuto :)
c'è un errore, la canzone pubblicata su "Crash Landing" è Somewhere (Over the Rainbow) ed è uno strumentale, reinterpretazione del classico "Over the rainbow". Questo invece è un pezzo pubblicato in People, Hell and Angels, raccolta di inediti del 2013 (ma doveva essere stata pubblicata anche prima visto che è stata inserita nel 2009) e si intitola semplicemente Somewhere.
Lorenzo 15/3/2019 - 23:12
T'las propi rasùn, Lurens!
E per giunta il brano è del 1968...
Maperò come avrò fatto a postarlo nel 2009 se l'album dove è contenuto è del 2013?
In realtà il brano si trova in diverse raccolte non ufficiali precedenti, a partire dal 1989...
La tua correzione mi ha portato anche ad un'altra canzone di Hendrix, contenuta questa sì in "Crash Landing", che già solo per il titolo è tutta da indagare: "Peace In Mississippi".
Si tratta però di un brano strumentale.
Due parole del traduttore. In un primo momento avevo pensato di disseminare la traduzione di note; ma, per la natura stessa di questo testo, mi sono accorto che sarebbe stato semplicemente inutile, e pedantesco. Va presa quindi, questa “traduzione”, così com'è: una possibile resa di una imagery distopica, tenendo presente la tecnica compositiva di Kevin Barnes (v. introduzione). Solo una parola sulle birch mares della seconda strofa: ho disperato di trovare una resa accettabile (giumente in betulla?...) finché non ho trovato un libriccino in Rete (una guida allo stato cinese dello Xinjiang) in cui si racconta di come il latte di cavalla venga bevuto in coppe di legno di betulla. Naturalmente, si tratta di una remota ipotesi, ma se qualcuno ha proposte differenti si faccia tranquillamente avanti, ivi comprese le “giumente di betulla” letterali...
Note. This English translation has been largely reworked according to the adjusted French lyrics of the song, but incorporates several points of Alan Lomax's “traditional” translation which are not only correct, but also very lively. That's why the translation is not credited. [RV]
THE KEYS OF THE JAIL (continua)
14/3/2019 - 09:37
Spedito come sempre. La traduzione italiana sarà fatta fra un mese... ma già c'è!!! ;-)
Grazie Riccardo,
hai fatto bene a "currigermi" :)
Anche la nota hai messa proprio nel punto che ci voleva.
Per la poesia di Sergej Esenin riferirò, appena li vedo, ma l'ho letta e comunque la somiglianza sembra finire con il titolo. Probabilmente la conoscono, visto che su cinque membri del gruppo, tre sono poeti.
Un salutone
appendix
Krzysztof Rodak – voce, chitarra acustica
Paweł "Gura" Górecki – voce, basso, chitarra acustica
Kamil Borkowski – voce, chitarra elettrica
Krzysztof Opieka – batteria
Kacper Kowalewski – tastiere
Joseph Broussard, dit Beausoleil. Acadian pioneer and resistance fighter Joseph Broussard dit Beausoleil was born in Port-Royal, Acadia, in 1702. In 1740 he with his brother Alexandre established a community at Boundary Creek (above present day Moncton, New-Brunswick). During the 1755 expulsion, Broussard, his brother, and other Acadians evaded capture, conducting a guerilla campaign on land and sea against the British military. In 1759, however, Broussard and his partisans, facing starvation, were forced to surrender. Imprisoned at Halifax until 1764 when the treaty of Paris ended the French and Indian war, Beausoleil led one hundred ninety-three exiles to Saint Domingue (present-day Haiti). Member of the party was Beausoleil’s first cousin, Pierre Richard, direct ancestor of Zachary Richard. In February, 1765, the group arrived at New Orleans and continued onto the Attakapas region of... (continua)
Dovrebbe essere riferita ai kamikaze giapponesi della seconda guerra mondiale, dato che Kami sta per Divinità o dio e Kaze soffio. Dunque Vento divino. Gli eroi del vento giapponesi erano l'ultima risorsa dell'Impero per vincere la guerra del Pacifico contro gli Americani. Infatti questi piloti andavano a impicchiata su portaerei e incrociatori USA. Nel testo si parla di un traditore che fugge, il massimo smacco per il Giappone. Apparentemente sembra strano un traditore nei kamikaze, dato che venivano scelti per morire e i soldati giapponesi erano tra l'altro molto onorati e fieri di morire con questo estremo gesto