Vi äro tusenden
[1977]
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ulf Dageby - Peter Wahlqvist
Sjunger / Canta / Singing / Chante / Laulaa: Totta Näslund (1945-2005)
Album / Albumi: Vi äro tusenden [1977]
Italiano
Svenska
English
Una canzone rock (scritta da Ulf Dageby e Peter Wahlqvist, e interpretata da Totta Näslund) scritta nel 1977 per il Tältprojekt (“Progetto nei tendoni”, o “teatri tenda”).
Il Tältprojekt, chiamato anche Vi äro tusenden (“Siamo in migliaia”, espressione ripresa dal Vi bygger landet, il principale inno socialista dei paesi nordici), è stato un'importante rappresentazione teatrale e musicale della sinistra svedese, che fu portata in tutta la Svezia e in Danimarca nel 1977. Si trattava della messa in scena di tutta la storia del movimento operaio svedese.
Il Tältprojekt effettuò una tournée di quattro mesi e mezzo in 31... (continua)
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ulf Dageby - Peter Wahlqvist
Sjunger / Canta / Singing / Chante / Laulaa: Totta Näslund (1945-2005)
Album / Albumi: Vi äro tusenden [1977]
Italiano
Svenska
English
Una canzone rock (scritta da Ulf Dageby e Peter Wahlqvist, e interpretata da Totta Näslund) scritta nel 1977 per il Tältprojekt (“Progetto nei tendoni”, o “teatri tenda”).
Il Tältprojekt, chiamato anche Vi äro tusenden (“Siamo in migliaia”, espressione ripresa dal Vi bygger landet, il principale inno socialista dei paesi nordici), è stato un'importante rappresentazione teatrale e musicale della sinistra svedese, che fu portata in tutta la Svezia e in Danimarca nel 1977. Si trattava della messa in scena di tutta la storia del movimento operaio svedese.
Il Tältprojekt effettuò una tournée di quattro mesi e mezzo in 31... (continua)
Så rullar historiens Hjul
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/3/2019 - 22:31
Il treno degli operai
[1971]
Parole di Dodi (Ersilia) Moscati (1942-1998)
Musica di Eliseo (?)
Nell'album del Canzoniere Internazionale intitolato Il bastone e la carota – Canti di ribellione dei giorni nostri, I Dischi dello Zodiaco.
Testo trovato su Il Deposito
Parole di Dodi (Ersilia) Moscati (1942-1998)
Musica di Eliseo (?)
Nell'album del Canzoniere Internazionale intitolato Il bastone e la carota – Canti di ribellione dei giorni nostri, I Dischi dello Zodiaco.
Testo trovato su Il Deposito
Cara mamma son partita
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2019 - 21:53
La Ballade de Beausoleil
1978
Migration
Altra canzone tratta dal concept album nel quale racconta l'insediamento in Louisiana degli emigranti cajun dal Canada.
Questa è dedicata a Joseph Broussard detto Beausoleil, capo della resistenza acadiana alle deportazioni inglesi. Morì in Louisiana per una malattia tropicale.
Migration
Altra canzone tratta dal concept album nel quale racconta l'insediamento in Louisiana degli emigranti cajun dal Canada.
Questa è dedicata a Joseph Broussard detto Beausoleil, capo della resistenza acadiana alle deportazioni inglesi. Morì in Louisiana per una malattia tropicale.
La lune est pleine, on monte ce soir avec Beausoleil.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/3/2019 - 10:13
Migration
1978
Migration
Title track del concept album nel quale racconta l'insediamento in Louisiana degli emigranti cajun dal Canada.
Migration
Title track del concept album nel quale racconta l'insediamento in Louisiana degli emigranti cajun dal Canada.
Quand le vent du Nord,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/3/2019 - 10:02
Les clefs de la prison
anonimo
[ca. 1934]
(The Keys of the Jail)
No. 31. Elida Hofpauir, New Iberia, La., 1934
"So far as we know, this is an indigenous song. Its clipped, colloquial style, its syncopation, its lines from "The Boston Burglar" indicate its fairly recent origin. The precision of phrasing, the lighthearted bitterness of the lines, and the remarkably deft use of dialogue remind one of Villon. A swift and acid dialogue between a condemned man and his father and mother, it stands alone of its kind among American folk songs." - Our Singing Country: Folk Songs and Ballads By John and Alan Lomax
Un tributo alla grande migrazione-deportazione acadiana nella Louisiana
blogfoolk.com
Tra il 1755 e il 1763, in seguito al trattato di Utrecht del 1713 che sanciva il passaggio della regione dell'Acadia (nel Canada Orientale) sotto la Gran Bretagna, la popolazione francofona, che aveva rifiutato di giurare fedeltà... (continua)
(The Keys of the Jail)
No. 31. Elida Hofpauir, New Iberia, La., 1934
"So far as we know, this is an indigenous song. Its clipped, colloquial style, its syncopation, its lines from "The Boston Burglar" indicate its fairly recent origin. The precision of phrasing, the lighthearted bitterness of the lines, and the remarkably deft use of dialogue remind one of Villon. A swift and acid dialogue between a condemned man and his father and mother, it stands alone of its kind among American folk songs." - Our Singing Country: Folk Songs and Ballads By John and Alan Lomax
Un tributo alla grande migrazione-deportazione acadiana nella Louisiana
blogfoolk.com
Tra il 1755 e il 1763, in seguito al trattato di Utrecht del 1713 che sanciva il passaggio della regione dell'Acadia (nel Canada Orientale) sotto la Gran Bretagna, la popolazione francofona, che aveva rifiutato di giurare fedeltà... (continua)
1. Le garçon:
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/3/2019 - 09:27
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Aldrig mera krig
[1977]
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ulf Dageby - Peter Wahlqvist
Sjunger / Canta / Singing / Chante / Laulaa: Totta Näslund (1945-2005)
Album / Albumi: Vi äro tusenden [1977]
Italiano
Svenska
English
Una canzone rock (scritta da Ulf Dageby e Peter Wahlqvist, e interpretata da Totta Näslund) scritta nel 1977 per il Tältprojekt (“Progetto nei tendoni”, o “teatri tenda”). La canzone ha avuto un suo secondo momento di notorietà nel 2001, quando fu ripresa dal movimento altermondialista svedese che si espresse particolarmente a Göteborg.
Il Tältprojekt, chiamato anche Vi äro tusenden (“Siamo in migliaia”, espressione ripresa dal Vi bygger landet, il principale inno socialista dei paesi nordici), è stato un'importante rappresentazione teatrale e musicale della sinistra svedese, che fu portata in tutta la Svezia e in Danimarca... (continua)
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ulf Dageby - Peter Wahlqvist
Sjunger / Canta / Singing / Chante / Laulaa: Totta Näslund (1945-2005)
Album / Albumi: Vi äro tusenden [1977]
Italiano
Svenska
English
Una canzone rock (scritta da Ulf Dageby e Peter Wahlqvist, e interpretata da Totta Näslund) scritta nel 1977 per il Tältprojekt (“Progetto nei tendoni”, o “teatri tenda”). La canzone ha avuto un suo secondo momento di notorietà nel 2001, quando fu ripresa dal movimento altermondialista svedese che si espresse particolarmente a Göteborg.
Il Tältprojekt, chiamato anche Vi äro tusenden (“Siamo in migliaia”, espressione ripresa dal Vi bygger landet, il principale inno socialista dei paesi nordici), è stato un'importante rappresentazione teatrale e musicale della sinistra svedese, che fu portata in tutta la Svezia e in Danimarca... (continua)
Jag kan hälsa från en skyttegrav i Flandern
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/3/2019 - 02:22
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Apapaia
Da "17 Re" (1987)
Si può vincere una guerra in due
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 13/3/2019 - 22:22
Recipe for Prison Pruno
Col nome di pruno si indica nel gergo carcerario statunitense qualsiasi alcolico prodotto in cella; un moonshine piuttosto inquietante in cui può rientrare qualsiasi cosa fermentabile e sulle cui qualità organolettiche nessuno pare vada troppo per il sottile.
Take ten peeled oranges,
(continua)
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 13/3/2019 - 14:14
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Quante brave persone
[1976]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: La torre di Babele
Tra pochi giorni, alla fine del mese, si terrà nella città di Verona retta da un sindaco leghista, il Congresso mondiale delle famiglie o qualcosa del genere (la denominazione esatta non me la ricordo). Si tratta di un'iniziativa internazionale promossa e sponsorizzata da ogni cosa appartenente alla “galassia” delle estreme destre; ci saranno proprio tutti, da Forza Nuova agli ultrà omofobi africani (e omofobe africane), dai supertradizionalisti francesi al “ministro delle famiglie” italiano Fontana, dagli antiabortisti ai russi “sostenitori della famiglia tradizionale”, da Giorgia Meloni agli ungheresi familisti al governo, da Casapound al presidente moldavo omofobo. Ci sarà anche tale Lucy Akello, “ministro ombra” per lo sviluppo sociale in Uganda, che... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: La torre di Babele
Tra pochi giorni, alla fine del mese, si terrà nella città di Verona retta da un sindaco leghista, il Congresso mondiale delle famiglie o qualcosa del genere (la denominazione esatta non me la ricordo). Si tratta di un'iniziativa internazionale promossa e sponsorizzata da ogni cosa appartenente alla “galassia” delle estreme destre; ci saranno proprio tutti, da Forza Nuova agli ultrà omofobi africani (e omofobe africane), dai supertradizionalisti francesi al “ministro delle famiglie” italiano Fontana, dagli antiabortisti ai russi “sostenitori della famiglia tradizionale”, da Giorgia Meloni agli ungheresi familisti al governo, da Casapound al presidente moldavo omofobo. Ci sarà anche tale Lucy Akello, “ministro ombra” per lo sviluppo sociale in Uganda, che... (continua)
Quante brave persone
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2019 - 13:48
Passeggiata Sudamericana
1984
Dalla finestra
Dalla finestra
L'indio vive di zanzare, è contento di ballare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 17:23
Mio figlio
1989
Sedia Elettrica
Sedia Elettrica
Mio figlio dovrà essere un guerriero
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 16:02
Percorsi:
Mafia e mafie
Cristalli di memoria
1976
Eppure Soffia
Come racconta Alberto Bertoli nel video: è una canzone raccolta in un bar dal racconto di un reduce della ritirata di Russia.
Eppure Soffia
Come racconta Alberto Bertoli nel video: è una canzone raccolta in un bar dal racconto di un reduce della ritirata di Russia.
Neve bianca cadi piano
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 15:43
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Ballata per l'ultimo nato
[1977]
Testo e musica di Pierangelo Bertoli
Da "Il centro del fiume"
Testo e musica di Pierangelo Bertoli
Da "Il centro del fiume"
Un bimbo raccoglie nel morbido viso
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 15:33
Petru (26/05/09)
2016
Album: “Quello che non siamo”
“Petru (26/05/09)” è una canzone dedicata a Petru Birladeanu, vittima innocente di camorra. “Petru – racconta Roberto Ormanni – era un musicista di strada. Viveva suonando la sua fisarmonica sui treni della cumana di Napoli. Il 26 maggio del 2009, a Montesanto, venne colpito da alcuni proiettili sparati dai caricatori del clan Ricci, in faida col clan Mariano. Petru rimase mezz’ora a terra, lasciato morire nel suo stesso sangue, con al fianco soltanto la sua compagna, Mirela. La gente passava, girava la testa e andava via. Eppure i colpi della camorra non cercavano Petru. Stavano segnando il territorio. I cani lo fanno con il piscio, loro lo fanno con i proiettili”.
Album: “Quello che non siamo”
“Petru (26/05/09)” è una canzone dedicata a Petru Birladeanu, vittima innocente di camorra. “Petru – racconta Roberto Ormanni – era un musicista di strada. Viveva suonando la sua fisarmonica sui treni della cumana di Napoli. Il 26 maggio del 2009, a Montesanto, venne colpito da alcuni proiettili sparati dai caricatori del clan Ricci, in faida col clan Mariano. Petru rimase mezz’ora a terra, lasciato morire nel suo stesso sangue, con al fianco soltanto la sua compagna, Mirela. La gente passava, girava la testa e andava via. Eppure i colpi della camorra non cercavano Petru. Stavano segnando il territorio. I cani lo fanno con il piscio, loro lo fanno con i proiettili”.
Petru lascia il suo paese in un giorno come tanti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 14:45
Percorsi:
Mafia e mafie
John Reed
2016
Album: “Quello che non siamo”
“John Reed”, il cui arrangiamento rinvia direttamente alla tradizione folk americana, è un brano che parla di lavoro e di lavoratori. “E’ una storia senza tempo, che parte dagli operai del XX secolo e arriva fino ai precari dei nostri giorni”.
Album: “Quello che non siamo”
“John Reed”, il cui arrangiamento rinvia direttamente alla tradizione folk americana, è un brano che parla di lavoro e di lavoratori. “E’ una storia senza tempo, che parte dagli operai del XX secolo e arriva fino ai precari dei nostri giorni”.
Piove sul bagnato, è cieca e scura questa sera
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 14:42
Don Quijote
2016
Album: “Quello che non siamo”
Album: “Quello che non siamo”
Ognuno infondo cerca solamente dei mulini
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 14:37
Percorsi:
Don Chisciotte tra l'eternità e l'82
La escalera de Mauthausen
Chanson espagnole – La escalera de Mauthausen – Antonio Resines – Paroles d’Antonio Gómez et musique d’Antonio Resines – 1975
d’après la version italienne LA SCALA DI MATHAUSEN de Lorenzo Masetti.
La carrière de Mauthausen a été un des lieux les plus horribles de tous les camps nazis, vu que furent employées là des méthodes de travail inimaginables. Et on savait, car des prisonniers de toutes nationalités le racontaient, tous le savaient et disaient que le camp avait été construit par les Espagnols, les républicains espagnols et que chaque pierre portait le sang d’un Espagnol. Même la plus petite pierre de l’escalier de Mauthausen était imprégnée du sang d’un Espagnol. »
Témoignage de Mariano Constante (Capdesaso, Spagna, 1920 – Montpellier, France, 2010), écrivain espagnol dont l’œuvre est centrée sur l’expérience des républicains espagnols dans les camps de concentration nazis.
Mariano... (continua)
d’après la version italienne LA SCALA DI MATHAUSEN de Lorenzo Masetti.
La carrière de Mauthausen a été un des lieux les plus horribles de tous les camps nazis, vu que furent employées là des méthodes de travail inimaginables. Et on savait, car des prisonniers de toutes nationalités le racontaient, tous le savaient et disaient que le camp avait été construit par les Espagnols, les républicains espagnols et que chaque pierre portait le sang d’un Espagnol. Même la plus petite pierre de l’escalier de Mauthausen était imprégnée du sang d’un Espagnol. »
Témoignage de Mariano Constante (Capdesaso, Spagna, 1920 – Montpellier, France, 2010), écrivain espagnol dont l’œuvre est centrée sur l’expérience des républicains espagnols dans les camps de concentration nazis.
Mariano... (continua)
L’ESCALIER DE MAUTHAUSEN
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/3/2019 - 12:37
Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί
Giorgos Skourtis, l'autore del testo di questa canzone, scrittore, poeta e drammaturgo, è morto a Atene (dove aveva vissuto tutta la vita) il 19 novembre 2018 all'età di 78 anni. Solo adesso lo siamo venuti a sapere, così come il fatto che il suo soprannome storico era Μπαρμπα-Τζωρτζ, vale a dire l'esatta resa di "Tonton Georges" in greco.
Riccardo Venturi 11/3/2019 - 08:05
Siam prigionieri
anonimo
Buongiorno. Mio nonno, Trentino, prigioniero in Russia mi cantava tutte le sere questa canzone pinagendo.
Una strofa suonava così (le parole in russo le scrivo come mio nonno le pronunciava)
la traduzione che mio nonno faceva era
gleba = pane, cartoschi = patate, ciai = te
"e volschi nicuia" mio nonno non l'ha mai tradotto.
Un giorno incontrai una badante ucraina e colsi l'occasione per chiederle la traduzione. Lei si mise a ridere arrossendo ed alle mie insistenze tradusse, riproduco testualmente: "ed il resto un cazzo". Capii perché mio nonno non volle mai tradurre a me bambinetto quelle parole. Lo ammiro ancor di più se già non lo ammirassi al massimo
Cordiali saluti
Renzo
Una strofa suonava così (le parole in russo le scrivo come mio nonno le pronunciava)
Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
gleba cartoschi e ciai
Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
e volschi nicuja
gleba cartoschi e ciai
gleba cartoschi e ciai
Russia fatale che altro di bello non hai
gleba cartoschi e ciai
e volschi nicuja
la traduzione che mio nonno faceva era
gleba = pane, cartoschi = patate, ciai = te
"e volschi nicuia" mio nonno non l'ha mai tradotto.
Un giorno incontrai una badante ucraina e colsi l'occasione per chiederle la traduzione. Lei si mise a ridere arrossendo ed alle mie insistenze tradusse, riproduco testualmente: "ed il resto un cazzo". Capii perché mio nonno non volle mai tradurre a me bambinetto quelle parole. Lo ammiro ancor di più se già non lo ammirassi al massimo
Cordiali saluti
Renzo
Renzo 11/3/2019 - 03:45
Schließ Aug und Ohr
[1931]
Autore di questi versi, poi messi in musica nell'ambito del movimento dello scoutismo cattolico tedesco, fu Friedrich Gundolf, pseudonimo di Friedrich Leopold Gunderfinger (1880-1931), critico letterario e poeta, ebreo. I sui libri furono distrutti dai nazisti nel 1933.
Il canto, ovviamente vietato sotto il regime hitleriano, era uno tra i preferiti di Willi Graf, che con Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Kurt Huber e altri appartenne alla Weiße Rose, movimento cattolico di resistenza antinazista.
Testo trovato su Deutsche Lieder. Bamberger Anthologie
Brano proposto nella raccolta intitolata “Und weil der Mensch ein Mensch ist – Lager – Lieder – Widerstand” realizzata nel 2015 dal quartetto tedesco Die Grenzgänger (Michael Zachcial, Annette Rettich, Felix Kroll e Frederic Drobnjak).
Lo trovo anche in una raccolta precedente, "Es War In Schanghai (Kölner Bands Interpretieren Lieder Der Edelweißpiraten)", pubblicata nel 2004.
Autore di questi versi, poi messi in musica nell'ambito del movimento dello scoutismo cattolico tedesco, fu Friedrich Gundolf, pseudonimo di Friedrich Leopold Gunderfinger (1880-1931), critico letterario e poeta, ebreo. I sui libri furono distrutti dai nazisti nel 1933.
Il canto, ovviamente vietato sotto il regime hitleriano, era uno tra i preferiti di Willi Graf, che con Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Kurt Huber e altri appartenne alla Weiße Rose, movimento cattolico di resistenza antinazista.
Testo trovato su Deutsche Lieder. Bamberger Anthologie
Brano proposto nella raccolta intitolata “Und weil der Mensch ein Mensch ist – Lager – Lieder – Widerstand” realizzata nel 2015 dal quartetto tedesco Die Grenzgänger (Michael Zachcial, Annette Rettich, Felix Kroll e Frederic Drobnjak).
Lo trovo anche in una raccolta precedente, "Es War In Schanghai (Kölner Bands Interpretieren Lieder Der Edelweißpiraten)", pubblicata nel 2004.
Schließ Aug und Ohr für eine Weil
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2019 - 18:39
Onda calabra
le poche cose da tradurre dal tedesco:
Doichlanda ovviamente è la storpiatura di Deutschland = Germania
Und die Kleine = e la piccola
Und die Spiele = e i giochi
Und die Arbeit = e il lavoro
Und die Sonne = e il sole
Scheint allein = splende solo
Doichlanda ovviamente è la storpiatura di Deutschland = Germania
Und die Kleine = e la piccola
Und die Spiele = e i giochi
Und die Arbeit = e il lavoro
Und die Sonne = e il sole
Scheint allein = splende solo
Francesco Mazzocchi 10/3/2019 - 12:22
Il vento del Nord
Chanson italienne – Il vento del Nord – Tullio Bugari – 2017
Texte de Tullio Bugari
Musique et voix de Silvano Staffolani
Vent du Nord est le nom qu’on lui donna quand il est revenu à Corleone après la guerre partisane en Carnie, pour l’énergie qu’il mettait au service des luttes paysannes de sa terre. J’ai eu l’occasion d’approfondir la figure de Placido Rizzotto précisément durant mon voyage en Carnie il y a trois ans, en marchant dans ces belles montagnes où Placido Rizzotto avait vécu son université.
La Carnie est sur la photo, une photo frioulane pour parler de la Sicile. La veille de mon arrivée en Carnie, j’étais allé au barrage de Vajont pour la veillée nocturne des citadins à la mémoire (des victimes de la catastrophe) du Vajont, à l’occasion du cinquantième anniversaire de ce désastre, et j’étais déjà chargé d’idées concernant les terres et les luttes à ne pas oublier.
En outre,... (continua)
Texte de Tullio Bugari
Musique et voix de Silvano Staffolani
Vent du Nord est le nom qu’on lui donna quand il est revenu à Corleone après la guerre partisane en Carnie, pour l’énergie qu’il mettait au service des luttes paysannes de sa terre. J’ai eu l’occasion d’approfondir la figure de Placido Rizzotto précisément durant mon voyage en Carnie il y a trois ans, en marchant dans ces belles montagnes où Placido Rizzotto avait vécu son université.
La Carnie est sur la photo, une photo frioulane pour parler de la Sicile. La veille de mon arrivée en Carnie, j’étais allé au barrage de Vajont pour la veillée nocturne des citadins à la mémoire (des victimes de la catastrophe) du Vajont, à l’occasion du cinquantième anniversaire de ce désastre, et j’étais déjà chargé d’idées concernant les terres et les luttes à ne pas oublier.
En outre,... (continua)
VENT DU NORD
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/3/2019 - 10:59
Anna Mae Aquash
Anna Mae came to the plains I’m told
(continua)
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 09:23
Amazon
[2018]
"I wanted to post this song because of what’s happening in Seattle right now. It came about by going downtown one night to take a look at the new “Amazon Spheres,” and all the cranes and all the building. I love this city in a deep resonating way and I see a history that Amazon is at odds with, that Bezos and all of clones would like to disappear – using that word like a verb. I got here in 1971 and fell in love with the climate, the water, the mountains, the ease of the pace, the spontaneity, the music scene, all of it. And I swam in it for years. Still there was a clique of people who yearned for a greater and shinier city, with a celebrated upper class, and banks that would proudly welcome the likes of Boss Tweed. I played everywhere – the bus station, the TV station, all the bars and cocktail lounges, but I couldn’t get into the Rainier Club because that was private space for... (continua)
"I wanted to post this song because of what’s happening in Seattle right now. It came about by going downtown one night to take a look at the new “Amazon Spheres,” and all the cranes and all the building. I love this city in a deep resonating way and I see a history that Amazon is at odds with, that Bezos and all of clones would like to disappear – using that word like a verb. I got here in 1971 and fell in love with the climate, the water, the mountains, the ease of the pace, the spontaneity, the music scene, all of it. And I swam in it for years. Still there was a clique of people who yearned for a greater and shinier city, with a celebrated upper class, and banks that would proudly welcome the likes of Boss Tweed. I played everywhere – the bus station, the TV station, all the bars and cocktail lounges, but I couldn’t get into the Rainier Club because that was private space for... (continua)
We live in a boomtown
(continua)
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 08:50
Amadou Diallo
[2007]
Album : Folkpunch -Jim Page and Artis
Album : Folkpunch -Jim Page and Artis
Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad of Amadou Diallo di Lorcan Otway
Diallo di Wyclef Jean
I Know You Don't Care About Me di Brothers Keepers
A Tree Never Grown di Black Star
Contempt Breeds Contamination di Trivium
Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad of Amadou Diallo di Lorcan Otway
Diallo di Wyclef Jean
I Know You Don't Care About Me di Brothers Keepers
A Tree Never Grown di Black Star
Contempt Breeds Contamination di Trivium
Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite
Amadou Diallo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 10/3/2019 - 08:46
História pra ninar gente grande
2019
«Mio caro/nero Brasile lascia che ti racconti / La storia che la storia non racconta / Il rovescio dello stesso luogo / È nella lotta che ci troviamo». Comincia con queste parole il nuovo samba vincitore del titolo di campione del Carnevale di Rio 2019 e che già metà ottobre dell’anno scorso la Estação Primeira de Mangueira aveva deciso che avrebbe presentato a febbraio e marzo 2019 nel Sambódromo “Marquês de Sapucaí“ di Rio de Janeiro. Il titolo è significativo: “História pra ninar gente grande”, ossia “Storia per cullare persone grandi” ed ha visto la collaborazione di sei autori: Danilo Firmino, Deivid Domênico, Mamá, Márcio Bola, Ronie Oliveira, Tomaz Miranda. Quest’ultimo aveva presentato il samba con queste parole: «Siamo stati scelti a Mangueira per onorare la memoria di Marielle Franco e dell’autista Anderson Gomes e per cantare tutta la lotta che deve ancora venire». La notte... (continua)
«Mio caro/nero Brasile lascia che ti racconti / La storia che la storia non racconta / Il rovescio dello stesso luogo / È nella lotta che ci troviamo». Comincia con queste parole il nuovo samba vincitore del titolo di campione del Carnevale di Rio 2019 e che già metà ottobre dell’anno scorso la Estação Primeira de Mangueira aveva deciso che avrebbe presentato a febbraio e marzo 2019 nel Sambódromo “Marquês de Sapucaí“ di Rio de Janeiro. Il titolo è significativo: “História pra ninar gente grande”, ossia “Storia per cullare persone grandi” ed ha visto la collaborazione di sei autori: Danilo Firmino, Deivid Domênico, Mamá, Márcio Bola, Ronie Oliveira, Tomaz Miranda. Quest’ultimo aveva presentato il samba con queste parole: «Siamo stati scelti a Mangueira per onorare la memoria di Marielle Franco e dell’autista Anderson Gomes e per cantare tutta la lotta che deve ancora venire». La notte... (continua)
Brasil, meu négo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2019 - 23:05
Il mercenario di Lucera
Per rispetto all'interprete di questa canzone, scomparso recentemente, ho rimesso a posto il testo seguendo l'incisione originale (l'ordine delle strofe era sbagliato nel testo che riportavamo prima). Una quartina che Pino Caruso non ha cantato l'ho indicata tra parentesi.
Lorenzo 9/3/2019 - 22:39
Marte
1995
Paranoia e potere
Paranoia e potere
Presi dalla voglia di innovare, di mutare
(continua)
(continua)
9/3/2019 - 22:02
Percorsi:
Storie dallo Spazio Profondo
Con todas las banderas
[2016]
Por los pueblos hermanos
(continua)
(continua)
inviata da adriana 9/3/2019 - 07:16
Volver a los diecisiete
The lyrics of the above Swedish version performed by Arja Saijonmaa and Inti Illimani are by Brita Åhman.
Juha Rämö 8/3/2019 - 23:30
Cantico dei Cantici
D'altra parte la canzone, nella traduzione italiana di Tuminelli, è stata interpetata da molti artisti e anche prima di Milly... Da Iva Zanicchi, da Silvano Pantesco, da Edmonda Aldini, da Ezio Leoni ed Enrico Intra...
B.B. 8/3/2019 - 21:23
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Introduzione parlata tratta da un discorso di Tony Benn, politico inglese laburista di sinistra.
Una CCG doc che si scaglia contro le guerre per il profitto in Iraq e Afghanistan. Ma anche una canzone ecologista che ci ricorda che abbiamo un solo pianeta e dobbiamo cominciare a rispettarlo se teniamo al futuro dell'umanità. La inseriamo alla vigilia della mobilitazione mondiale per il clima del 15 marzo 2019.