Arlequin et l’Histoire
Arlecchina, ma rose blanche
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/10/2019 - 21:26
Il bonzo
Altra versione live irresistibile targata 1993 (quindi precedente di un anno alla nuova vesrione da studio de I soliti accordi).
Alberta Beccaro - Venezia 24/10/2019 - 02:19
Bom Bom Bom
2005
Album: Ahead of the Lions
Album: Ahead of the Lions
We're gonna wake this city tonight
(continua)
(continua)
23/10/2019 - 23:27
The American Scream
(2010)
Album: This Addiction
This song is widely known to be about a soldier who, upon returning from Afghanistan, shot himself over his mothers grave. Matt Skiba had this to say about the song: “For a long time we were afraid to write overtly political songs but I read this article about a US soldier that came back from a tour of duty in Afghanistan and blew his head off on his mother’s grave and I wrote a song about that.”
La canzone parla di un soldato che, al ritorno dall'Afghanistan, si è sparato sulla tomba della madre. Matt Skiba ha spiegato "A lungo abbiamo avuto paura di scrivere canzoni apertamente politiche, ma ho letto questo articolo di un soldato americano che è tornato da una missione in Afghanistan e si è fatto saltare la testa sulla tomba di sua madre e ho scritto una canzone."
Album: This Addiction
This song is widely known to be about a soldier who, upon returning from Afghanistan, shot himself over his mothers grave. Matt Skiba had this to say about the song: “For a long time we were afraid to write overtly political songs but I read this article about a US soldier that came back from a tour of duty in Afghanistan and blew his head off on his mother’s grave and I wrote a song about that.”
La canzone parla di un soldato che, al ritorno dall'Afghanistan, si è sparato sulla tomba della madre. Matt Skiba ha spiegato "A lungo abbiamo avuto paura di scrivere canzoni apertamente politiche, ma ho letto questo articolo di un soldato americano che è tornato da una missione in Afghanistan e si è fatto saltare la testa sulla tomba di sua madre e ho scritto una canzone."
They tied that yellow ribbon 'round the oak tree
(continua)
(continua)
23/10/2019 - 23:05
Malicorne: L'écolier assassin
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 23-20-2019 18:16
MORÐSTÚDENTINN
(continua)
(continua)
23/10/2019 - 18:18
Celui qui a mal tourné
Ricordo ancora la prima volta che sentii, alla radio, questa canzone di Brassens. Rimasi fulminata. E,senza sapere chi fosse, comprai tutta la collezione dei suoi dischi e armata di vocabolario, cominciai a tradurre. Così amai Brassens e il francese.Lo avevo studiato a scuola, con una prof. che non aveva voglia di insegnare e che ci faceva fare solo dettati-verbi e passava l'ora a correggerli. Ogni accento, un punto, ogni errore, altro punto. Quanti 2! Si può mai imparare una lingua così? t
23/10/2019 - 17:00
Ballata per Franco Serantini
«Un’offesa alla memoria di Serantini». Pisa non ci sta a intitolare un luogo della città al fascista Niccolai
CCG Staff 23/10/2019 - 16:14
Amatrice "Matrix Pulcherrima"
Canto dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia
Canzune mie
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 23/10/2019 - 13:06
Percorsi:
Terremoti
Mulambo
(2000)
Album: Primitive
Mulambo è una parola di origine angolana che significa straccione , per estensione si può utilizzare anche per intendere più in generale una persona che vive ai margini della società (così spiegò Max Cavalera all'epoca)
Album: Primitive
Mulambo è una parola di origine angolana che significa straccione , per estensione si può utilizzare anche per intendere più in generale una persona che vive ai margini della società (così spiegò Max Cavalera all'epoca)
Mulambo eu (Mulambo I)
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 23/10/2019 - 02:43
Velisurmaaja
Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson), 23-10-2019 01:47
Þessa þýðingu má syngja í takt við útgáfu Niekku [R.V.A.]
BRÓÐURMORÐINGINN
(continua)
(continua)
23/10/2019 - 01:48
Nie patrz jak ja tańczę
Non so cosa ha fatto scaturire la disperata richiesta di B.B., un entusiasmo sfrenato per la cupa atmosfera di questo brano oppure il dubbio a riguardo la sua legittimità sulle pagine del sito CCG. Rispondo con una traduzione un po' sbrigativa, ma spero, sufficente.
È una canzone di addio, di rottura, una canzone di amore perduto, ma con tutto entourage di tenebrosi anni ottanta, della Polonia sotto il regime di Jaruzelski. Il testo parla di volantini, di polizia segreta, di desolazione e di sconforto.
È una canzone di addio, di rottura, una canzone di amore perduto, ma con tutto entourage di tenebrosi anni ottanta, della Polonia sotto il regime di Jaruzelski. Il testo parla di volantini, di polizia segreta, di desolazione e di sconforto.
NON GUARDARE COME BALLO
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 23/10/2019 - 00:47
Bez názvu (Chtěla bych jít sama)
d’après la version italienne trouvée sur I pensieri di Protagora
SENZA TITOLO (VORREI ANDARE SOLA)
d’une chanson tchèque – Bez názvu (Chtěla bych jít sama) – Alena Synková – 1942-45
Poème d'Alena Synková (1926-2008), journaliste, écrivain, scénariste et dramaturge tchèque, juive, née à Prague. En 1942, elle fut internée dans le ghetto de Terezín et en fut l'une des rares survivantes. Son poème a été mis en musique par plusieurs auteurs, dont le pianiste et compositeur Leonard J. Lehrman dans sa Suite #2 pour Quatuor à cordes : Souvenir, op. 197, composée en 2010.
SENZA TITOLO (VORREI ANDARE SOLA)
d’une chanson tchèque – Bez názvu (Chtěla bych jít sama) – Alena Synková – 1942-45
Poème d'Alena Synková (1926-2008), journaliste, écrivain, scénariste et dramaturge tchèque, juive, née à Prague. En 1942, elle fut internée dans le ghetto de Terezín et en fut l'une des rares survivantes. Son poème a été mis en musique par plusieurs auteurs, dont le pianiste et compositeur Leonard J. Lehrman dans sa Suite #2 pour Quatuor à cordes : Souvenir, op. 197, composée en 2010.
JE VOUDRAIS PARTIR SEULE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/10/2019 - 21:36
The Emperor in his War-Room
Taduzione italiana contribuita senza firma
L’IMPERATORE NELLA SUA SALA DI GUERRA
(continua)
(continua)
22/10/2019 - 15:15
Tammurriata nera
"Addò pastin' 'o grano, 'o grano cresce
riesce o nun riesce, semp'è grano chello ch'esce"
riesce o nun riesce, semp'è grano chello ch'esce"
può essere inteso in modo romantico ed antirazzista dove il grano rappresenta l'umanità (dove semini quel che ne esce è pur sempre grano indipendentemente dal colore) ma potrebbe, contestualizzandolo al periodo storico, avere un'interpretazione razzista, intendendo "dove si pianta il grano, il grano cresce" come un'esclusione della possibilità che nasca ad esempio "farro", quindi in questo caso si insinuerebbe che qualcuno non si sia limitato/a a piantare solo "grano" (facendosi fecondare da individui con il colore della pelle più simile alla propria) ma dalla germogliazione d'una piantina di "farro" si svela la scelta del cereale piantato (facendosi fecondare da un simile con la pelle scura e pure caratteristiche genetiche dominanti...).
Personalmente amo la prima visione ma non posso negare che contestualizzando la canzone con la conoscenza e l'approccio alla diversità diffusi a quell'epoca mi rimangano dei dubbi.
22/10/2019 - 09:53
Criminals
[1992]
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
Siamo tutti criminali in attesa di giudizio e le catene della legge le hanno forgiate uomini che hanno comprato e venduto loro stessi e che ci vorrebbero più calmi e tranquilli, ai loro piedi...
"I want a kinder, gentler nation", fu uno degli slogan di Bush Senior nella campagna del 1988 che lo portò alla presidenza degli USA l'anno seguente...
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
Siamo tutti criminali in attesa di giudizio e le catene della legge le hanno forgiate uomini che hanno comprato e venduto loro stessi e che ci vorrebbero più calmi e tranquilli, ai loro piedi...
"I want a kinder, gentler nation", fu uno degli slogan di Bush Senior nella campagna del 1988 che lo portò alla presidenza degli USA l'anno seguente...
We've got two kinds here:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 21:46
Grindstone
[1992]
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
No, grazie, alla routine. No, grazie al lavorare sodo (letteralmente, la mola). No al "Prendi posto al fondo della coda, figliolo". No all'orologio della distruzione appeso sopra la testa. No ad una vita trascorsa in una nuvola di fumo, come morti viventi. No alla repressione se appena osi alzare la testa, e quelle manette strette che fanno ancora più male se non hai fatto nulla...
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
No, grazie, alla routine. No, grazie al lavorare sodo (letteralmente, la mola). No al "Prendi posto al fondo della coda, figliolo". No all'orologio della distruzione appeso sopra la testa. No ad una vita trascorsa in una nuvola di fumo, come morti viventi. No alla repressione se appena osi alzare la testa, e quelle manette strette che fanno ancora più male se non hai fatto nulla...
If you find yourself standing
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 21:26
Whiskey Bottle
[1989]
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Un'altra splendida e molto politica canzone dai signori dell'alternative country... Bastano due versi, "Liquor & Guns, the sign says quite plain / Somehow life goes on in a place so insane”, ed il sogno americano è definitivamente sepolto...
C'è anche una foto sgranata che ritrae i nostri all'uscita da uno di questi empori dell'American Dream...
Jeff Tweedy, genio assoluto, lo sguardo sempre intenso, nonostante sia invecchiato parecchio...
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Un'altra splendida e molto politica canzone dai signori dell'alternative country... Bastano due versi, "Liquor & Guns, the sign says quite plain / Somehow life goes on in a place so insane”, ed il sogno americano è definitivamente sepolto...
C'è anche una foto sgranata che ritrae i nostri all'uscita da uno di questi empori dell'American Dream...
Jeff Tweedy, genio assoluto, lo sguardo sempre intenso, nonostante sia invecchiato parecchio...
Persuaded, paraded, inebriated, in doubt
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 21:00
Graveyard Shift
[1989]
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Una canzone potente e bellissima, nel testo e nella musica, per questi pionieri assoluti del nuovo country, poi battezzato alternative country... "Graveyard Shift" credo si traduca come "turno di notte"...
Jeff Tweedy, a fuckin' genius!
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Una canzone potente e bellissima, nel testo e nella musica, per questi pionieri assoluti del nuovo country, poi battezzato alternative country... "Graveyard Shift" credo si traduca come "turno di notte"...
Jeff Tweedy, a fuckin' genius!
Hometown, same town blues
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 20:30
Is It Because I'm Black?
Versione dei Ramiccia con Begoña Bang-Matu dall'album Ramiccia meet Begoña
Dq82 21/10/2019 - 14:36
Santiago penando estás
Santiago penando está
Sarà un caso, ma c'è sempre qualcosa che inizia con Pin-, a Santiago: Pinochet, Piñera (anche se quest'ultimo ci ha la "tilde", speriamo gli vada diritta nel culo). Santiago di nuovo col coprifuoco e con l'esercito e i blindati per le strade. Quarantasei anni e non sentirli!
Sarà un caso, ma c'è sempre qualcosa che inizia con Pin-, a Santiago: Pinochet, Piñera (anche se quest'ultimo ci ha la "tilde", speriamo gli vada diritta nel culo). Santiago di nuovo col coprifuoco e con l'esercito e i blindati per le strade. Quarantasei anni e non sentirli!
Riccardo Venturi 20/10/2019 - 23:47
Macchinista
anonimo
Andrea Breda, grazie per questo tuo ricordo, che trovo solo oggi, a due anni di distanza.
Anch'io feci qualche anno di colonia ad Arma di Taggia e, se il primo anno c'erano la monache, dal secondo c'erano le "monitrici", tutta un'altra musica!"
I primi turbamenti li conobbi lì, e la ragazzina che li condivise mi cercò poi - non so come - molti anni dopo... Si vede che anche a lei erano rimasti impressi...
La naja non l'ho fatta, e quindi non so se mi manchi, forse no...
Anch'io feci qualche anno di colonia ad Arma di Taggia e, se il primo anno c'erano la monache, dal secondo c'erano le "monitrici", tutta un'altra musica!"
I primi turbamenti li conobbi lì, e la ragazzina che li condivise mi cercò poi - non so come - molti anni dopo... Si vede che anche a lei erano rimasti impressi...
La naja non l'ho fatta, e quindi non so se mi manchi, forse no...
B.B. 20/10/2019 - 22:01
Nie patrz jak ja tańczę
Krzysiek, abbi pietà di me!
Cosa vuol dire questa song?
Cosa vuol dire questa song?
B.B. 20/10/2019 - 21:40
Der Baum
[1986]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wieder dahoam
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wieder dahoam
Warum muaß a grad i in der vordersten Reih stehn? Hintn möcht i stehn, ganz weit hintn, so weit hintn, daß mi koaner sicht, mittendrin im Wald. Jetzt muaß i mir des ois mit oschaugn aus nächster Näh. Unbeweglich schaugns aus, und trotzdem schiabn sie sich unaufhaltsam vor mit ihre Schilder und Knüppeln, Traktoren und Kreissägen. - Manchmal werdns a bisserl aufghoitn von a paar, aber des San ja vui zwenig, und die in ihre Uniformen, die werdn immer mehrer. Wo´s die bloß oiwei auftreibn? Na ja, ma hat ja scho immer Armeen ankarren müassen, wenn ma was verteidigen wollt, an des ma selber scho gar nimmer glauben ko.
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 21:29
Percorsi:
Guerra alla Terra
Frieden im Land
[1977]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Genug ist nicht genug
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Genug ist nicht genug
Das Land steht stolz im Feiertagsgewand.
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 21:21
Ach, du mein schauriges Vaterland
[1982]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Das macht mir Mut
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Das macht mir Mut
Ach, du mein schauriges Vaterland,
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 21:00
Nur dafür laßt uns leben
[1982]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wecker
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wecker
Daß dieser Mai nie ende!
(continua)
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 20:55
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Chanson française – Arlequin et l’Histoire – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 5 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
C’est terrible Lucien l’âne mon ami, de vivre avec la poésie, car la poésie est une personne exigeante et entêtée. Elle veut souvent plus ; elle en veut toujours mieux. Mieux, s’entend : à ses yeux ! Elle redemande à la fois rigueur et fantaisie ; ordre et déroute des mots. Sans cesse, elle rebat les cartes ; elle refait, elle redessine, elle redestine, elle reforme ; du vieux,... (continua)