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Prima del 2019-10-22

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August i 68

August i 68
[1968]
August i sekstiåtte, ei tsjekkisk kvinne går
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2019 - 23:21
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Mitt var starfið

Mitt var starfið
[1914]
Þula eftir Theodóru Thoroddsen
Ljóðið að ofan birtist í Mánaðarritinu árið 1914
"Þula" di Theodóra Thoroddsen
Pubblicata nel "Mánaðarritið" (Rivista Mensile) nel 1914
A "þula" by Theodóra Thoroddsen
Published 1914 in "Mánaðarritið" (Monthly Review)
"Þula" de Theodóra Thoroddsen
Publiée en 1914 par "Mánaðarritið" (Revue Mansuelle)
Theodóra Thoroddsenin "þula"
Julkaistiin vuonna 1914 kuukausilehdessä "Mánaðarritið"
Syngur / Canto / Singing / Chante / Laulaa: Bára Grímsdóttir
Album / Albumi: Funi, 2004

Nata il 1° luglio 1863 in una sperduta fattoria islandese, Kvennabrekka á Dölum (significa alla lettera: “Collina delle donne nelle valli”), Theodóra Friðrika Guðmundsdóttir era la figlia di un pastore luterano e membro dell'Alþingi, zio materno del poeta Matthías Jochumsson (l'autore del Þjódsöngur Íslendinga, l'inno nazionale islandese scritto nel 1874 in occasione del millenario... (continua)
Mitt var starfið hér í heim
(continua)
inviata da Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 22/10/2019 - 12:03
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all the good girls go to hell

all the good girls go to hell
[2018]
Scritta da Billie Eilish, classe 2001, col fratello Finneas Baird O'Connell, classe 1997
Singolo estratto dall'album "When We All Fall Asleep, Where Do We Go?" pubblicato nel settembre del 2019.
Il titolo originale è volutamente tutto in minuscolo.
My Lucifer is lonely
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 22:51
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Criminals

Criminals
[1992]
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"

Siamo tutti criminali in attesa di giudizio e le catene della legge le hanno forgiate uomini che hanno comprato e venduto loro stessi e che ci vorrebbero più calmi e tranquilli, ai loro piedi...

"I want a kinder, gentler nation", fu uno degli slogan di Bush Senior nella campagna del 1988 che lo portò alla presidenza degli USA l'anno seguente...
We've got two kinds here:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 21:46
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Grindstone

Grindstone
[1992]
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"

No, grazie, alla routine. No, grazie al lavorare sodo (letteralmente, la mola). No al "Prendi posto al fondo della coda, figliolo". No all'orologio della distruzione appeso sopra la testa. No ad una vita trascorsa in una nuvola di fumo, come morti viventi. No alla repressione se appena osi alzare la testa, e quelle manette strette che fanno ancora più male se non hai fatto nulla...
If you find yourself standing
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 21:26
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Whiskey Bottle

Whiskey Bottle
[1989]
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.

Un'altra splendida e molto politica canzone dai signori dell'alternative country... Bastano due versi, "Liquor & Guns, the sign says quite plain / Somehow life goes on in a place so insane”, ed il sogno americano è definitivamente sepolto...
C'è anche una foto sgranata che ritrae i nostri all'uscita da uno di questi empori dell'American Dream...

Jeff Tweedy, genio assoluto, lo sguardo sempre intenso, nonostante sia invecchiato parecchio...
Persuaded, paraded, inebriated, in doubt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 21:00
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Graveyard Shift

Graveyard Shift
[1989]
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.

Una canzone potente e bellissima, nel testo e nella musica, per questi pionieri assoluti del nuovo country, poi battezzato alternative country... "Graveyard Shift" credo si traduca come "turno di notte"...

Jeff Tweedy, a fuckin' genius!
Hometown, same town blues
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2019 - 20:30
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Íslensk vögguljóð á Hörpu

Íslensk vögguljóð á Hörpu
[1928]
Halldór Kiljan Laxness orti í San Fransískó, Bandaríkin
Poesia di Halldór Kiljan Laxness scritta a San Francisco, USA
A poem by Halldór Kiljan Laxness written in San Francisco, US
Poème de Halldór Kiljan Laxness écrit à San Francisco, États Unis
Halldór Kiljan Laxnessin kirjoittama runo San Franciscossa, Yhdisvalloissa
Tónlist / Musica / Music / Musique / Sävel:
Íslenskt fólklag / Melodia popolare islandese / Icelandic folk tune / Mélodie populaire islandaise / Islantilainen kansanmusiikki
(Hallgrímur Helgason / Jakobína Thorarensen 1905-1981)

Figura multiforme e controversa, amatissimo e odiatissimo, passato dal monachesimo in un convento benedettino in Lussemburgo all'adesione al socialismo e al comunismo (da cui si allontanò dopo la rivolta ungherese del 1956), pacifista a oltranza, poi buddista, narratore dotato (e spesso fluviale) nella sua lunghissima vita, polemista,... (continua)
Ég skal vaka og vera góð
(continua)
inviata da Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 21/10/2019 - 14:24
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Go on Home British Soldiers

Tommy Skelly
Go on Home British Soldiers
(1972)
interpretata da The Wolfe Tones e da noi dalla Banda Bassotti

Canzone che "invita" l'esercito britannico a lasciare l'Irlanda del Nord, dopo gli eventi del 30 gennaio 1972, noti come Bloody Sunday

Qualcuno nel 2019 ne ha realizzata una versione dedicata alla resistenza curda in Rojava, versione rilanciata sui social dalla giovanile dello Sinn Féin
Go on home British soldiers, go on home.
(continua)
inviata da Lucone 21/10/2019 - 14:15
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Lög og regla

Lög og regla
[1983]
Orð og tónlist / Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bubbi Morthens
Album / Albumi: Fingraför

Il titolo dell'album del 1983, sulla cui copertina Bubbi Morthens compare nudo e rannicchiato in una stanza che sembra quella di un manicomio, significa "impronte digitali' (lo si capisce anche dall'impronta digitale sovraimpressa). Potrà forse apparire strano che nell'Islanda del 1983 sia stata composta una canzone che sembra parlare, che so io, di Stefano Cucchi, di Federico Aldrovandi, di Marcello Lonzi e di tanti altri; la polizia islandese (la Lögregla) non è certo nota per la sua violenza, in un paese che -tra l'altro- ha un bassissimo indice di criminalità. Eppure, di recente, ha fatto il suo "esordio", sparando e ammazzando come un cane una persona che stava dando in escandescenze. Non era mai accaduto prima. Si dia il benvenuto in questo mondo meraviglioso anche alla polizia islandese. [RV]
Hvers vegna eru lög og regla
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/10/2019 - 01:48
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Der Baum

Der Baum
[1986]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wieder dahoam
Warum muaß a grad i in der vordersten Reih stehn? Hintn möcht i stehn, ganz weit hintn, so weit hintn, daß mi koaner sicht, mittendrin im Wald. Jetzt muaß i mir des ois mit oschaugn aus nächster Näh. Unbeweglich schaugns aus, und trotzdem schiabn sie sich unaufhaltsam vor mit ihre Schilder und Knüppeln, Traktoren und Kreissägen. - Manchmal werdns a bisserl aufghoitn von a paar, aber des San ja vui zwenig, und die in ihre Uniformen, die werdn immer mehrer. Wo´s die bloß oiwei auftreibn? Na ja, ma hat ja scho immer Armeen ankarren müassen, wenn ma was verteidigen wollt, an des ma selber scho gar nimmer glauben ko.
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 21:29
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Frieden im Land

[1977]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Genug ist nicht genug
Das Land steht stolz im Feiertagsgewand.
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 21:21
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Ach, du mein schauriges Vaterland

Ach, du mein schauriges Vaterland
[1982]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Das macht mir Mut
Ach, du mein schauriges Vaterland,
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 21:00
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Nur dafür laßt uns leben

Nur dafür laßt uns leben
[1982]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wecker
Daß dieser Mai nie ende!
(continua)
inviata da hmmwv 20/10/2019 - 20:55
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Al di là dell’amore

Al di là dell’amore
(Settembre 2019)

Al di là dell’amore è un canto etico e poetico a tre voci che, partendo da una riflessione sociale, si interroga sulla sempiterna contesa fra ciò che pensiamo sia Bene e ciò che pensiamo sia Male.

La stessa struttura del testo è costruita come alternarsi di stati d’animo in attrito, seppur armoniosi. Il primo canto, quello delle strofe, è un disincanto, un ribollire di sarcasmo spazientito, amarezza e rimpianto. Un’invettiva d’impulso contro quella parte di umanità che sembra aver perso per strada i suoi connotati fondamentali. Il secondo, quello dei ritornelli, è la voce di una saggezza antica che invita alla riflessione, al prendere distanza senza distacco, a guardare le cose da una prospettiva più ampia, panoramica, un invito a lavorare anzitutto su se stessi piuttosto che limitarsi a scagliare ogni volta la prima pietra.

L’esortazione finale “difendimi... (continua)
Questi parlano come mangiano
(continua)
20/10/2019 - 13:08
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Pocisk miłości

Pocisk miłości
(1991)
Album: Pocisk miłości

Per quanto ho capito questo "proiettile d'amore" è del tutto in linea con la canzone in inglese dallo stesso album, Make Love Not War in the 90's
Nadchodzi front, zbliża się
(continua)
20/10/2019 - 09:46
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Make Love Not War in the 90's

Make Love Not War in the 90's
1991
Album Pocisk miłości
This stupid world is like a cristall ball
(continua)
20/10/2019 - 01:02
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In a Free Land

In a Free Land
[1982]
7" del 1982, agli esordi della band di Bob Mould, Greg Norton e Grant Hart (scomparso nel 2017)
Successivamente in una riedizione dell'album "Everything Falls Apart", 1983
Government authorize education
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2019 - 00:46
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Michael, Andrew and James

Michael, Andrew and James
[1965]
Scritta da Richard Fariña, musicalmente concepita come un'antica ballata inglese
Nel suo album intitolato " Celebrations for a Grey Day", con la moglie Mimi, sorella di Joan Baez

Con altre come Goodman and Schwerner and Chaney, Those Three Are On My Mind, In the Mississippi River e What's Goin' on Down There, ancora una canzone dedicata Michael Schwerner, Andrew Goodman e James Chaney.

James Chaney aveva 21 anni, era un afroamericano e veniva da Meridian, Mississippi.
Andrew Goodman, aveva 20 anni, era un bianco, ebreo, studiava antropologia a New York.
Anche Michael Schwerner veniva da New York. Pure lui era bianco ed ebreo. Aveva 24 anni.
I tre giovani facevano parte del Movimento per i diritti civili ed in particolare dell'organizzazione CORE (Congress of Racial Equality).
Nel giugno del 1964 si trovavano a Longdale, Mississippi, per fare un rapporto su uno dei tanti episodi... (continua)
It's heard, the Klansmen galloping down
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2019 - 22:54
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(Buon Tumore) Solvay

(Buon Tumore) Solvay
dal disco "Ballo Liscio Dal 1820 (Laura suda e si emoziona facilmente)" sulla Solvay di Rosignano e le Spiagge Bianche

Citata sul finale de La Ballata della Soda (Vai, vai..) delle De' Soda Sisters.
Non c'è futuro per me (non c'è), buon tumore Solvay
(continua)
19/10/2019 - 16:19
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Paname

Paname
(1988)
da Litfiba 3

Piero Pelù - voce
Antonio Aiazzi - tastiera
Ghigo Renzulli - chitarra
Gianni Maroccolo - basso
Ringo De Palma - batteria
Francesco Magnelli - magnellophoni

Chi sono i protagonisti di questa sfilata che percorre i viali della capitale francese?

Forse (riprendiamo un commento di Gianpaolo Papa su youtube) sono i clochard, i senzatetto parigini, che Pelù chiama anche "corteo di maschere", ovvero le maschere delle loro facce ormai sfigurate da anni di sofferenze. E proprio per questo bloccate in smorfie che sembrano sorrisi. Quando dice "è carnevale" non si riferisce veramente al carnevale, ma al fatto che i gruppi di senzatetto guardati nelle strade sono così sfigurati, ma allo stesso tempo coloratissimi da sembrare un carnevale. Un carnevale di persone che gridano vendetta e guerra ("et guerre" viene detto nella versione originale). La classe... (continua)
Oh, boulevards de Paris
(continua)
inviata da Lorenzo 18/10/2019 - 23:42
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Война

Война
О, Аллах, что за боль, что за напасть?!
(continua)
18/10/2019 - 21:49
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Picnic all’inferno

Picnic all’inferno
(2019)


“Da sempre sensibile alle tematiche dell’ambiente e del clima, Piero Pelù riprende in modo musicalmente inaspettato il discorso che Greta Thunberg fece nel dicembre 2018 a Katowice (Polonia) in occasione della COP24, elaborando un brano in cui la sua eclettica voce si incontra e si alterna con quella della giovane attivista svedese, in una sorta di “originalissimo duetto”. La potenza e il ritmo del rock, del blues e del gospel si fondono per creare un brano assolutamente innovativo, in cui il rocker conferma la sua eterna voglia di sperimentare e di allargare gli orizzonti della sua musica, senza mai perdere il suo marchio di fabbrica.”


Che dire... il brano non è esattamente memorabile, Piero, ma ti si vuol bene uguale.
My name is Greta Thunberg. I am 15 years old. And I am from Sweden.
(continua)
inviata da Lorenzo 18/10/2019 - 21:10
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Serhildan Jîyan e

Serhildan Jîyan e
[2016]
Gotin û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Şivan Perwer
Hunermend / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Şivan Perwer
Albûm / Album: Helebçe
2. Grup Yorum
Albûm / Album: İlle Kavga
3. Grup Vardiya
4. Rezan
Albûm / Album: Em Kurdin

Ultim’ora
Mentre scriviamo Amnesty International pubblica un articolo dal titolo ”Syria: Damning evidence of war crimes and other violations by Turkish forces and their allies”. Gli attacchi indiscriminati a zone residenziali incluso case, botteghe di alimentari, scuole hanno prodotto 231 morti tra i civili. Le autorità turche da parte loro accusano i curdi per avere subito 18 morti e 150 feriti in Turchia a causa delle imprecisioni di tiro dell’artiglieria curda. Osservatori indipendenti parlano di un bombardamento aereo turco di un convoglio di 400 veicoli civili in cui... (continua)
SERHILDAN JÎYAN E [1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/10/2019 - 14:16
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Red Dirt Girl

Red Dirt Girl
[2000]
Parole e musica di Emmylou Harris
La traccia che dà il titolo all'album del 2000

Canzone struggente e tristissima che racconta la vita e la morte di Lillian, una ragazza nata e cresciuta nelle terre rosse sul confine tra Alabama e Mississippi. La scomparsa dell'amato fratello in Vietnam le rubò l'infanzia, la durezza della vita e la violenza dello sposo le rubò la giovinezza, condannandola ad una morte prematura – per alcool, per droga, per tristezza, un suicidio... - a soli 27 anni, restituita alla terra rossa da cui proveniva, senza una riga sui giornali...
Me and my best friend Lillian
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2019 - 22:09
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Sauget Wind

Sauget Wind
[1992]
Scritta da Jeff Tweedy, Mike Heidorn e Jay Farrar

Una canzone favolosa...

Sauget, in Illinois, è la città quartier generale della Monsanto, una delle più grandi corporation agrochimiche del mondo, recentemente acquisita dalla Bayer.
Il DDT, l'Agente Orange, gli ormoni impiegati in zootecnia, i pesticidi come il glifosato, molti dei veleni più letali di cui ci nutriamo quotidianamente provengono dai laboratori della Monsanto, una compagnia che produce questi ed altri danni da oltre un secolo, essendo stata fondata nel 1901...
Gli Uncle Tupelo erano originari di Belleville, cittadina non distante da Sauget, e sapevano di cosa stavano parlando...
It's a long way to heaven
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2019 - 21:06

L’Errance

L’Errance
L’Errance

Chanson française – L’Errance – Marco Valdo M.I. – 2019

ARLEQUIN AMOUREUX – 3 ter

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.


Dialogue Maïeutique

L’Errance, dit Lucien l’âne, je connais ça ; je la pratique depuis la plus haute Antiquité et même avant – peut-être. Mais quel merveilleux titre que l’errance et surtout quel moteur de l’aventure et du récit. Et de l’histoire ; oui, de l’Histoire, car elle est au cœur de l’Histoire et même de la Préhistoire. L’errance, c’est le destin des vivants ; ils ne font rien d’autre que d’errer, d’aller à l’aventure,... (continua)
La pluie fait rage, on n’y voit pas.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/10/2019 - 16:44
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Coração civil

Coração civil
Era il 1981. “Coração Civil” era la nona traccia dell’album “Caçador de mim“.
Milton Nascimento la compose a quattro mani con il poeta Fernando Brant, suo complice nella scrittura di oltre 200 canzoni che sono parte integrante della Música Popular Brasileira. Fernando e Milton, erano i Mogol/Battisti della MPB ed erano molto di più. Insieme con un collettivo di artisti che comprendeva, tra gli altri Lô e Márcio Borges, Wagner Tiso, Beto Guedes, Flávio Venturini e Toninho Horta, fondarono a Belo Horizonte (capitale di Minas Gerais) un movimiento musicale che prese il nome di “O Clube da Esquina“, il club dell’angolo. Erano gli anni ’60, in parallelo con i tropicalisti (Caetano Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa, Tom Zé, Nara Leão, Rita Lee e Os Mutantes, Jorge Bem, Maria Bethânia…) la musica in Brasile stava cambiando.

“Nada ficou como antes“, niente restó come prima in quell’enorme federazione... (continua)
Quero a utopia, quero tudo e mais.
(continua)
inviata da Gaetano 'Aitan' Vergara 17/10/2019 - 06:50

Dal Rojava una voce

Dal Rojava una voce
Testo contro l’invasione turca nella Siria del Nord per un’offensiva anti-curda.

Canzone contro la guerra di Erdogan verso il Rojava.
"Sangue sui civili...sangue... perché volevano la libertà
(continua)
inviata da bohhjkk 16/10/2019 - 22:45
Percorsi: Dal Kurdistan
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I Wanna Destroy You

I Wanna Destroy You
Album: Underwater Moonlight (1980)

For their second full-length album, Underwater Moonlight, the Soft Boys blended their punk spirit, psychedelic roots, and raw talent into something special. On the opening track, they spelled out their mission is stark terms. The world is a mess, and the forces that are trashing it need to be put down. Over a searing guitar, Robyn Hitchcock declaims a manifesto on the redemptive power of music and a desire to fix his broken world. The Boys provide solid harmonies as they chant the chorus, finally fading out with a grim howl. It’s a wonderful song, remarkable in a catalog best known for strange creatures and subtle intrigue.

Music and Meaning: The RBHS Jukebox
I wanna destroy you
(continua)
16/10/2019 - 22:41
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Sweet Talk

Sweet Talk
Album: Songs in A&E (2008)
Well, you sweet talk like an angel
(continua)
16/10/2019 - 22:20
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Ferma la guerra

Ferma la guerra
1989
Il fatto è che non credo più
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/10/2019 - 16:09
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Cantadonna

Cantadonna
1978
Dalla costola di Adamo
(continua)
inviata da Alberto Scotti 15/10/2019 - 15:39
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Wake Up or We're All Gonna Die

Wake Up or We're All Gonna Die
released September 27, 2019
Greta Thunberg came from Sweden
(continua)
14/10/2019 - 23:23
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Song for the YPJ

Song for the YPJ
[2018]
Lyrics and music / Peyvan û muzîk / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Lee Brickley
Album / Albûm :
Songs for Rojava


Ad Alessandro, Annalisa, Chiara Orsetti
Non dimentichiamo e non dimenticheremo Lorenzo , caduto il 18 Marzo 2019 a Baghouz per difendere i diritti umani.
Have you heard about a people
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/10/2019 - 23:06
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Dictator

Dictator
Erdoğan assassino
13/10/2019 - 21:42
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I Hate Hitler

I Hate Hitler
[1995?]
Nell'EP "1, 2, 3, 4 – Bullenstaat!"
Se con Eva Braun a qualche cialtrone poteva essere venuto il dubbio sulla collocazione politica de Die Ärzte, qui invece la punk band tedesca fa definitivamente chiarezza...
Das nächste Stück ist ein Stück für all die scheiß Faschisten in unserem Land! Es heißt: I hate Hitler!
(continua)
inviata da B.B. 13/10/2019 - 21:14
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Eva Braun

Eva Braun
[1983]
Una canzone che risale agli esordi della punk band tedesca.
Inclusa solo in un live bootleg e poi in raccolte successive, da ultima "They've Given Me Schrott! - Die Outtakes" (2019)

Una canzone chiaramente satirica che però fu subito espunta dalla produzione e dai live de Die Ärzte, perchè fraintesa ed addirittura salutata dai neonazi come un inno alla consorte di Adolf Hitler...
Eva, Eva...
(continua)
inviata da B.B. 13/10/2019 - 21:03
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Marciar Marciar

Marciar Marciar
Il testo che segue è tratto dal bel libretto "Canti popolari del Cusio, 1977" pagina 23, presentato dalla signora Adriana alla pagina "Canzone della vecchia miniera".
Queste le note esplicative:

"MARCIAR"

« Marciar » è il più famoso canto partigiano dell'alto novarese, conosciuto e cantato da tutte le formazioni della zona. Pare sia stato composto da Antonio Di Dio, caduto a Megolo, fratello di Alfredo, Comandante della «Val Toce». Qualcuno però lo attribuisce a Filippo M. Beltrami.

Vorrei riportare anche la didascalia associata all'immagine del piccolo paese

Case della Piana di Forno, nell'alta val Strona. che fu nido di partigiani nei lunghi inverni della guerra. I loro canti sono l'aspetto meno celebrato, ma più umano della vita alla macchia. Parlano di figli con la penna d'alpino, tornati dal fronte al bosco dietro casa, a difendere l'orto e la vacca. O partigiani ragazzi, che non sono mai partiti e, prima ancora di diventare uomini, si trovano ad imbracciare il mitra sul sentiero dell'ultimo gioco e del primo amore.
Mamma non piangere se più non tornerò,
(continua)
inviata da gianfranco 13/10/2019 - 10:09
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Ma che volete da noi?

Ma che volete da noi?
1973
Un Poco Abitudine...
Ma che volete da noi?
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/10/2019 - 23:48
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Tu non sai che cos'è

Tu non sai che cos'è
1970
Ti ho parlato della guerra
(continua)
inviata da Alberto Scotti 12/10/2019 - 14:59
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Ma che bella giornata di sole

Ma che bella giornata di sole
E' necessario che Antonello Venditti costruisca su questa meravigliosa canzone (che feci ascoltare pubblicamente quando mia moglie soccombette di tumore causato dalla nave dei veleni sul Tirreno Cosentino) un video esplicativo dei contenuti dedicati alla deportazione ed alla Resistenza.
Sono il Presidente dell'ANPI del Tirreno Cosentino e ne sarei MOLTO felice.
Massimo Converso
Cittadella del Capo (CS)
12/10/2019 - 10:07
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No Killing

No Killing
(1986)

dall'album The Blind Leading the Naked
I don't wanna see my brother die
(continua)
11/10/2019 - 23:32

L’Apologie des Jambes

L’Apologie des Jambes
L’Apologie des Jambes

Chanson française – L’Apologie des Jambes – Marco Valdo M.I. – 2019

ARLEQUIN AMOUREUX – 3 bis

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.


Dialogue Maïeutique

Et les jambes, maintenant ! Marco Valdo M.I. mon ami, tu ne sais qu’inventer pour attirer l’attention du populo, pour piquer le badaud au vif, pour capturer un instant le chaland qui passe. Des jambes, je le demande, à quoi ça rime ? Où cela nous mène ?

À peu près n’importe où, Lucien l’âne mon ami. Les jambes nous mènent du début à la fin, elles conduisent immanquablement ailleurs,... (continua)
Arlecchina, je suis ensorcelé
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2019 - 22:08
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This Land

This Land
2019
This Land

Lui, afroamericano che vive in Texas, è benestante, ha un ranch, una bella auto. Il vicino di casa non crede che un nero possa vivere in un posto del genere, gli dice: negro, tornatene a casa tua. E lui esplode: vaffanculo, sono figlio dell’America, questa è la mia casa. Non è una parafrasi, è il testo della canzone che apre il nuovo album di Gary Clark Jr e gli dà il titolo.

“This land” è l’eco di “This Land is Your Land” distorta da un groove lento e minaccioso. La canzone di Woody Guthrie rappresentava la visione di un’America senza steccati, dalla California all’isola di Manhattan. Questa racconta di un paese che ottant’anni dopo non ha ancora risolto la questione afroamericana. Il cantante e chitarrista texano ha questa capacità: riesce a prendere modi e stereotipi del blues, del folk, del soul e del rock e farli suonare contemporanei.
rockol.it
Paranoid and pissed off
(continua)
inviata da Dq82 11/10/2019 - 15:53
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Un nome, un senso

Un nome, un senso
1974
Un nome, un senso
Un nome ad ogni uomo
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 15:04
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Errore Giudiziario

Errore Giudiziario
1974
Un nome, un senso
Prendi su la tua roba
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:50
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Alla finestra

Alla finestra
1974
Un nome, un senso
Lungo le strade della città
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:22
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Poeta compañero

Poeta compañero
1974
Un nome, un senso
Una coperta d'azzurro, Santiago
(continua)
inviata da Alberto Scotti 11/10/2019 - 14:10
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Migrazioni

Migrazioni
2019
Tradizione e tradimento
Quest’anno come sempre
(continua)
inviata da Dq82 11/10/2019 - 12:56
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A prescindere da me

A prescindere da me
2019
Tradizione e tradimento

A prescindere da me inizia a darci un assaggio della componente elettronica che caratterizza l’album. Elettronica che però non prende il sopravvento da protagonista della scena, ma fa semplicemente il suo lavoro, fondendosi con gli strumenti in maniera sapiente e “colorando” le canzoni dando loro un respiro ampio. Il testo è un invito a muoversi, a non restare fermi, fossilizzati, ad uscire quindi dalla nostra “comfort zone” per guardare avanti, crescere, imparare, maturare e cambiare, mantenendo sempre fissa la coscienza di chi siamo e siamo stati, perchè rimanendo immobili si muore (“tu muoviti per sempre pigramente / si muore nel rigore / nel movimento assente, nel pensiero senza amore / ed io è di questo che ho paura / perché quando mi fermo è arrivata la mia ora”). Proprio il parallelismo che fa Fabi tra immobilismo e morte ci fa tornare alla mente la poesia... (continua)
La strada si fa stretta ed è più stretta ad ogni giro di lancette
(continua)
inviata da Dq82 11/10/2019 - 12:54
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Preghiera dei partigiani

anonimo
Santa Maria Mater Dei
manda giù i parabei
manda giù i munizziùn
de masà quij lazarùn
11/10/2019 - 11:03
Keçê Kurdan
Alza la testa ragazza curda
Lorenzo Masetti 11/10/2019 - 10:53




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