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Bullet

Bullet
(2018)
Parole e musica di David Byrne e Brian Eno
da American Utopia, il nuovo album solista di Byrne uscito a 14 anni di distanza dal precedente.

A rigore non sarebbe neanche una canzone contro la guerra. È la descrizione di una pallottola che attraversa il corpo di un uomo, uccidendolo. Niente viene detto sul perché, né chi sia la vittima: un soldato, un passante ucciso per sbaglio, un civile ucciso in una guerra, un detenuto giustiziato, né chi sia l'assassino: un terrorista, un poliziotto, un criminale, un militare, un boia, un marito tradito in cerca di vendetta?

Una sola cosa è certa. La pallottola ha attraversato organi vitali ponendo fine a una vita, ai suoi pensieri, ai suoi sentimenti, ai baci che non potrà più dare, alla pelle che nessuna donna più toccherà. Ed è questo alla fine il risultato di tutte le guerre.
The bullet went into him
(continua)
1/1/2019 - 23:28
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They Come at Night

They Come at Night
(2015)
Scritta da Marianne Faithfull e Mark Lanegan
Pubblicata nel 2018 nell'album Negative Capability

Scritta subito dopo gli attacchi terroristici a Parigi nel novembre 2015 che hanno fatto 130 morti tra cui 90 al Bataclan durante il concerto degli Eagles of Death Metal.
Ogni 70 anni i nazisti tornano sotto qualche forma... a 70 anni dalla fine dell'occupazione tedesca ecco i nazisti islamisti dell'ISIS a seminare il terrore a Parigi.

Questo pezzo è stato presentato per la prima volta proprio al Bataclan un anno dopo la strage.
Oh now Mama, don't you hear my plea?
(continua)
1/1/2019 - 23:04

Le fusillé

Le fusillé
[1963]
Una poesia di Jacques Prévert, nella raccolta "Histoires, et d'autres histoires" del 1963
Musica di Maurice Fanon, in un album del 1968, senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "La chambre", il brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Les fleurs les jardins les jets d’eau les sourires
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 22:06

La valse à soldats

La valse à soldats
[1966]
In un album senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "Martine", dal brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Nous étions cent, greli grelo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 21:38
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Le général

Le général
[1968]
In un album senza titolo, altrimenti conosciuto con quello de "La chambre", il brano d'apertura.
Testo trovato su WikiParoles
Quand un général se mouche
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 21:31
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Alba meccanica

Alba meccanica
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
L'alba s'inventa una ruota a Torino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 20:46
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Fernando

Fernando
L'ipotesi che tragga ispirazione dalla situazione del tempo in sud america può anche essere suggerito dalla introduzione suonata dalla quena, con note del condor pasa.
Moreno Demaria 1/1/2019 - 20:32
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La ballata dell'uomo di merda

La ballata dell'uomo di merda
[15 maggio 2015]

Io, invece, per “inaugurare” questo non buon 2019 qua sul sito, ho scelto questa canzoncina trovata, lo ammetto, smanettando sul Tubo nella tarda sera di capodanno. La deve avere scritta il 15 maggio 2015, quindi tre anni e mezzo fa (come si evince dallo spartito presente nel filmato), Piero Milanesi: ma notizie certe sull'autore non ne ho purtroppo trovate (un tastierista di Rozzano Milanese?). Comunque sia, l'uomo di merda descritto da Piero Milanesi nella sua ballata non si è certo fermato a tre anni e mezzo fa: tutt'altro. Ha prosperato, si è espanso, diffuso, propagato capillarmente. Lo si può, attualmente, trovare non appena si mette il naso fuori di casa. Nell'anno appena trascorso, il 2018, secondo la logica è andato al potere in questo e in altri paesi di merda, simboleggiato e rappresentato perfettamente da tutta una serie di figure rappresentate nel filmato, e... (continua)
L'uomo di merda non è un termine volgare,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/1/2019 - 20:25

Biglietto di ritorno

Biglietto di ritorno
Secondo me questa canzone è ispirata a Construção di Chico Buarque de Hollanda...
B.B. 1/1/2019 - 11:29
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Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello

Carlo Martello torna <i>[o: ritorna]</i> dalla battaglia di Poitiers; <i>o</i> Carlo Martello
Chanson italienne – Carlo Martello torna dalla battaglia di Poitiers – Fabrizio De André – 1962


Introduction 2009

Riccardo Venturi avait fait une version de cette chanson dans un « françois d’époque », enfin disons, une manière de grommelot amélioré ; c’est une version très amusante. Celle, ici proposée, est plus contemporaine ; j’ose l’espérer assez distrayante.

On a tous dans l’oreille la chanson du Roi Renaud et de son lugubre destin : « Le Roi Renaud de guerre s’en revint portant ses tripes dans ses mains… ». J’aime à penser que Fabrizio connaissait ce destin du pauvre Renaud ; un destin de roi. Ceci donne tout le sel à sa chanson « Charles Martel de retour de la bataille de Poitiers », car – ainsi qu’on le verra – Charles revint vainqueur en portant tout autre chose que ses tripes dans ses mains. La donzelle l’apprit à ses dépens. De première part, en étant contrainte de laisser... (continua)
CHARLES MARTEL RETOUR DE LA BATAILLE DE POITIERS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/1/2019 - 09:21
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Canzone scritta su un muro

Canzone scritta su un muro
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.

Mi sono preso una licenza, ho cambiato un "carnevale" in un "capodanno", tanto Claudio è morto lo scorso agosto e non può più protestare. E forse sarebbe stato comunque d'accordo con me...
In ogni caso, di certo non una canzone immediata, facile e bellissima, ma un magnifico testo, pieno di verità, ancora oggi.
Salve ragazzo che passi il giorno
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 1/1/2019 - 00:49
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La memoria

La memoria
Leon Gieco y Roger Waters - La Memoria 10-11-2018

adriana 31/12/2018 - 17:53

Io voglio stare bene

Io voglio stare bene
[1977]
Scritta da Ricky Gianco e Gianfranco Manfredi
Singolo che costituiva al sigla di apertura del programma TV "Di chi è la salute"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Il mio male non conosco
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 14:00
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Ospedale militare

Ospedale militare
[1976]
Nell'album intitolato "Alla Mia Mam..."
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
(Non sono riuscito a trascrivere all'ascolto alcuni intermezzi parlati non presenti nel testo reperito)
Ma perché il mio letto devo farlo così?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 13:43
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Giro, giro, tondo

Giro, giro, tondo
[1976]
Parole di Gianni Sassi (non accreditato), produttore e fondatore della Cramps Records
Musica di Patrizio Fariselli e Paolo Tofani
Nell'album "Maledetti (maudits)" (dove la copertina è dello stesso Gianni Sassi)
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Gioco, gioco
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 11:57

Chanson en l’honneur des pavés

Chanson en l’honneur des pavés
[1848]
Testo trovato su Histoire de France en Chansons
Ignoro chi sia Eugène Philippe, o Philippe Eugène... certamente prese parte ai moti rivoluzionari del 1848, quelli che misero fine al regno di Louis-Philippe (periodo della cosiddetta "Monarchia di Luglio") e portarono alla brevissima stagione della Seconda Repubblica. Da notare che il re Louis-Philippe abdicò senza far spargere il sangue dei parigini, mentre la Repubblica, nel giugno dello stesso anno, non esitò a farne strage, quando i socialisti scesero in strada per protestare contro la chiusura degli opifici nazionali...

Il dagherrotipo che segue testimonia come i pavés siato stati ovunque i protagonisti di quei giorni:

D'altra parte, "Paris qui n’est Paris qu’arrachant ses pavés", scriveva Louis Aragon in Plus belle que les larmes ("Les Yeux d'Elsa ", 1942)...
A leur fermeté, rendons grâce,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 11:02
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El baile del Koyyaruna

El baile del Koyyaruna
[2018]

Album : El mito de la pérgola (Pascuala Ilabaca y Fauna)

Esta canción está dedicada a tantas personas que abandonan su lugar natal, su familia para buscar un trabajo. Esta poesía quiere recordarles que pueden abandonar un territorio geográfico, pero su origen, su mito, estará con ellos donde ellos estén.
En el video, el Kkoyaruna (minero en lengua quechua), es acompañado por un carnaval en el camino hacia la mina, los enmascarados danzantes y músicos, le recordamos que a través del rito del Carnaval puede depurar la degradación del trabajo y conectarse con su raíz. La grabación cuenta con queridos amigos invitados; Freddy Torrealba (charango), Alex Johnson (quena) y Francisca Vilches (trombón). El video fue grabado junto a la comparsa ̈La Gritona ̈ en el Aeródromo de Olmué , bajo la antigua mina del Cerro la Campana. Realización : Pablo Miranda Dinamarca
Dalla pagina youtube dell'artista
Mi mino-minoría
(continua)
inviata da adriana 31/12/2018 - 09:48
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Auprès de ma blonde (ou Le Prisonnier de Hollande)

anonimo
Auprès de ma blonde (<em>ou</em> Le Prisonnier de Hollande)
[fine 600]
Una canzone che risale al periodo immediatamente successivo a quello delle cosiddette "Guerre d'Olanda" (1672-78), combattute tra la Francia di Luigi XIV di Borbone – il Re Sole – ed un'alleanza variegata, composta da Brandeburgo, Sacro Romano Impero, Spagna e Province Unite dei Paesi Bassi. Durante quel conflitto molti soldati e marinai francesi caddero prigionieri e restarono per diversi anni come ostaggi nelle mani della coalizione avversaria.
Tradizionalmente il testo viene attribuito a tal André Joubert du Collet, nativo dell'isola di Noirmoutiers, in Vandea, occupata dagli "olandesi" del 1674. André Joubert sarebbe stato sequestrato e imprigionato ad Amsterdam per alcuni anni, e durante quel soggiorno forzato avrebbe composto la canzone. Tuttavia l'attribuzione è molto dubbia per cui ho preferito lasciarla ad Anonimo.

Questa canzone è ancora oggi molto celebre nei paesi... (continua)
Dans les jardins d'mon père
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/12/2018 - 20:49
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Pushed

Pushed
Historians have barely begun to document the terrible effects on Aboriginal people of the European invasion of Australia since 1788. One problem is that the European approach to evidence relies heavily on written documents. Indigenous memory on the other hand is found in oral narratives. This song tells the story of a massacre in the Central Tablelands of New South Wales and of the conflict over what counts as evidence. It is time we abandoned our patronising attitudes and acknowledged the validity of Indigenous epistemology.
Some young men escaped
(continua)
inviata da Tony Smith 29/12/2018 - 22:20
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Ho visto un re

Ho visto un re
Paolo Ciarchi racconta la genesi di "Ho visto un re".

Salvo Lo Galbo 29/12/2018 - 22:14
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Francine

Francine
[1940]
Scritta da Albert Willemetz, grande autore di operette e cabaret, e Casimir Oberfeld, celebre compositore degli “Années folles”, morto nel 1945 nel campo di sterminio di Auschwitz.
Willemetz e Oberfeld furono anche gli autori di Paris sera toujours Paris

Interpretata da Fernandel contro la voce francese della propaganda nazista, quel Paul Ferdonnet (1901-1945), giornalista e militante di estrema destra, che in Germania trasmetteva per "Radio-Stuttgart", propagandando il "service du travail obligatoire". Ferdonnet fu poi processato e giustiziato per collaborazionismo alla fine della guerra.
La canzone si trova in antologie come "Histoire de France en chansons, 1900-1949" e "Fernandel ‎– Félicie Aussi"
Méfie toi ma Francine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2018 - 21:10
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Senza domande

Senza domande
2015
Breviario Partigiano 1945-2015

Testo: Massimo Zamboni
Musica: Massimo Zamboni, Francesco Magnelli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo
Delle antiche canzoni, non rimane che il suono.
(continua)
inviata da DQ82 29/12/2018 - 18:08
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Breviario partigiano

Breviario partigiano
2015
Breviario Partigiano 1945-2015

Testo: Massimo Zamboni
Musica: Massimo Zamboni, Francesco magnelli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo
Breviario partigiano
(continua)
inviata da Dq82 29/12/2018 - 17:55
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Promemoria

Promemoria
poesia tratta dal volume: Il secondo libro delle filastrocche, edito da Einaudi nel 1985. E' una raccolta preparata dall'editore, scegliendo tra brani apparsi su riviste o ancora inediti.
Franz 28/12/2018 - 18:33
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Solidarity Forever

Solidarity Forever
Audio link to the song performed by Brita Koivunen and the Four Cats
SUURET SOTAURHORAUKAT
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/12/2018 - 13:12
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Solidarity Forever

This is my singable version of Solidarity Forever.
SOLIDAARISUUTTA AINA
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/12/2018 - 13:10
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Éste y aquél

Éste y aquél
"Il Natale non gli piaceva, era un ateo convinto e non tollerava il consumo frenetico che lo accompagna. Forse per questo molti dei suoi amici hanno considerato una significativa coincidenza il fatto che Osvaldo Bayer sia morto proprio il giorno della Vigilia, nella modesta casa di Buenos Aires .. "
Il Manifesto
adriana 28/12/2018 - 08:56
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Συννεφιασμένη Κυριακή

Συννεφιασμένη Κυριακή
Vassilis Tsitsanis wrote – as most people suggest – the song a little after the Greek civil war in 1948. Tsitsanis did not give any details about the incident that inspired this song, but later on, when his biography was published, there was a reference to the way this song was born.

According to Tsitsanis himself, he witnessed an incident in Thessaloniki, while Greece was occupied by the German army in World War 2: three men went to a wall and wrote with paint “Death to Fascism – Freedom”. But before they finished, German soldiers appeared and killed them on the spot. Blood was everywhere…

Tsitsanis with his 2 friends left the area quickly to save their lives. Since then, he was trying to put to words what happened that day.

One  Sunday, while coming back from Salamina, he heard someone saying “what a day, it breaks your heart”. That gave an inspiration to Tsitsanis, who took a small... (continua)
28/12/2018 - 00:42
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Solidarity Forever

Solidarity Forever
SOLIDARIETÀ PER SEMPRE
(continua)
inviata da ZugNachPankow 27/12/2018 - 23:08
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La povera Rosetta

anonimo
La povera Rosetta
Storia della povera Rosetta Caro Sciascia, questo libro è un prezioso antidoto al femminicidio

Alla riscoperta del volume “Storia della povera Rosetta”, l’opera più ‘quotata’ di Leonardo Sciascia, ma anche tra le meno conosciute. Un valido volume per la lotta al femminicidio e alla violenza sessuale e di genere. Riportare all’attualità il volume di Leonardo Sciascia sulla morte violenta della povera Elvira Andrezzi “Rosetta”, può servire a dare un contributo al contrasto del femminicidio. Un’opera da diffondere nelle scuole di ogni ordine e grado
27/12/2018 - 21:58
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Sevda değil

Sevda değil
NON E' AMORE
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 27/12/2018 - 18:00
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Solidarity Forever

Solidarity Forever
This well-known tune, originally a folk hymn, has given birth to numerous songs of different nature. These include an early 19th century hymn titled »Canaan's Happy Shore«, an abolitionist song titled »John Brown's Body«, a famous marching song from the American Civil War titled the »Battle Hymn of the Republic«, and, finally, this popular labor union anthem written by Ralph Chaplin for the Industrial Workers of the World (IWW).

Also in Finland, there are different versions of the song, including one of »Solidarity Forever«, in Finnish »Solidaarisuutta aina«. Unfortunately, I haven't been able to find its complete lyrics, but below is the refrain in Finnish.

Another Finnish version of the song is titled »Kalle-Kustaan muori«, in English »Kalle-Kustaa's Mother«. This is interesting, because Kalle-Kustaa could refer to two Swedish kings, Carl X Gustav (1654 - 1660) and the present king Carl... (continua)
SOLIDAARISUUTTA AINA
(continua)
inviata da Juha Rämö 27/12/2018 - 12:30
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Thoughts about Sacco and Vanzetti

Thoughts about Sacco and Vanzetti
PENSIERI SU SACCO E VANZETTI
(continua)
inviata da Dq82 27/12/2018 - 11:39
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La Barunissa di Carini

La Barunissa di Carini
LA BARONESSA DI CARINI: L'amaro caso, in versi e strofe
di Mimmo Mòllica.

In questa appassionata filastrocca, Mimmo Mòllica mette in versi, per la prima volta in lingua italiana, il triste caso della Signora di Carini, vicenda divenuta di dominio pubblico solo in tempi moderni. Pietro La Grua Talamanca, Barone di Carini, il 4 dicembre 1563, dava la morte alla figlia Caterina, con le proprie mani e nel suo stesso Castello di Carini, credendola "rea di fallo venereo avuto con uno di Casa Vernagallo": è «il triste Caso della figlia di Carini».
Caterina venne uccisa dal suo stesso padre e la Giustizia non ardì proferir verbo. Vincenzo Vernagallo, suo segreto spasimante, dovette nascondersi in un convento fuori dall’Isola. Il Vernagallo scampò alla morte nascosto in un quartiere di Palermo ma, poi, pentito si consacrò a Dio. Certo non rimase in Sicilia, dove il feroce Pietro Talamanca La... (continua)
LA BARONESSA DI CARINI
(continua)
inviata da Mimì 26/12/2018 - 19:08
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Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)‎

Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)‎
La canzone dovrebbe risalire al 1942, almeno a stare alle memorie di Gabriel Regnier, soldato radiotelegrafista francese, catturato dai tedeschi nel 1940 al confine col Belgio e internato nello Stalag II-D di Stargard, Pomerania, non lontano da Stettino.

Nel febbraio del 1945 il campo fu evacuato e i prigionieri furono costretti ad una "marcia della morte" verso ovest, ma nell'aprile furono intercettati dalle truppe americane e liberati.
Alla fine della guerra Regnier scrisse un resoconto della sua lunga prigionia, che ho trovato pubblicato qui e che contiene anche la canzone datata 1942.

Proprio nel 1942 Regnier ed un altro prigioniero francese furono protagonisti di una clamorosa evasione dal campo. Purtroppo furono riacciuffati alcuni giorni dopo, quando già avevavo raggiunto Aquisgrana. Quella vicenda è raccontata nel film "Les culottes rouges", diretto nel 1962 da Alex Joffé, protagonisti Bourvil e Laurent Terzieff, dove "Ils l’ont dans l’cul" fa parte della colonna sonora.
B.B. 26/12/2018 - 12:14
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Solidarity Forever

SOLIDARITET FÖR ALLTID
(continua)
inviata da Paweł Dembowski 26/12/2018 - 00:49
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Benim annem cumartesi

Benim annem cumartesi
MY MOTHER IS SATURDAY
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/12/2018 - 20:10
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Eine kleine deutsche Kantate in C major, oder Kleine Freimaurerkantate, K619

Eine kleine deutsche Kantate in C major, <i>oder</i> Kleine Freimaurerkantate, K619
Chanson allemande – Eine kleine deutsche Kantate in C major, oder Kleine Freimaurerkantate, K619 – Wolfgang Amadeus Mozart – 1791

Texte : Franz Heinrich Ziegenhagen (1753-1806)
Musique : Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Cantate K 619 pour ténor et pianoforte

La Petite Cantate allemande, également connue sous le nom de Petite Cantate maçonnique, fut composée par Wolfgang Amadeus Mozart en juillet 1791 sur des vers du poète strasbourgeois Franz Heinrich Ziegenhagen (souvenez-vous que Strasbourg était alors une ville allemande de langue et de culture). Ziegenhagen et Mozart lui-même étaient tous deux d’ardents francs-maçons, ou ouvriers de la maçonnerie libérale ; d’une franc-maçonnerie qui avait comme référence précise le socialisme utopique, c’est-à-dire le premier courant du socialisme moderne qui se développa en Europe durant le XVIIIe et le XIXe siècle. Ses origines lointaines se trouvent... (continua)
PETITE CANTATE ALLEMANDE ou PETITE CANTATE MAÇONNIQUE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/12/2018 - 19:28
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Jesus Christ

Jesus Christ
Poveri Cristi
di Natalino Balasso

RV & k.d. 25/12/2018 - 13:59
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Mr. Where Is Viet-Nam

Mr. Where Is Viet-Nam
SETÄ, MISSÄ ON VIETNAM?
(continua)
inviata da Juha Rämö 25/12/2018 - 12:40




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