Un'altra perdita grave, sono stato a casa sua a Madrid, in Av. Ciudad de Barcelona tanti anni fa, nel 1988 e abbiamo chiacchierato a vermouth (come si scrive in francese) e pasticcini, mi ha regalato un disco portentoso da titolo significativo "Choca la mano!" ma ricordo di averla trovata già allora molto provata. Ho tradotto in italiano e cercato di divulgare tante sue canzoni, conservo le sue lettere ma quel che provo oggi è solo una enorme tristezza!!!
d’après la version italienne de Riccardo Venturi – LA BAMBINA CIECA – 2018
d’une chanson tchèque – Nevidomá dívka – Karel Kryl – 1969
Album : Bratříčku, zavírej vrátka
1969, LP, Panton, ČSSR
De l’album et de la chanson « Bratříčku, zavírej vrátka », on a déjà beaucoup parlé : c’est le premier album publié par Karel Kryl, en 1969, peu après l’invasion d’août 1968, très peu après le geste de Jan Palach, et juste avant que l’auteur-compositeur ne fuie en Allemagne. Il y était allé pour participer à un festival à Dommershausen, en Rhénanie, mais il savait que, s’il rentrait en Tchécoslovaquie, il serait arrêté. Je suis convaincu que, sans « La Fille aveugle », on ne peut pas avoir une idée complète de cet album, d’autant plus si on accepte mon impression personnelle : à savoir que, derrière l’image, ou le tableau, de la fille aveugle qui joue calmement dans le pré, se cache une délicate métaphore... (continua)
LA FILLE AVEUGLE (continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/9/2018 - 20:29
Dilectissime Christophore Corvine, per quanto riguarda i papaveri, neri o rossi che siano, hai certamente ragione; aggiungo che le metafore e gli usi del papavero nella cosiddetta "cultura popolare" sono diffusi un po' dappertutto, e non solo in quella ceca: il "fiore del sonno" sembra quasi fatto apposta per essere catturato dall'immaginazione e per diventare un simbolo (tanto è vero che lo è diventato, ad esempio, come "fiore contro la guerra" o come simbolo dei soldati morti in guerra, si veda l'apposito percorso di questo sito). Ciononostante, e con tutte le precisazioni del caso, nella mia traduzione, o qualunque cosa essa sia, mi tengo il giùsquiamo nero. Io, lo ribadisco, una pianta velenosa ce la devo infilare sempre, e sarei capace di preparare certe insalatine che te le raccomando, altro che "minestroni".
La conosci, ad esempio, questa? E' l' Aconitum napellus, una piantina molto... (continua)
Ciao Riccardo, come sempre c’è poco da aggiungere alla tua traduzione. Sul primo punto sono d’accordo con te, anche per me “popsaná zídka” è un muretto con delle scritte sopra, non un muretto descritto da qualcuno, anche se dal punto di vista grammaticale non c’è differenza. Resta sempre un verso un po’ ambiguo, con questi “anniversari famosi”, ma potrebbe essere anche una trasformazione poetica della parola “výrok”, enunciato, tesi, espressione, che per fare la rima è andata a sovrapporsi alla parola výročí (cioè výročích invece di výrocích), e il “famoso” gli darebbe un tocco di ironia. Insomma anche per me l’immagine è quella di un muretto di mattoni su cui da sempre trovi le varie “notizie importanti”.
Poi c’è tutta quella storia dei papaveri neri o giusquiami che siano. Non lo so ma qualcosa mi dice che è proprio questo il verso chiave per l’interpretazione della canzone. Ho letto la... (continua)
Un articolo pubblicato sul più letto quotidiano croato ha sminuito le atrocità commesse nel campo di concentramento di Jasenovac, nel tentativo di riabilitare il regime ustascia della Seconda guerra mondiale e negare la sua complicità nell’Olocausto.
Io credo che 'se vottn 'e lanze' disignifichi "si buttano di lancia", utilizzando la metafora della lancia per indicare l'organo sessuale maschile.
Lanza non viene più utilizzato come vocabolo, ma in napoletano antico significava lancia. Girarsi è s'avutà,e spiaggia si dice rena non lanza in napoletano.
Inoltre nanninella è il diminutivo di anna non di giovanna.
Ah, maintenant je comprends. Ah ça ira, ça ira....tous les bourgeois on les pendra. La rose a aussi toujours représenté La Mère de Dieu. Donc, c'est Marie mère de Gésu.
3/9/2018 - 21:55
Pourquoi pas ? Marie Mère de Dieu, la République ? Le syncrétisme est une belle discipline, mais de là, à faire de Marianne, celle avec ses seins à l'air et son drapeau, la Marie Mère de Dieu faut avoir fumé plus que l'Etna.
La République, mère de Dieu ? Pauvre Marianne, elle a déjà bien assez à faire avec ses cinq enfants.
Donc, résumons : Marianne, c'est la République française et en 1972, De Gaulle était mort, on était en plein pompidolisme - Pompidou regnans et en effet, elle avait du mal à reconnaître son Cinquième enfant, dit La Cinquième, toujours en vie.
Tant qu'à rester dans la mythologie, disons que selon la chanson, elle se préférait dans sa version d'origine, millésimée 1789.
Bof ! Moi, ce que j'en dis, c'est juste pour faire avancer la chose...
1z. Ásgeir Ingvarsson's Icelandic version