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Βάτραχοι (Χορός 1528-1533) [Le Rane, Coro 1528-1533 / Frogs, Chorus 1528-1533]
![Βάτραχοι (Χορός 1528-1533) [Le Rane, Coro 1528-1533 / Frogs, Chorus 1528-1533]](img/thumb/a13693_130x140.jpeg)
Πρῶτα μὲν εὐοδίαν ἀγαθὴν ἀπιόντι ποητῇ
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/9/2018 - 20:24
Per i morti della Resistenza
![Per i morti della Resistenza](img/art/t833351.jpg)
(Nuove, 1968-1970) in Vita d'un uomo
Questo è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta di Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
Pagina ufficiale del progetto: http://www.musicaepoesia.eu
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Qui
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/9/2018 - 19:09
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Guerra è in queste mani
![Guerra è in queste mani](img/upl/gugliemo-petroni.jpg)
Joe Natta rende omaggio al grande poeta Guglielmo Petroni musicando una sua poesia contro la guerra.
Questo è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta di Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
Pagina ufficiale del progetto: http://www.musicaepoesia.eu
Questo è il nuovo progetto musicale di Joe Natta dedicato alla riscoperta di Poeti, di ieri e di oggi, che più lo hanno emozionato.
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Che sorga un'alba in questa mezzanotte
(continua)
(continua)
inviata da Joe Natta 5/9/2018 - 12:43
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Cześć i dynamit
![Cześć i dynamit](img/upl/dabrowspain.jpg)
[1938]
Poesia di Władysław Broniewski
(Dal volume Krzyk ostateczny ("Ultimo grido", "Urlo finale")
Musica: Robert Szokalski
Coro Rivoluzionario di Cracovia (2013)
Wiersz Władysława Broniewskiego
(z tomu Krzyk ostateczny)
Muzika: Robert Szokalski
z Krakowskiego Chóru Rewolucyjnego (2013)
A poem by Władysław Broniewski
(from the volume Krzyk ostateczny "Last Cry", "Final Scream")
Music by Robert Szokalski
Kraków Revolutionary Choir (2013)
Poème de Władysław Broniewski
(tiré du volume Krzyk ostateczny "Dernier cri", "Cri final")
Musique: Robert Szokalszki
Chœur Révolutionnaire de Cracovie (2013)
Władysław Broniewskin runo
(runokokoelmasta Krzyk ostateczny “Viimeinen itku”)
Sävel: Robert Szokalski
Krakovan Vallankumouksellinen Kuoro (2013)
Il poeta polacco Władysław Broniewski , nato a Płock il 17 dicembre 1897 e morto a Varsavia il 10 febbraio 1962, è stato, nella Polska... (continua)
Poesia di Władysław Broniewski
(Dal volume Krzyk ostateczny ("Ultimo grido", "Urlo finale")
Musica: Robert Szokalski
Coro Rivoluzionario di Cracovia (2013)
Wiersz Władysława Broniewskiego
(z tomu Krzyk ostateczny)
Muzika: Robert Szokalski
z Krakowskiego Chóru Rewolucyjnego (2013)
A poem by Władysław Broniewski
(from the volume Krzyk ostateczny "Last Cry", "Final Scream")
Music by Robert Szokalski
Kraków Revolutionary Choir (2013)
Poème de Władysław Broniewski
(tiré du volume Krzyk ostateczny "Dernier cri", "Cri final")
Musique: Robert Szokalszki
Chœur Révolutionnaire de Cracovie (2013)
Władysław Broniewskin runo
(runokokoelmasta Krzyk ostateczny “Viimeinen itku”)
Sävel: Robert Szokalski
Krakovan Vallankumouksellinen Kuoro (2013)
Il poeta polacco Władysław Broniewski , nato a Płock il 17 dicembre 1897 e morto a Varsavia il 10 febbraio 1962, è stato, nella Polska... (continua)
Idą faszyści, wiodą natarcie
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2018 - 21:16
Festins de Carême
![Festins de Carême](img/upl/r25C325AAve2Bde2BLamme.png)
Festins de Carême
Chanson française – Festins de Carême – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 84
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XL)
Dialogue Maïeutique
Festins de carême et au pluriel encore bien, Marco Valdo M.I. mon ami. C’est époustouflant ! C’est vraiment une belle expression, mais elle m’effraye un peu, car elle est pour le moins contradictoire. Que peut être un festin de carême, comment faire jeûne en mangeant festivement ? Car si je ne me trompe pas, le festin est un repas de fête, une occasion de ribote, un moment de joie rituelle, tandis que le carême est une occasion d’abstinence, une fête triste, une absence de joie, une interdiction de jouir de la vie. Comment expliquer... (continua)
Chanson française – Festins de Carême – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 84
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XL)
Dialogue Maïeutique
Festins de carême et au pluriel encore bien, Marco Valdo M.I. mon ami. C’est époustouflant ! C’est vraiment une belle expression, mais elle m’effraye un peu, car elle est pour le moins contradictoire. Que peut être un festin de carême, comment faire jeûne en mangeant festivement ? Car si je ne me trompe pas, le festin est un repas de fête, une occasion de ribote, un moment de joie rituelle, tandis que le carême est une occasion d’abstinence, une fête triste, une absence de joie, une interdiction de jouir de la vie. Comment expliquer... (continua)
« Lamme, nos finances sont en baisse ;
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/9/2018 - 21:30
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Karel Kryl: Nevidomá dívka
![Karel Kryl: Nevidomá dívka](img/upl/nevidomaadiivka.jpg)
[1969]
Testo e musica: Karel Kryl
Slova a hudba: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Paroles et musique: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Album: Bratříčku, zavírej vrátka
1969, LP, Panton, ČSSR
Dell'album e della canzone Bratříčku, zavírej vrátka si è già parlato non poco: è stato il primo album pubblicato da Karel Kryl, nel 1969, poco dopo l'invasione dell'agosto del 1968, pochissimo dopo il gesto di Jan Palach, e subito prima che il cantautore fuggisse in Germania. Vi era andato per partecipare a un festival a Dommershausen, in Renania, ma sapeva che, se fosse tornato in Cecoslovacchia, sarebbe stato arrestato. Ho ritenuto che, senza la “Bambina cieca”, non si potesse avere un'idea completa di quell'album, anche con una mia personale impressione: vale a dire che, dietro l'immagine, o quadretto, della bambina cieca che gioca quieta nel prato, si celi una delicata metafora... (continua)
Testo e musica: Karel Kryl
Slova a hudba: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Paroles et musique: Karel Kryl
Lyrics and music: Karel Kryl
Album: Bratříčku, zavírej vrátka
1969, LP, Panton, ČSSR
Dell'album e della canzone Bratříčku, zavírej vrátka si è già parlato non poco: è stato il primo album pubblicato da Karel Kryl, nel 1969, poco dopo l'invasione dell'agosto del 1968, pochissimo dopo il gesto di Jan Palach, e subito prima che il cantautore fuggisse in Germania. Vi era andato per partecipare a un festival a Dommershausen, in Renania, ma sapeva che, se fosse tornato in Cecoslovacchia, sarebbe stato arrestato. Ho ritenuto che, senza la “Bambina cieca”, non si potesse avere un'idea completa di quell'album, anche con una mia personale impressione: vale a dire che, dietro l'immagine, o quadretto, della bambina cieca che gioca quieta nel prato, si celi una delicata metafora... (continua)
V zahradě za cihlovou zídkou,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/9/2018 - 08:08
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Quindici secoli
![Quindici secoli](img/upl/a1845734475_10.jpg)
2013
Asa Nisi Masa
Asa Nisi Masa
Quindici secoli di solitudine tanto parve lungo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/9/2018 - 17:06
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Avevi sempre in mente il vento
![Avevi sempre in mente il vento](img/upl/samc3aca.jpg)
2017
Samìa Yusuf Omar è una ragazza somala che sfidando intimidazioni, minacce di morte, rischi e i limiti imposti dai fondamentalismi islamici del suo paese, arrivò a correre (magrissima e con le scarpe regalatele dalla squadra di atletica sudanese) i 200 metri alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Rientra in Somalia nell'indifferenza più totale costretta a nascondere e a negare pubblicamente il fatto di essere un'atleta, ma con quel pensiero fisso e quella gran voglia di tornare a correre.
Samìa morirà annegata nell'aprile del 2012 cercando di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti per inseguire il suo sogno: partecipare alle Olimpiadi di Londra.
La vita di Saamiya Yusuf Omar è stata raccontata nel romanzo Non dirmi che hai paura, scritto da Giuseppe Catozzella.
Samìa Yusuf Omar è una ragazza somala che sfidando intimidazioni, minacce di morte, rischi e i limiti imposti dai fondamentalismi islamici del suo paese, arrivò a correre (magrissima e con le scarpe regalatele dalla squadra di atletica sudanese) i 200 metri alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Rientra in Somalia nell'indifferenza più totale costretta a nascondere e a negare pubblicamente il fatto di essere un'atleta, ma con quel pensiero fisso e quella gran voglia di tornare a correre.
Samìa morirà annegata nell'aprile del 2012 cercando di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti per inseguire il suo sogno: partecipare alle Olimpiadi di Londra.
La vita di Saamiya Yusuf Omar è stata raccontata nel romanzo Non dirmi che hai paura, scritto da Giuseppe Catozzella.
Dove porta questo vento Samìa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/9/2018 - 12:21
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Sul selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)
![Sul selciato di Piazza Garibaldi (I Sette Martiri)](img/upl/rocco7.jpg)
[2018]
Al brano, registrato e mixato dall’autore presso “Lo Studio in Rosso”, hanno contribuito Emanuele Nidi alla fisarmonica, Nicolas De Francesco al basso, Vince Robivecchi alla batteria. Il videoclip è stato affidato a Michele Di Nicola, che ne ha curato regia, postproduzione e montaggio. Ne sono protagonisti i luoghi dei fatti narrati, loro ultimi testimoni, e una donna alla ricerca di una storia in cui ritrovare la propria coscienza, smarrita davanti a un mondo che non riconosce più.
Il 31 di agosto del 1944 a Parma tre giovanissimi partigiani tesero un agguato a Brenno Monardi, detto Bragone, gerarca locale del partito fascista. Bragone, intento a fare scorta di carne al macello comunale, venne colpito a morte, e con lui un gregario di nome Luigi Gonzaga. Questo evento fece infuriare la Brigata Nera locale, che diede il via alla rappresaglia più crudele di cui la città abbia memoria.... (continua)
Al brano, registrato e mixato dall’autore presso “Lo Studio in Rosso”, hanno contribuito Emanuele Nidi alla fisarmonica, Nicolas De Francesco al basso, Vince Robivecchi alla batteria. Il videoclip è stato affidato a Michele Di Nicola, che ne ha curato regia, postproduzione e montaggio. Ne sono protagonisti i luoghi dei fatti narrati, loro ultimi testimoni, e una donna alla ricerca di una storia in cui ritrovare la propria coscienza, smarrita davanti a un mondo che non riconosce più.
Il 31 di agosto del 1944 a Parma tre giovanissimi partigiani tesero un agguato a Brenno Monardi, detto Bragone, gerarca locale del partito fascista. Bragone, intento a fare scorta di carne al macello comunale, venne colpito a morte, e con lui un gregario di nome Luigi Gonzaga. Questo evento fece infuriare la Brigata Nera locale, che diede il via alla rappresaglia più crudele di cui la città abbia memoria.... (continua)
Brenno Monardi era un gerarca del partito,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/9/2018 - 07:48
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Kahden laulu
![Kahden laulu](img/upl/13-1-4099213.jpg)
Musica / Music / Musique / Sävel: Eero Ojanen
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Matti Rossi
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Matti Rossi
En kuiskaa enää monin sanoin,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 31/8/2018 - 14:27
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
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L'opportunità
![L'opportunità](img/upl/_dL_5b88fe9f_72439687.jpg)
2009
Testo e musica: Pupo e Mogol
Interpretata da Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour
Siamo nel 2009 quando Pupo, Enzo Ghinazzi all'anagrafe, scrive a quattro mani con Giulio Repetti, ovvero Mogol "L'opportunità". Il brano che tratta la problematica dell'immigrazione e spinge alla fratellanza invitando a prendere questa situazione come un'opportunità di interazione fra i popoli del mondo. La canzone, rientrando nei progetti benefici della "Nazionale Cantanti", ha bisogno di visibilità e viene, così, presentata al 59° Festival di Sanremo. Per l'occasione, Pupo, sceglie di farsi accompagnare da un componente storico della nazionale cantanti come Paolo Bellie, per agevolare il messaggio di unione delle razze, convoca l'artista senegalese Youssou N'Dour, celebre nel mondo per la sua "7 seconds". Il brano va in finale e pur non rientrando nel podio del Festival raggiunge l'obiettivo di lanciare... (continua)
Testo e musica: Pupo e Mogol
Interpretata da Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour
Siamo nel 2009 quando Pupo, Enzo Ghinazzi all'anagrafe, scrive a quattro mani con Giulio Repetti, ovvero Mogol "L'opportunità". Il brano che tratta la problematica dell'immigrazione e spinge alla fratellanza invitando a prendere questa situazione come un'opportunità di interazione fra i popoli del mondo. La canzone, rientrando nei progetti benefici della "Nazionale Cantanti", ha bisogno di visibilità e viene, così, presentata al 59° Festival di Sanremo. Per l'occasione, Pupo, sceglie di farsi accompagnare da un componente storico della nazionale cantanti come Paolo Bellie, per agevolare il messaggio di unione delle razze, convoca l'artista senegalese Youssou N'Dour, celebre nel mondo per la sua "7 seconds". Il brano va in finale e pur non rientrando nel podio del Festival raggiunge l'obiettivo di lanciare... (continua)
Caro amico sconosciuto, io mi sento combattuto
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/8/2018 - 10:38
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Cosa occorre
Rovereto 2018
Testo e musica :Renzo Vigagni
Canzone nata come colonna sonora di uno spettacolo teatrale nel centenario della prima aberrante guerra mondiale.
Testo e musica :Renzo Vigagni
Canzone nata come colonna sonora di uno spettacolo teatrale nel centenario della prima aberrante guerra mondiale.
Per fare un’altra pace
(continua)
(continua)
inviata da renzo vigagni 30/8/2018 - 22:16
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
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Haberleri açma baba
![Haberleri açma baba](img/upl/Screenshot_2018-10-01_ec5f0f9f403b51d6c4447cbba5cfa063_jpg_immagine_JPEG_480__360_pixel.png)
La canzone si trova nel CD del 2013 "Gökkuşağı Gönder Bana" e viene cantata dalla bravissima ragazza Cansel Şapçılı mentre la strofa che recita "Non voglio crescere..." è interpretata dalla piccola İrem Bilgiç come si può vedere nel primo video. Il secondo video non necessita di parole.
Haberleri açma baba, bakmaya korkuyorum
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 29/8/2018 - 21:52
L’Égyptienne
![L’Égyptienne](img/upl/danseuse2BLautrec.png)
L’Égyptienne
Chanson française – L’Égyptienne – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 83
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXIX)
Dialogue Maïeutique
Une Égyptienne, maintenant, Marco Valdo M.I. mon ami, que ne vas-tu pas encore nous inventer ?. Que vient faire une Égyptienne dans les Pays et pourquoi danse-t-elle au coin d’un bois perdu ? Je suppose qu’il ne s’agit pas d’une réincarnation de Cléopâtre ou de la belle Néfertiti qui faisait tourner la tête à Martin dans la chanson Martin Néfertiti.
Détrompe-toi, Lucien l’âne, il ne s’agit pas d’une de ces pharaonnes antiques, mais d’une jeune fille qui danse, danse devant Lamme qui est persuadé de reconnaître sa femme. Voilà toute l’aventure.
Que... (continua)
Chanson française – L’Égyptienne – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 83
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXIX)
Dialogue Maïeutique
Une Égyptienne, maintenant, Marco Valdo M.I. mon ami, que ne vas-tu pas encore nous inventer ?. Que vient faire une Égyptienne dans les Pays et pourquoi danse-t-elle au coin d’un bois perdu ? Je suppose qu’il ne s’agit pas d’une réincarnation de Cléopâtre ou de la belle Néfertiti qui faisait tourner la tête à Martin dans la chanson Martin Néfertiti.
Détrompe-toi, Lucien l’âne, il ne s’agit pas d’une de ces pharaonnes antiques, mais d’une jeune fille qui danse, danse devant Lamme qui est persuadé de reconnaître sa femme. Voilà toute l’aventure.
Que... (continua)
« Ô désespoir, dit Lamme,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/8/2018 - 21:41
Quando Bepi l'è vegnesto
![Quando Bepi l'è vegnesto](img/upl/_dL_5b83e4f2_35b9cbc0.jpg)
[?]
Gualtiero Bertelli - Quando emigranti (2003)
Tra la seconda metà dell'800 e l'inizio del '900 gran parte dell'emigrazione italiana, era rivolta al Sud America, dove si stavano colonizzando territori immensi. Molti lavoratori del nord Italia, in particolare dal Veneto e dal Friuli, si diressero verso le regione del sud del Brasile, dove dissodarono ampie aree forestale (il Mato) e fondarono colonie che ancor oggi portano nomi italiani. Oltre il cinquanta per cento della popolazione del sud del Brasile è di origine italiana e parla una lingua, il Talian, che è un miscuglio di dialetti veneti con qualche parola tratta da altri idiomi. Questa è la lingua dei discendenti dei nostri emigranti che ancora oggi conservano larga parte del patrimonio di canti popolari, alcuni dei quali da noi ormai dimenticati, che cantano in pubblico in molte occasioni. Ci sono poi dei "cantautori brasiliani... (continua)
Gualtiero Bertelli - Quando emigranti (2003)
Tra la seconda metà dell'800 e l'inizio del '900 gran parte dell'emigrazione italiana, era rivolta al Sud America, dove si stavano colonizzando territori immensi. Molti lavoratori del nord Italia, in particolare dal Veneto e dal Friuli, si diressero verso le regione del sud del Brasile, dove dissodarono ampie aree forestale (il Mato) e fondarono colonie che ancor oggi portano nomi italiani. Oltre il cinquanta per cento della popolazione del sud del Brasile è di origine italiana e parla una lingua, il Talian, che è un miscuglio di dialetti veneti con qualche parola tratta da altri idiomi. Questa è la lingua dei discendenti dei nostri emigranti che ancora oggi conservano larga parte del patrimonio di canti popolari, alcuni dei quali da noi ormai dimenticati, che cantano in pubblico in molte occasioni. Ci sono poi dei "cantautori brasiliani... (continua)
Quando Bepi l'è vegnesto de la Italia al Brasil
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2018 - 13:44
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Kreon
![Kreon](img/upl/kora1.jpg)
[1984]
Parole di Kora (Olga Jackowska)
Musica di Marek Jackowski
Album "Mental Cut"
Nel 1985 è stata anche pubblicata la versione inglese dell'album intitolata "Wet Cat"
Il testo dal sito ufficiale http://www.maanam.pl
Parole di Kora (Olga Jackowska)
Musica di Marek Jackowski
Album "Mental Cut"
Nel 1985 è stata anche pubblicata la versione inglese dell'album intitolata "Wet Cat"
Il testo dal sito ufficiale http://www.maanam.pl
Co to za dom, fundamenty w nim drżą
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/8/2018 - 12:11
A la guerra me vo ir
anonimo
![A la guerra me vo ir](img/upl/61JCbhz4FvL._SS500.jpg)
Canzone popolare in giudeo-spagnolo
A folksong in Judaeo-Spanish
Non saprei datare la canzone. C'è il topos del soldato che va alla guerra e pensa alla sua amata.
Se ne trova una versione nell'album dei Voice of the Turtle & Judith Wachs con la partecipazione di Jay Rosenberg: Full Circle: Music of the Spanish Jews of Jerusalem (1997)
A folksong in Judaeo-Spanish
Non saprei datare la canzone. C'è il topos del soldato che va alla guerra e pensa alla sua amata.
Se ne trova una versione nell'album dei Voice of the Turtle & Judith Wachs con la partecipazione di Jay Rosenberg: Full Circle: Music of the Spanish Jews of Jerusalem (1997)
A la gerra me vo ir;
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/8/2018 - 17:48
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
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Кукушка
![Кукушка](img/upl/220px-2C___28Kino2C_Chyorny_album29_28199029.jpg)
Kukushka
1990
Черный альбом / Chernyy al'bom / The Black Album
Canzone intimista contro la guerra in Afganistan durante l'occupazione russa e in Cecenia.
1990
Черный альбом / Chernyy al'bom / The Black Album
Canzone intimista contro la guerra in Afganistan durante l'occupazione russa e in Cecenia.
Песен еще ненаписанных, сколько?
(continua)
(continua)
inviata da Donatella Leoni 25/8/2018 - 00:41
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Nuuj helde
![Nuuj helde](img/upl/jansebagge.jpg)
[1987]
Album: Totzekotze
Una band musicale attiva fin dal 1979, i cui membri sono tutti originari di Susteren, nel Limburgo, dove si è formata a partire da un Carnevale, e che compone e canta le sue canzoni rigorosamente in dialetto limburghese. Ma attenzione: di tutto si tratta fuorché di una band di allegri compagnoni che cantano canzoni carnascialesche in occasione di colossali bevute. Gli argomenti usuali delle canzoni della Janse Bagge Bend, espressi in un linguaggio di stretto uso locale (e nemmeno generalizzato) sono: il razzismo dilagante, i problemi del lavoro e della disoccupazione, i meccanismi del mercato globale. La Janse Bagge Bend ha scritto canzoni sulla pedofilia e sugli abusi sessuali della chiesa cattolica, sull'eutanasia, sul diritto all'aborto, sulla libertà di espressione. Come dire: di argomenti del genere, che hanno valore universale, si può parlare, scrivere e cantare... (continua)
Album: Totzekotze
Una band musicale attiva fin dal 1979, i cui membri sono tutti originari di Susteren, nel Limburgo, dove si è formata a partire da un Carnevale, e che compone e canta le sue canzoni rigorosamente in dialetto limburghese. Ma attenzione: di tutto si tratta fuorché di una band di allegri compagnoni che cantano canzoni carnascialesche in occasione di colossali bevute. Gli argomenti usuali delle canzoni della Janse Bagge Bend, espressi in un linguaggio di stretto uso locale (e nemmeno generalizzato) sono: il razzismo dilagante, i problemi del lavoro e della disoccupazione, i meccanismi del mercato globale. La Janse Bagge Bend ha scritto canzoni sulla pedofilia e sugli abusi sessuali della chiesa cattolica, sull'eutanasia, sul diritto all'aborto, sulla libertà di espressione. Come dire: di argomenti del genere, che hanno valore universale, si può parlare, scrivere e cantare... (continua)
Wat deej Bonifacius destieds in Dokkum ?
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/8/2018 - 18:47
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Tajga blues
![Tajga blues](img/upl/R-8014541-1453503993-1967.jpeg.jpg)
(1969)
Testo di Zdeněk Rytíř
Musica di Bohuslav Ondráček
Text Zdeňka Rytíře
Hudba Bohuslava Ondráčka
Una delle canzoni più politicamente esposte di Marta Kubišová. Non è difficile associare la taiga, ovvero la foresta boreale che ricopre gran parte del territorio russo/ex-sovietico, con i soggiorni forzati dei dissidenti sovietici dell’era totalitaria in Siberia e nei campi di lavoro e lager vari. Molti sono i riferimenti che fanno capire che non si tratta di una descrizione lirica del paesaggio forestale: parole come esilio, prigione, paura, guardia...
Spesso viene menzionata in relazione all’atto di protesta contro l’occupazione della Cecoslovacchia da parte di otto dissidenti sovietici in Piazza Rossa, avvenuto il 25 agosto 1968. Qualcuno di loro, infatti, venne condannato ad alcuni anni di campi di lavoro, altri a cure negli ospedali psichiatrici (si veda Петербургский романс).
In... (continua)
Testo di Zdeněk Rytíř
Musica di Bohuslav Ondráček
Text Zdeňka Rytíře
Hudba Bohuslava Ondráčka
Una delle canzoni più politicamente esposte di Marta Kubišová. Non è difficile associare la taiga, ovvero la foresta boreale che ricopre gran parte del territorio russo/ex-sovietico, con i soggiorni forzati dei dissidenti sovietici dell’era totalitaria in Siberia e nei campi di lavoro e lager vari. Molti sono i riferimenti che fanno capire che non si tratta di una descrizione lirica del paesaggio forestale: parole come esilio, prigione, paura, guardia...
Spesso viene menzionata in relazione all’atto di protesta contro l’occupazione della Cecoslovacchia da parte di otto dissidenti sovietici in Piazza Rossa, avvenuto il 25 agosto 1968. Qualcuno di loro, infatti, venne condannato ad alcuni anni di campi di lavoro, altri a cure negli ospedali psichiatrici (si veda Петербургский романс).
In... (continua)
Spí tajga, něžná tajga, sníh bílý v závějích.
(continua)
(continua)
inviata da Stanislava 24/8/2018 - 15:58
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Ring-o-ding
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Testo di Zdeněk Rytíř
Musica di Bohuslav Ondráček
Album Songy a balady (1969)
registrata nel novembre 1968
Text Zdeňka Rytíře
Hudba Bohuslava Ondráčka
Album Songy a balady (1969)
nahrána v listopadu 1968
In questi giorni che è appena trascorso il 50esimo anniversario dell’occupazione della Cecoslovacchia nel ‘68 dalle truppe del Patto di Varsavia mi sembra opportuno contribuire qualche altro brano musicale legato a tale periodo. Intanto volevo ringraziare Riccardo per aver ricostruito la pagina di Modlitba pro Martu, canzone simbolo del periodo. È davvero emozionante vedere quella canzone tradotta in tante lingue. Nel repertorio di Marta Kubišová però abbiamo anche altro, non a caso la cantante è stata fatta tacere per 20 anni. La canzone che propongo qui è una canzone magica. Mi ricordo che da bambina non la capivo e non la apprezzavo molto, mi sembrava una fiaba incomprensibile.... (continua)
Musica di Bohuslav Ondráček
Album Songy a balady (1969)
registrata nel novembre 1968
Text Zdeňka Rytíře
Hudba Bohuslava Ondráčka
Album Songy a balady (1969)
nahrána v listopadu 1968
In questi giorni che è appena trascorso il 50esimo anniversario dell’occupazione della Cecoslovacchia nel ‘68 dalle truppe del Patto di Varsavia mi sembra opportuno contribuire qualche altro brano musicale legato a tale periodo. Intanto volevo ringraziare Riccardo per aver ricostruito la pagina di Modlitba pro Martu, canzone simbolo del periodo. È davvero emozionante vedere quella canzone tradotta in tante lingue. Nel repertorio di Marta Kubišová però abbiamo anche altro, non a caso la cantante è stata fatta tacere per 20 anni. La canzone che propongo qui è una canzone magica. Mi ricordo che da bambina non la capivo e non la apprezzavo molto, mi sembrava una fiaba incomprensibile.... (continua)
Za mořem nejhlubším, za horou vysokou,
(continua)
(continua)
inviata da Stanislava 24/8/2018 - 13:10
Percorsi:
Primavera di Praga 1968
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Mai soli per il mondo
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1992
Terra di nessuno
Terra di nessuno
Più forte ancora e allora a NCOT la parola
(continua)
(continua)
inviata da Giovanni M. 24/8/2018 - 00:15
Notre Peau
![Notre Peau](img/upl/Combat2Bnaval2BGibraltar2B1607.png)
Notre Peau
Chanson française – Notre Peau – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 82
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXVIII)
Dialogue Maïeutique
Lors donc, Lucien l’âne, mon ami, le pèlerinage de Till continue et comme il est apparu jusqu’à présent, il menace de durer encore longtemps. Au moins tant que les Pays n’auront pas retrouvé leurs libertés et tant que durera La Guerre de Cent mille ans, car Till et Lamme sont comme toi des personnages immortels et d’une certaine manière, dans les limites de la durée de l’espèce ; bref, tant qu’il y aura des hommes. C’est précisément ce que raconte la chanson, perdue parmi les autres, elle dit le lent écoulement de l’histoire, de toutes les... (continua)
Chanson française – Notre Peau – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 82
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXVIII)
Dialogue Maïeutique
Lors donc, Lucien l’âne, mon ami, le pèlerinage de Till continue et comme il est apparu jusqu’à présent, il menace de durer encore longtemps. Au moins tant que les Pays n’auront pas retrouvé leurs libertés et tant que durera La Guerre de Cent mille ans, car Till et Lamme sont comme toi des personnages immortels et d’une certaine manière, dans les limites de la durée de l’espèce ; bref, tant qu’il y aura des hommes. C’est précisément ce que raconte la chanson, perdue parmi les autres, elle dit le lent écoulement de l’histoire, de toutes les... (continua)
Continue le pèlerinage de liberté,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/8/2018 - 21:40
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They Can't Stop the Spring
![They Can't Stop the Spring](img/upl/ESC_2007_Ireland_-_Dervish_-_They_can27t_stop_the_spring.jpg)
(2007)
Scritta da John Waters e Tommy Moran
Ultima classificata all'Eurovision 2007
La canzone prende spunto dalla famosa frase di Neruda: «Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera»,
Scritta da John Waters e Tommy Moran
Ultima classificata all'Eurovision 2007
La canzone prende spunto dalla famosa frase di Neruda: «Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera»,
The curtain has been raised
(continua)
(continua)
22/8/2018 - 00:05
Percorsi:
Primavera di Praga 1968
Sous le Manteau de la Guerre
![Sous le Manteau de la Guerre](img/upl/Guerre2BDegas2B1865.png)
Sous le Manteau de la Guerre
Chanson française – Sous le Manteau de la Guerre – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 81
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXVI – XXXVII)
Dialogue Maïeutique
Je me demande bien, Marco Valdo M.I. mon ami, commente Lucien l’âne, mon ami, ce qui peut se passer « sous le manteau de la guerre » ; enfin, plus exactement, je voudrais savoir ce que peut bien cacher cette expression sibylline.
Tu fais bien de poser la question, réponde Marco Valdo M.I., car ça me permet d’y répondre et de développer un peu le sens de la chanson qui porte un tel titre. Cette canzone, si on y regarde de tout près, ne parle à proprement parler pas du tout de la guerre au sens classique ;... (continua)
Chanson française – Sous le Manteau de la Guerre – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 81
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXVI – XXXVII)
Dialogue Maïeutique
Je me demande bien, Marco Valdo M.I. mon ami, commente Lucien l’âne, mon ami, ce qui peut se passer « sous le manteau de la guerre » ; enfin, plus exactement, je voudrais savoir ce que peut bien cacher cette expression sibylline.
Tu fais bien de poser la question, réponde Marco Valdo M.I., car ça me permet d’y répondre et de développer un peu le sens de la chanson qui porte un tel titre. Cette canzone, si on y regarde de tout près, ne parle à proprement parler pas du tout de la guerre au sens classique ;... (continua)
Sous le manteau de la guerre,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/8/2018 - 18:41
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La Garaventa
![La Garaventa](img/thumb/c3972_130x140.jpeg?1328530724)
certamente,nell'epoca in cui se combinavi qualche guaio non ti mancavano gli scapaccioni paterni, anche sulla Nave Scuola si saranno usati tutti i metodi in uso nei tempi miei,però molti degli ex allievi ,ora nell 'Associazione Nuova Garaventa onlus voluta da molti ex , si valuta complessivamente il fattore educativo e rieducativo come globalmente positivo. Emilia Garaventa
e.garaventa@alice.it 2/8/2018 - 23:18
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Four Green Fields
![Four Green Fields](img/thumb/c412_130x140.jpeg?1328558799)
Nell'albo l'autore, attraverso il protagonista, condanna aspramente sia gli Inglesi che l'Ira, reputando che nessuna causa è degna di morte e/o di omicidio. Tuttavia ciò traspare solamente in parte in questa versione che infatti è cantata da un musicista irlandese e non dal protagonista.
Avevo quattro verdi campi,
(continua)
(continua)
inviata da Leonardo Saponara 2/8/2018 - 21:17
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Die Gedanken sind frei
anonimo
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d’après la version italienne – I PENSIERI SONO LIBERI – Riccardo Venturi – 2006
d’une chanson allemande – Die Gedanken sind frei – anonyme
Je la connais chantée en anglais par Pete Seeger. C’est une vieille chanson libertaire de l’aire alpine de langue allemande (Bavière, Autriche, Suisse allemande, Südtirol – Andreas Hofer l’aurait sifflotée contre Napoléon, bof ?), il y a trois cents ans ; ensuite, elle s’est répandue dans le monde entier de langue allemande comme emblème d’anticonformisme et de liberté ; ce n’est pas par hasard que les tyrans qui l’entendaient, la bannissaient, peut-être quelqu’un est-il mort pour elle, pour ce qu’elle représente. Pour Pete Seeger, il représenta la voix de ces nombreux justes qui s’opposèrent et s’opposent à la guerre du Vietnam comme à toutes les guerres…
Alex Agus, de it.fan.musica.de-andre
En réalité, le texte remonte à la période de vingt ans entre... (continua)
d’une chanson allemande – Die Gedanken sind frei – anonyme
Je la connais chantée en anglais par Pete Seeger. C’est une vieille chanson libertaire de l’aire alpine de langue allemande (Bavière, Autriche, Suisse allemande, Südtirol – Andreas Hofer l’aurait sifflotée contre Napoléon, bof ?), il y a trois cents ans ; ensuite, elle s’est répandue dans le monde entier de langue allemande comme emblème d’anticonformisme et de liberté ; ce n’est pas par hasard que les tyrans qui l’entendaient, la bannissaient, peut-être quelqu’un est-il mort pour elle, pour ce qu’elle représente. Pour Pete Seeger, il représenta la voix de ces nombreux justes qui s’opposèrent et s’opposent à la guerre du Vietnam comme à toutes les guerres…
Alex Agus, de it.fan.musica.de-andre
En réalité, le texte remonte à la période de vingt ans entre... (continua)
LES PENSÉES SONT LIBRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2018 - 18:34
The Stare's Nest By My Window
![The Stare's Nest By My Window](img/thumb/c7012_130x140.jpeg?1330315796)
NEAD NA DRUIDE COIS NA FUINNEOIGE AGAM
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 14:52
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Thomas MacDonagh
![Thomas MacDonagh](img/upl/garosen.jpg)
Ní chloisfidh sé an bonnán buí
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 14:18
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Song for a Dark Girl
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DUAN DON CHAILÍN CRÓN
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 14:00
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Do prostego człowieka
![Do prostego człowieka](img/thumb/c36782_130x140.jpeg?1330281977)
Ich habe mich um eine wörtliche Übersetzung bemüht, also kein eigenständiges deutsches Gedicht daraus gemacht. Deshalb fehlt bisweilen der (im Polnischen vorhandene) gute Klang. Ich denke aber, dass der Sinn so besser wiedergegeben wird.
AN DEN EINFACHEN MENSCHEN
(continua)
(continua)
inviata da Agata Linden-Piechulska (Trier, Germany) 2/8/2018 - 13:58
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The Negro Speaks of Rivers
![The Negro Speaks of Rivers](img/thumb/c48137_130x140.jpeg?1410747996)
Irish version of poem by Gabriel Rosenstock
An Gormach ag Caint ar Aibhneacha
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 13:52
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La topolino amaranto
![La topolino amaranto](img/upl/Topolino2Bamaranto.png)
Chanson italienne – La topolino amaranto – Paolo Conte – 1975
Apparemment, c’est une chanson gaie et insouciante, qui parle d’un jeune homme qui emmène sa dernière conquête faire un tour en auto, à toute vitesse, lors d’un beau jour d’été avec le « ce ciel bleu et clair / Qu’on dirait d’émail et de verre ». Mais ce n’est pas un été quelconque : « c’est l’été 46 », la Seconde guerre mondiale est à peine finie et ces jeunes cherchent à vivre leur premier instant d’insouciance et à oublier cinq ans d’horreurs. Mais oublier n’est pas facile, les signes de la dévastation sont encore bien évidents. Le narrateur les souligne, sans jamais nommer la guerre explicitement, en deux passages.
Le premier est la phrase « un litre [d’essence] vaut un kilo de salade », apparemment une comparaison ironique, mais souvenons-nous qu’en Italie de l’après-guerre, les denrées alimentaires étaient rares et coûteuses,... (continua)
Apparemment, c’est une chanson gaie et insouciante, qui parle d’un jeune homme qui emmène sa dernière conquête faire un tour en auto, à toute vitesse, lors d’un beau jour d’été avec le « ce ciel bleu et clair / Qu’on dirait d’émail et de verre ». Mais ce n’est pas un été quelconque : « c’est l’été 46 », la Seconde guerre mondiale est à peine finie et ces jeunes cherchent à vivre leur premier instant d’insouciance et à oublier cinq ans d’horreurs. Mais oublier n’est pas facile, les signes de la dévastation sont encore bien évidents. Le narrateur les souligne, sans jamais nommer la guerre explicitement, en deux passages.
Le premier est la phrase « un litre [d’essence] vaut un kilo de salade », apparemment une comparaison ironique, mais souvenons-nous qu’en Italie de l’après-guerre, les denrées alimentaires étaient rares et coûteuses,... (continua)
LA TOPOLINO AMARANTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/8/2018 - 21:49
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Peace Frog
Versione italiana/inglese dei Negrita dall'album d'esordio "Negrita" (1994)
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PEACE FROG
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/8/2018 - 18:13
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Lullaby for the dead
![Lullaby for the dead](img/thumb/c39313_130x140.jpeg?1328476399)
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
SUANTRAÍ DO NA MAIRBH
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 1/8/2018 - 17:21
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Die Gedanken sind frei
anonimo
![Die Gedanken sind frei](img/thumb/c810_130x140.jpeg?1328566366)
AJATUKSET OVAT VAPAITA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/8/2018 - 16:09
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Se veramente Dio esisti
![Se veramente Dio esisti](img/upl/AvionTravelCop.jpg)
Il brano "torna a casa"
Piccola Orchestra Avion Travel, Privè 2018
Piccola Orchestra Avion Travel, Privè 2018
1/8/2018 - 14:38
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Erich lo straniero
![Erich lo straniero](img/upl/Soldats2Ballemands2Bbless25C325A9s.png)
Version française – ERIC L’ÉTRANGER – Marco Valdo M.I. – 2018
Chanson italienne – Erich lo straniero – Sambene – 2018
« Erich, l’étranger » est une histoire atypique dans le panorama de la Résistance. Elle raconte la capture d’Erich Klemer par Nunzia Cavarischia, une résistante et de son long séjour dans la maison de Nunzia qui le soigna en même temps qu’elle soignait son propre frère ; les destins d’Erich et Nunzia se rencontrèrent à nouveau quarante ans après la fin de la guerre à une cérémonie de ANPI (Association Nationale des Partisans d’Italie – organisation d’anciens résistants) de Tolentino en cimentant leur histoire d’amitié.
Chanson italienne – Erich lo straniero – Sambene – 2018
« Erich, l’étranger » est une histoire atypique dans le panorama de la Résistance. Elle raconte la capture d’Erich Klemer par Nunzia Cavarischia, une résistante et de son long séjour dans la maison de Nunzia qui le soigna en même temps qu’elle soignait son propre frère ; les destins d’Erich et Nunzia se rencontrèrent à nouveau quarante ans après la fin de la guerre à une cérémonie de ANPI (Association Nationale des Partisans d’Italie – organisation d’anciens résistants) de Tolentino en cimentant leur histoire d’amitié.
ERIC L’ÉTRANGER
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/7/2018 - 21:45
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The Slave's Lament
![The Slave's Lament](img/art/t289621.jpg)
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CAOINEADH AN DAOIR
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 17:27
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Change Is Now
![Change Is Now](img/thumb/c21753_130x140.jpeg?1328466376)
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ATHRÚ ANN
(continua)
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inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 16:27
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Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda
![Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda](img/thumb/c56669_130x140.jpeg?1507936879)
Ultimamente Gabriel Rosenstock ha contribuito numerose versioni cantabili (transcreations) in gaelico. E allora gli abbiamo chiesto una traduzione del cielo d'Irlanda. Al momento ne abbiamo solo il ritornello.
Ó Dhún na nGall siar go hOileáin Árann
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/7/2018 - 14:41
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Don't Go Near the Water
![Don't Go Near the Water](img/thumb/c38344_130x140.jpeg?1477952016)
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
FAN AMACH ÓN UISCE
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 13:07
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Carry It On
![Carry It On](img/thumb/c8499_130x140.jpeg?1437810814)
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
LEANAÍG’ AR AGHAIDH
(continua)
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inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 11:46
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All the World Has Gone By
![All the World Has Gone By](img/thumb/c51633_130x140.jpeg?1456993311)
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
TÁ AN SAOL IMITHE LEIS
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 11:05
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Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)
![Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)](img/thumb/c55191_130x140.jpeg?1486458665)
SUURI KIITOSVIRSI (YLISTÄKÄÄ YÖTÄ)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 31/7/2018 - 07:34
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Daylight Again
![Daylight Again](img/thumb/c40501_130x140.jpeg?1330122476)
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
SOLAS AN LAE
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 30/7/2018 - 22:21
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Yellow Submarine
![Yellow Submarine](img/upl/garosen.jpg)
Irish transcreation / Traducreazione in gaelico irlandese / Traducréation irlandaise / Irlanninkielinen käännöksenluominen:
Gabriel Rosenstock
Gabriel Rosenstock
CÓNAÍMID i bhFORMHUIREÁINÍN BUÍ
(continua)
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inviata da Gabriel Rosenstock 30/7/2018 - 20:18
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Оловянные солдатики
![Оловянные солдатики](img/thumb/c316_130x140.jpeg?1329604216)
Dear Flavio,
I appreciate your concern, but I trust the contributors to this page enough to be confident that the song will not disappear altogether with new translations, or at least it'll take some 80 years to do that at the current pace of degeneration.
Yours sincerely
Juha Rämö
I appreciate your concern, but I trust the contributors to this page enough to be confident that the song will not disappear altogether with new translations, or at least it'll take some 80 years to do that at the current pace of degeneration.
Yours sincerely
Juha Rämö
Juha Rämö 30/7/2018 - 08:09
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Exorcising the Evil Spirits From the Pentagon Oct. 21, 1967
![Exorcising the Evil Spirits From the Pentagon Oct. 21, 1967](img/thumb/c40132_130x140.jpeg?1329516628)
PAHOJEN HENKIEN KARKOTTAMINEN PENTAGONISTA 1)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 30/7/2018 - 07:34
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Questi versi da le Rane sono rimasti a lungo in attesa di essere approvati, forse una delle attese più lunghe di sempre.
La commedia Le Rane è apparsa la prima volta sulla scena ad Atene 2 423 anni fa, alle Lenee, risultando vincitrice.
E’ una commedia non facile ed il fatto che si svolge nel regno degli Inferi davanti a Dioniso, accompagnato dal suo servo Xantia, di fronte ai cittadini defunti che non fanno che parlare della polis in crisi, la rende ancora più complessa. Le Rane è il nome del coro della palude infernale.
Dioniso intende riportare in vita un tragico estinto, ma incontra Eschilo che litiga furiosamente con Euripide per stabilire chi dei due è il più grande. Dioniso, a prescindere dalle sue personali preferenze, vuole scegliere come criterio selettivo la giustizia ed il bene dei cittadini, perciò fa portare una bilancia ed invita i due tragici a recitare alcuni... (continua)