La Fête chez Stevenine
« Baes sauveur ? Vraiment ?
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/8/2018 - 20:03
L'amaro sapore del sale
(2018)
feat. Silvia
Registrazione e Mixaggio a cura di Suhan Bullet Studio Saronno Illustrazione a cura di Andrea Spinelli Art
“L’ispirazione per la stesura del brano è venuta in modo naturale – racconta Daniele Maiellaro in arte FLOD – perché le migrazioni ci appartengono come cittadini del mondo e come italiani. Siamo stati migranti anche noi e troppo spesso lo dimentichiamo. Questi ragazzi e ragazze sono costretti a scappare da situazioni terribili, ho avuto modo di conoscerne diversi che mi hanno raccontato la loro esperienza. Tutto quello che succede in questi giorni è incredibile, ormai siamo a un livello di fomentazione del razzismo pericoloso. Sono sempre convinto che esista solo la razza umana e non altre 10 o 100 razze.
L’Amaro sapore del sale è una canzone che vuole trasmettere speranza. Ne son si sa se si arriva o meno alla fine del viaggio nessuno lo sa quando parte ma è necessario farlo: deve cercare un posto migliore. Andrea ha impreziosito il messaggio del brano con il suo bellissimo lavoro.”
feat. Silvia
Registrazione e Mixaggio a cura di Suhan Bullet Studio Saronno Illustrazione a cura di Andrea Spinelli Art
“L’ispirazione per la stesura del brano è venuta in modo naturale – racconta Daniele Maiellaro in arte FLOD – perché le migrazioni ci appartengono come cittadini del mondo e come italiani. Siamo stati migranti anche noi e troppo spesso lo dimentichiamo. Questi ragazzi e ragazze sono costretti a scappare da situazioni terribili, ho avuto modo di conoscerne diversi che mi hanno raccontato la loro esperienza. Tutto quello che succede in questi giorni è incredibile, ormai siamo a un livello di fomentazione del razzismo pericoloso. Sono sempre convinto che esista solo la razza umana e non altre 10 o 100 razze.
L’Amaro sapore del sale è una canzone che vuole trasmettere speranza. Ne son si sa se si arriva o meno alla fine del viaggio nessuno lo sa quando parte ma è necessario farlo: deve cercare un posto migliore. Andrea ha impreziosito il messaggio del brano con il suo bellissimo lavoro.”
Mamma dove sei? sai mi brucia la salsedine
(continua)
(continua)
10/8/2018 - 13:35
Il bonzo
Buonasera...
oggi è l'8 di agosto... 62^ anniversario del disastro di Marcinelle a cui la seconda strofa di questa dolentissima e feroce canzone fa palese riferimento....
Credo sarebbe giusto segnalarla oltre che canzone contro la guerra anche come canzone sulle tragedie dell'emigrazione e del lavoro, soprattutto quello in miniera...
le tre più grandi tragedie del lavoro che hanno coinvolto gli italiani sono tutte legate a disastri minerari, due in America e Marcinelle.
grazie per l'attenzione
Luca
oggi è l'8 di agosto... 62^ anniversario del disastro di Marcinelle a cui la seconda strofa di questa dolentissima e feroce canzone fa palese riferimento....
Credo sarebbe giusto segnalarla oltre che canzone contro la guerra anche come canzone sulle tragedie dell'emigrazione e del lavoro, soprattutto quello in miniera...
le tre più grandi tragedie del lavoro che hanno coinvolto gli italiani sono tutte legate a disastri minerari, due in America e Marcinelle.
grazie per l'attenzione
Luca
9/8/2018 - 23:02
La java des bombes atomiques
Il est intéressant d'aller voir sur You Tube les très nombreuses versions françaises de cette Java des Bombes atomiques, qui est toujours reprise et reprise...
Par exemple :
ou
ou, ou, ou...
Il suffit de chercher un peu
Ainsi parlait Lucien Lane
Par exemple :
ou
ou, ou, ou...
Il suffit de chercher un peu
Ainsi parlait Lucien Lane
Lucien Lane 9/8/2018 - 18:40
Ti ricordi Nina
E CHIAMATELE MATTE!
Fosdinovo, 6 agosto 2018. Alessio Lega e Rocco Marchi presentano in concerto la nuova versione di E ti chiamaron matta, lo storico album di Gianni Nebbiosi riarrangiato a 46 anni dalla sua pubblicazione, a 10 anni dalla sua prima riproposizione e a 40 anni dalla legge Basaglia.
Due bambine, sotto il palco, se lo sono ballato tutto, dall'inizio alla fine. Da In un anno e più d'amore a Emigrato su in Germania. E non zampettato: proprio ballato, a tempo, con una grazia meravigliosa e strabiliante, seguendo la musica con circonvoluzioni e figure.
Non credo che il professor Gianni Nebbiosi se lo sarebbe, un giorno, mai immaginato. Destino ha voluto che fossi in posizione per riprenderli tutti e quattro, i due artisti che eseguivano quelle terribili e bellissime canzoni, e le due bambine che le ballavano.
E chiamatele matte!
[RV]
Due bambine, sotto il palco, se lo sono ballato tutto, dall'inizio alla fine. Da In un anno e più d'amore a Emigrato su in Germania. E non zampettato: proprio ballato, a tempo, con una grazia meravigliosa e strabiliante, seguendo la musica con circonvoluzioni e figure.
Non credo che il professor Gianni Nebbiosi se lo sarebbe, un giorno, mai immaginato. Destino ha voluto che fossi in posizione per riprenderli tutti e quattro, i due artisti che eseguivano quelle terribili e bellissime canzoni, e le due bambine che le ballavano.
E chiamatele matte!
[RV]
Riccardo Venturi 8/8/2018 - 19:57
Away Away
(2017)
Album: Ash
Parliamo di “Away Away”. Chi, o cosa state cercando di allontanare in quel brano?
Tutte le cose terribili che succedono nel mondo. C’è questa persona che guarda fuori dalla finestra, vede un mondo che peggiora di giorno in giorno, vede persone incapaci di capire che siamo tutti esseri umani, abbiamo tutti qualcosa in comune. Invece la gente è sempre più fuori di testa, tutti costruiscono muri tra sé e gli altri. La canzone cerca di risvegliarci, di attivarci, abbiamo già perso molto tempo a causa della nostra passività. Cercare di allontanare tutto ciò è il nostro modo di spronare ad essere attivi, di comunicare che c’è urgenza là fuori, come se un incendio stesse crescendo fuori dalla nostra casa e noi sentissimo il bisogno di fermarlo. Immaginiamo che quando la gente canterà “Away Away” sentirà ciò che sentiamo noi, sentirà questa urgenza. La stessa cosa vale per “Deathless”, immagina una folla cantare questi due pezzi: è potente.
SoundWall
Album: Ash
Parliamo di “Away Away”. Chi, o cosa state cercando di allontanare in quel brano?
Tutte le cose terribili che succedono nel mondo. C’è questa persona che guarda fuori dalla finestra, vede un mondo che peggiora di giorno in giorno, vede persone incapaci di capire che siamo tutti esseri umani, abbiamo tutti qualcosa in comune. Invece la gente è sempre più fuori di testa, tutti costruiscono muri tra sé e gli altri. La canzone cerca di risvegliarci, di attivarci, abbiamo già perso molto tempo a causa della nostra passività. Cercare di allontanare tutto ciò è il nostro modo di spronare ad essere attivi, di comunicare che c’è urgenza là fuori, come se un incendio stesse crescendo fuori dalla nostra casa e noi sentissimo il bisogno di fermarlo. Immaginiamo che quando la gente canterà “Away Away” sentirà ciò che sentiamo noi, sentirà questa urgenza. La stessa cosa vale per “Deathless”, immagina una folla cantare questi due pezzi: è potente.
SoundWall
Away, away
(continua)
(continua)
8/8/2018 - 19:08
Bresci, l'anarchico tornato dall'America
[2007]
Scritta da / Written by / Écrite par / Sävelsi: Dino Simone
Cantata da / Sung by / Chantée par / Laulaa: Lisetta Luchini
Album / Albumi: Il popolare canto
"Io non ho ucciso Umberto, ho ucciso un principio!". Dopo aver letto queste parole, ovvero ciò che Gaetano Bresci disse durante l'interrogatorio, ho sentito il bisogno di valorizzarlo, dedicandogli questa canzone con un testo che riuscisse a enfatizzare il suo stato d'animo. Brano scritto a bordo di una nave mercantile nel 2007, rimasto 10 anni impresso su di un nastro e portato alla luce dall'immensa Lisetta Luchini nell'album "Il popolare canto" del 2017.
Il brano “Bresci, l’anarchico venuto dall’America” è stato scritto da Dino Simone ed incomincia con una strofa che racconta di un bastimento che trasporta attraverso l’oceano Atlantico merci, dolori e speranze dei passeggeri. Tra di loro c’è anche un tessitore toscano che... (continua)
Scritta da / Written by / Écrite par / Sävelsi: Dino Simone
Cantata da / Sung by / Chantée par / Laulaa: Lisetta Luchini
Album / Albumi: Il popolare canto
"Io non ho ucciso Umberto, ho ucciso un principio!". Dopo aver letto queste parole, ovvero ciò che Gaetano Bresci disse durante l'interrogatorio, ho sentito il bisogno di valorizzarlo, dedicandogli questa canzone con un testo che riuscisse a enfatizzare il suo stato d'animo. Brano scritto a bordo di una nave mercantile nel 2007, rimasto 10 anni impresso su di un nastro e portato alla luce dall'immensa Lisetta Luchini nell'album "Il popolare canto" del 2017.
Il brano “Bresci, l’anarchico venuto dall’America” è stato scritto da Dino Simone ed incomincia con una strofa che racconta di un bastimento che trasporta attraverso l’oceano Atlantico merci, dolori e speranze dei passeggeri. Tra di loro c’è anche un tessitore toscano che... (continua)
In mezzo alla nebbia, come un lamento
(continua)
(continua)
inviata da Dino Simone 8/8/2018 - 13:13
Percorsi:
Gaetano Bresci
Storia di Gino
Ciao! In realtà la storia non è inventata. Murubutu in un'intervista racconta di essersi ispirato ad un suo prozio che si chiamava Gino e che faceva il partigiano. Una storia che gli aveva raccontato sua nonna.
Ahmed Daoud 7/8/2018 - 23:22
Kinder (Sind so kleine Hände)
LAPSET (NIIN PIENET KÄDET)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/8/2018 - 07:43
Gee, Ma, I Want To Go Home
anonimo
On intin hoitsut hyviä,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/8/2018 - 11:16
AlieNNation
Despite the fact that The Voidz have always been a very politically charged band, these are some of the most blunt lyrics they have put in a song yet.
The choruses vary a bit, to (seemingly) touch on different parts of acts of violence committed by officials and the military.
On the first chorus, Casablancas sings about war. Wars, no matter the countries involved, are always justified using the same statements and sentiments. We are always explained by the government we are in danger, or our territory is, and a certain country or organization is a threat to national security. At the end of the day, The Voidz see it as nothing but murder (since a great number of soldiers and civilians die during wars).
The second chorus seems to be the same, though the use of word ‘officer’ may be hinting it’s also about police brutality.
The third chorus is particular. ‘I wanted it’ is used, which is... (continua)
The choruses vary a bit, to (seemingly) touch on different parts of acts of violence committed by officials and the military.
On the first chorus, Casablancas sings about war. Wars, no matter the countries involved, are always justified using the same statements and sentiments. We are always explained by the government we are in danger, or our territory is, and a certain country or organization is a threat to national security. At the end of the day, The Voidz see it as nothing but murder (since a great number of soldiers and civilians die during wars).
The second chorus seems to be the same, though the use of word ‘officer’ may be hinting it’s also about police brutality.
The third chorus is particular. ‘I wanted it’ is used, which is... (continua)
In the land of the free-er
(continua)
(continua)
inviata da Razvan 6/8/2018 - 00:34
L’Abeille et l’Arc-en-Ciel
Chanson française – L’Abeille et l’Arc-en-Ciel– Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 77
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXV)
Dialogue Maïeutique
Si tu as encore en tête La Vendeuse d’Amour, Lucien l’âne, mon ami, je veux parler de la chanson, garde-la précieusement en arrière-plan, en fond musical, car elle constitue la trame des chansons qui viennent et pour commencer de celle-ci, même si son titre ne paraît l’indiquer en rien.
Certes, Marco Valdo M.I., l’abeille et l’arc-en-ciel n’ont apparemment tien à voir avec la vendeuse d’amour.
Et pourtant si, dit Marco Valdo M.I. ; je m’en vas te l’expliquer. L’Abeille et l’Arc-en-Ciel sont, en fait, deux auberges situées pas trop loin... (continua)
Ulenspiegel le Gueux – 77
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXV)
Dialogue Maïeutique
Si tu as encore en tête La Vendeuse d’Amour, Lucien l’âne, mon ami, je veux parler de la chanson, garde-la précieusement en arrière-plan, en fond musical, car elle constitue la trame des chansons qui viennent et pour commencer de celle-ci, même si son titre ne paraît l’indiquer en rien.
Certes, Marco Valdo M.I., l’abeille et l’arc-en-ciel n’ont apparemment tien à voir avec la vendeuse d’amour.
Et pourtant si, dit Marco Valdo M.I. ; je m’en vas te l’expliquer. L’Abeille et l’Arc-en-Ciel sont, en fait, deux auberges situées pas trop loin... (continua)
L’auberge se nomme À l’Abeille.
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/8/2018 - 22:24
Amico che voli
La possibile e facile metafora penso non escluda l'esplicita denuncia nuda e cruda del comportamento umano nei confronti degli animali. Peccato per quella frase "quei cani di merda". Che si riferisca per metafora agli aguzzini servi del potere o direttamente ai cani da caccia è sbagliato, in un contesto animalista, distinguere animali buoni o cattivi. Gli animali agiscono per istinto o per addestramento da parte dell'uomo, mai per pura cattiveria.
5/8/2018 - 10:40
Gee, Ma, I Want To Go Home
anonimo
An additional verse that we sang as kids:
Oh, the nurses in the Army
They say are mighty fine;
You break your little finger,
They break the other nine.
Oh, the nurses in the Army
They say are mighty fine;
You break your little finger,
They break the other nine.
Melissa 4/8/2018 - 21:25
Cancionero de Durruti: 3. 19 de Noviembre
MARRASKUUN YHDEKSÄSTOISTA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/8/2018 - 17:35
Nervures de temps
Questa è la prima settimana di agosto ed inizio ad attendere l'arrivo del tanto desiderato CD di Carlo Ferrari da Riccardino Bello.
A Max vorrei dire che oramai siamo al tramonto anche dell'Era del CD e se nessuno l'ha fatto finora, sarà difficile una ristampa. Io, che ho cercato di non perdere un accordo o una rima di tutto quel che succedeva nella mia amata Bretagna dalla metà degli anni '70, posso con buon diritto constatare che i quattro dischi per me fondamentali e sui quali la mia passione musicale bretone si è stratificata non sono, ahimè, MAI stati ristampati in alcuna forma e in nessun luogo:
Annkrist (Prison 101)- 1975
Manu Lannuhel (Passant...)- 1976
Kristen Nogues (Marc'h Gouez)- 1976
Francois Tusques (Après La Marée Noire)- 1979
Quattro dischi visionari che trascendono il genere a cui possiamo farli appartenere (canzone d'autore, free folk music, avanguardia contemporanea...non... (continua)
A Max vorrei dire che oramai siamo al tramonto anche dell'Era del CD e se nessuno l'ha fatto finora, sarà difficile una ristampa. Io, che ho cercato di non perdere un accordo o una rima di tutto quel che succedeva nella mia amata Bretagna dalla metà degli anni '70, posso con buon diritto constatare che i quattro dischi per me fondamentali e sui quali la mia passione musicale bretone si è stratificata non sono, ahimè, MAI stati ristampati in alcuna forma e in nessun luogo:
Annkrist (Prison 101)- 1975
Manu Lannuhel (Passant...)- 1976
Kristen Nogues (Marc'h Gouez)- 1976
Francois Tusques (Après La Marée Noire)- 1979
Quattro dischi visionari che trascendono il genere a cui possiamo farli appartenere (canzone d'autore, free folk music, avanguardia contemporanea...non... (continua)
Flavio Poltronieri 4/8/2018 - 16:44
Группа крови
[Dalla versione inglese degli stessi Kino]
“Gli ascoltatori russofoni erano in grado di testimoniare i testi sovversivamente poetici di Tsoj, e si ricordi che, negli anni ‘80, era ancora essere necessario essere ambigui riguardo a qualsiasi sentimento antigovernativo, oppure avere lunghi colloqui non voluti con persone che potevano spedirti in Siberia. Gruppa krovi, la canzone che dà il titolo all’intero album, si traduce “Gruppo sanguigno”, l’informazione scritta sulla manica dell’uniforme di ogni soldato russo. Questa canzone, che esprime il punto di vista di un coscritto in una guerra straniera, non menziona alcun dettaglio; ma qualsiasi russo che la ascoltava pensava immediatamente all’invasione sovietica dell’Afghanistan, che era ancora in corso quando la canzone fu registrata. La voce stanca di Viktor Tsoj era perfetta per ciò che esprimeva, nella tradizione di un Tom Waits o di un Lou Reed; a parte il fatto che Tsoj era un cantante migliore di tutti e due.” (Richard Foss)
“Gli ascoltatori russofoni erano in grado di testimoniare i testi sovversivamente poetici di Tsoj, e si ricordi che, negli anni ‘80, era ancora essere necessario essere ambigui riguardo a qualsiasi sentimento antigovernativo, oppure avere lunghi colloqui non voluti con persone che potevano spedirti in Siberia. Gruppa krovi, la canzone che dà il titolo all’intero album, si traduce “Gruppo sanguigno”, l’informazione scritta sulla manica dell’uniforme di ogni soldato russo. Questa canzone, che esprime il punto di vista di un coscritto in una guerra straniera, non menziona alcun dettaglio; ma qualsiasi russo che la ascoltava pensava immediatamente all’invasione sovietica dell’Afghanistan, che era ancora in corso quando la canzone fu registrata. La voce stanca di Viktor Tsoj era perfetta per ciò che esprimeva, nella tradizione di un Tom Waits o di un Lou Reed; a parte il fatto che Tsoj era un cantante migliore di tutti e due.” (Richard Foss)
GRUPPO SANGUIGNO
(continua)
(continua)
inviata da Donatella Leoni 3/8/2018 - 20:58
Cancionero de Durruti: 2. Canta, garganta
LAULA LUJAA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 3/8/2018 - 20:01
Supper's Ready
Amo i Genesis da quasi 40 anni, ma devo ammettere che mi sono sempre soffermata quasi esclusivamente sulla loro musica, senza mai cercare di interpretare o capire loro testi. Leggendo una così accurata traduzione mi rendo conto che anche i testi sono all'altezza della loro meravigliosa musica. Quello che hanno fatto questi 5 ventenni è veramente sbalorditivo...
Silvia 3/8/2018 - 16:19
Piero Ciampi: Livorno
Ecco la lapide commerativa dedicata a Piero Ciampi
inoltre vorrei comunicare che:
A Catanzaro Piero Ciampi ci andava perchè c'era Pino Pavone, oggi i giardini della Gutta, sul lungomare gli sono stati intitolati e su alcune panchine colorate si possono leggere i versi delle sue canzoni.
inoltre vorrei comunicare che:
A Catanzaro Piero Ciampi ci andava perchè c'era Pino Pavone, oggi i giardini della Gutta, sul lungomare gli sono stati intitolati e su alcune panchine colorate si possono leggere i versi delle sue canzoni.
Flavio Poltronieri 3/8/2018 - 13:29
La Garaventa
certamente,nell'epoca in cui se combinavi qualche guaio non ti mancavano gli scapaccioni paterni, anche sulla Nave Scuola si saranno usati tutti i metodi in uso nei tempi miei,però molti degli ex allievi ,ora nell 'Associazione Nuova Garaventa onlus voluta da molti ex , si valuta complessivamente il fattore educativo e rieducativo come globalmente positivo. Emilia Garaventa
e.garaventa@alice.it 2/8/2018 - 23:18
Four Green Fields
Nell'albo l'autore, attraverso il protagonista, condanna aspramente sia gli Inglesi che l'Ira, reputando che nessuna causa è degna di morte e/o di omicidio. Tuttavia ciò traspare solamente in parte in questa versione che infatti è cantata da un musicista irlandese e non dal protagonista.
Avevo quattro verdi campi,
(continua)
(continua)
inviata da Leonardo Saponara 2/8/2018 - 21:17
Die Gedanken sind frei
anonimo
d’après la version italienne – I PENSIERI SONO LIBERI – Riccardo Venturi – 2006
d’une chanson allemande – Die Gedanken sind frei – anonyme
Je la connais chantée en anglais par Pete Seeger. C’est une vieille chanson libertaire de l’aire alpine de langue allemande (Bavière, Autriche, Suisse allemande, Südtirol – Andreas Hofer l’aurait sifflotée contre Napoléon, bof ?), il y a trois cents ans ; ensuite, elle s’est répandue dans le monde entier de langue allemande comme emblème d’anticonformisme et de liberté ; ce n’est pas par hasard que les tyrans qui l’entendaient, la bannissaient, peut-être quelqu’un est-il mort pour elle, pour ce qu’elle représente. Pour Pete Seeger, il représenta la voix de ces nombreux justes qui s’opposèrent et s’opposent à la guerre du Vietnam comme à toutes les guerres…
Alex Agus, de it.fan.musica.de-andre
En réalité, le texte remonte à la période de vingt ans entre... (continua)
d’une chanson allemande – Die Gedanken sind frei – anonyme
Je la connais chantée en anglais par Pete Seeger. C’est une vieille chanson libertaire de l’aire alpine de langue allemande (Bavière, Autriche, Suisse allemande, Südtirol – Andreas Hofer l’aurait sifflotée contre Napoléon, bof ?), il y a trois cents ans ; ensuite, elle s’est répandue dans le monde entier de langue allemande comme emblème d’anticonformisme et de liberté ; ce n’est pas par hasard que les tyrans qui l’entendaient, la bannissaient, peut-être quelqu’un est-il mort pour elle, pour ce qu’elle représente. Pour Pete Seeger, il représenta la voix de ces nombreux justes qui s’opposèrent et s’opposent à la guerre du Vietnam comme à toutes les guerres…
Alex Agus, de it.fan.musica.de-andre
En réalité, le texte remonte à la période de vingt ans entre... (continua)
LES PENSÉES SONT LIBRES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2018 - 18:34
The Stare's Nest By My Window
NEAD NA DRUIDE COIS NA FUINNEOIGE AGAM
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 14:52
Thomas MacDonagh
Ní chloisfidh sé an bonnán buí
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 14:18
Song for a Dark Girl
DUAN DON CHAILÍN CRÓN
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 14:00
Do prostego człowieka
Ich habe mich um eine wörtliche Übersetzung bemüht, also kein eigenständiges deutsches Gedicht daraus gemacht. Deshalb fehlt bisweilen der (im Polnischen vorhandene) gute Klang. Ich denke aber, dass der Sinn so besser wiedergegeben wird.
AN DEN EINFACHEN MENSCHEN
(continua)
(continua)
inviata da Agata Linden-Piechulska (Trier, Germany) 2/8/2018 - 13:58
The Negro Speaks of Rivers
Irish version of poem by Gabriel Rosenstock
An Gormach ag Caint ar Aibhneacha
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 2/8/2018 - 13:52
La topolino amaranto
Chanson italienne – La topolino amaranto – Paolo Conte – 1975
Apparemment, c’est une chanson gaie et insouciante, qui parle d’un jeune homme qui emmène sa dernière conquête faire un tour en auto, à toute vitesse, lors d’un beau jour d’été avec le « ce ciel bleu et clair / Qu’on dirait d’émail et de verre ». Mais ce n’est pas un été quelconque : « c’est l’été 46 », la Seconde guerre mondiale est à peine finie et ces jeunes cherchent à vivre leur premier instant d’insouciance et à oublier cinq ans d’horreurs. Mais oublier n’est pas facile, les signes de la dévastation sont encore bien évidents. Le narrateur les souligne, sans jamais nommer la guerre explicitement, en deux passages.
Le premier est la phrase « un litre [d’essence] vaut un kilo de salade », apparemment une comparaison ironique, mais souvenons-nous qu’en Italie de l’après-guerre, les denrées alimentaires étaient rares et coûteuses,... (continua)
Apparemment, c’est une chanson gaie et insouciante, qui parle d’un jeune homme qui emmène sa dernière conquête faire un tour en auto, à toute vitesse, lors d’un beau jour d’été avec le « ce ciel bleu et clair / Qu’on dirait d’émail et de verre ». Mais ce n’est pas un été quelconque : « c’est l’été 46 », la Seconde guerre mondiale est à peine finie et ces jeunes cherchent à vivre leur premier instant d’insouciance et à oublier cinq ans d’horreurs. Mais oublier n’est pas facile, les signes de la dévastation sont encore bien évidents. Le narrateur les souligne, sans jamais nommer la guerre explicitement, en deux passages.
Le premier est la phrase « un litre [d’essence] vaut un kilo de salade », apparemment une comparaison ironique, mais souvenons-nous qu’en Italie de l’après-guerre, les denrées alimentaires étaient rares et coûteuses,... (continua)
LA TOPOLINO AMARANTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/8/2018 - 21:49
Mandela
2017
Melokáane
Ad aprire il disco è la trascinante “Mandela”, dedicata all’ex presidente sudafricano e Premio Nobel
blogfoolk.com
Melokáane
Ad aprire il disco è la trascinante “Mandela”, dedicata all’ex presidente sudafricano e Premio Nobel
blogfoolk.com
Madiba, Madiba
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/8/2018 - 18:37
Peace Frog
Versione italiana/inglese dei Negrita dall'album d'esordio "Negrita" (1994)
PEACE FROG
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/8/2018 - 18:13
Lullaby for the dead
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
SUANTRAÍ DO NA MAIRBH
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 1/8/2018 - 17:21
Die Gedanken sind frei
anonimo
AJATUKSET OVAT VAPAITA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 1/8/2018 - 16:09
Morgen
Text: John Henry Mackay
Music: Richard Strauss
One of the great Kunstlieder or art songs of modern times
Music: Richard Strauss
One of the great Kunstlieder or art songs of modern times
Und morgen wird die Sonne wieder scheinen
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 1/8/2018 - 15:58
Se veramente Dio esisti
Il brano "torna a casa"
Piccola Orchestra Avion Travel, Privè 2018
Piccola Orchestra Avion Travel, Privè 2018
1/8/2018 - 14:38
Erich lo straniero
Version française – ERIC L’ÉTRANGER – Marco Valdo M.I. – 2018
Chanson italienne – Erich lo straniero – Sambene – 2018
« Erich, l’étranger » est une histoire atypique dans le panorama de la Résistance. Elle raconte la capture d’Erich Klemer par Nunzia Cavarischia, une résistante et de son long séjour dans la maison de Nunzia qui le soigna en même temps qu’elle soignait son propre frère ; les destins d’Erich et Nunzia se rencontrèrent à nouveau quarante ans après la fin de la guerre à une cérémonie de ANPI (Association Nationale des Partisans d’Italie – organisation d’anciens résistants) de Tolentino en cimentant leur histoire d’amitié.
Chanson italienne – Erich lo straniero – Sambene – 2018
« Erich, l’étranger » est une histoire atypique dans le panorama de la Résistance. Elle raconte la capture d’Erich Klemer par Nunzia Cavarischia, une résistante et de son long séjour dans la maison de Nunzia qui le soigna en même temps qu’elle soignait son propre frère ; les destins d’Erich et Nunzia se rencontrèrent à nouveau quarante ans après la fin de la guerre à une cérémonie de ANPI (Association Nationale des Partisans d’Italie – organisation d’anciens résistants) de Tolentino en cimentant leur histoire d’amitié.
ERIC L’ÉTRANGER
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/7/2018 - 21:45
The Slave's Lament
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
CAOINEADH AN DAOIR
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 17:27
Change Is Now
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
ATHRÚ ANN
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 16:27
Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda
Ultimamente Gabriel Rosenstock ha contribuito numerose versioni cantabili (transcreations) in gaelico. E allora gli abbiamo chiesto una traduzione del cielo d'Irlanda. Al momento ne abbiamo solo il ritornello.
Ó Dhún na nGall siar go hOileáin Árann
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/7/2018 - 14:41
Don't Go Near the Water
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
FAN AMACH ÓN UISCE
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inviata da Gabriel Rosenstock 31/7/2018 - 13:07
La Vendeuse d’Amour
Chanson française – La Vendeuse d’Amour – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 76
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXV
Dialogue Maïeutique
La Vendeuse d’Amour, vois-tu Lucien l’âne, mon ami, aurait aussi bien s’appeler la marchande d’amour. Quoique quand j’y repense, ce ne serait pas tout à fait la même chose et il y manquerait certaine allusion.
Que de mystère, Marco Valdo M.I. mon ami, dans ce que tu racontes. Si tu voulais m’expliquer ton explication, je finirais peut-être par comprendre et j’en serais fort content. Je n’aime pas toute cette ambiguïté ; c’est trop vague et ça me perturbe. Donc, pourquoi appelle-t-on cette personne une vendeuse d’amour ? Je suppose qu’elle ne vend... (continua)
Ulenspiegel le Gueux – 76
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXV
Dialogue Maïeutique
La Vendeuse d’Amour, vois-tu Lucien l’âne, mon ami, aurait aussi bien s’appeler la marchande d’amour. Quoique quand j’y repense, ce ne serait pas tout à fait la même chose et il y manquerait certaine allusion.
Que de mystère, Marco Valdo M.I. mon ami, dans ce que tu racontes. Si tu voulais m’expliquer ton explication, je finirais peut-être par comprendre et j’en serais fort content. Je n’aime pas toute cette ambiguïté ; c’est trop vague et ça me perturbe. Donc, pourquoi appelle-t-on cette personne une vendeuse d’amour ? Je suppose qu’elle ne vend... (continua)
Voici la chanson d’amour
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inviata da Marco Valdo M.I. 31/7/2018 - 12:49
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Chanson française – La Fête chez Stevenine – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 78
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXXV)
Dialogue Maïeutique
Ah, Lucien l’âne, mon ami, je suis content de te voir, car je viens de terminer cette chanson que j’ai intitulée « La Fête chez Stevenine », une drôle de fête, comme on le verra. Pour resituer la chose, Stevenine est la baesine (en français, la patronne) de l’Arc-en-Ciel, un établissement rempli de dames et de demoiselles dort accueillantes pour autant que le visiteur ait de quoi payer, si tu vois ce que je veux dire.
En somme, dit Lucien l’âne, ce sont des commerçantes.
En effet, mais pas seulement, Lucien l’âne mon... (continua)