Con il titolo "Kanatlarimdan Vuruldum" nel disco "Yetmez Mi Gönül" realizzato nel 1979 da Kerem Güney e Güneşin Sofrası ed interamente dedicato alla poesia di Sabahattin Ali.
B.B. 28/5/2018 - 13:42
Caro Bernard, a proposito di Sabahattin Ali, conosci quel capolavoro che è Leylim Ley a cui Livaneli ha messo la musica? in Turchia molti la interpretano e anche in Francia (l'ho ascoltata direttamente da Tulay German e dal maestro Francois Rabbath, sirano di Aleppo, sommo contrabbassista francese e amante del suono del saz, dove eccelle, che conobbi per tramite del comune amico bretonante Kirjuhel)
Nel 2018 i Bad Wolves avrebbero dovuta reinciderla. In un comunicato la band ha dichiarato che Dolores O'Riordan avrebbe dovuto registrare le parti vocali per il brano proprio il 15 gennaio, giorno in cui è stata trovata morta a Londra.
I Bad Wolves hanno deciso di rilasciare la traccia in memoria della cantante scomparsa e di destinare tutti i proventi ai tre figli di Dolores:
"È un grande onore sapere che le piaceva la nostra versione della canzone e che voleva cantarla con noi" dice il cantante dei Bad Wolves, Tommy Vext "Siamo profondamente rattristati dall'improvvisa scomparsa di Dolores e dal fatto che ha lasciato dietro di se tre figli, quindi doneremo tutto il ricavato della canzone ai suoi bambini".
Carissimi perfidissimi Admins, come vi ho anticipato, questa pagina necessita di qualche correzione. Infatti sia ΔR-PLU prima che Flavio Poltronieri dopo hanno notato nelle traduzioni francese e russa l’inserimento di alcuni versi estranei al testo originale di Hikmet. Anche la prima traduzione francese da me proposta è affetta da quell’errore, e infatti non si tratta di quella di Münevver Andaç e Guzine Dino.
Un ringraziamento a Flavio Poltronieri, e anche a Voi per la pazienza.
Il testo è una canzone d'amore nei confronti di un amore emigrato lontano.
MY LOVE (continua)
inviata da Dq82 26/5/2018 - 09:26
Certo, visti i frequenti casi del genere, mi viene da fare un ragionamento sulle canzoni nelle lingue africane, che in fondo investe un po' tutta la cosiddetta "World Music".
Non è un ragionamento sulla "bellezza" e "importanza" di tali canzoni, che provengano da tradizioni popolari più o meno rivisitate, oppure che siano canzoni autoriali in piena regola. Sembra però che la funzione delle lingue in cui sono scritte e cantate sia, più o meno, assimilabile esclusivamente alla musica e al ritmo, e stop. "Suonano" tanto bene 'ste lingue, sono così cool (a parte, naturalmente, quando sono parlate dall'immigrato sul barcone o rinchiuso nel CIE). Non si sa (quasi) mai che cosa vogliano esattamente dire; eppure, oramai, tutte le lingue africane hanno una notazione scritta. Il bambara è una lingua parlata da quasi tre milioni di persone. Ci si deve "contentare" di traduzioni e/o riassunti perlopiù... (continua)
è vero quello che dici però nel video della canzone su youtube si trovano commenti di gente appassionata della musica di Fatoumata Diawara dall'Etiopia alla Malesia al Sud Africa, gente che ovviamente non conosce il bambara e vuole avere la traduzione in inglese. Però non si tratta solo di cosiddetti "occidentali", si vede che questa musica sa parlare a tanti altri "Sud del mondo".
Poi è vero che potrebbero pubblicare il testo originale (un tempo sul sito ufficiale c'erano i testi con le traduzioni, ma si vede ancora non per questo album...) ma per dire è stato difficile trovare anche i testi di Elena Ledda in sardo...
Hai ragione anche tu, e infatti ho specificato che i miei sono in gran parte...onanismi mentali. Oramai non c'è più niente da fare, l'inglisc' è uòrld lènguegg' con buonapace del Venturi e di tutti i "biodiversi". Bene, a questo punto non mi resta che imparare il bambara, barambambàm! :-)
Dans la chanson « Nterini » qui ouvre l’album, tu évoques l’immigration sur un mode intime. Pourquoi as-tu choisi de parler du sujet de cette manière ?
J’ai décidé de parler de ce côté de l’immigration, parce que depuis quatre ou cinq ans, on voit l’image de nos frères qui partent sur les bateaux, et pour les gens qui ne connaissant pas l’Afrique, ils vont croire que c’est toute l’Afrique qui part, qu’il n’y a plus rien en Afrique. Que c’est la misère, qu’on fuit, et qu’il n’y a plus rien là-bas. L’affaire de l’esclavage en Libye ça a été le sommet, ça m’a beaucoup vexée !! Déjà les bateaux, ça nous rabaissait, et en plus l’esclavage, ça ne faisait qu’en rajouter encore. Alors que moi je suis sur scène, prête à lever le poing pour dire que la jeunesse africaine est prête à s’en sortir, qu’il y a une nouvelle Afrique qui arrive. Je crois à ce que je dis. Va au Ghana, au Nigeria, en Angola,... (continua)
in Bretagna (da dove tornerò giusto domani!) molti anni prima di Stivell, era stata incisa dal gruppo dei gemelli bretoni Queffeleant nel disco della loro creazione AN TRISKELL (1975, chez Velia), assegnandone la composizione a Donald Mac Gillavry. Al di là della Manica, i CHIEFTAINS la inserirono nel loro secondo disco del 1969 e nel 1973 pure i CLANNAD la ripresero nel loro omonimo LP d'esordio per la Philips. Tutte queste interpretazioni sono naturalmente strumentali. Una interessante curiosità potrebbe anche essere che gli HORSLIPS utilizzarono questa melodia nella parte iniziale del secondo pezzo di THE BOOK OF INVASIONS – A CELTIC SYMPHONY (DJM Records – 1976) e genericamente titolandolo MARCH INTO TROUBLE se me attribuirono bellamente la composizione....mah!!!
la traduzione italiana contiene un errore: ...e voglia dio CHE cambi questo governo...
la particella "mi" + indicativo, infatti, nelle parlate messinesi e reggine, ha la stessa valenza del "na" greco classico.
Io so