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Rifles and Rosary Beads
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2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 14:36
Il pensionato 2.0
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[Firenze, 7 marzo 2018]
Sull'aria del "Pensionato" di Francesco Guccini
Da un'idea involontaria di Luca Monducci
Ex capostazione e cofondatore del newsgroup it.fan.guccini (1996)
Sull'aria del "Pensionato" di Francesco Guccini
Da un'idea involontaria di Luca Monducci
Ex capostazione e cofondatore del newsgroup it.fan.guccini (1996)
Lo sento da oltre il muro che ogni suono fa passare,
(continua)
(continua)
7/3/2018 - 12:54
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Soldiering On
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2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
I was bound to something bigger
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 09:59
Come on Over to Your Own Side
![Come on Over to Your Own Side](img/upl/broadside95.jpg)
[1968]
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968
“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968
“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Come on over to your own side!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/3/2018 - 04:10
Percorsi:
Disertori, Guerra in Vietnam: vista dagli USA
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The War After the War
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2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Who's gonna care for the ones who care for the ones who went to war?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2018 - 14:34
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Dim e didom e didom e didera
anonimo
[1972]
Canzone d’osteria milanese, molto terrena, anticlericale e pure antibellicista. E’ noto che il vino rende riflessivi, metafisici ma insieme anche più concreti...
Trovo il testo nel volume di Nanni Svampa intitolato “La mia morosa cara – Canti popolari milanesi e lombardi”, prima edizione 1977, dove l’autore individua il luogo in cui la canzone fu creata nell’Osteria della Briosca, un’osteria ai Navigli che ancora esiste. Svampa dice pure di un disco dal titolo “La Briosca di Milano” inciso proprio da un gruppo di clienti del locale.
Per la precisione, il disco in questione s’intitola “Osteria n°1. La Briosca di Milano. Quando c’erano i Navigli”, realizzato dalla casa discografica Fonit Cetra nel 1972 e interpretato da El Pinza, La Vanda, Rinone, Alberto e il coro della Briosca, tutti personaggi localissimi, con la consulenza musicale del Maestro Ettore De Carolis.
Canzone d’osteria milanese, molto terrena, anticlericale e pure antibellicista. E’ noto che il vino rende riflessivi, metafisici ma insieme anche più concreti...
Trovo il testo nel volume di Nanni Svampa intitolato “La mia morosa cara – Canti popolari milanesi e lombardi”, prima edizione 1977, dove l’autore individua il luogo in cui la canzone fu creata nell’Osteria della Briosca, un’osteria ai Navigli che ancora esiste. Svampa dice pure di un disco dal titolo “La Briosca di Milano” inciso proprio da un gruppo di clienti del locale.
Per la precisione, il disco in questione s’intitola “Osteria n°1. La Briosca di Milano. Quando c’erano i Navigli”, realizzato dalla casa discografica Fonit Cetra nel 1972 e interpretato da El Pinza, La Vanda, Rinone, Alberto e il coro della Briosca, tutti personaggi localissimi, con la consulenza musicale del Maestro Ettore De Carolis.
Dim e didom e didom e didera
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2018 - 13:35
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
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USA for Italy
![USA for Italy](img/upl/Screenshot_2018-10-11_maxresdefault_jpg_immagine_JPEG_1280__720_pixel.png)
[1985]
Bigazzi/Cerruti/Savio
Album: Tocca l'albicocca
Bigazzi/Cerruti/Savio
Album: Tocca l'albicocca
Caro Michael Jackson, tu che mandi i soldi in Africa,
(continua)
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inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 6/3/2018 - 00:01
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E ce l'ho tremila lire
![E ce l'ho tremila lire](img/upl/scoglioverde.jpg)
Canto popolare dell'Isola d'Elba
A folksong from the Island of Elba
Volkslied aus der Insel Elba
Interpretazione / Performed by Daniela Soria
Album: Lo Scoglio Verde - Musica Popolare dell'Isola d'Elba
Questo “extra” promana da due insopprimibili motivazioni, anzi tre. La prima è che il sottoscritto è un incallito girellone nelle tradizioni popolari di mezzo mondo, e che quindi -ogni tanto- ha bisogno di tornare un po' a quelle della sua terra materna, l'Isola d'Elba. La seconda è una particolare dedica a Marco Valdo M.I. e a Lucien Lâne: l'unico video esistente di questa canzone è il più cospicuo campionario di asini elbani che esista in rete. C'è poi anche la terza, che è presentare a quest'ìnclito sito la grande Daniela Soria, di Sant'Ilario in Campo, pianista e compositrice, considerata la “voce nera” del jazz italiano, ma anche esecutrice del “Pietro Gori” (e ci credo: a Sant'Ilario... (continua)
A folksong from the Island of Elba
Volkslied aus der Insel Elba
Interpretazione / Performed by Daniela Soria
Album: Lo Scoglio Verde - Musica Popolare dell'Isola d'Elba
Questo “extra” promana da due insopprimibili motivazioni, anzi tre. La prima è che il sottoscritto è un incallito girellone nelle tradizioni popolari di mezzo mondo, e che quindi -ogni tanto- ha bisogno di tornare un po' a quelle della sua terra materna, l'Isola d'Elba. La seconda è una particolare dedica a Marco Valdo M.I. e a Lucien Lâne: l'unico video esistente di questa canzone è il più cospicuo campionario di asini elbani che esista in rete. C'è poi anche la terza, che è presentare a quest'ìnclito sito la grande Daniela Soria, di Sant'Ilario in Campo, pianista e compositrice, considerata la “voce nera” del jazz italiano, ma anche esecutrice del “Pietro Gori” (e ci credo: a Sant'Ilario... (continua)
E ce l'ho tremila lire
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/3/2018 - 20:11
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Un an e mez
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[1968]
Nel disco "Milano Canta N°3", pubblicato nel 1968
Una canzone sulla naja, il servizio militare quando era obbligatorio. Il testo è ben reperibile in Rete ma purtroppo senza un audio che lo accompagni per verificarlo. Mi sà che il milanese lascia un po' a desiderare, ma tant'è... Se qualcuno avesse il disco o fosse milanese verace...
Nel disco "Milano Canta N°3", pubblicato nel 1968
Una canzone sulla naja, il servizio militare quando era obbligatorio. Il testo è ben reperibile in Rete ma purtroppo senza un audio che lo accompagni per verificarlo. Mi sà che il milanese lascia un po' a desiderare, ma tant'è... Se qualcuno avesse il disco o fosse milanese verace...
Faccio servizi ad ore,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2018 - 18:29
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The Great Correction
![The Great Correction](img/upl/The_Great_Correction_.jpg)
(2008)
dall'album Beautiful World
Un inno a tutti quelli che continuano a combattere per un mondo migliore contro quelli che hanno il loro dio, le loro pistole e loro eserciti. Ma siamo in tanti a voler cambiare le cose e a voler far cadere tutti i muri.
La canzone è stata interpretata da Joan Baez nel suo album "Whistle Down The Wind" del 2018.
dall'album Beautiful World
Un inno a tutti quelli che continuano a combattere per un mondo migliore contro quelli che hanno il loro dio, le loro pistole e loro eserciti. Ma siamo in tanti a voler cambiare le cose e a voler far cadere tutti i muri.
La canzone è stata interpretata da Joan Baez nel suo album "Whistle Down The Wind" del 2018.
Down on the corner of ruin and grace
(continua)
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4/3/2018 - 21:08
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Born This Way
![Born This Way](img/upl/lady-gaga-5.jpg)
(2011)
Title track del secondo album della popstar newyorchese.
Scritta da Stefani Germanotta in arte Lady Gaga con Jeppe Laursen
Un pezzo dance/electropop o come volete chiamarlo, il cui testo è un'esplicita presa di posizione a favore della comunità LGBT, e contro il razzismo. Più in generale la canzone è un inno all'"essere se stessi" e all'emancipazione individuale. Notevole anche la "country road version" con chitarra e armonica, reinterpretata anche per il decennale del disco con Orville Peck.
I want to write my this-is-who-the-fuck-I-am anthem, but I don't want it to be hidden in poetic wizardry and metaphors. I want it to be an attack, an assault on the issue because I think, especially in today's music, everything gets kind of washy sometimes and the message gets hidden in the lyrical play. Harkening back to the early '90s, when Madonna, En Vogue, Whitney Houston and TLC were... (continua)
Title track del secondo album della popstar newyorchese.
Scritta da Stefani Germanotta in arte Lady Gaga con Jeppe Laursen
Un pezzo dance/electropop o come volete chiamarlo, il cui testo è un'esplicita presa di posizione a favore della comunità LGBT, e contro il razzismo. Più in generale la canzone è un inno all'"essere se stessi" e all'emancipazione individuale. Notevole anche la "country road version" con chitarra e armonica, reinterpretata anche per il decennale del disco con Orville Peck.
I want to write my this-is-who-the-fuck-I-am anthem, but I don't want it to be hidden in poetic wizardry and metaphors. I want it to be an attack, an assault on the issue because I think, especially in today's music, everything gets kind of washy sometimes and the message gets hidden in the lyrical play. Harkening back to the early '90s, when Madonna, En Vogue, Whitney Houston and TLC were... (continua)
It doesn't matter if you love him, or capital "H-I-M" (M, M, M)
(continua)
(continua)
4/3/2018 - 20:43
Il 24 maggio
![Il 24 maggio](img/upl/Copertina-Peppe_e_Margherita.jpg)
Una strofa parodistica della celebre patriottica "Canzone del Piave", composta nel 1918 da E. A. Mario.
Il poeta di strada Peppe Schiera, "anarchico e antifascista senza saperlo", avrebbe voluto declamarla il 10 giugno 1940 durante una festa patronale, con l'intento di sbeffeggiare Mussolini che si dice volesse portare l'Italia in guerra. Ma fu proprio quel giorno che giunse la vociaccia del Dvce che dichiarava guerra a Gran Bretagna e Francia, il famigerato discorso de "L'ora delle decisioni irrevocabili" e del "Vincere! E vinceremo!". Così le autorità disposero che la festa non si sarebbe tenuta e tutte le luminarie rimasero spente. E il povero Peppe Schiera, che sperava di poter tirare su qualche soldo, maledisse le camicie nere, il podestà, il prefetto e Mussolini e se ne tornò a casa.
Ho tratto testo e racconto dal bel libro "Peppe e Margherita – Storia di un poeta ed artista di strada" di Roberto Ardizzone, scrittore palermitano e cultore della poesia dialettale siciliana.
Il poeta di strada Peppe Schiera, "anarchico e antifascista senza saperlo", avrebbe voluto declamarla il 10 giugno 1940 durante una festa patronale, con l'intento di sbeffeggiare Mussolini che si dice volesse portare l'Italia in guerra. Ma fu proprio quel giorno che giunse la vociaccia del Dvce che dichiarava guerra a Gran Bretagna e Francia, il famigerato discorso de "L'ora delle decisioni irrevocabili" e del "Vincere! E vinceremo!". Così le autorità disposero che la festa non si sarebbe tenuta e tutte le luminarie rimasero spente. E il povero Peppe Schiera, che sperava di poter tirare su qualche soldo, maledisse le camicie nere, il podestà, il prefetto e Mussolini e se ne tornò a casa.
Ho tratto testo e racconto dal bel libro "Peppe e Margherita – Storia di un poeta ed artista di strada" di Roberto Ardizzone, scrittore palermitano e cultore della poesia dialettale siciliana.
L’Esercito manciava scorci i favi e tinnirumi (1)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2018 - 16:53
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Cayenne
anonimo
Tableau Cayenne saisi par la gendarmerie
La chanson fait toujours frémir l'Autorité autoritaire
http://quebeuls.canalblog.com/archives...
(Le lien du dessus ne marche pas)
La chanson fait toujours frémir l'Autorité autoritaire
http://quebeuls.canalblog.com/archives...
(Le lien du dessus ne marche pas)
Repke 2/3/2018 - 12:46
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
![Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]](img/thumb/c1600_130x140.jpeg?1328915965)
PARODIA TEDESCA / GERMAN PARODY [4]
Ancora una parodia tedesca / One more German parody / Encore une parodie allemande / Nochmal eine deutsche Parodie
Autore sconosciuto / Author unknown / Auteur inconnu / Verfasser unbekannt [JR]
Autore sconosciuto / Author unknown / Auteur inconnu / Verfasser unbekannt [JR]
VOR DEN TOREN MOSKAUS
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 2/3/2018 - 11:25
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No Easy Walk to Freedom
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Nel Video "Semi nel vento" della Casa del vento al minuto 22:05 c'è un breve frammento di un concerto a Milano di Roger Lucey con Cisco e la Casa del vento
2/3/2018 - 09:51
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Michal Braxatoris: Na bílé dni
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Al funerale siciliano
Braxa lo ha risuonato stasera a Breslavia. A portato il disco registrato nel giugno dell'anno scorso a Pieśniarze che contiene questa esecuzione :)
Braxa lo ha risuonato stasera a Breslavia. A portato il disco registrato nel giugno dell'anno scorso a Pieśniarze che contiene questa esecuzione :)
Krzysiek 2/3/2018 - 00:38
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Creek Mary's Blood
![Creek Mary's Blood](img/art/t215663.jpg)
"I still dream every night
Of them wolves, them mustangs, those endless prairies"
I Mustang sono cavalli, non bisonti come riporta la traduzione in italiano
Of them wolves, them mustangs, those endless prairies"
I Mustang sono cavalli, non bisonti come riporta la traduzione in italiano
Alessandra 1/3/2018 - 23:04
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Schnee zu Ostern
![Schnee zu Ostern](img/upl/route2Bbrouillard.png)
Chanson allemande – Schnee zu Ostern – Cochise – 1984
Dialogue maïeutique
Lors donc, Lucien l’âne mon ami, sans être vraiment à Pâques, nous avons la neige et d’ailleurs, Pâques ne devrait plus tarder. Ça dépend de la Lune, paraît-il.
Oh, dit Lucien l’âne, moi, je m’en fous. Cette histoire de Lune, c’est complètement farfelu ; pour moi qu’elle soit pleine ou vide, ça me laisse froid. Qu’elle tombe quand elle veut, ce qui m’importe vraiment, c’est que Pâques ou non, c’est de savoir quand vient le printemps et ça c’est simple, c’est le 21 mars et tous les ans, encore bien. Le printemps, c’est du solide, Pâques, c’est du nébuleux. Donc, comme Pâques dépend de la Lune après la venue du printemps, ni l’un ni l’autre conséquemment, ne devraient plus tarder exagérément, même si d’ici là, on a encore droit à un peu et pourquoi pas, beaucoup de neige. Il faut dire que comme son ami le gel, elle... (continua)
Dialogue maïeutique
Lors donc, Lucien l’âne mon ami, sans être vraiment à Pâques, nous avons la neige et d’ailleurs, Pâques ne devrait plus tarder. Ça dépend de la Lune, paraît-il.
Oh, dit Lucien l’âne, moi, je m’en fous. Cette histoire de Lune, c’est complètement farfelu ; pour moi qu’elle soit pleine ou vide, ça me laisse froid. Qu’elle tombe quand elle veut, ce qui m’importe vraiment, c’est que Pâques ou non, c’est de savoir quand vient le printemps et ça c’est simple, c’est le 21 mars et tous les ans, encore bien. Le printemps, c’est du solide, Pâques, c’est du nébuleux. Donc, comme Pâques dépend de la Lune après la venue du printemps, ni l’un ni l’autre conséquemment, ne devraient plus tarder exagérément, même si d’ici là, on a encore droit à un peu et pourquoi pas, beaucoup de neige. Il faut dire que comme son ami le gel, elle... (continua)
NEIGE À PÂQUES !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/3/2018 - 18:30
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Translucent Carriages
![Translucent Carriages](img/thumb/c3506_130x140.jpeg?1335353563)
Purtroppo l'11 scorso a Melbourne, in Florida, anche Tom Rapp se n'è andato.
Flavio Poltronieri 28/2/2018 - 21:14
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The Civil War
![The Civil War](img/art/t1951756.jpg)
Devo uccidere la società thailandese a causa di problemi politici.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/2/2018 - 12:02
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Juste quelques flocons qui tombent
![Juste quelques flocons qui tombent](img/thumb/c54043_130x140.jpeg?1481493020)
Testo italiano di Herbert Pagani
CADE QUALCHE FIOCCO DI NEVE
(continua)
(continua)
inviata da Enzo Viscuso 27/2/2018 - 23:43
Les Chimpanzés
![Les Chimpanzés](img/thumb/c57367_130x140.jpeg?1518125961)
Pour ceux qui voudraient en savoir un peu plus sur les relations familiales dans la famille des Homos, je suggère cette petite explication scientifique :
Anatomie comparée de l'Homme et du singe
Ainsi Parlait
Lucien Lane
Anatomie comparée de l'Homme et du singe
Ainsi Parlait
Lucien Lane
Lucien Lane 27/2/2018 - 15:36
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Die Erde war nicht immer so
![Die Erde war nicht immer so](img/upl/Terre2Bbleue.png)
Chanson allemande – Die Erde war nicht immer so – Cochise – 1984
Dialogue maïeutique
Évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, que la Terre n’a pas toujours été ainsi. Cela dit, je me demande ce que cette canzone peut raconter avec un titre pareil.
D’accord, Lucien l’âne mon ami, ce titre étrange est assez énigmatique et on peut en tirer grand-chose ou alors, au contraire, on peut en tirer tout ce qu’on voudra. Cependant, en dépit de ce titre ambigu, c’est une canzone fort intéressante et en quelque sorte, prophétique, sans pour autant invoquer des entités absurdes, évoquer des voix d’outre-tombes ou des prêches du néant.
Oh, dit Lucien l’âne en riant, il y a là comme un écho à la Ballade des Pendus de François Villon, du moins pour le ton et qui dirait « Frères humains, qui après nous vivez… », mais je te l’accorde et il faut le souligner, sans qu’il s’y trouve nulle référence aux jingles... (continua)
Dialogue maïeutique
Évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, que la Terre n’a pas toujours été ainsi. Cela dit, je me demande ce que cette canzone peut raconter avec un titre pareil.
D’accord, Lucien l’âne mon ami, ce titre étrange est assez énigmatique et on peut en tirer grand-chose ou alors, au contraire, on peut en tirer tout ce qu’on voudra. Cependant, en dépit de ce titre ambigu, c’est une canzone fort intéressante et en quelque sorte, prophétique, sans pour autant invoquer des entités absurdes, évoquer des voix d’outre-tombes ou des prêches du néant.
Oh, dit Lucien l’âne en riant, il y a là comme un écho à la Ballade des Pendus de François Villon, du moins pour le ton et qui dirait « Frères humains, qui après nous vivez… », mais je te l’accorde et il faut le souligner, sans qu’il s’y trouve nulle référence aux jingles... (continua)
LA TERRE N’A PAS TOUJOURS ÉTÉ AINSI
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/2/2018 - 13:02
Corri indiano
anonimo
Se non sbaglio questa è una delle canzoni inventate da Cataldo con altri ragazzi del reparto nel 1984 a isola del Gran Sasso
Massimo 26/2/2018 - 10:20
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Crystal Blue Persuasion
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He's doing rock rewind 1967 through 1969 on PBS and during a concert in Atlanta somebody handed him a poem titled crystal blue persuasion. Now how much of that poem is actually in the song he doesn't say.
David Mediate 26/2/2018 - 01:07
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Un soldatin
![Un soldatin](img/thumb/c863_130x140.jpeg?1499627687)
E' un vero peccato che pochi si siano accorti e abbiano quindi potuto apprezzare come merita, l'opera compleata da cui è tratta questa canzone. "Ciamp Dai Perdûz Amôrs" è una Spoon-River carnica non meno bella di quella di Fabrizio de André. Certo, non c'è la sua voce e neppure le fantastiche orchestrazioni del Maestro Piovani, però i testi sono tutti opera originale del grande Giorgio Ferigo (che purtroppo ci ha lasciati oramai più di dieci anni fa, a soli 58 anni)e si tratta di una poesia indimenticabile, che con ironia e protesta, fuoco e tenerezza ti spella vivo. Solo a leggere la scaletta con i titoli tradotti in italiano, chi vuol capire capirà:
- Dal Colle
- Un Soldatino
- Un suicida
- La sua Donna
- Un Emigrante
- Un Incendiario
- Cantata degli Angioletti
- Una Madre
Purtroppo la gran parte di quello che questi testi (assieme a quelli del disco precedente ("Il Timp das... (continua)
- Dal Colle
- Un Soldatino
- Un suicida
- La sua Donna
- Un Emigrante
- Un Incendiario
- Cantata degli Angioletti
- Una Madre
Purtroppo la gran parte di quello che questi testi (assieme a quelli del disco precedente ("Il Timp das... (continua)
Flavio Poltronieri 25/2/2018 - 12:12
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Aqualung
![Aqualung](img/thumb/c45159_130x140.jpeg?1374973852)
Uno dei miei primi album. L’altro giorno ho trovato in televisione, RAI5, un concerto per la BBC dei Jethro Tull: stupendo !
Mi son messo a cercare il testo originale di Aqualung. Ho visto il link alla tua pagina e, data la difficoltà oggettiva della traduzione di alcune parti, ci ho cliccato sopra.
Come per l’altra persona, anch’io ci ho messo circa 40 anni a capire il testo, ma alla fine sono arrivato.
Complimenti per la bellissima resa.
Mi son messo a cercare il testo originale di Aqualung. Ho visto il link alla tua pagina e, data la difficoltà oggettiva della traduzione di alcune parti, ci ho cliccato sopra.
Come per l’altra persona, anch’io ci ho messo circa 40 anni a capire il testo, ma alla fine sono arrivato.
Complimenti per la bellissima resa.
Ciro 24/2/2018 - 13:04
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Guarda giù dalla pianura
![Guarda giù dalla pianura](img/thumb/c35233_130x140.jpeg?1328380364)
Un interessante articolo riguardo alla storia di questa canzone
Dq82 24/2/2018 - 10:28
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Ο καημός
![Ο καημός](img/upl/aphrodite.png)
d’après la version italienne (littérale) de Riccardo Venturi – DOLORE ARDENTE – 2018
d’une chanson de Mikis Theodorákis – Ο καημός – 1961
Texte : Dimitris Christodoulou
Μusique : Mikis Theodorakis
Dialogue Maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une traduction moins orthodoxe au regard des normes contemporaines, mais Riccardo m’y incite en invoquant la plus haute Antiquité européenne, le védique et le sanscrit ; il en appelle aussi à Homère ; je ne pouvais donc en faire une chansonnette d’amour, fût-il patriotique et grec. Il m’a fallu tendre à l’intemporel et à la généralité, à gommer ce qui est trop voyant, trop direct. Si j’ai pris des distances avec l’original, c’est pour m’en approcher. Mikis Theodorákis a bien trop de puissance et d’étendue historiques, il a bien trop été poursuivi, enfermé, battu, torturé, compté pour mort, pour conter la fleurette au bord d’une plage et avoir des... (continua)
d’une chanson de Mikis Theodorákis – Ο καημός – 1961
Texte : Dimitris Christodoulou
Μusique : Mikis Theodorakis
Dialogue Maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une traduction moins orthodoxe au regard des normes contemporaines, mais Riccardo m’y incite en invoquant la plus haute Antiquité européenne, le védique et le sanscrit ; il en appelle aussi à Homère ; je ne pouvais donc en faire une chansonnette d’amour, fût-il patriotique et grec. Il m’a fallu tendre à l’intemporel et à la généralité, à gommer ce qui est trop voyant, trop direct. Si j’ai pris des distances avec l’original, c’est pour m’en approcher. Mikis Theodorákis a bien trop de puissance et d’étendue historiques, il a bien trop été poursuivi, enfermé, battu, torturé, compté pour mort, pour conter la fleurette au bord d’une plage et avoir des... (continua)
AMERTUME
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/2/2018 - 17:42
RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS
![RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS](img/upl/forges_vignetta.jpg)
E' morto oggi a 76 anni il vignettista spagnolo Antonio Fraguas de Pablo conosciuto come Forges.
Un ricordo da:
Cultura inquieta
El País, giornale in cui l'umorista rappresentava una delle ultime voci libere e lucide.
Un ricordo da:
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El País, giornale in cui l'umorista rappresentava una delle ultime voci libere e lucide.
CCG Staff 22/2/2018 - 10:39
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Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)