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Bound for Botany Bay

anonimo
Bound for Botany Bay
Ballata popolare sul trasporto dei detenuti “Bound for Botany Bay”, conosciuta semplicemente come “Botany Bay” è entrata nella tradizione popolare australiana pur essendo stata scritta nel 1885 a Londra come parte di una commedia musicale dal titolo ‘Little Jack Shepherd’, rappresentata l’anno successivo anche a Melbourne. In realtà i trasporti dei detenuti nelle colonie penali del Nuovo Galles del Sud erano stati interrotti nel 1820 e quelli per la Tasmania nel 1856, ma la ballata riprende la letteratura inglese dei broadsides precedenti in cui la vaga destinazione era conosciuta come Botany Bay.

Più in generale si rileva una inversione di tendenza culturale a partire dal 1840 che riflette una visione più aderente al nuovo clima dell’illuminismo: le punizioni sommarie e brutali vengono considerate incivili e inumane, mentre prima per reati di entità minore, come piccoli furti, spergiuro,... (continua)
Farewell to old England for ever,
(continua)
inviata da Cattia Salto 26/3/2018 - 10:46
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The Shore of Botany Bay

anonimo
The Shore of Botany Bay
La produzione di ballate ottocentesche che hanno come tema la deportazione in Australia è ricorrente per tutto il secolo.
Botany Bay, Moreton Bay, Van Diemen’s Land, Port Phillis, Port Arthur, Macquarie Harbour, e Norfolk Island sono tristi nomi che ricorrono nelle ballate sulle deportazioni in cui si mescolarono realtà a fantasia tese a formare l’opinione e le aspettative dell’uomo comune su quelle terre.

E' il canto di un irlandese emigrato in Australia come cercatore d'oro. Della canzone esistono molte varianti testuali ma tutte ci dicono che Paddy è un muratore irlandese stanco del suo lavoro ai Docks, che trova un passaggio su di una nave diretta verso l'Australia per andare a cercare l'oro.
Questa versione testuale è stata raccolta dal poeta e cantore australiano Harold Percival Croydon "Duke" Tritton (1886-1965) che ha sentito la ballata cantata per le strade di Sydney all'inizio del 900, il IV verso è aggiunto di suo pugno
tratto da Terre celtiche
I'm on my way down to the quay where the good ship Nell doth lay
(continua)
inviata da Cattia Salto 26/3/2018 - 10:22
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Scots callan’ o’ bonnie Dundee

Scots callan’ o’ bonnie Dundee
TESTO “Scots callan’ o’ bonnie Dundee”
MELODIA “Adew Dundee” (in Skene MS 1620 circa)

La ballata “Scots callan’ o’ bonnie Dundee” è passata per la penna di Robert Burns, ma gli studiosi non sono concordi nell’attribuzione dei versi. Probabilmente deriva da “Jockey’s Escape from Bonnie Dundee” ed è stata pubblicata nello “Scots Musical Museum”, N° 99, Vol 1, 1787.

“Callant” è una vecchia parola scozzese per ragazzo, la versione popolare della ballata raccontava delle prodezze amorose di un ragazzo – soldatino pronto a darsela a gambe piuttosto che sposare la ragazza ingravidata.
La ragazza però è innamorata del suo bel soldatino e cantando la nanna al loro bambino ne attende il ritorno. E tuttavia è anche un anti-war song con l’andamento di un lamento.
Terre celtiche
O, whaur gat ye that hauver-meal bannock (1)?
(continua)
inviata da Cattia Salto 26/3/2018 - 10:05
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Una giornata particolare

Una giornata particolare
In "Una giornata particolare", brano interpretato in coppia da Federico Marchioro e Luca Bassanese, il cantato scarno, asciutto, rigoroso, povero di virtuosismi, ma estremamente diretto di Marchioro, unito alla forza, alla presenza scenica e alla teatralità innata di Bassanese, conferiscono al pezzo il carattere di una “narrazione civile”, del racconto di una sconfitta collettiva. di un profondo senso d'appartenenza, di un sogno comune spezzato.

In un’Italia, dalla coscienza civile “lobotomizzata” dai grandi mezzi di comunicazione, divenuti strumento di controllo e di elaborazione di una verità ad uso e consumo di un’onnipotente oligarchia, di un “Grande Fratello”, di orwelliana memoria, è giunto il momento di celebrare in questa “giornata particolare”, data che entrerà nei libri di storia, a memoria per le generazioni a venire, la “morte della sinistra” e la vittoria di un “Nuovo Ordine”... (continua)
L’Italia ha deciso
(continua)
inviata da Federico Marchioro 26/3/2018 - 00:23
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Espressionismo

Espressionismo
“Espressionismo”, rabbioso ed eversivo pamphlet parigino di fine ‘800 nei suoi versi iniziali così evocativi “E’ tempo di stringersi attorno ad un fuoco, di promettersi sangue, sudore, lacrime.”, è un appello alla mobilitazione rivolto a tutti i “partigiani del mondo” per rimanere sé stessi in un istinto di sopravvivenza, contro qualsiasi forma di controllo, di manipolazione delle coscienze, di annullamento delle identità, esercitati da una sorta di “dittatura del pensiero unico”.

La storia è, è stata e per sempre sarà violenza, scontro ed eterna lotta tra opposte fazioni, restarne fuori, non prenderne parte, significa “soccombere”, travolti dalla battaglia che in questo nuovo millennio ha assunto i contorni e i lineamenti di una “guerra mondiale”, ad alto tasso ideologico, tra ribelli sognatori e “poteri forti”, minoranze di privilegiati e potentati economici.
Al ritmo di un trascinante... (continua)
E’ tempo di stringersi attorno a un fuoco
(continua)
inviata da Federico Marchioro 25/3/2018 - 23:51
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The Battle of Otterburn

anonimo
The Battle of Otterburn
Child ballad # 161

Una battaglia nel Border  in un oscuro medioevo teatro di continue scorrerie tra Scozia e Inghilterra (siamo nel 1388) in cui Sir James Douglas, secondo conte di Douglas condusse diversi clan scozzesi alla vittoria contro le truppe inglesi comandate da Henry ""Hotspur" Percy figlio del conte di Northumberland.
Il resoconto della battaglia narrato come ballata, si ritrova su manoscritto solo a partire dal 1550, riportato poi più volte nei broadsides e stampato nelle maggiori raccolte settecentesche, fino a essere ripreso da sir Walter Scott nel suo Minstrelsy of the Scottish Border (1833).

Il conte Douglas era un personaggio influente nel Border, sposato niente meno che con la Principessa Isabella Bruce una delle figlie di Re Roberto II di Scozia.
Una teoria ipotizza che nella ballata si narri di una ripresa delle ostilità contro l'Inghilterra con due eserciti scozzesi... (continua)
It fell aboot the Lammas-tide
(continua)
inviata da Cattia Salto 25/3/2018 - 22:36
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Bard of Armagh

anonimo
Bard of Armagh
"The Bard of Armagh" è il titolo di una canzone tradizionale irlandese (Irlanda del Nord) di cui non si conosce ancora l'origine. Di padri ne ha ben quattro: due irlandesi e due scozzesi.

Incominciamo con Patrick Donnelly (1649–1716), la storia, diffusa nella contea di Armagh, più sicuramente a livello aneddotico, è curiosa: nel 1697 l'appena nominato vescovo di Dromore viene subito deposto con il promulgamento del "Bishops Banishment Act"; si dice così che Patrick nei panni di arpista itinerante con il nome di Phelim Brady girasse per la contea di Armagh continuando a offrire i suoi servizi di sacerdote cattolico.
Alcuni citano come autore l'irlandese Thomas Campbell (1733-1795) più per omonimia con il poeta scozzese che per altro, essendo questi un predicatore protestante filo-inglese; lo scozzese Thomas Campbell (1777–1844) invece era un poeta e drammaturgo che scrisse alcune canzoni... (continua)
Oh list to the lay of a poor Irish harper
(continua)
inviata da Cattia Salto 25/3/2018 - 22:16
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Georges Brassens: Le Testament

Georges Brassens: Le Testament
Le Testament

Chanson française – Le Testament – Georges Brassens – 1956


Dialogue maïeutique


Lucien l’âne mon ami, il arrive un moment dans la vie où certains ont l’idée de se faire un testament ou de se le faire faire par un notaire.

Certes, comme je nous connais, cela ne nous arrivera pas, Marco Valdo M.I. mon ami, ni à moi, ni à toi. Ce n’est pas qu’on ait peur de le faire, mais à la vérité, que pourrait-on bien y indiquer ? Rien, rien qui ne soit dit ici dans nos dialogues et dans nos chansons. Ce sont les seuls choses que nous léguerons à la postérité. Sans doute, du point de vue commun, cela ne vaudra pas assez pour y prélever une taxe, ni même pour en faire commerce. Et c’est bien ainsi. Mais dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, aurais-tu l’intention de mourir bientôt que tu évoques cette idée de testament ?

Pas vraiment, Lucien l’âne mon ami, pas vraiment, mourir bientôt, non,... (continua)
Je serai triste comme un saule,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/3/2018 - 21:29
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Alan Stivell: Kan an alarc'h

Alan Stivell: Kan an alarc'h
Alan Stivell

Il testo e la melodia di "Kan An Alarc'h" sono stati raccolti da Hersart de la Villemarqué e pubblicati nel 1839 nella sua collezione "Barzaz Breiz": "Il cigno" è una canzone tradizionale bretone in cui si racconta del ritorno dall'esilio in Inghilterra del duca Jean de Montfort (1339-1399) per riconquistare il trono di Bretagna.

Figlio di Giovanna la Pazza e di Giovanni IV il Conquistatore, nacque durante la guerra di secessione bretone e visse alla corte del re d'Inghilterra Edoardo III per tutta la sua fanciullezza. Ritornò in Bretagna nel 1364 per riprendersi il trono, ma la sua alleanza con gli Inglesi non era ben vista dai nobili  bretoni e invece di combattere contro il re francese Carlo V andò nuovamente in esilio in Inghilterra (1373).

Pochi anni dopo quando la Francia sottomise la Bretagna,  furono gli stessi nobili bretoni a chiedere il ritorno del Duca. Tutta la... (continua)
Eun alarc'h [1], eun alarc'h tramor,
(continua)
inviata da Cattia Salto 25/3/2018 - 21:17
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Basique

Basique
(2017)
Album: La fête est finie

Degli enunciati semplici semplici, in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacità mentali - come diceva Luttazzi - eppure veri. Sta in questo sito almeno per due di questi trucs simples: quello sui militanti del Front National che hanno la stessa faccia dei cattivi nei film, e il fatto che all'estero sei straniero, quindi non serve a niente essere razzisti. Senza dimenticare che cento persone possiedono la metà delle ricchezze del globo.
[Intro version clip]
(continua)
25/3/2018 - 16:32
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Normal

Normal
(2018)
Album Cure

La risposta di Eddy de Pretto, giovane rapper francese, all'omofobia ancora così diffusa. Il video vede Eddy salire su un ring di box per cantare la sua canzone. "Sono completamente normale, completamente banale".
Penses-tu qu'j'suis responsable
(continua)
25/3/2018 - 16:17
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Tout va bien

Tout va bien
Album La fête est finie (2017)

Prodotto da Stromae & Skread

Un adulto racconta a un bambino i rischi della vita. Per non scioccarlo svelandogli il lato oscuro della vita adulta, trova delle scuse inventate sui senza-tetto, le donne picchiate o la guerra.

Il testo può essere anche interpretato come una critica a un mondo che chiude gli occhi sui veri problemi e che si ripete che tutto va bene, come la marchesa di Keny Arkana.
Dors
(continua)
inviata da Lorenzo 25/3/2018 - 13:46
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No a la guerra

No a la guerra
Album: Al carrer! (2007)
Talibán, Talibán
(continua)
25/3/2018 - 12:57
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Arrivano dal mare

Arrivano dal mare
2018
Storie vere di una nave fantasma
In fondo al tramonto
(continua)
inviata da Dq82 25/3/2018 - 10:21
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Pagliaccio

Pagliaccio
2018
Storie vere di una nave fantasma

Questa canzone è dedicata ad Anas Al-Bash, "il pagliaccio di Aleppo" un ragazzo di 24 anni che avrebbe lavorato per la Space of Hope, facendo il pagliaccio per gli orfani di Aleppo. Uso il condizionale perché, come già successo per i White helmets, spesso non è chiaro dove sia la verità e dove la propaganda.
La notizia della morte è girata sui principali media internazionali, ma Si trovano sempre e solo 4 foto. Non c'era notizia di Anas Al-Bash sul sito dell'associazione per cui lavorava fino alla sua morte. Insomma siamo consapevoli del rischio bufala. Ma l'idea che ci sia qualcuno che continui a voler far ridere i bambini sotto le bombe ci piace, e crediamo anche nell'assoluta buonafede dei Nuju che hanno proposto questa canzone, quindi, almeno per l'idea, il Pagliaccio entra tra le CCG.
Erano gli anni dei bombardamenti
(continua)
inviata da Dq82 25/3/2018 - 10:03
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Fratello sole sorella luna

Fratello sole sorella luna
Chissà quando, da qualche parte avevo letto che la passione musicale di frate Francesco era tanta da arrivare talvolta a costruirsi una rozza imitazione di una viella, raccogliendo da terra un pezzo di legno che poi teneva con il braccio sinistro e sfregava con un altro legnetto tenuto curvo da un filo a mo’ di archetto, accompagnando il proprio canto usando la lingua “gallica” (romanza o galloromanza). Che frate Francesco amasse la musica risulta da pressoché tutti i testi bioagiografici, duecenteschi e trecenteschi, che lo riguardano. Fin da giovane gli piaceva cantare. Il suo era un canto liturgico: durante la celebrazione del Natale a Greccio cantava con “voce robusta, dolce, limpida e sonora" come annotava frate Tommaso da Celano. Francesco componeva anche la musica e anche alcuni dei suoi suoi fratelli-frati, prima della conversione, erano stati musicisti di professione come Pacifico che nel secolo era assurto a grande fama con la qualifica di re dei versi, autore di canzoni mondane.
Flavio Poltronieri 24/3/2018 - 17:23
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Ultra Pharum

Ultra Pharum
(2018)

Testo: Alessandro Mannarino e Samuel Umberto Romano
Musiche: Samuel Umberto Romano, Alessandro Mannarino, Ale Bavo
Produzione artistica: Samuel Umberto Romano, Alessandro Mannarino, Ale Bavo
Mix: Ale Bavo
Mastering: Antonio Baglio (presso Miami Mastering)

Ale Bavo: synth
Christian Montanarella: batteria
Alessandro Chimienti: corde
Renato Vecchio: fiati
Benedetta Di Pasquale: voce francese
Collettivo "La mano di Francesco”: coro
Fonici Red Bull Studio Mobile: Andrea Sologni, Simone Sproccati

Ultra Pharum racconta della diversità, di come spesso ci facciamo intimorire dal diverso, quando invece le altre culture sono una ricchezza. Mi piace raccontare l’esempio del sindaco di una cittadina calabrese: vedendo la sua città prosciugarsi, i giovani andavano al nord o all’estero, decise di accogliere tutti i migranti che poteva e affiancarli ai lavoratori locali, assistente... (continua)
Oro, oro nero
(continua)
24/3/2018 - 15:54
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Here's Adieu to All Judges and Juries

anonimo
Here's Adieu to All Judges and Juries
la versione originaria di "Judges and Juries" era un lament, uno straziante lamento del detenuto che piange la separazione dalla sua fidanzata, o viceversa
La ballata è ripresa anche nella serie televisiva "Sharpe's Rifles"
Terre eltiche
ADDIO A TUTTI I GIUDICI E ALLE GIURIE
(continua)
inviata da Cattia Salto 23/3/2018 - 23:14
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Kumbaya, my love

Kumbaya, my love
2018

Ti distrai scrivendo canzoni e ti risvegli in un paese razzista.
Aldilà del disco che arriverà, oggi esce un singolo a cui ho lavorato velocemente nei ritagli di tempo: un'istantanea.
Celebrare la memoria di alcuni avvenimenti non è roba da paleontologi ma un modo per ricordare che certe conquiste di civiltà non andrebbero date per scontate.
Anche essere liberi di amare chi vogliamo è un privilegio da non sottovalutare.
"Finché distanza non vi separi..." sanciva la formula di matrimonio fra schiavi, perché l'uno o l'altra avrebbero potuto essere venduti a un diverso padrone in qualsiasi momento e interrompere, costretti, il loro amore a tempo determinato. Terribile.
In un clima tanto teso per il nostro paese, spero che questa canzone, che guarda alle sterminate piantagioni di cotone americane e alla culla dell'umanità, mamma Africa, aiuti nel suo piccolo ad alleggerire un'aria... (continua)
I campi di cotone
(continua)
inviata da Dq82 23/3/2018 - 23:10
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Non mi avete fatto niente

Non mi avete fatto niente
YOU'VE DONE NOTHING TO ME
(continua)
inviata da Francesca Macilletti 23/3/2018 - 01:35
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Stelle marine

Stelle marine
2017
Album: Terra

Dentro ci sono gli insulti e le preghiere, dei canti allegri e struggenti, gli interessi dell’Eni, il cielo dipinto di blu metallizzato, chi si salva camminando sulle acque del Mediterraneo, la sabbia del Sahara che a volte ritroviamo sul parabrezza della macchina dopo che ha piovuto. La 90 che è la circolare esterna, l’autobus che prendevo appena arrivato a Milano sette otto anni fa sentendomi molto solo e molto contento di essere lì.
Vasco Brondi
In questa notte
(continua)
22/3/2018 - 23:35
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Inno a Nikkal [h.6 Zaluzi di Nikkal] dalle Canzoni Hurritiche / Hymn to Nikkal [h.6 Zaluzi to Nikkal] from the Hurrian Songs

Inno a Nikkal [h.6 Zaluzi di Nikkal] dalle Canzoni Hurritiche / Hymn to Nikkal [h.6 Zaluzi to Nikkal] from the Hurrian Songs
[XV Secolo a.C.
15th Century b.C.]
Dalle "Canzoni Hurritiche"
From the "Hurrian Songs"

Comincerei questa pagina “speciale” accozzando tre affermazioni: ha a che fare con la Siria, con l'antichità più remota e con i 15 anni di questo sito.

Come (magari non) tutti sanno, la canzone contro la guerra più antica di questo sito è una canzone cinese dell'epoca della dinastia Han: Jiārù dào yuǎnzhēng jūn (in trascrizione). Risale a circa il 220 a.C., ed ha quindi circa duemiladuecento anni. A tanta distanza nel tempo si è spinto questo sito “quindicenne” nella sua ricerca e interpretazione: quando diciamo che le “CCG” contengono “canzoni di tutti i paesi e di tutte le epoche”, non sono parole campate in aria o vuoti slogan.

Intorno a questi giorni, invece, mi è venuto di spingermi ancora più indietro nel tempo, e di andare proprio agli inizi non tanto delle canzoni (e dei componimenti poetici,... (continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/3/2018 - 22:15
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Canzone per Giulio

Canzone per Giulio
2018

Una delle storie più assurde degli ultimi anni per me è senz'altro quella di Giulio Regeni.
Ho ammirato da subito il suo percorso e in confronto mi sono sentito molto piccolo, anche perché il mio habitat naturale
è il confortante bozzolo di uno studio di registrazione.
L'idea di trovarsi a combattere una guerra a propria insaputa
è qualcosa che fa spavento: non ci si può difendere.
Capita a tutti noi in diverso grado, ma quasi mai fino al punto di rimetterci la vita.
Tutto questo mi ha dato molto da riflettere sul peso e le posizioni di artisti e intellettuali.
Abbracciare l'attualità, provare a filtrarla in maniera adulta, è un gioco insidioso ma è bene provarci.
Aldilà di ciò ho pensato che questo ragazzo meritasse una canzone e nel mio piccolo gliel'ho scritta senza starci troppo a pensare, come se stessi parlando a un amico davanti a un caffè al bar.
Semplicemente.
Gerardo Attanasio
Partisti per passione
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 20:18
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Resistensa

Resistensa
2013
Eppur bisogna andare
E la dorma 'n de la sera
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:49
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Cresceremo anche noi

Cresceremo anche noi
2015
Eresie

“Il privato è politico” recitava un vecchio slogan femminista, volendo sottolineare come lo spazio domestico fosse il più brutale ed occulto terreno del dominio maschile sulla donna.Il brano è allo stesso tempo una carezza, una lettera di scuse ed un accorato tentativo di restituzione del maltolto all’universo femminile.
E abbasseremo gli occhi
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:43
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Migranti

Migranti
2013
Eppur bisogna andare

(talk) Arequipa, Perù. a pochi minuti dal centro elegante e fastoso, sorgono le baraccopoli dei tanti migranti peruviani venuti dalle regioni del nord per cercare opportunità nella benestante "Ciudad Blanca" e spesso costretti ad una vita di stenti.

Viaggio d'emigrazione. Speranze e necessità di sopravvivenza. Migrazione come rottura di confini: tra stati nazionali, tra "barbari" e "civilizzati", tra la dignità lavorativa e le nuove forme di schiavitù.
Ma è proprio la sera che se alzi lo sguardo intravedi lontano l'altra Arequipa. Quella della polvere. Sconfinata e imprecisa quanto definita e raccolta è quella del sillar.
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:39
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Nel nome di un uomo

Nel nome di un uomo
2017
Nel nome di un uomo

"Uno che a 28 anni perde la vita per studiare e informare, per capire i nuovi orizzonti del sindacato, per rischiare al fianco degli oppressi di un paese straniero, non è solo un ricercatore. E' un partigiano." Alessandro Sipolo
Ogni terra nasconde un dettaglio
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 11:18
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Giulio Regeni

Giulio Regeni
2016

È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continua)
Giulio Regeni
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 10:26
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Hands

Hands
2018

Il 25 gennaio è una data che non dovremmo mai dimenticare. Il giorno in cui la scomparsa di Giulio ha colpito la famiglia e gli amici più stretti, i compagni di collegio e di università, i colleghi e tutti noi, italiani e non, che anche solo per poco abbiamo sfiorato la sua vita e ne abbiamo condiviso i valori. Ed è su quei valori di unione e di convivenza che si fondano i Collegi del Mondo Unito (UWC), in cui Giulio aveva studiato per due anni, collegi con diverse sedi nel mondo che fanno dell’istruzione una forza per unire i popoli, le nazioni e le culture, perseguendo la pace e un futuro sostenibile.

Dall’idea di March. (all’anagrafe Marcello Mereu), anche lui ex-studente dei Collegi del Mondo Unito, nasce “Hands”, un inno alla pace dedicato a Giulio.

La canzone, scritta e prodotta insieme ai musicisti Alessandro Cirone e Mikki, è cantata dal coro degli studenti del Collegio del... (continua)
Put your hands in our hands
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2018 - 10:04
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עניין של הרגל

עניין של הרגל
Piacenza, 22 marzo 2018 08:31
QUESTIONE DI ABITUDINE
(continua)
22/3/2018 - 08:31
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Brother, Can You Spare A Dime?

Brother, Can You Spare A Dime?
Piacenza 21 marzo 2018 18:42
FRATELLO, PUOI METTERE DA PARTE UN DECINO?
(continua)
21/3/2018 - 18:42
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L'Orage e Naif Herin: Skyline

L'Orage e Naif Herin: Skyline
L'Orage e Naif Herin
2016
La macchina del tempo

Una canzone, splendida, dedicata a Walter Bonatti. Inserisco questa canzone, seppure tra gli Extra, intanto perchè nella sua grandezza può essere considerato uno sconfitto, visto che il suo ruolo nella conquista del K2 è sempre stato negato.
E poi per dedicarla a Benoit Ducos, la guida alpina francese indagata per aver salvato una famiglia di migranti sulle Alpi al confine italo-francese. Perchè le rotte dei migranti non attraversano solo il Mar Mediterraneo, ma anche le montagne, ora innevate, e spesso senza la minima attrezzatura e conoscenza del pericolo.

L’alpinismo stimola, come scriveva Walter Bonatti, la fantasia, l’idealità, il bisogno di conoscenza, ma non l’immaginazione degli autori di canzoni.

Al di fuori dei canti alpini e di pezzi strumentali, la montagna è stata, infatti, niente più che un pretesto per parlare d’amore (l’esempio... (continua)
Sì che lo sa come stare nel tempo
(continua)
inviata da Dq82 21/3/2018 - 12:23
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Fil rouge

Fil rouge
2017
Il pezzo parla di attentati terroristi. Ogni strofa rappresenta una persona.
I STROFA: GIULIO REGENI (MORTO IN EGITTO)

II STROFA: VALERIA SOLESIN (MORTA A PARIGI - BATACLAN)

III STROFA: FABRIZIA DI LORENZO (MORTA A BERLINO - MERCATI NATALIZI
Amo la libertà, massima forma di espressione
(continua)
inviata da Dq82 21/3/2018 - 11:11
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Brother, Can You Spare A Dime?

Brother, Can You Spare A Dime?
Testo finlandese / Finnish lyrics / Paroles finnoises / Suomenkieliset sanat: Vexi Salmi

VIPPAA MULLE VIITONEN
(continua)
inviata da Juha Rämö 21/3/2018 - 10:59
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Soldaduzkarik ez!

Soldaduzkarik ez!
21 marzo 2018 10:02
NON MI PIACE FARE IL SOLDATO
(continua)
21/3/2018 - 10:03
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Concrete Malformation

Concrete Malformation
[1989]
Writer / Scritta da: Janne Joutsenniemi
Album: No Anaesthesia!
If the tough guys call you chicken shit
(continua)
21/3/2018 - 02:28
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Brother, Can You Spare A Dime?

Brother, Can You Spare A Dime?
Here's another one by Tom Waits:

Juha Rämö 21/3/2018 - 00:12
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Ama chi ti ama

Ama chi ti ama
Ama chi ti ama,
(continua)
inviata da Dq82 20/3/2018 - 23:37
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Canzone per Giulio Regeni

Canzone per Giulio Regeni
2018

È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (continua)
Qua soffia un vento, come d'uragano,
(continua)
inviata da Dq82 20/3/2018 - 23:21
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Land of the Living

Land of the Living
Album: The Red Thread (2004)
Late afternoon back in New York town
(continua)
20/3/2018 - 22:54
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Madre

Madre
2009

Taraneh Mousavi era una ragazza iraniana di 28 anni con capelli neri e occhi verdi.

Le sue tracce si perdono il 28 giugno quando viene arrestata insieme ai manifestanti vicino alla moschea di Ghoba. Taraneh non stava partecipando alla vicina manifestazione di protesta, si stava recando al centro di formazione e bellezza (BTE) dove segue dei corsi. Probabilmente la sua avvenenza ha attirato i poliziotti in borghese che l’hanno caricata insieme ad altri studenti manifestanti su una camionetta e portata al centro di detenzione. Tutti i detenuti sono stati smistati per il carcere di Evin o per la centrale di polizia di Nobonyad, mentre Taraneh è rimasta la sola nel centro di detenzione. Qui è stata stuprata ripetutamente e brutalmente dai poliziotti per diverse settimane.

Alcuni giorni fa la madre di Taraneh riceve una telefonata anonima da un agente governativo che le comunica che la... (continua)
Madre, di ogni bene madre
(continua)
inviata da Dq82 20/3/2018 - 22:50




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