Un'altra via d'uscita
Quando fu inserita questa canzone, più di dieci anni fa fu inserita tra gli extra, perchè non rientrava nei criteri per essere considerata un CCG/AWS. Nel frattempo il sito è cresciuto. E questa canzone parla di sfruttamento del lavoro, per cui abbiamo un apposito percorso, e indica uno di quelli che potremmo considerare un piccolo gesto di pace quotidiano che contribuisce un poco a rendere il mondo un po' meno iniquo
CCG/AWS staff 5/2/2018 - 19:38
O Gorizia, tu sei maledetta
anonimo
Carissimə, come state? Vi chiedevo per mail di separare la mia "O Torretta" dalla pagina. È possibile? Grazie.
[ΔR-PLU] 5/2/2018 - 19:26
Frühling In Chile
[1974]
Parole di Gerd Wollschon
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing
Wollschon, Städtler ed Enxing sono stati tutti e tre membri del collettivo politico musicale tedesco Floh De Cologne, attivo tra il 1966 ed il 1983
Nell'album intitolato "Mumien"
Parole di Gerd Wollschon
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing
Wollschon, Städtler ed Enxing sono stati tutti e tre membri del collettivo politico musicale tedesco Floh De Cologne, attivo tra il 1966 ed il 1983
Nell'album intitolato "Mumien"
Die Armee
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 5/2/2018 - 18:22
I Am an Immigrant
2017
Blood in the U.S.A.
Blood in the U.S.A.
I am an immigrant from Mexico
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/2/2018 - 14:45
Kleinstadtlehrlinge
[1973]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album eponimo del 1973
Non mi pare che le cose stiano oggi tanto diversamente che nel 1973, anzi...
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album eponimo del 1973
Non mi pare che le cose stiano oggi tanto diversamente che nel 1973, anzi...
In der netten, kleinen, dummen Stadt
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:40
Lied vom Nutzen
[1970]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Denn was dem Unternehmen nützt
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:22
Lied
[1970]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Wenn dieser Morgen kommt und dieser Tag
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:16
We Belong to Aleppo
La canzone è il risultato della lettura di tante testimonianze riguardo alla tragedia di Aleppo.
'Noi apparteniamo ad Aleppo', nel senso che quelle sofferenze sono anche le nostre, perché testimoniano l'insaziabile sete di guerra e odio che s'annida nell'animo umano.
'Noi apparteniamo ad Aleppo' anche perché rifuggiamo la tendenza a dimenticare il male che accecca le menti e i cuori degli uomini.
Sì, tutti noi siamo cittadini di Aleppo.
'Noi apparteniamo ad Aleppo', nel senso che quelle sofferenze sono anche le nostre, perché testimoniano l'insaziabile sete di guerra e odio che s'annida nell'animo umano.
'Noi apparteniamo ad Aleppo' anche perché rifuggiamo la tendenza a dimenticare il male che accecca le menti e i cuori degli uomini.
Sì, tutti noi siamo cittadini di Aleppo.
Children, have you ever heard of Aleppo?
(continua)
(continua)
inviata da Francis Vithayathil 5/2/2018 - 12:20
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Il pazzo
2001
Lillipuziani
Lillipuziani
Le scimmie come sempre son sedute sul terrazzo
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/2/2018 - 11:47
Reviendrons-nous un jour ?
[1944]
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia di Lili Marleen
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia di Lili Marleen
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Les années coulent
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 08:34
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Le plus beau de tous les instants du monde
[1942]
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia de “Le plus beau tango du monde”, canzone da operetta del 1935.
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia de “Le plus beau tango du monde”, canzone da operetta del 1935.
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Nous que la guerre
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 08:25
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Inno dei Prigionieri italiani di Hammerstein
[1943]
L'autore di questo brano fu il tenente Lorenzo Lugli, tra i soldati italiani che dopo l'8 settembre 1943 furono fatti prigionieri dai tedeschi e avviati nei campi di prigionia.
La musica, per voce e coro maschili ed orchestra, è stata ricostruita dal Maestro Francesco Lotoro, pianista e curatore della collana musicale "KZ Musik", in 48 CD-volumi, la più grande enciclopedia discografica mai realizzata sulla musica concentrazionaria.
Trovo il testo in "Ricordi di vita vissuta", di Domenico Morra, anche lui prigioniero ad Hammerstein (Czarne), scritto in occasione del Giorno della Memoria del 2001 e pubblicato a Barletta nel 2008, dopo la morte dell'autore.
Il brano si trova nel 16° volume di "Kz Musik"
Non so quasi nulla del tenente Lorenzo Lugli ma la vita nel campo di prigionia Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne, in Pomerania, vicino a Danzica) è ben descritta da Domenico... (continua)
L'autore di questo brano fu il tenente Lorenzo Lugli, tra i soldati italiani che dopo l'8 settembre 1943 furono fatti prigionieri dai tedeschi e avviati nei campi di prigionia.
La musica, per voce e coro maschili ed orchestra, è stata ricostruita dal Maestro Francesco Lotoro, pianista e curatore della collana musicale "KZ Musik", in 48 CD-volumi, la più grande enciclopedia discografica mai realizzata sulla musica concentrazionaria.
Trovo il testo in "Ricordi di vita vissuta", di Domenico Morra, anche lui prigioniero ad Hammerstein (Czarne), scritto in occasione del Giorno della Memoria del 2001 e pubblicato a Barletta nel 2008, dopo la morte dell'autore.
Il brano si trova nel 16° volume di "Kz Musik"
Non so quasi nulla del tenente Lorenzo Lugli ma la vita nel campo di prigionia Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne, in Pomerania, vicino a Danzica) è ben descritta da Domenico... (continua)
Scende la neve nel cuor della notte
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/2/2018 - 17:40
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Non mi avete fatto niente
2018
Testo e musica di Fabrizio Moro, Ermal Meta e Andrea Febo
Negli album:
Pensieri rumori e anni, the best of, di Fabrizio Moro
Non abbiamo Armi, di Ermal Meta
Interpretata nella seconda serata di Sanremo con Simone Cristicchi
La canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 2018. Non mi soffermo sull'accusa di plagio. Il brano riprende il ritornello di "Silenzio" di Andrea Febo.
È una canzone contro la paura che si è generata soprattutto in questi ultimi anni nel mondo, dopo gli innumerevoli attentati terroristici.
"Su quella canzone, su quel ritornello avevo lavorato per un anno cercando di dargli una forma che poi non è arrivata. L'idea, con Ermal, era quella di scrivere un pezzo sulla paura che in questo momento storico ha contaminato tutti noi. Un familiare di una vittima del Bataclan aveva scritto una lettera e l'aveva letta in mondovisione e quella lettera finiva proprio con la frase 'non ci avete fatto niente'.
Testo e musica di Fabrizio Moro, Ermal Meta e Andrea Febo
Negli album:
Pensieri rumori e anni, the best of, di Fabrizio Moro
Non abbiamo Armi, di Ermal Meta
Interpretata nella seconda serata di Sanremo con Simone Cristicchi
La canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 2018. Non mi soffermo sull'accusa di plagio. Il brano riprende il ritornello di "Silenzio" di Andrea Febo.
È una canzone contro la paura che si è generata soprattutto in questi ultimi anni nel mondo, dopo gli innumerevoli attentati terroristici.
"Su quella canzone, su quel ritornello avevo lavorato per un anno cercando di dargli una forma che poi non è arrivata. L'idea, con Ermal, era quella di scrivere un pezzo sulla paura che in questo momento storico ha contaminato tutti noi. Un familiare di una vittima del Bataclan aveva scritto una lettera e l'aveva letta in mondovisione e quella lettera finiva proprio con la frase 'non ci avete fatto niente'.
A Il Cairo(1) non lo sanno che ore sono adesso
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2018 - 14:18
Glen of Aherlow (Patrick Sheehan)
Il film vincitore della quarta edizione del Seeyousound International Music Film Festival è "Song of Granite" del regista irlandese Pat Collins.
Song of Granite
"Song of Granite" è un film biografico sul cantante tradizionale irlandese Joe Heaney (Seosamh Ó hÉanaí)
Song of Granite
"Song of Granite" è un film biografico sul cantante tradizionale irlandese Joe Heaney (Seosamh Ó hÉanaí)
B.B. 3/2/2018 - 22:51
Schnee zu Ostern
[1984]
In Die Erde war nicht immer so, album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
In Die Erde war nicht immer so, album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
Der erste Tag dieser Reise
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/2/2018 - 21:38
Percorsi:
Guerra alla Terra
Die Erde war nicht immer so
[1984]
La canzone che dà il titolo ad un album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
La canzone che dà il titolo ad un album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
Wer immer ihr seid, ganz gleich wo ihr lebt
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/2/2018 - 18:10
Percorsi:
Guerra alla Terra
Le Querce di Monte Sole
Le Querce di Monte Sole, brano di Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Testo tratto dalla poesia omonima "Le Querce di Monte Sole" di Luciano Gherardi (1919-1999), sull'eccidio di Marzabotto.
Dal sito www.chiesadibologna.it: "Chi sale oggi sulle colline di Monte Sole e si ferma sul prato antistante i resti della chiesa di San Martino di Caprara, trova una poesia incisa su dei lastroni posti sotto l'immagine di un Crocifisso. Si tratta di un canto spirituale, composto da monsignor Luciano Gherardi nel 1978, quando ancora le rovine di San Martino di Caprara, di Santa Maria di Casaglia e di Cerpiano, erano sommerse da cumuli di terriccio e da grovigli di sterpi e ortiche: in esso emerge tutta la sofferenza di un sacerdote che ha perso due «compagni di Messa», don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini. Il canto è intitolato «Le querce di Monte Sole», e sarà poi il titolo del volume scritto... (continua)
Dal sito www.chiesadibologna.it: "Chi sale oggi sulle colline di Monte Sole e si ferma sul prato antistante i resti della chiesa di San Martino di Caprara, trova una poesia incisa su dei lastroni posti sotto l'immagine di un Crocifisso. Si tratta di un canto spirituale, composto da monsignor Luciano Gherardi nel 1978, quando ancora le rovine di San Martino di Caprara, di Santa Maria di Casaglia e di Cerpiano, erano sommerse da cumuli di terriccio e da grovigli di sterpi e ortiche: in esso emerge tutta la sofferenza di un sacerdote che ha perso due «compagni di Messa», don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini. Il canto è intitolato «Le querce di Monte Sole», e sarà poi il titolo del volume scritto... (continua)
Si piegano le querce
(continua)
(continua)
inviata da muffinthebest 3/2/2018 - 12:53
The Kriegie Ballad
[1943?]
Parole di Robert Garioch (1909-1981), poeta e traduttore scozzese
Sulla melodia di non so quale delle tante versioni di Botany Bay, ballata tradizionale sui trasporti nelle colonie penali australiane.
Testo trovato sull'ineguagliabile Mudcat Café
Robert Garioch era già un promettente giovane letterato, laureato nella natale Edimburgo, quando nel 1941 venne reclutato come telegrafista nella British Army e spedito in Africa. Catturato dai tedeschi nel novembre dell'anno seguente, si fece quel che restava della guerra come prigioniero in Italia. Qui da noi imparò la lingua e anche diversi dialetti e divenne un grande estimatore di Giuseppe Gioacchino Belli, la sua dichiarata maggiore influenza letteraria, insieme al poeta scozzese settecentesco Robert Fergusson.
A Brindisi e Vetralla (Viterbo), che Garioch cita nella sua "Ballata della (Crucca) Guerra", sorgevano due dei tanti campi di prigionia presenti sul territorio italiano.
Parole di Robert Garioch (1909-1981), poeta e traduttore scozzese
Sulla melodia di non so quale delle tante versioni di Botany Bay, ballata tradizionale sui trasporti nelle colonie penali australiane.
Testo trovato sull'ineguagliabile Mudcat Café
Robert Garioch era già un promettente giovane letterato, laureato nella natale Edimburgo, quando nel 1941 venne reclutato come telegrafista nella British Army e spedito in Africa. Catturato dai tedeschi nel novembre dell'anno seguente, si fece quel che restava della guerra come prigioniero in Italia. Qui da noi imparò la lingua e anche diversi dialetti e divenne un grande estimatore di Giuseppe Gioacchino Belli, la sua dichiarata maggiore influenza letteraria, insieme al poeta scozzese settecentesco Robert Fergusson.
A Brindisi e Vetralla (Viterbo), che Garioch cita nella sua "Ballata della (Crucca) Guerra", sorgevano due dei tanti campi di prigionia presenti sul territorio italiano.
Yes this is the place we were took Sir,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2018 - 23:52
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Piccola Bottega Baltazar: Rugby di periferia
Piccola Bottega Baltazar
2016
Sulla testa dell'elefante
Questa canzone parla di campi di periferia, di rugby. E il rugby è uno sport fatto di fango fatica e sudore, a volte pure un po' di sangue, e l'idea del cadere e rialzarsi è l'essenza di questo sport; è quindi una metafora del riscatto. E inserisco questa canzone, seppure tra gli extra, per raccontare due storie di riscatto... una è quella delle Tre Rose Nere (Il documentario), una squadra di rifugiati di Casale Monferrato.
L'altra è quella dei Briganti Rugby di Librino, cui è stata bruciata la club house al campo San Teodoro Liberato di Catania, con un chiaro messaggio mafioso, per un luogo di aggregazione doposcuola, un piccolo faro in un quartiere periferico di Catania, uno di quelli col più alto tasso di dispersione scolastico.
2016
Sulla testa dell'elefante
Questa canzone parla di campi di periferia, di rugby. E il rugby è uno sport fatto di fango fatica e sudore, a volte pure un po' di sangue, e l'idea del cadere e rialzarsi è l'essenza di questo sport; è quindi una metafora del riscatto. E inserisco questa canzone, seppure tra gli extra, per raccontare due storie di riscatto... una è quella delle Tre Rose Nere (Il documentario), una squadra di rifugiati di Casale Monferrato.
L'altra è quella dei Briganti Rugby di Librino, cui è stata bruciata la club house al campo San Teodoro Liberato di Catania, con un chiaro messaggio mafioso, per un luogo di aggregazione doposcuola, un piccolo faro in un quartiere periferico di Catania, uno di quelli col più alto tasso di dispersione scolastico.
Il bocia è qui da poco e l’hanno messo all’ala
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/2/2018 - 22:00
Cermis
Domani saranno passati vent'anni.
Teatro di Cavalese, 2 febbraio 2002.
Andrea Castelli in "Ciò che non si può dire - Il Racconto del Cermis", piece teatrale dello scrittore Pino Loperfido.
Teatro di Cavalese, 2 febbraio 2002.
Andrea Castelli in "Ciò che non si può dire - Il Racconto del Cermis", piece teatrale dello scrittore Pino Loperfido.
Dq82 2/2/2018 - 19:12
A foras sa lega
2012
Congestione mentale
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Congestione mentale
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Un nero nel ku klux klan, non si vede tutti i giorni
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/2/2018 - 18:49
A.F.S.L. part 2
2017
Odio EP
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare].
Il titolo è l'acronimo di A foras sa lega, brano di cui è la seconda parte
Odio EP
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare].
Il titolo è l'acronimo di A foras sa lega, brano di cui è la seconda parte
Ti ho visto festeggiare
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/2/2018 - 18:44
Le marchand d'canons
[1994?]
Parole e musica di Pierre Louki
Nell’album “Verses bissextils” del 1996
Testo trovato su Je Chante! Magazine, in un articolo a firma di Joseph Moalic
Un’altra pura CCG/AWS scritta da Louki, con echi de Le petit commerce di Boris Vian.
Parole e musica di Pierre Louki
Nell’album “Verses bissextils” del 1996
Testo trovato su Je Chante! Magazine, in un articolo a firma di Joseph Moalic
Un’altra pura CCG/AWS scritta da Louki, con echi de Le petit commerce di Boris Vian.
Le marchand d'canons,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2018 - 13:21
La città dell'aria
Testo:Daniele Coccia Paifelman*, Simone Saccucci
Voce recitante: Simone Saccucci
Voci: Daniele Coccia Paifelman, Leonardo Angelucci, Francesco Polucci
Fisarmonica: Alessndro Marinelli*
Chitarra acustica: Eric Caldironi*
Chitarra elettrica: Francesco Argenis Grammatico
* de Il muro del Canto
Prima di Natale non avrei mai immaginato di ritrovarmi a scrivere una canzone sulla città in cui sono cresciuto, dove è nato mio padre e dove i miei nonni arrivarono in cerca di futuro negli anni ‘40.
Parlo di Guidonia Montecelio, terzo comune del Lazio per numero di abitanti. La "Cittá dell'Aria", così denominata in virtù del suo passato bellico poiché fondata da Benito Mussolini nel 1937 attorno ad un aeroporto militare.
Questo appellativo, oggi, risulta sconvolgente. Il livello critico della qualità dell'aria che respiriamo quotidianamente, per via di molteplici fattori che hanno contribuito... (continua)
Voce recitante: Simone Saccucci
Voci: Daniele Coccia Paifelman, Leonardo Angelucci, Francesco Polucci
Fisarmonica: Alessndro Marinelli*
Chitarra acustica: Eric Caldironi*
Chitarra elettrica: Francesco Argenis Grammatico
* de Il muro del Canto
Prima di Natale non avrei mai immaginato di ritrovarmi a scrivere una canzone sulla città in cui sono cresciuto, dove è nato mio padre e dove i miei nonni arrivarono in cerca di futuro negli anni ‘40.
Parlo di Guidonia Montecelio, terzo comune del Lazio per numero di abitanti. La "Cittá dell'Aria", così denominata in virtù del suo passato bellico poiché fondata da Benito Mussolini nel 1937 attorno ad un aeroporto militare.
Questo appellativo, oggi, risulta sconvolgente. Il livello critico della qualità dell'aria che respiriamo quotidianamente, per via di molteplici fattori che hanno contribuito... (continua)
Questa è la storia di chi uccide figli
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/2/2018 - 13:03
Percorsi:
Guerra alla Terra
Je ne ferai jamais...
[1958]
Parole di Pierre Louki
Musica di Jean Lemarie
Nel disco “Chansons zidiotes”
Testo trovato su LyricsWikia
CCG/AWS (anticléricale aussi) vraiment AOC (Appellation d'origine contrôlée)...
Parole di Pierre Louki
Musica di Jean Lemarie
Nel disco “Chansons zidiotes”
Testo trovato su LyricsWikia
CCG/AWS (anticléricale aussi) vraiment AOC (Appellation d'origine contrôlée)...
Je ne ferai jamais jamais
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2018 - 11:18
Je n'irai pas en Espagne
[1965]
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
Je n'irai pas en Espagne l'été qui vient
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2018 - 10:59
Time Is Money
[1951]
Scritta da Claude Valéry e Raymond Asso
Singolo poi incluso nell’album “Mouloudji chante ses derniers succès” del 1954
Testo trovato su LyricsWikia
Scritta da Claude Valéry e Raymond Asso
Singolo poi incluso nell’album “Mouloudji chante ses derniers succès” del 1954
Testo trovato su LyricsWikia
Time is money
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2018 - 08:12
Percorsi:
Mort au Travail / Morte al Lavoro
Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
ADRESSE DU PATRIOTE SARDE AUX FEUDATAIRES
(continua)
(continua)
inviata da Claude SCHMITT 1/2/2018 - 19:19
Hein, on s'en souviendra
[1968]
Sul lato B di un EP del 1968
Sul lato B di un EP del 1968
On s'en souviendra d' cette planète
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 15:24
Stolpersteine
[2015]
Scritta da Klaas Heufer-Umlauf e Mark Tavassol
Nell’album “Geister”
Stamattina ho inciampato in una “Stolpersteine”, una “pietra d’inciampo” che ancora non conoscevo. Sta davanti all’ingresso del civico 70 in corso Vittorio Emanuele II a Torino.
E’ quella dedicata a Umberto Nizza, nato a Torino nel 1893 da Teodoro Nizza e Elena Ottolenghi. Umberto Nizza fu arrestato il 3 novembre 1943 e rinchiuso alle Nuove per via del suo “crimine”: essere ebreo. Un mese dopo, il 6 dicembre, fu imbarcato a Milano su un convoglio che arrivò ad Auschwitz l’11. Umberto Nizza sparì in quei giorni. Non esiste nemmeno la registrazione del suo arrivo ed il numero di matricola che veniva tatuato ai prigionieri. Probabilmente morì nel viaggio o fu avviato subito alle camere a gas...
Scritta da Klaas Heufer-Umlauf e Mark Tavassol
Nell’album “Geister”
Stamattina ho inciampato in una “Stolpersteine”, una “pietra d’inciampo” che ancora non conoscevo. Sta davanti all’ingresso del civico 70 in corso Vittorio Emanuele II a Torino.
E’ quella dedicata a Umberto Nizza, nato a Torino nel 1893 da Teodoro Nizza e Elena Ottolenghi. Umberto Nizza fu arrestato il 3 novembre 1943 e rinchiuso alle Nuove per via del suo “crimine”: essere ebreo. Un mese dopo, il 6 dicembre, fu imbarcato a Milano su un convoglio che arrivò ad Auschwitz l’11. Umberto Nizza sparì in quei giorni. Non esiste nemmeno la registrazione del suo arrivo ed il numero di matricola che veniva tatuato ai prigionieri. Probabilmente morì nel viaggio o fu avviato subito alle camere a gas...
Die ersten Strahlen sind gekommen
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 14:05
Percorsi:
Campi di sterminio
Dans les Plaines du Far-West
Dans les Plaines du Far-West
Chanson française – Dans les Plaines du Far-West – Yves Montand – 1945
Paroles et musique : Charles Humel, Maurice Vandair
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, on avait présenté – toi et moi – une chanson nouvelle intitulée « Ogalla, Ogallala », où on parlait d’un épisode de cette incroyable guerre de l’eau qui se déroule actuellement partout dans le monde, un épisode qui relatait assèchement de la plus grande nappe d’eau étazunienne, due aux pompages des fermiers et aux captages pour alimenter les grandes villes, leurs habitants et leurs entreprises.
À propos, Marco Valdo M.I. mon ami, on vient d’apprendre que la ville du Cap, au sud du sud de l’Afrique, métropole de ces autres USA (Union Sud Africaine, devenue République d’Afrique du Sud), une agglomération de plusieurs millions d’habitants est quasiment en état de pénurie et que la... (continua)
Chanson française – Dans les Plaines du Far-West – Yves Montand – 1945
Paroles et musique : Charles Humel, Maurice Vandair
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, on avait présenté – toi et moi – une chanson nouvelle intitulée « Ogalla, Ogallala », où on parlait d’un épisode de cette incroyable guerre de l’eau qui se déroule actuellement partout dans le monde, un épisode qui relatait assèchement de la plus grande nappe d’eau étazunienne, due aux pompages des fermiers et aux captages pour alimenter les grandes villes, leurs habitants et leurs entreprises.
À propos, Marco Valdo M.I. mon ami, on vient d’apprendre que la ville du Cap, au sud du sud de l’Afrique, métropole de ces autres USA (Union Sud Africaine, devenue République d’Afrique du Sud), une agglomération de plusieurs millions d’habitants est quasiment en état de pénurie et que la... (continua)
Dans les plaines du Far-West, quand vient la nuit,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/2/2018 - 12:37
La ballata del pedone
[1963]
Scritta da Giorgio Gaber e Vittorio Pierantoni
Singolo sul lato B della mitica “Goganga”
Propongo questa canzone nel percorso “Guerra alla Terra” pensando al traffico che ci uccide giorno dopo giorno, nell’incertezza - quando non nell’indifferenza - degli amministratori pubblici, mentre le canaglie come Marchionne, Müller e gli altri industrialoni fanno soldi a palate, e per giunta ricorrendo alla truffa colossale dei software per alterare le rilevazioni sulle emissioni e utilizzando cavie, anche umane, per presunti esperimenti volti solo a favorire i grandi colossi dell’auto...
Scritta da Giorgio Gaber e Vittorio Pierantoni
Singolo sul lato B della mitica “Goganga”
Propongo questa canzone nel percorso “Guerra alla Terra” pensando al traffico che ci uccide giorno dopo giorno, nell’incertezza - quando non nell’indifferenza - degli amministratori pubblici, mentre le canaglie come Marchionne, Müller e gli altri industrialoni fanno soldi a palate, e per giunta ricorrendo alla truffa colossale dei software per alterare le rilevazioni sulle emissioni e utilizzando cavie, anche umane, per presunti esperimenti volti solo a favorire i grandi colossi dell’auto...
Veniva giù da corso Tricolore
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 11:42
Percorsi:
Guerra alla Terra
Viaggiatori luminosi
[1992]
Parole e musica di Carlo Fava
Nel suo album d’esordio intitolato “Ritmo Vivente Muscolare della Vita”, pubblicato nel 1994.
Parole e musica di Carlo Fava
Nel suo album d’esordio intitolato “Ritmo Vivente Muscolare della Vita”, pubblicato nel 1994.
Lieve per sempre la terra sia a quelli che
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 09:00
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Immagini
[1965]
Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber
Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber
Una strada una lunga strada
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 08:18
Street Livin'
2018
Produced by Keith Harris & will.i.am
Produced by Keith Harris & will.i.am
"Ci sono più negri in galera oggi di quanti schiavi ci sono stati a raccogliere il cotone"
Streets, streets
(continua)
(continua)
31/1/2018 - 23:45
Lemmings
Seguo Peter Hammill e i VDGG dal 1972. L'8 febbraio erano al teatro Massimo di Milano per due concerti: pomeridiano e serale, dove eseguirono tra gli altri brani anche "Lemmings".
Per anni ho cercato il testo originale, tuttavia possedevo solo la traduzione(di Fiorella Gentile credo) da ciao 2001 e, riascoltandola continuamente, cercavo i termini inglesi per seguire quella splendida voce.
Scusa la lunga premessa, volevo complimentarmi e ringraziarti per la traduzione e le ottime note che contestualizzano il contenuto del brano.
Per anni ho cercato il testo originale, tuttavia possedevo solo la traduzione(di Fiorella Gentile credo) da ciao 2001 e, riascoltandola continuamente, cercavo i termini inglesi per seguire quella splendida voce.
Scusa la lunga premessa, volevo complimentarmi e ringraziarti per la traduzione e le ottime note che contestualizzano il contenuto del brano.
Maximo 31/1/2018 - 17:17
Ballade Vom Zufälligen Tod In Duisburg
[1974?]
Parole di Walter Mossmann (1941-2015), cantautore, giornalista e regista tedesco
Sulla melodia de Le roi a fait battre tambour
Nell’album “Frühlingsanfang” del 1979
Testo trovato su LyricWiki
Una canzone dedicata al sociologo tedesco Christian Sigrist (1935-2015), più volte arrestato e processato all’epoca per la sua condanna di omicidi politici da parte della polizia.
Infatti questa canzone parla di Günter Routhier, militante comunista che nel 1974 a Duisburg, durante i disordini scoppiati nel corso di un’udienza, fu fermato dalla polizia e trascinato giù per le scale, riportando lesioni alla testa tali da ucciderlo dopo due settimane di ricovero. Le due perizie ordinate arrivarono a conclusioni diametralmente opposte, ma i giudici accolsero quella favorevole alla polizia e stabilirono che fosse denunciato chiunque sostenesse la tesi dell’omicidio in custodia.
Nel testo si... (continua)
Parole di Walter Mossmann (1941-2015), cantautore, giornalista e regista tedesco
Sulla melodia de Le roi a fait battre tambour
Nell’album “Frühlingsanfang” del 1979
Testo trovato su LyricWiki
Una canzone dedicata al sociologo tedesco Christian Sigrist (1935-2015), più volte arrestato e processato all’epoca per la sua condanna di omicidi politici da parte della polizia.
Infatti questa canzone parla di Günter Routhier, militante comunista che nel 1974 a Duisburg, durante i disordini scoppiati nel corso di un’udienza, fu fermato dalla polizia e trascinato giù per le scale, riportando lesioni alla testa tali da ucciderlo dopo due settimane di ricovero. Le due perizie ordinate arrivarono a conclusioni diametralmente opposte, ma i giudici accolsero quella favorevole alla polizia e stabilirono che fosse denunciato chiunque sostenesse la tesi dell’omicidio in custodia.
Nel testo si... (continua)
Im Jahre dreiundsiebzig kam
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 16:25
My Last Farewell to Stirling
anonimo
[XIX° secolo]
Una ballata compresa in “The Greig-Duncan Folk Song Collection”, raccolta di canzoni del nord-est scozzese curata dai ricercatori Gavin Greig (1856–1914) e James Bruce Duncan (1848-1917), pubblicata poco prima dello scoppio della Grande Guerra.
La versione riportata, tratta dal sito dello Scots Language Centre, è quella di Charlie Murray, classe 1916. Interpretata in seguito da molti altri artisti, tra i quali in particolare Martyn Wyndham-Read e Ewan MacColl. La versione di quest’ultimo si trova in “Scots Street Songs” del 1956.
Un bracconiere – mestiere allora svolto da poveracci per fame – catturato nella tenuta di un signore, viene condannato a 20 anni di colonia penale in Australia, nella Van Dieman's Land, la Tasmania.
Una ballata compresa in “The Greig-Duncan Folk Song Collection”, raccolta di canzoni del nord-est scozzese curata dai ricercatori Gavin Greig (1856–1914) e James Bruce Duncan (1848-1917), pubblicata poco prima dello scoppio della Grande Guerra.
La versione riportata, tratta dal sito dello Scots Language Centre, è quella di Charlie Murray, classe 1916. Interpretata in seguito da molti altri artisti, tra i quali in particolare Martyn Wyndham-Read e Ewan MacColl. La versione di quest’ultimo si trova in “Scots Street Songs” del 1956.
Un bracconiere – mestiere allora svolto da poveracci per fame – catturato nella tenuta di un signore, viene condannato a 20 anni di colonia penale in Australia, nella Van Dieman's Land, la Tasmania.
Nae lark in transport mounts the sky
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 11:05
Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro
anonimo
I Cerchi Magici: Diarsera posi un giglio
Fisarmonica: Maurizio Francisci
Chitarre: Daniele Romeo, Claudio Carboni
Mandolino: Manuel Francisci
Clarinetto: Javier Camarda
Voci: Cristiana Alviti, Sonia Ciccolini, Angelica Simeoni e Manuel Francisci
Diarsera posi un giglio alla finestra,
diarsera il posi e stamani gli è nato,
andai per affacciarmi alla finestra,
con le sue fronde mi copriva il capo.
Giglio, mio giglio, quanto sei cresciuto!
ricordati del ben ch’io t’ho voluto;
giglio, mio giglio, quanto sei crescente!
ricordati del ben ch’io ti vò sempre.
E cinquecento catenelle d’oro
hanno legato lo tuo cuore al mio
e l’hanno fatto tanto stretto i’ nodo
che non si scioglierà né te né io,
e l’hanno fatto i’ nodo tanto forte
che non si scioglierà fino alla morte.
D'altro canto Duo
Fisarmonica: Maurizio Francisci
Chitarre: Daniele Romeo, Claudio Carboni
Mandolino: Manuel Francisci
Clarinetto: Javier Camarda
Voci: Cristiana Alviti, Sonia Ciccolini, Angelica Simeoni e Manuel Francisci
Diarsera posi un giglio alla finestra,
diarsera il posi e stamani gli è nato,
andai per affacciarmi alla finestra,
con le sue fronde mi copriva il capo.
Giglio, mio giglio, quanto sei cresciuto!
ricordati del ben ch’io t’ho voluto;
giglio, mio giglio, quanto sei crescente!
ricordati del ben ch’io ti vò sempre.
E cinquecento catenelle d’oro
hanno legato lo tuo cuore al mio
e l’hanno fatto tanto stretto i’ nodo
che non si scioglierà né te né io,
e l’hanno fatto i’ nodo tanto forte
che non si scioglierà fino alla morte.
D'altro canto Duo
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/1/2018 - 22:06
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Per il percorso Canzoni d'Amore Contro la Guerra (e Contro il Potere)...