L'Amour anarchiste
[1899]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musica / Musique / Music / Sävel: Marc Robine
Testo di Gaston Couté, originariamente pubblicato in "Le Libertaire" nell'ottobre del 1899. Dal 1937 rititolato "L’amour qui s’fout de tout". Musica e interpretazione del grande Marc Robine, nel suo LP Cezame interamente dedicato a Couté e registrato nell'aprile del 1979 in rue des Bleuets a Parigi.
Flavio Poltronieri
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musica / Musique / Music / Sävel: Marc Robine
Testo di Gaston Couté, originariamente pubblicato in "Le Libertaire" nell'ottobre del 1899. Dal 1937 rititolato "L’amour qui s’fout de tout". Musica e interpretazione del grande Marc Robine, nel suo LP Cezame interamente dedicato a Couté e registrato nell'aprile del 1979 in rue des Bleuets a Parigi.
Flavio Poltronieri
Le gars était un tâcheron
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/12/2018 - 19:07
Corpse #564
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Wake me not, I beg you friend, wake me up, never
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 5/12/2018 - 16:57
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Listen in the Twilight Breeze
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Oh weep not for me, prophetic tender owls,
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 5/12/2018 - 16:55
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
The Darkling Fields of Stowborough
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Last to leave was I, those Darkling Fields of Stowborough,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 16:54
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Chernobyl dieci anni dopo
Riccardo Venturi, 5-12-2018 15:01
CHERNOBYL TEN YEARS LATER
(continua)
(continua)
5/12/2018 - 15:03
Amerika, du tar mina vänner
Riccardo Venturi, 5-12-2018 10:11
Parafrasando una celeberrima battuta: Elvis è morto, John Lennon è morto e neppure io mi sento troppo bene. E' possibile comunque consolarsi almeno in parte, perché tutti sanno che Elvis è vivo e vegeto, sta nel Borneo vicino a Hitler e a Ambrose Bierce, ed è naturalmente immortale. Scherzi a parte, una brevissima canzone che va presa per quella che è: uno sfogo un po' irrazionale, direi. Si può essere d'accordo sul fatto che John Lennon è rimasto vittima dello star system, ma un pazzo furioso se lo poteva beccare dovunque, e non solo in America. Il testo svedese presenta un paio di imprecazioni, invero piuttosto pesanti in quella lingua (Ceil Herman ha tradotto la seconda in inglese con “Goddamned shit”, che per gli standard anglosassoni è ugualmente pesante). In italiano autentico ci sarebbero stati bene, almeno nel secondo caso, dei mòccoli sanguinosi; ma ho preferito tradurre alla lettera. [RV]
Parafrasando una celeberrima battuta: Elvis è morto, John Lennon è morto e neppure io mi sento troppo bene. E' possibile comunque consolarsi almeno in parte, perché tutti sanno che Elvis è vivo e vegeto, sta nel Borneo vicino a Hitler e a Ambrose Bierce, ed è naturalmente immortale. Scherzi a parte, una brevissima canzone che va presa per quella che è: uno sfogo un po' irrazionale, direi. Si può essere d'accordo sul fatto che John Lennon è rimasto vittima dello star system, ma un pazzo furioso se lo poteva beccare dovunque, e non solo in America. Il testo svedese presenta un paio di imprecazioni, invero piuttosto pesanti in quella lingua (Ceil Herman ha tradotto la seconda in inglese con “Goddamned shit”, che per gli standard anglosassoni è ugualmente pesante). In italiano autentico ci sarebbero stati bene, almeno nel secondo caso, dei mòccoli sanguinosi; ma ho preferito tradurre alla lettera. [RV]
AMERICA, TI PRENDI I MIEI AMICI
(continua)
(continua)
5/12/2018 - 10:12
Rosen auf den Weg gestreut
Does not rhyme. I tried to preserve the rhythm. I aimed for a very literal translation.
STREW ROSES IN THEIR PATH
(continua)
(continua)
inviata da Monkey Mind 4/12/2018 - 23:06
Nina
L'interpretazione di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones
Con un bel nome d'avventura (2018)
Con un bel nome d'avventura (2018)
Dq82 4/12/2018 - 19:15
La fattoria degli animali
Chanson italienne – La fattoria degli animali – Assemblea Musicale Teatrale – 1978
Le vent des ans ’70 souffle encore sur une Italie qui semble très éloignée de celle d’aujourd’hui, même si beaucoup de problèmes restent plus ou moins inaltérés, comme les guerres qui frappent le monde et les diverses fermes de Monsieur Jones dispersées dans les continents avec les mêmes logiques d’exploitation et de profit toujours sur le dos des plus faibles, naturellement. Et l’écho du livre de George Orwell continue à retentir dans la réalité, quotidiennement. Les noms et les modalités changent, mais les activités contre la vie de l’homme restent pareilles. Et alors résister et lutter pour améliorer la vie de tous reste l’unique programme vraiment valide.
Dialogue Maïeutique
Celle-là, je la connais fort bien, dit Lucien l’âne. La Ferme des Animaux, j’y suis allé voir mon cousin et j’en ai gardé le souvenir... (continua)
Le vent des ans ’70 souffle encore sur une Italie qui semble très éloignée de celle d’aujourd’hui, même si beaucoup de problèmes restent plus ou moins inaltérés, comme les guerres qui frappent le monde et les diverses fermes de Monsieur Jones dispersées dans les continents avec les mêmes logiques d’exploitation et de profit toujours sur le dos des plus faibles, naturellement. Et l’écho du livre de George Orwell continue à retentir dans la réalité, quotidiennement. Les noms et les modalités changent, mais les activités contre la vie de l’homme restent pareilles. Et alors résister et lutter pour améliorer la vie de tous reste l’unique programme vraiment valide.
Dialogue Maïeutique
Celle-là, je la connais fort bien, dit Lucien l’âne. La Ferme des Animaux, j’y suis allé voir mon cousin et j’en ai gardé le souvenir... (continua)
LA FERME DES ANIMAUX
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/12/2018 - 17:46
Ghost Town (for the Victims of Chernobyl)
AAVEKAUPUNKI (TŠERNOBYLIN UHREILLE)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/12/2018 - 12:43
La ninna nanna del piccolo borghese
Chanson italienne – La ninna nanna del piccolo borghese - Assemblea Musicale Teatrale – 1976
Paroles et musique de Giampiero Alloisio et Gianni Martini
Dialogue Médiatique
Comme tu le sais sûrement, Lucien l’âne mon ami, la berceuse qui se dit en italien « ninna nanna », formulée ainsi par une imitation de la lallation enfantine tant prisée des grand-mères, est une comptine ou contine.
Contine ?, dit Lucien l’âne, on dit aussi « contine » ?
On le dit aussi assurément, Lucien l’âne mon ami. Quant à l’écrire, c’est une autre histoire. Normalement, non ! À l’école, on enseigne « comptine », point barre. Mais moi, je dis que contine, c’est quand même comptine, comprend qui peut, aurait dit Boby Lapointe.
Ce serait même plus exact « contine » pour désigner ces petiss contes à dormir couché, dit Lucien l’âne.
Donc, reprend Marco Valdo M.I. qui n’a pas perdu le fil, une contine qui aide... (continua)
Paroles et musique de Giampiero Alloisio et Gianni Martini
Dialogue Médiatique
Comme tu le sais sûrement, Lucien l’âne mon ami, la berceuse qui se dit en italien « ninna nanna », formulée ainsi par une imitation de la lallation enfantine tant prisée des grand-mères, est une comptine ou contine.
Contine ?, dit Lucien l’âne, on dit aussi « contine » ?
On le dit aussi assurément, Lucien l’âne mon ami. Quant à l’écrire, c’est une autre histoire. Normalement, non ! À l’école, on enseigne « comptine », point barre. Mais moi, je dis que contine, c’est quand même comptine, comprend qui peut, aurait dit Boby Lapointe.
Ce serait même plus exact « contine » pour désigner ces petiss contes à dormir couché, dit Lucien l’âne.
Donc, reprend Marco Valdo M.I. qui n’a pas perdu le fil, une contine qui aide... (continua)
LA BERCEUSE DU PETIT BOURGEOIS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/12/2018 - 21:18
Jura d'amore
Versi do Mario Lolli
Musica di Camillo Berardi
Musica di Camillo Berardi
UNA SCINTILLA D’AMORE
(continua)
(continua)
inviata da Camillo Berardi 2/12/2018 - 20:46
L'estaca
INGLESE 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
ENGLISH 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
Versione inglese di Frankie Mary NicAonghais, trascritta all'ascolto da Youtube
English version by Frankie Mary NicAonghais, transcribed by direct listening from Youtube
"Finora mancava una versione cantabile in inglese, l'abbiamo finalmente reperita e trascritta. Frankie Mary NicAonghais è un cantautore e attore indipendentista scozzese." [Dq82]
Il video linkato è stato rimosso e non è più disponibile.
The linked video has been removed and is no longer available.
ENGLISH 2 [ Frankie Mary NicAonghais ]
Versione inglese di Frankie Mary NicAonghais, trascritta all'ascolto da Youtube
English version by Frankie Mary NicAonghais, transcribed by direct listening from Youtube
"Finora mancava una versione cantabile in inglese, l'abbiamo finalmente reperita e trascritta. Frankie Mary NicAonghais è un cantautore e attore indipendentista scozzese." [Dq82]
Il video linkato è stato rimosso e non è più disponibile.
The linked video has been removed and is no longer available.
THE STAKE [1]
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 1/12/2018 - 18:39
L'estaca
ARABO [Yasser Jradi] - La traduzione inglese di Amine H da Youtube
ARABIC [Yasser Jradi] - English translation by Amine H from Youtube
ARABIC [Yasser Jradi] - English translation by Amine H from Youtube
ALWAYS ALWAYS
(continua)
(continua)
1/12/2018 - 13:30
Andrea
Dai ricordi di Massimo Bubola sappiamo che inizialmente Andrea doveva chiamarsi “Lucia”: “una ragazza che, come la Dosolina, si buttava in un pozzo perché le dicevano che il suo ragazzo era morto in guerra. L’inizio, ‘Lucia si è persa, si è persa e non sa tornare’, fotografava la sua impossibilità di tornare in vita perché si era persa nel fondo del pozzo. Poi ci venne, improvvisa, l’idea di classicizzarla e riprendere la struttura dei due soldati amanti. Funzionò, perché le diede un contenuto più eretico e originale. L’idea venne mentre eravamo in macchina.
Stavamo andando a Cortina a trovare certi amici di Fabrizio. Passando sul Piave notammo un cartello che diceva: ‘Fiume sacro alla patria’. Fabrizio disse: ‘Come può essere sacro un luogo di massacro?’. Pensammo ai due soldati amanti, uno morto sulla bandiera, ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia, e l’altro che si lascia cadere... (continua)
Stavamo andando a Cortina a trovare certi amici di Fabrizio. Passando sul Piave notammo un cartello che diceva: ‘Fiume sacro alla patria’. Fabrizio disse: ‘Come può essere sacro un luogo di massacro?’. Pensammo ai due soldati amanti, uno morto sulla bandiera, ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia, e l’altro che si lascia cadere... (continua)
30/11/2018 - 22:29
ווילנע
Se proprio, proprio è stato deciso di attribuire questo favoloso canto a Chava Alberstein, mi pare discutibile non avere almeno citato l'interpretazione di Moni Ovadia in "Oylem Goylem".
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
VILNA
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 30/11/2018 - 11:45
L'Internationale
The tongan version is translated from the french, with english as the intermediate language. See lyrics translate
Though the text is presented as a translation of the russian lyrics, the author's comments say "Kuou hiki'i mei he lea faka'ingilesi na'e fai 'a Wikipedia. Vakai 'ange ki he peesi ko 'eni: wikipedia" (I translated this from the english text from Wikipedia) - the link to wikipedia showing an almost literary translation from the french.
Bing translator knows tongan.
Though the text is presented as a translation of the russian lyrics, the author's comments say "Kuou hiki'i mei he lea faka'ingilesi na'e fai 'a Wikipedia. Vakai 'ange ki he peesi ko 'eni: wikipedia" (I translated this from the english text from Wikipedia) - the link to wikipedia showing an almost literary translation from the french.
Bing translator knows tongan.
Martin Decaluwe 30/11/2018 - 09:32
Primavera di Praga
La bella interpretazione di Chiara Riondino e Francesca Breschi dal disco La stessa rabbia, la stessa primavera
Lorenzo 29/11/2018 - 20:56
Det nya människoidealets vaggvisa
A LULLABY FOR THE NEW HUMAN IDEAL
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/11/2018 - 19:40
Chili TT
Caro Riccardo, nell'introduzione tu (ti) poni questa domanda:
Ma come mai “Chili TT”?
Poi però non dai una risposta...
Allora la risposta (te) la do io, visto che mi ronzava per la testa a mia volta quest'altra domanda: "Ma perchè mai fui costretto a trascrivere questo testo ad orecchio ai tempi di Koroll Ar C'Hleze?"
E la risposta al mio e al tuo quesito si trova contenuta all'interno di una delle lettere da Gilles mi indirizzò qualche vita fa o migliaia di canzoni fa. Di suo pugno letteralmente mi scriveva a tal proposito (traduco!):
"....non ti ho inserito i testi di "C'est la faute au pétrole" e "Chili T.T." perchè non li amo troppo. Volevo intitolare il secondo I.T.T. ma la casa discografica si oppose, dicendo che il disco sarebbe stato sequestrato. Avevo composto questo testo dopo il colpo di stato di Pinochet e la rivelazione della partecipazione di I.T.T. ad esso. Abbiamo deciso... (continua)
Ma come mai “Chili TT”?
Poi però non dai una risposta...
Allora la risposta (te) la do io, visto che mi ronzava per la testa a mia volta quest'altra domanda: "Ma perchè mai fui costretto a trascrivere questo testo ad orecchio ai tempi di Koroll Ar C'Hleze?"
E la risposta al mio e al tuo quesito si trova contenuta all'interno di una delle lettere da Gilles mi indirizzò qualche vita fa o migliaia di canzoni fa. Di suo pugno letteralmente mi scriveva a tal proposito (traduco!):
"....non ti ho inserito i testi di "C'est la faute au pétrole" e "Chili T.T." perchè non li amo troppo. Volevo intitolare il secondo I.T.T. ma la casa discografica si oppose, dicendo che il disco sarebbe stato sequestrato. Avevo composto questo testo dopo il colpo di stato di Pinochet e la rivelazione della partecipazione di I.T.T. ad esso. Abbiamo deciso... (continua)
Flavio Poltronieri 28/11/2018 - 18:23
Det nya människoidealets vaggvisa
UUDEN IHMISIHANTEEN KEHTOLAULU
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 28/11/2018 - 14:39
Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [15] - P. Fantozzi (Paolo Villaggio) - Les Sunlights
Traduzione di P. Fantozzi (alias Paolo Villaggio)
Su 45 giri Il Disertore / Tanti Amici (1967)
Traduzione di P. Fantozzi (alias Paolo Villaggio)
Su 45 giri Il Disertore / Tanti Amici (1967)
I Sunlights avevano già registrato la versione di Marcel Mouloudji con un'intro recitata in francese e tradotta in inglese; nella versione italiana il recitativo è tradotto in francese. La traduzione italiana di Paolo Villaggio usa, per i credits, lo pseudonimo di "P. Fantozzi": siamo nel 1967 e Villaggio già pubblica sull'Europeo i primi racconti con protagonista l'impiegato tartassato che diverrà immortalmente famoso negli anni a seguire.
IL DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + lorenzo 28/11/2018 - 09:07
Amado amigo
Chanson chilienne – Amado amigo – Sergio Vesely – 1975
Album Documento, édité en 1986.
Texte tiré de Cantos Cautivos
Une chanson écrite par Sergio Vesely, classe 1958, musicien, militant de gauche au Chili de la dictature. Il fut arrêté et détenu dans le camp de concentration appelé Melinka qui se trouve à Puchuncaví, dans la région de Valparaíso, et ensuite en 1976, il fut expulsé du pays et forcé à l’exil en Allemagne occidentale, où il vit encore.
Cette chanson est un témoignage sur la vie carcérale des prisonniers politiques au Chili après l’avènement de la dictature de Pinochet
Album Documento, édité en 1986.
Texte tiré de Cantos Cautivos
Une chanson écrite par Sergio Vesely, classe 1958, musicien, militant de gauche au Chili de la dictature. Il fut arrêté et détenu dans le camp de concentration appelé Melinka qui se trouve à Puchuncaví, dans la région de Valparaíso, et ensuite en 1976, il fut expulsé du pays et forcé à l’exil en Allemagne occidentale, où il vit encore.
Cette chanson est un témoignage sur la vie carcérale des prisonniers politiques au Chili après l’avènement de la dictature de Pinochet
AMI AIMÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/11/2018 - 16:46
Il testamento del parroco Meslier
À tous présents et à venir, salut !
Il existe une pièce de théâtre qui donne la parole à Jean Meslier et un remarquable petit théâtre de Bruxelles qui la portait depuis sa création. La Ministre de la Culture vient de tuer le Théâtre et d’asphyxier la pièce. Il faut que la Ministre en question est membre du parti catholique, qui se dissimule en Belgique sous le nom jésuitique de « Centre Démocrate Humaniste », on ne peut plus faux-cul.
La pièce s’intitule :
Curé le jour, athée la nuit...
La bonne parole du curé Meslier
En résumé, la Ministre de la Culture a supprimé la dotation au Théâtre Poème où j'ai donné (in illo tempore) vers 1965 des conférences sur Boris Vian et parmi toutes les conséquences de cet assassinat assez analphabète, la pièce de Jean-François Jacobs à propos de Jean Meslier a été elle aussi asphyxiée. Sauf si on l'aide, ce que j'ai déjà fait un peu. Il n'est pas nécessaire... (continua)
Il existe une pièce de théâtre qui donne la parole à Jean Meslier et un remarquable petit théâtre de Bruxelles qui la portait depuis sa création. La Ministre de la Culture vient de tuer le Théâtre et d’asphyxier la pièce. Il faut que la Ministre en question est membre du parti catholique, qui se dissimule en Belgique sous le nom jésuitique de « Centre Démocrate Humaniste », on ne peut plus faux-cul.
La pièce s’intitule :
Curé le jour, athée la nuit...
La bonne parole du curé Meslier
En résumé, la Ministre de la Culture a supprimé la dotation au Théâtre Poème où j'ai donné (in illo tempore) vers 1965 des conférences sur Boris Vian et parmi toutes les conséquences de cet assassinat assez analphabète, la pièce de Jean-François Jacobs à propos de Jean Meslier a été elle aussi asphyxiée. Sauf si on l'aide, ce que j'ai déjà fait un peu. Il n'est pas nécessaire... (continua)
Marco Valdo M.I. 27/11/2018 - 10:17
Le déserteur
INGLESE / ENGLISH / ANGLAIS [8] - Andy Chango
Andy Chango, pseudonimo di Andrés Fejerman, nato nel 1970, è un cantante e musicista argentino che ha dedicato nel 2008 un intero album a traduzioni di Boris Vian in inglese e spagnolo
Andy Chango (1970) is an Argentinian singer and musician. In 2008 he published an album consisting entirely of translations of Boris Vian's songs into English and Spanish.
trascritta all'ascolto e da completare/rivedere
Andy Chango, pseudonimo di Andrés Fejerman, nato nel 1970, è un cantante e musicista argentino che ha dedicato nel 2008 un intero album a traduzioni di Boris Vian in inglese e spagnolo
Andy Chango (1970) is an Argentinian singer and musician. In 2008 he published an album consisting entirely of translations of Boris Vian's songs into English and Spanish.
trascritta all'ascolto e da completare/rivedere
THE DESERTER
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo + dq82 26/11/2018 - 22:54
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Tanto, pare che anche buon Bergoglio ha capito che l'Italia è uno stato LAJK... :-)
https://www.youtube.com/watch?v=ggqa9wRIHBA