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Prima del 2018-12-10

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Mourir au jour le jour

Mourir au jour le jour
Pierre Barouh auteur et interprète, Musique : Francis Lai
Les paroles ont été modifiées dans la chanson de Dalida "Ils sont partis" (Musique : Laurie Johnson)
Ils sont partis ils partiront toujours, toujours
(continua)
inviata da JJ 9/12/2018 - 16:07
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All Those Years Ago

All Those Years Ago
(1981)
Album: Somewhere in England

Con Ringo Starr alla batteria e Paul & Linda McCartney ai cori, una canzone che vede i tre Beatles superstiti registrare un tributo a John Lennon assassinato l'8 dicembre 1980.

Inizialmente la canzone era destinata a essere cantata da Ringo Starr che la rifiutò a causa del registro troppo estremo in altezza. Successivamente, in seguito alla morte di John Lennon George modificò il testo e la dedicò alla memoria dell'ex compagno.

Il testo si fa riferimento all'impegno pacifista di John e cita All You Need Is Love e Imagine
I'm shouting all about love
(continua)
8/12/2018 - 22:25
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Song for Bob Dylan

Song for Bob Dylan
(2008)

Revolution EP

Una canzone per Bob Dylan scritta come lettera sulla falsariga della Song To Woody che Dylan aveva scritto per Woddy Guthrie.
You sound out a warning when you see the signs in the sky
(continua)
8/12/2018 - 20:17
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The War Machine

The War Machine
(2011)
Album: Liberty

The War Machine che schiaccia le vite dei soldati in nome del profitto di pochi.
Ashes to ashes, we’re falling down
(continua)
8/12/2018 - 20:11
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Manifesto

Manifesto
(2001)
L'inedito che apriva il primo disco live della Bandabardò, Se mi rilasso collasso...

Auguri per i venticinque anni della Bandabardò, festeggiati con un bellissimo concerto con tanti ospiti ieri sera al Mandela Forum di Firenze.

Meno stress e più farfalle, restate nudi e manifestate. Con i piccoli gesti, contro il lavoro, le occasioni perse e contro chi semina odio. Con la certezza che prima o poi succederà e i fricchettoni prenderanno il potere.
Oggi non lavoro,
(continua)
inviata da Lorenzo 8/12/2018 - 15:22
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Support Your Local Back-Alley Abortion Clinic

Support Your Local Back-Alley Abortion Clinic
[2005]
Album / Albumi: The Right Disease


"This is the first officially released full length by Abhorrance. It features guest vocals by Troy from Riff Raff, and many old songs and poems redone for actual release. The albums theme strayed from its original concept design heavily supporting pro-choice, and now features many themes such as abortion, the cattle industry, greed in high politics and the battle between religion and state. Drumming for this album by former member Ben Christensen. Former bassist Ian Bowers also provides backing vox. Produced by Aarom Hellam and Zack Ohren at Castle Ultimate Studios, in Oakland Ca." - Amazon Music - The Right Disease
Once kissed in this rain
(continua)
8/12/2018 - 05:05
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Hapishane Şarkısı IV (ya da Ey yar, bu acı demlerde)

Hapishane Şarkısı IV (<em>ya da</em> Ey yar, bu acı demlerde)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Testo trovato qui

Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio da Kerem Güney, nel suo disco del 1976 intitolato "Yetmez Mi Gönül", con Güneşin Sofrası, interamente dedicato alla poesia di Sabahattin Ali. Nel disco il brano s'intitola "Aci Demlerde"
Si vedano anche Hapishane Şarkısı I (ya da Göklerde kartal gibiydim), Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor), Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül) e Hapishane Şarkısı II (ya da Ey gönül, kuşa benzerdin).

"Sabahattin Ali era un comunista convinto, un giornalista, docente di lingua tedesca, poeta e scrittore. Per i suoi articoli, le sue storie e le sue opinioni politiche, critiche nei confronti di Atatürk, venne ripetutamente imprigionato nei primi anni della Repubblica di Turchia. Morì barbaramente... (continua)
Ey yar, bu acı demlerde
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/12/2018 - 20:40
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Hapishane Şarkısı II (ya da Ey gönül, kuşa benzerdin)

Hapishane Şarkısı II (<em>ya da</em> Ey gönül, kuşa benzerdin)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Testo trovato qui

Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio dai Kızılırmak, un gruppo musicale fondato nel 1990 che prende il nome dal "Fiume Rosso", il più lungo corso d'acqua della Turchia.
In "Gölge", album dei Kızılırmak realizzato nel 2000, dove la poesia è intitolata "Hapishane Türküsü".
Si vedano anche Hapishane Şarkısı I (ya da Göklerde kartal gibiydim), Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor) e Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül).

"Sabahattin Ali era un comunista convinto, un giornalista, docente di lingua tedesca, poeta e scrittore. Per i suoi articoli, le sue storie e le sue opinioni politiche, critiche nei confronti di Atatürk, venne ripetutamente imprigionato nei primi anni della Repubblica di Turchia. Morì barbaramente... (continua)
Ey gönül, kuşa benzerdin,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/12/2018 - 20:16

För fred och frihet tänd ett ljus

anonimo
[1989]
Da / From / Från / D'après
Barnpsalmboken, med sånger och visor [-ista]

Siamo arrivati ad un punto in cui una canzoncina del genere, tratta da un libro di salmi svedese per bambini (Barnpsalmboken, med sånger och visor “Libro di salmi per bambini, con canti e canzoni”, 1989) è diventata, al giorno d'oggi, praticamente sovversiva. Figuratevi: dei bambini che si ritrovano in un'arena, a Malmö (città attualmente infestata dai neonazisti svedesi, che non sono pochi), e cantano “per la pace e per la libertà” accendendo le candeline e proclamando, con incrollabile e cristiano ottimismo, di “essere il futuro” e che “tutto è possibile” (sembra un po' di risentire lo “Yes, we can” di Barack Obama, e in effetti tutto è stato possibile, anche “eleggere” Donald Trump). Questo nel lontano 1989, l'anno della “Caduta del Muro” eccetera. Mi vedo, oggi, la stessa arena di Malmö, o di Milano, o di... (continua)
Jag kan inte minnas året, 
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/12/2018 - 14:14
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L'Algérien

L'Algérien
L’Algérien

Chanson française – L’Algérien – Patrick Font – 1972


Dialogue Maïeutique

La guerre d’Algérie est déjà de l’Histoire ancienne, presqu’aussi ancienne dans la mémoire des gens d’aujourd’hui que les guerres mondiales, déclare Marco Valdo M.I.

Oui, dit Lucien l’âne, elle date de plus d’un demi-siècle. C’est déjà un bon bout de temps.

Imagine Lucien l’âne mon ami que sur les 42 000 000 d’Algériens actuellement en Algérie, seuls les gens de plus de 60 ans, soit environ 5 % auront vécu durant cette guerre et plus de la moitié de la population a moins de 30 ans. Cependant, sauf peut-être pour de vieux Pieds-Noirs ou de vieux harkis ou les vieux d’Algérie, elle ne fait plus l’actualité, même si le FLN (Front de Libération Nationale) est encore toujours au pouvoir ; mais, il a perdu l’aura qu’il avait vers 1960, au moment de l’indépendance.

En effet, dit Lucien l’âne, l’Algérie n’est... (continua)
Depuis que tu es reparti
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/12/2018 - 20:50

Visite à la Ferme

Visite à la Ferme
Visite à la Ferme

Chanson française – Visite à la Ferme – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 115
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XVII)


Dialogue Maïeutique

L’autre jour, dit Lucien l’âne, on a fait ici la version française d’une chanson italienne (La fattoria degli animali), une version qu’on avait intitulée « La Ferme des Animaux ». Est-ce la suite ?

Oh non, pas du tout, se récrie Marco Valdo M.I., et tu le sais fort bien, puisque celle-ci est une chanson de la Légende, un épisode de la Geste de Till. De plus, faux devin, elle ne raconte pas du tout la même chose. C’est forcé, rappelle-toi, nous avions laissé Till, Lamme et compagnie – toute une flotte en vérité – devant Amsterdam.... (continua)
« Silence les Gueux ! Sans parler, sans chanter,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/12/2018 - 10:50
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L'Amour anarchiste

L'Amour anarchiste
[1899]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musica / Musique / Music / Sävel: Marc Robine

Testo di Gaston Couté, originariamente pubblicato in "Le Libertaire" nell'ottobre del 1899. Dal 1937 rititolato "L’amour qui s’fout de tout". Musica e interpretazione del grande Marc Robine, nel suo LP Cezame interamente dedicato a Couté e registrato nell'aprile del 1979 in rue des Bleuets a Parigi.

Flavio Poltronieri
Le gars était un tâcheron
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 5/12/2018 - 19:07
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Corpse #564

Corpse #564
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Wake me not, I beg you friend, wake me up, never
(continua)
inviata da DQ82 5/12/2018 - 16:57
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Listen in the Twilight Breeze

Listen in the Twilight Breeze
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Oh weep not for me, prophetic tender owls,
(continua)
inviata da DQ82 5/12/2018 - 16:55
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The Darkling Fields of Stowborough

The Darkling Fields of Stowborough
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Last to leave was I, those Darkling Fields of Stowborough,
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 16:54

The Eternal Bleak Darkness of My Death

The Eternal Bleak Darkness of My Death
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
It's the eternal bleak darkness of my death, that troubles me
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 16:53
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I Am the Messenger

I Am the Messenger
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
I am the messenger
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 16:51
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The Expressionist Tell

The Expressionist Tell
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Gas, guns, mortar fire
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:58
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The Lost Bastard Son of War

The Lost Bastard Son of War
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
I am the lost bastard son of war and I bring you death and destruction!
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:54
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Pounding for Peace

Pounding for Peace
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
They're pounding for peace again, the guns at the front
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:51
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Softly Spoken Bill

Softly Spoken Bill
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
I never saw a sight so strange as softly spoken Bill
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:50
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The Kindness of Ravens

The Kindness of Ravens
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Patiently we watch each other, my hungry raven friend and I
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:48
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Poor, Poor Surgeon Tim

Poor, Poor Surgeon Tim
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
Poor, poor Surgeon Tim
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:46
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A Secret Hidden Message

A Secret Hidden Message
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
I see it written in the sky
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:42
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The Poetic Clown

The Poetic Clown
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
"Bury me at midnight in a silver moonlight spray!
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:40
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Further Down the Line

Further Down the Line
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
It's not for me the dead stare cold,
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:36
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Für Vietnam

Für Vietnam
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Reinhold Conrads
Vielleicht wird die Bombe schon scharf gemacht,
(continua)
inviata da Juha Rämö 5/12/2018 - 12:37
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C'è silenzio

C'è silenzio
2018
Oggi mi meritavo il mare

Il disco «Nasce da una circostanza drammatica, la scomparsa di mia moglie Roberta nel dicembre scorso: “amori d’autore”, quattordici canzoni sulle diverse forme d’amore, un omaggio all’amore».
“C’è silenzio”, è nata tra dolore e speranza, dopo il 14 agosto di Genova, il crollo del ponte Morandi». Canzoni di amore, dolore e speranza. «Non sono canzoni per perdenti, dico con una frase rubata a Woody Guthrie. Son tutte canzoni che vogliono passare oltre, cercare un riscatto, ricercare la felicità».
varesenews.it

E' un silenzio che unisce situazioni drammatiche più intime e personali a situazioni più universali come la guerra e le migrazioni
Una madre partorisce, c'è silenzio,
(continua)
inviata da Dq82 4/12/2018 - 20:33
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Per i morti dell'Aquila

Per i morti dell'Aquila
[2013]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Anna Barile
Musica / Music / Musique / Sävel: Per i morti di Reggio Emilia, Fausto Amodei, 1960

"Questo canto ci è stato trasmesso da Anna Barile durante il 6° raduno de ilDeposito.org, presso il Circolo Gianni Bosio a Roma, 19 ottobre 2013. E' una parodia de Per i morti di Reggio Emilia, di Fausto Amodei." - Il Deposito - Canti di Lotta

Anna Barile è, oramai, una vecchia conoscenza, fin dai tempi (poco dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009) in cui l'abbiamo sentita cantare una volta a Pisa, con la sua voce da far venire i bordoni. Romana di nascita, aquilana di adozione, da dieci anni va in giro a cercare di non far dimenticare L'Aquila, la sua “zona rossa”, le “niutàun” berlusconiane e bertolasiane, i consueti misfatti che precedono e seguono i terremoti in questo disgraziato paese. Ignoravamo che, nel 2013, aveva scritto questa canzone... (continua)
Gentile cittadino, fratello aquilano
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2018 - 19:42
Percorsi: Terremoti

Courons à l’Étoile

Courons à l’Étoile
Courons à l’Étoile

Chanson française – Courons à l’Étoile – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 114
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XVII)

Dialogue Maïeutique

« Courons à l’étoile ! », Marco Valdo M.I. mon ami, qu’est-ce que c’est encore qu’un titre pareil ? Et qui donc va courir à l’étoile ? Et pourquoi ? Et de quelle étoile, il s’agit ?

Calme-toi, dit Marco Valdo M.I. et arrête cette litanie de questions inutiles puisque tu sais pertinemment que je vais y répondre point par point. Au fait, que disais-tu déjà ? Je ne m’en souviens plus de tes questions, tellement il y en avait. D’abord,il me semble qu’il y avait la question du titre – c’est l’habitude chez toi. Donc, « Courons à... (continua)
« Plus de bœuf, plus de porc, plus de poulet,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/12/2018 - 22:27
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Lo condamnat

Lo condamnat
[1972]
Paraulas e música: Patric
Lyrics and music: Patric
Testo e musica: Patric
Paroles et musique: Patric
Okitaniankieliset sanat ja musiikki: Patric
Album: Patric


Son venguts, vestits de blau
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2018 - 17:38
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Amatrice patria mia diletta

Amatrice patria mia diletta
Versi di Mons. Luigi Aquilini
Musica di Camillo Berardi

Questo canto è dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia.
Le note struggenti e malinconiche accompagnano le immagini della distruzione causata dalla prima scossa tellurica e il testo poetico ricorda le Glorie del borgo appenninico che non esiste più.
O Amatrice, patria mia diletta,
(continua)
inviata da Camillo Berardi 2/12/2018 - 22:44
Percorsi: Terremoti
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Donne a Marrakech

Donne a Marrakech
Ci sono territori
(continua)
2/12/2018 - 16:00
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Özgürlük

Özgürlük
Testo di Paul Éluard
Musica di Zülfü Livaneli
Si trova nel disco "Ada" del 1983 e in tutte le incisioni dal vivo in seguito pubblicate.

Zülfü Livaneli ha selezionato 12 delle 21 quartine della poesia originale (la prima, la seconda, la terza, la quinta, la settima, la undicesima, la dodicesima, la diciassettesima, la diciottesima, la diciannovesima, la ventesima e la ventunesima). E' inoltre intervenuto sul testo, aggiustando le frasi nella traduzione dal francese al turco, anche per adattarle alla metrica della sua composizione musicale.

Vorrei inoltre far notare che il testo in turco (ripreso da un sito, credo scomparso) e contribuito da Riccardo nel 2008, presente nella pagina “Liberté – Francesca Solleville”, contiene degli errori di ortografia.

Flavio Poltronieri
Okulda defterime
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 2/12/2018 - 14:04
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Jura d'amore

Quale emigrante, distaccandosi dalla propria terra, non porta racchiusa nel cuore, insieme ad un’infinita nostalgia, la fiamma di un amore già maturo e la scintilla di una simpatia giovanile alimentata dal soffio della speranza?
NA JURA D’AMORE
(continua)
inviata da Camillo Berardi 2/12/2018 - 13:13
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Puta de guèrra

Puta de guèrra
2001
Que ganharam

Paroles et musique : Roland Barbazan
Arrangement : Parpalhon
Eth cap baishat
(continua)
inviata da Dq82 2/12/2018 - 10:10

Devant le Port d’Amsterdam

Devant le Port d’Amsterdam
Devant le Port d’Amsterdam

Chanson française – Devant le Port d’Amsterdam – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 113
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XVII)

Dialogue Maïeutique


Marco Valdo M.I. mon ami, j’ai cru comprendre que dans cette chanson il serait question de faro et de flotjesbier et je me suis dit : « Les pauvres ! Quelle horreur ! », car j’ai entendu dire que ce sont là deux boissons des plus redoutables.

En effet, Lucien l’âne mon ami, elles sont redoutables et particulièrement, le faro dont je ne sais pourquoi on raconte qu’il éclaircissait les sombres pensées des Espagnols, quand à cette époque de Till, ils occupaient Bruxelles, dont le faro est une des bières traditionnelles.... (continua)
Le monde en est au mois du loup
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/12/2018 - 20:28
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La campanella della coscenzia

La campanella della coscenzia
PRESENTAZIONE DI CONCETTA PERSICO

Il componimento “La Campanella della Coscenzia” è un canto aquilano intenso e coinvolgente.

La poesia di Maria Luisa Frasca, la musica del Maestro Camillo Berardi, e la stupenda voce solista di Emanuele Nanni, accompagnata dal Gruppo Corale “La Scerta” diretto daL M° Camillo Berardi,si fondono magistralmente, svelando l’armoniosa tristezza della vita.

Non è stato facile esprimere con poche immagini il rapporto profondo, segreto,che lega la coscienza all’inconscio.

Una foto, un’immagine, apparentemente statica, può risvegliare ricordi diversi, in momenti opposti della vita.

Anche il ricordo più dolce o tenero si tramuta nel tempo, in mille sfaccettature e, alla fine, non trasmette più gioia, bensì rimpianto, o rimorso, o dolore.

La coscienza e l’inconscio, apparentemente così contrastanti tra loro, s’incontrano in un dipinto, ma anche in una foto, in... (continua)
Strano! Ecco è tutt’è silenziu
(continua)
inviata da Camillo Berardi 1/12/2018 - 19:28
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Me tengo recorda' che sci' renata

Versi di Giuliana Cicchetti Navarra
Musica di Camillo Berardi

Canto dedicato al terremoto che ha devastato il capoluogo abruzzese, composto con la speranza che L'Aquila possa presto rinascere e tornare a volare.
L’Aquila a pezzi, tu, ‘na notte nera,
(continua)
inviata da Camillo Berardi 1/12/2018 - 18:55
Percorsi: Terremoti
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Leylim ley

Leylim ley
Testo di Sabahattin Ali
Musica di Zülfü Livaneli

Si trova nei dischi:"Eşkiya Dünyaya Hükümdar Olmaz" 1975
"Atlının Türküsü" 1979
e in tutti i suoi dischi incisi dal vivo.
Inoltre registrato da numerosi altri artisti turchi e non.

Sabahattin Ali era un comunista convinto, un giornalista, docente di lingua tedesca, poeta e scrittore. Per i suoi articoli, le sue storie e le sue opinioni politiche, critiche nei confronti di Atatürk, venne ripetutamente imprigionato nei primi anni della Repubblica di Turchia. Morì barbaramente assassinato di botte, a soli 41 anni, vicino al confine con la Bulgaria, nel 1948, mentre cercava di fuggire in Europa, durante un interrogatorio ad opera degli agenti di sicurezza. Il suo corpo straziato venne rinvenuto più di due mesi dopo e la vicenda fu mascherata come comune omicidio ad opera di un ambiguo contrabbandiere che se la cavò con pochissima galera.

Flavio Poltronieri
Döndüm daldan kopan kuru yaprağa
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 1/12/2018 - 18:14
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My Last Farewell

My Last Farewell
La canzone, un tenero saluto con implicito addio, scritta dal fratelli Sean e Frank O'Meara, si riferisce all'ultima lettera inviata dal grande rivoluzionario e poeta Irlandese Padraig Pearse alla madre, il giorno prima di essere fucilato per aver partecipato (e guidato) la ribellione del giorno di Pasqua del 1916 (The easter rising) che si risolse purtroppo nella cattura dello stesso Pearse e di altri numerosi rivoluzionari come James Connolly messi anche loro a morte dagli inglesi.
Dearest Mother I am writing just to say I won't be home
(continua)
inviata da Giorgio Pinna 1/12/2018 - 16:08
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Bengala

Bengala
[2018]

Singolo : Bengala
Anche in versione solo per archi e armonica arrangiata da Davide Rossi (produttore e violinista torinese che se ne sta tra gli arrangiatori più importanti di Los Angeles), chiamata Con i bengala in cielo



Questa è Bengala, la nuova canzone dei Tre allegri ragazzi morti. Una ballata folk rock nel suono senza tempo trovato durante le sessioni di registrazione all’Outside Inside Studio assieme a Matt Bordin. Struggente nella musica e nel testo, Bengala dipinge un paesaggio postbellico e di resistenza. Ma di quale guerra si parla? Quale generazione è raccontata nella canzone? Bengala è un nuovo esorcismo contro la brutalità dell’esistenza contemporanea. Un nuovo classico nel vasto repertorio del gruppo mascherato di Pordenone.

Passo di avvicinamento al nono album dei Tre allegri, Bengala mostra l’aspetto più dolce del trio grazie anche all’arricchimento dagli archi... (continua)
E che cosa canterai
(continua)
inviata da adriana 1/12/2018 - 07:20
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Le Mérinos

Le Mérinos
Chanson française – Le Mérinos – Georges Brassens – s.d.
Canzone francese - Le Mérinos - Georges Brassens - s.d.
French Song - Le Mérinos - Georges Brassens - Undated
Ranskankielinen laulu - Georges Brassens - Ilman vuosimäärää


Dialogue Maïeutique

Avant toute chose, Lucien l’âne mon ami, il faut préciser qu’il s’agit d’une chanson inédite de Georges Brassens ; inédite et sans musique, elle aurait pu rester dans les cartons, mais Jean Bertola avait commencé le travail (Le vieux Normand) d’en sauver un certain nombre ; et certaines (14, dit-on) étaient celles d’un futur album que Tonton Georges, au parcours interrompu, ne put jamais mener au bout. Certains artistes ont voulu et su sauver certaines d’entre elles, sinon toutes, et ils en proposent des versions assez différentes, mais toutes intéressantes. Je t’en propose deux, à titre d’exemples : celle d’Eric Zimmermann et celle du Trio... (continua)
Oh non ! tu n’es pas à la noce,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/11/2018 - 14:02
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Un figlio

Un figlio
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Tesi: organetto diatonico
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria

il pezzo – ispirandosi alle pagine della Morante che raccontano i bombardamenti che nel 1943 devastarono il quartiere San Lorenzo a Roma – racconta la necessità di liberarsi ad ogni costo dai tiranni e dagli oppressori, evocando attraverso il video una forma di resistenza giovanile ambientata ai nostri giorni: sottolineando come alle sopraffazioni che ancora oggi persistono - certamente più invisibili, ma comunque presenti – sia possibile opporsi attraverso un esempio di fratellanza e rispetto, nutrendo sempre speranze verso le nuove generazioni.


Una ballata che è un inno alla giovinezza, e nel contempo un’esortazione alla lotta. Ispirandosi alle... (continua)
Deformati dalla smorfia della guerra
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2018 - 09:49
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L'Internationale

L'Internationale
The tongan version is translated from the french, with english as the intermediate language. See lyrics translate

Though the text is presented as a translation of the russian lyrics, the author's comments say "Kuou hiki'i mei he lea faka'ingilesi na'e fai 'a Wikipedia. Vakai 'ange ki he peesi ko 'eni: wikipedia" (I translated this from the english text from Wikipedia) - the link to wikipedia showing an almost literary translation from the french.
Bing translator knows tongan.
Martin Decaluwe 30/11/2018 - 09:32
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Manonera

Manonera
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Silvia Conti: voce

È la storia di Clemente, detto Manonera, uno dei reduci del Don sopravvissuto alla disastrosa campagna italiana di Russia, dalla quale torna però mutilato e impossibilitato a reintegrarsi nella società civile in tempo di pace. Le minorazioni fisiche lo rendono ormai inabile a quello che era stato il suo lavoro di falegname, e la drammatica esperienza sul fronte orientale lo separa per sempre dalla società umana.
loudvision.it

Dicono che verso la fine di un novembre tornò
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2018 - 09:26
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Ida in lotta

Ida in lotta
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre acustiche
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Valentina Reggio: voce

Il disco comincia con il brano ispirato ad una delle parti centrali – e più drammatiche – del romanzo “La Storia”: la lotta quotidiana della maestra elementare Ida Ramundo, assieme al piccolo Giuseppe (soprannominato Useppe), contro la miseria e la fame; mentre sta rincasando, la donna incontra alcune persone provenire dalla piazza principale del quartiere con pacchi di farina in mano ricevuti dai tedeschi.

La macabra propaganda nazista li immortala, tra fotografi e macchine da presa, mentre distribuiscono viveri alla popolazione. Nel brano si accenna anche al comandante tedesco Kurt Malzer, che si faceva... (continua)
Eccomi qui, in fila per una minestra economica
(continua)
inviata da Dq82 30/11/2018 - 09:03
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Sempre poveri

Sempre poveri
Salve a tutti,
Vorrei chiedere se c'è qualcuno che mi può dire cosa significa il testo in latino e poi se mi può dire qualcosa sulle "secche di Ebole".
Spero in qualche anima buona,
Grazie

Sergio.
Sergio Corridori 30/11/2018 - 07:52
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Sixteen Tons

Sixteen Tons
ZZ TOP 30/11/2018 - 01:03
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El barco de papel

El barco de papel
LA BARCA DI CARTA
(continua)
29/11/2018 - 21:40
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Primavera di Praga

Primavera di Praga
Lorenzo 29/11/2018 - 20:56
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Ribellarsi è giusto 

Ribellarsi è giusto 
[1976]
Album “Marilyn”

Testo e musica di Alloisio-Biggi
Lyrics and music by Alloisio-Biggi

Testo trovato su La Brigata Lolli
Ribellarsi e' giusto! 
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2018 - 10:19
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Donna

Donna
[1976]
Album “Dietro le sbarre”

Parole e musica di Giampiero Alloisio e Bruno Biggi
Testo trovato su La Brigata Lolli
Da quando sei sposata hai la tua solita routine
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2018 - 10:08
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La ninna nanna del piccolo borghese

La ninna nanna del piccolo borghese
[1976]
Album “Dietro le sbarre”

Parole e musica di Giampiero Alloisio e Gianni Martini
Testo trovato su La Brigata Lolli
Hai spento già la luce e sotto le lenzuola di lino ricamato
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2018 - 10:01
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Ariva i barbari

Ariva i barbari
Grazie per l'ottimo lavoro !
Giuliana Zane
28/11/2018 - 18:51
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Chili TT

Chili TT
Caro Riccardo, nell'introduzione tu (ti) poni questa domanda:

Ma come mai “Chili TT”?

Poi però non dai una risposta...

Allora la risposta (te) la do io, visto che mi ronzava per la testa a mia volta quest'altra domanda: "Ma perchè mai fui costretto a trascrivere questo testo ad orecchio ai tempi di Koroll Ar C'Hleze?"

E la risposta al mio e al tuo quesito si trova contenuta all'interno di una delle lettere da Gilles mi indirizzò qualche vita fa o migliaia di canzoni fa. Di suo pugno letteralmente mi scriveva a tal proposito (traduco!):

"....non ti ho inserito i testi di "C'est la faute au pétrole" e "Chili T.T." perchè non li amo troppo. Volevo intitolare il secondo I.T.T. ma la casa discografica si oppose, dicendo che il disco sarebbe stato sequestrato. Avevo composto questo testo dopo il colpo di stato di Pinochet e la rivelazione della partecipazione di I.T.T. ad esso. Abbiamo deciso... (continua)
Flavio Poltronieri 28/11/2018 - 18:23
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Across The Borderline

Across The Borderline
ATTRAVERSO IL CONFINE
(continua)
inviata da Giorgio Pinna 28/11/2018 - 15:29
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Cappuccio rosso

Cappuccio rosso
Infinito (2018)

Ayse Deniz Karacagil è morta in battaglia la mattina del 29 maggio 2017. Era una ragazza turca, aveva partecipato alle proteste a Gezi Park a Istanbul, per le quali era stata arrestata e condannata a 98 anni per terrorismo, scarcerata priam della condanna definitiva Ayse,a 24 anni, decise di andare in Siria a combattere con le Ypj contro l'Isis. In numerose foto compare con un cappello o foulard, da cui il soprannome.

Tavole tratte da Kobane Calling di Zerocalcare.
Ti penso amore mio che sei lontano
(continua)
inviata da Dq82 28/11/2018 - 10:54
Percorsi: Dal Kurdistan
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Carry the Earth

Carry the Earth
2018
The Long March

Per il singolo che anticipa l’album, Le Trio Joubran hanno un featuring d’eccellenza: Roger Waters, componente storico dei Pink Floyd e risaputo attivista per i diritti umani canta per loro in Carry the Earth. La canzone è dedicata a tutti quelli che muoiono per il proprio Paese, e in particolare a un tragico evento in cui quattro giovani cugini furono assassinati mentre giocavano a calcio. Un episodio simile purtroppo a molti altri, a Gaza. Il titolo della canzone è tratto da una poesia del leggendario poeta arabo Mahmoud Darwish – “the dead who die to carry the earth after the relics are gone”.

The track is called Carry the Earth and opens with the sound of the sea – it evokes Gaza, and has sounds representing drones.

“It’s a dedication to the four boys murdered on the beach in Gaza in 2014,” Adnan says. The album’s press notes add that it “is dedicated to those... (continua)
boys, mothers’ boys’,
(continua)
inviata da Dq82 27/11/2018 - 20:50
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Amado amigo

Amado amigo
Chanson chilienne – Amado amigo – Sergio Vesely – 1975

Album Documento, édité en 1986.
Texte tiré de Cantos Cautivos

Une chanson écrite par Sergio Vesely, classe 1958, musicien, militant de gauche au Chili de la dictature. Il fut arrêté et détenu dans le camp de concentration appelé Melinka qui se trouve à Puchuncaví, dans la région de Valparaíso, et ensuite en 1976, il fut expulsé du pays et forcé à l’exil en Allemagne occidentale, où il vit encore.
Cette chanson est un témoignage sur la vie carcérale des prisonniers politiques au Chili après l’avènement de la dictature de Pinochet
AMI AIMÉ
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/11/2018 - 16:46




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