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Prima del 2018-11-20

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Marilyn Monroe

Marilyn Monroe
(2012)
Album Auff!!

Io penso che la bellezza sia il più grande limite della storia, la più grande cattiveria di Dio e il più grande gioco di Dio. Perché ci mette in questo labirinto: ci sarebbe una certa forma di democrazia “estetica” se vogliamo, solo quando veramente noi fossimo tutti uguali. Perché si nasce belli o si nasce brutti. E quella è una cosa che non decidi tu. Pensa a Troia, Elena e tutte le troie delle troiane,… la bellezza è causa delle più grandi discussioni, guerre… c’è chi è bello e chi non è bello. E hai voglia a dire! Ci sarà sempre una forma di gelosia, finché non si sarà tutti uguali esteticamente.

E allora si è immaginato che grazie alla chirurgia estetica forse un giorno saremo tutti belli uguali e quindi finalmente tutti felici. Ma è una bugia: la bellezza naturale vince sempre laddove si dovrà scegliere un modello. Vogliamo essere tutti belli uguali, ma uguali a chi? E allora vince la più bella di tutti, vince Marilyn Monroe. Non ci sarà mai pace a causa della bellezza.

Luca Romagnoli su DLSO
È l'elogio della chirurgia plastica
(continua)
19/11/2018 - 22:43
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Macedonia

Macedonia
(2012)
Album Auff!!

La traccia fluisce facilmente in “Macedonia”, che è la più dura sia in merito al testo che alla parte sonora, e accusa i potenti di finanziare e dare importanza a questioni scientifiche o belliche (e non solo) inutili in tempo di crisi economica e sociale per far finta di fare qualcosa e per distogliere l’attenzione del popolo dai veri problemi. Ciò viene fatto con riferimenti chiari e diretti a situazioni crude come un bambino che muore di fame o uno che ha perso le gambe a causa della guerra.

(dalla recensione dal blog "L'Arte e la Filosofia")


Macedonia è un pezzo graffiante ed incalzante. le guerre non sono mai servite, ma evidentemente il grido no-war non è mai bastato a fermare l'ignoranza degli eserciti. pensate che riusciremo mai a battere le frontiere della pace e della libertà combattendo con la musica?

Con la musica no. già ci hanno provato in tanti ed... (continua)
Che cosa me ne frega di com'è nata la terra
(continua)
19/11/2018 - 22:27
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Marco il pazzo

Marco il pazzo
(2017)
Album: Un incubo stupendo


Chi è “Marco il pazzo”? Esiste una storia dietro la canzone? Il fatto che la sua storia si interrompa bruscamente con l'arrivo delle divise è un messaggio di resa?

Pazzo per me è un complimento. Comunque sì, è una resa. Ho in mente di scrivere per il futuro un brano dal titolo “La merda vince sempre”. Parlerà di omologazione, di meccanismo capitalistico che viene a vincere, del diverso che pian piano viene emarginato perché da fastidio. Anche le rivoluzioni sono finite, sono tornati al potere sempre gli stessi. Per questo mi piace ripetere che il meccanismo rivoluzionario non è politico ma poetico, la rivoluzione deve tornare per fare in modo di ribadire che il sentimento rivoluzionario è in ognuno di noi. Avevamo ragione ma abbiamo perso sempre e comunque, è tornato sempre quel meccanismo che è comodo a tutti, il meccanismo della compravendita, della... (continua)
Questa è la storia, l'incredibile storia di Marco, un bambino iperattivo
(continua)
19/11/2018 - 22:18
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Management del dolore post-operatorio: Signor Poliziotto

Management del dolore post-operatorio: Signor Poliziotto
(2012)
Management del dolore post-operatorio

Album: Auff!!


Parte tutto da un aneddoto su Leo Ferré. Fu fermato al confine, fra Francia e Italia, epoca di brigate rosse. E mentre i poliziotti rovistavano nella macchina e non trovavano nulla disse: “Con!” che significa coglione “le bombe non sono dove le cerchi, stanno qua, nella testa!”.

La canzone fondamentalmente sviluppa un’idea che è quella che non basta aspettare che il sogno venga da te. Lo devi cercare, devi lavorare, devi proprio spaccarti il culo per qualsiasi cosa, qualsiasi idea. Per avere ragione ti devi fare un culo… una sofferenza immane, soprattutto per chi non è aiutato da nessuno, anche a livello di appoggio psicologico. Mi piace l’idea che i nostri genitori non c’abbiano appoggiato fino adesso. Non dobbiamo ringraziare nessuno. Abbiamo lavorato di più quando andava male, come i matti, perché la cosa ci piaceva tanto.... (continua)
Sai per sognare, amore
(continua)
19/11/2018 - 22:04
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Norman

Norman
2012

Album: Auff!!

La canzone fa riferimento al fatto di cronaca accaduto all'Università di Palermo il 13 settembre 2010 quando Norman Zarcone, dottorando in filosofia, si suicidò gettandosì dal settimo piano dell'edificio.

“Norman/Primavera a Praga/il fuoco di Jan Palach te lo ricordi?” chiede la voce narrante a Norman Zarcone, nell’omonima “Norman”. Zarcone è, o meglio era, un giovane ricercatore universitario di 27 anni, morto suicida nel 2010 come Palach, non dandosi fuoco bensì gettandosi dal settimo piano dell’Università di Lettere e Filosofia di Palermo. Fu il suo modo di protestare, di scuotere un sistema marcio dominato dalle baronie. Un gesto per niente fine a sé stesso, come quello di Palach che provò a scuotere i suoi connazionali. “Poiché i nostri popoli sono sull’orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la... (continua)
Dottorando in filosofia
(continua)
19/11/2018 - 21:52
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Chanson de François Quenechou

Chanson de François Quenechou
[1975]
Parole e musica / Paroles et musique / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Gilles Servat
Album: La Liberté qui brille dans la nuit
Altra interpretazione / Autre interprétation / Also performed by /Laulun teki myös: Anne Vanderlove
Album: La Sirène, 1978

Una breve notizia letta sul giornale Le peuple Breton: un anziano bracciante agricolo, François Quenechou, ritrovato morto di fame e di freddo in un campo nella piana della Beauce, una gelida mattina d'inverno. Su questa notizia, e sulle scarne notizie lette su quel pover'uomo crepato di stenti e solo come un cane, Gilles Servat costruì nel 1975 la Chanson de François Quenechou, un'emozionante ballata di esilio, solitudine e miseria. Il brano, inserito nell'album La Liberté brille dans la nuit, è una vera e propria requisitoria orchestrata su vari strumenti, in modo da evocare lo screpolarsi del ghiaccio e la caduta inesorabile... (continua)
Son front bleu et glacé sous les flocons s'efface
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2018 - 19:42

Sus au Trésor de Guerre

Sus au Trésor de Guerre
Chanson française – Sus au Trésor de Guerre– Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 109
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XIII)

Dialogue Maïeutique

En ce temps-là, Lucien l’âne mon ami, Lamme attendait sa mort sur la potence et maudissait ses bourreaux. Avec Till et Nelle, il marchait au supplice en portant sa bedaine en colère. C’est le point de départ de cette chanson où le sort soudain bascule.

Bien sûr, dit Lucien l’âne, comme les personnages de légendes ne peuvent mourir aussi banalement, Nelle, Till et Lamme ne mourront pas cette fois-ci ; ils ont le destin de mourir tranquillement un jour lointain dans la paix des Pays libérés. Ou peut-être, ne mourront-ils jamais comme tous les... (continua)
Nelle, Till et Lamme marchent sans bruit.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/11/2018 - 16:43
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Electronic Plantation

Electronic Plantation
(1999)

Una delle due canzoni originali presentate dal supergruppo No W.T.O. Combo durante le proteste contro il W.T.O. a Seattle. Poi ripresa da Jello Biafra & the Guantanamo School of Medicine
Ya-Ha-Ha
(continua)
18/11/2018 - 19:03
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Free Yourself

Free Yourself
[2018]
Scritta da Tom Rowlands e Ed Simons
Nuovo singolo del duo di Manchester, uscito alla fine di settembre.
Free yourself
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/11/2018 - 16:45
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Kong

Kong
(2018)

Primo singolo estratto dall'album "Broken Politics"
Prodotto da Four Tet e da Robert Del Naja (3D) dei Massive Attack (il musicista sospettato di essere Banksy)

La cantante svedese qui diventa il diamante che salva in corner un prodotto già reiterato nonostante sia uscito da poche ore. Attenzione, non stiamo parlando dell’apporto vocale – ennesimo epigone di quanto fatto da Horace Andy o Elizabeth Fraser con i Massive Attack – ma ciò che qui importa è il significato della sua figura, inscindibile dal testo di Kong. “But love is big and every land/ Every nation seeks its friends in France and Italy/ And all across the seven seas“, canta Cherry, nata a Stoccolma da madre svedese e padre del Sierra Leone, per un testo in cui si grida l’urgenza dei migranti e della tragedia umanitaria dei respingimenti.
Rolling Stone
Love forsaken, risk worth taking
(continua)
17/11/2018 - 23:52
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Zamba para no morir

Zamba para no morir
[1966]
Scritta da Alfredo Rosales, Hamlet Lima Quintana e Norberto Ambrós.
Una canzone divenuta popolarissima nella versione de La Negra Sosa, ad iniziare dal suo disco "Yo no canto por cantar" del 1966, un titolo che, non a caso, è anche l'incipit di Manifiesto, la celeberrima canzone di Víctor Jara che dà il titolo al suo album incompiuto – che doveva intitolarsi "Tiempos que cambian" – realizzato a Londra l'anno seguente al suo assassinio, grazie ad un giornalista svedese, Jan Sandquist, che si era prestato a salvare i nastri che sarebbero stati certamente distrutti dai militari di Pinochet.

Questa splendida canzone – finora incredibilmente assente, seppur più volte citata, sulle CCG/AWS – varrebbe forse di per se stessa l'inserimento, ma a maggior ragione perchè nel canto dei prigionieri politici cileni assunse una valenza particolare: "era il tempo dei fiori e dei frutti, ma l'ascia... (continua)
Romperá la tarde mi voz
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2018 - 22:07
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Lamento a la muerte del perro Augusto

Lamento a la muerte del perro Augusto
[1975]
Documento (1986)

Scritta da Sergio Vesely, classe 1958, musicista, militante di sinistra nel Cile della dittatura. Fu arrestato e detenuto nel campo di concentramento chiamato Melinka che si trova a Puchuncaví, nella regione di Valparaíso, e poi nel 1976 fu espulso dal paese e costretto all'esilio in Germania occidentale, dove vive ancora.
Nel suo album "Documento" pubblicato nel 1986.
Testo trovato su Cantos Cautivos

Una canzone che racconta di un cane randagio che nel campo di Melinka era diventato la mascotte dei detenuti politici. Lo avevano chiamato Augusto. Augusto el Perro, Augusto il Cane, in spregio a Pinochet. Quando nel 1975 i detenuti vennero trasferiti in una struttura carceraria a Puchuncaví, il cane Augusto, abituato a scorrazzare liberamente e ostile alle guardie che lo avevano sempre maltrattato, si rifiutò di essere trasferito, di essere chiuso in una cella... fu subito abbattuto da un ufficiale.
Un hambriento perro vagabundo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2018 - 18:51

La Malédiction de Lamme

La Malédiction de Lamme
La Malédiction de Lamme

Chanson française – La Malédiction de Lamme – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 108
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XI)


Dialogue Maïeutique

Pour cette fois, commence Marco Valdo M.I., je ne partirai pas du titre « La Malédiction de Lamme » pour présenter cette chanson, je me contenterai de rappeler que lors du précédent épisode « Le Carillon d’Harlem », la ville était assiégée et l’hiver glacé avait coupé la route aux secours et poussé la flotte des Gueux à la retraite. Tout au long, souviens-toi, les cloches et le carillon accompagnaient l’histoire de leur fanfare ; mais à la fin, commençait le siège de la ville : un siège qui allait durer des mois ; des... (continua)
Voici juin, les foins embaument l’air ;
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/11/2018 - 17:59

Partenza e vita dei Maremmani

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Un saluto mi parte dal mio cuore
(continua)
inviata da adriana 17/11/2018 - 17:41

La Pace, filastrocca che piace

La Pace, filastrocca che piace
[2018]
«La Pace, filastrocca che piace» di Mimmo Mòllica - Proprietà letteraria Molica Colella Domenico ©2018 –
® Tutti i diritti sono riservati –

Il 20 novembre, come ogni anno, ricorre la Giornata Universale del Bambino, per segnalare al mondo quali sono i Diritti di tutti i bambini, senza distinzione di razza, religione o nazionalità. Tra questi il Diritto alla Pace.

Dedico questa filastrocca a tutti i giovani, genitori, studenti, nonni e a tutti gli uomini del mondo, rivolgendola a istituzioni, personalità della scuola, della politica, della cultura, della scienza e della società civile, come testimonianza di volontà e contributo per la pace.

Mimmo Mòllica
La pace fa molto rumore,
(continua)
inviata da Mimmo Mòllica 17/11/2018 - 17:25

Dall’Italia Mafalda partiva

Dall’Italia Mafalda partiva
Probabilmente sulla stessa aria de Il tragico naufragio del vapore Sirio

Il testo si riferisce al naufragio del transatlantico "Principessa Mafalda", avvenuto il quindici ottobre 1927 a ottanta miglia dalle coste del Brasile, a causa di una falla. Per 19 anni la nave trasportò migliaia di lavoratori stipati in angusti spazi e centinaia di benestanti verso il Nuovo Mondo. Il disastro, annunciato più volte dagli addetti ai lavori a causa delle cattive condizioni della nave, causò la morte di 314 persone ed ebbe grande eco sulla stampa internazionale.
Da :MUCGT - Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
Dall'Italia Mafalda partiva
(continua)
inviata da adriana 17/11/2018 - 16:55
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El barco de papel

El barco de papel
(1973)
Parole e musica di Julio Numhauser
dall'album Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto

Secondo il sito Cantos Cautivos era una delle canzoni più importanti cantante nei campi di detenzione della dittatura di Pinochet. Quando qualcuno veniva liberato o c'erano infornazioni credibili che qualche prigioniero veniva mandato in esilio, un coro enorme cantava questa canzone in un potente unisono.

One of the most important songs of the detention centres. Impossible to count how many times we sang it. Every time someone was released from a detention camp or there was credible information that a person would be sent to exile, a gigantic chorus would sing this song, in a powerful unison.
Cantos Cautivos
Se va el barco de papel,
(continua)
17/11/2018 - 15:57
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Arcobaleno di pace (Là sulla risaia è nato un bel mattino)

Arcobaleno di pace (Là sulla risaia è nato un bel mattino)
[1960]
Scritta da Pietro Besate e sempre interpretata dal Coro delle Mondine di Trino Vercellese
Nel volume intitolato “Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia”, di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Donzelli editore, 2005.
Là sulla risaia è nato un bel mattino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2018 - 14:58

Canzón dei coscrìti

anonimo
Canzón dei coscrìti
[fine 800/inizio 900]
Una canzone popolare precedente alla Grande Guerra. Infatti si riferisce di una ferma di tre anni, quella in vigore tra il 1875 (la riforma Ricotti, prima la durata del servizio militare obbligatorio era di quattro o addirittura cinque anni...) ed il 1910, quando la "naja" scese a due anni.
Trovo la maggior parte delle strofe su “Paròle e diti che se pèrde par strada”, una ricerca sulla parlata del paese di Bieno, il "balconcino della Valsugana", in Trentino Alto Adige. Quelle tra parentesi quadre le ho inserite traendole da questo canzoniere popolare.
Apriteci le pòrte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2018 - 13:23
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Rosso Malpelo

Rosso Malpelo
2015
Disciplina Sperimentale EP

Brano tratto dal primo Ep di Nasta Mc al secolo Marco Anastasio, ora più noto come Anastasio di XFactor.
Non è questo il luogo per discutere dei talent. Ogni tanto esce anche qualche bravo artista. Questo EP è stato inciso anni fa, a soli 18 anni.

Rosso Malpelo è una novella di Giovanni Verga, che narra di un ragazzo che lavora in una cava di rena rossa.
Lo chiamavano Malpelo, il tale di cui oggi scrivo
(continua)
inviata da Dq82 16/11/2018 - 13:48
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Banan

Banan
[2018]
Parole e musica di Jacek Kleyff
Jacek Kleyff chitarra + metronomo, registrato su dittafono.
Il testo trascritto ad orecchio da YT.

inedito
Rośnie banan, rośnie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/11/2018 - 01:17

La galleria del Sempione

anonimo
La galleria del Sempione
[fine 800/inizio 900]
Trovo questo brano come cantato dal Coro Valdossola in un concerto del 2010 per le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia.

Le prime tre strofe risalgono agli anni della costruzione del tunnel del Sempione, tra il 1898 ed il 1905, anno della sua inaugurazione. Si veda al proposito Un dì di maggio alle undici di notte. Ma l'ultima strofa è un'aggiunta posteriore, facendo riferimento alle battaglie sul Grappa (novembre 1917 e ottobre 1918) nel corso della Grande Guerra.

Morti in pace di lavoro, morti in guerra di mitraglia... non credo che allora molte vedovelle abbiano poi potuto consolarsi...
La Galleria del Sempione l'è la rovina della gioventù,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2018 - 21:40

America

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Nell’America che siamo arrivati
(continua)
inviata da adriana 15/11/2018 - 19:41
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L'Emigrante

anonimo
Testo reperito in questa pagina
Io son partito una sera al chiaro di luna
(continua)
inviata da adriana 15/11/2018 - 19:12

I frà 'd San Bernardin

anonimo
I frà 'd San Bernardin
[1917]
Testo piemontese risalente alla Rivolta del Pane di Torino, 21-24 agosto 1917
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Sull'insurrezione operaia di Torino del 1917 contro la guerra e contro la fame si veda Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo).
Qui basti ricordare che le due strofette in piemontese si riferiscono ad un episodio contestuale a quella rivolta, quando il 23 agosto la gente assalì, saccheggiò e bruciò il convento e la chiesa di San Bernardino nel quartiere Borgo San Paolo. Ciò avvenne perchè solo qualche tempo prima i frati avevano brutalmente malmenato, e forse seviziato, alcuni ragazzini che si erano introdotti nell'orto del convento per rubare della frutta...

Questo il racconto da "Storia di Torino operaia e socialista", di Paolo Spriano, 1972, p.... (continua)
I frà 'd San Bernardin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2018 - 17:37
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Le Carillon d’Harlem

Le Carillon d’Harlem
Chanson française – Le Carillon d’Harlem – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 107
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XI)

Dialogue Maïeutique

Le Carillon d’Harlem, Marco Valdo M.I. mon ami, serait-ce qu’il y aurait fête et que la paix serait descendue telle un ange bleu sur la ville au bord du lac d’Haarlemmermeer, depuis lors asséché et pour partie reconverti en aéroport.

Comme te le dira à son début la chanson, réplique Marco Valdo M.I., le carillon et les cloches d’Harelem sonnent l’heure à l’accoutumée. C’est l’hiver, tombe la neige molle ; mais très vite, malgré un premier silence de consternation, les cloches et le carillon reprennent de plus belle et appellent à la résistance... (continua)
Et la neige, la neige doucement neige
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/11/2018 - 18:53
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Europa

Europa
[1984]
Text och musik/Lyrics and music: Björn Afzelius
Album: Exil

Björn Afzelius wrote the following notes about his song:

"När Ronald Reagan blev USA's president 1980 tog världen ett stort kliv bakåt. Snart stod ryska och amerikanska kärnvapen nos mot nos vid gränsen mellan Västtyskland och DDR, och många fruktade det värsta. Även jag. En förfärlig tid - och en förfärlig president"

When Ronald Reagan became the President of the United States in 1980, the world took a large step backwards. Soon the Russian and American nuclear weapons were with us at the border between Western Germany and the DDR, and many feared the worst.. Even I. A terrible time and a terrible president."
Plötsligt öppnades våra ögon,
(continua)
inviata da Ceil Herman 14/11/2018 - 16:44
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Avoir 20 ans dans les Aurès

Avoir 20 ans dans les Aurès
[1972]
Un film di René Vautier
A motion picture by René Vautier
Un film de René Vautier
René Vautierin elokuva
Canzoni / Songs / Chansons / Laulut:
1. Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pierre Tisserand
2. / 3. / 4. Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: René Vautier / Bernard Ramel / Yves Branellec
Interprete / Performed by / Interprétées par / Laulaja: Yves Branellec

Nell'aprile del 1961, nel massiccio dell'Aurès, in Algeria, opera un commando dell'esercito francese composto da soldati di leva bretoni, chiamato ad affrontare un gruppo dell'Armata di Liberazione Nazionale algerina. Il commando francese cattura un prigioniero algerino; è in questo momento che uno dei soldati bretoni feriti durante il combattimento, che nella vita civile fa il maestro elementare, rivive gli eventi che ha vissuto assieme ai sui... (continua)
1. Nous aussi, nous marchions
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2018 - 00:21
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Tres locuras

Tres locuras
(2018)

La canzone finale del film La noche de 12 años del regista Alvaro Brechner.


Una buia notte lunga dodici anni. Notte passata in carceri disumane, avamposti freddi e inospitali trasformati in prigioni, celle puzzolenti. Uruguay, 1973. Il futuro presidente del paese Pepe Mujica viene arrestato insieme ad altri due compagni tupamaros durante un’azione segreta con l’evidente scopo di annientare l’opposizione. L’obiettivo non è però uccidere i resistenti, fatto che potrebbe scatenare rivolte, piuttosto farli diventare pazzi.

Le giornate dei prigionieri sono segnate dal vuoto, dalla totale assenza di riferimenti. Nessuna notizia arriva loro. Non possono parlarsi, incontrarsi, scrivere. Tre uomini in balia del nulla, sostenuti esclusivamente dagli ideali politici e da una profonda umanità che anche nelle peggiori condizioni fa loro provare empatia persino per i carcerieri. Un tragitto... (continua)
Para los que vengan
(continua)
13/11/2018 - 23:42

Il governo italiano prepotente come un cane

anonimo
Il governo italiano prepotente come un cane
[1914-18]
Canto raccolto da Franco Castelli nell'Alessandrino, dalla voce della madre Gemma Milanese.
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

"Canto che coniuga, in una sintesi di rara forza evocativa: la denuncia della prepotenza del potere; il senso di appartenenza alla nazione; il giudizio critico che accomuna preti, imboscati e signori; il divario sociale che la guerra ha esaltato esponendo alle atrocità dei combattimenti solo i poveretti, mandati a morire in mezzo a quei reticolati."
Il governo italiano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:59

Ma parliamo dunque di questi imboscati

anonimo
Ma parliamo dunque di questi imboscati
[1914-18]
Un canto raccolto negli anni 60 a Novara e ad Arzignano (VI), presente nel volume "E non mai più la guerra", di Cesare Bermani e Antonella De Palma, pubblicato dalla Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino nel 2015

Riportato anche in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Nella propaganda ufficiale la figura dell'imboscato era assimilata a quella del disertore, traditori della patria. Già nelle trincee il sentimento era diverso, che gli imboscati erano gli ufficiali nelle retrovie e i signori e i ministri che tiravano i fili della guerra stando a casa "con le loro mogli sui letti di lana", come recita un'altra strofetta di quel periodo. Ma qui la coscienza di classe e insieme la lucida consapevolezza che un lavoratore non può che essere contro la guerra trasformano l'operaio/imboscato... (continua)
Ma parliamo dunque di questi imboscati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:06
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All in All

All in All
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Nils Wandrey

This song won the fifth prize at the 2018 German Peace Song Contest.

Click here to listen to the song.
We've been down this road before
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/11/2018 - 11:25

U fìgghie a la uèrre

anonimo
U fìgghie a la uèrre
[1914-18?]
Canzone (di autore anonimo?) che ho trovato per caso sul sito del Centro Studi Baresi, come riferito dal sig. Linsalata, di anni 58, portuale, che l’apprese da suo nonno.
La versione in italiano si trova in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore. Purtroppo non dispongo del volume e on line non mi è consentita la visualizzazione del testo.
Ci t’ambarò de disce la paròle
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2018 - 23:11
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Back in the Days (the Flower)

Back in the Days (the Flower)
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Marco Buono

This song won the fourth prize at the 2018 German Peace Song Contest.

Click here to listen to the song.
Somewhere in the future, a child finds a thing
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/11/2018 - 11:47
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Di mamme ce n'è una sola

Di mamme ce n'è una sola
[1973]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album: Opera Buffa

Una canzone serissima.
Profonda riflessione dell' Anonimo Toscano del XXI Secolo.

Devo confessare, poi che ho avuto anch'io, veramente, un periodo in cui da...insomma, da uno che pensava che Opera Buffa di Guccini Francesco fu Ferruccio, anno 1973, fosse un album di canzoni “goliardiche” o roba del genere, un divertissement che tale Pier Farri spinse il barbuto modenese a incidere con le canzoni più o meno improvvisate alla famosa & felsinea Osteria delle Dame (anche se in parte furono registrate al Folkstudio di Roma, e una, il Bello, era stata affidata tre anni prima nientemeno che a Lando Buzzanca). Niente di più errato, come il tempo ha dimostrato ampiamente. Altro che goliardia, altro che improvvisazione, altro che divertissement, altro che osterie: queste sono... (continua)
Devo confessare, poi che ho avuto anch'io, veramente, un periodo in cui da... da bello di balera, cioè, non ero molto bello, in realtà, no, allora, mi ricordo, con... con agghiacciante terrore, che circolavo con una giacca di jersey blu con dei risvoltini azzurri, qui, filettati, occhiale nero e cravatta rossa con i titoli dei giornali in cima, che è una cosa... Giuro. Giuro, ho fatto anche questo, ho fatto anche questo. Ero molto giovane, però, e... no, da questo periodo però viene tutta la mia conoscenza di canzoni di... direi, d'epoca. E anch'io ho concepito un certo periodo in cui ho scritto canzoni di questo genere. E' stata una specie di crisi, no? E una di queste è una canzone che... così, direi, risolve un annoso problema, cioè quello che riguarda la mamma...
Come una capinera,
S... (continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 11/11/2018 - 22:14
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Ave Dreamer

Ave Dreamer
[2016]
Parole e musica di Benjamin Clementine
Un brano poi incluso nell'album "I Tell a Fly", pubblicato nel 2017

I Tell a Fly concludes with this song on which Clementine warns "Barbarians are coming!" Q magazine asked him who are the Barbarians? He replied: "The people who perpetuate fear. Since about 2010, I've noticed there's been this focus that we must be scared, we must be on our toes. And the best way to stop that fear is to keep dreaming, which is why I sing 'Dreamers, stay strong!'" (Songfacts)
(Going on and on an on
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/11/2018 - 22:14
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Quintessence

Quintessence
[2016]
Parole e musica di Benjamin Clementine
Un brano poi incluso nell'album "I Tell a Fly", pubblicato nel 2017
Somewhere beyond the iron fence
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/11/2018 - 21:52
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Phantom of Aleppoville

Phantom of Aleppoville
[2016]
Parole e musica di Benjamin Clementine
Un brano poi incluso nell'album "I Tell a Fly", pubblicato nel 2017

Una riflessione a partire dalla propria esperienza, quando da bambino e da ragazzo Benjamin Clementine – londinese trapiantato a Parigi, dove visse per strada molti anni - fu più volte vittima di violenze. E dal piano personale e particolare il grande artista inglese passa a quello mondiale, universale: le vittime delle guerre sono vittime di bulli, paesi potenti e tracotanti come gli USA e la Gran Bretagna bullizzano altri paesi: "Aleppoville is a place where many are bullied if not all, but no one understands nor see why; Phantom." (BC su Rockshot Music Magazine)

"I wouldn’t say it’s just to do with Syria. It is also to do with my own life and talking about me getting bullied by all sorts of people… I certainly am very fortunate that I am not experiencing what the people... (continua)
(we won't leave you alone, we want you to die, we won't leave you alone)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/11/2018 - 21:39
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Bukaera

Bukaera
(Maketa, 1986)
Gizon, emakume eta umeak
(continua)
inviata da Dq82 11/11/2018 - 17:46
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Desertorea

Desertorea
(Maketa, 1986)
Ez dago lurrean
(continua)
inviata da Dq82 11/11/2018 - 17:41
Percorsi: Disertori
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Circulus terroris

Circulus terroris
[2018]
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Krysztof Daletski

Dieses Lied gewann den dritten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.

Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.

Hier kann man sich das Lied anhören.
Am klaren blauen Himmel, gelenkt von ferner Hand,
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/11/2018 - 10:59
Percorsi: Droni di merda
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Rank & File

Rank & File
[2018]
Parole e musica di Moses Sumney
Nell'EP "Black in Deep Red, 2014"

Canzone ispirata alle proteste seguite all'omicidio del diciottenne nero Michael Brown, avvenuto il 9 agosto 2014 a Ferguson, Missouri, ad opera dell'agente di polizia Darren Wilson, un bianco. Sulle prime la corte di Saint Louis decise di non incriminare nemmeno l'assassino, facendo ricorso ad una procedura molto sommaria, irrituale, che scatenò la rabbia della comunità nera. Alle proteste lo Stato oppose non solo la polizia in assetto antisommossa ma addirittura squadre speciali SWAT pesantemente armate, militarizzando la città e dichiarando il coprifuoco.
Poi l'inchiesta fu avocata dalle autorità federali, le quali comunque sentenziarono che Wilson aveva agito per legittima difesa.
Curiosamente però la città di Ferguson ha accettato di pagare un risarcimento di 1,5 milioni di dollari alla famiglia di Brown...
They're in soldier mode, they're in toy soldier mode right now
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/11/2018 - 22:33
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Pigs, Sheep and Wolves

Pigs, Sheep and Wolves
[2000]
Parole e musica di Paul Simon
Nell'album "You're the One", recentemente ripresa in "In the Blue Light" (2018), featuring Winton Marsalis




Una fattoria degli animali di orwelliana memoria, dove i grassi porcelli dominano sugli altri animali, primi fra tutti le miti pecore... In lontananza, sulla collina, i lupi, i reietti della società... Una pecora, allontanatasi dal gregge, viene trovata barbaramente uccisa, scuoiata... Al lupo! Al lupo!... Ma siamo proprio certi che siano loro i predatori? O forse anch'essi sono solo dei capri espiatori?

I maiali, per restare al potere, per restare grossi e grassi, hanno bisogno che le pecore abbiano paura dei lupi, ma soni i porci stessi a macellarle senza che loro nemmeno se ne avvedano...
Big and fat
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/11/2018 - 21:00
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The Old Orange Flute

anonimo
The Old Orange Flute è una canzone popolare irlandese, presumibilmente nata in ambienti unionisti alla fine del XIX secolo; secondo la versione inglese di Wikipedia la prima testimonianza scritta del testo risale al 1907.
L'autore del testo non sarebbe comunque identificabile con certezza.
Prima della guerra civile nell'Ulster, alla fine degli anni Sesssanta del XX secolo, i toni leggeri della canzone l'avevano resa popolare anche nel campo opposto; ne fanno fede le versioni dei Clancy Brothers e dei Dubliners.
In the County Tyrone, near the town of Dungannon
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 10/11/2018 - 19:15
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Deserter's Song

Mean Lawyers
Deserter's Song
2010
A wretched play [demo]

Ho trovato questa canzone su YT, non si riesce però a trovare alcuna notizia sulla band in questione.
All i've seen during my service.. a handle of invaded cities
(continua)
inviata da Dq82 10/11/2018 - 12:23
Percorsi: Disertori

Zwei Wölfe

Zwei Wölfe
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Kristina Jakobs

Dieses Lied gewann den zweiten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.

Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.

Hier kann man sich das Lied anhören.
Es war einmal ein alter Indianer,
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/11/2018 - 10:08
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Ritmo rivoluzionario

Ritmo rivoluzionario
[2018]

Album:Arrispigghiativi

Luciano Cannia, Salvatore Monelli, Giacomo Sferlazzo
A Niscemi c'è na cosa srana ca ciavemu n'casa sta basi americana
(continua)
inviata da adriana 10/11/2018 - 09:34
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Arrispigghiativi

Arrispigghiativi
[2018]

Album:Arrispigghiativi
Arrispigghiativi ! Arrispigghiativi ! Arrispigghiativi !
(continua)
inviata da adriana 10/11/2018 - 09:20
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LamPoesia

LamPoesia
[2018]

Album:Arrispigghiativi
La scuma di lu mari mi vagna e n'di li seculi mi scuagghia
(continua)
inviata da adriana 10/11/2018 - 08:59
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Frieden für die Kinder dieser Welt

Frieden für die Kinder dieser Welt
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Jenny Bätz, Johanna Priller, Julia Bambl, Angelina Lenk & Kristina Jakobs

Dieses Lied gewann den ersten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.

Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.

Hier kann man sich das Lied anhören.
Mama, warum weinst du und von wem ist der Brief in deiner Hand?
(continua)
inviata da Juha Rämö 9/11/2018 - 12:27
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Война

Война
Vojna
[1988]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Viktor Coj [Tsoj]
Album: Группа крови / Gruppa krovi (Blood Type), Moroz records
Покажи мне людей, уверенных в завтрашнем дне,
(continua)
inviata da Donatella Leoni 9/11/2018 - 07:04
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Malaerba

Malaerba
[2012]
Scritta da Mario Incudine, Mario Saroglia e Giuseppe “Pippo” Rinaldi (Kaballà).
Nell'album "Italia talìa"
Oggi è tempu di miraculi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2018 - 20:43
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Fiat voluntas FIAT

Fiat voluntas FIAT
[2012]
Scritta da Mario Incudine, Mario Saroglia e Giuseppe “Pippo” Rinaldi (Kaballà).
Nell'album "Italia talìa"
Avanti populu senza riscossa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2018 - 20:31
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Escusè muà pur mon franzè

Escusè muà pur mon franzè
[2012]
Scritta da Mario Incudine e Mario Saroglia.
Nell'album "Italia talìa"

Canzone d'amore ad una donna belga, che un minatore siciliano ha abbandonata per far ritorno a casa sua, inseguito dai fantasmi dei suoi compagni morti nelle viscere di Marcinelle, e lui unico sopravvissuto...
Ma sher Luise
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/11/2018 - 20:16
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La ballata del disertore

La ballata del disertore
2017
Canzoni, danze e ballate
Sacra maestà sciogli il mio dolore
(continua)
inviata da Dq82 8/11/2018 - 18:20
Percorsi: Disertori

Sept et Vingt-deux

Sept et Vingt-deux
Sept et Vingt-deux

Chanson française – Sept et Vingt-deux – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 106
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, X)


Dialogue Maïeutique

Décidément, Marco Valdo M.I. mon ami, pour ce qui est d’inventer des titres énigmatiques, tu t’y entends. Moi, par contre, je n’y comprends rien et me voici, contraint à chaque fois, de te demander une explication. Et ce n’est pas différent cette fois-ci avec cette mention chiffrée. 7 et 22, on dirait une date, mais laquelle ? Je connaissais déjà 11/9, 9/11, que sais-je encore ? Mais là, je donne ma langue au chat.

Et tu fais bien, Lucien l’âne mon ami, car ainsi le chat sera content. Trêve de plaisanterie, ces nombres étranges... (continua)
Nelle et Till conversent sur le pont ;
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/11/2018 - 16:42
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Baby Boy

Baby Boy
Album: Hollow Bones (2016)
It's like an old campfire
(continua)
inviata da Federico Mina 7/11/2018 - 21:29
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The Aviator

The Aviator
Album: Perpendicular (1996)
Riding on the moonpath
(continua)
inviata da Federico Mina 7/11/2018 - 20:23
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Un drapeau de rien du tout

Un drapeau de rien du tout
Album Album : Voler... (2000)
Sous les drapeaux, y a des tombes
(continua)
inviata da JJ 7/11/2018 - 18:36
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Auschwitzake lagerura

anonimo
[194?]
Canzone romnì sui campi di sterminio.
testo trovato su YT, cn traduzione in inglese e ungherese
Auschwitzake lagerura,
(continua)
inviata da Dq82 7/11/2018 - 17:27

La Saint-Barthélémy

La Saint-Barthélémy
La Saint-Barthélémy

Chanson française – La Saint-Barthélémy – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 105
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, X)


Dialogue Maïeutique


La Saint-Barthélémy, dit Lucien l’âne, pour moi, c’est cet énorme massacre qui eut lieu à Paris où les catholiques enragés firent un bain de sang de leurs voisins protestants ; un carnage qui fut étendu rapidement à d’autres villes de France et qui dura plusieurs mois. On dénombra plusieurs dizaines de milliers d’assassinés : hommes, femmes, enfants, vieux, jeunes, tous y passèrent.

C’est bien cette Saint-Barthélémy-là que raconte Till dans la chanson, poursuit Marco Valdo M.I. et le Saint Barthélémy, dont selon la tradition... (continua)
Les flibots au soleil se traînent,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/11/2018 - 11:31

Il censimento

Il censimento
[1938]
Sonetto di Guido Bedarida (Eliezer Ben David)
Dalla silloge Mare Ammarim ("Amaro degli Amari")
Pubblicata in: Guido Bedarida, Ebrei di Livorno - Tradizioni e gergo in 180 sonetti giudaico-livornesi, Firenze, Le Monnier, 1956
Cura e note di Pardo Fornaciari

Pardo Fornaciari, insegnante, etnomusicologo, capocorista, studioso e cultore di ogni tipo di tradizione livornese, formidabile détourneur, traduttore e un numero imprecisato di altre cose ancora è, oltreché un nostro antico sodale e contributore, probabilmente l'ultimo conoscitore del Bagitto, vale a dire il linguaggio giudeo-livornese. Di ebrei, a Livorno, ce ne sono ancora parecchi e, come spesso mi piace ricordare, è rimasta forse l'unica città in Italia dove gli ebrei non appartengono necessariamente agli strati elevati e borghesi della popolazione, ma anche a quelli popolari (personalmente, quando abitavo a Livorno, ho... (continua)
Anco in Ispagna i' re ci disse un giorno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/11/2018 - 21:20
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Alla tillsammans

Alla tillsammans
(1976)

Album: Folk som har sånger kan inte dö (A people who has songs cannot die)

Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik och text / Sävel ja sanat: Thorstein Bergman
Alla tillsammans -
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/11/2018 - 12:43
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Dialog i Mariagränd

Dialog i Mariagränd
[1974]
Text och musik/Lyrics and music: Björn Afzelius
Album: Vem är det som är rädd?

Björn Afzelius wrote the following notes in his 95 Sånger (95 Songs) book:

"Den på 70-talet välkända förmögenhetsbrottslingen Tony Rosendahl berättade en dag i en tidning om livet och tankarna bakom fängelsesmurarna. Artikeln gjorde mycket djupt intryck på mej, och utöver denna sång blev resultatet också att jag strax efteråt började engagera mej i kriminalvårdspolitiken i Sverige"

"One day in the 70's, Tony Rosendahl, the well known criminal, one day told in a newspaper about the life and the thoughts behind the prison walls. The article made a great impression on me, and after that this song was the result, also immediately afterwards I began to engage myself in criminal care politics in Sweden."
Där satt hon i månskenet, blek och ensam
(continua)
inviata da Ceil Herman 5/11/2018 - 17:01
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La gente di Legnano

La gente di Legnano
2014
Le stagioni di Anna Frank

E' dedicata a tutti i legnanesi di ieri e in particolare ai deportati nei lager nazisti, il nuovo brano “La gente di Legnano“ inserito nell'ultimo album "Le stagioni di Anna Frank" di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones. Un brano nostalgico che sogna un futuro di speranza e che ben si presta ad accompagnare questi giorni di festa e di commemorazione.
legannonews.com
La gente di Legnano ha tre pensieri
(continua)
inviata da Dq82 5/11/2018 - 12:18
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La Badoglieide

La Badoglieide
Il Martedi Grasso di Giorgia Poponi - Pardo Fornaciari

Una certa Giorgia Meloni (in vernacolo livornese: Poponi) poco esperta della piazza, ha pensato bene di venire a farsi sentire in quel di Livorno, per Martedi Grasso, il 13 febbraio 2018. Il ricevimento è stato una carnavalata esilarante, e si è concluso con una fuga ingloriosa.

IL MARTEDI GRASSO DI GIORGIA POPONI
(continua)
5/11/2018 - 09:03

Er Borzonaro

Er Borzonaro
[5 novembre 2018]
Sull'aria (più o meno) del Barcarolo romano
Quanta gioja c'è stasera
(continua)
5/11/2018 - 08:38

The Hearse Song (the Worms Crawl In)

anonimo
The Hearse Song (the Worms Crawl In)
I've been looking for this damn song! I thought it was lost to the sands of time from the help places were being such as google, thank you
Jakob 5/11/2018 - 05:47
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Ò sentito sparà il cannone

anonimo
Ò sentito sparà il cannone
HO SENTITO SPARA' IL CANNONE
(continua)
4/11/2018 - 22:53




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