[1944]
Parole di Raymond Vinci (nato Ovanessian, 1904-1968), paroliere e librettista francese di origine armena
Musica di Henri Martinet (1909-1985), compositore e direttore d’orchestra.
Uno dei grandi successi di André Jaubert, in arte Andrex, all’epoca celebre attore del cinema e cantante.
A “Y a des zazous” ed al suo interprete ha reso omaggio nel 2001 la celebre artista bretone Brigitte Fontaine (classe 1939, insieme a -M- (Matthieu Chedid), nel suo album intitolato “Kékéland”
Nel commento introduttivo a Nazis on My Radio di Angie Aparo si parlava della resistenza antinazista in Germania e, in particolare, della “Swingjugend”, la “Gioventù dello Swing”, movimento non organizzato di giovani e giovanissimi amanti del jazz e della musica americana che, per questo solo fatto, entrò in rotta di collisione con il regime ed il suo oscurantismo anche culturale.
Anche nella Francia di Vichy,... (continua)
Bernart Bartleby 9/8/2017 - 08:58
Cher BB,
Je viens de lire la notice Wiki à propos des zazous. En toute tranquillité d’esprit, il me paraît qu’elle ne pourrait avoir été rédigée par le Maréchal, ni même un de ses descendants. Elle me semble plutôt descriptive et historique et plus proche de l’esprit des zazous que de celui de leurs persécuteurs.
Certes, la notice de Wiki n’adopte pas un ton militant, mais les zazous ne le faisaient pas non plus ; ils en avaient horreur et l’espèce « zazou » vit encore sous d’autres apparences et d’autres noms. Le mot qui les représente le mieux est « snobs » ou « dandys » ; on pourrait les qualifier de descendants des pré-raphaélites anglais ou d’Oscar Wilde, Shelley… Ou alors, par certains aspects, du mouvement Dada sous la guerre précédente. Tout comme les jeunes (et moins jeunes) Allemands rétifs au régime sous le nazisme se piquaient de jazz, de chansons, de cinéma anglo-saxons ou... (continua)
Beh, Marco Valdo, da buon francofono, sa sicuramente interpretare meglio di me lo spirito autentico che sta dietro a certe affermazioni. La sezione su fr.wikipedia dedicata al rapporto tra Zazous e regime di Vichy si apre con: "Comme après 1870, la France a réagi au désastre de 1940 par une réforme des institutions existantes et la création de nouvelles. Très préoccupé par l’éducation, la fibre morale et la productivité de la jeunesse française, le régime de Vichy, qui avait créé un ministère de la Jeunesse en 1940 a vu les zazous comme une influence rivale et dangereuse sur les jeunes"; e si chiude con la citazione di un importante dirigente fascista collaborazionista (tal Doriot, prima comunista e poi fascista... e ho detto tutto!): "Avoir 20 ans, vivre à l'époque la plus grandiose de l'histoire humaine et faire le « zazou » physiquement, moralement… Quelle décrépitude, quelle déchéance... (continua)
Mi scuso con Marco Valdo per questo scambio indiretto di vedute... è che io non maneggio bene il francese scritto (e nemmeno il piemontese, e neppure l'occitano, e nemmanco l'inglese, e così il tedesco, lo spagnolo, il portoghese e giù giù fino allo Zulu...)
Non sono che un quaquaraqua, un cane, un povero zazou!
Voici, Lucien l’âne mon ami, les nouvelles fraîches de la dernière guerre en cours…
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, je t’arrête tout de suite. Il vaudrait mieux pour la stricte précision des choses dire : une des dernières guerres en cours. Et cela pour deux raisons au moins : d’une part, car à ma connaissance, il y a plusieurs guerres encours : Syrie, Irak, Afghanistan, Libye, Soudan, Congo et toutes celles dont je ne souviens pas à l’instant ; d’autre part, à mes yeux, il n’y a qu’une seule guerre en cours et depuis fort longtemps, c’est la Guerre des guerres, la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres pour maintenir leur pouvoir, étendre leur domination, multiplier leurs possessions et faire fructifier leurs investissements et leur patrimoine.
Encore une fois, Lucien l’âne mon ami, tu parles d’or et tu... (continua)
L'ufficiale di polizia fece bene a denunciarlo. Chi non sa inchinarsi dinnanzi al Mistero del rapporto tra Dio e l'umanita' merita di pagarne le conseguenze. Dio si è manifestato nella Storia ed ha parlato per mezzo dei auoi profeti e pastori. Ha detto chiaramente che le Sue vie non sono le nostre vie... Il sarcasmo di Venditti era condannabile da qualsiasi punto di vista.
Daniele Quartieri 8/8/2017 - 22:39
O bravo Quartieri. Già che c'erano potevano anche condannarlo al rogo, il nostro Antonello. Oltre a vendicare il vilipendio, ci avrebbero così risparmiato "Alta Marea" e "Ogni Volta"....
Il vero Mistero non è il rapporto tra Dio e l'umanità, ma perchè Lei si sia sentito in dovere di metterci a conoscenza di questa Sua inutile e stolta opinione.
Giù le mani dal signor Quartieri: anch'io sono sempre stato un sostenitore degli edificanti autos-da-fé dell'Inquisizione d'Ispagna, pubbliche cerimonie sommamente edificanti che tanto contribuivano a mantenere il popolo sulla retta via. Insegnavano la modestia alle donne e l'umiltà ai vivaci di spirito e d'ingegno, che troppo si dedicavano alle cose del mondo dimenticando quelle dello spirito e la salvezza dell'anima.
L'abbandono di questi savi ed assennati comportamenti ha portato alle conseguenze che tutti conosciamo: la scellerata e continua infrazione del digiuno quaresimale, l'astensione dalle pratiche divozionali, il consumo di carne al venerdì, la lettura di cattivi libri e addirittura il ballo, scellerata e prossenetica costumanza cui si devono tante nascite illegittime!
Ah, quanto si deve rimpiangere il passaggio dei penitenti con i loro sambeniti nelle processioni attorniate... (continua)
Io invece ritengo che Daniele Quartieri non abbia affatto torto, e che la sua rigida e severa morale cattolica debba essere incoraggiata in questi rii tempi privi di qualsiasi valore. Anzi, la più rigorosa applicazione del Malleus Maleficarum al peccatore Venditti Antonello sarebbe quanto mai opportuna, previo rinvio al tribunale della Santa Inquisizione e con salvifico Autodafé prima che le fiamme lo purifichino come un tempo fu riservato all'eretico Bruno Giordano (così in Campo de' Fiori sarebbe ristabilita la parità: bruciati sia un laziale che un romanista). Concordo con il sig. Lorenzo anche sul fatto che tutto questo non ci risparmi soltanto "Alta Marea" (dedicata peraltro ad una sua ex consorte che aveva intrattenuto peccaminose relazioni con Maurizio Costanzo, indi per cui al peccato si aggiunge l'orrore) e "Ogni volta", ma anche numerose altre canzoni. Un elogio quindi a Daniele Quartieri, che spero preghi per tutti noi dalla Fraternità San Pio X.
Ovviamente.
E se ti ribecco a sonnecchiare durante prima passi due ore in ginocchio sui ceci secchi.
Ti rinnovo anche l'assoluto divieto di innestare la desinenza -ulo in coda ai responsori, sotto pena della medesima sanzione.
A me ricorda molto la TAV... "non si può tornare indietro...", "accordi internazionali...", "obbiettivi strategici...", e poi hanno costruito mezza ala dell'aereo e una galleria di 10 metri... rubandoci un sacco di soldi (è stato già stanziato il bottino, come cantava Elio...)
Lorenzo 8/8/2017 - 22:38
In internet è diventato molto difficile distinguere dati oggettivi da panzane belle e buone. Negli ultimi anni però si è fatta quietamente strada la convinzione che nell'industria bellica statunitense il marketing e le menzogne abbiano un ruolo considerevole e che nei suoi successi il clientelismo politico abbia un'importanza insostituibile.
Insomma, anche chi manda a dire che spacca tutto e vince sempre, come nei fumetti, non è per nulla esente da figuracce. Il tempo in cui i Tupolev e i Sukhoi facevano notizia perché si schiantavano ai saloni internazionali dell'aviazione pare finito, e con esso i sarcasmi sull'uso russo di mostrare l'efficienza dei sedili eiettabili installati più che le potenzialità dei caccia.
L'F35 è il famoso aereo che non vola con buona pace del suo aspetto e delle sue tecniche costruttive da film di fantascienza, ma è solo un esempio. Anche perché il compito di... (continua)
Ho dimenticato una nota: il Balajo citato nella canzone è un famoso dancing parigino, tutt'oggi esistente, che venne inaugurato a metà degli anni 30 e divenne un simbolo degli anni a cavallo della seconda guerra mondiale...
Esattamente...! Senza contare le migliaia di Poggi, Poggianti, Poggeschi, Poggio, Poggetti, Poggini ecc. che esistono come cognomi in tutta Italia...Salud!
Riccardo Venturi 8/8/2017 - 17:09
Se si potesse ancora aggiungere una nota, nella quinta strofa troviamo alcuni strumenti musicali: la "chabreta" ("chabrette") è una piccola cornamusa fatta con pelle di capra; la "grinleta" ("grelots") è un bastone a sonagli; il "flaijolet" ("flageolet") è un piccolo flauto, un piffero.
Invece non credo che il "blandon" ("brandon") sia uno strumento musicale, potrebbe essere una torcia per illuminare il cammino notturno...
Parole di Raymond Vinci (nato Ovanessian, 1904-1968), paroliere e librettista francese di origine armena
Musica di Henri Martinet (1909-1985), compositore e direttore d’orchestra.
Uno dei grandi successi di André Jaubert, in arte Andrex, all’epoca celebre attore del cinema e cantante.
A “Y a des zazous” ed al suo interprete ha reso omaggio nel 2001 la celebre artista bretone Brigitte Fontaine (classe 1939, insieme a -M- (Matthieu Chedid), nel suo album intitolato “Kékéland”
Nel commento introduttivo a Nazis on My Radio di Angie Aparo si parlava della resistenza antinazista in Germania e, in particolare, della “Swingjugend”, la “Gioventù dello Swing”, movimento non organizzato di giovani e giovanissimi amanti del jazz e della musica americana che, per questo solo fatto, entrò in rotta di collisione con il regime ed il suo oscurantismo anche culturale.
Anche nella Francia di Vichy,... (continua)